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ATITEN
100 ml di soluzione contengono:
principio attivo: diidrotachisterolo 0,1 g
1 ml di soluzione (circa 30 gocce) corrisponde a 1 mg di diidrotachisterolo.
Soluzione oleosa allo 0,1% in flaconi da 15 ml.
Ipoparatiroidismo (idiopatico e postoperatorio). Pseudoipoparatiroidismo.
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Il dosaggio dev’essere personalizzato sul singolo paziente in base al livello sierico di calcio.
L’obiettivo terapeutico è quello di raggiungere i valori compresi nella parte bassa del range di normalità.
Qualsiasi aumento ai valori medi, pur nell’ambito dei valori normali, richiede già una riduzione della dose ed è, quindi, necessario un controllo regolare della calcemia durante il periodo di trattamento. Il dosaggio medio giornaliero di diidrotachisterolo è di 0,5 - 1,5 mg che corrispondono a 15 - 45 gocce di soluzione.
La soluzione di ATITEN è preferibile che venga assunta con una piccola quantità di liquido a stomaco vuoto oppure dopo i pasti. Dosi maggiori di ATITEN possono essere mescolate senza problemi al cibo.
Nel versare le gocce, per ottenere la dose desiderata, il flacone deve essere tenuto in posizione verticale al fine di assicurare l’erogazione di un volume costante.
Ipercalcemia, sovradosaggio di Vitamina D.
ATITEN non è indicato nel trattamento della tetania da iperventilazione.
Non esiste un antidoto specifico. L’ipercalcemia può risultare molto pericolosa per la vita e persistere per alcune settimane dopo la sospensione di ATITEN. Il corretto trattamento dell’ipercalcemia si avvale della diuresi forzata con un diuretico dell’ansa, di un dieta priva di calcio, di corticosteroidi e della calcitonina. I segni precoci di sovradosaggio, che precedono qualsiasi manifestazione clinica, sono rappresentati da alterazioni ossee radiologicamente evidenziabili e da caratteristiche calcificazioni renali.
Nei pazienti con precedenti anamnestici di calcolosi renale sono necessari controlli più frequenti del livello del calcio sierico.
Nella soluzione di ATITEN gli oli sintetici impiegati precedentemente nella soluzione di AT 10 come eccipiente sono stati sostituiti dall’olio naturale di arachide. Tale modifica aumenta la biodisponibilità del diidrotachisterolo per cui, nei pazienti che già facessero uso di AT 10 e che ora proseguano la terapia con la soluzione di ATITEN così modificata, l’aggiustamento della dose dev’essere realizzato attraverso controlli più frequenti del calcio sierico.
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Può verificarsi ipercalcemia in caso di concomitante somministrazione di ATITEN e di diuretici tiazidici. La somministrazione associata di ATITEN e di vitamina D o dei relativi metaboliti dovrebbe essere evitata, data l’analogia del meccanismo d’azione.
Non esiste evidenza di alcun rischio di teratogenicità legata all’uso di diidrotachisterolo. Il passaggio del principio attivo attraverso la barriera placentare e nel latte non è stato studiato ma si presume sia sovrapponibile a quello dei metaboliti della Vitamina D. Il livello sierico del calcio dev’essere rigorosamente controllato in caso di somministrazione di ATITEN durante la gravidanza e l’allattamento. Il farmaco non va sospeso e, se necessario, il dosaggio deve essere adottato alle singole esigenze.
Non noti.
Particolarmente a seguito di sovradosaggio, l’ATITEN può causare ipercalcemia, i cui segni sono rappresentati da perdita dell'appetito, nausea, vomito, diarrea, pallore al volto, cefalea, palpitazioni e sete. In tali casi la dose dev’essere ridotta oppure la somministrazione di ATITEN dev’essere sospesa per 2 - 3 giorni. L'ipercalcemia cronica può causare danno renale o provocare deposito di calcio nei tessuti molli.
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cfr. 4.4 e 4.8.
Il diidrotachisterolo appartiene al gruppo degli ormoni paratiroidei/regolatori del metabolismo del calcio. Il diidrotachisterolo è un 5,6 - trans analogo della Vitamina D e grazie alla sua configurazione stereochimica, è attivo senza necessità di attivazione da parte dell’ormone paratiroideo presente nel tessuto renale. ATITEN produce un incremento del calcio sierico mediante l’aumento dell'assorbimento intestinale e della mobilizzazione ossea del calcio.
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Come per i 5,6 - trans analoghi della Vitamina D3, si ritiene che il diidrotachisterolo, dopo assunzione orale, venga assorbito nell'intestino tenue e sia idrossilato nel fegato. Le massime concentrazioni plasmatiche di 24 - 27 mcg/l si raggiungono dopo 6 - 8 ore dalla somministrazione di 1 mg. L’emivita plasmatica risulta compresa tra 16,28 e 18,15 ore. Dopo una singola dose orale i massimi livelli sierici di calcio si osservano dopo 7 giorni e l'effetto persiste per 28 giorni.
Biodisponibilità
La seguente tabella riporta, come medie geometriche, le massime concentrazioni plasmatiche (cmax), i tempi corrispondenti (tmax) e le aree sotto la curva concentrazione - tempo (AUC) dopo una singola dose orale di 1 mg.
Formulazione | cmax (mcg/l) | tmax (h) | AUC (mcgh/l) |
Soluzione | 27,83 | 6,00 | 478,78 |
Tossicità acuta
Negli animali da esperimento, il sovradosaggio acuto, analogamente alla somministrazione endovenosa di alte dosi di calcio, provoca apatia, perdita dell’appetito, vomito, diarrea, disturbi circolatori, emorragia gastrica, sintomatologia paralitica, alterazioni renali, deposito patologico di calcio e, quindi, la morte.
Tossicità cronica
La somministrazione cronica di alte dosi di diidrotachisterolo provoca danni renali con la comparsa nelle urine di eritrociti e proteine e la formazione renale di cristalli e calcoli di calcio. La perdita di calcio provoca un considerevole depauperamento minerale dello scheletro che viene contrastato solo parzialmente dalla somministrazione orale di calcio in quanto la sua deposizione a livello renale risulta più rapida e di maggiori proporzioni.
Nei casi di ipercalcemia cronica il calcio può depositarsi in altri apparati quali, ad esempio, la parete del tratto gastroenterico, i polmoni, il tessuto connettivo interstiziale del miocardio e le pareti vascolari.
Olio di arachide.
Attualmente non note.
La soluzione di ATITEN è stabile per 2 anni nel confezionamento originale se conservata in frigorifero (2 - 8 °C).
Prima che la confezione sia aperta, la soluzione di ATITEN dev’essere conservata in frigorifero. Una volta aperta, la soluzione si mantiene stabile a temperatura ambiente per 60 giorni.
Natura del contenitore
Flacone di vetro scuro con contagocce di polietilene e tappo in alluminio con guarnizione di polietilene.
Vedi punto 6.4.
Bayer AG - Leverkusen, Germania.
Concessionaria di vendita: Bayer S.p.A., Milano.
005713019
Prima autorizzazione: 18.12.1951
Rinnovo autorizzazione: Giugno 2000
Giugno 2000