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AZITROMICINA MYLAN 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di azitromicina (come azitromicina monoidrato).
Eccipienti:
Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 0,36 mg di lecitina di soia.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse rivestite con film.
Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: di colore da bianco a quasi bianco, oblunghe con una profonda linea di frattura su di un lato e una linea di incisione sull’altro.
Solo per Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: la compressa può essere divisa in due metà uguali.
L’azitromicina è indicata nel trattamento delle seguenti infezioni batteriche indotte da microrganismi sensibili all’azitromicina (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):
• Infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori: bronchite acuta e polmonite da lieve a moderata contratta in comunità
• Infezioni a carico delle vie respiratorie superiori: sinusite e faringite/tonsillite
• Otite media acuta
• Infezioni della cute e dei tessuti molli di entità da lieve a moderata, es. follicolite, cellulite, erisipela
• Uretrite e cervicite non complicate da Chlamydia trachomatis.
Deve essere prestata attenzione alle linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
L’azitromicina non rappresenta la prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni nelle zone in cui la prevalenza degli isolati resistenti è pari o maggiore del 10% (vedere paragrafo 5.1).
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Per uso orale.
L’azitromicina compresse deve essere somministrata in una singola dose giornaliera. Le compresse possono essere assunte indipendentemente dall’assunzione di cibo. La durata del trattamento per ciascuna patologia infettiva viene riportata qui di seguito.
Adulti, anziani, bambini e adolescenti di peso corporeo superiore a 45 kg
La dose totale di azitromicina è 1500 mg suddivisa in tre giorni (500 mg una volta al dì).
In alternativa, il dosaggio può essere suddiviso in cinque giorni (500 mg come singola dose il primo giorno e successivamente 250 mg una volta al dì).
In uretriti e cerviciti non complicate da Chlamydia trachomatis il dosaggio è 1.000 mg in una singola dose giornaliera.
Per il trattamento della sinusite l’azitromicina è indicata in pazienti adulti e adolescenti oltre 16 anni.
Bambini e adolescenti di peso corporeo inferiore a 45 kg
Le compresse non sono indicate per questi pazienti. Possono essere impiegate altre forme farmaceutiche di azitromicina, es. sospensioni.
Anziani
Nessun adeguamento del dosaggio è necessario nei pazienti anziani.
Pazienti con insufficienza renale
Nessun adeguamento del dosaggio è necessario in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con insufficienza epatica
Un adeguamento del dosaggio non è necessario per pazienti con funzione epatica da lievemente a moderatamente danneggiata (classe Child-Pugh A o B) (vedere paragrafo 4.4).
Ipersensibilità all’azitromicina, o ad un qualsiasi antibiotico macrolide correlato, all’olio di soia o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Reazioni allergiche
In rari casi sono state osservate gravi reazioni allergiche (raramente fatali) causate da azitromicina quali edema angioneurotico e anafilassi.
Alcune di queste reazioni hanno causato sintomi ricorrenti necessitando un periodo di osservazione e di trattamento più lungo.
Insufficienza renale
Nessun adeguamento del dosaggio risulta necessario in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min). Si consiglia cautela in pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min) poichè l’esposizione sistemica potrebbe aumentare (vedere paragrafo 5.2).
Insufficienza epatica
Poichè l’azitromicina viene metabolizzata nel fegato ed escreta nella bile, il medicinale non deve essere somministrato in pazienti affetti da grave patologia epatica. Non sono stati eseguiti studi relativi al trattamento di detti pazienti con azitromicina.
Il trattamento con azitromicina deve essere interrotto al verificarsi di un grave danno epatico.
Qualora la somministrazione venga ritenuta necessaria, la funzione epatica dovrà essere monitorata.
Alcaloidi dell’ergot e azitromicina
L’uso concomitante di alcaloidi dell’ergot e di antibiotici macrolidi ha dimostrato di accelerare lo sviluppo dell’ergotismo. Le interazioni tra alcaloidi dell’ergot ed azitromicina non sono state studiate. Lo sviluppo dell’ergotismo è comunque possibile; l’azitromicina ed i derivati degli alcaloidi dell’ergot non devono quindi essere somministrati simultaneamente.
Prolungamento dell’intervallo QT
Il prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e degli intervalli di QT sono stati osservati nel trattamento con altri macrolidi. Un effetto simile a seguito di somministrazione di azitromicina non può essere completamente escluso in pazienti con maggior rischio di effetti cardiaci. Di conseguenza:
• L’azitromicina non deve essere impiegata in pazienti con prolungamento dell’intervallo QT acquisito documentato o congenito.
• L’azitromicina non deve essere impiegata simultaneamente ad altre sostanze attive che prolungano l’intervallo QT quali medicinali antiaritmici di classe IA e III, cisapride e terfenadina (vedere paragrafo 4.5).
• L’azitromicina non deve essere somministrata a pazienti con disturbi elettrolitici, in particolare in casi di ipocalemia e ipomagnesemia
• L’azitromicina non deve essere somministrata a pazienti affetti da bradicardia rilevante clinica, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca.
Prima di prescrivere l’azitromicina è necessario considerare quanto segue :
Le compresse di azitromicina non sono adeguate per il trattamento di gravi infezioni che richiedono rapidamente una concentrazione elevata di antibiotico nel plasma.
Come per gli altri macrolidi, nel caso dell’azitromicina in alcuni paesi Europei sono stati osservati livelli elevati di resistenza dello Streptococcus pneumoniae (> 30%) (vedere paragrafo 5.1). Tale aspetto deve essere preso in considerazione nel trattamento delle infezioni causate da Streptococcus pneumoniae.
Il principale agente causativo delle infezioni dei tessuti molli, lo Staphylococcus aureus, risulta spesso resistente all’azitromicina. Di conseguenza, il test di suscettibilità viene considerato una precondizione per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli mediante azitromicina.
Faringite/tonsillite
L’azitromicina non rappresenta la sostanza di prima scelta per il trattamento di faringiti e tonsilliti causate da Streptococcus pyogenes. In questo caso e per la profilassi della febbre reumatica acuta, la penicillina rappresenta il trattamento di prima scelta.
Sinusite
Spesso l’azitromicina non rappresenta la sostanza di prima scelta nel trattamento della sinusite.
Otite media acuta
Spesso l’azitromicina non rappresenta la sostanza di prima scelta nel trattamento dell’otite media acuta.
Lesioni da ustioni infette
L’azitromicina è sconsigliata nel trattamento delle lesioni da ustioni infette.
Malattie sessualmente trasmissibili
In caso di malattie sessualmente trasmissibili deve essere esclusa un’infezione concomitante da T. pallidum.
Superinfezioni
È necessario prestare attenzione a possibili sintomi di superinfezioni provocate da agenti causali non sensibili, per esempio funghi. Una superinfezione può rendere necessaria un’interruzione del trattamento con l’azitromicina e l’adozione di misure adeguate.
Disturbi neurologici e psichiatrici
L’azitromicina deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici.
Colite pseudomembranosa
È stata segnalata l’insorgenza di colite pseudomembranosa in seguito all’impiego di antibiotici macrolidi. Tale diagnosi deve pertanto essere presa in considerazione per i pazienti che manifestano episodi di diarrea dopo l’inizio del trattamento con l’azitromicina. Nel caso in cui la colite pseudomembranosa dovesse essere indotta dall’azitromicina, l’impiego di agenti antiperistaltici è controindicato.
Uso a lungo termine
Non vi è esperienza sulla sicurezza ed efficacia a lungo termine dell’azitromicina per le indicazioni menzionate. In caso di infezioni rapide ricorrenti, deve essere preso in considerazione il trattamento con un altro antibiotico.
A causa della resistenza incrociata tra macrolidi, nelle zone con elevata incidenza di resistenza all’eritromicina, è particolarmente importante prendere in considerazione l’evoluzione del modello di suscettibilità all’azitromicina ed agli altri antibiotici (vedere paragrafo 5.1).
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Antiacidi
Nel corso di studi sugli effetti della somministrazione concomitante di un antiacido sulla farmacocinetica dell’azitromicina, nel complesso non sono state osservate variazioni della biodisponibilità sebbene, le concentrazioni di picco dell’azitromicina misurate nel plasma fossero diminuite del 30%. L’azitromicina deve essere assunta almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l’assunzione dell’antiacido.
Ergotamina
L’uso combinato dell’ergotamina e dell’azitromicina potrebbe, in teoria, causare ergotismo; di conseguenza, il loro uso combinato non è consigliato (vedere anche paragrafo 4.4).
Anticoagulanti cumarinici per uso orale
In caso di uso concomitante di azitromicina, warfarin o anticoagulanti cumarinici per uso orale è stata segnalata una maggior tendenza allo sviluppo di emorragia. È necessario prestare attenzione alla frequenza del monitoraggio del tempo di protrombina.
Diossina
È stato segnalato come in alcuni pazienti l’impiego di determinati antibiotici macrolidi abbia compromesso il metabolismo intestinale della digossina. Di conseguenza, in caso di pazienti trattati con azitromicina e digossina, è importante tenere in considerazione la possibilità di un aumento delle concentrazioni di digossina.
Zidovudina
Dosi singole da 1.000 mg e dosi multiple da 1.200 mg o 600 mg di azitromicina hanno determinato solo un effetto moderato sulla farmacocinetica della zidovudina o del suo metabolita glucuronide nel plasma o in seguito ad escrezione con le urine. Tuttavia, la somministrazione dell’azitromicina aumentava la concentrazione della zidovudina fosforilata, il metabolita clinicamente attivo, nelle cellule mononucleari della circolazione periferica. Il significato clinico di questa scoperta non è chiaro, ma i pazienti potrebbero trarne beneficio.
Didanosina
Dosi giornaliere da 1.200 mg di azitromicina somministrate in concomitanza con la didanosina in 6 volontari HIV positivi non sembrano aver avuto effetti sulla farmacocinetica della didanosina rispetto al placebo.
Rifabutina
La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non influenza i livelli nel siero di entrambi i principi attivi. In pazienti sottoposti a trattamento concomitante con azitromicina e rifabutina è stata osservata neutropenia. Sebbene la neutropenia sia stata associata all’uso di rifabutina, non è stata stabilita alcuna relazione causale all’associazione con azitromicina.
Teofillina
L’azitromicina ha dimostrato di non influenzare la farmacocinetica della teofillina quando somministrate simultaneamente in volontari sani. I livelli di teofillina possono aumentare in pazienti che assumono azitromicina.
Substrati del CYP3A4
Sebbene l’azitromicina non sembri inibire l’enzima CYP3A4, si consiglia cautela nell’associare il medicinale a sostanze quali chinidina, ciclosporina, cisapride, astemizolo, terfenadina, alcaloidi dell’ergot, pimozide o altri medicinali con un indice terapeutico ridotto, prevalentemente metabolizzati dall’enzima CYP3A4.
Indinavir
La co-somministrazione di una singola dose da 1.200 mg di azitromicina non ha un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell’indinavir somministrato come 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni.
Nelfinavir
La somministrazione concomitante di 1.200 mg di azitromicina e nelfinavir allo steady state (750 mg 3 volte al giorno) ha portato ad una diminuzione media del 16% dell’AUC del nelfinavir e ad un aumento dell’AUC e della Cmax dell’azitromicina, rispettivamente del 113% e del 136%. Non è necessario alcun aggiustamento della dose ma i pazienti devono essere monitorati per gli effetti indesiderati noti dell’azitromicina.
Ciclosporina
Poichè non sono stati condotti studi di farmacocinetica e studi clinici sui possibili effetti combinati della somministrazione di azitromicina e ciclosporina, è necessario esaminare attentamente la situazione terapeutica prima di somministrare contemporaneamente detti principi attivi. Qualora il trattamento in combinazione sia giustificato, è opportuno monitorare attentamente i livelli di ciclosporina e adeguarne conseguentemente la dose.
Terfenadina
Negli studi di farmacocinetica condotti, non sono state osservate interazioni tra l’azitromicina e la terfenadina. Sono stati segnalati rari casi in cui non è stato possibile escludere del tutto tale interazione, tuttavia non vi erano prove specifiche che tale interazione si fosse verificata. L’azitromicina deve essere somministrata con cautela in combinazione con la terfenadina.
Cisapride
La cisapride viene metabolizzata nel fegato dall’enzima CYP3A4. Poichè i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride può causare l’incremento del prolungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari e torsioni di punta.
Astemizolo, triazolam, midazolam, alfentanil
Non ci sono dati relativi alle interazioni con astemizolo, triazolam, midazolam e alfentanil. È opportuno prestare cautela nella somministrazione concomitante di questi agenti e dell’azitromicina a causa del potenziamento degli effetti dell’azitromicina durante l’uso concomitante dell’antibiotico macrolide eritromicina.
Sostanze che prolungano l’intervallo QT
L’azitromicina non deve essere somministrata in concomitanza con altri principi attivi che prolungano l’intervallo del QT (vedere paragrafo 4.4).
Gravidanza
Non vi sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione animale hanno evidenziato il passaggio attraverso la placenta. Non sono stati osservati effetti teratogeni negli studi riproduttivi condotti sui ratti (vedere paragrafo 5.3). Non vi sono dati adeguati riguardanti la sicurezza dell’azitromicina durante la gravidanza. Pertanto, l’azitromicina deve essere usata solo in casi di pericolo di vita durante la gravidanza.
Allattamento
L’azitromicina passa attraverso il latte materno. Poichè non è noto se l’azitromicina possa avere effetti indesiderati sul bambino allattato al seno, è opportuno interrompere l’allattamento durante il trattamento con azitromicina. Nel bambino allattato al seno, è possibile riscontrare l’insorgenza, tra gli altri effetti, di diarrea, infezioni fungine delle membrane mucose e sensibilizzazione. Si raccomanda di eliminare il latte durante il trattamento e fino a 2 giorni dopo l’interruzione del trattamento stesso. L’allattamento può essere poi ripreso.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, deve esser presa in considerazione la possibilità che insorgano effetti indesiderati quali vertigini e convulsioni durante lo svolgimento di queste attività.
Il 13% circa dei pazienti inclusi nelle sperimentazioni cliniche ha riportato/manifestato effetti indesiderati, in particolar modo disturbi gastrointestinali.
Classificazione sistemica organica | Comune ≥1/100, <1/10 | Non comune ≥1/1000, <1/100 | Raro ≥1/10000, <1/1000 | Non noto |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | Trombocitopenia, anemia emolitica transitoria, è stata occasionalmente osservata una lieve riduzione nel conteggio dei neutrofili in studi clinici per i quali non è stata confermata una relazione causale con il trattamento con azitromicina | |
Disturbi psichiatrici | | | Aggressività, agitazione, ansia, nervosismo, depersonalizzazione, delirio può verificarsi in pazienti anziani | |
Patologie del sistema nervoso | | Vertigini/capogiri, sonnolenza, cefalea, convulsioni, alterazioni dell’olfatto e del gusto | Paraestesia, sincope ed astenia, insonnia, iperattività | |
Patologie dell’occhio | | | | Alterazione della vista |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | | Sono stati osservati danni all’udito causati da antibiotici macrolidi. In alcuni pazienti trattati con azitromicina, sono state osservate compromissione dell’udito, sordità e ronzio. Molti di questi casi si riferiscono a studi sperimentali nei quali l’azitromicina è stata impiegata a dosi elevate per periodi prolungati. Sulla base dei dati disponibili, la maggioranza di tali disturbi risultava, comunque, reversibile | |
Patologie cardiache | | | Palpitazioni, aritmia inclusa tachicardia ventricolare associata. Esiste un rischio potenziale di prolungamento del QT e torsioni di punta, in particolar modo in pazienti sensibili a dette condizioni. | Dolore al petto, edema (collegato a patologie toraciche) |
Patologie vascolari | | | Ipotensione | |
Patologie gastrointestinali | Nausea/vomito, diarrea, dolori addominali (dolori/crampi) | Feci molli, flatulenza, anoressia, disturbi digestivi | Costipazione, decolorazione della lingua, pancreatite, decolorazione dei denti, colite pseudomembranosa | Dispepsia, gastrite |
Patologie epatobiliari | | | Valori di funzionalità epatica alterati, epatite colestatica itterizia, necrosi epatica ed insufficienza epatica raramente fatale | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Reazioni allergiche incluso prurito e rash | Reazioni allergiche incluso edema angioneurotico, orticaria e fotosensibilità; gravi reazioni cutanee incluso eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica | Rash maculopapulare |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Artralgia | | |
Patologie renali e urinarie | | | Nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | | Vaginite | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | | Anafilassi incluso edema (raramente fatale), stanchezza, malessere, candidiasi | Dolore |
L’olio di soia può provocare reazioni allergiche in casi molto rari.
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Gli effetti indesiderati provocati da dosaggi superiori alla dose consigliata sono stati simili agli effetti causati a seguito di somministrazioni di dosaggi normali.
Sintomi
I sintomi tipici di sovradosaggio di antibiotici macrolidi includono perdita reversibile dell’udito, nausea grave, vomito e diarrea.
Trattamento
In caso di sovradosaggio, si raccomanda, laddove necessario, la somministrazione di carbone medicinale, un trattamento generale sintomatico e l’adozione di misure per sostenere le funzioni vitali.
Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico; macrolidi. Codice ATC: J01FA10.
L’azitromicina è un antibiotico macrolide appartenente alla categoria degli azalidi.
La molecola è prodotta tramite aggiunta di un atomo di azoto all’anello lattonico dell’eritromicina A. Il nome chimico dell’azitromicina è 9-deossi-9a-aza-9a-metil-9a-omo-eritromicina A. Il peso molecolare è 749,0.
Meccanismo di azione
Il meccanismo di azione dell’azitromicina si basa sulla soppressione della sintesi proteica batterica, effettuata legando la subunità 50 S e inibendo in tal modo la traslocazione dei peptidi.
Resistenza (crociata)
In generale, la resistenza delle diverse specie batteriche ai macrolidi si manifesta con tre meccanismi: alterazione del sito target, modificazione dell’antibiotico o alterato trasporto dell’antibiotico (efflusso). L’efflusso negli streptococchi è dovuto alla presenza del gene mef e determina una resistenza macrolide-limitata (fenotipo M). La modificazione del target è controllata da metilasi codificate dal gene erm.
Esiste una resistenza crociata completa tra l’eritromicina, l’azitromicina, altri macrolidi e i lincosamidi nei confronti di Streptococcus pneumoniae, streptococchi beta-emolitici di gruppo A, Enterococcus spp. e Staphylococcus aureus, tra cui S. aureus meticillina-resistente (MRSA).
Esiste una maggiore probabilità che i ceppi di S. pneumoniae sensibili alla penicillina siano sensibili all’azitromicina rispetto ai ceppi di S. pneumonite penicillina-resistenti; è meno probabile che lo S. aureus meticillina-resistente (MRSA) sia sensibile all’azitromicina rispetto allo S. aureus sensibile alla meticillina (MSSA).
L’induzione di resistenza significativa sia in modelli in vivo sia in vitro si riscontra con aumenti della diluizione ≤1 della MIC per S. pyogenes, H. influenzae ed Enterobacteriaceae dopo nove passaggi sub-letali del principio attivo e con tre incrementi della diluizione per S. aureus, mentre è raro lo sviluppo di resistenza in vitro dovuta a mutazione.
Valori soglia:
Valori soglia (breakpoints) di sensibilità all’azitromicina per tipici agenti patogeni batterici:
EUCAST (2008):
• Staphylococcus spp.: sensibile ≤1mg/l e resistente > 2mg/l
• Haemophilus spp.: sensibile ≤ 0,12mg/l e resistente > 4 mg/l
• Moraxella catarrhalis: sensibile ≤0,5mg/l e resistente >5mg/l
• Streptococcus spp. inclusi gruppi A, B, C, G e Streptococcus pneumoniae: sensibile ≤ 0,25 mg/l e resistente >0,5mg/l
La prevalenza della resistenza acquisita per alcune specie selezionate può differire, sia da un punto di vista geografico sia da un punto di vista temporale. Di conseguenza, è opportuno basarsi su dati locali relativi alla resistenza, in particolare per il trattamento di infezioni gravi. Laddove necessario il parere di un esperto deve essere richiesto quando la prevalenza della resistenza locale è tale da rendere discutibile l’utilità dell’agente almeno per quanto riguarda alcuni tipi di infezione.
Patogeni per i quali la resistenza potrebbe rappresentare un problema: prevalenza della resistenza pari o maggiore del 10% in almeno un paese dell’Unione Europea.
Tabella 1: spettro antibatterico dell’azitromicina
Specie suscettibili comuni |
Aerobi Gram-positivi |
Corynebacterium diphteriae |
Streptococcus pneumoniae |
Eritromicina sensibile |
Penicillina sensibile |
Streptococcus pyogenes |
Eritromicina sensibile |
Aerobi Gram-negativi |
Bordetella pertussis |
Escherichia coli-ETEC |
Escherichia coli-EAEC |
Haemophilus influenzae |
Haemophilus ducreyi |
Legionella spp. |
Moraxella catarrhalis |
Eritromicina sensibile |
Eritromicina intermedie |
Pasteurella multocida |
Anaerobi |
Fusobacterium nucleatum |
Fusobacterium necrophorum |
Prevotella spp. |
Porphyromonas spp. |
Propionibacterium spp. |
Altri microrganismi |
Chlamydia pneumoniae |
Chlamydia trachomatis |
Listeria spp. |
Mycobacterium avium Complex |
Mycoplasma pneumoniae |
Specie per le quali la resistenza acquisita potrebbe rappresentare un problema |
Aerobi Gram-positivi |
Staphylococcus aureus |
Meticillino-sensibile |
Stafilococco coagulase negativo |
Meticillino-sensibile * |
Streptococcus pneumoniae |
Penicillina intermedie |
Penicillina resistenti |
Eritromicina intermedie |
Streptococcus pyogenes |
Eritromicina intermedie |
Streptococci viridans group |
Penicillina intermedie |
Aerobi Gram-negativi |
Moraxella catarrhalis |
Eritromicina resistenti |
Anaerobi |
Peptostreptococcus spp. |
Organismi resistenti |
Aerobi Gram positivi |
Corynebacterium spp. |
Enterococcus spp. |
Staphylococci MRSA, MRSE |
Streptococcus pneumoniae |
Eritromicina resistenti |
Penicillina & Eritromicina resistenti |
Streptococcus pyogenes |
Eritromicina resistenti |
Streptococci viridans group |
Penicillina resistenti |
Eritromicina resistenti |
Aerobi Gram-negativi |
Pseudomonas aeruginosa |
Anaerobi |
Gruppo Bacteroides fragilis |
* Resistenza maggiore del 50%.
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Assorbimento
Dopo somministrazione orale, la biodisponibilità dell’azitromicina è del 37% circa. Il picco plasmatico viene raggiunto dopo 2-3 ore. La concentrazione massima media osservata (Cmax) dopo una singola dose di 500 mg è approssimativamente 0,4 mcg/ml.
Distribuzione
L’azitromicina somministrata per via orale si distribuisce ampiamente in tutto l’organismo. Studi di farmacocinetica hanno evidenziato livelli tissutali dell’azitromicina molto più elevati (fino a 50 volte la concentrazione massima osservata nel plasma) rispetto a quelli plasmatici. Ciò indica che la sostanza si lega fortemente nei tessuti (volume di distribuzione in stato stazionario di circa 31 l/kg). Alle dosi consigliate, non si verifica accumulo nel siero/plasma. Nei tessuti, in cui i livelli sono molto più elevati rispetto a quelli riscontrati nel siero/plasma, si verifica accumulo.
Le concentrazioni nei tessuti bersaglio quali polmoni, tonsille e prostata sono superiori alle MIC90 dei patogeni più comuni per una singola dose da 500 mg.
Negli studi sperimentali in vitro e in vivo, l’azitromicina si accumula nei fagociti e il rilascio è promosso dalla fagocitosi attiva. Nei modelli animali tale processo sembra contribuire all’accumulo dell’azitromicina nel tessuto.
Il legame dell’azitromicina alle proteine del plasma è variabile e oscilla tra 52% a 0,005 mcg/ml e tra 18% a 0,5 mcg/ml.
Metabolismo e escrezione
L’emivita di eliminazione terminale nel plasma segue di 2-4 giorni l’emivita di eliminazione del farmaco dai tessuti. Il 12% circa di una dose somministrata per via endovenosa viene escreto in forma invariata tramite le urine nell’arco di 3 giorni, la percentuale maggiore nelle prime 24 ore. Nella bile umana sono state osservate concentrazioni pari a 237 mcg/ml di azitromicina, 2 giorni dopo un trattamento terapeutico di 5 giorni, assieme a 10 metaboliti (formati da N-e O-demetilazione, da idrossilazione della desosamina e degli anelli agliconici e mediante scissione dei cladinosio-coniugato). Investigazioni hanno suggerito che i metaboliti non rivestono alcun ruolo nell’attività microbiologica dell’azitromicina.
Proprietà farmacocinetiche in popolazioni particolari
Insufficienza renale
Dopo la somministrazione di una singola dose di azitromicina da 1g, la Cmax media e l’AUC0-120 sono risultate aumentate rispettivamente del 5,1% e 4,2%, in soggetti con compromissione renale da lieve a moderata (velocità di filtrazione glomerulare di 10-80 ml/min) rispetto a soggetti con funzionalità renale normale (GFR>80 ml/min). In soggetti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min), la Cmax media e l’AUC0-120 sono risultate aumentate rispettivamente del 61% e 35% rispetto al normale.
Insufficienza epatica
In pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, non vi sono evidenze di una variazione marcata della farmacocinetica dell’azitromicina nel siero rispetto ai pazienti con funzionalità epatica normale. Non esistono dati sull’impiego dell’azitromicina in caso di compromissione epatica più grave.
Anziani
La farmacocinetica dell’azitromicina negli anziani di sesso maschile è risultata simile a quella dei giovani adulti; tuttavia, nelle donne anziane, sebbene siano state osservate concentrazioni di picco più elevate (aumento del 30-50%), non si è verificato un accumulo significativo.
In volontari anziani (> 65 anni) sono stati osservati valori di AUC più alti (29%) dopo un trattamento di 5 giorni rispetto ai volontari più giovani (< 45 anni). Comunque, queste differenze non sono considerate clinicamente rilevanti; pertanto non è raccomandato alcun aggiustamento della dose.
Neonati, bambini e adolescenti
La farmacocinetica è stata studiata nei bambini di età compresa tra 4 mesi e 15 anni che assumevano capsule, granuli o sospensioni. Con la somministrazione di 10 mg/kg il 1° giorno, seguiti da 5 mg/kg dal 2° al 5° giorno, la Cmax ottenuta risulta lievemente inferiore rispetto a quella degli adulti, con valori di 224 mcg/l nei bambini di età compresa tra 0,6-5 anni dopo 3 giorni di assunzione del farmaco, e 383 mcg/l in bambini di età compresa tra 6-15 anni. Il t1/2 di 36 ore nei bambini più grandi rientrava negli intervalli previsti per gli adulti.
Negli studi condotti su animali ad esposizioni 40 volte superiori rispetto a quelle ottenute a dosi terapeutiche cliniche, è stato riscontrato che l’azitromicina causava fosfolipidosi reversibile, ma di norma non provocava conseguenze di tipo tossicologico associate. La rilevanza di tali scoperte per gli esseri umani trattati con azitromicina, in base a quanto raccomandato, non è nota.
Studi elettrofisiologici hanno dimostrato che l’azitromicina prolunga l’intervallo QT.
Potenziale carcinogenico
Non sono stati condotti studi a lungo termine sugli animali per valutare il potenziale carcinogenico.
Potenziale mutagenico
Non sono emerse evidenze di potenziali mutazioni genetiche e cromosomiche in modelli di test in vivo e in vitro.
Tossicità riproduttiva
Non sono stati osservati effetti teratogeni negli studi di embriotossicità condotti sui ratti dopo la somministrazione orale dell’azitromicina. Nei ratti, dosi giornaliere di azitromicina pari a 100 e 200 mg/kg di peso corporeo hanno provocato un lieve ritardo dell’ossificazione fetale e dell’aumento ponderale delle madri. Nell’ambito di studi peri e post natali condotti sui ratti, sono stati osservati lievi ritardi dopo il trattamento con 50 mg/kg/al dì e oltre di azitromicina.
Nucleo della compressa:
Cellulosa microcristallina (E460)
Amido di mais pregelatinizzato
Amido di sodio glicolato (tipo A)
Silice colloidale anidra (E551)
Sodio laurilsolfato
Magnesio stearato (E470b)
Film di rivestimento della compressa:
Alcol polivinilico (parzialmente idrolizzato)
Diossido di titanio (E171)
Talco (E553b)
Lecitina di soia
Gomma xantana (E415)
Non pertinente.
3 anni.
Questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.
Confezione blister in PVC/PVDC/alluminio.
Confezioni:
Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: 2, 3, 6, 12, 24, 30, 50 e 100 compresse rivestite con film.
Non tutte le confezioni saranno commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Qualsiasi prodotto inutilizzato o materiale di scarto dovrà essere smaltito in conformità con la normativa locale.
Mylan S.p.A., Via Vittor Pisani 20, 20124 Milano
040104010 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 2 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104022 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 3 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104034 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 6 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104046 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 12 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104059 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 24 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104061 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 30 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104073 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 50 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL
040104085 - "500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM" 100 COMPRESSE IN BLISTER PVC/PVDC/AL