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ANTRA 40 mg polvere per soluzione per infusione
ANTRA 40 mg polvere per soluzione per infusione.
Ogni flaconcino contiene:
Principio attivo: omeprazolo sodico 42,6 mg pari a omeprazolo 40 mg.
Per gli eccipienti, vedere sezione 6.1.
Polvere per soluzione per infusione.
Trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagiti da reflusso e sindrome di Zollinger-Ellison quando la somministrazione orale non sia possibile (ad esempio in pazienti gravemente compromessi, in nutrizione parenterale, in caso di drenaggio con sondino gastrico, ecc.).
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Quando la somministrazione orale non sia possibile (ad esempio in pazienti gravemente compromessi, in nutrizione parenterale, in caso di drenaggio con sondino gastrico, ecc.) si raccomanda la somministrazione di ANTRA mediante infusione. La durata del trattamento varia in relazione alla gravità dello stato clinico del paziente. Si consiglia la somministrazione, di norma, sino a 5-7 giorni, a giudizio del medico.
ADULTI
-Ulcera duodenale, ulcera gastrica ed esofagite da reflusso
Si consiglia una infusione della durata di 20-30 minuti di ANTRA 40 mg una volta al giorno.
-Sindrome di Zollinger-Ellison
La posologia dovrà essere adattata individualmente.
Se si rendesse necessario un aumento del dosaggio a 80 mg-120 mg, la dose
giornaliera dovrà essere suddivisa in due o tre somministrazioni.
BAMBINI
L'esperienza con ANTRA per via endovenosa nei bambini è limitata.
ANZIANI
Nei pazienti anziani non è necessario modificare il dosaggio.
PAZIENTI CON DISFUNZIONI RENALI
Nei pazienti con ridotta funzionalità renale non sono necessari aggiustamenti di dosaggio.
PAZIENTI CON DISFUNZIONI EPATICHE
Nei pazienti con ridotta funzionalità epatica è in genere sufficiente la dose giornaliera di 10 - 20 mg in quanto l'emivita plasmatica di omeprazolo in questi pazienti è aumentata.
Modo di somministrazione
La soluzione per infusione deve essere ricostituita risospendendo la sostanza liofilizzata contenuta nel flaconcino da 10 mL in 100 mL di soluzione fisiologica per infusione o di glucosio al 5% per infusione. L'infusione della soluzione ottenuta deve essere effettuata in 20-30 minuti. La soluzione deve comunque essere utilizzata entro 12 ore dalla ricostituzione con soluzione fisiologica ed entro 6 ore dalla ricostituzione con soluzione glucosata al 5%. Iniziare immediatamente l'infusione dopo la ricostituzione. Non devono essere usate altre soluzioni per infusione.
Non miscelare o co-somministrare la soluzione ricostituita di omeprazolo con altri farmaci nello stesso dispositivo infusionale.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Non somministrare in età pediatrica.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere
sezione 4.6).
In presenza di alcuni sintomi allarmanti (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di un'ulcera gastrica, la natura maligna dell'ulcera deve essere esclusa in quanto la risposta sintomatica alla terapia potrebbe ritardare una corretta diagnosi.
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Influenza di omeprazolo nella farmacocinetica di altri farmaci
L'assorbimento di alcuni farmaci può essere modificato per la ridotta acidità intragastrica. L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo può diminuire durante il trattamento con omeprazolo, così come durante il trattamento con altri inibitori della secrezione acida od antiacidi. Essendo omeprazolo metabolizzato a livello epatico attraverso il citocromo P450 2C19 (CYP2C19) possono essere prolungati i tempi di eliminazione di diazepam, fenitoina, warfarin (R-warfarin) e altri antagonisti della Vitamina K che sono tutti in parte substrati per quest'enzima. Si raccomanda il monitoraggio dei pazienti in trattamento con fenitoina, in quanto può rendersi necessaria una riduzione della dose di questo farmaco.Tuttavia, il trattamento concomitante con ANTRA alla dose di 20 mg/die non ha modificato la concentrazione ematica di fenitoina nei pazienti in terapia continua con questo farmaco. Nei pazienti in trattamento con warfarin o altri antagonisti della Vitamina K è raccomandato il monitoraggio dei valori INR in quanto può rendersi necessaria una riduzione della dose di warfarin (o di altri antagonisti della Vitamina K). Il trattamento concomitante con ANTRA 20 mg/die non ha tuttavia modificato il tempo di coagulazione nei pazienti in terapia continua con warfarin. E' stato osservato che la somministrazione concomitante di omeprazolo riduce i livelli plasmatici di atazanavir. La somministrazione concomitante di omeprazolo e tacrolimus può aumentare i livelli sierici di tacrolimus. La somministrazione concomitante di omeprazolo e voriconazolo, inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4, determina un'esposizione più che raddoppiata di omeprazolo.
Influenza di altri farmaci nella farmacocinetica di omeprazolo
Le concentrazioni plasmatiche di omeprazolo e claritromicina risultano aumentate durante la somministrazione concomitante dei due prodotti, ma non è stata osservata interazione con metronidazolo o amoxicillina. Questi antibiotici sono utilizzati insieme ad omeprazolo per l'eradicazione dell'Helicobacter pylori.
Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del lattante a seguito di assunzione/somministrazione di omeprazolo non è escluso. Pertanto l'uso di ANTRA in gravidanza è da riservare nei casi di effettiva necessità. L'uso di ANTRA è comunque sconsigliato nel primo trimestre di gravidanza. Non è noto se omeprazolo sia escreto nel latte materno; per tale motivo nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento, o viceversa proseguire l'allattamento evitando la somministrazione del medicinale.
E' improbabile che ANTRA influenzi la capacità di guidare o usare macchinari. Tuttavia, sia pure in casi rari, è possibile la comparsa di sonnolenza, vertigini od offuscamento della vista (vedere sezione 4.8). Di ciò è opportuno che tenga conto chi si accinge a guidare o usare macchinari.
ANTRA è ben tollerato e gli effetti indesiderati che si sono verificati sono stati generalmente di lieve entità e reversibili. Gli effetti indesiderati sotto elencati sono stati evidenziati sia durante le sperimentazioni cliniche, sia durante l'uso clinico routinario del prodotto, ma in molti casi non è stata stabilita una correlazione con la somministrazione di omeprazolo.
Sono state adottate le seguenti definizioni di frequenza:
Comuni da > 1/100 a < 1/10 Non comuni da >1/1000 a < 1/100 Rari da >1/10000 a < 1/1000.
Alterazioni del sistema ematico e linfatico
Rare: leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi e pancitopenia
Alterazioni del sistema immunitario
Rare: reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema e shock anafilattico
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
Rare: edema periferico e iponatriemia
Alterazioni psichiatriche
Non comuni: insonnia Rare: agitazione, confusione mentale reversibile, depressione, aggressività e allucinazioni soprattutto nei pazienti gravemente ammalati
Alterazioni del sistema nervoso
Comuni: mal di testa Non comuni: capogiri, paraestesia, sonnolenza e vertigini Rare: alterazione del gusto
Alterazioni della vista
Rare: offuscamento della vista
Alterazioni respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rare: broncospasmo
Alterazioni gastrointestinali
Comuni: dolore addominale, costipazione, diarrea, flatulenza e nausea/vomito Rare: secchezza delle fauci, stomatite, candidosi gastrointestinale e pancreatite
Alterazioni epatobiliari
Non comuni: innalzamento dei valori degli enzimi epatici Rare: encefalopatia nei pazienti con malattie epatiche gravi preesistenti, epatiti con o senza ittero e insufficienza epatica
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: rash, dermatite e/o prurito e orticaria Rare: alopecia, fotosensibilizzazione, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (TEN)
Alterazioni muscolo-scheletriche, del tessuto connettivo e osseo
Rare: artralgia, debolezza muscolare e mialgia
Alterazioni dell'apparato renale e urinarie
Rare: nefrite interstiziale che può sfociare in insufficienza renale
Alterazioni del sistema riproduttivo e della mammella
Rare: ginecomastia
Alterazioni generali e condizioni del sito di somministrazione
Non comuni: malessere Rare: aumentata sudorazione e febbre
Compromissione visiva irreversibile è stata riportata in casi isolati di pazienti, gravemente malati che hanno ricevuto omeprazolo per iniezione endovenosa, specialmente in dosi elevate, ma non è stata stabilita alcuna relazione di causalità con il farmaco.
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La somministrazione per via endovenosa fino a 270 mg/die e fino a 650 mg somministrati in 3 giorni durante studi clinici non ha causato reazioni avverse dose-correlate.
Categoria farmacoterapeutica: inibitori della pompa acida.
Codice ATC: A02BC01.
Omeprazolo, forma racemica di due enantiomeri attivi, riduce la secrezione
acida gastrica mediante un meccanismo di azione altamente specializzato.
Omeprazolo è un inibitore specifico della pompa protonica a livello della
cellula parietale gastrica.
Omeprazolo agisce rapidamente e promuove un controllo reversibile della
inibizione della secrezione acida gastrica con una sola somministrazione
giornaliera.
Sito e meccanismo di azione
Omeprazolo è una base debole e viene concentrato e convertito nella forma attiva nell'ambiente fortemente acido dei canalicoli intracellulari all'interno della cellula parietale, dove inibisce la H+, K+ -ATPasi - pompa protonica. Questa azione sull'ultima tappa del processo di formazione dell'acido cloridrico è dose-dipendente e provoca un'inibizione efficace della secrezione acida, sia di quella basale, sia di quella stimolata, indipendentemente dallo stimolo utilizzato. Tutti gli effetti farmacodinamici osservati sono dovuti all'attività di omeprazolo sulla secrezione acida.
Effetti sulla secrezione acida gastrica
La somministrazione endovenosa di omeprazolo promuove una inibizione
della secrezione acida gastrica dose dipendente.
Al fine di raggiungere immediatamente una riduzione dell'acidità intragastrica,
simile a quella ottenuta con somministrazioni orali ripetute di dosi di omeprazolo da 20 mg, si raccomanda di utilizzare come prima dose per via
endovenosa 40 mg.
Questa somministrazione produce una immediata riduzione dell'acidità che
nelle 24 ore è mediamente ridotta di circa il 90%.
L'inibizione della secrezione acida è correlata alla curva di concentrazione
plasmatica/tempo (AUC) ma non alla reale concentrazione plasmatica ad un
tempo determinato.
Non è stata osservata tachifilassi durante il trattamento con omeprazolo.
Altri effetti correlati all'inibizione acida
Durante il trattamento a lungo termine con omeprazolo è stato osservato un aumento della frequenza di comparsa di cisti ghiandolari gastriche che rappresentano la fisiologica conseguenza della pronunciata inibizione della secrezione acida. Dette formazioni cistiche sono di natura benigna e reversibili. La diminuzione della acidità gastrica di qualsiasi origine, inclusa quella dovuta agli inibitori della pompa protonica, aumenta la carica batterica gastrica normalmente presente nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidità può causare un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali da Salmonella e Campylobacter.
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Distribuzione
Il volume di distribuzione apparente nei soggetti sani è di circa 0,3 L/kg. Il legame di omeprazolo alle proteine plasmatiche è di circa 95%.
Biotrasformazione
Dopo somministrazione per via endovenosa l'emivita media della fase terminale della curva concentrazione plasmatica/tempo è di circa 40 minuti, la clearance plasmatica totale varia da 0,3 a 0,6 L/min. Durante il trattamento l'emivita non subisce modifiche. Omeprazolo è completamente metabolizzato dal sistema del citocromo P450 (CYP) principalmente a livello epatico. La maggior parte del metabolismo di omeprazolo è dipendente dalla isoforma specifica CYP2C19 (S-mefenitoina idrossilasi), polimorficamente espressa, responsabile della formazione di idrossiomeprazolo che rappresenta il maggior metabolita plasmatico. In accordo a quanto sopra detto, come conseguenza della inibizione competitiva, c'è una potenziale interazione metabolica farmaco-farmaco tra omeprazolo e altri substrati per CYP2C19. I risultati di studi di interazione con omeprazolo verso altri farmaci indicano che omeprazolo alla dose di 20-40 mg al giorno non influenza qualsiasi altra isoforma del CYP, come evidenziato dalla mancanza di interazione metabolica con i substrati per il CYP1A2 (caffeina, fenacetina, teofillina), il CYP2C9 (S-warfarin, piroxicam, diclofenac e naprossene), il CYP2D6 (metoprololo, propranololo), il CYP2E1 (etanolo) ed il CYP3A (ciclosporina, lidocaina, chinidina, estradiolo, eritromicina, budesonide). I metaboliti non svolgono nessuna attività sulla secrezione acida gastrica.
Eliminazione
In seguito alla somministrazione endovenosa di omeprazolo, circa l'80% dei metaboliti viene escreto per via urinaria, il rimanente è ritrovato nelle feci proveniente primariamente dalla secrezione biliare.
Popolazioni di pazienti particolari Anziani
Negli anziani il volume di distribuzione è leggermente ridotto.
Pazienti con disfunzioni renali
Il volume di distribuzione apparente nei pazienti con insufficienza renale è
simile a quello osservato nei soggetti sani.
L'eliminazione di omeprazolo non risulta alterata nei pazienti con ridotta
funzionalità renale.
Pazienti con disfunzioni epatiche
Nei pazienti con insufficienza epatica il volume di distribuzione è leggermente ridotto. L'emivita di eliminazione è aumentata nei pazienti con funzionalità epatica ridotta, ma non è stata rilevata tendenza all'accumulo del prodotto quando somministrato una volta al giorno per via orale.
Nel corso di sperimentazioni effettuate su ratti trattati per tutta la vita con omeprazolo sono stati rilevati iperplasia delle cellule gastriche ECL e carcinoidi. Tali modifiche sono il risultato di una elevata ipergastrinemia secondaria alla inibizione acida e sono state osservate sia in seguito al trattamento con H2 antagonisti, sia con gli inibitori della pompa protonica e dopo parziale resezione del fondo. Queste modifiche non sono un effetto diretto di nessun singolo farmaco.
Sodio edetato, sodio idrossido.
Non è nota alcuna incompatibilità se vengono seguite le istruzioni relative al modo di somministrazione (vedere sezione 4.2).
A confezionamento integro: 2 anni
Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione.
Da conservare al riparo dalla luce e a temperatura non superiore a 25° C.
Il prodotto deve essere ricostituito in 100 mL di soluzione fisiologica per infusione o in 100 mL di soluzione glucosata al 5% per infusione. La stabilità chimica e fisica del prodotto durante il periodo d'uso è stata dimostrata per 12 ore dopo la ricostituzione con soluzione fisiologica per infusione e per 6 ore dopo la ricostituzione con soluzione glucosata al 5% per infusione. Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere usato immediatamente tranne nei casi in cui la ricostituzione sia avvenuta in condizioni di asepsi validate e controllate.
Flaconcino da 10 mL di vetro borosilicato, tipo I, incolore.
ANTRA 40 mg polvere per soluzione per infusione:
-1 flaconcino da 40 mg
Vedere sezione 4.2 "Posologia e modo di somministrazione".
AstraZeneca S.p.A.
Via F. Sforza - Palazzo Volta
Basiglio (MI).
ANTRA 40 mg polvere per soluzione per infusione 1 flaconcino da 40 mg: AIC n. 028245049
Data di prima autorizzazione: Maggio 1996. Data dell'ultimo rinnovo: Gennaio 2003.
Determinazione AIFA di Gennaio 2007.