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BYETTA 10 MCG
Ogni dose contiene 10 mcg (mcg) di exenatide di sintesi in 40 microlitri (mcl), (0,25 mg di exenatide per ml).
Eccipienti:
Ogni dose contiene 88 mcg di metacresolo.
Questo prodotto medicinale contiene meno di una 1 mmole di sodio per dose, cioè è essenzialmente privo di sodio.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile, penna preriempita.
Soluzione limpida ed incolore.
BYETTA è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 in associazione a metformina e/o una sulfonilurea in pazienti che non hanno raggiunto un adeguato controllo glicemico con la dose massima tollerata di queste terapie orali.
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La terapia con BYETTA deve essere iniziata con una dose di 5 mcg di exenatide due volte al giorno (BID) per almeno un mese, al fine di migliorare la tollerabilità. La dose di exenatide può, poi, essere aumentata a 10 mcg BID per migliorare ulteriormente il controllo glicemico. Non sono raccomandate dosi superiori a 10 mcg BID.
BYETTA è disponibile in penna preriempita da 5 mcg o 10 mcg di exenatide per dose.
BYETTA può essere somministrato in qualsiasi momento nei 60 minuti precedenti il pasto della mattina e della sera (o i due principali pasti del giorno, distanti l’uno dall’altro circa 6 ore o più). BYETTA non deve essere somministrato dopo i pasti. Se viene saltata un’iniezione, il trattamento deve essere continuato con la successiva dose prevista.
Ogni dose deve essere somministrata mediante iniezione sottocutanea nella coscia, nell’addome o nella parte alta delle braccia.
BYETTA è raccomandato per un impiego in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 che stanno già ricevendo metformina e/o una sulfonilurea. Quando BYETTA viene aggiunto alla terapia in atto con metformina, il dosaggio di metformina in corso può essere mantenuto poiché non è previsto nessun aumento del rischio di ipoglicemia, se confrontato alla metformina da sola. Quando BYETTA è aggiunto alla terapia con una sulfonilurea, una riduzione del dosaggio della sulfonilurea deve essere presa in considerazione per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).
Il dosaggio di BYETTA non ha bisogno di essere aggiustato giorno per giorno sulla base dell’automonitoraggio dei livelli di glicemia. Tuttavia, l’automonitoraggio dei livelli glicemici può diventare necessario per aggiustare la dose della sulfonilurea.
Esiste un’esperienza limitata relativamente all’uso di BYETTA in combinazione con tiazolidindioni (vedere paragrafo 5.1).
Particolari categorie di pazienti
Pazienti anziani
Nei pazienti sopra i 70 anni BYETTA deve essere usato con cautela e l’incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con particolare attenzione. L’esperienza clinica nei pazienti sopra i 75 anni è molto limitata.
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina da 50 a 80 ml/min) non è necessario un aggiustamento della dose di BYETTA.
Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 ml/min), l’incremento di dose da 5 mcg a 10 mcg deve essere effettuato con cautela (vedere paragrafo 5.2).
BYETTA non è consigliato per l’uso in pazienti con una malattia renale in stadio terminale o con grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con insufficienza epatica non è necessario un aggiustamento del dosaggio (vedere paragrafo 5.2).
Bambini e adolescenti
La sicurezza e l'efficacia di exenatide non sono state stabilite in pazienti di età inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 5.2).
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
BYETTA non deve essere usato nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica.
BYETTA non deve essere usato nei pazienti con diabete di tipo 2 che richiedono una terapia insulinica a causa di una insufficiente funzione beta-cellulare.
La somministrazione di BYETTA mediante iniezione endovenosa o intramuscolare non è raccomandata.
Nei pazienti con una malattia renale in fase terminale sottoposti a dialisi, dosi singole di 5 mcg di BYETTA hanno causato un aumento della frequenza e della gravità degli effetti indesiderati gastrointestinali. BYETTA non è consigliato per un uso nei pazienti con una malattia renale in fase terminale o con grave insufficienza renale (clearance della cretainina <30 ml/min). L’esperienza clinica in pazienti con insufficienza renale moderata è molto limitata.
Sono stati riportati rari casi spontanei di alterazione della funzione renale, incluso aumento della creatininemia, deterioramento della funzione renale, peggioramento dell’insufficienza renale cronica e insufficienza renale acuta, che talvolta hanno richiesto la dialisi. Alcuni di questi eventi si sono verificati in pazienti che presentavano effetti in grado di alterare lo stato di idratazione, inclusi nausea, vomito e/o diarrea e/o che erano in trattamento con agenti farmacologici noti per alterare lo stato di idratazione/la funzione renale. Gli agenti assunti contemporaneamente includevano gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, gli antagonisti dell’angiotensina II, prodotti medicinali antinfiammatori non steroidei e diuretici. La reversibilità dell’alterazione della funzione renale è stata osservata con un trattamento di supporto e con l’interruzione dell’assunzione degli agenti potenzialmente responsabili di questi eventi, incluso BYETTA.
BYETTA non è stata studiata in pazienti con gravi patologie gastrointestinali, inclusa la gastroparesi. Il suo uso è comunemente associato a reazioni avverse a livello gastrointestinale, comprendenti nausea, vomito e diarrea. Pertanto, l’uso di BYETTA non è consigliato nei pazienti con gravi patologie gastrointestinali.
Sono stati riportati rari casi spontanei di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati del sintomo che caratterizza la pancreatite acuta: forte e persistente dolore addominale. La risoluzione della pancreatite è stata osservata con un trattamento di supporto, ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o morte. Se esiste il sospetto di pancreatite, BYETTA e gli altri medicinali potenzialmente sospetti devono essere interrotti. Il trattamento con BYETTA non deve essere ripreso dopo una diagnosi di pancreatite.
L’uso di BYETTA in associazione ad insulina, derivati della D-fenilalanina (meglitinidi) o inibitori dell’alfa-glucosidasi non è stato studiato e non può essere raccomandato.
L’esperienza nei pazienti con BMI ≤25 è limitata.
Questo prodotto medicinale contiene metacresolo, che può causare reazioni allergiche.
Diminuzione del peso corporeo
In circa il 5% dei pazienti trattati con exenatide negli studi clinici è stata osservata una diminuzione del peso corporeo maggiore di 1,5 kg a settimana.Una diminuzione del peso di questa entità può avere conseguenze dannose.
Ipoglicemia
Quando BYETTA è stato usato in associazione ad una sulfonilurea, l’incidenza di ipoglicemia è stata superiore a quella osservata con placebo in associazione ad una sulfonilurea. Negli studi clinici, i pazienti con lieve insufficienza renale, sottoposti al trattamento in associazione ad una sulfonilurea, hanno avuto un aumento dell’incidenza dell’ipoglicemia rispetto ai pazienti con funzione renale normale. Per ridurre il rischio di ipoglicemia associato all’uso di una sulfonilurea, una riduzione della dose della sulfonilurea deve essere presa in considerazione.
Interazioni
L’effetto di BYETTA nel rallentare lo svuotamento gastrico può ridurre il grado e la velocità di assorbimento di prodotti medicinali somministrati per via orale. BYETTA deve essere usato con cautela nei pazienti in trattamento con medicinali per via orale che richiedono un rapido assorbimento gastrointestinale o che presentano un intervallo terapeutico molto stretto. Nel paragrafo 4.5 sono fornite specifiche raccomandazioni per l’assunzione di questi prodotti medicinali rispetto a BYETTA.
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L’effetto di BYETTA nel rallentare lo svuotamento gastrico può ridurre il grado e la velocità di assorbimento di prodotti medicinali somministrati per via orale. Pazienti che assumono medicinali con un intervallo terapeutico molto stretto o medicinali che richiedono un attento monitoraggio clinico devono essere seguiti attentamente. Questi medicinali devono essere assunti secondo una modalità standard rispetto all’iniezione di BYETTA. Se questi prodotti medicinali devono essere somministrati con il cibo, i pazienti devono essere avvertiti di assumerli, se possibile, con il pasto quando BYETTA non è somministrato.
Per prodotti medicinali orali che per l’efficacia sono particolarmente dipendenti dai livelli di concentrazione, come gli antibiotici, i pazienti devono essere avvisati di assumere questi medicinali almeno 1 ora prima dell’iniezione di BYETTA.
Non sono attesi effetti clinici rilevanti di BYETTA sulla farmacocinetica di metformina o sulfoniluree. Pertanto, non sono necessarie limitazioni nei tempi di assunzione di questi prodotti medicinali rispetto all’iniezione di BYETTA.
Formulazioni gastroresistenti contenenti sostanze sensibili alla degradazione gastrica, come gli inibitori della pompa protonica, devono essere assunti almeno 1 ora prima o più di 4 ore dopo l’iniezione di BYETTA.
Paracetamolo
Il paracetamolo è stato usato come esempio di farmaco per valutare l’effetto di exenatide sullo svuotamento gastrico. Quando 1000 mg di paracetamolo sono stati somministrati insieme a 10 mcg di BYETTA, al tempo 0 (zero) e 1 ora, 2 ore e 4 ore dopo l’iniezione di BYETTA, l’AUC di paracetamolo si è ridotta rispettivamente del 21%, 23% 24% e 14%; la Cmax si è ridotta rispettivamente del 37%, 56%, 54% e 41%; il Tmax è aumentato da 0.6 ore nel periodo di controllo a, rispettivamente, 0.9 ore, 4.2 ore, 3.3 ore e 1.6 ore. L’AUC, la Cmax e il Tmax del paraceamolo non sono variati in maniera significativa quando il paracetamolo è stato somministrato 1 ora prima dell’iniezione di BYETTA. In base ai risultati di questo studio non è richiesto un aggiustamento del dosaggio di paracetamolo.
Inibitori della HMG CoA reduttasi
L’AUC e la Cmax di lovastatina sono diminuite rispettivamente di circa il 40% e 28%, e il Tmax è stato ritardato di circa 4 ore quando BYETTA (10 mcg due volte al giorno) è stato somministrato in associazione con una singola dose di lovastatina (40 mg) rispetto a lovastatina somministrata da sola. Negli studi clinici a 30 settimane, controllati con placebo, l’uso concomitante di BYETTA con inibitori della HMG CoA reduttasi non è stato associato ad una corrispondente variazione del profilo lipidico (vedere paragrafo 5.1). Sebbene non sia richiesto un aggiustamento predeterminato della dose, il paziente dovrebbe essere avvertito di possibili variazioni del LDL-C o colesterolo totale. I profili lipidici devono essere regolarmente monitorati.
Digossina, lisinopril e warfarin
Quando digossina, lisinopril e warfarin sono stati somministrati 30 minuti dopo exenatide, è stato osservato un ritardo del Tmax di circa 2 ore. Non sono stati osservati effetti clinicamente significativi sulla Cmax o l’AUC. Tuttavia, dall’introduzione sul mercato, è stato riportato un aumentato valore dell’INR durante l’uso concomitante di warfarin e BYETTA. L’INR deve essere tenuto sotto stretto controllo all’inizio della terapia e durante l’aumento del dosaggio di BYETTA nei pazienti in trattamento con warfarin e/o derivati cumarinici (vedere paragrafo 4.8).
Etinilestradiolo e levonorgestrel
La somministrazione di un contraccettivo orale combinato (30 mcg di etinilestradiolo più 150 mcg di levonorgestrel) un'ora prima di BYETTA (10 mcg due volte al giorno) non ha modificato l'AUC, la Cmax o la Cmin di etinilestradiolo o levonorgestrel. La somministrazione del contraccettivo orale combinato 30 minuti dopo BYETTA non ha modificato l'AUC, ma ha determinato una riduzione del 45% della Cmax di etinilestradiolo, una riduzione del 27-41% della Cmax di levonorgestrel ed un ritardo di 2-4 ore del Tmax dovuto ad uno svuotamento gastrico più lento. La riduzione della Cmax è di limitata rilevanza clinica e non è necessario nessun aggiustamento della dose dei contraccettivi orali.
Non vi sono dati adeguati provenienti dall’uso di BYETTA in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. BYETTA non deve essere usato durante la gravidanza ed è raccomandato l’uso di insulina. Se una paziente desidera iniziare una gravidanza o se si verifica una gravidanza, il trattamento con BYETTA deve essere interrotto.
Non è noto se exenatide passi nel latte umano. BYETTA non deve essere usato durante l’allattamento.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Quando BYETTA viene usato in associazione ad una sulfonilurea, i pazienti devono essere informati di adottare le necessarie precauzioni per evitare la comparsa di una reazione ipoglicemica mentre stanno guidando un veicolo o usando un macchinario.
La tabella 1 elenca le reazioni avverse riportate nel corso degli studi di Fase 3. La tabella riporta le reazioni avverse che si sono verificate con un’incidenza ≥5% e che sono avvenute più frequentemente nei pazienti trattati con BYETTA rispetto ai pazienti trattati con insulina o placebo. La tabella include anche le reazioni avverse che si sono verificate con un’incidenza ≥1% e con un’incidenza, dal punto vista statistico, significativamente più alta e/o ≥2X nei pazienti trattati con BYETTA rispetto ai pazienti trattati con insulina o placebo.
Le reazioni sono di seguito elencate secondo i termini stabiliti dal MedDRA sulla base della classificazione per sistemi ed organi e alla frequenza assoluta. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10) e non comune (³1/1.000, <1/100).
Tabella 1: Reazioni avverse riportate negli studi a lungo termine di Fase 3 controllati¹
Sistema corporeo/reazione avversa | Frequenza |
Reazioni | Molto comune | Comune | Non comune |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | | |
Ipoglicemia (con metformina e una sulfonilurea) ² | X | | |
Ipoglicemia (con una sulfonilurea) | X | | |
Riduzione dell’appetito | | X | |
Patologie del sistema nervoso | | | |
Cefalea ² | | X | |
Vertigini | | X | |
Patologie gastrointestinale | | | |
Nausea | X | | |
Vomito | X | | |
Diarrea | X | | |
Dispepsia | | X | |
Dolore addominale | | X | |
Malattia da reflusso gastroesofageo | | X | |
Distensione addominale | | X | |
Pancreatite acuta | | | X³ |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | |
Iperidrosi ² | | X | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | | |
Nervosismo | | X | |
Astenia ² | | X | |
Esami diagnostici | | | |
Diminuzione del peso corporeo | | X | |
N= 1788 pazienti trattati con BYETTA nel campione “intent-to-treat (ITT)”
¹ Dati da studi di Fase 3 controllati con comparatore verso placebo, con insulina glargine o con insulina aspart bifasica (30 % insulina aspart solubile/70% cristalli di insulina aspart protaminata) nei quali i pazienti ricevevano anche metformina, tiazolidindioni o una sulfonilurea in aggiunta a BYETTA o al comparatore.
² In studi controllati con insulina come comparatore, in cui metformina e una sulfonilurea sono stati somministrati in associazione, l’incidenza per queste reazioni avverse è stata simile nei pazienti trattati con insulina e con BYETTA.
³ Non conforme ai criteri precedentemente citati; in tutti i gruppi di trattamento gli eventi di pancreatite acuta sono stati non comuni.
Ipoglicemia
Nel corso degli studi clinici su pazienti trattati con BYETTA e una sulfonilurea (con o senza metformina), l’incidenza dell’ipoglicemia è stata maggiore rispetto al placebo (23,5 % e 25,2 % contro 12,6 % e 3,3 %) ed è apparsa essere dipendente dalle dosi sia di BYETTA che della sulfonilurea. La maggior parte degli episodi di ipoglicemia sono stati di intensità da lieve a moderata e si sono tutti risolti con la somministrazione di carboidrati per via orale.
Nausea
La reazione avversa riportata più frequentemente è stata la nausea. Nei pazienti trattati con 5 mcg o 10 mcg di BYETTA, generalmente il 40-50% ha riportato almeno un episodio di nausea. La maggior parte degli episodi di nausea sono stati da lievi a moderati e si sono verificati con modalità dose-dipendente. Con il prosieguo della terapia, la frequenza e la gravità si sono ridotte nella maggior parte dei pazienti che inizialmente avevano avuto la nausea.
L’incidenza della sospensione della terapia a causa degli eventi avversi è stata dell’8% nei pazienti trattati con BYETTA, del 3% nei pazienti trattati con placebo e dell’1% nei pazienti trattati con insulina negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Gli eventi avversi più comuni che hanno portato alla sospensione del trattamento per i pazienti trattati con BYETTA sono stati la nausea (4% dei pazienti) e il vomito (1% dei pazienti). La sospensione a causa della nausea o del vomito è stata <1% nei pazienti trattati con placebo o con insulina.
I pazienti trattati con BYETTA in studi clinici di estensione in aperto a 82 settimane hanno mostrato eventi avversi simili a quelli osservati negli studi controllati.
Reazioni a livello del sito di iniezione
Sono state riportate reazioni a livello del sito di iniezione in circa il 5,1% dei soggetti che hanno ricevuto BYETTA negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Queste reazioni sono state normalmente lievi e non hanno causato un’interruzione del trattamento con BYETTA.
Immunogenicità
In linea con la potenziale immunogenicità dei farmaci proteici e peptidici, i pazienti possono sviluppare anticorpi anti-exenatide a seguito del trattamento con BYETTA. Nella maggior parte dei pazienti che sviluppano anticorpi, il titolo anticorpale diminuisce nel tempo e rimane basso per tutte le 82 settimane di osservazione.
La percentuale complessiva dei pazienti con positività anticorpale è stata consistente in tutti gli studi clinici. I pazienti che sviluppano anticorpi anti-exenatide tendono ad avere più reazioni a livello del sito di iniezione (per esempio: arrossamento della cute e prurito), ma, d’altro canto, manifestano eventi avversi di incidenza e tipo simili ai pazienti che non hanno sviluppato anticorpi. Nei tre studi studi clinici controllati con placebo (n=963), il 38% dei pazienti ha avuto un titolo basso di anticorpi anti-exenatide a 30 settimane. Per questo gruppo, il livello di controllo glicemico (HbA1c) è stato generalmente paragonabile a quello osservato nei pazienti senza risposta anticorpale. Un ulteriore 6% dei pazienti ha avuto un titolo anticorpale più alto a 30 settimane. In circa la metà di questo 6% (3% del totale dei pazienti a cui è stato somministrato BYETTA nel corso degli studi clinici), la risposta glicemica a BYETTA è risultata assente. In due studi clinici controllati con insulina come comparatore (n=475), nei pazienti trattati con BYETTA sono stati osservati efficacia ed eventi avversi confrontabili indipendentemente dal titolo anticorpale.
L’esame di campioni anticorpo-positivi da uno studio non controllato a lungo termine non ha evidenziato alcuna significativa reattività crociata con peptidi endogeni simili (glucagone o GLP-1).
Casi spontanei
Dall’introduzione di BYETTA sul mercato sono state riportate le seguenti ulteriori reazioni avverse:
Disturbi del sistema immunitario: molto raramente reazione anafilattica.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: disidratazione, generalmente associata a nausea, vomito e/o diarrea.
Patologie del sistema nervoso: disgeusia, sonnolenza.
Patologie gastrointestinali: eruttazione, costipazione, flatulenza.
Patologie renali e urinarie: alterata funzione renale, comprendente insufficienza renale acuta, peggioramento dell’insufficienza renale cronica, deterioramento della funzione renale, aumento della creatininemia (vedere paragrafo 4.4).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia (raramente), rash maculare, rash papulare, prurito, orticaria, edema angioneurotico.
Esami diagnostici: aumento del rapporto normalizzato internazionale (INR) in associazione all’uso di warfarin, in alcuni casi accompagnato da sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).
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Segni e sintomi di sovradosaggio possono includere nausea grave, vomito grave e rapida riduzione della glicemia. In caso di sovradosaggio, deve essere iniziato un appropriato trattamento di supporto (possibilmente somministrato per via parenterale) a seconda dei segni clinici e dei sintomi manifestati dal paziente.
Categoria farmacoterapeutica: Altri ipoglicemizzanti, escluse le insuline. Codice ATC: A10BX04.
Meccanismo di azione
Exenatide è un agonista del recettore del glucagon-like-peptide-1 (GLP-1) che mostra numerose azioni antiiperglicemiche del glucagon-like-peptide-1 (GLP-1). La sequenza degli aminoacidi di exenatide si sovrappone in parte a quella del GLP-1 umano. Exenatide ha mostrato in vitro di legarsi al recettore del GLP-1 umano e di attivarlo con un meccanismo di azione mediato dall’AMP ciclico e/o da altre vie di segnalazione intracellulare.
Exenatide aumenta la secrezione di insulina dalle cellule beta del pancreas con una modalità glucosio-dipendente. Man mano che la glicemia diminuisce, la secrezione di insulina rallenta. Quando exenatide è stato usato in combinazione con metformina da sola, non è stato osservato nessun aumento dell’incidenza di ipoglicemia rispetto al placebo in combinazione con metformina, ciò può essere dovuto a questo meccanismo insulinotropico glucosio-dipendente (vedere paragrafo 4.4).
Exenatide sopprime la secrezione di glucagone che è noto essere inappropriatamente elevata nei pazienti con diabete di tipo 2. Concentrazioni più basse di glucagone determinano una riduzione dell’output epatico di glucosio. Tuttavia, exenatide non altera la normale risposta del glucagone e le altre risposte ormonali all’ipoglicemia.
Exenatide rallenta lo svuotamento gastrico e di conseguenza riduce la velocità con cui il glucosio introdotto con il pasto compare in circolo.
Effetti farmacodinamici
BYETTA migliora il controllo glicemico attaraverso gli effetti immediati e prolungati sulla riduzione della glicemia a digiuno e post-prandiale nei pazienti con diabete di tipo 2.
Efficacia clinica
Gli studi clinici hanno coinvolto 3945 soggetti (2997 trattati con exenatide), 56% uomini e 44% donne, 319 soggetti (230 trattati con exenatide) avevano un’età ≥70 anni e 34 soggetti (27 trattati con exenatide) avevano un’età ≥75 anni.
BYETTA ha ridotto l’HbA1c e il peso corporeo nei pazienti trattati per 30 settimane in tre studi controllati con placebo quando BYETTA è stato aggiunto a metformina, ad una sulfonilurea o ad una combinazione di entrambe. Queste riduzioni dell’HbA1c sono state osservate generalmente dopo 12 settimane dall’inizio del trattamento. Vedere la Tabella 2. La riduzione dell’HbA1c è stata mantenuta nel tempo e la diminuzione di peso è continuata per almeno 82 settimane nel sottogruppo di pazienti trattati con 10 mcg BID che hanno completato gli studi controllati con placebo e lo studio di estensione non controllato (n=137).
Tabella 2: Risultati combinati degli studi controllati con placebo a 30 settimane (campione di pazienti “intent to treat”)
| Placebo | BYETTA 5mcg BID | BYETTA 10mcg BID |
N | 483 | 480 | 483 |
HbA1c(%) basale | 8,48 | 8,42 | 8,45 |
Variazione dall’HbA1c dal basale(%) | 0,08 | -0,59 | -0,89 |
Percentuale di pazienti che hanno ottenuto un HbA1c≤7% | 7,9 | 25,3 | 33,6 |
Percentuale di pazienti che hanno ottenuto un HbA1c≤7% (pazienti che hanno completato gli studi) | 10,0 | 29,6 | 38,5 |
Peso corporeo basale (kg) | 99,26 | 97,10 | 98,11 |
Variazione del peso corporeo dal basale (kg) | -0,65 | -1,41 | -1,91 |
In uno studio controllato con placebo della durata di 16 settimane, BYETTA (n=121) o placebo (n=112) è stato aggiunto al trattamento in atto con un tiazolidindione, con o senza metformina. BYETTA (5 mcg BID per 4 settimane, seguito da 10 mcg BID) ha determinato una riduzione statisticamente significativa dell’HbA1c basale rispetto al placebo (-0,8% contro +0,1%) così come è stata osservata anche una significativa riduzione del peso corporeo (-1,5 contro -0,2 kg). Quando BYETTA è stato usato in associazione a un tiazolidindione, l’incidenza dell’ipoglicemia è stata simile a quella osservata con placebo in associazione a un tiazolidindione. L’esperienza in pazienti con età >65 anni e nei pazienti con insufficienza renale è limitata.
Negli studi di confronto con insulina, BYETTA (5 mcg BID per 4 settimane, seguiti da 10 mcg BID) in associazione a metformina e una sulfonilurea ha migliorato in maniera significativa (statistica e clinica) il controllo glicemico, come dimostrato dalla riduzione dell’HbA1c. Questo effetto del trattamento è stato paragonabile a quello di insulina glargine in uno studio a 26 settimane (dose media di insulina 24,9 UI/die, range 4-95 UI/die, alla fine dello studio) e di insulina aspart bifasica in uno studio a 52 settimane (dose media di insulina 24,4 UI/die, range 3-78 UI/die, alla fine dello studio).
BYETTA ha ridotto l’HbAc1 da un valore basale di 8,21% (n=228) e 8,6% (n=222) dell’1,13% e 1,01%, mentre l’insulina glargine ha ridotto l’HbAc1 da un valore basale di 8,24% (n=227) dell’1,10% e l’insulina aspart bifasica da un valore basale di 8,67% (n=224) dello 0,86%. Una riduzione del peso corporeo di 2,3 kg (2,6%) è stato ottenuto con BYETTA nello studio a 26 settimane ed una riduzione di 2,5 Kg (2,7%) in uno studio a 52 settimane, mentre il trattamento con insulina è stato associato con un aumento di peso. Le differenze correlate al trattamento (BYETTA meno il comparatore) sono state -4,1 kg nello studio a 26 settimane e -5,4 kg nello studio a 52 settimane. I profili glicemici a 7 punti automisurati (prima e dopo i pasti e alle 3 di notte) hanno evidenziato valori di glicemia significativamente ridotti rispetto all’insulina nei periodi post-prandiali dopo l’iniezione di BYETTA. I valori della glicemia precedenti il pasto sono stati generalmente più bassi nei pazienti trattati con insulina rispetto ai pazienti trattati con BYETTA. I valori medi giornalieri della glicemia sono stati simili tra BYETTA e l’insulina. In questi studi l’incidenza dell’ipoglicemia è stata simile tra i due trattamenti con BYETTA e con insulina.
BYETTA non ha mostrato effetti avversi sui parametri lipidici. Con la riduzione del peso corporeo è stata osservata una tendenza ad una riduzione dei trigliceridi.
Gli studi clinici con BYETTA hanno indicato un miglioramento della funzione beta-cellulare, documentata tramite indicatori quali l’”homeostasis model assessment” (HOMA-B) per la funzione beta-cellulare e il rapporto proinsulina/insulina. Uno studio farmacodinamico ha dimostrato nei pazienti con diabete di tipo 2 (n=13) il ripristino della prima fase di secrezione insulinica e un miglioramento della seconda fase di secrezione insulinica in risposta ad un bolo endovenoso di glucosio.
Una riduzione del peso corporeo è stato osservato nei pazienti trattati con BYETTA indipendentemente dal manifestarsi di nausea, sebbene la riduzione sia maggiore nel gruppo di pazienti con nausea (riduzione media 2,4 kg contro 1,7 kg) negli studi controllati a lungo termine fino a 52 settimane.
E’ stato dimostrato che la somministrazione di exenatide riduce l’assunzione di cibo, a seguito di una riduzione dell’appetito ed un aumento del senso di sazietà.
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Assorbimento
Dopo somministrazione sottocutanea a pazienti con diabete di tipo 2, exenatide raggiunge il picco mediano della concentrazione plasmatica in 2 ore. Il picco medio di concentrazione di exenatide (Cmax) è stato 211 pg/ml e l’intera area sotto la curva (AUC0-inf) è stata di 1036 pg•h/ml dopo la somministrazione sottocutanea di una dose di 10 mcg di exenatide. L’esposizione ad exenatide è aumentata proporzionalmente all’incremento della dose terapeutica da 5 mcg a 10 mcg. Un’esposizione simile viene ottenuta con la somministrazione sottocutanea di exenatide nell’addome, nella coscia o nelle braccia.
Distribuzione
Il volume apparente medio di distribuzione di exenatide dopo somministrazione sottocutanea di una singola dose di exenatide è 28 l.
Metabolismo ed eliminazione
Studi non-clinici hanno mostrato che exenatide è eliminato principalmente per filtrazione glomerulare con successiva degradazione proteolitica. Negli studi clinici la clearance apparente media di exenatide è 9 l/h e l’emivita media terminale è di 2,4 h. Queste caratteristiche farmacocinetiche di exenatide sono indipendenti dalla dose.
Popolazioni particolari
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina da 50 a 80 ml/min) o moderata (clearance della creatinina da 30 a 50 ml/min), la clearance di exenatide è stata lievemente ridotta rispetto alla clearance in individui con funzione renale normale (riduzione del 13 % e del 36 % rispettivamente nell’insufficienza renale lieve e moderata). La clearance è stata significativamente ridotta per l’84% nei pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a dialisi (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con insufficienza epatica non sono stati condotti studi di farmacocinetica. Exenatide è eliminato principalmente per via renale, pertanto non è atteso che una disfunzione epatica alteri le concentrazioni plasmatiche di exenatide.
Sesso e razza
Sesso e razza non hanno un’influenza clinicamente rilevante sulle proprietà farmacocinetiche di exenatide.
Anziani
I dati controllati a lungo termine nei pazienti anziani sono limitati, ma non suggeriscono alcuna variazione marcata nell’esposizione ad exenatide con un aumento dell’età fino a circa 75 anni.
In uno studio di farmacocinetica su pazienti con diabete di tipo 2, la somministrazione di exenatide (10mg) ha determinato un aumento medio dell’AUC di exenatide del 36% in 15 soggetti anziani di età tra 75 e 85 anni rispetto a 15 soggetti di età tra 45 e 65 anni probabilmente in relazione alla ridotta funzionalità renale nel gruppo di età maggiore (vedere paragrafo 4.2).
Bambini e adolescenti
In uno studio di farmacocinetica condotto su 13 pazienti con diabete di tipo 2 di età compresa tra i 12 e 16 anni, la somministrazione di exenatide (5mg) in dose singola ha determinato valori leggermente inferiori dell'AUC media (16% inferiore) e della Cmax (25% inferiore) rispetto a quelli osservati in pazienti adulti.
I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute o genotossicità.
In ratti femmina a cui è stato somministrato exenatide per 2 anni, è stato osservato un aumento dell’incidenza di adenomi benigni a cellule C tiroidee alla dose più alta, 250 mcg/kg/die, una dose che ha prodotto un’esposizione plasmatica ad exenatide 130 volte superiore all’esposizione clinica nell’uomo. Questa incidenza non ha avuto una significatività statistica quando aggiustata per la sopravvivenza. Non c’è stata una risposta cancerogenica nei ratti maschio o nei topi di ambo i sessi.
Gli studi su animali non hanno indicato effetti dannosi diretti su fertilità o gravidanza. Alte dosi di exenatide durante il periodo intermedio di gravidanza hanno causato effetti sullo scheletro e ridotto lo sviluppo fetale nel topo, hanno inoltre ridotto lo sviluppo fetale nei conigli. Lo sviluppo neonatale è stato ridotto nel topo esposto ad alte dosi durante la fase finale della gravidanza e l’allattamento.
Metacresolo
mannitolo
acido acetico glaciale
sodio acetato triidrato
acqua per preparazioni iniettabili
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali.
3 anni.
Periodo di validità per la penna in uso: 30 giorni.
Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).
Non congelare.
Durante l’uso
Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
La penna non deve essere conservata con l’ago inserito.
Riposizionare il cappuccio sulla penna per proteggerla dalla luce.
Cartuccia di vetro di Tipo I con un pistone di gomma (bromobutile), disco di gomma e ghiera di alluminio. Ogni cartuccia è assemblata in un dispositivo di iniezione a penna (penna).
Ogni penna preiempita contiene 60 dosi di soluzione sterile con conservante (circa 2,4 ml)
Confezione da 1 e 3 penne. E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Gli aghi da iniezione non sono inclusi. Esempi di aghi usa e getta che possono essere usati con la penna di BYETTA sono i seguenti: aghi da 29, 30, 31 gauge (0,25 – 0,33 mm di diametro) e 12,7 mm, 8 mm o 5 mm di lunghezza.
Il paziente deve essere informato di gettare via l’ago dopo ogni iniezione.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Istruzioni per l’uso
BYETTA deve essere usato da una sola persona.
Le istruzioni per usare la penna, riportate con il foglio illustrativo, devono essere seguite attentamente. La penna deve essere conservata senza l’ago.
BYETTA non deve essere usato in presenza di particelle o se la soluzione appare torbida e/o colorata.
BYETTA non deve essere usato se è stato congelato.
Eli Lilly Nederland B.V., Grootslag 1-5, NL-3991 RA Houten, Paesi Bassi.
EU/1/06/362/003-4
037568033
037568045
20 Novembre 2006
Marzo 2010