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BISOLVON 8 MG COMPRESSE SOLUBILI
1 compressa solubile contiene:
Principio attivo: bromexina cloridrato 8 mg
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse solubili.
Bisolvon è indicato nel trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni respiratorie acute e croniche.
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Si consiglia il seguente dosaggio salvo diversa prescrizione medica:
Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 8 mg (1 compressa) 3 volte al giorno.
Le compresse devono essere sciolte in un bicchiere di acqua calda o fredda. Le compresse si sciolgono immediatamente. La soluzione deve essere mescolata con un cucchiaio e bevuta immediatamente.
Negli adulti, all’inizio del trattamento, può essere necessario aumentare la dose giornaliera fino a 48 mg (2 compresse 3 volte al giorno).
Non superare le dosi consigliate.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
In caso di condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti (vedere 4.4).
Non ci sono controindicazioni assolute, ma in pazienti con ulcera gastroduodenale, se ne consiglia l’uso dopo aver consultato il medico.
Controindicato durante l’allattamento (vedere 4.6).
Per la presenza di betacarotene nella composizione, l’uso prolungato del prodotto può aumentare il rischio di insorgenza di tumore polmonare nei forti fumatori (venti o più sigarette al giorno).
Il trattamento con Bisolvon comporta un aumento della secrezione bronchiale (questo favorisce l’espettorazione).
Non usare per trattamenti protratti. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.
Molto raramente, contemporaneamente alla somministrazione di sostanze mucolitiche quali la bromexina, sono state osservate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens Johnson e la Sindrome di Lyell. La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravità di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti.
Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con bromexina.
Bisolvon compresse solubili contiene 15,8 mg di saccarosio per dose massima raccomandata giornaliera (31,6 mg di saccarosio in caso di assunzione di dosaggio doppio a inizio trattamento). Di ciò si deve tenere conto in caso di diabete o diete ipocaloriche. Pazienti con rara condizione ereditaria di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
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Non sono state riportate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali.
La bromexina attraversa la barriera placentare. Gli studi su animali non hanno mostrato effetti dannosi diretti o indiretti in gravidanza, durante lo sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale.
Fino ad oggi l’esperienza clinica non ha dimostrato alcuna evidenza di effetti nocivi per il feto durante la gravidanza. È necessario comunque osservare le consuete precauzioni circa la somministrazione di farmaci in gravidanza, in particolare nel primo trimestre. L’uso di Bisolvon non è raccomandato specialmente durante il primo trimestre. Poiché la bromexina passa nel latte materno, anche se non sono previsti effetti sfavorevoli sui bambini, evitare la somministrazione in caso di allattamento.
La bromexina cloridrato non influenza la capacità di guidare veicoli e la vigilanza nell’uso di macchinari.
Patologie del sistema immunitario, della cute, del tessuto sottocutaneo, dell’apparato respiratorio, del torace e patologie del mediastino:
- frequenza non nota: reazione anafilattica compreso lo shock anafilattico, angioedema, broncospasmo, orticaria, prurito;
- frequenza rara: rash cutaneo e altre reazioni da ipersensibilità.
Patologie dell’apparato gastrointestinale:
- frequenza non comune: nausea, vomito, diarrea e dolore addominale superiore.
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Fino ad ora, nell’uomo non sono mai stati riportati sintomi specifici di sovradosaggio. Nei casi riportati di sovradosaggio accidentale e/o di errori di assunzione del farmaco, i sintomi osservati corrispondono ai noti effetti collaterali di Bisolvon ai dosaggi raccomandati, e può essere necessario un trattamento sintomatico.
Categoria farmacoterapeutica: mucolitico
Codice ATC: R05CB02
Bromexina è un derivato sintetico del principio attivo di origine vegetale vasicina.
In studi preclinici, è stato dimostrato che aumenta la quantità di secrezioni bronchiali sierose. Bromexina migliora il trasporto del muco riducendone la viscosità e attivando l’epitelio ciliato (clearance muco-ciliare).
In studi clinici, bromexina ha mostrato un effetto secretolitico e secretomotorio a livello del tratto bronchiale.
In seguito alla somministrazione di bromexina, le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, eritromicina, ossitetraciclina) nell’espettorato e nelle secrezioni broncopolmonari risultano aumentate.
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Assorbimento
Bromexina viene assorbita rapidamente e completamente dal tratto gastrointestinale.
Dopo la somministrazione per via orale, le formulazioni solide e liquide mostrano una biodisponibilità simile. La biodisponibilità assoluta di bromexina cloridrato è risultata pari a circa il 22,2 ± 8,5% e 26,8 ± 13,1%, rispettivamente per Bisolvon compresse e soluzione. Il metabolismo di primo passaggio è pari circa al 75-80%.
L’assunzione concomitante di cibo comporta un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bromexina.
Distribuzione
Dopo somministrazioni per via endovenosa bromexina viene velocemente e ampiamente distribuita nell’organismo con un volume medio di distribuzione (Vss) fino a 1209 ± 206 l (19 l/kg). È stata studiata la distribuzione della bromexina nel tessuto polmonare (bronchiale e parenchimale) in seguito a somministrazione per via orale di 32 mg e 64 mg. Le concentrazioni nel tessuto polmonare di bromexina due ore dopo la somministrazione erano 1,5-4,5 volte più elevate nel tessuto bronchiolo-bronchiale e tra 2,4 e 5,9 volte più elevato nel parenchima polmonare comparate con quelle nel plasma. La bromexina immodificata si lega per il 95% alle proteine plasmatiche (legame non specifico).
Metabolismo
Bromexina viene metabolizzata quasi completamente in numerosi metaboliti ossidrilati e acido dibromoantranilico. Tutti i metaboliti e la stessa bromexina sono coniugati molto probabilmente sotto forma di N-glucuronidi e O-glucuronidi. Non vi sono tracce che possano far supporre un cambiamento del modello metabolico a opera di un sulfamidico, di ossitetraciclina o di eritromicina. Perciò, non sono probabili interazioni rilevanti con i substrati del CYP 450 2C9 o CYP 450 3A4.
Eliminazione
Bromexina è un farmaco dall’elevato rapporto di eliminazione (dopo somministrazione per via endovenosa nel flusso ematico epatico, ≈ 843-1073 ml/min), il che comporta un’elevata variabilità inter- e intraindividuale (CV > 30%).
Dopo la somministrazione di bromexina radiomarcata, circa il 97,4 ± 1,9% della dose è stato recuperato sotto forma di radioattività nelle urine; meno dell’1% era presente sotto forma di composto originale.
Le concentrazioni plasmatiche di bromexina hanno mostrato un declino multiesponenziale. Dopo somministrazione di singole dosi tra 8 e 32 mg, l’emivita terminale variava tra 6,6 h e 31,4 h.
L’emivita, che consente di prevedere la farmacocinetica per somministrazioni di dosi multiple, è di circa 1 ora, perciò non si è riscontrato alcun accumulo dopo somministrazioni multiple (fattore di accumulo 1,1).
Generale
Bromexina, in seguito a somministrazione orale nel range di 8-32 mg, mostra un profilo farmacocinetico proporzionale alla dose.
Non sono disponibili dati relativi alla farmacocinetica di bromexina negli anziani o nei pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. L’ampia esperienza clinica non ha sollevato preoccupazioni rilevanti riguardanti la sicurezza in tali popolazioni.
La farmacocinetica di bromexina non è influenzata in maniera rilevante dalla somministrazione concomitante di ampicillina o di ossitetraciclina. Inoltre, secondo la pregressa esperienza, non vi è stata alcuna interazione rilevante fra bromexina ed eritromicina.
Non sono stati effettuati studi sulle interazioni con anticoagulanti orali o digossina. La mancanza di segnalazioni di interazioni rilevanti durante il lungo periodo di commercializzazione del farmaco, indica l’assenza di una potenziale e significativa interazione con tali farmaci.
Bromexina cloridrato ha mostrato una bassa tossicità acuta: i valori di LD50 per via orale erano > 5 g/kg nei ratti, > 4 g/kg nei conigli, > 10 g/kg nei cani e > 1 g/kg nei ratti neonati. La DL50 per via intraperitoneale nei ratti era di 2 g/kg. I valori di LD50 per la formulazione in sciroppo erano > 10 ml/kg nei topi e nei ratti. A questi dosaggi di tossicità non è stato rilevato alcun sintomo clinico specifico.
In studi di tossicità con dosi orali ripetute per 5 settimane, i topi hanno tollerato 200 mg/kg di bromexina cloridrato che rappresenta il "no observed adverse effect level" (NOAEL). A 2000 mg/kg, la mortalità è risultata elevata. I pochi animali sopravvissuti hanno mostrato un aumento reversibile del peso del fegato e del colesterolo sierico. I ratti hanno tollerato 25 mg/kg per 26 o 100 settimane, mentre a 500 mg/kg si sono verificate convulsioni e morte. Gli epatociti centrolobulari sono risultati ingrossati a causa di una modificazione vacuolare. Un altro studio della durata di 2 anni ha confermato che dosi fino a 100 mg/kg sono ben tollerate, mentre a 400 mg/kg in alcuni animali si sono manifestate sporadicamente convulsioni. I cani hanno tollerato 100 mg/kg (NOAEL) per via orale per 2 anni.
Bisolvon sciroppo (0,8 mg/ml) è risultato ben tollerato fino a 20 ml/kg nei ratti, con una modificazione adiposa centrolobulare semplice e reversibile del fegato. Dopo somministrazione intramuscolare di 8 mg di soluzione iniettabile in cani trattati per 6 settimane non ci sono state irritazioni locali o sistemiche.
Bromexina cloridrato non è risultata embriotossica né teratogena (segmento II) a dosi orali fino a 300 mg/kg nei ratti e a 200 mg/kg nei conigli. La fertilità (segmento I), non è risultata compromessa a dosi fino a 300 mg/kg. Il "NOAEL" durante lo sviluppo peri- e postnatale (segmento III) è stato di 25 mg/kg.
Una singola iniezione intraddominale di 4 mg di bromexina è risultata ben tollerata nei conigli e nei cani. Le lesioni conseguenti a iniezione i.m. nei conigli sono risultate comparabili a quelle conseguenti a iniezione di soluzione salina fisiologica. In vitro, 1 ml di soluzione iniettabile aggiunta a 0,1 ml di sangue umano ha mostrato un’azione emolitica.
Bromexina cloridrato non ha avuto alcun potenziale mutageno nel test di mutazione batterica e nel test del micronucleo.
Bromexina cloridrato non ha mostrato potenziale tumorigeno negli studi della durata di 2 anni condotti su ratti a cui sono stati somministrati fino a 400 mg/kg e su cani a cui sono stati somministrati fino a 100 mg/kg.
Bisolvon 8 mg compresse solubili - blister da 20 compresse
Cellulosa microcristallina, crospovidone, acido tartarico, potassio acesulfame, sodio ciclamato, beta carotene 1%, acido fumarico, macrogol 6000, aroma limone, aroma menta, talco.
Bisolvon 8 mg compresse solubili - 16 compresse in blister
Cellulosa microcristallina, crospovidone, acido tartarico, potassio acesulfame, beta carotene 1%, acido fumarico, macrogol 6000, aroma limone, aroma menta, talco.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
3 anni
Nessuna particolare precauzione per la conservazione.
Bisolvon 8 mg compresse solubili - Blister da 20 compresse
Blister in alluminio/polietilene
Bisolvon 8 mg compresse solubili -16 compresse in blister
Blister in alluminio/alluminio
Non pertinente.
BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA s.p.a.
Reggello (Firenze) - Loc. Prulli n. 103/c.
Bisolvon 8 mg compresse solubili - blister da 20 compresse A.I.C. n. 021004142
Bisolvon 8 mg compresse solubili - 16 compresse in blister A.I.C. n. 021004193
27.07.2000/01.06.2010
Dicembre 2009