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BISOLVON
1 fiala contiene:
principio attivo:
bromexina cloridrato 4 mg Per gli eccipienti vedere sezione 6.1
Soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso
Bisolvon è indicato nel trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni respiratorie acute e croniche.
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1 fiala per via i.m.
o e.v.
lenta 2.3 volte al dì.
Le fiale possono anche essere impiegate per fleboclisi in soluzione glucosata.
Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Controindicato durante l´allattamento (vedere sezione 4.6).
Il trattamento con Bisolvon fiale comporta un aumento della secrezione bronchiale (questo favorisce l'espettorazione).
Una fiala di Bisolvon contiene 95 mg di glucosio.
Quando assunto secondo la posologia indicata (una fiala 2.3 volte al giorno), la dose di 2 fiale al dì contiene 190 mg di glucosio, la dose di 3 fiale al dì contiene 285 mg di glucosio.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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Non sono state riportate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali.
Usare il prodotto nei casi di effettiva necessità sotto diretto controllo del medico.
I risultati degli studi preclinici e l´uso clinico di Bisolvon non hanno mostrato effetti negativi in gravidanza.
E´ necessario comunque osservare le consuete precauzioni circa la somministrazione di farmaci in gravidanza, in particolare nel primo trimestre.
Poiché il farmaco passa nel latte materno evitare la somministrazione in caso di allattamento.
La bromexina cloridrato non influenza la capacità di guidare veicoli e la vigilanza nell'uso di macchinari.
Sono stati riportati lievi casi di disturbi gastrointestinali e, molto raramente, casi di reazioni allergiche comprendenti rash cutaneo (arrossamento della pelle), broncospasmo, angioedema e anafilassi.
In tali casi interrompere il trattamento.
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Non sono mai stati riportati casi di sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio è consigliato un trattamento sintomatico.
Bromexina cloridrato è un mucolitico ad attività sistemica, di provata efficacia clinica nel fluidificare i depositi di muco viscoso nelle vie aereee.
La comparsa dell´effetto clinico si manifesta con un aumento dell´espettorato dopo 2.3 giorni dall´inizio della terapia orale.
La lisi delle catene di mucopolisaccaridi acidi del velo di muco, lo rende meno spesso e più fluido e quindi più facile da rimuovere con la tosse.
Benché durante il trattamento il volume dell'espettorato possa diminuire, la sua viscosità rimane ridotta durante tutta la durata del trattamento.
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La bromexina viene assorbita in modo rapido e completo per via enterale, con un'emivita di circa 0,4 ore.
Dopo la somministrazione orale delle compresse, il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto dopo circa un´ora (tmax).
L´effetto di primo passaggio è pari al 75.80% ca.; la biodisponibilità assoluta delle forme orali è quindi del 20-25%.
L´ingestione di cibo prima della somministrazione di bromexina ne aumenta la biodisponibilità.
Per somministrazione orale, la bromexina mostra un andamento lineare in funzione della dose somministrata nell´intervallo di dosaggio tra 8.32 mg.
Sono stati riconosciuti nel plasma almeno 10 differenti metaboliti della bromexina tra i quali ambroxol il metabolita farmacologicamente attivo.
La bromexina si lega in modo significativo, pari al 95.99%, alle proteine plasmatiche con un grande volume di distribuzione pari a 7 l/kg per peso corporeo (somministrazione per via endovenosa).
La bromexina si accumula nei polmoni piuttosto che nel plasma.
I livelli plasmatici diminuiscono in più fasi:
la fase principale, a cui corrisponde un´emivita di ca.
1 ora, è seguita da una fase terminale con un´emivita di ca.
13.
40 ore.
In seguito a somministrazione orale di 8 mg di bromexina, i livelli plasmatici scendono dopo 8.12 ore rispettivamente a 1,5 ng/ml e a 0,2 ng/ml.
La bromexina viene eliminata principalmente per via renale, sotto forma di metaboliti che passano attraverso i reni, mentre solo una piccola quantità di farmaco (0-10%) viene ritrovata non metabolizzata nelle urine.
Dopo circa 24 ore, il 70% del farmaco somministrato oralmente si trova nelle urine, mentre dopo 5 giorni, la percentuale è del 88%.
Il 4% è escreto con le feci.
Non vi è accumulo di bromexina nell´organismo giacché la lunga emivita di eliminazione terminale non è dominante.
Il livello di steady-state è raggiunto al più tardi dopo 3 giorni.
Gli studi condotti su animali mostrano che la bromexina oltrepassa la barriera ematoencefalica e la placenta.
Si attende quinde che la bromexina sia escreta nel latte materno.
Nei soggetti affetti da gravi disfunzioni epatiche, si aspetta una riduzione della clearance della bromexina.
In caso di severa compromissione renale, non si può prevedere l´accumulo di metaboliti:
studi di farmacocinetica su queste condizioni non sono disponibili.
In acuto la bromexina cloridrato ha un indice di tossicità molto basso:
somministrando il farmaco oralmente, i valori di DL50 erano > 5 g/kg nel ratto,
> 4 g/kg nel coniglio, > 10 g/kg nel cane e > 1 g/kg nel ratto neonato.
Con somministrazione intraperitonale, la DL50 era di 2 g/kg nei ratti.
Per la formulazione sciroppo, i valori di DL50 erano
> 10 ml/kg nel topo e nel ratto.
Non è stato osservato alcun segno clinico con queste dosi in acuto.
Negli studi di tossicità con dosi orali ripetute per 5 settimane, la dose tollerata dai topi (NOAEL) era di 200 mg/kg.
Alla dose di 2000 mg/kg, la mortalità era alta.
I pochi topi sopravvissuti mostravano un reversibile aumento del peso del fegato e del colesterolo.
I ratti hanno tollerato dosi di 25 mg/kg per 26 e 100 settimane, mentre alla dose di 500 mg/kg si manifestavano convulsioni e morte.
Gli epatociti centrolobulari erano aumentati di dimensione per fenomeni di vacualizzazione.
Un altro studio di due anni ha confermato che dosi fino a 100 mg/kg sono ben tollerate, mentre a 400 mg/kg in pochi ratti si manifestano sporadicamente delle convulsioni.
La dose tollerata dai cani (NOAEL) era di 100 mg/kg somministrata oralmente per 2 anni.
Bisolvon sciroppo (0,8 mg/ml) è ben tollerato nei ratti fino a dosi di 20 ml/kg ma si verifica steatosi epatica centrolobulare, reversibile.
In cani trattati per 6 settimane, la dose di 8 mg per via intramuscolare era ben tollerata sia localmente che a livello sistemico.
La bromexina a dosi orali fino a 300 mg/kg nei ratti e 200 mg/kg nel coniglio, non è né embriotossica né teratogenica nel segmento II.
Con dosi fino a 300 mg/kg, la fertilità nel segmento I non era diminuita.
Durante lo sviluppo peri- e postnatale nel segmento III, il valore di NOAEL era di 25 mg/kg.
Conigli e cani hanno tollerato molto bene una singola iniezione intra-arteriale di 4 mg di bromexina.
Nei conigli trattati con iniezione intramuscolare di bromexina, le lesioni osservate erano paragonabili a quelle osservate in seguito alla iniezione di soluzione fisiologica salina.
In vitro, 1 ml di soluzione iniettabile mescolato con 0,1 ml di sangue umano mostrava una azione emolitica.
Due studi (Ames e test del micronucleo) hanno dimostrato che la bromexina non ha una potenziale mutagenico.
La bromexina non ha mostrato un potenziale oncogeno in studi della durata di 2 anni con dosi fino a 400 mg/kg in ratti e dosi fino a 100 mg/kg in cani.
Acido tartarico, glucosio, acqua p.p.i
Non sono note incompatibilità con altri medicinali
5 anni
Conservare a temperatura ambiente
ND
Fiale a prerottura non occorre la limetta
BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA s.p.a.
Reggello (Firenze) – Loc.
Prulli n.
103/c.
BISOLVON 4 mg/2 ml soluzione iniettabile AIC n.
021004039
Prima autorizzazione:
12.03.70 Rinnovo dell´autorizzazione:
1.06.2000
Provv.
A