Anastrozolo Sun 1 Mg Compresse Rivestite Con Film
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

ANASTROZOLO SUN 1 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Una compressa contiene 1 mg di anastrozolo.

Una compressa contiene 68,75 mg di lattosio.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compresse rivestite con film.

Anastrozolo SUN 1 mg compresse rivestite con film sono compresse di colore bianco-biancastro, rotonde, biconvesse, rivestite con film, con “A1” inciso su un lato.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Trattamento del carcinoma della mammella in fase avanzata in donne in postmenopausa. L’efficacia non è stata dimostrata in pazienti negative al recettore dell’estrogeno, ad eccezione di una precoce risposta clinica positiva a tamoxifene.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Adulti inclusi anziani: Una compressa da 1 mg per via orale una volta al giorno.

Bambini e adolescenti: Anastrozolo non è raccomandato per i bambini, a causa di insufficienza di dati di sicurezza ed efficacia.

Compromissione renale da lieve a moderata: Non è necessaria alcuna modifica della dose.

Compromissione epatica lieve: Non è necessaria alcuna modifica della dose.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Anastrozolo è controindicato:

• nelle donne in premenopausa

• nelle donne in gravidanza o allattamento

• in pazienti con ipersensibilità nota ad anastrozolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti riportati al paragrafo 6.1.

Terapie a base di estrogeno non devono essere somministrate in concomitanza con Anastrozolo SUN 1 mg compresse rivestite con film poichè ne annullerebbero l’azione farmacologica.

Terapia concomitante con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

L’uso di anastrozolo non è raccomandato nei bambini, in quanto in questo gruppo di pazienti non sono state definite la sicurezza e l’efficacia del medicinale.

La menopausa deve essere definita in modo biochimico nelle pazienti con stato ormonale incerto.

Non sono disponibili dati a supporto della sicurezza di impiego di anastrozolo nelle pazienti con compromissione epatica da moderata a grave né in pazienti con grave compromissione renale. Valutare il rapporto rischio/beneficio in questi pazienti prima di somministrare anastrozolo.

Anastrozolo può essere eliminato principalmente per via epatica nelle donne in postmenopausa. Meno del 10% della dose viene escreta nelle urine in forma immodificata (vedere paragrafo 5.2).

Donne con osteoporosi o ad alto rischio di sviluppare osteoporosi devono far analizzare la densità minerale ossea prima di iniziare la terapia con anastrozolo e quindi regolarmente nel corso del trattamento. Se necessario iniziare il trattamento o la profilassi dell’osteoporosi e procedere con attento monitoraggio.

Non sono disponibili dati relativi all’impiego di anastrozolo in combinazione con analoghi dell’LHRH. Non utilizzare questa combinazione tranne che in condizioni di studi clinici.

Dato che anastrozolo riduce i livelli di estrogeno in circolo questo può ridurre la densità minerale ossea. Al momento non sono disponibili dati adeguati in merito all’effetto dei bifosfonati sulla riduzione della densità minerale ossea causata da anastrozolo o nell’impiego di profilassi.

Questo medicinale contiene 68,75 mg di lattosio. Pazienti con rari problemi ereditari quali intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi e malassorbimento glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Anastrozolo inibisce in vitro il citocromo P 450 1A2, 2C8/9 and 3A4. La rilevanza clinica di questi risultati non è nota. Finchè non saranno disponibili ulteriori dati, prestare cautela nell’associazione con medicinali metabolizzati da questi enzimi. Ciò si applica in modo particolare a farmaci con indice terapeutico limitato.

Non sono state identificate interazioni clinicamente rilevanti con i bifosfonati.

Tamoxifene e/o altri farmaci contenenti estrogeno non devono essere somministrati contemporaneamente con anastrozolo, in quanto questo può ridurre la sua azione farmacologica (vedere paragrafo 4.3).


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

Non sono disponibili dati sull’impiego di anastrozolo in donne gravide. Studi negli animali hanno riportato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Anastrozolo è controindicato nelle donne gravide.

Allattamento

Non è noto se anastrozolo viene escreto nel latte umano. Anastrozolo è controindicato nelle donne che allattano.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

È improbabile che anastrozolo influisca negativamente sulla capacità dei pazienti di guidare e utilizzare macchinari. Tuttavia, con l’uso di anastrozolo sono state riferite astenia e sonnolenza. Se tali sintomi persistono prestare cautela nella guida e nell’utilizzo di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comuni (≥ 1/1000 e < 1/100):
Anoressia, principalmente lieve
Ipercolesterolemia, principalmente lieve o moderata
Patologie del sistema nervoso Comuni (≥ 1/100 e < 1/10):
Cefalea, principalmente lieve o moderata
Sindrome del tunnel carpale
Non comuni (≥ 1/1000 e < 1/100):
Sonnolenza, principalmente lieve o moderata
Patologie vascolari Molto comuni (≥ 1/10):
Vampate di calore, principalmente di natura lieve o moderata
Patologie gastrointestinali Comuni (≥ 1/100 e < 1/10):
Nausea, principalmente lieve o moderata
Diarrea, principalmente lieve o moderata
Non comuni (≥ 1/1000 e < 1/100):
Vomito, principalmente lieve o moderato
Patologie epatobiliari Non comuni (da ≥ 1/1000 a ≤ 1/100):
Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comuni (≥ 1/100 e < 1/10):
Assottigliamento dei capelli, principalmente lieve o moderato
Eruzione cutanea, principalmente lieve o moderata
Molto rari (< 1/10000):
Eritema multiforme. Sindrome di Stevens-Johnson.
Reazioni allergiche incluso angioedema, orticaria e anafilassi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comuni (≥ 1/100 e < 1/10):
Dolore/rigidità articolare, principalmente lieve o moderato
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comuni (≥1/100 e < 1/10):
Secchezza vaginale, principalmente lieve o moderata
Non comuni (≥1/1000 e <1/100):
Sanguinamento vaginale, principalmente lieve o moderato*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comuni (≥1/100 e < 1/10):
Astenia, principalmente lieve o moderata
Esami diagnostici Comuni (da ≥ 1/100 a < 1/10):
Aumento della fosfatasi alcalina, dell’alanin aminotransferasi (ALAT) e dell’aspartamiontransferasi (ASAT)
Non comuni (da ≥ 1/1000 a ≤ 1/100):
Aumento della gamma glutamiltransferasi (gamma-GT) e della bilirubina

* Sanguinamento vaginale è stato riportato non comunemente, soprattutto nelle pazienti con carcinoma della mammella in fase avanzata durante le prime settimane dopo il passaggio dalla terapia ormonale a trattamento con anastrozolo. Se il sanguinamento persiste, prendere in considerazione una ulteriore valutazione.

Elevati livelli di gamma-GT e fosfatasi alcalina sono stati riportati non comunemente (0,1% e <1%). Non è stata stabilita nessuna relazione causale per questi cambiamenti.

Poiché anastrozolo riduce i livelli di estrogeno circolante può provocare una riduzione della densità minerale ossea esponendo alcuni pazienti a più elevato rischio di frattura (vedere paragrafo 4.4).

La tabella seguente presenta la frequenza degli effetti indesiderati pre-specificati nello studio ATAC, indipendentemente dalla causalità e riferiti in pazienti sottoposti a terapia sperimentale e fino a 14 giorni dopo la sospensione della terapia stessa.

Effetti indesiderati Anastrozolo 1 mg compresse rivestite con film* (N=3092) Tamoxifene (N=3094)
Vampate di calore 1104 (35.7%) 1264 (40.9%)
Dolore/rigidità articolare 1100 (35.6%) 911 (29.4%)
Disturbi dell’umore 597 (19.3%) 554 (17.9%)
Affaticamento/astenia 575 (18.6%) 544 (17.6%)
Nausea e vomito 393 (12.7%) 384 (12.4%)
Fratture 315 (10.2%) 209 (6.8%)
Fratture della colonna, anca o polso/di Colles 133 (4.3%) 91 (2.9%)
Frattura del polso/di Colles 67 (2.2%) 50 (1.6%)
Fratture della colonna 43 (1.4%) 22 (0.7%)
Fratture dell’anca 28 (0.9%) 26 (0.8%)
Cataratta 182 (5.9%) 213 (6.9%)
Sanguinamento vaginale 167 (5.4%) 317 (10.2%)
Malattia ischemica cardiovascolare 127 (4.1%) 104 (3.4%)
Angina pectoris 71 (2.3%) 51 (1.6%)
Infarto del miocardio 37 (1.2%) 34 (1.1%)
Disturbi dell’arteria coronaria 25 (0.8%) 23 (0.7%)
Ischemia del miocardio 22 (0.7%) 14 (0.5%)
Perdite vaginali 109 (3.5%) 408 (13.2%)
Eventi tromboembolici venosi 87 (2.8%) 140 (4.5%)
Eventi tromboembolici profondi, inclusa embolia polmonare 48 (1.6%) 74 (2.4%)
Eventi ischemici cerebrovascolari 62 (2.0%) 88 (2.8%)
Cancro dell’endometrio 4 (0.2%) 13 (0.6%)

Percentuali di fratture pari a 22 per 1000 paziente-anni e pari a 15 per 1000 paziente-anni sono stati osservati rispettivamente per i gruppi trattati con anastrozolo e tamoxifene, dopo follow-up mediano di 68 mesi. La percentuale di fratture osservata per anastrozolo è simile all’intervallo riportato nella popolazione in postmenopausa combinata per età. Non è stato stabilito se le percentuali di frattura ed osteoporosi osservate nei pazienti ATAC in trattamento con anastrozolo riflettono l’effetto protettivo di tamoxifene, uno specifico effetto di anastrozolo o entrambi.

L’incidenza di osteoporosi è stata del 10,5% nei pazienti trattati con anastrozolo e del 7,3% nei pazienti trattati con tamoxifene.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Esiste una esperienza clinica limitata sul sovradosaggio accidentale.

Negli studi sugli animali, anastrozolo ha dimostrato bassi livelli di tossicità acuta.

Sono stati effettuati studi clinici con diversi dosaggi di anastrozolo, fino a 60 mg in dose singola, somministrati a volontari maschi sani e fino a 10 mg al giorno somministrati a donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in fase avanzata; questi dosaggi sono stati ben tollerati. Non è stata stabilita una dose singola di anastrozolo che provochi sintomi dannosi per la vita.

Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento deve essere sintomatico.

Nel trattamento del sovradosaggio, considerare la possibilità che la paziente abbia ingerito più sostanze. L’assorbimento può essere prevenuto mediante l’induzione del vomito o il lavaggio gastrico, se il paziente è sveglio e entro un’ora dall’ingestione, seguiti da somministrazione di carbone attivo, ovvero mediante somministrazione di solo carbone attivo. La dialisi è utile in quanto anastrozolo ha uno scarso legame con le proteine. E’ indicata una terapia di supporto, inclusi il monitoraggio frequente dei segni vitali e una stretta osservazione del paziente.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Inibitori enzimatici, codice ATC: L02B G03A

Anastrozolo è un potente inibitore non steroideo altamente selettivo dell’aromatasi. Nelle donne in postmenopausa, l’estradiolo viene prodotto principalmente dalla conversione di androstenedione in estrone mediante il complesso dell’enzima aromatasi nei tessuti periferici. L’estrone viene successivamente convertito in estradiolo. E’ stato dimostrato che la riduzione dei livelli di estradiolo in circolo produce un effetto benefico nelle donne con carcinoma della mammella. Nelle donne in postmenopausa, anastrozolo alla dose giornaliera di 1 mg ha indotto una soppressione di estradiolo superiore dell’80% misurato mediante un test altamente sensibile.

Anastrozolo non possiede attività progestogenica, androgenica o estrogenica.

Dosi giornaliere di anastrozolo fino a 10 mg non hanno effetto sulla secrezione del cortisolo o dell’aldosterone, misurati prima e dopo il test standard di prova dell’ACTH. Quindi non sono necessari supplementi di corticoidi.

Trattamento adiuvante primario del carcinoma della mammella precoce

In un ampio studio di fase III condotto su 9366 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella operabile e trattate per 5 anni, anastrozolo si è dimostrato statisticamente superiore al tamoxifene nella sopravvivenza libera da malattia. Un maggior beneficio è stato osservato per la sopravvivenza libera da malattia in favore di anastrozolo rispetto a tamoxifene nella popolazione definita prospetticamente positiva al recettore ormonale. Anastrozolo è stato statisticamente superiore a tamoxifene in termini di tempo alla recidiva. La differenza è stata ancora maggiore rispetto alla sopravvivenza libera da malattia sia per la popolazione Intention To Treat (ITT) che per la popolazione positiva per il recettore ormonale. Anastrozolo è stato statisticamente superiore a tamoxifene in termini di tempo alla recidiva a distanza. L’incidenza del carcinoma della mammella controlaterale è stata statisticamente minore per anastrozolo rispetto a tamoxifene. Dopo 5 anni di terapia, anastrozolo è efficace almeno quanto tamoxifene in termini di sopravvivenza globale. Tuttavia, a causa delle basse percentuali di decesso, è richiesto un ulteriore follow-up al fine di determinare con maggior precisione la sopravvivenza a lungo termine per anastrozolo in confronto a tamoxifene. Con un follow-up mediano di 68 mesi, i pazienti dello studio ATAC non sono stati seguiti per un tempo sufficiente dopo 5 anni di trattamento per permettere il confronto tra gli effetti a lungo termine dopo trattamento di anastrozolo vs tamoxifene.

Riassunto degli endpoint dello studio ATAC: Analisi al completamento di 5 anni di trattamento
Endpoints di efficacia Numero di eventi (frequenza)
  Popolazione intention-to-treat Stato del tumore positivo al recettore ormonale
  Anastrozolo (N=3125) Tamoxifene (N=3116) Anastrozolo (N=2618) Tamoxifene (N=2598)
Sopravvivenza libera da malattia a 575 (18,4) 651 (20,9) 424 (16,2) 497 (19,1)
Rapporto di rischio 0,87 0,83
IC 95% bilaterale da 0,78 a 0,97 da 0,73 a 0,94
Valore p 0,0127 0,0049
Sopravvivenza libera da malattia a distanza b 500 (16,0) 530 (17,0) 370 (14,1) 394 (15,2)
Rapporto di rischio 0,94 0,93
IC 95% bilaterale da 0,83 a 1,06 da 0,80 a 1,07
Valore p 0,2850 0,2838
Tempo alla recidiva c 402 (12,9) 498 (16,0) 282 (10,8) 370 (14,2)
Rapporto di rischio 0,79 0,74
IC 95% bilaterale Da 0,70 a 0,90 Da 0,64 a 0,87
Valore p 0,0005 0,0002
Tempo alla recidiva a distanza d 324 (10,4) 375 (12,0) 226 (8,6) 265 (10,2)
Rapporto di rischio 0,86 0,84
IC 95% bilaterale Da 0,74 a 0,99 Da 0,70 a 1,00
Valore p 0,0427 0,0559
Cancro della mammella controlaterale primario 35 (1,1) 59 (1,9) 26 (1,0) 54 (2,1)
Odds ratio 0,59 0,47
IC 95% bilaterale Da 0,39 a 0,89 Da 0,30 a 0,76
Valore p 0,0131 0,0018
Sopravvivenza globale e 411 (13,2) 420 (13,5) 296 (11,3) 301 (11,6)
Rapporto di rischio 0,97 0,97
IC 95% bilaterale Da 0,85 a 1,12 Da 0,83 a 1,14
Valore p 0,7142 0,7339

a La sopravvivenza libera da malattia comprende tutti gli eventi di recidiva ed è definita come prima comparsa di recidiva loco-regionale, nuovo cancro della mammella controlaterale, recidiva a distanza o decesso (per qualsiasi ragione).

bLa sopravvivenza libera da malattia a distanza è definita come prima comparsa di recidiva a distanza o decesso (per qualsiasi ragione).

cTempo alla recidiva è definito come prima comparsa di recivida loco-regionale, nuovo cancro della mammella controlaterale, recidiva a distanza o decesso per cancro della mammella.

dTempo alla recidiva a distanza è definito come prima comparsa di recidiva a distanza o decesso per cancro della mammella.

eNumero (%) di pazienti deceduti.

Come per tutte le decisioni relative al trattamento, le donne con carcinoma della mammella ed i loro medici devono valutare i relativi benefici e rischi del trattamento.

Quando anastrozolo è co-somministrato a tamoxifene l’efficacia e la sicurezza sono stati simili a tamoxifene in monoterapia, indipendentemente dallo stato del recettore ormonale. L’esatto meccanismo di questo effetto non è ancora chiaro. Non si ritiene che sia dovuto ad una riduzione del livello di soppressione dell’estradiolo prodotta da anastrozolo.

Trattamento adiuvante del carcinoma della mammella precoce nelle pazienti trattate in terapia adiuvante con tamoxifene

In uno studio di fase III (ABCSG 8) condotto su 2579 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella precoce positivo al recettore ormonale e sottoposte ad intervento chirurgico con o senza radioterapia e senza chemioterapia, il passaggio ad anastrozolo dopo 2 anni di trattamento adiuvante con tamoxifene è stato statisticamente superiore per quanto concerne la sopravvivenza libera da malattia in confronto alle pazienti che hanno continuato il trattamento con tamoxifene, dopo un follow-up mediano di 24 mesi.

Il tempo alla comparsa di qualsiasi recidiva, il tempo alla comparsa di recidiva locale o a distanza ed il tempo alla comparsa di recidiva a distanza hanno confermato un vantaggio statistico per anastrozolo, coerente con i risultati della sopravvivenza libera da malattia. L’incidenza del carcinoma della mammella controlaterale è molto bassa nei due bracci di trattamento con un vantaggio numerico per anastrozolo. La sopravvivenza globale è stata simile nei due gruppi di trattamento.

Riassunto degli endpoint e dei risultati dello studio ABCSG 8
Endpoints di efficacia Numero degli eventi (frequenza)
  Anastrozolo (N=1297) Tamoxifene (N=1282)
Sopravvivenza libera da malattia 65 (5,0) 93 (7,3)
Rapporto di rischio 0,67
IC 95% bilaterale Da 0,49 a 0,92
Valore p 0,014
Tempo a qualsiasi recidiva 36 (2,8) 66 (5,1)
Rapporto di rischio 0,53
IC 95% bilaterale Da 0,35 a 0,79
Valore p 0,002
Tempo a recidiva locale o a distanza 29 (2,2) 51(4,0)
Rapporto di rischio 0,55
IC 95% bilaterale Da 0,35 a 0,87
Valore p 0,011
Tempo a recidiva a distanza 22 (1,7) 41(3,2)
Rapporto di rischio 0,52
IC 95% bilaterale Da 0,31 a 0,88
Valore p 0,015
Nuovo carcinoma della mammella controlaterale 7 (0,5) 15 (1,2)
Odds ratio 0,46
IC 95% bilaterale Da 0,19 a 1,13
Valore p 0,090
Sopravvivenza globale e 43(3,3) 45 (3,5)
Rapporto di rischio 0,96
IC 95% bilaterale Da 0,63 a 1,46
Valore p 0,840

Questi risultati sono stati supportati da due ulteriori studi simili (GABG/ARNO 95 e ITA), in uno dei quali i pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico e chemioterapia, e dall’analisi combinata degli studi ABCSG 8 e GABG/ARNO 95. Il profilo di sicurezza di anastrozolo definito in questi 3 studi è coerente con il noto profilo di sicurezza definito nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella precoce positivo per il recettore ormonale.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento

Anastrozolo viene assorbito rapidamente; le concentrazioni plasmatiche massime si hanno tipicamente entro due ore dalla somministrazione (in condizioni di digiuno).

Il cibo riduce leggermente la velocità ma non l’entità dell’assorbimento. Non si ritiene che la lieve alterazione della velocità di assorbimento provochi un effetto clinicamente significativo sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state nel corso di trattamento con dose singola giornaliera di anastrozolo 1 mg compresse rivestite con film. Concentrazioni plasmatiche di anastrozolo allo steady-state pari a circa 90-95% vengono raggiunte dopo 7 dosi giornaliere.

Distribuzione

Il legame di anastrozolo con le proteine plasmatiche è pari a solo il 40%.

Eliminazione

Anastrozolo viene eliminato lentamente con un’emivita di eliminazione plasmatica di 40-50 ore. La clearance orale apparente di anastrozolo in volontari con cirrosi epatica stabile o compromissione renale era compresa nell’intervallo osservato nei volontari sani.

Biotrasformazione

Anastrozolo è estesamente metabolizzato dalle donne in postmenopausa; meno del 10% della dose viene escreta immodificata nelle urine entro 72 ore dalla somministrazione. Anastrozolo viene metabolizzato mediante N-dealchilazione, idrossilazione e glucoronidazione. I metaboliti vengono escreti principalmente attraverso le urine. Il triazolo, il principale metabolita nel plasma, non inibisce l’aromatasi.

La farmacocinetica di anastrozolo è indipendente dall’età nelle donne in postmenopausa.

Non sono stati effettuati studi di farmacocinetica nei bambini.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Negli studi sugli animali, tossicità correlata all’azione farmacodinamica è stata osservata solo ad alte dosi.

Eventi avversi sono stati osservati in studi sulla riproduzione (numero ridotto di gravidanze a termine e infertilità reversibile). Questi effetti sono correlati all’effetto farmacologico del principio attivo. In confronto alla dose terapeutica per l’uomo, il margine di sicurezza è sufficiente.

Studi di tossicologia genetica con anastrozolo hanno dimostrato che la sostanza non è mutagena né clastogenica.

In studi di carcinogenesi nei ratti sono stati osservati aumenti dell’incidenza di neoplasie epatiche e polipi stromali uterini nelle femmine e di adenomi tiroidei nei maschi a dosi pari ad un’esposizione di 100 volte superiore alle dosi terapeutiche per l’uomo. Queste alterazioni non sono considerate clinicamente rilevanti.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Nucleo della compressa:

lattosio monoidrato, povidone (E1201), sodio amido glicolato tipo A, magnesio stearato (E572)

Rivestimento della compressa:

Opadry bianco (ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), polietilene glicole 400).


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non applicabile.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

2 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister in PVC/Alluminio in astucci da 28, 30, 84 o 100 compresse.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

SUN Pharmaceutical Industries Europe B.V.

Polaris avenue 87

2132 JH Hoofddorp

Olanda


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

1 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040195012/M

1 mg compresse rivestite con film 30 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040195024/M

1 mg compresse rivestite con film 84 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040195036/M

1 mg compresse rivestite con film 100 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040195048/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Data della prima autorizzazione: 16-02-2011


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

02-2011