Pubblicità
AZITROCIN Avium 600 mg Compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film da 600 mg contiene:
Principio attivo:
Azitromicina biidrato mg 628,93
(pari a 600 mg di Azitromicina)
Compresse rivestite con film.
AZITROCIN Avium (azitromicina) è indicato in monoterapia o in associazione alla rifabutina nella profilassi delle infezioni daMycobacterium avium complex (MAC): infezioni opportunistiche che colpiscono soprattutto i pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato.
AZITROCIN Avium (azitromicina) è indicato, in associazione all’etambutolo, nel trattamento delle infezioni daMycobacterium avium complex (MAC) disseminate in pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato.
Pubblicità
AZITROCIN Avium (azitromicina) deve essere somministrato in un’unica dose giornaliera. Le compresse possono essere assunte indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L’assunzione di cibo prima dell’ingestione della compressa può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall’azitromicina.
Adulti
Per la profilassi delle infezioni da MAC nei pazienti portatori del virus HIV, il dosaggio raccomandato è di 1200 mg (2 compresse da 600 mg) in monosomministrazione giornaliera una volta alla settimana.
Per il trattamento delle infezioni da MAC disseminate in pazienti affetti dal virus HIV in stadio avanzato, la dose raccomandata è di 600 mg una volta al giorno. L’azitromicina deve essere somministrata in associazione ad altri antimicobatterici che hanno mostrato un’attivitàin vitro contro la MAC, compreso l’etambutolo somministrato alle dosi raccomandate.
Anziani
Il medesimo schema posologico può essere applicato al paziente anziano.
Bambini
L’efficacia e la tollerabilità dell’azitromicina nella prevenzione o nel trattamento delle infezioni da MAC nei bambini non sono state stabilite. I dati di farmacocinetica hanno evidenziato che con una dose di 20 mg/kg somministrata ai pazienti pediatrici si ottiene un’esposizione al farmaco simile a quella ottenuta nell’adulto con una dose di 1200 mg, seppure con una Cmax maggiore.
Le compresse di AZITROCIN Avium (azitromicina) devono essere ingoiate intere oppure divise qualora i pazienti avessero difficoltà nella deglutizione.
AZITROCIN Avium (azitromicina) è controindicato nei pazienti con ipersensibilità ai componenti del prodotto o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico. Grave insufficienza epatica. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento e nella primissima infanzia (vedi sezione 4.6 Gravidanza e allattamento).
Come con l’eritromicina e altri macrolidi sono state raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale) che possono recidivare anche in assenza di una nuova assunzione del farmaco, dopo la sospensione del trattamento sintomatico. Queste reazioni richiedono la sospensione del farmaco e l’instaurarsi di un trattamento sintomatico seguito da un periodo di osservazione prolungato.
Con i farmaci antibatterici a largo spettro può verificarsi la comparsa di colite pseudomembranosa.
Non è richiesto un aggiustamento posologico in pazienti con lieve danno renale (clearance della creatinina > 40 ml/min), ma non vi sono dati riguardo l’uso di azitromicina in pazienti con clearance della creatinina < 40 ml/min. Per questo, in tali soggetti il farmaco dovrebbe essere usato con precauzione.
In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato, non è stata dimostrata alcuna evidenza di modificazioni significative della farmacocinetica sierica di AZITROCIN Avium (azitromicina) rispetto a persone con funzionalità epatica normale. In questi pazienti l’eliminazione di AZITROCIN Avium (azitromicina) attraverso le urine sembra aumentare, probabilmente come compenso per la ridotta clearance epatica. Pertanto, per pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato, non è necessaria una modificazione della dose. Tuttavia, dal momento che il fegato rappresenta la principale via di eliminazione, dovrebbe essere posta attenzione, sotto sorveglianza medica, nell’uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza epatica.
In pazienti in trattamento con derivati dell’ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilità teorica di insorgenza di crisi di ergotismo; pertanto, azitromicina ed ergotamina non dovrebbero essere somministrati contemporaneamente.
Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare osservazione per l’eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.
In caso di infezioni sessualmente trasmesse è necessario escludere una concomitante infezione daTreponema pallidum.
Links sponsorizzati
Antiacidi
Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità dell’azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione del 30% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.
Carbamazepina
Nel corso di uno studio di interazione condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.
Cimetidina
Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall’azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell’azitromicina.
Ciclosporina
Poiché non sono disponibili i dati conclusivi degli studi clinici e di farmacocinetica condotti per valutare le possibili interazioni tra azitromicina e ciclosporina, la somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest’ultima dovrà essere modificato di conseguenza.
Digossina
Alcuni antibiotici macrolidi possono compromettere in alcuni pazienti il metabolismo microbico della digossina a livello intestinale. I pazienti che assumono contemporaneamente azitromicina e digossina, dovranno tenere conto del possibile aumento dei livelli di digossina.
Ergotamina
A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l’uso concomitante di azitromicina e derivati dell’ergotamina è sconsigliato (vedi sezione 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).
Metilprednisolone
Uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l’azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.
Teofillina
La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato alcuna interazione tra i due farmaci.
Terfenadina
Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Nei pazienti che hanno assunto i due farmaci contemporaneamente si sono verificati rari casi di interazione per i quali non è stato però possibile stabilire o escludere una correlazione certa.
Zidovudina
La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina non ha modificato la farmacocinetica plasmatica o l’escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L’importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.
Didanosina
E’ stato osservato che la somministrazione contemporanea di dosi giornaliere di 1200 mg di azitromicina e didanosina in 6 pazienti non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica della didanosina rispetto al placebo.
Efavirenz
La somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per sette giorni non ha prodotto alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l’azitromicina viene somministrata in associazione ad efavirenz.
Fluconazolo
La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l’emivita dell’azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre è stata osservata una diminuzione della Cmax (18 %) clinicamente irrilevante. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l’azitromicina viene somministrata in associazione al fluconazolo.
Indinavir
La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell’indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l’azitromicina viene somministrata in associazione ad indinavir.
Nelfinavir
La somministrazione concomitante di una dose di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady-state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto una diminuzione del 16 % dell’AUC media (0-8 ore) del nelfinavir e del suo metabolita M8, un incremento di circa il 113 % dell’AUC (0-¥) dell’azitromicina e del 136 % della sua Cmax. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l’azitromicina viene somministrata in associazione a nelfinavir; tuttavia si dovrebbe prendere in considerazione un attento monitoraggio degli effetti collaterali riportati per l’azitromicina.
Rifabutina
La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determini neutropenia, non è stato possibile stabilire una relazione di causalità tra i suddetti episodi di neutropenia e l’associazione rifabutina-azitromicina (vedi sezione 4.8 Effetti indesiderati).
Trimetoprim/Sulfametoxazolo
Dopo somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1200 mg), al 7° giorno non è stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sul tempo di esposizione o sull’escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi. Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l’azitromicina viene somministrata in associazione a trimetoprim/sulfametoxazolo.
Anticoagulanti orali di tipo cumarinico
Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani è stato osservato che l’azitromicina non modifica l’effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg.
Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell’azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina.
Per quanto riguarda l’uso concomitante di azitromicina e di altri farmaci che agiscono sulla coagulazione, poiché non sono stati condotti studi specifici di interazione, si consiglia un attento monitoraggio di quei pazienti che assumono i suddetti farmaci in associazione.
Con altri macrolidi sono state osservate le seguenti interazioni:
-teofillina: aumento delle concentrazioni sieriche di teofillina;
-digossina: aumento dei livelli di digossina;
-triazolam: diminuita clearance del triazolam con possibile aumento dell’effetto farmacologico del triazolam;
-farmaci metabolizzati dal citocromo P450: elevazione delle concentrazioni sieriche di carbamazepina, ciclosporina, esobarbital e fenitoina.
Studi di riproduzione animale hanno dimostrato che AZITROCIN Avium (azitromicina) attraversa la placenta, ma senza evidenti pericoli per il feto. Non esistono dati sulla secrezione nel latte materno. Inoltre, non è stata stabilita la sicurezza d’uso durante la gravidanza umana e durante l’allattamento. AZITROCIN Avium (azitromicina) dovrebbe pertanto essere usato nelle donne in gravidanza, durante l’allattamento e nella primissima infanzia solamente ove i benefici potenziali superino chiaramente i rischi e sotto il controllo del medico.
Non è stato riportato alcun effetto di AZITROCIN Avium (azitromicina) sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.
Apparato gastrointestinale: anoressia, nausea, vomito/diarrea (raramente disidratazione) e feci molli, dispepsia, disturbi addominali (dolore/crampi), stipsi, flatulenza, colite pseudomembranosa e raramente scolorimento della lingua.
Organi di senso: con i macrolidi sono stati riportati casi di alterazione della funzionalità uditiva. In seguito all’assunzione di azitromicina sono stati osservati alcuni episodi di alterazione della funzionalità uditiva, inclusi perdita della funzionalità uditiva, sordità e/o tinnito, che nella gran parte dei casi si sono verificati nel corso di studi sperimentali condotti con dosaggi più elevati e per periodi più lunghi rispetto a quelli normalmente raccomandati. Quando è stato possibile ottenere informazioni relative al decorso dei pazienti è stato constatato che nella maggior parte dei casi si è trattato di episodi reversibili.
Raramente si sono verificati casi di alterazione del gusto.
Apparato genito-urinario: sono stati riportati nefrite interstiziale ed insufficienza renale acuta.
Sistema emopoietico: trombocitopenia. Sono stati riscontrati inoltre alcuni episodi transitori di lieve neutropenia sebbene non sia stata accertata una relazione causale con l’azitromicina.
Sistema epato-biliare: sono stati osservati episodi di alterazione della funzionalità epatica, tra cui epatite e ittero colestatico. Sono stati segnalati rari casi di necrosi epatica e insufficienza epatica che hanno raramente portato al decesso del paziente. Non è stata comunque stabilita una relazione di causalità.
Apparato muscoloscheletrico: artralgia.
Sintomi psichiatrici: reazioni aggressive, irritabilità, agitazione e ansia.
Sistema riproduttivo: vaginite.
Sistema nervoso centrale e periferico: capogiro/leggera vertigine, convulsioni (come riscontrato con altri macrolidi), mal di testa, sonnolenza, parestesia e iperattività.
Cute e annessi cutanei: sono state riportate reazioni allergiche tra cui prurito, rash, fotosensibilità, edema, orticaria e angioedema.
Sono stati raramente riportati alcuni episodi di gravi reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica.
Sistema cardiovascolare: come con altri macrolidi, si sono verificati alcuni casi di palpitazioni ed aritmie, tra cui tachicardia ventricolare, sebbene non sia stata accertata una relazione causale con l’azitromicina.
Generali: sono stati riportati casi di astenia, sebbene non sia stata accertata una relazione di causalità con l’azitromicina, moniliasi e anafilassi (raramente fatale) (vedi sezione 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).
Durante il trattamento delle infezioni da MAC disseminate, con dosi giornaliere di 600 mg di azitromicina per periodi di tempo prolungati, gli effetti collaterali segnalati più frequentemente sono: dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, cefalea, disturbi della vista e alterazione della funzionalità uditiva.
Links sponsorizzati
Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori a quelle consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali. In caso di sovradosaggio, sono indicate le appropriate misure generali sintomatiche e di supporto.
AZITROCIN Avium (azitromicina) è un farmaco appartenente ad una nuova classe di antibiotici, denominata classe degli azalidi; è derivata dall’inserimento di un atomo di azoto nell’anello lattonico dell’eritromicina A. La sua denominazione chimica è: 9-deossi-9a-aza-9a-metil-9a-omoeritromicina A. Il peso molecolare è 749,0.
L’azitromicina esplica la sua attività inibendo la sintesi proteica batterica mediante legame con le subunità ribosomiali 50s e prevenendo così la traslocazione peptidica.
Nel corso di uno studio placebo-controllato è stato osservato che nei pazienti che assumevano azitromicina la possibilità di contrarre batteriemia da MAC era inferiore al 50% rispetto ai pazienti trattati con placebo. Il tasso complessivo di incidenza di infezioni disseminate da MAC calcolato nell’arco di un anno è stato dell’8,24% per l’azitromicina rispetto al 20,22% con il placebo.
Nel corso di uno studio clinico è stato calcolato che il rischio di sviluppare una batteriemia da MAC nei pazienti che assumevano azitromicina era inferiore rispetto a quello osservato per i pazienti che assumevano rifabutina. Tra i pazienti in terapia con un’associazione di azitromicina e rifabutina la possibilità di sviluppare batteriemia da MAC si è ridotta di un terzo rispetto ai pazienti che assumevano uno solo dei due farmaci. Il tasso complessivo di incidenza di infezioni disseminate da MAC calcolato nell’arco di un anno è stato di 7,62% tra i pazienti in terapia con azitromicina, 15,25% tra quelli che assumevano rifabutina e 2,75% tra i pazienti trattati con l’associazione rifabutina e azitromicina. Tuttavia, tra questi ultimi un maggior numero di pazienti ha interrotto la terapia a causa della scarsa tollerabilità.
Nel corso degli studi sulla profilassi delle infezioni da MAC anche la percentuale di altre infezioni batteriche è diminuita grazie all’assunzione di AZITROCIN Avium (azitromicina).
AZITROCIN Avium (azitromicina) dimostrain vitro attività nei confronti di un’ampia gamma di batteri che comprende:
Aerobi gram-positivi:Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes (Streptococcus beta-emolitico di gruppo A),Streptococcus pneumoniae, Streptococchi alfa-emolitici (gruppo viridanti), altri Streptococchi eCorynebacterium diphteriae. Batteri gram-positivi eritromicina resistenti qualiStreptococcus faecalis (enterococcus) e molti ceppi di Stafilococchi meticillino-resistenti mostrano resistenza crociata anche nei confronti di AZITROCIN Avium (azitromicina).
Aerobi gram-negativi:Haemophilus influenzae, Haemophilus parainfluenzae,Moraxella catarrhalis, Acinetobacter spp.,Yersinia spp.,Legionella pneumophila,Bordetella pertussis,Bordetella parapertussis,Shigella spp.,Pasteurella spp., Vibrio cholerae eparahaemolyticus,Pleisiomonas shigelloides.
AZITROCIN Avium (azitromicina) dimostra attività variabile nei confronti diEscherichiacoli, Salmonella enteritidis,Salmonella typhi, Enterobacter spp.,Aeromonas hydrophila e Klebsiella spp.
In caso di infezioni sostenute da tali specie batteriche, dovrebbero essere eseguiti test di sensibilità in vitro. Proteus spp.,Morganella spp. ePseudomonas aeruginosa sono di solito resistenti.
Batteri anaerobi:Bacteroides fragilis, Bacteroides spp.,Clostridium perfringens, Peptococcus spp.,Peptostreptococcus spp., Fusobacterium necrophorum ePropionibacterium acnes.
Microrganismi causa di malattie veneree:Chlamydia trachomatis,Treponema pallidum,Neisseria gonorrhoeae edHaemophilus ducreyi.
Altri microorganismi:Borrelia burgdorferi (agente della malattia di Lyme),Chlamydia pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae,Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum,Campylobacter spp., e Listeria monocytogenes.
Agenti patogeni opportunistici associati alle infezioni HIV:Mycobacterium avium-intracellulare complex, Pneumocystis carinii eToxoplasma gondii.
Farmacologia clinica
Trattamento delle infezioni da MAC disseminate
Nello studio clinico principale, sono state somministrate dosi giornaliere di azitromicina (600 mg) e di claritromicina (500 mg due volte al giorno) entrambe in associazione all’etambutolo (800 o 1200 mg in funzione del peso corporeo). Il 71 % (22/31) dei pazienti trattati con azitromicina ha mostrato un miglioramento clinico rispetto al 74 % (17/23) di quelli trattati con claritromicina. Inoltre, una risposta batteriologica positiva è stata osservata alla 24a settimana nel 76 % (52/68) dei pazienti trattati con azitromicina rispetto al 74% (42/57) dei pazienti trattati con claritromicina.
Links sponsorizzati
Nell’uomo, dopo somministrazione orale, AZITROCIN Avium (azitromicina) si distribuisce velocemente ed ampiamente in tutto l’organismo, con una biodisponibilità di circa il 37%. Non è stata osservata una riduzione significativa della biodisponibilità quando le compresse di AZITROCIN Avium (azitromicina) sono stata somministrate dopo un pasto ricco di grassi. Il tempo richiesto per ottenere livelli di picco plasmatico è di 2-3 ore. Il tempo di emivita plasmatica terminale riflette strettamente il tempo di emivita di deplezione tissutale (da 2 a 4 giorni). Uno studio condotto su volontari sani ha evidenziato che dopo un regime terapeutico di 5 giorni i valori dell’AUC sono leggermente superiori nei soggetti anziani (> 65 anni) rispetto ai soggetti più giovani (< 40 anni); tuttavia poiché questi dati non sono clinicamente significativi non è richiesto alcun aggiustamento di dosaggio.
Nei pazienti con lieve compromissione renale (clearance della creatinina > 40 ml/min), non è stata dimostrata alcuna evidenza di modificazioni significative della farmacocinetica sierica dell’azitromicina rispetto ai soggetti con normale funzionalità renale. Non vi sono dati di farmacocinetica relativi all’uso dell’azitromicina nei pazienti con più grave compromissione renale.
Nei pazienti con compromissione epatica di grado lieve (Classe A) moderato (Classe B), non è stata dimostrata alcuna evidenza di modificazioni significative della farmacocinetica sierica dell’azitromicina rispetto ai soggetti con normale funzionalità epatica. In questi pazienti l’eliminazione di AZITROCIN Avium (azitromicina) attraverso le urine sembra aumentare, probabilmente come compenso per la ridotta clearance epatica.
Studi di cinetica hanno dimostrato livelli tissutali di AZITROCIN Avium (azitromicina) più elevati rispetto a quelli plasmatatici (fino a 50 volte le concentrazioni massime osservate nel plasma), indicando così che il farmaco è altamente legato ai tessuti. Le concentrazioni in organi bersaglio quali il polmone, le tonsille e la prostata si mantengono costanti anche quando le concentrazioni sieriche o plasmatiche scendono al di sotto dei livelli valutabili. Il valore delle concentrazioni medie di picco nei leucociti periferici, sito delle infezioni da MAC, è stato di 140 µg/ml e si è mantenuto al di sopra di 32 µg/ml per circa 60 ore dopo una singola dose orale di 1200 mg.
In seguito alla somministrazione orale di dosi giornaliere di 600 mg, la concentrazione plasmatica media (Cmax) è pari a 0,33 mcg/ml e 0,55 mcg/ml rispettivamente al 1° e al 22° giorno della terapia. Il tempo necessario per raggiungere la concentrazione massima (Tmax) non cambia. La media delle concentrazioni di picco osservate nei leucociti, il maggior sito di infezione della MAC disseminata, è di 252 mcg/ml (± 49 %) e si mantiene al di sopra di 146 mcg/ml (± 33 %) per 24 ore allosteady state.
Circa il 12% di una dose EV viene eliminata nelle urine come farmaco immodificato in 3 giorni, la maggior parte nelle prime 24 ore. Concentrazioni molto elevate di farmaco immodificato sono state trovate nelle bile umana insieme a 10 metaboliti, questi ultimi formati mediante processi di N- e O- demetilazione, mediante idrossilazione della desosamina e dell’anello gliconico e mediante scissione dei cladinosio coniugati. Studi condotti mediante HPLC e metodo microbiologico per valutare le concentrazioni tissutali di tali metaboliti hanno dimostrato che essi non giocano alcun ruolo nell’attività antimicrobica di AZITROCIN Avium (azitromicina).
In studi animali sono state osservate elevate concentrazioni di AZITROCIN Avium (azitromicina) all’interno delle cellule fagocitarie. In modelli sperimentali, inoltre, concentrazioni elevate di AZITROCIN Avium (azitromicina) vengono rilasciate dai fagociti attivati rispetto ai fagociti non attivati. Tale fenomeno determina, nel modello animale, elevate concentrazioni di AZITROCIN Avium (azitromicina) nel sito di infezione.
In studi animali condotti con dosi elevate che superavano di 40 volte la dose massima impiegata nella pratica clinica, è stato osservato che lo AZITROCIN Avium (azitromicina) causa una fosfolipidosi reversibile, generalmente senza evidenti conseguenze tossicologiche. Non vi sono dati che possano confermare la possibilità di una fosfolipidosi clinicamente rilevante quando l’azitromicina viene impiegata ai dosaggi normalmente raccomandati per l’uomo.
Amido pregelatinizzato, calcio fosfato acido anidro, sodio carmellosa, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.
Il rivestimento contiene: titanio diossido, lattosio, ipromellosa, triacetina.
Non pertinente.
3 anni.
Conservare il prodotto a temperature non superiori a 30 °C.
Blister di PVC/Al contenente 8 compresse film-rivestite da 600 mg.
Nessuna istruzione particolare.
Bioindustria Farmaceutici S.r.l.
S.S. 156 km 50 – 04010 Borgo San Michele (LT)
AIC n. 027897115
30 aprile 2002
26 maggio 2003