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ATRACURIO BESILATO MAYNE
Atracurio besilato 10 mg/ml (equivalente ad atracurio 7,5 mg/ml).
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Soluzione iniettabile.
Soluzione trasparente, incolore o di colore giallo chiaro.
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile è indicato come adiuvante in anestesia generale nelle procedure chirurgiche che richiedono il rilasciamento della muscolatura scheletrica, per facilitare l’intubazione endotracheale e la ventilazione controllata. E’ anche indicato per facilitare la ventilazione controllata nei pazienti ricoverati presso le unità di terapia intensiva.
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Utilizzo in anestesia generale:
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile deve essere somministrato solo per via endovenosa. Non somministrare l’Atracurio Besilato MayneSoluzione Iniettabile per via intramuscolare. L’utilizzo della via intramuscolare causa irritazione tissutale e non vi sono dati clinici a supporto di questa via di somministrazione.
Al fine di evitare uno stato di sofferenza al paziente, Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile non deve essere somministrato prima dell’induzione dello stato di incoscienza. Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile non deve essere mescolato nella stessa siringa o somministrato simultaneamente attraverso lo stesso ago con soluzioni alcaline (per es. soluzioni di barbiturici).
Come per tutti i farmaci bloccanti neuromuscolari, si raccomanda il monitoraggio della funzionalita’ neuromuscolare durante l’uso di Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile in modo da personalizzare il dosaggio.
Dosi iniziali in bolo per intubazione:
Si raccomanda di trattare il paziente con una dose iniziale di atracurio besilato compresa tra 0,3 e 0,6 mg/kg (in funzione della durata richiesta del blocco completo) da somministrare in bolo endovenoso; si ottiene, in questo modo, un rilasciamento adeguato della durata di circa 15-35 minuti.
L’intubazione endotracheale, in genere, può essere eseguita entro 90 - 120 secondi dall’iniezione endovenosa di 0,5 – 0,6 mg/kg di farmaco. Il blocco neuromuscolare massimo si raggiunge, in genere, in 3 - 5 minuti circa dalla somministrazione della dose. La ripresa spontanea dalla fine del blocco completo avviene in circa 35 minuti, calcolati dalla ricomparsa della risposta tetanica al 95% di ripresa della normale funzionalita’ neuromuscolare.
Nonostante gli effetti dell’atracurio siano potenziati (del 35% circa) dall’anestesia con isoflurano o enflurano, per l’intubazione endotracheale è possibile utilizzare la stessa dose iniziale di atracurio besilato (0,3 – 0,6 mg/kg) se iniettata prima della somministrazione di questi agenti inalatori. La dose iniziale di atracurio deve essere invece ridotta di un terzo circa se la dose iniziale di atracurio viene somministrata dopo ottenimento dell’anestesia allo steady-state con isoflurano o con enflurano. E’ opportuno prendere in considerazione una riduzione più modesta del dosaggio durante l’anestesia con alotano in quanto questa causa un effetto potenziante solo marginale (il 20% circa) sugli effetti dell’atracurio.
Dosi di mantenimento:
Iniezione endovenosa intermittente: Il blocco neuromuscolare può essere prolungato durante le protratte procedure chirurgiche con dosi di mantenimento di 0,1-0,2 mg/kg di atracurio besilato. In generale, durante l’anestesia bilanciata, somministrando dosi di mantenimento di 0,1mg/kg, la prima dose di mantenimento è richiesta entro 20-45 minuti dalla dose iniziale in bolo e, successivamente, ogni 15-25 minuti. La necessità delle dosi di mantenimento deve, però, essere determinata a seconda delle richieste e delle risposte individuali del singolo paziente. Le dosi supplementari successive non provocano accumulo dell’effetto bloccante neuromuscolare.
Somministrazione per infusione: Dopo la dose iniziale di atracurio in bolo, il blocco neuromuscolare può essere mantenuto, durante procedure chirurgiche prolungate, somministrando atracurio besilato per infusione endovenosa continua ad una velocità di 0,3-0,6 mg/kg/ora. L’ infusione deve essere iniziata solo dopo evidente recupero spontaneo precoce dalla dose iniziale di atracurio in bolo.
Le soluzioni per infusione di Atracurio besilato si preparano diluendo Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile in un adatto diluente (vedere di seguito) per ottenere una concentrazione compresa tra 0,5mg/ml e 5mg/ml .
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile può essere somministrato in infusione durante l’intervento di bypass cardiopolmonare alle velocità di infusione raccomandate. L’ipotermia indotta, a temperature corporee di 25-26°C, riduce la velocità di inattivazione dell’atracurio, pertanto, a tali temperature, il blocco neuromuscolare completo può essere prolungato dimezzando all’incirca la velocità originale di infusione.
Compatibilità con le soluzioni per infusione: Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile diluito a 0,5mg/ml con le seguenti soluzioni per infusione e conservato a 30°C lontano dalla luce è risultato stabile per i periodi di tempo riportati di seguito:
Soluzioni per infusione | Periodo di stabilità |
Fisiologica 0,9% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Glucosio 5% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Glucosio 4% e Sodio cloruro 0,18% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Ringer USP soluzione infusionale | 24 ore |
Ringer lattato soluzione infusionale endovenosa | 4 ore |
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile diluito a 5 mg/ml con le seguenti soluzioni per infusione e conservato a 30°C lontano dalla luce in siringhe di plastica da 50ml è risultato stabile per i periodi di tempo sotto specificati:
Soluzioni per infusione | Periodo di stabilità |
Fisiologica 0,9% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Glucosio 5% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Glucosio 4% e Sodio Cloruro 0,18% soluzione infusionale endovenosa | 24 ore |
Ringer USP soluzione infusionale | 24 ore |
Ringer lattato soluzione infusionale endovenosa | 8 ore |
Risoluzione del blocco neuromuscolare:
Il blocco neuromuscolare indotto dall’atracurio può essere invertito dai farmaci anticolinesterasici quali la neostigmina o la piridostigmina solitamente associati ai farmaci anticolinergici quali l’atropina o il glicopirronio che prevengono gli effetti avversi muscarinici indotti dagli anticolinesterasici. Durante l’anestesia bilanciata il blocco può essere risolto dopo 20-35 minuti circa dalla dose iniziale di atracurio o dopo 10-30 minuti circa dall’ultima dose di mantenimento di atracurio con la ricomparsa della contrazione muscolare. Normalmente l’inversione completa del blocco neuromuscolare avviene, in genere, entro 8-10 minuti dalla somministrazione dei farmaci di inversione.
Raramente è stata osservata difficoltà respiratoria, presumibilmente correlata all’incompleta inversione, dopo il tentativo di antagonismo farmacologico del blocco neuromuscolare da atracurio. In comune con altri farmaci di questa classe, anche per l’atracurio aumenta la tendenza al blocco neuromuscolare residuo se la reversibilità è attuata in presenza di livelli profondi di blocco oppure se si utilizzano dei dosaggi insufficienti dei farmaci di inversione.
Facilitazione della ventilazione meccanica nei pazienti ricoverati presso le unità di terapia intensiva:
Il blocco neuromuscolare prodotto dalla dose iniziale in bolo di 0,3 – 0,6 mg/kg può essere prolungato somministrando un’infusione continua di atracurio besilato ad una velocità compresa tra 11 e 13 mcg /kg/min (0,65 a 0,78 mg/kg/ora). Può esserci ampia variabilità inter-paziente per le dosi richieste e queste possono aumentare o diminuire con il tempo. In alcuni pazienti la velocità di infusione richiesta può essere minore come 4,5 mcg /kg/min (0,27 mg/kg/ora), in altri maggiore come 29,5 mcg /kg/min (1,77 mg/kg/ora).
La velocità di recupero spontaneo dal blocco neuromuscolare dopo infusione di atracurio besilato nei pazienti in terapia intensiva è indipendente dalla durata della somministrazione.
E’ previsto il recupero spontaneo in circa 60 minuti del “TOF ratio” > 0,75 (rapporto tra altezza della prima e della quarta risposta muscolare del “treno di quattro” stimoli); negli studi clinici è stato osservato un intervallo compreso tra i 32 -108 minuti.
Considerazioni sui dosaggi:
Uso nei bambini: Il dosaggio nei bambini al di sopra di un mese di vita, come negli adulti, è proporzionale al peso corporeo, ma per la notevole variabilità individuale della risposta neuromuscolare dei pazienti pediatrici è essenziale monitorare il blocco neuromuscolare.
Uso nei neonati: Non sono disponibili dati sufficienti per raccomandare una dose nei neonati, ma è noto che questo gruppo di pazienti presenta una aumentata sensibilità ai farmaci miorilassanti non depolarizzanti, per cui è consigliabile una riduzione del dosaggio in questo gruppo di pazienti.
Uso negli anziani: Negli anziani puo’usare la dose standard di atracurio che però deve essere somministrata lentamente.
Uso nei pazienti con ridotta funzionalità renale e/o epatica: Si consigliano i dosaggi standard per tutti i livelli di funzionalità renale o epatica anche nelle insufficienze terminali.
Uso nei pazienti con malattie cardiovascolari: Nei pazienti con gravi patologie cardiovascolari la dose iniziale di atracurio deve essere somministrata in almeno 60 secondi.
Consultare anche la sezione “ Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”.
Ipersensibilità nota o presunta al prodotto.
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile deve essere somministrato solo da esperti nella gestione della respirazione artificiale e devono essere disponibili immediatamente mezzi adeguati per l’intubazione endotracheale e la ventilazione assistita con possibilità di somministrazione di ossigeno a pressione positiva e con possibilità di eliminazione dell’anidride carbonica. Il clinico deve essere pronto a controllare oppure ad assistere la ventilazione e devono essere disponibili immediatamente farmaci anticolinesterasici per il recupero dal blocco neuromuscolare.
L’atracurio non ha alcun effetto noto sulla coscienza, né sulla soglia del dolore e nè sulle attività cerebrali. In chirurgia deve essere usato solo dopo l’instaurarsi di una adeguata anestesia generale.
In comune con gli altri bloccanti neuromuscolari, anche con l’atracurio besilato esiste la possibilità di rilascio di istamina nei pazienti suscettibili. Va, quindi, usata cautela nella somministrazione di atracurio nei pazienti che hanno nella storia clinica una sensibilità aumentata agli effetti dell’istamina.
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile non deve essere somministrato per via intramuscolare.
Il pH della soluzione di Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile è acido e pertanto non deve essere mescolato con le soluzioni alcaline (per esempio soluzioni contenenti barbiturici) nella stessa siringa o somministrato simultaneamente, durante l’infusione endovenosa, attraverso lo stesso ago. A seconda del pH della risultante miscelazione, Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile potrebbe essere inattivato con la precipitazione di acidi liberi.
Nel caso in cui come sede di iniezione venga scelta una vena di piccolo calibro si deve perfondere la vena, dopo la somministrazione di Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile, con soluzione fisiologica. Nel caso in cui vengano somministrati altri farmaci anestetici attraverso lo stesso ago o cannula dell’ Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile, è importante che dopo la somministrazione di ciascun farmaco la vena venga perfusa con un volume adeguato di soluzione fisiologica.
L’atracurio può causare marcati effetti nei pazienti con miastenia gravis, sindrome di Eaton-Lambert o altre malattie neuromuscolari in cui è stato notato il potenziamento degli effetti dei farmaci non-depolarizzanti. In questi pazienti è particolarmente importante ridurre il dosaggio e utilizzare gli stimolatori dei nervi periferici per stabilire il grado di blocco neuromuscolare indotto. Simili precauzioni vanno prese nei pazienti affetti da gravi squilibri elettrolitici.
L’atracurio, alle dosi terapeutiche raccomandate, non causa un significativo blocco vagale o gangliare, pertanto non contrasta durante l’intervento chirurgico la bradicardia secondaria a molti farmaci anestetici o alla stimolazione vagale. Rispetto agli altri farmaci miorilassanti, la bradicardia indotta dall’anestesia è quindi più frequente dopo atracurio.
Come per gli altri farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, nei pazienti ustionati può insorgere resistenza all’atracurio. In questi pazienti può essere necessario aumentare il dosaggio di atracurio a seconda dell’intervallo di tempo trascorso dall’ustione e dell’estensione dell’ ustione.
L’Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile deve essere somministrato in almeno 60 secondi nei pazienti particolarmente sensibili alle cadute di pressione arteriosa può essere particolarmente dannosa, ad esempio nei soggetti ipovolemici.
Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile è ipotonico e non deve essere somministrato nella linea di infusione di una trasfusione ematica.
Nei pazienti asmatici in terapia intensiva e in trattamento con alte dosi di corticosteroidi e di agenti bloccanti neuromuscolari si deve prendere in considerazione il monitoraggio dei valori seriali di creatina fosfochinasi (CPK).
Poiché esiste la possibilità di reattività crociata con questo prodotto, devono essere introdotte speciali precauzioni nei pazienti con note reazioni anafilattiche ai curarici.
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Analogamente agli altri farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti, l’entità e/o la durata degli effetti dell’atracurio possono aumentare in conseguenza dell’interazione con i seguenti farmaci:
Anestetici inalatori: l’atracurio è potenziato dall’ anestesia con isoflurano, desflurano, sevoflurano ed enflurano e solo minimamente potenziato dall’anestesia con alotano.
Antibiotici: inclusi aminoglicosidi, polimixine, spectinomicina, tetracicline, lincomicina, clindamicina e vancomicina.
Anticonvulsionanti (solo somministrazione acuta): fenitoina, carbamazepina.
Farmaci antiaritmici: anestetici locali come la lidocaina, procainamide, chinidina.
Beta-bloccanti: propranololo, oxprenololo.
Farmaci antireumatici: clorochina, d-penicillamina.
Calcio antagonisti: diltiazem, nicardipina, nifedipina, verapamil.
Diuretici: furosemide, tiazidici, acetazolamide e forse il mannitolo.
Farmaci bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio.
Altri: dantrolene, solfato di magnesio per via parenterale, clorpromazina, steroidi, ketamina, sali di litio e chinino.
Raramente, alcuni dei suddetti farmaci possono peggiorare o smascherare una miastenia gravis latente oppure indurre una sindrome miastenica. In questi casi è prevedibile una conseguente maggiore sensibilità all’atracurio.
Il trattamento combinato di farmaci neuromuscolari bloccanti non depolarizzanti e atracurio può causare un blocco neuromuscolare di maggiore entità rispetto a quello atteso con la somministrazione di una dose totale equipotente di atracurio. Il risultante effetto sinergico può variare a seconda dell’associazione dei farmaci usati.
Un miorilassante depolarizzante come la succinilcolina cloruro non deve essere somministrato per prolungare gli effetti del blocco neuromuscolare degli agenti bloccanti non-depolarizzanti come l’atracurio in quanto si può causare un prolungato e complesso blocco difficilmente reversibile con i farmaci anticolinesterasici.
L’uso preventivo della succinilcolina abbrevia il tempo di inizio (per il massimo blocco) di circa 2-3 minuti e può aumentare la profondità del blocco neuromuscolare indotta dall’atracurio. La dose iniziale di atracurio deve essere, pertanto, ridotta e la dose ridotta non deve essere somministrata prima che il paziente si sia ripreso dagli effetti bloccanti neuromuscolari causati dalla succinilcolina.
L’uso dei corticosteroidi per via endovenosa con i farmaci bloccanti neuromuscolari ha causato un effetto antagonista sul blocco neuromuscolare. Inoltre, il trattamento concomitante prolungato con questi farmaci può aumentare il rischio e/o la gravità della miopatia con conseguente protratta paralisi flaccida dopo interruzione del farmaco bloccante neuromuscolare. La miopatia è normalmente reversibile con recupero dopo molti mesi.
Nei pazienti in trattamento cronico con farmaci anticonvulsionanti (p.es., carbamazepina o fenitoina) l’instaurarsi del blocco neuromuscolare è probabilmente ritardato e la durata del blocco stesso ridotta. Tuttavia, se gli anticonvulsionanti sono somministrati in maniera acuta, il blocco neuromuscolare può essere aumentato.
Come principio, è possibile individuare la maggior parte di queste interazioni monitorando il blocco neuromuscolare fino a completa risoluzione.
Tuttavia, il blocco neuromuscolare puo’ manifestarsi nuovamente, per esempio, trattando con antibiotici il paziente nel periodo post-chirurgico.
Gravidanza:
L’Atracurio attraversa la placenta ma non sono stati dimostrati effetti avversi nel feto o nel neonato. Gli studi negli animali hanno indicato che l’atracurio non possiede effetti avversi sullo sviluppo fetale. Come per tutti i farmaci bloccanti neuromuscolari, l’uso di atracurio durante i primi tre mesi di gravidanza deve essere evitato e non deve essere usato durante il secondo e terzo trimestre salvo se assolutamente necessario.
L’ atracurio non attraversa la placenta in quantità clinicamente significativa dopo impiego dei dosaggi raccomandati pertanto può essere impiegato per mantenere il rilasciamento muscolare durante il taglio cesareo. In uno studio in aperto, l’atracurio besilato (0,3 mg/kg) veniva somministrato a 26 donne durante il parto per taglio cesareo. L’atracurio non ha causato alcun effetto dannoso sui neonati nonostante si sia osservato il passaggio, di piccole quantità del farmaco, attraverso la placenta. Dovrà comunque essere considerata sempre la possibilità di insorgenza di depressione respiratoria nel neonato dopo taglio cesareo in cui sono stati somministrati farmaci bloccanti neuromuscolari.
L’anestesia durante il terzo trimestre di gravidanza espone la madre alla sindrome di Mendelson (pneumopatia acida da aspirazione dell’acido gastrico). Se si impiega un rilassante muscolare all’induzione dell’anestesia, deve essere scelto un miorilassante a inizio rapido e con breve durata di azione e con basso passaggio in placenta e impiegato alla dose più bassa possibile per l’induzione di un adeguato rilasciamento neuromuscolare. Nei pazienti trattati con solfato di magnesio, la risoluzione del blocco neuromuscolare puo’ non essere soddisfacente e il dosaggio dell’atracurio deve essere ridotto come indicato.
Allattamento al seno:
L’atracurio ha un peso molecolare relativamente alto ed è significativamente ionizzato a un pH fisiologico, entrambi fattori che riducono in maniera notevole il trasferimento nel latte. Inoltre, nonostante il latte sia leggermente più acido del plasma, qualsiasi quantità di atracurio trasferita nel latte sarebbe rapidamente degradata. Tuttavia, alla luce del potenziale effetto depressivo sulla respirazione del neonato, in particolare se prematuro, si raccomanda qualora l’allattamento al seno venga iniziato entro le 24 ore dalla somministrazione di atracurio di monitorare attentamente il neonato.
Non e’ raccomandato utilizzare macchinari potenzialmente pericolosi o guidare veicoli nelle 24 ore successive al pieno recupero dall’azione di blocco neuromuscolare dell’atracurio.
Come avviene per la maggior parte dei bloccanti neuromuscolari, esiste per l’atracurio il rischio di effetti indesiderati indicativi di un rilascio di istamina nei pazienti suscettibili. Dai risultati di studi clinici condotti su 875 pazienti, si evince un’ incidenza dell’1% di arrossamento cutaneo per dosaggi fino a 0,3 mg/kg e un picco del 29% per dosaggi di 0,6 mg/kg o superiori. L’incidenza di ipotensione transitoria variava rispettivamente dall'1 e al 14% per i dosaggi sopra specificati. Tra gli altri effetti indesiderati riportati si segnalano broncospasmo, tachicardia e rare reazioni anafilattoidi.
In studi su larga scala di farmacovigilanza dell’atracurio gli effetti indesiderati indesiderati ritenuti possibili o probabilmente correlati al farmaco sono stati osservati in circa il 10% dei pazienti. Sono state registrate reazioni cutanee localizzate, arrossamento cutaneo generalizzato e ipotensione nel 2-3% circa dei pazienti. L’ipertensione, la tachicardia e la bradicardia sono state registrate nell’1% circa dei pazienti. Il broncospasmo è stato rilevato nello 0,2% circa dei pazienti.
Sono stati registrati per l’atracurio i seguenti effetti indesiderati:
Generali: Reazioni allergiche (risposte anafilattiche o anafilattoidi) che in rari casi sono risultate gravi (per es. shock, insufficienza cardiaca, arresto cardiaco), edema angioneurotico.
Muscolo-scheletriche: Blocco insufficiente, blocco prolungato
Cardiovascolari: Ipotensione, ipertensione, vasodilatazione (arrossamento), tachicardia, bradicardia, ipossiemia.
Respiratori: Dispnea, broncospasmo, laringospasmo, asma.
Dermatologici: Rash, orticaria, eritema generalizzato, arrossamento cutaneo, reazioni nel sito di iniezione.
A seguito di trattamenti prolungati con atracurio besilato in pazienti critici in terapia intensiva, sono stati registrati dei casi di debolezza muscolare e/o miopatia. La maggior parte dei pazienti era trattata contemporaneamente con corticosteroidi. Non è stato stabilito il rapporto causale con l’atracurio.
Sono stati riferiti rari casi di convulsioni in alcuni pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva in trattamento sia con atracurio che con numerosi altri farmaci. Questi pazienti erano comunque affetti da una o più condizioni mediche che predisponevano alle convulsioni (per es. trauma cranico, edema cerebrale, encefalite virale, encefalopatia ipossica, uremia). Gli studi clinici non hanno evidenziato alcuna correlazione tra la concentrazione plasmatica di laudanosina e la manifestazione delle convulsioni.
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La sintomatologia principale del sovradosaggio è costituita dalla paralisi muscolare prolungata con le sue conseguenze.
L’esperienza da sovradosaggio dopo somministrazione parenterale di atracurio è limitata. Il rischio di sovradosaggio iatrogenico può essere ridotto monitorando attentamente la risposta delle contrazioni muscolari dopo stimolazione dei nervi periferici. Dosaggi eccessivi di atracurio producono i sintomi secondari al prolungamento degli effetti farmacologici normali. Il sovradosaggio può aumentare il rischio di rilascio di istamina e degli effetti avversi cardiovascolari, in particolare di ipotensione. Qualora risultasse necessario il supporto cardiovascolare, questo deve includere la corretta postura, la somministrazione di liquidi e l’uso di farmaci vasopressori se necessari. E’ essenziale mantenere le vie aeree pervie con la ventilazione assistita a pressione positiva fino a quando non si sia ristabilita una respirazione spontanea adeguata. Sara’ necessaria una sedazione completa poiché l’atracurio non altera lo stato di coscienza. La durata del blocco neuromuscolare può essere prolungata e si deve monitorare il recupero con uno stimolatore dei nervi periferici. Il recupero può essere accelerato dalla somministrazione di agenti anticolinesterasici come la neostigmina o la piridostigmina in associazione ai farmaci anticolinergici come l’atropina somministrati non appena sono evidenti i segni di un recupero spontaneo.
L’atracurio besilato è un farmaco bloccante neuromuscolare non depolarizzante (codice ATC M03A C04) con una durata d’azione intermedia. Si somministra per via endovenosa per ottenere il rilasciamento della muscolatura scheletrica.
I farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti antagonizzano l’effetto del neurotrasmettitore acetilcolina legandosi competitivamente sui recettori colinergici della membrana post-sinaptica, nella giunzione neuromuscolare. Questi effetti possono essere inibiti o invertiti somministrando i farmaci anticolinesterasici come la neostigmina o la piridostigmina.
Come per gli altri farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento della dose di atracurio comporta la riduzione dell’intervallo di tempo necessario per l’insorgenza della paralisi e inoltre comporta un aumento della durata del massimo blocco.
Quando inizia il recupero del blocco neuromuscolare da atracurio, esso procede molto più rapidamente rispetto al recupero da tubocurarina, da alcuronio e da pancuronio. A prescindere dalla dose di atracurio, l’intervallo di tempo dall’inizio del recupero (dal blocco completo) al recupero totale (calcolato con il ripristino della risposta tetanica al 95% della normale) è di circa 30 minuti durante anestesia bilanciata e di circa 40 minuti durante anestesia con alotano, enflurano o isoflurano. I dosaggi ripetuti non hanno alcun effetto cumulativo sulla velocità di recupero.
Con una dose iniziale di atracurio besilato fino a 0,5 mg/kg, i livelli plasmatici di istamina aumentano in maniera dose dipendente del 15% mentre le variazioni emodinamiche in questo intervallo di dosaggio sono modeste. A seguito della somministrazione di 0,6 mg/kg di atracurio besilato, i livelli di istamina aumentano del 92% e si correlano ad un calo transitorio (5 minuti) della pressione ematica e ad un breve episodio di arrossamento cutaneo (2-3 minuti). Per la maggior parte dei pazienti questi effetti hanno solo un modesto valore clinico, mentre la possibilita’ di un notevole rilascio di istamina alle dosi raccomandate deve essere tenuto in considerazione nei pazienti sensibili o nei pazienti in cui un notevole rilascio di istamina potrebbe rappresentare un pericolo (per es. pazienti con malattie cardiovascolari o respiratorie gravi).
Gli studi in maiali suscettibili di ipertermia maligna hanno evidenziato che l’atracurio besilato non provoca tale sindrome. Gli studi clinici nei pazienti con storia di ipertermia maligna hanno dato gli stessi risultati.
L’atracurio besilato non sembra avere effetti sulla pressione intraoculare, il che lo rende idoneo all’impiego nella chirurgia oftalmica.
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Nell’uomo la farmacocinetica dell’atracurio besilato, nell’intervallo compreso tra 0,3 e 0,6 mg/kg, è essenzialmente lineare. L’emivita di eliminazione è di circa 20 minuti. L’atracurio si lega alle proteine nell’ordine dell’82% circa. Il volume di distribuzione dell’atracurio è di 0,16 l/kg e la clearance plasmatica è di circa 6,5ml/min/kg. Si ha in parte il passaggio nella placenta umana. Il rapporto tra la concentrazione del farmaco nella vena ombelicale e nella vena materna è compreso tra 0,03 e 0,33 (media 0,12 ± 0,04).
La durata del blocco neuromuscolare causato dall’atracurio non si correla con i livelli plasmatici delle pseudocolinesterasi e non è modificata dall’insufficienza renale. Ciò è coerente con i risultati degli studi in vitro che hanno evidenziato l’inattivazione nel plasma dell’atracurio tramite due meccanismi non ossidativi: l’idrolisi esterica, catalizzata da esterasi aspecifiche, e “l’eliminazione Hofmann”, un processo chimico non enzimatico che avviene a pH fisiologico e temperatura corporea. La velocità dell’ eliminazione Hofmann, che rappresenta la principale via di eliminazione dell’atracurio, aumenta con l’aumentare del pH o della temperatura, mentre si riduce quando la temperatura o il pH si abbassano.
La limitata esperienza clinica sulla somministrazione a lungo termine di atracurio besilato evidenzia che l’emofiltrazione o l’emodialisi influenzano solo minimamente i livelli plasmatici dell’atracurio e dei suoi metaboliti. Non sono invece noti gli effetti dell’emoperfusione sui livelli plasmatici di atracurio e dei suoi metaboliti.
Carcinogenesi / Mutagenesi: Non sono stati eseguiti studi sulla carcinogenesi. L’atracurio ha dato risultati negativi nei test di mutagenesi su batteri e sul danno cromosomico del midollo osseo di ratti. Il test è risultato positivo per il linfoma di topo ma solo per concentrazioni del farmaco altamente citotossiche. Una singola risposta positiva non viene valutata clinicamente rilevante.
Tossicità sulla riproduzione: Studi su animali hanno indicato che atracurio non provoca eventi avversi allo sviluppo fetale.
Acido benzensolfonico e acqua per preparazioni iniettabili.
Il pH di Atracurio Besilato Mayne Soluzione Iniettabile è acido; pertanto il farmaco non deve essere miscelato nella stessa siringa contenente soluzioni alcaline, (per es. soluzioni di barbiturici) né può essere somministrato simultaneamente attraverso lo stesso ago durante l’infusione endovenosa.
In confezionamento integro: 18 mesi.
In uso: consultare 4.2 per le informazioni sulla stabilità chimico-fisica dopo diluizione con le diverse soluzioni perfusionali. Tuttavia, da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non usato immediatamente, condizioni e tempi di conservazione del prodotto in uso sono responsabilità dell’utilizzatore.
Eliminare immediatamente dopo l’uso le porzioni di soluzione non utilizzate.
Conservare a 2°C - 8°C. Non congelare.
Conservare le fiale o il flacone nella loro confezione originale.
2,5 ml: fiale di vetro di tipo I in Confezioni da 5 fiale.
5 ml: fiale di vetro di tipo I in Confezioni da 5 fiale.
25 ml: flaconcino di vetro di tipo I con tappo di gomma in Confezioni da 1 flaconcino.
Il prodotto non contiene conservanti. Dopo l’uso vanno gettate immediatamente le porzioni di soluzione non utilizzate.
Non utilizzare se la soluzione appare torbida o presenta dei precipitati.
Mayne Pharma (Italia) Srl - Via Orazio, 20/22 – 80122 Napoli Italia
Atracurio Besilato Mayne 10mg/ml Soluzione Iniettabile – 5 fiale da 25 mg/2,5 ml:
AIC 034833018/M
Atracurio Besilato Mayne 10mg/ml Soluzione Iniettabile – 5 fiale da 50 mg/5 ml:
AIC 034833020/M
Atracurio Besilato Mayne 10mg/ml Soluzione Iniettabile – 1 flacone da 250 mg/25 ml:
AIC 034833032/M
21/02/2002
01/01/2007