Boldina HÈ Teofarma 50 Granuli
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

BOLDINA Hè Teofarma 50 granuli


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Un granulo da g 0,075 contiene:

Principi attivi: Boldina mg 1, Aloina mg 4. Eccipienti: Lattosio mg 45; Gomma arabica mg 4;  Magnesio stearato mg 1; Saccarosio mg 20.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Granuli per uso orale


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Da 1 a 2 granuli, preferibilmente la sera, salvo diverso parere del Medico. Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto medicinale.

La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E’ consigliabile utilizzare inizialmente la dose minima prevista. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata senza mai superare quella massima indicata.

I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso per periodi di  tempo maggiori richiede la valutazione del singolo caso da parte del medico.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità nota verso uno dei principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione. Generalmente controindicato nel periodo mestruale; in gravidanza e durante l’allattamento; in corso di affezioni addominali acute, malattie infiammatorie intestinali, emorroidi, affezioni renali e vescicali, ostruzione meccanica delle vie biliari, colelitiasi, epatopatie acute e croniche.

Nei bambini al di sotto di 12 anni, il medicinale può essere utilizzato solo dopo aver consultato il medico.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali.

Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemiache può determinare disfunzioni cardiache e neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.

L’abuso di lassativi può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale).

Precauzioni devono essere adottate dai soggetti diabetici per la presenza di saccarosio come eccipiente.

Non utilizzare nella gravidanza, durante l'allattamento ed in età pediatrica.

Non utilizzare in caso di dolori addominali, nausea, vomito.

Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti.

E’ inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.

Il latte o gli antiacidi possono modificare l’effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un’ora prima di prendere il lassativo.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinale in gravidanza o nell’allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non sono note controindicazioni alla guida ed all'uso di macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Alle dosi consigliate il preparato può provocare crampi  o coliche addominali (più frequenti nei casi di stitichezza grave) e congestione riflessa degli organi del piccolo bacino. A dosi più elevate è frequente la comparsa di dolori addominali o diarrea.

Se dovessero comparire effetti indesiderati non descritti rivolgersi al medico o al farmacista.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non superare le dosi consigliate.

Dosi elevate provocano dolori addominali e diarrea; le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo “Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso” circa l’abuso di lassativi.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

La boldina, essendo in grado di aumentare il contenuto acquoso della bile, possiede attività idrocoleretica ed è blandamente lassativa.

L'aloina appartiene alla categoria dei lassativi di contatto. Il suo effetto è limitato principalmente al colon, perciò -agendo generalmente nelle 24 ore successive l'assunzione- risulta raramente efficace prima che siano trascorse sei ore dall'ingestione.

L'azione dell'aloina è mediata, almeno in parte, dalla trasformazione, causata da batteri presenti nel lume intestinale, nei suoi metaboliti; questi inducono infatti secrezione attiva di acqua ed elettroliti dal colon, determinando aumento della pressione intestinale ed accentuazione conseguente della peristalsi. Secondo alcuni studi l'aloina, come tutti gli antranoidi, avrebbe inoltre un effetto stimolante diretto sulla peristalsi colica, che porterebbe come conseguenza ad una netta riduzione del riassorbimento fisiologico di acqua e sali; l'effetto motorio diretto sembrerebbe determinante a dosi medio-basse, mentre l'effetto su acqua ed elettroliti predominerebbe a dosi elevate.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

La boldina, assorbita in maniera assai modesta, svolge attività idrocoleretica, aumentando cioè la quantità di bile nella sua componente acquosa.

L'aloina, una volta raggiunto il colon, esplica la sua azione dopo aver subito una trasformazione in glucosidi ad opera di enzimi propri dei batteri intestinali. Le differenze interindividuali nella composizione della flora microbica intestinale comportano perciò variabilità nell'effetto lassativo del preparato.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Non sono attualmente disponibili in letteratura dati che dimostrino nell'animale da laboratorio che la boldina sia potenzialmente dannosa, anche nell'uso cronico.

Studi di tossicità relativi all'uso cronico di aloina, nell'animale e nell'uomo, sono attualmente in corso.

La DL50 della boldina somministrata per os nel topo è 450 mg/Kg; La DL50 dell'aloina per via endovenosa nel topo è 200 mg/Kg


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Lattosio; Gomma arabica;  Magnesio stearato; Saccarosio.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non note.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

5 anni, essendo il prodotto correttamente conservato ed in condizioni di confezionamento integro.

Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Nessuna


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister in PVC/PVDC termosaldato con foglio di alluminio/PVDC.

Astuccio da 50 granuli titolati.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Assumere il medicinale con poca acqua, la sera prima di coricarsi.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

TEOFARMA S.r.l. -         Sede: via F.lli Cervi, 8 - 27010 Valle Salimbene (PV)

                                  Stabilimento: viale Certosa 8/A - 27100 Pavia


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Boldina Hè Teofarma 50 granuli A.I.C.: 007444021


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

1953 - 2000


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Maggio 2003