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ANBIN
Composizione qualitativa:
Antitrombina, in polvere, concentrato da plasma umano.
Composizione quantitativa:
Flacone | 500 U.I. | 1000 U.I. |
Principi attivi: | | |
Antitrombina da plasma umano | 500 U.I./flacone | 1000 U.I./flacone |
Eccipienti: | | |
D-Mannitolo | 200 mg | 400 mg |
Sodio cloruro | 50 mg | 100 mg |
Sodio citrato | 52 mg | 104 mg |
Siringa preriempita con solvente | | |
Acqua p.p.i. | 10 ml | 20 ml |
Polvere e solvente per soluzione per infusione.
Deficit ereditario di antitrombina (AT), per la profilassi e terapia delle complicanze tromboemboliche (interventi chirurgici, parto, gravidanza, politraumatismi, ecc.).
Deficit acquisito di antitrombina, per la profilassi e terapia nei casi di coagulazione intravascolare disseminata (DIC).
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Dose e durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del deficit e dalle condizioni cliniche del paziente.
La quantità e la frequenza con cui deve essere somministrato il prodotto si devono basare, caso per caso, sull'efficacia clinica del trattamento e sulle valutazioni individuali di laboratorio.
Una unità di antitrombina è equivalente alla quantità di antitrombina presente in un millilitro di plasma umano normale. Questa quantità viene presa come riferimento per il 100%. La somministrazione di una unità di antitrombina per chilogrammo di peso aumenta l'attività dell'antitrombina tra 1.1% e 1.6%.
La dose iniziale da somministrare si ottiene mediante la formula seguente:
Unità necessarie = peso (kg) x (100 - attività dell'antitrombina rilevata al momento, espressa in percentuale)
Si deve raggiungere un'attività dell'antitrombina pari al 100% nella fase iniziale e si deve mantenere un'attività superiore all'80% durante tutto il trattamento.
La dose va determinata sulla base della misura dell'attività dell'antitrombina misurata in laboratorio. Questa attività deve essere determinata almeno due volte al giorno finché il paziente non si è stabilizzato e poi una volta al giorno, subito prima dell'infusione successiva. Va sempre tenuto presente che l'emivita dell'antitrombina può essere grandemente abbreviata in alcune condizioni cliniche, come la coagulazione intravascolare disseminata.
Modo di somministrazione:
Sciogliere il preparato con il volume corrispondente di solvente e somministrare per via venosa lenta la soluzione ottenuta.
Il contenuto di AT, una volta effettuata la ricostituzione, è di 50 U.I./ml.
Il prodotto va somministrato con cautela ai soggetti con reazioni allergiche note ai suoi costituenti.
Se si verifica una reazione allergica od anafilattica, l'infusione deve essere immediatamente sospesa (in caso di shock devono essere adottate le terapie specifiche).
Per prodotti ottenuti da sangue o plasma umano non si può del tutto escludere l'insorgenza di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi, eventualmente presenti nel sangue o plasma di partenza; ciò può verificarsi anche per patogeni di natura attualmente sconosciuta.
Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi, viene effettuata, con appropriate metodiche, un'accurata selezione dei donatori e delle singole donazioni, e, nella preparazione del prodotto, vengono prese misure adatte per rimuovere od inattivare eventuali agenti infettanti, qualora presenti.
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L'effetto dell'AT viene grandemente potenziato dall'eparina. Quest'ultima può ridurre di parecchio l'emivita dell'AT. Trattamenti eparinici durante la normalizzazione della concentrazione dell'AT aumentano il rischio di sanguinamento. La somministrazione di eparina in soggetti ad elevato rischio di sanguinamento va valutata molto attentamente. Se si decide di somministrare eparina, si deve usare solamente un basso dosaggio di eparina standard (≤ 500 U.I./ora di eparina standard). Si devono monitorare strettamente gli effetti sui parametri coagulatori e l'attività dell'AT.
Non è stata valutata, in lavori clinici controllati, la sicurezza dell'AT nell'uso in donne gravide.
Studi sperimentali sull'animale non sono sufficienti a stabilire la sicurezza del prodotto sulla riproduzione, lo sviluppo embrio-fetale, il corso della gestazione e lo sviluppo peri- e post-natale.
Pertanto, i concentrati di AT vanno usati durante la gravidanza e l'allattamento solo se strettamente necessari.
Non ci sono indicazioni che i concentrati di AT possano influire negativamente sulla guida e sull'uso di macchinari.
Solo in rari casi si sono verificate reazioni allergiche od anafilattiche. In rari casi si è manifestato un aumento della temperatura corporea.
Non si può del tutto escludere la possibilità di trasmissione di agenti infettivi (vedere il punto 4.4).
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Non sono noti sintomi da sovradosaggio conseguenti all'uso di antitrombina.
AT è il principale inibitore della coagulazione presente nel sangue. La sua azione inibente si basa sulla formazione di un legame covalente tra AT ed il centro attivo delle proteasi seriniche. Questi complessi inibitore-enzimi coagulatori vengono rimossi dal sistema reticolo-endoteliale. I fattori inibiti più fortemente sono la Trombina ed il Fattore Xa, altri sono le forme attivate dei Fattori IX, XI e XII. L'eparina funziona da catalizzatore, accelerando la reazione.
L'attività dell'AT negli adulti è compresa tra l'80% ed il 120%; nei neonati è circa la metà. Il concentrato di antitrombina plasmatica umana viene distribuito e metabolizzato allo stesso modo dell'inibitore fisiologico.
I risultati ottenuti dallo studio clinico di Anbin, effettuato su pazienti con grave deficit congenito di antitrombina, sono stati calcolati con analisi farmacocinetica modello-indipendente e analizzando i risultati di test funzionali:
� Il recupero incrementale è 1,3 ± 0,2 % (± SD), con un range tra 1,1 e 1,6 %.
� L’area sotto la curva (area under the curve, AUC) è 66,461 ± 15,445 UI � ora/l.
� L’emivita terminale è 98,1 ± 45,0 ore.
� Il tempo medio di permanenza in circolo (mean residence time, MRT) è 121,7 ± 52,1 ore.
� La clearance è 0,931 ± 0,214 ml/ora/kg.
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Studi di farmacocinetica hanno valutato che l'emivita fisiologica dell'AT è di circa 3 giorni. L'emivita può essere diminuita a circa 1,5 giorni da una concomitante terapia con eparina. In situazioni di grande consumo, l'emivita può ridursi ad ore.
Sicurezza virale:
Il prodotto è ottenuto da plasma di donatori sani, sottoposti a visita medica, test di laboratorio ed anamnesi della loro storia clinica. Inoltre, ogni donazione viene testata e deve risultare non reattiva per l'antigene di superficie dell'Epatite B (HBsAg), per gli anticorpi anti HIV-1 e HIV-2 ed HCV.
Il processo di produzione di Anbin, che incorpora un metodo specifico d'inattivazione/rimozione virale, è stato validato per la capacità di rimuovere/inattivare virus, usando, come test, lo stesso HIV e virus modello per i patogeni con e senza involucro lipidico. La pastorizzazione (riscaldamento in fase liquida a 60 °C per 10 ore), fase specifica d'inattivazione e rimozione virale, è stata studiata e validata; inoltre, per il loro potenziale d'inattivazione/rimozione virale, sono state studiate e validate la fase di precipitazione della Frazione II+III Superiore mediante etanolo 20% e la fase della cromatografia di affinità. I processi combinati dimostrano un ottimo livello di inattivazione virale.
Proprietà tossicologiche:
L'AT è un costituente normale del plasma umano.
Test di tossicità per dose singola hanno scarso significato e non permettono la stima di effetti tossici o letali o di una relazione dose-effetto.
Test di tossicità per dosi ripetute non sono praticabili a causa della formazione di anticorpi.
AT non è stata mai associata a tossicità embrio-fetale, o a potenziale oncogenicità o mutagenicità.
Non sono stati descritti segni di tossicità acuta nei modelli animali.
D-Mannitolo
Sodio cloruro
Sodio citrato
Acqua p.p.i. (solvente)
Anbin non deve essere mescolato con nessun altro farmaco.
Il periodo di validità del prodotto non ricostituito è di 3 anni.
Dopo la ricostituzione, il prodotto è stabile dal punto di vista chimico - fisico per 12 ore a 25°C. Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non è usato immediatamente, il tempo e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono sotto la responsabilità dell'utente e, di norma, non saranno più di 24 ore a +2 +8 °C, a meno che la ricostituzione non sia stata realizzata in condizioni asettiche controllate e validate.
Conservare a temperatura non superiore a 30 °C.
Tenere al riparo dalla luce.
Non congelare.
Non usare dopo la data di scadenza.
Anbin viene fornito in flaconi di vetro di tipo II, contenenti 500 o 1000 U.I. di antitrombina umana in polvere liofilizzata.
L'acqua per preparazioni iniettabili è fornita in siringhe preriempite di vetro di tipo I contenenti 10 ml (500 UI) o 20 ml (1000 UI) di acqua p.p.i. (solvente).
Ogni confezione di Anbin è accompagnata dai dispositivi necessari per la sua ricostituzione (un adattatore per flacone e un microfiltro).
Non usare dopo la data di scadenza riportata sull’etichetta.
La soluzione deve essere chiara o leggermente opalescente.
Non usare soluzioni che si presentino torbide o con depositi. Il prodotto restante non deve mai essere conservato per essere usato in un secondo tempo.
Per preparare la soluzione:
1. Scaldare il flacone e la siringa, non superando i 30 °C.
2. Inserire lo stantuffo nella siringa contenente il solvente.
3. Estrarre il filtro dal suo involucro. Rimuovere il tappo dal connettore della siringa e collegarla al filtro.
4. Estrarre l’adattatore per flacone dal suo involucro e collegarlo al filtro sulla siringa.
5. Rimuovere la protezione in plastica dal flacone e pulire il tappo con un tampone disinfettante.
6. Perforare il tappo del flacone con l’ago dell’adattatore.
7. Trasferire tutto il solvente dalla siringa al flacone.
8. Ruotare il flacone senza agitare, fino a che tutto il prodotto non si è disciolto.
9. Separare la siringa col filtro dal flacone con l’adattatore. Retrarre lo stantuffo per introdurre un volume di aria pari al volume della soluzione. Riconnettere la siringa col filtro al flacone con l’adattatore ed iniettare l’aria.
10. Col flacone in alto, aspirare la soluzione all’interno della siringa.
11. Sconnettere la siringa e iniettare la soluzione lentamente per via endovenosa. La velocità d’iniezione non deve essere superiore a 0,08 ml/kg/min.
Non riutilizzare il set di somministrazione.
Titolare dell'A.I.C. e produttore:
INSTITUTO GRIFOLS, S.A.
Can Guasch, 2 – Parets del Vallès
08150 Barcelona – SPAGNA
Distribuito da:
grifols Italia, S.p.A.
Via Carducci, 62 d
56010 Ghezzano - Pisa – ITALIA
Anbin 500 AIC n° 034330035
Anbin 1000 AIC n° 034330047
17 novembre 1999 / 31 Agosto 2004.
07/06/2005