Pubblicità
AMPHOCIL
AMPHOCIL 50 mg polvere per soluzione per infusione
Un flaconcino contiene, principio attivo: amfotericina B 50 mg.
AMPHOCIL 100 mg polvere per soluzione per infusione
Un flaconcino contiene, principio attivo: amfotericina B 100 mg.
Per gli eccipienti, vedere sezione 6.1.
Amfotericina B, USP, 5% (p/p) polvere liofilizzata da ricostituire. Uso endovenoso.
Ogni flaconcino contiene 50 mg (50.000 UI) o 100 mg (100.000 UI) di amfotericina B, USP, sotto forma di complesso con il sodio colesteril solfato.
Amphocil è indicato per il trattamento di micosi sistemiche gravi e/o profonde, nei casi in cui la tossicità o l’insufficienza renale precludano l’uso di dosi efficaci di amfotericina B convenzionale, e quando la precedente terapia antifungina non sia risultata efficace.
Infezioni micotiche trattate con successo con Amphocil comprendono candidosi ed aspergillosi disseminate. Amphocil è stato utilizzato in pazienti affetti da grave neutropenia.
Amphocil non è indicato per l’utilizzo in micosi comuni, senza manifestazioni cliniche, diagnosticabili solo con test cutanei o determinazioni sierologiche.
Pubblicità
Posologia
La terapia può essere iniziata ad una dose giornaliera pari a 1,0 mg/kg di peso corporeo e tale dose può essere aumentata gradualmente fino alla dose raccomandata di 3 - 4 mg/kg.
Sono state utilizzate in clinica dosi fino a 6 mg/kg.
La posologia va individualizzata a seconda della necessità di ciascun paziente. Negli studi clinici effettuati, la dose cumulativa media è risultata pari a 3,5 g, con una durata media di trattamento corrispondente a 16 giorni.
Il 10% dei pazienti trattati hanno ricevuto 13 grammi o più di Amphocil durante un periodo di trattamento compreso fra 27 e 409 giorni.
Modo di somministrazione
Amphocil deve essere somministrato per infusione endovenosa ad una velocità di 1-2 mg/kg/h. In caso di reazioni acute o di intolleranza al volume infuso è possibile prolungare la durata dell’infusione stessa.
Bambini
Un numero limitato di pazienti in età pediatrica è stato trattato con Amphocil con dosaggi giornalieri (mg/kg) corrispondenti a quelli utilizzati per gli adulti.
Non sono stati riportati eventi avversi non comuni.
Anziani
Un numero limitato di pazienti in età geriatrica è stato trattato con Amphocil; i dati attualmente disponibili non hanno evidenziato la necessità di utilizzare dosaggi specifici o precauzioni particolari nei pazienti anziani.
Amphocil non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico a meno che, a giudizio del medico, i vantaggi derivanti dall’utilizzo di Amphocil siano superiori al rischio dovuto all’ipersensibilità.
Trattamento di pazienti diabetici
Si deve tenere presente che i flaconcini di Amphocil contengono lattosio monoidrato.
Trattamento di pazienti in dialisi renale
Amphocil deve essere somministrato solo al termine di ogni periodo di dialisi.
Devono essere monitorati regolarmente gli elettroliti sierici ed in particolare potassio e magnesio.
Links sponsorizzati
Non sono stati segnalati casi di interazione fra Amphocil ed altri farmaci, ivi compresa la ciclosporina. Va comunque impiegata cautela nel somministrare Amphocil a pazienti in trattamento con farmaci che notoriamente sono in grado di interagire con l’amfotericina B convenzionale, quali:
- farmaci nefrotossici (aminoglicosidi, cisplatino e pentamidina).
- corticosteroidi e corticotropi (ACTH), che possono potenziare l’ipokaliemia.
- glicosidi digitalici, miorilassanti ed antiaritmici, gli effetti dei quali possono venire potenziati dall’ipokaliemia.
- trasfusioni leucocitarie: sebbene non osservato in tutti gli studi, reazioni polmonari acute sono state riportate in pazienti ai quali era stata somministrata amfotericina B convenzionale durante o subito dopo trasfusioni leucocitarie. È pertanto consigliabile distanziare quanto più possibile queste infusioni e monitorare la funzionalità polmonare.
L’utilizzo contemporaneo di flucitosina ed Amphocil non è stato studiato. È stato riportato un effetto sinergico tra amfotericina B e flucitosina e la possibilità che l’amfotericina B aumenti la tossicità della flucitosina attraverso l’incremento della sua captazione cellulare e l’ostacolo alla sua escrezione renale.
Gravidanza
Gli studi di tossicologia animale sulla riproduzione non hanno evidenziato danni per il feto dopo somministrazione di Amphocil. Tuttavia non esistono prove sufficienti che attestino la sicurezza di impiego di Amphocil nella donna in gravidanza, nonostante il principio attivo amfotericina B sia stato largamente impiegato per molti anni senza evidenti conseguenze patologiche.
Pertanto si raccomanda di evitare la somministrazione di Amphocil in gravidanza a meno che i benefici attesi siano superiori ai potenziali rischi per il feto.
Allattamento
Non è noto se l’amfotericina B venga escreta nel latte materno, pertanto si deve considerare l’opportunità di sospendere l’allattamento durante il trattamento con Amphocil.
Attività non contemplata.
In generale, il medico deve monitorare il paziente per ogni tipo di evento avverso associato all’uso di amfotericina B convenzionale. La comparsa di una reazione avversa in genere non impedisce la prosecuzione del ciclo terapeutico fino al suo completamento. Deve essere usata cautela quando sono indicati dosaggi elevati di Amphocil oppure quando è previsto un periodo prolungato di terapia.
Ipersensibilità
Sono state osservate reazioni acute quali febbre, brividi e tremore. Sono state inoltre riportate reazioni di natura anafilattoide quali ipotensione, tachicardia, ipertensione, broncospasmo, dispnea, ipossia ed iperventilazione.
La maggior parte delle reazioni acute regredisce riducendo la velocità di infusione del farmaco e somministrando immediatamente antistaminici e corticosteroidi. Gli effetti anafilattoidi gravi possono richiedere la sospensione del trattamento con Amphocil e l’adozione di misure terapeutiche di supporto (quali la somministrazione di adrenalina).
Effetti renali
Gli studi clinici condotti fino ad oggi hanno dimostrato che Amphocil è meno nefrotossico dell’amfotericina B convenzionale.
La creatininemia si mantiene in genere costante durante l’intera durata del trattamento anche in pazienti con insufficienza renale. Tuttavia un aumento significativo della creatininemia, tale da essere riportato come evento avverso, è stato osservato nel 5% dei casi, mentre ipokaliemia si è avuta nel 4% dei pazienti trattati con Amphocil.
Alcuni pazienti che avevano sviluppato insufficienza renale durante terapia con amfotericina B convenzionale hanno evidenziato una stabilizzazione del quadro od un miglioramento dopo la sua sostituzione con Amphocil.
In circa il 5% dei pazienti trattati è stato segnalato un peggioramento della funzionalità renale attribuibile alla somministrazione di Amphocil.
In ogni caso, come per l’amfotericina B convenzionale, la funzionalità renale deve essere monitorata, con particolare attenzione ai pazienti sottoposti a terapia concomitante con farmaci nefrotossici.
Effetti epatici
Non è stato segnalato alcun caso di tossicità epatica direttamente attribuibile ad Amphocil, tuttavia nel corso degli studi clinici condotti con Amphocil sono state osservate alterazioni degli indici di funzionalità epatica, quali: aumento dei livelli sierici di bilirubina, SGPT, SGOT e talora fosfatasi alcalina che non hanno richiesto la sospensione della terapia. Molti dei pazienti trattati presentavano già una significativa disfunzione epatica dovuta a reazione immunologica al trapianto o ad occlusione venosa.
Effetti ematologici
In corso di terapia con Amphocil sono state talvolta segnalate variazioni dei parametri della coagulazione, trombocitopenia ed ipomagnesemia. Solo il 2,5% dei pazienti sottoposti a terapia con Amphocil ha sviluppato uno stato anemico, che invece rappresenta un effetto indesiderato assai comune in corso di terapia con amfotericina B convenzionale.
Altri effetti
Sono inoltre stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: nausea, vomito, cefalea, lombalgia, diarrea e dolori addominali.
Links sponsorizzati
In caso di sovradosaggio, è necessario sospendere immediatamente il trattamento e controllare attentamente lo stato clinico del paziente (funzionalità renale, epatica e cardiaca, parametri ematologici, elettroliti sierici) ed istituire la terapia di supporto del caso.
L’amfotericina B è un antibiotico polienico macrociclico isolato da ceppi di Streptomyces nodosus. L’amfotericina B ha una elevata affinità per l’ergosterolo, il principale sterolo presente nella membrana cellulare dei miceti, ed una minore affinità per il colesterolo presente in maggiore quantità nella membrana cellulare dei mammiferi. Il legame fra l’amfotericina B e l’ergosterolo induce danni alla membrana cellulare fungina aumentandone la permeabilità e causando, di conseguenza, la morte della cellula stessa.
La membrana cellulare dei mammiferi contiene anch’essa steroli, e questo fatto consente di credere che il danno causato dall’amfotericina B alle cellule umane sia indotto da un meccanismo d’azione analogo a quello sopra citato.
Si ritiene che il meccanismo d’azione di Amphocil sia il medesimo della amfotericina B convenzionale, ma con una ridotta tossicità. Amphocil è costituito da una nuova formulazione di amfotericina B dotata di notevole affinità per gli steroli.
Amphocil è un complesso stabile di amfotericina B e sodio colesteril solfato, un metabolita naturale del colesterolo.
L’amfotericina B ed il sodio colesteril solfato sono associati in un rapporto quasi equimolare a formare microparticelle discoidali uniformi.
Amphocil non è una formulazione liposomiale, bensì una dispersione colloidale di amfotericina B e sodio colesteril solfato.
Gli studi farmacologici indicano che, nel complesso, l’azione di Amphocil è essenzialmente equivalente in vitro a quella dell’amfotericina B convenzionale nei confronti di una ampia gamma di agenti patogeni di natura micotica. Amphocil è ben tollerato a dosaggi più elevati rispetto all’amfotericina B convenzionale, risultando pertanto maggiormente efficace rispetto a quest’ultima nell’eradicazione delle infezioni micotiche in diversi modelli in vivo.
Links sponsorizzati
Gli studi di farmacocinetica condotti su animali hanno dimostrato che la distribuzione di Amphocil nell’organismo è sensibilmente differente rispetto a quella della amfotericina B convenzionale.
Dopo trattamento con Amphocil sono stati osservati livelli più bassi dei picchi plasmatici di amfotericina B e valori delle aree totali sotto la curva maggiori rispetto a quelli ottenuti con dosi comparabili di amfotericina B convenzionale.
Concentrazioni più elevate di amfotericina B a livello epatico, della milza e del midollo osseo dopo somministrazione di Amphocil, non si sono associate ad un aumento evidente di tossicità a livello di questi organi.
La concentrazione del farmaco a livello renale, sito primario di tossicità per l’amfotericina B convenzionale, è risultata 4-5 volte minore dopo trattamento con Amphocil, con conseguente ridotta nefrotossicità rispetto alla amfotericina B convenzionale.
Le massime concentrazioni plasmatiche di amfotericina B sono risultate inferiori negli animali trattati con Amphocil.
L’emivita di eliminazione è risultata maggiore negli animali trattati con Amphocil a causa dell’accumulo di amfotericina B a livello epatico ed al suo conseguente lento rilascio.
In pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, ai quali è stato somministrato Amphocil a dosi comprese fra 0,5 e 8 mg/kg, è stato evidenziato un aumento del volume di distribuzione e della clearance plasmatica totale all’aumentare della dose somministrata. I valori medi del volume di distribuzione, della clearance plasmatica e dell’emivita di eliminazione, per dosi inferiori a 2 mg/kg, sono risultati rispettivamente pari a 2,25 l/kg, 0,0855 l/h/kg e 22,1 ore. I valori medi per dosi superiori a 2 mg/kg per gli stessi parametri sono risultati rispettivamente 3,61 l/kg, 0,116 l/h/kg e 27,2 ore.
Le concentrazioni plasmatiche massime allo stato stazionario raggiunte dopo somministrazioni ripetute sono risultate variabili fra 658 e 6212 mg/l per dosi comprese fra 0,5 e 8 mg/kg, rispettivamente.
Non è stato rilevato accumulo di Amphocil a dosi di 8 mg/kg/die. Non si è verificata alcuna variazione della funzionalità renale nel corso della terapia con Amphocil (durata media del trattamento: 28 giorni; intervallo 1-108 giorni).
In generale Amphocil è risultato meno tossico dell’amfotericina B convenzionale in una serie di studi in acuto e a dosi multiple, ed ha evidenziato un margine di sicurezza superiore di 4 o 5 volte. Non è stato rilevato alcun effetto tossico proprio di Amphocil, diverso da quelli noti per l’amfotericina B convenzionale. La nefrotossicità in corso di terapia con Amphocil è risultata inferiore rispetto a quella caratteristica dell’amfotericina B convenzionale, anche a dosi superiori di 4 o 5 volte rispetto alle dosi tossiche del farmaco convenzionale. Dopo somministrazione di Amphocil è stato osservato accumulo di amfotericina B nel fegato; tuttavia non è stato rilevato un aumento dei segni di epatotossicità nei confronti della somministrazione di amfotericina B convenzionale. I test condotti in vivo ed in vitro relativi alla induzione di mutazioni geniche e cromosomiche effettuati con l’amfotericina B sono risultati negativi. Non sono stati effettuati studi di carcinogenesi con amfotericina B né con Amphocil. Ad oggi non sono stati segnalati casi di carcinogenesi associati all’uso di amfotericina B. Gli studi embrio-fetali condotti nel ratto e nel coniglio a dosi pari o superiori a 2,5 mg/kg/die hanno evidenziato la comparsa di tossicità in femmine gravide, espressa come riduzione dell’incremento ponderale e perdita dell’appetito. A dosi fino a 10 mg/kg/die non sono stati osservati effetti sullo sviluppo embrio-fetale. Non sono disponibili dati specifici sull’’effetto di Amphocil sulla fertilità nella specie umana; tuttavia, in studi di tossicità (nel ratto e nel cane) a dosi multiple di durata fino a 13 settimane, non sono state evidenziate variazioni istologiche a livello delle ovaie o dei testicoli. Sebbene la somministrazione di amfotericina B non sia stata associata ad effetti peri- o postnatali, non sono disponibili a questo riguardo dati relativi ad Amphocil.
Sodio colesteril solfato, trometamina, edetato disodico biidrato, lattosio monoidrato, HCl (Ph. Eur.).
La polvere liofilizzata non deve essere ricostituita con soluzione salina o soluzione di destrosio.
Alla soluzione concentrata ricostituita non devono essere addizionate soluzioni saline o di elettroliti e non devono essere mescolati altri farmaci.
Se il farmaco viene somministrato per via endovenosa attraverso una via già pervia, occorre lavare la stessa con una soluzione di destrosio per infusione al 5%, prima di effettuare l’infusione con Amphocil, altrimenti è necessario somministrare il farmaco in altro sito. L’utilizzo di soluzioni diverse da quelle raccomandate o la presenza in soluzione di agenti batteriostatici (es. alcool benzilico) può causare la precipitazione di Amphocil.
Non devono essere utilizzate soluzioni che rivelino segni di precipitazione o presenza di particelle.
Durante la ricostituzione e la diluizione devono sempre essere utilizzate tecniche rigidamente asettiche in quanto nella sostanza liofilizzata e nelle soluzioni per la ricostituzione e le diluizioni non sono presenti agenti conservanti.
I flaconi sigillati di sostanza liofilizzata hanno una stabilità di 36 mesi e devono essere conservati a temperatura inferiore a 30°C. Dopo ricostituzione il farmaco deve essere conservato in frigorifero fra 2°e 8°C ed utilizzato entro 24 ore. Non congelare. Dopo ulteriori diluizioni con destrosio per infusione al 5%, la soluzione deve essere conservata in frigorifero a temperatura compresa fra 2°e 8°C ed utilizzata entro 24 ore. Eventuale farmaco residuo non deve essere riutilizzato.
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Flaconcino in vetro tipo I, con tappo in butile grigio per liofilizzazione e capsula formata da una ghiera in alluminio con la parte superiore in polipropilene verde o giallo.
AMPHOCIL “50 mg polvere per soluzione per infusione” 1 flaconcino
AMPHOCIL “50 mg polvere per soluzione per infusione” 10 flaconcini
AMPHOCIL “100 mg polvere per soluzione per infusione” 1 flaconcino
AMPHOCIL “100 mg polvere per soluzione per infusione” 10 flaconcini
Ricostituzione e diluizione
Amphocil deve essere ricostituito mediante aggiunta di acqua sterile per preparazioni iniettabili, utilizzando una siringa sterile ed un ago di calibro 20.
Introdurre rapidamente nel flaconcino:
- 50 mg/flaconcino: 10 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili
- 100 mg/flaconcino: 20 ml di acqua sterile per preparazioni iniettabili
Agitare delicatamente il flaconcino ruotandolo fino a quando il liquido giallo appare limpido.
Il liquido può risultare opalescente.
Il liquido di ogni fiala ricostituita conterrà 5 mg di amfotericina B per ml. Per l’infusione, effettuare una ulteriore diluizione fino all’ottenimento di una concentrazione corrispondente a 0,625 mg/ml diluendo 1 volume di Amphocil ricostituito con 7 volumi di soluzione di destrosio per infusione al 5%.
Speciality European Pharma Italy S.r.l.
Via A. Depretis, 86
00184 Roma
AMPHOCIL “50 mg polvere per soluzione per infusione” 1 flaconcino - AIC n. 029443013
AMPHOCIL “50 mg polvere per soluzione per infusione” 10 flaconcini - AIC n. 029443025
AMPHOCIL “100 mg polvere per soluzione per infusione” 1 flaconcino - AIC n. 029443037
AMPHOCIL “100 mg polvere per soluzione per infusione” 10 flaconcini - AIC n. 029443049
Prima autorizzazione: 25 giugno 1996
Rinnovo: 25 luglio 2006
25 Marzo 2008