Pubblicità
ARTROSILENE 160 mg/2 ml soluzione iniettabile
Soluzione iniettabile
Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto nel corso di affezioni infiammatorie dell'apparato muscolo scheletrico.
Pubblicità
1 fiala pronto uso al giorno intramuscolo o endovenosa.
Nei casi con sintomatologia dolorosa particolarmente intensa 1 fiala pronto uso 2 volte al giorno.
L'impiego del farmaco per via endovenosa è consentito solo negli Ospedali o Case di Cura.
Durata del trattamento Viene impiegato per il trattamento dell'episodio doloroso acuto (fino a tre giorni), passato il quale è prudente instaurare trattamento con preparazioni per uso non parenterale.
Nei pazienti anziani la posologia e la durata del trattamento dovranno essere attentamente stabiliti dal medico che potrà valutarne una eventuale riduzione.
Ipersensibilità a ketoprofene.
Esiste la possibilità dell'ipersensibilità crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei.
Pertanto il ketoprofene sale di lisina non deve essere somministrato ai pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei abbiano provocato sintomi di asma, rinite, orticaria.
Il farmaco, come altri antiinfiammatori non steroidei, è controindicato in caso di grave insufficienza cardiaca, nell'ulcera peptica, in corso di terapia diuretica intensiva, nella grave insufficienza renale, nella leucopenia, in soggetti con storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento) ed in soggetti in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione.
L´uso di Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile deve essere evitato in concomitanza di FANS inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l´uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
1 Anziani:
i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.
L´uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l´aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 – effetti indesiderati).
Il farmaco interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologiche.
Pertanto, come per altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, richiede particolari precauzioni o se ne impone l'esclusione dall'uso allorché nel paziente siano presenti le seguenti condizioni:
stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, , cirrosi epatica, epatiti gravi, età avanzata.
Per la interazione con il metabolismo dell'acido arachidonico, il farmaco può determinare in asmatici e soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici.
In pazienti con ridotta funzione renale la somministrazione di ketoprofene deve essere effettuata con particolare cautela in considerazione dell'eliminazione essenzialmente renale del farmaco.
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di 2 Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l´uso dei FANS (vedi 4.8).
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio:
l´insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Artrosilene 160 mg /2 ml soluzione iniettabile deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile, in relazione al dosaggio di ketoprofene impiegato, non va somministrato in pazienti di età pediatrica.
L´uso di Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Links sponsorizzati
Corticosteroidi:
aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti:
i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs):
aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Poiché il legame proteico del ketoprofene è elevato, può essere necessario ridurre il dosaggio di anticoagulanti, di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministrati contemporaneamente.
Come per altri farmaci antiinfiammatori non steroidei sono state inoltre osservate interazioni con metotrexato.
Anche se sperimentalmente non sono riportati effetti teratogeni o effetti negativi sulla funzione riproduttiva a dosi superiori a quelle previste in clinica, come per altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, l'uso del farmaco non è consigliabile in gravidanza e durante l'allattamento al seno.
L'uso del farmaco in prossimità del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre può provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni della emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione.
Non sono noti né sono stati riportati effetti sul grado di attenzione.
Poiché nella terapia con farmaci antiinfiammatori non steroidei si sono verificati rari casi di vertigini o capogiri, dovrebbero usare cautela quei pazienti la cui attività richiede vigilanza.
Gastrointestinali:
gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
3 Dopo somministrazione di Artrosilene 160 mg /2 ml soluzione iniettabile sono stati riportati:
nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4.
speciali avvertenze e precauzioni d´impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS.
Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
Come per altri antiinfiammatori non steroidei, si possono riscontrare disturbi, di solito transitori, a carico del tratto gastroenterico, quali gastralgia.
Solo occasionalmente sono state segnalate discinesia transitoria, astenia, cefalea, sensazione di vertigine ed esantema cutaneo.
Links sponsorizzati
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
In tale evenienza instaurare le comuni misure farmacologiche di emergenza, con monitoraggio della funzionalità vitale cardiaca e respiratoria.
Non esiste antidoto specifico.
Ketoprofene sale di lisina è un farmaco dotato di attività antiflogistica, analgesica ed antipiretica (160 mg di ketoprofene sale di lisina corrispondono a 100 mg di ketoprofene acido).
Ketoprofene sale di lisina possiede maggiore solubilità e migliore tollerabilità, specie a livello gastrico, rispetto al ketoprofene acido.
Ketoprofene sale di lisina, al pari di ketoprofene, deve la sua efficacia antiinfiammatoria soprattutto all'inibizione della sintesi di prostaglandine dall'acido arachidonico, alla stabilizzazione della membrana lisosomiale con inibizione della liberazione enzimatica, all'attività antibradichininica e all'attività antiaggregante piastrinica, fattori questi che giocano un ruolo importante nella patogenesi dei fenomeni infiammatori del tessuto connettivo.
L'azione antiflogistica si esplica anche a livello vascolare; infatti ketoprofene sale di lisina è in grado di inibire l'aumento della permeabilità capillare tracheale indotto, in vivo, da bradichinina.
Ketoprofene sale di lisina possiede un marcato effetto analgesico sia in correlazione all'azione antiinfiammatoria esplicata sui processi flogistici, sia per effetto centrale.
Ketoprofene sale di lisina esplica attività antipiretica senza peraltro interferire con i normali processi di termoregolazione.
Le manifestazioni flogistiche dolorose vengono annullate o attenuate favorendo la mobilità articolare.
Links sponsorizzati
Ketoprofene sale di lisina viene rapidamente e completamente assorbito.
La massima concentrazione ematica, dopo somministrazione di Artrosilene, viene raggiunta a 15.60 minuti per via intramuscolare e a 30-60 minuti per via rettale.
L'emivita di eliminazione 4 plasmatica è di circa 1.5 h.
Dopo somministrazioni ripetute di ketoprofene non sono stati evidenziati fenomeni di accumulo.
Il ketoprofene è altamente legato alle proteine plasmatiche:
95%-99% (principalmente all'albumina).
I valori di clerance plasmatica si aggirano da 0.06 a 0.08 L/kg/h e il volume di distribuzione è di 0,1.0,4 L/kg.
Il ketoprofene viene estensivamente metabolizzato dagli enzimi microsomiali epatici, per la maggior parte mediante coniugazione e solo in parte minore con idrossilazione.
I prodotti di tale metabolismo appaiono essere farmacologicamente inattivi.
L'eliminazione è rapida ed avviene essenzialmente per via renale.
Il 60-80% di una dose di Artrosilene viene escreta nelle urine come metabolita glucuronato in 24 ore.
Dopo somministrazione di ketoprofene sono stati riscontrati livelli di ketoprofene nel tessuto tonsillare e nel liquido sinoviale.
La DL50 di ketoprofene sale di lisina nel ratto e nel topo per via orale è risultata rispettivamente di 102 e 444 mg/kg, pari a 30-120 volte la dose attiva come antiinfiammatorio ed analgesico nell'animale.
Per via endoperitoneale la DL50 di ketoprofene sale di lisina è risultata di 104 e 610 mg/kg rispettivamente nel ratto e nel topo.
Il trattamento prolungato nel ratto, nel cane e nella scimmia, con ketoprofene sale di lisina per via orale a dosi pari o superiori ai dosaggi terapeutici previsti non ha causato la comparsa di alcun fenomeno tossico.
A dosi elevate sono state riscontrate alterazioni gastrointestinali e renali riconducibili ai noti effetti collaterali provocati nell'animale dai farmaci antiinfiammatori non steroidei.
In uno studio di tossicità prolungata condotto nel coniglio per via orale o rettale il ketoprofene si è dimostrato meglio tollerato quando somministrato per via rettale rispetto alla via orale.
In uno studio di tollerabilità condotto nel coniglio per via intramuscolare ketoprofene sale di lisina si è dimostrato ben tollerato.
Studi di teratogenesi, di fertilità e riproduzione e di tossicità peri-postnatale evidenziano la non teratogenicità di ketoprofene e l'assenza di effetti negativi sulla funzione riproduttiva.
Ketoprofene sale di lisina è risultato non mutageno nei test di genotossicità effettuati "in vitro" ed "in vivo".
Studi di cancerogenesi con ketoprofene nel topo e nel ratto hanno evidenziato l'assenza di effetti cancerogeni.
Acido citrico, sodio idrossido, acqua depurata per preparazioni iniettabili.
Nessuna.
Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile ha una validità di due anni.
La data di scadenza indicata in etichetta si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Proteggere dalla luce e dal calore.
5 Fiale pronto uso in vetro ambrato classe I.
Confezione:
6 fiale pronto uso da 2 ml in vaschette di materiale plastico ricoperte da un pelabile in PET accoppiato a PE metallizzato impermeabile alla luce, che permette di estrarre la singola fiala mantenendo le altre protette dalla luce.
ND
ND
7 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Dompé farmaceutici s.p.a.
- Via San Martino 12 - Milano Concessionaria per la vendita:
Dompé s.p.a.
- Via Campo di Pile - L'Aquila 8 NUMERO DELL´AUTORIZZAZIONE ALL´IMMISSIONE IN COMMERCIO AIC n.
024022170
ND
Data di rinnovo dell´autorizzazione: 1-6-2000 1