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Amoxicillina/Acido Clavulanico Teva 1,2 g polvere per soluzione iniettabile.
Ogni flacone contiene 1000 mg di amoxicillina (come sale sodico) e 200 mg di acido clavulanico (come sale di potassio).
Il contenuto di sodio di ciascun flacone è 3,4 mmol.
Il contenuto di potassio di ciascun flacone è 1,0 mmol.
Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Polvere cristallina bianca o biancastra.
Amoxicillina/Acido Clavulanico 1000/200 mg polvere per soluzione iniettabile /infusione è indicata per il trattamento per via parenterale di infezioni dovute a microrganismi resistenti ad amoxicillina e altri antibiotici �Ÿ- lattamici come conseguenza della formazione di �Ÿ-lattamasi sensibile ad acido clavulanico, quando la terapia per via orale non è indicata, come ad esempio:
- infezioni delle vie respiratorie
- infezioni addominali
- infezioni renali e del tratto urinario, esclusa prostatite
- infezioni genitali
- infezioni cutanee e dei tessuti molli
- infezioni generalizzate come sepsi e peritonite.
Il trattamento istituito con Amoxicillina/Acido Clavulanico 1000/200 mg polvere per soluzione iniettabile/infusione può essere proseguito per via orale se non è più necessario il trattamento per via parenterale.
E´ necessario tenere in considerazione le indicazioni ufficiali relative all´uso appropriato di agenti antibatterici.
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Il dosaggio dipende dall´età, il peso e la funzionalità renale di ciascun paziente, dalla
gravità
e
dalla
sede
dell´infezione,
e
dagli agenti
eziologici
sospetti
o accertati.La
durata del
trattamento
varia
in
base
alle
indicazioni
e
alla
gravità
dell´infezione.Amoxicillina/Acido
clavulanico
non
deve
essere
somministrato
per
oltre
14giorni
se
non
è
stato
effettuato
un
controllo
sulla
funzionalità
epatica
del paziente.DOSAGGIOQuesto
farmaco
per
uso
endovenoso
non
si
deve
somministrare
per
via intramuscolare.Amoxicillina/Acido
clavulanico 1000/200 mg polvere per soluzione iniettabile /infusione
non è adatto per i bambini di peso corporeo inferiore ai50 kg.ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.docAdulti e bambini di peso corporeo
superiore a 50 kgFunzionalità renale normaleInfezioni
che
necessitano terapia endovenosa:1000/200 mg somministrati ogni 8 ore mediante iniezione endovenosa lenta(tempo di iniezione almeno 3 minuti) e se l´infezione è più grave deve essere usata la concentrazione di Amoxicillina/Acido Clavulanico 2000/200 mg ogni6 o 8 ore.
Se questa concentrazione non fosse disponibile (in Gran Bretagna eIrlanda), può essere usata la concentrazione di 1000/200 mg, somministrata ogni 6 ore.Dosaggio in caso di insufficienza
renaleNei
pazienti
con
insufficienza
renale
l´eliminazione
di
acido
clavulanico
e amoxicillina attraverso i reni è ritardata.
In base alla gravità dell´insufficienzarenale,
la
dose
totale
giornaliera
di
Amoxicillina/Acido
clavulanico
non
devesuperare quella indicata nella seguente
tabella. DOSAGGIO
DI AMOXICILLINA/ACIDO
CLAVULANICO
GRADO DELL´INSUFFICIENZA
RENALE |
ADULTI e
bambini
di peso corporeo superiore
a50 kg |
Velocità
di filtrazione glomerulare
(ml/min) |
|
10-30 ml/min. |
dose
iniziale
1000/200
mg,
in seguito
500/100mg
due volte
al giorno |
< 10 ml/min |
dose
iniziale
1000/200
mg,
in seguito
500/100
mg
al giorno |
Emodialisi |
dose
iniziale
1000/200
mg
seguita
da
500/100
mg
al giorno
e 500/100
mg
dopo
la dialisi |
Durata della terapiaLa
terapia
deve
essere
proseguita
per
3-4
giorni
dopo
la
remissione
dei sintomi.
Nelle infezioni da Streptococcus pyogenes (streptococco di Gruppo Abeta-emolitico), la durata della terapia deve essere di almeno 10 giorni al fine di prevenire
complicazioni
come ad esempio
febbre reumatica e glomerulonefrite.AnzianiStesso dosaggio
come per "Adulti" in caso di
funzionalità renale normale.
Dosaggio in caso di alterazione
della funzionalità epaticaAmoxicillina/Acido
clavulanico
non
deve
essere
usato
in
pazienti
con
grave
alterazione
della
funzionalità
epatica
e
in
pazienti
in
cui
si
sia
verificataun´alterazione
della
funzionalità
epatica
nel
corso
di
una
precedente
terapia con
amoxicillina/acido
clavulanico.
I
parametri
della
funzionalità
epatica devono
essere
controllati
a
intervalli
regolari
in
pazienti
con
segni
di
lesioni epatiche e se si verificasse un´esacerbazione di questi parametri nel corso deltrattamento
deve
essere
presa
in
considerazione
una
modifica
della
terapia.
Fino
a
questo
momento,
non
sono
disponibili
dati
sufficienti
per
fornire indicazioni di dosaggio
particolari per questo gruppo di pazienti.MODALIT�€ DI SOMMINISTRAZIONE:Vedere paragrafo
6-6-
Amoxicillina/Acido clavulanico non deve essere somministrato a pazienti con accertata ipersensibilità ai �Ÿ-lattamici (e.g.
penicilline, cefalosporine) o ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc clavulanato di potassio a causa del rischio di shock anafilattico.
Di conseguenza è opportuno, prima di iniziare il trattamento, ottenere un´accurata anamnesi clinica in relazione a qualsiasi reazione allergica (per esempio, successiva a precedenti somministrazioni di penicilline o cefalosporine).
Amoxicillina/Acido clavulanico non deve essere usato in pazienti affetti da alterazione della funzionalità epatica di grado elevato e in pazienti in cui si sia manifestata un´alterazione della funzionalità epatica durante un precedente trattamento con amoxicillina/acido clavulanico, per esempio ittero colestatico indotto da amoxicillina/acido clavulanico o da un´altra penicillina.
I pazienti con mononucleosi infettiva (febbre ghiandolare) e quelli con leucemia linfatica presentano un rischio elevato di esantema e, di conseguenza, amoxicillina/acido clavulanico non deve essere somministrato in queste patologie per la cura di infezioni batteriche concomitanti.
La terapia deve essere somministrata con cautela in pazienti con preesistente alterazione della funzionalità epatica.
Amoxicillina/Acido clavulanico deve essere usato con cautela in pazienti con evidenza di disfunzione epatica e con attenzione nei pazienti con disfunzione renale.
In questi pazienti e´ opportuno verificare e monitorare regolarmente lo stato della funzionalità epatica e renale.
Questo è particolarmente importante negli anziani e nei bambini nei quali è possibile riscontrare una diminuzione della funzionalità epatica e renale.
E´ opportuno usare cautela nel trattamento dei pazienti anziani (60 anni e oltre) ed è consigliabile sottoporre questi pazienti ai test di funzionalità epatica (vedere paragrafo "Effetti indesiderati").
I parametri di funzionalità epatica devono essere controllati a intervalli regolari in pazienti con segni di lesioni epatiche ed è necessario prendere in considerazione l´interruzione della terapia se questi parametri dovessero peggiorare nel corso del trattamento.
In caso di diarrea grave e persistente, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile e in tal caso la terapia con amoxicillina/acido clavulanico non deve essere proseguita.
Gli antiperistaltici sono controindicati.
Questo prodotto medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con gravi allergie o asma poiché è più probabile che questi pazienti possano manifestare reazioni allergiche.
Deve essere presa in considerazione la possibilità di ipersensibilità crociata con le cefalosporine.
Poiché amoxicillina a temperatura ambiente in concentrazioni urinarie elevate può precipitare nel catetere vescicale, la pervietà di tale catetere deve essere controllata a intervalli regolari.
In seguito a impiego a lungo termine – così come accade con altri antibiotici ad ampio spettro – sono possibili superinfezioni con batteri resistenti o funghi .
Il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato a un aumento del rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati.
In caso di infezioni gravi come ad esempio sepsi o peritonite, si consiglia un trattamento in combinazione con un´ulteriore sostanza antibiotica.
Devono essere evitati intervalli di trattamento inferiori a 4 ore.
Durante il trattamento a lungo termine sono indicati controlli regolari della funzionalità epatica, renale e dei parametri ematologici.
ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc Questo farmaco contiene 3,4 mmol di sodio per flacone.
Ciò deve essere tenuto in considerazione per i pazienti che seguono una dieta con apporto controllato di sodio.
Questo farmaco contiene 1 mmol di potassio per flacone.
Ciò deve essere tenuto in considerazione nei pazienti con ridotta funzionalità renale o pazienti che seguono una dieta ad apporto di potassio controllato.
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Altri antibiotici o chemioterapici Amoxicillina/acido clavulanico non deve essere associato a chemioterapici/antibiotici batteriostatici (come ad esempio tetracicline, macrolidi, sulfonamidi o cloramfenicolo) poiché è stato osservato un effetto antagonistico in vitro.
E´ possibile l´uso concomitante di aminoglicosidi (effetto sinergico).
Probenecid La somministrazione concomitante di probenecid porta ad un aumento ed a una permanenza prolungata di concentrazioni di amoxicillina nel siero e nella bile dovuti all´inibizione dell´escrezione renale.
Tuttavia, ciò non influisce sull´escrezione di acido clavulanico.
Allopurinolo La somministrazione concomitante di allopurinolo durante la terapia con amoxicillina/acido clavulanico può favorire l´insorgenza di reazioni cutanee allergiche.
Metotressato E´ stata riportata l´interazione tra amoxicillina e metotressato con effetti tossici da metotressato (per esempio mielosoppressione e mucosite).
I livelli di metotressato nel siero devono essere tenuti sotto stretto controllo nei pazienti che ricevono in concomitanza amoxicillina.
L´amoxicillina diminuisce la clearance renale di metotressato, probabilmente per competizione a livello del sistema di secrezione tubolare comune.
Digossina Un aumento dell´assorbimento di digossina è possibile in seguito alla somministrazione concomitante con amoxicillina/acido clavulanico .
Disulfiram Amoxicillina/Acido clavulanico non deve essere usato in concomitanza con disulfiram.
Anticoagulanti Una tendenza all´emorragia può essere incrementata dalla somministrazione concomitante di amoxicillina/acido clavulanico e anticoagulanti della classe delle cumarine.
Contraccettivi ormonali In rari casi l´amoxicillina può influire negativamente sull´efficacia di contraccettivi ormonali ("la pillola").
Di conseguenza, è consigliabile assumere misure contraccettive supplementari non ormonali.
L´insorgenza di episodi diarroici può alterare l´assorbimento di altri farmaci e di conseguenza può influire negativamente sulla loro efficacia.
La diuresi forzata conduce a una riduzione delle concentrazioni nel siero dovuta a un aumento dell´eliminazione di amoxicillina.
Effetti sui risultati dei test diagnostici di laboratorio Metodi non enzimatici per la determinazione della quantità di zuccheri nelle urine possono produrre risultati falsi positivi.
Anche il test dell´urobilinogeno può dare un esito simile.
ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc
In seguito alla somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico a donne in gravidanza non sono stati osservati effetti negativi sulla gravidanza stessa o sulla salute del feto/neonato.
Tuttavia, un singolo studio effettuato su donne con rottura precoce dell´amnios indica che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato a un aumento del rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati.
Entrambe le sostanze raggiungono l´embrione/feto attraverso la placenta.
Negli studi effettuati sugli animali amoxicillina/acido clavulanico non ha evidenziato effetti teratogenici (vedere paragrafo 5.3).
Come misura precauzionale amoxicillina/acido clavulanico deve essere usato durante la gravidanza solo dopo una valutazione del rapporto rischio/beneficio effettuata dal medico curante.
La somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico deve essere evitata durante il primo trimestre di gravidanza.
Entrambe le sostanze sono secrete nel latte materno.
(Non sono noti gli effetti dell´acido clavulanico sul bambino allattato al seno).
Nel bambino allattato al seno si potrebbero quindi verificare diarrea e infezioni fungine delle membrane mucose, e perciò potrebbe essere necessario interrompere l´allattamento.
Si deve tener presente la possibilità di sensibilizzazione.
condizioni di sicurezza (vedere paragrafo 4.8).
Alterazioni del sangue e del Sistema linfatico Rari (> 1/10.000, < 1/1.000) Trombocitosi, anemia emolitica Molto rari (<1/10.000) Sono state osservate in casi isolati variazioni della conta ematica sotto forma di leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia, anemia o mielosoppressione e incremento dell´emorragia e del tempo di protrombina.
Queste manifestazioni scompaiono in seguito a interruzione della terapia.
Alterazioni del sistema immunitario Rari (> 1/10.000, < 1/1.000)
- Meno di frequente si possono verificare sintomi allergici tipici di tipo I (come orticaria, porpora), angioedema e anafilassi.
- Si verificano raramente eritema multiforme, sindrome di Lyell, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi eritematosa generalizzata acuta, dermatite esfoliativa bollosa, malattia da siero, e vasculite associata a ipersensibilità.
- Febbre da farmaci.
Alterazioni del sistema nervoso Rari (> 1/10.000, < 1/1.000):
- Capogiri, cefalea e convulsioni sono rari.
Le convulsioni si possono verificare in concomitanza con disturbi della funzionalità renale o in caso di somministrazione di dosi elevate.
Molto rari (<1/10.000)
- Iperattività, ansia, insonnia, confusione mentale e aggressività.
ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc Alterazioni gastrointestinali Comuni (> 1/100,
< 1/10):
- Sono stati osservati sintomi di irritabilità gastrointestinale come nausea, vomito e diarrea e prurito.
Generalmente questi effetti collaterali sono di tipo lieve e transitorio.
Rari (> 1/10.000, < 1/1.000):
- Come per amoxicillina, si possono verificare, anche se raramente, colite pseudomembranosa e colite emorragica, candidiasi mucocutanea.
Molto rari (<1/10.000)
- Sviluppo di lingua nera.
Alterazioni del sistema epato-biliare:
Rari (> 1/10.000, < 1/1.000):
- In rari casi è stato riportato un moderato aumento dei valori AST e/o ALT.
Molto rari (<1/10.000)
- Raramente sono stati osservati epatite e ittero colestatico.
Gli effetti collaterali epatici si possono verificare principalmente nei pazienti di sesso maschile e anziani, in particolare in pazienti di età superiore ai 60 anni.
La probabilità di insorgenza di questi effetti aumenta con un periodo di trattamento superiore a 14 giorni.
- Nei bambini questi effetti collaterali sono stati osservati molto raramente.
Segni e sintomi solitamente si verificano durante o poco dopo il trattamento, ma in alcuni casi possono non essere evidenti fino ad alcune settimane dall´interruzione del trattamento.
Gli eventi a carico del fegato sono di solito transitori.
Tuttavia, possono essere gravi e, molto raramente, sono stati riportati casi di mortalità.
Questi si sono verificati per la maggior parte in pazienti con una grave patologia latente, o pazienti che assumevano agenti potenzialmente epatotossici in aggiunta a amoxicillina/acido clavulanico .
Alterazioni della pelle e del tessuto sottocutaneo Comuni (> 1/100,
< 1/10):
- Reazioni cutanee allergiche si verificano significativamente più spesso di quanto avvenga con altre penicilline e generalmente hanno un carattere maculopapulare.
- In alcuni casi, è riportato "rash del quinto giorno" (un esantema morbilliforme).
Ciò dipende dal livello di dosaggio e dalle condizioni del paziente.
Alterazioni renali e urinarie Molto rari (<1/10.000)
- In un singolo caso si è verificata nefrite interstiziale.
E´ stata osservata cristalluria.
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione Non comuni (> 1/1.000,
< 1/100):
- A volte è stata osservata tromboflebite al sito di iniezione.
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a) Sintomi di sovradosaggio In caso di sovradosaggio, si possono verificare sintomi gastrointestinali, come ad esempio nausea, vomito e diarrea, ed alterazioni dell´equilibrio di liquidi ed elettroliti.
Inoltre, si possono verificare episodi convulsivi, ridotto livello di coscienza, fascicolazioni muscolari, scatti mioclonici, sono inoltre possibili coma, reazioni emolitiche, insufficienza renale e acidosi.
In circostanze eccezionali si può verificare shock entro 20 - 40 minuti.
b) Gestione dell´intossicazione ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio.
Il trattamento consiste in emodialisi e misure sintomatiche, prestando particolare attenzione all´equilibrio acqua-elettroliti.
Proprietà generali:Classificazione ATC:Categoria
farmacoterapeutica:
combinazioni
di
penicilline,
inclusi
beta- lattamasi inibitori.Codice ATC: J01CR02.Meccanismo d´azioneAmoxicillinaAmoxicillina
è
una
amminobenzil
penicillina
battericida
semisintetica
(p-
idrossi ampicillina).Inibisce
il
legame
crociato
delle
strutture
della
parete
cellulare
mediante legame a transpeptidasi.
L´instabilità risultante porta attraverso lisi alla morte della cellula.Acido clavulanicoL´acido
clavulanico
è
un
prodotto
naturale
di
Streptomyces
clavuligerus
e
la sua struttura è simile a quella del nucleo di penicillina.
Possiede solo una lieve attività antibatterica
di
per
sé
ma
inibisce
in
modo
irreversibile
le
beta-
lattamasi cromosoma-codificate delle classi di Richmond II, IV e VI e le beta- lattamasi plasmide codificate
delle classi di Richmond III e V.Con
la somministrazione
concomitante
di
acido clavulanico
e
amoxicillina quest´ultima è protetta dalla degradazione
dalle beta-lattamasi. Di
conseguenza, la
combinazione
di
amoxicillina
e
acido
clavulanico
è
attiva contro numerosi ceppi
batterici amoxicillina-resistenti.Meccanismo di resistenzaLa proprietà
più
importante
dell´acido
clavulanico
è
il suo
effetto
enzima- inibitore, grazie al quale l´ amoxicillina è protetta dalla degradazione causata dalle
�Ÿ-lattamasi
comunemente
diffuse
di
Stafilococchi
e
batteri
Gram-negativi, e anche dalle �Ÿ-lattamasi plasmide mediate (TEM, OXA) e le classi IIe
IV di
�Ÿ-lattamasi
cromosomiali
(Richmond).
Queste
�Ÿ-lattamasi
sono presenti
tra
gli
altri
in
E.
coli,
Klebsiella
spp.,
Proteus
mirabilis
e
H.
influenzae.
Le
�Ÿ-lattamasi cromosomiali
di
Classe I,
che
tra
gli
altri
sonopresenti
in
Enterobacteriaceae,
specie
di
Proteus
indolo-positive,
Serratia
e
Pseudomonas aeruginosa,
generalmente non sono sensibili all´acido clavulanico.Una
eccezione
a
questo
è
costituita
dalle
�Ÿ-lattamasi
sensibili
all´acidoclavulanico
di
Bacteroides
fragilis,
che
appartengono
a
questa
classe.
In
tal modo,
microrganismi
che
per
la
loro
produzione
di
�Ÿ-lattamasi
non
sono sensibili
ad
antibiotici
�Ÿ-lattamici,
possono
diventare
sensibili
tramite
concentrazioni immediatamente disponibili
di acido clavulanico
nel tessuto.In Staphylococcus
aureus meticillina/oxacillina-resistente (MRSA)
e stafilococchi coagulasi-negativi
(MRS)
amoxicillina/acido
clavulanico
può apparire
attivo
in-vitro
ma
in
realtà
non
è
clinicamente
efficace
e
gli
isolatidevono
perciò
essere
considerati
resistenti.
Rari
ceppi
-lattamasi
negativi,
ampicillina-resistenti (BLNAR) di
H.
influenzae
devono
anch´essi
essere considerati resistenti ad amoxicillina/acido clavulanico nonostante l´apparentesensibilità in-vitro di
alcuni ceppi BLNAR.ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.docValori sogliaIn
conformità
a
NCCLS
(Comitato
Nazionale
degli
Standard
Clinici
diLaboratorio
USA
)
nel
2001
sono
stati
definiti
i
seguenti valori
soglia
per amoxicillina/acido
clavulanico :-
Enterobacteriaceae: ≤ 8/4 µg/ml sensibile, 16/8 µg/ml intermedio, ≥ 32/16µg/ml resistente-
Spp Staphylococcus
e
spp.
Haemophilus:
≤ 4/2
µg/ml
sensibile,
≥ 8/4µg/ml resistente-
Streptococcus pneumoniae: ≤ 2/1 µg/ml sensibile, 4/2 µg/ml intermedio, ≥8/4 µg/ml resistenteSensibilitàLa
prevalenza
della
resistenza
per
alcune
specie
selezionate
può
differire,
siada
un punto
di
vista
geografico
sia
da
un
punto
di
vista
temporale.
In particolare
per
il
trattamento
di
infezioni
gravi
è
opportuno
verificare
i
datilocali relativi alla resistenza.
In base alle necessità, è opportuno richiedere la consulenza di un esperto quando la prevalenza locale di resistenza è tale che l´utilità
dell´agente in almeno alcuni tipi di infezione
è dubbia.
Specie
comunemente sensibili |
Enterococcus
faecalisEnterococcus
faeciumStaphylococcus
aureus(meticillina-sensibile)
Streptococcus pyogenesHaemophilus
influenzae
Moraxella catarrhalis
Bacteroides
fragilisClostridium perfringensPeptostreptococcus
spp. |
Specie
per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema |
Streptococcus pneumoniae*
Escherichia
coliKlebsiella
pneumoniae:
Proteus mirabilisStenotrophomonas
maltophilia |
Organismi resistenti |
Staphylococcus
aureus
(meticillina-resistente)Pseudomonas aeruginosaLegionella
spp. Spp. Chlamydia
Mycoplasma
spp |
* Le percentuali di resistenza variano
nei diversi paesi d´Europa. ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc
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I due componenti amoxicillina e acido clavulanico, non sono lipofili.
Il sale di sodio di amoxicillina e il sale di potassio di acido clavulanico in una soluzione acquosa vengono completamente dissociati nell´acido libero entro una gamma di pH tra 5 e 8.
Amoxicillina Il volume di distribuzione apparente varia tra 0,3 e 0,4 l/kg e il legame alle proteine del siero è circa 17.20%.
L´ amoxicillina si diffonde attraverso la barriera placentare e una frazione ridotta è secreta nel latte materno.
L´ amoxicillina è ampiamente escreta attraverso i reni (52±15% di una dose in forma invariata entro 7 ore) e una frazione ridotta è escreta nella bile.
La clearance totale varia tra circa 250 e 370 ml/min.
L´emivita di amoxicillina nel siero dei soggetti con funzionalità renale intatta è circa 1 ora (0,9.1,2 h), in pazienti che presentano una clearance della creatinina variabile tra 10 e 30 ml/min è circa 6 ore e in anuria varia tra 10 e 15 ore.
Acido Clavulanico.
Il volume di distribuzione apparente è circa 0,2 l/kg e la percentuale di legame proteico nel siero è circa del 22%.
L´acido Clavulanico si diffonde attraverso la barriera placentare.
Non sono tuttora disponibili dati esatti in relazione alla secrezione nel latte materno.
La sostanza è parzialmente metabolizzata (circa 50-70%) e circa il 40% è eliminato attraverso i reni (18.38% della dose in forma invariata).
La clearance totale è circa 260 ml/min.
L´emivita nel siero di acido clavulanico in soggetti con funzionalità renale intatta è circa 1 ora, in pazienti con clearance della creatinina che oscilla tra 20 e 70 ml/min è di circa 2,6 ore e in anuria varia tra 3 e 4 ore.
Finora non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmacologicamente rilevanti tra amoxicillina e acido clavulanico.
Sia amoxicillina sia acido clavulanico sono emodializzabili.
a) Tossicità acuta La DL50 di acido clavulanico (sale di potassio) è determinata dal contenuto di potassio.
La somministrazione di acido clavulanico (sale di potassio) assieme ad amoxicillina non provoca alcun effetto tossico inatteso o sinergico.
b) Tossicità cronica / Tossicità subcronica Ratti e cani sono le specie animali usate per gli studi di tossicità cronica.
Solo in seguito a dosaggi elevati (corrispondenti a 20-50 volte la dose massima per i soggetti umani) sono state osservate lievi variazioni a livello ematologico ed ematochimico, regredite completamente in seguito ad interruzione della terapia.
c) Potenziale mutagenico e carcinogenico Studi in-vitro e in-vivo non hanno rivelato alcun segno di eventuali effetti mutagenici della combinazione tra amoxicillina e acido clavulanico.
d) Tossicità riproduttiva Studi di tossicità riproduttiva nei ratti non hanno evidenziato alcun effetto avverso sulla fertilità della associazione e non è stata osservata alcuna evidenza di effetti teratogeni.
Studi effettuati nei porcellini d´India hanno dimostrato che la somministrazione endovenosa di ampicillina diminuisce il tono uterino, la frequenza delle contrazioni, la forza delle contrazioni e la durata delle contrazioni.
Non è nota la rilevanza di questi risultati nell´uomo.
ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.doc
Non vi sono eccipienti.
Amoxicillina/Acido clavulanico 1000/200 mg polvere per soluzione iniettabile/infusione non deve essere aggiunto a soluzioni amminoacidiche, emulsioni grasse, soluzioni ematiche e di glucosio.
Amoxicillina/Acido clavulanico 1000/200 mg polvere per soluzione iniettabile/infusione è meno stabile in infusioni contenenti destrano o bicarbonato.
La soluzione ricostituita, perciò, non deve essere aggiunta a tali infusioni ma può essere iniettata attraverso cannula per fleboclisi per un periodo di tre-quattro minuti.
A causa della disattivazione degli amminoglicosidi da parte di amoxicillina, è opportuno evitare la miscelazione in-vitro.
In alcuni casi, durante la miscelazione con una soluzione di lidocaina, si può verificare intorbidimento.
E´ necessario in questi casi eliminare la soluzione.
Polvere:
2 anni.
Soluzione ricostituita iniettabile:
15 minuti.
Da un punto di vista microbiologico, salvo il caso in cui il metodo di ricostituzione precluda il rischio di contaminazione microbica, le soluzioni iniettabili e per infusione devono essere usate immediatamente.
Se non sono usate immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito sono responsabilità dell´utente.
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C.
Conservare nel contenitore originale.
Condizioni di conservazione dopo la ricostituzione:
non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Flacone(i) di vetro trasparente da 20 e 50 ml, tipo II, con tappo di gomma bromobutilica e cappuccio flip-off di alluminio.
Confezioni da 1 o 10 flaconi.
La
ricostituzione deve
essere
effettuata
in
condizioni
asettiche.
La
soluzione deve
essere
controllata
visivamente
per
rilevare
eventuale
presenza
dimateriale particellare prima della somministrazione.
La soluzione deve essere impiegata
solo
se
trasparente
e
priva
di
particelle.
L´eventuale
quantità inutilizzata di soluzione deve essere eliminata.Solo per uso singolo.Preparazione
per iniezioni endovenose:
Flacone da |
Acqua per preparazioni
iniettabili |
Volume dopo la ricostituzione* |
Concentrazione
dopo la ricostituzione* |
1000/200
mg1000/200
mg |
20
ml50
ml |
20,25
ml50,15
ml |
49,4/
9,9 mg/ml19,4/
4,0 mg/ml |
* dati basati su studi di laboratorio Preparazione per infusioni endovenose: ST Amoxicillina/Acido clavulanico Teva 1000-200.docI flaconi da 1000/200 mg sono diluiti con 50 ml o fino a 100 ml di acqua per preparazioni iniettabili o i seguenti liquidi: Soluzione salina fisiologica, lattatodi sodio 167 mmol/l, soluzione di
Ringer, soluzione di Hartmann.Le soluzioni per
infusioni endovenose
devono essere somministrate interamente entro 60 minuti dalla
preparazione.Dopo lo scioglimento si può verificare una variazione di colore giallo
chiaro.
Teva Pharma Italia S.r.l.
– V.le G.
Richard, 7 – 20143 Milano
�€œ1000 mg+200 mg polvere per soluz.
iniettabile per uso endovenoso�€� 1 flacone di vetro da 20 ml – AIC 036966012/M
Aprile 2006