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ANTEPSIN 2 g polvere orale
Una bustina contiene:
Principio attivo:
sucralfato 2g;
Polvere orale.
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
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1 bustina di polvere orale da 2g due volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica.
ANTEPSIN 2 g polvere orale deve essere assunto a stomaco vuoto, disciolto in poca acqua.
Ipersensibilità verso i componenti.
Il sucralfato non deve essere somministrato a neonati prematuri.
La presenza di aspartame rende controindicato l'uso di ANTEPSIN 2 g polvere orale nella fenilchetonuria.
Generalmente controindicato in gravidanza (vedere anche "uso in gravidanza ed allattamento").
Usare con cautela, evitando trattamenti prolungati, nei pazienti con insufficienza renale.
Evitare l´uso in pazienti emodializzati.
Sono stati riportati casi di formazione di bezoario associati con la somministrazione di sucralfato.
La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri.
Pertanto, deve essere esercitata estrema cautela nel trattamento di pazienti in terapia intensiva specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico.
Uno studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico.
L'uso del sucralfato nei bambini è sconsigliato, in quanto la sicurezza e l'efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Il sucralfato può alterare la biodisponibilità di altri farmaci tra i quali:
cimetidina, ciprofloxacina, digossina, ketoconazolo, fenitoina, norfloxacina, ranitidina, tetracicline e teofillina.
Il meccanismo di queste interazioni appare essere di natura non sistemica ed è presumibilmente dovuto al legame del sucralfato con il farmaco concomitante nel tratto gastrointestinale, pertanto è consigliabile interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione di ANTEPSIN 2 g polvere orale e quella di altri farmaci.
Sebbene gli studi condotti negli animali non abbiano messo in evidenza effetti teratogeni ed embriotossici del sucralfato, tuttavia, in mancanza di dati clinici sulla sicurezza d'uso del farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, l'impiego di ANTEPSIN 2 g polvere orale in queste condizioni dovrà essere attentamente valutato da parte del medico e riservato solo ai casi di effettiva necessità.
Il farmaco non influenza la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
L'impiego prolungato del prodotto può causare talvolta stitichezza.
Altri effetti meno comunemente riportati sono:
disturbi gastrointestinali (diarrea, secchezza delle fauci, flatulenza, nausea, vomito, pesantezza di stomaco), eruzione cutanea, prurito, vertigine, insonnia, cefalea, dolori lombari.
Sono stati segnalati casi di reazioni di ipersensibilità quali orticaria, angioedema, difficoltà respiratoria e rinite..
Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoario (vedi sez.
4.4 Avvertenze speciali).
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Non vi sono esperienze di sovradosaggio nell´uomo.
Il sucralfato agisce in senso terapeutico sull'ulcera gastrica e duodenale, esercitando la sua attività esclusivamente a livello locale.
Il sucralfato infatti si stratifica sulla mucosa gastroduodenale ed in particolare stabilisce un legame selettivo con le proteine del cratere ulceroso, formando una barriera protettiva contro l'ulteriore aggressione cloridro-peptica e favorendo in tal modo i processi riparativi della mucosa alterata.
Il sucralfato, inoltre, stimola la produzione di muco e bicarbonati, inibisce in larga misura l'attività pepsinica del succo gastrico ed "in vitro" ha dimostrato attività adsorbente sugli acidi biliari.
La sperimentazione farmacologica e quella clinica concordemente dimostrano l'efficacia del sucralfato nei confronti dell'ulcera peptica, nelle forme infiammatorie della mucosa gastrica e negli stati irritativi secondari all'uso di antinfiammatori non steroidei.
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Prove di farmacocinetica, effettuate nel ratto, nel cane e nella scimmia utilizzando il prodotto marcato, hanno documentato che l'assorbimento gastrointestinale del sucralfato è estremamente scarso:
infatti solo minime quantità di radioattività sono state rinvenute nel sangue e nelle urine, mentre la maggior parte del farmaco è risultata escreta con le feci.
Il sucralfato presenta una scarsissima tossicità.
La somministrazione di 12 g/kg per via orale e di 4 g/kg per via sottocutanea od intraperitoneale nel ratto non ha dato luogo a nessun episodio letale.
Anche il trattamento protratto con 4g/kg/die per via orale per 180 giorni nel ratto non ha messo in evidenza effetti tossici.
Le prove di teratogenesi e gli studi sulla funzione riproduttiva non hanno evidenziato effetti negativi sullo sviluppo embrio-fetale.
Lattosio; mannitolo; aspartame; aroma naturale tutti frutti.
Vedi 4.5.
60 mesi Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Nessuna.
Bustine:
costituite da un accoppiato di carta alluminio e polietilene; scatola di cartone contenente 30 bustine da 2g
Vedi 4.2.
LABORATORI BALDACCI S.p.A., Via S.
Michele degli Scalzi, 73 - PISA.
Su licenza CHUGAI PHARMACEUTICAL Co.
Ltd.
- Tokyo (Giappone)
A.I.C.
022803074.
Prima Autorizzazione confezione bustine 2g:
ottobre 1994 / Rinnovo Autorizzazione:
1/6/2000