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BICALUTAMIDE SUN 150 MG, COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Una compressa contiene 150 mg di bicalutamide.
Eccipienti: Una compressa contiene 396 mg di lattosio monoidrato.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa rivestita con film di colore da bianco a biancastro, tonda, biconvessa, con ‘507’ inciso su un lato e liscia dall’altro.
Bicalutamide è indicato da solo o come farmaco adiuvante nella prostatectomia radicale o nella radioterapia nei pazienti con carcinoma della prostata localmente avanzato ad alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1).
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Maschi adulti, compresi gli anziani: una compressa rivestita con film al giorno con o senza cibo.
Via di somministrazione: orale
Le compresse devono essere inghiottite intere con del liquido.
Bicalutamide SUN 150 mg deve essere assunto in via continuativa per almeno 2 anni o fino a progressione della malattia.
Bambini e adolescenti: Bicalutamide non è indicato nei bambini e negli adolescenti.
Compromissione renale: non è necessario nessun aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale. Non esiste esperienza sull’uso di bicalutamide nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere Paragrafo 4.4).
Compromissione epatica: non è necessario nessun aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione epatica leggera. Il medicinale può accumularsi nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere Paragrafo 4.4).
Bicalutamide è controindicato nelle donne, nei bambini e negli adolescenti.
Bicalutamide è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
La somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride e Bicalutamide è controindicata (vedere Paragrafo 4.5).
Il trattamento deve iniziare sotto la diretta supervisione di un medico specialista e successivamente i pazienti devono essere sottoposti a controllo regolare.
Bicalutamide viene estesamente metabolizzato nel fegato. I dati disponibili suggeriscono che la sua eliminazione può avvenire più lentamente nei soggetti con grave compromissione epatica e ciò può indurre un aumentato accumulo di Bicalutamide. Di conseguenza, usare Bicalutamide con cautela nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave.
Prendere in considerazione esami periodici della funzionalità epatica in vista di possibili alterazioni epatiche. La maggior parte delle alterazioni sono previste entro i primi 6 mesi di trattamento con Bicalutamide.
Con Bicalutamide sono state osservate raramente delle alterazioni epatiche gravi e insufficienza epatica (vedere Paragrafo 4.8).
Interrompere la terapia con Bicalutamide se le alterazioni sono gravi.
Data la mancanza di esperienza sull’impiego di bicalutamide nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min), bicalutamide deve essere impiegato con cautela in questo gruppo di pazienti.
E’ consigliabile un monitoraggio periodico della funzione cardiaca nei pazienti con malattia cardiaca.
Nei pazienti con oggettiva progressione della malattia e elevati valori di PSA, prendere in considerazione l’interruzione della terapia con Bicalutamide.
Bicalutamide SUN 150 mg, compresse rivestite con film contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
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Studi in vitro hanno dimostrato che (R)-Bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con minore effetto inibitore su CYP 2C9, 2C19 e attività 2D6.
Sebbene studi in vitro abbiano indicato la possibilità per bicalutamide di inibire il citocromo 3A4, una serie di studi clinici dimostrano che l’entità di questa inibizione per la maggior parte dei medicinali metabolizzati dal citocromo P450 è probabilmente non clinicamente significativa.
Ciononostante, per i medicinali con stretto indice terapeutico metabolizzati nel fegato, l’inibizione del CYP 3A4 provocata da bicalutamide potrebbe essere rilevante. Quindi, l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato. Prestare cautela con la somministrazione concomitante di Bicalutamide e composti quali ciclosporina e bloccanti del canale del calcio.
Una riduzione della dose può essere richiesta per questi medicinali, soprattutto in presenza di effetti migliorati o avversi del medicinale. Per quanto concerne la ciclosporina, si raccomanda un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e della condizione clinica del paziente dopo l’inizio o l’interruzione della terapia con Bicalutamide.
Cautela è necessaria nella prescrizione di Bicalutamide con altri farmaci che possono inibire l’ossidazione del medicinale, ad esempio cimetidina e ketoconazolo. Ne potrebbe derivare una maggior concentrazione plasmatica di Bicalutamide che potrebbe teoricamente indurre un aumento degli effetti collaterali.
Studi in vitro hanno dimostrato che Bicalutamide è in grado di spiazzare l’anticoagulante cumarinico warfarina dai suoi siti di legame con le proteine. Si raccomanda quindi di monitorare attentamente il tempo di protrombina nei pazienti che iniziano il trattamento con Bicalutamide che sono già sottoposti a terapia con anticoagulanti cumarinici.
Non applicabile, poichè questo medicinale non viene usato nelle donne.
Fertilità:
Negli studi sugli animali è stata osservata una compromissione reversibile della fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). Si deve presumere un periodo di subfertilità o infertilità maschile.
Non è stato condotto nessuno studio sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, si noti che talvolta possono comparire capogiri o sonnolenza (vedere Paragrafo 4.8). I pazienti interessati da questi effetti dovranno prestare cautela.
L’effetto farmacologico di Bicalutamide può dare origine ad alcuni effetti indesiderati, tra i quali:
Classe organo-sistema | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100 a <1/10) | Non comune (≥1/1.000 a <1/100) | Raro (≥1/10.000 a <1/1000) | Molto raro (<1/10.000) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra-zione | Vampate | Astenia | | | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Ginecomastia, dolorabilità mammaria. Può essere ridotto dalla castrazione concomitante. La maggior parte dei pazienti che ricevono bicalutamide 150 mg come monoterapia sviluppano ginecomastia e/o dolorabilità mammaria. Negli studi, questi sintomi sono stati considerati gravi fino al 5% dei pazienti. La ginecomastia può non risolversi spontaneamente all’interruzione della terapia, soprattutto dopo trattamento prolungato. | | | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Prurito | | Secchezza della pelle | |
Patologie gastrointestinali | | Diarrea, nausea | | Vomito | |
Patologie epatobiliari | | Alterazioni epatiche (elevati livelli di transaminasi, bilirubinemia, colestasi e ittero), epatomegalia. Queste alterazioni sono raramente gravi e sono state spesso transitorie, risolvendosi o migliorando nel corso della terapia o dopo la sua interruzione (vedere paragrafo 4.4). | | | Insufficienza epatica si è avuta raramente nei pazienti trattati con bicalutamide ma una relazione causale non è stata definita con sicurezza. Prendere in considerazione periodici esami della funzione epatica (vedere paragrafo 4.4.). |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Polmonite interstiziale | | |
Patologie renali e urinarie | | | Ematuria | | |
Disturbi del sistema immunitario | | | Reazioni di ipersensibilità, inclusi angioedema e orticaria | | |
Disturbi psichiatrici | | | Depressione | | |
Inoltre, i seguenti eventi avversi sono stati riportati negli studi clinici nel corso di trattamento con bicalutamide con /senza analogo dell’LHRH:
Classe organo-sistema | Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Ridotta libido, disfunzioni erettili, impotenza | | | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Edema, dolore generale, dolore pelvico, brividi | Dolore addominale, dolore al petto, mal di testa, dolore alla schiena, dolore al collo | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Rash, sudorazione, irsutismo | Alopecia | | |
Patologie gastrointestinali | | Costipazione | Secchezza delle fauci, dispepsia, flatulenza | | |
Patologie del sistema nervoso | | Capogiri, insonnia | Sonnolenza | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Aumento di peso, diabete mellito | Anoressia, iperglicemia, perdita di peso | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | Anemia | | | Trombocito-penia |
Patologie renali e urinarie | | | Nicturia | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Dispnea | | |
Patologie cardiache | | | | | Insufficienza cardiaca, angina, difetti della conduzione, inclusi prolungamento dell’intervallo PR e QT, aritmie e alterazioni non specifiche all’ECG |
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Bicalutamide appartiene al gruppo dei composti anilidi; sussiste quindi il rischio teorico di sviluppo di metaemoglobinemia. Metaemoglobinemia è stata osservata negli animali dopo sovradosaggio. Di conseguenza, un paziente con intossicazione acuta può essere cianotico.
Non è disponibile nessun antidoto specifico; il trattamento dovrà essere sintomatico. La dialisi non è d’aiuto poichè Bicalutamide ha un forte legame con le proteine e non viene riscontrato immodificato nelle urine. E’ indicato un trattamento generale di supporto, incluso il frequente monitoraggio dei segni vitali.
Categoria farmacoterapeutica: Antagonisti ormonali e sostanze correlate, antiandrogeni, codice ATC L02BB03.
Bicalutamide è un antiandrogeno non steroideo, privo di altre attività endocrine. Si lega ai recettori androgeni di tipo primitivo o normale senza attivare l’espressione genica e inibisce quindi lo stimolo androgeno. La regressione dei tumori alla prostata deriva da questa inibizione. Dal punto di vista clinico, l’interruzione del trattamento con Bicalutamide può provocare in un sottogruppo di pazienti una ‘sindrome antiandrogena da sospensione’.
Bicalutamide è un racemato; la sua attività antiandrogenica è svolta quasi esclusivamente all’(R)-enantiomero.
Bicalutamide 150 mg è stato studiato come trattamento per pazienti con cancro alla prostata non metastatico localizzato (T1-T2, N0 o NX, M0) ovvero localmente avanzato (T3-T4, qualsiasi N, M0; T1-T2, N+, M0) in una analisi combinata di tre studi in doppio cieco vs placebo condotti su 8113 pazienti e nei quali Bicalutamide è stato somministrato come terapia ormonale immediata o come adiuvante nella prostatectomia radicale o nella radioterapia (principalmente radiazione con raggio esterno). Ad un follow-up mediano di 7,4 anni, il 27,4% ed il 30,7% di tutti i pazienti trattati rispettivamente con Bicalutamide e placebo hanno avuto una progressione oggettiva della malattia.
Una riduzione del rischio di progressione oggettiva della malattia è stata osservata attraverso la maggior parte dei gruppi di pazienti, ma è stata più evidente nei pazienti con il maggior rischio di progressione della malattia. Quindi, i medici possono decidere che la strategia medica migliore per un paziente con basso rischio di progressione della malattia, in particolare nella terapia adiuvante dopo prostatectomia radicale, può consistere nel rinviare la terapia ormonale fino alla comparsa dei segni di progressione della malattia.
Al follow-up mediano di 7,4 anni non è stata osservata nessuna differenza di sopravvivenza globale, con il 22,9% di mortalità (HR = 0.99; 95% IC 0.91 – 1.09)- Tuttavia, alcune tendenze sono state evidenti nelle analisi esplorative dei sottogruppi.
I dati relativi alla sopravvivenza priva da malattia e alla sopravvivenza globale nei pazienti con malattia localmente avanzata sono riassunti nelle tabelle seguenti:
Tabella 1 Sopravvivenza priva da progressione della malattia in fase localmente avanzata per sottogruppo di terapia
Popolazione in analisi | Eventi (%) nei pazienti trattati con Bicalutamide | Eventi (%) nei pazienti trattati con placebo | Rapporto di rischio (95% IC) |
Attesa attenta | 193/335 (57,6) | 222/322 (68,9) | 0,60 (0,49 a 0,73) |
Radioterapia | 66/161 (41,0) | 86/144 (59,7) | 0,56 (0,40 a 0,78) |
Prostatectomia radicale | 179/870 (30,6) | 213/849 (25,1) | 0,75 (0,61 a 0,91) |
Tabella 2 Sopravviveza globale nella malattia in fase localmente avanzata per sottogruppo di terapia
Popolazione in analisi | Decessi (%) nei pazienti trattati con Bicalutamide | Decessi (%) nei pazienti trattati con placebo | Rapporto di rischio (95% IC) |
Attesa attenta | 164/335 (49,0) | 183/322 (56,8) | 0,81 (0,66 a 1,01) |
Radioterapia | 49/161 (30,4) | 61/144 (42,4) | 0,65 (0,40 a 0,95) |
Prostatectomia radicale | 137/870 (15,7) | 122/849 (14,4) | 1,09 (0,85 a 1,39) |
Nei pazienti con malattia localizzata sottoposti a Bicalutamide in monoterapia, non si sono avute differenze significative nella sopravvivenza priva da malattia. In questi pazienti si è avuta anche una tendenza verso una sopravvivenza più breve rispetto ai pazienti trattati con placebo (HR = 1,16; 95% IC 0,99 a 1,37). In considerazione di ciò, il profilo beneficio-rischio per l’uso di Bicalutamide non è considerato favorevole in questo gruppo di pazienti.
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Dopo somministrazione orale, Bicalutamide è ben assorbito. Non esiste nessuna prova di effetti clinicamente rilevanti del cibo sulla biodisponibilità del farmaco.
L’(S)-enantiomero viene rapidamente eliminato rispetto all’(R)-enantiomero; quest’ultimo possiede un’emivita di eliminazione plasmatica di circa 1 settimana.
Dopo somministrazione a lungo termine di bicalutamide, la concentrazione di picco dell’(R)-enantiomero nel plasma è circa 10 volte, rispetto ai livelli misurati dopo una dose singola di Bicalutamide di 50 mg.
Lo schema posologico giornaliero di 150 mg di Bicalutamide risulterà in una concentrazione allo stato stazionario dell’R-enantiomero di 22 mcg/ml; come conseguenza della sua lunga emivita, lo stato stazionario viene raggiunto dopo circa un mese di terapia.
La famacocinetica dell’(R)-enantiomero non subisce l’effetto dell’età, della compromissione renale o della compromissione epatica da lieve a moderata. E’ stato dimostrato che nei soggetti con compromissione epatica grave, l’(R)-enantiomero viene eliminato dal plasma più lentamente.
Bicalutamide è altamente legato alle proteine (racemato 96%, R-bicalutamide 99,6%) e ampiamente metabolizzato (via ossidazione e glucuronidazione): i suoi metaboliti vengono eliminati per via renale e biliare in proporzioni approssimativamente uguali.
In uno studio clinico, la concentrazione media di (R)-Bicalutamide nel seme di un uomo sottoposto a trattamento con 150 mg di Bicalutamide è stata pari a 4,9 mcg /ml. Il quantitativo di Bicalutamide potenzialmente ceduto alla donna in un rapporto sessuale è basso e corrisponde a circa 0,3 mcg /kg. Tale quantitativo è inferiore a quello richiesto per indurre alterazioni nella prole degli animali da laboratorio.
Bicalutamide è un puro e potente antagonista dei recettori androgeni negli animali da esperimento e nell’uomo. La principale azione farmacologica secondaria è l’induzione dell’ossidasi a funzione mista dipendente dal CYP450 nel fegato. I cambiamenti degli organi bersaglio negli animali, inclusa l’induzione di tumore (cellule di Leydig, tiroide, fegato) sono chiaramente correlati all’azione farmacologia primaria e secondaria di bicalutamide. Nell’uomo non è stata osservata induzione enzimatica e nessuno di questi risultati è ritenuto rilevante nel trattamento dei pazienti con cancro alla prostata.
Atrofia dei tubuli seminiferi è un effetto previsto per gli androgeni ed è stata osservata in tutte le specie esaminate. L’atrofia si è risolta in modo completo 24 settimane dopo la fine di uno studio sulla tossicità della durata di 12 mesi nel quale il medicinale è stato somministrato nei ratti a dosi ripetute; ciò sebbene l’inversione funzionale fosse evidente in studi sulla riproduzione 7 settimane dopo la fine di un periodo di 11 settimane di trattamento. Si dovrebbe prevedere un periodo di subfertilità o di infertilità nell’uomo. Studi sulla genotossicità non hanno rivelato nessun potenziale mutagenico di bicalutamide.
Bicalutamide SUN 150 mg, compresse rivestite con film contengono i seguenti eccipienti:
Nucleo della compressa: Lattosio monoidrato, Magnesio stearato, sodio amido glicolato Tipo A, Povidone.
Rivestimento della compressa: Opadry II bianco (33F28627) contenente Ipromellosa HPMC 2910-6cps, Titanio diossido, Lattosio monoidrato, Polietilene glicole, Macrogol 3000.
Non applicabile
2 anni
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Blister in PVC/alluminio in confezioni da 28 e 84 compresse.
E’ possibile che non tutte le confezioni vengano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
SUN Pharmaceutical Industries Europe B.V.
Polarisavenue 87
2132 JH Hoofddorp
Olanda
Rappresentante per l’Italia
SUN Pharmaceuticals Italia Srl - Via Luigi Rizzo, 8 - 20151 Milano
150 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040072035/M
150 mg compresse rivestite con film 84 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 040072047/M
Data della prima autorizzazione: 16-02-2011
02-2011