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AQUAFOR
Una compressa da mg 100 contiene:
Principio attivo: Xipamide mg 20;
Compresse.
Ipertensione arteriosa essenziale.
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In media una compressa al giorno. La posologia può essere ridotta (a mezza compressa) o aumentata (a 2 compresse, sempre in un unica somministrazione) in base alla risposta pressoria del paziente.
Anuria ed ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto ed ai sulfonamido-derivati.
Non usare nei bambini, in corso di gravidanza ed allattamento.
In caso di chirurgia d’urgenza è opportuno ridurre il dosaggio dei pre-anestetici e degli anestetici.
Nei trattamenti prolungati può essere necessario somministrare quote integrative di potassio.
Nei trattamenti prolungati, nei pazienti sottoposti a fleboclisi, in quelli che vomitano, nei dializzati, nei cirrotici, in corso di terapia con ACTH, è opportuno determinare periodicamente il quadro elettrolitico plasmatico e urinario, onde evidenziare stati di iposodiemia, ipokaliemia o alcalosi ipocloremica.
Segni premonitori sono: aridità della mucosa orale, sete, astenia, sonnolenza, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia, nausea, vomito.
In pazienti diabetici o uricemici trattati con farmaci correlati si può verificare un aumento del tasso glicemico o uricemico; il trattamento può evidenziare una predisposizione al diabete o alla gotta in soggetti altrimenti normali.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Usare con cautela in presenza di nefropatie ed epatopatie dal momento che in tali condizioni e/o per dosi elevate sono possibili iperazotemia, accumulo, coma epatico.
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Il farmaco può potenziare l’azione di altri ipotensivi come ad esempio quella dei ganglioplegici e degli adrenolitici periferici.
L’effetto ipotensivo di alcuni farmaci correlati alla xipamide è aumentato nei simpatectomizzati, mentre diminuisce la reattività arteriosa alla noradrenalina.
Farmaci correlati alla xipamide attraversano la barriera placentare e compaiono nel latte materno, con il rischio potenziale di riscontrare nel neonato ittero o altri effetti collaterali osservati nell’adulto. Nelle donne in stato di gravidanza o che allattano il prodotto va somministrato in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Non segnalati.
Con l’uso di farmaci correlati strutturalmente alla xipamide sono stati occasionalmente segnalati i seguenti effetti collaterali: disturbi gastrointestinali, vomito, diarrea, nausea, raramente ittero colestatico e pancreatite; vertigine, cefalea; parestesia; xantopsia, reazioni di ipersensibilità a livello cutaneo; ipotensione ortostatica aggravata dall’uso di alcool, di barbiturici, stupefacenti; iperglicemia; glicosuria; iperuricemia; spasmi muscolari; debolezza; agitazione; alterazioni ematologiche quali leucopenia, agranulocitosi o anemia aplastica.
Per quanto raramente, reazioni di ipersensibilità possono verificarsi negli allergopatici.
Segnalata la possibilità di esacerbazione o induzione di sindrome lupus eritematoso-simile.
In presenza di effetti indesiderabili, sia moderati che gravi, è consigliabile diminuire il dosaggio o sospendere il trattamento.
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Ci si comporti, nei casi di sovradosaggio accidentale o volontario, come per i tiazidici in genere, dal momento che non sono note specifiche situazioni riferite alla xipamide.
AQUAFOR (nome generico: Xipamide) corrisponde chimicamente alla 4-cloro-5-solfamoil-2’-6’-salicilo-xilideide ed è un farmaco dotato di proprietà antiipertensive connesse alla sua azione natriuretica. L’effetto antiipertensivo si evidenzia con una somministrazione unica di una compressa di xipamide; per dosi superiori si associa un effetto diuretico.
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La xipamide è assorbita bene e rapidamente attraverso il tratto digestivo.
Il picco plasmatico massimo si raggiunge nell’uomo entro 45 minuti e dopo 2 ore dall’assunzione unica per via orale del prodotto.
L’emivita plasmatica è compresa tra le 6 e le 8 ore; il legame con le proteine plasmatiche è del 95%. L’eliminazione avviene per il 90% per via urinaria. Il prodotto è eliminato in gran parte sotto forma immutata (70 - 75%), il resto sotto forma di glucoronoconiugato (25% - 30%).
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Mannite, Amido di mais, Cellulosa polvere, Silicio biossido, Magnesio stearato.
Non riscontrate.
4 anni.
Nessuna.
Astuccio da 30 compresse da 20 mg in blister.
Vedi punto 4.2.
VIATRIS S.p.A. – Viale Brenta 18 - Milano
A.I.C. 023752025
Giugno 2000.