Calcitonina Sandoz 200 Ui
Condividi


CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
  www.carloanibaldi.com
 

INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Pubblicità

 

Pubblicità

 

 

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

CALCITONINA SANDOZ 200 UI


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni dose erogata fornisce 200 UI di calcitonina come calcitonina (di salmone, sintetica) dove una UI corrisponde a 0,167 mcg di principio attivo.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Spray nasale, soluzione.

Calcitonina Sandoz 200 UI Spray nasale è una forma farmaceutica liquida per applicazione locale mediante l’utilizzo di un dispositivo spray. Il liquido appare come una soluzione limpida, incolore.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale stabilizzata per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Non è stata dimostrata riduzione di fratture all’anca.



Pubblicità

 


04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Nel trattamento dell’osteoporosi postmenopausale stabilizzata la dose raccomandata di calcitonina per somministrazione endonasale è di 200 UI una volta al giorno. Si raccomanda di associare il trattamento di calcitonina per somministrazione endonasale con un adeguato apporto di calcio e di vitamina D.

La terapia deve essere somministrata per un lungo periodo (vedere paragrafo 5.1).

Si raccomanda di somministrare Calcitonina Sandoz Spray nasale alternando le narici.

Uso in pazienti anziani, in soggetti con compromissione della funzionalità epatica e renale:

L’ampio uso di calcitonina per somministrazione endonasale nei pazienti anziani non ha evidenziato una tollerabilità ridotta del farmaco o la necessità di modificare la posologia. Lo stesso vale per i pazienti con alterata funzionalità renale o epatica.

Uso nei bambini:

La calcitonina per somministrazione endonasale è indicata nelle donne in post-menopausa, il suo utilizzo nei bambini non è appropriato.

Note:

Nel foglio illustrativo vengono riportate esattamente le istruzioni per l’uso da parte dei pazienti.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità alla calcitonina (vedere paragrafo 4.8) o ad uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione (vedere paragrafo 6.1).

Inoltre la calcitonina è controindicata in pazienti con ipocalcemia.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

È necessario effettuare un esame al naso prima di iniziare il trattamento e la terapia non va iniziata in presenza di disturbi nasali. È necessario interrompere il trattamento con calcitonina per somministrazione endonasale se si sviluppano gravi ulcerazioni della mucosa nasale (per esempio penetrazione al di sotto della mucosa o forte sanguinamento). In caso di lieve ulcerazione si deve interrompere temporaneamente il trattamento finchè non sia avvenuta la completa cicatrizzazione.

Poiché la calcitonina è un peptide, esiste la possibilità di reazioni allergiche sistemiche e sono state riportate reazioni di tipo allergico compresi casi isolati di shock anafilattico che si sono verificati nei pazienti in trattamento con calcitonina per somministrazione endonasale. Nei pazienti per i quali si sospetti una sensibilità verso la calcitonina, si consiglia di effettuare dei test di reazione cutanea prima di iniziare il trattamento.

Il conservante (benzalconio cloruro) può causare gonfiore della mucosa nasale, specialmente durante l’utilizzo a lungo termine. Se si sospetta tale reazione (per es. congestione nasale persistente) si deve considerare l’impiego di un’altra forma farmaceutica.


Links sponsorizzati

 

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

L’uso contemporaneo di calcitonina e litio può portare ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di litio. Può essere necessario riaggiustare il dosaggio di litio.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Poichè la calcitonina per somministrazione endonasale è indicata nelle donne in post-menopausa, non sono stati condotti studi clinici in donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento. Pertanto la calcitonina per somministrazione endonasale non deve essere somministrata a questo tipo di popolazione. Comunque gli studi effettuati su animali hanno dimostrato l’assenza di potenziale effetto embriotossico e teratogeno (vedere paragrafo 5.3 Dati Preclinici di sicurezza).

Non è noto se la calcitonina di salmone viene escreta nel latte materno. Negli animali la calcitonina di salmone diminuisce la lattazione e viene escreta nel latte.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Non esistono studi sull’effetto di Calcitonina Sandoz spray nasale sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Calcitonina Sandoz spray nasale può causareaffaticamento, capogiri e disturbi della visione (vedere paragrafo 4.8) che possono compromettere la capacità di risposta del paziente. Pertanto i pazienti devono essere avvisati che si potrebbero verificare questi effetti, nel qual caso non devono guidare veicoli o usare macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente sono reazioni locali, quali rinite e disturbi nasali. Essi sono generalmente lievi e raramente richiedono l’interruzione del trattamento.

Le reazioni avverse sono state elencate in classi di frequenza secondo la seguente convenzione:

molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Esami diagnostici
Raro: Sviluppo di anticorpi neutralizzanti la calcitonina1
Patologie del sistema nervoso
Comune: Capogiri, cefalea, disgeusia
Patologie dell’occhio
Non comune: Disturbi della visione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche²
Molto comune: Rinite (incluso secchezza della mucosa nasale, edema nasale, congestione nasale, starnuti, rinite allergica), disturbi nasali (per es. irritazione nasale, odore nasale, rash papuloso, parosmia, eritema della mucosa nasale, escoriazioni della mucosa)  
Comuni: Rinite ulcerativa, sinusite, epistassi, faringite
Non comuni: Tosse
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, diarrea, dolore addominale
Non comune: Vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: Prurito
Raro: Rash generalizzato
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune: Dolore muscoloscheletrico, inclusa artralgia
Patologie vascolari
Comune: Arrossamento
Non comune: Ipertensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: Affaticamento
Non comune: Sintomi simil-influenzali, edema (facciale, alle estremità e generalizzato)
Disturbi del sistema immunitario
Non comune: Reazioni di ipersensibilità
Molto raro: Reazioni anafilattiche e anafilattoidi quali tachicardia, ipotensione, collasso circolatorio e shock anafilattico

1 Sviluppo di anticorpi neutralizzanti la calcitonina. Lo sviluppo di tali anticorpi non è di solito correlato a perdita di efficacia clinica, sebbene la loro presenza in una piccola percentuale di pazienti in terapia a lungo termine ad alte dosi di calcitonina possa comportare una riduzione della risposta al prodotto. Sembra che la presenza di anticorpi non sia correlata alle reazioni allergiche, che sono rare. La diminuzione dei recettori della calcitonina può anche portare ad una riduzione della risposta clinica in una piccola percentuale di pazienti in terapia a lungo termine ad alte dosi.

² Le patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche sono generalmente lievi (in circa l’80% dei casi riportati) e solo meno del 5% dei casi richiede la sospensione del trattamento.


Links sponsorizzati

 

04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Nausea, vomito, arrossamento e capogiri sono noti essere dose-dipendenti quando la calcitonina è somministrata per via parenterale. Sono state somministrate per via parenterale dosi singole (fino a 10.000 UI) di calcitonina di salmone senza che si siano verificati effetti avversi differenti da nausea, vomito ed esacerbazione di effetti farmacologici. Tali eventi pertanto si potrebbero verificare in caso di sovradosaggio con calcitonina per somministrazione endonasale. Tuttavia la calcitonina per somministrazione endonasale somministrata fino a 1.600 UI in dose singola e fino a 800 UI al giorno per tre giorni non ha causato alcun effetto avverso grave. In caso di sintomi da sovradosaggio, si deve ricorrere ad un trattamento sintomatico.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: ormone antiparatiroideo, codice ATC: H05 BA 01 (calcitonina di salmone).

La calcitonina è un ormone calciotropico, inibisce il riassorbimento osseo attraverso una diretta azione sugli osteoclasti. Inibendo l’attività degli osteoclasti attraverso dei recettori specifici, la calcitonina di salmone diminuisce il riassorbimento osseo.

La calcitonina riduce marcatamente il ricambio osseo in presenza di condizioni caratterizzate da un aumentato tasso di riassorbimento osseo come nell’osteoporosi.

Attraverso studi istomorfometrici dell’osso condotti sia nell’uomo che nell’animale è stato dimostrato che la calcitonina non produce difetti nella mineralizzazione.

In studi di farmacologia, la calcitonina ha dimostrato di avere attività analgesica in modelli animali. La calcitonina per somministrazione endonasale produce nell’uomo una risposta biologica clinicamente rilevante, come dimostrato da un aumento dell’escrezione urinaria di calcio, fosforo e sodio (riducendo il loro riassorbimento a livello del tubolo renale) e da una diminuzione dell’escrezione urinaria di idrossiprolina. La somministrazione a lungo termine di calcitonina per via endonasale sopprime significativamente gli indicatori biochimici del ricambio osseo, come il telopeptide-C sierico (sCTX) e gli isoenzimi scheletrici della fosfatasi alcalina.

A livello della zona lombare della colonna vertebrale il trattamento con calcitonina per somministrazione endonasale induce un aumento statisticamente significativo del 1-2% della densità minerale ossea (BMD) che è evidente fin dal primo anno di trattamento e continua fino al quinto anno. Viene mantenuta la densità minerale ossea (BMD) a livello dell’anca.

In uno studio clinico della durata di 5 anni in donne in post-menopausa (studio PROOF) la somministrazione di 200 UI di calcitonina di salmone per somministrazione endonasale ha indotto una diminuzione del 33% del rischio relativo di sviluppare fratture delle vertebre. Il rischio relativo di sviluppare fratture vertebrali rispetto al placebo (trattamento con sola vitamina D e calcio) in tutte le pazienti trattate con dosi giornaliere di 200 UI era pari a 0,67 (95% IC: 0,47-0,97). Il rischio assoluto di sviluppare fratture vertebrali nei 5 anni era ridotto da 25,9% nel gruppo placebo a 17,8% nel gruppo trattato con 200 UI. Non è stata dimostrata una riduzione nelle fratture dell’anca.

La dose raccomandata di calcitonina di salmone per via endonasale nel trattamento dell’osteoporosi post-menopausale stabilizzata è di 200 UI una volta al giorno. Dosi più elevate non sono più efficaci.


Links sponsorizzati

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

La biodisponibilità di una dose da 200 UI corrispondente a quella somministrata per via parenterale, è compresa tra il 2% ed il 15%. La calcitonina somministrata per via endonasale è assorbita rapidamente attraverso la mucosa nasale ed il picco di concentrazione plasmatica si raggiunge entro la prima ora dalla somministrazione (mediana di circa 10 minuti). L’emivita di eliminazione è vicina ai 20 minuti. Non vi sono dati a conferma dell’accumulo del farmaco a seguito di somministrazione ripetuta. Un dosaggio maggiore di quello raccomandato comporta un aumento della concentrazione di farmaco nel sangue (come confermato da un aumento dell’AUC) ma non comporta un aumento della biodisponibilità relativa. Come già documentato per altri ormoni polipeptidici, è poco importante monitorare i livelli plasmatici di calcitonina di salmone, in quanto non sono direttamente predittivi dell’effetto clinico. Pertanto, è bene valutare l’attività della calcitonina usando parametri clinici di efficacia.

Il legame alle proteine plasmatiche è compreso tra 30 e 40%.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Sono stati condotti studi convenzionali su animali da laboratorio per la valutazione della tossicità a lungo termine, degli effetti sulla funzione riproduttiva, del potere mutageno e della carcinogenesi. La calcitonina di salmone è priva di potenziale embriotossico, teratogeno e mutageno.

È stato osservato un aumento dell’incidenza di adenomi ipofisari nel ratto a cui era stata somministrata calcitonina sintetica di salmone per 1 anno. Ciò è considerato un effetto specie-specifico, privo di alcuna rilevanza clinica.

La calcitonina di salmone non attraversa la barriera placentare.

È stata osservata la soppressione della produzione di latte in animali che allattavano a cui era stata somministrata calcitonina. La calcitonina è secreta nel latte.

Dati preclinici derivanti dalla letteratura mostrano che, utilizzando come modello animale ratti sia in vitro che in vivo, l’eccipiente benzalconio cloruro causa un effetto avverso -dipendente dalla concentrazione e dal tempo- sulle ciglia nasali, inclusa paralisi irreversibile. Il benzalconio cloruro induce modifiche istopatologiche della mucosa nasale dei ratti a concentrazioni pari a 0,021% o maggiori, che sono più del doppio delle concentrazioni disponibili in commercio di Calcitonina Sandoz spray nasale, soluzione (contenente 0,01% di benzalconio cloruro).

Tuttavia, la somministrazione giornaliera per via endonasale di un placebo contenente 0,01% di benzalconio cloruro o di alte dosi di calcitonina nella formulazione contenente lo 0,01% di benzalconio cloruro per 26 settimane è stata ben tollerata nelle scimmie. Non sono state osservate variazioni dell’apparato respiratorio correlate al trattamento. In cani trattati con calcitonina di salmone contenente 0,01% di benzalconio cloruro non sono state osservate evidenze anomale importanti della cavità nasale e dell’apparato respiratorio superiore. Calcitonina Sandoz spray nasale con benzalconio cloruro 0,01% non ha modificato la frequenza del movimento delle ciglia nasali nelle cavie e nei pazienti affetti da morbo di Paget per un periodo rispettivamente di 4 settimane e 6 mesi.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Benzalconio cloruro;

sodio cloruro;

acido cloridrico;

acqua depurata.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non pertinente


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Non aperto, 3 anni.

Dopo l’apertura: deve essere usato entro 4 settimane.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare. Una volta aperto, conservare a temperatura ambiente. Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere ogni volta il flacone in piedi, per ridurre il rischio di bolle d’aria che potrebbero formarsi all’interno del tubo di pescaggio.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Il dispositivo è costituito da un flacone di vetro trasparente, incolore (vetro di tipo I) e da un meccanismo spray contenente un contatore integrato automatico delle dosi e un meccanismo incorporato di arresto. Calcitonina Sandoz 200 UI spray, soluzione è confezionata in astucci da uno o due flaconi contenenti 2 ml di soluzione spray, che rilasciano almeno 14 dosi erogate da 200 UI.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Prima di utilizzare la pompa per la prima volta, questa deve essere innescata:

togliere la protezione tirandola verso l’alto e mantenere il flacone in posizione verticale e premere la parte superiore fino allo scatto. Ripetere questa operazione due volte. Dopo la prima volta il contatore di dose segna delle righe bianche e rosse, dopo la seconda volta le righe sono bianche e dopo la terza volta verdi. Il flacone è ora pronto all’uso.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Novartis Farma S.p.A.

Largo Umberto Boccioni, 1 - 21040 Origgio (VA)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Un flacone da 2,0 ml di soluzione         A.I.C. n. 023704190


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

         Prima autorizzazione:            15.07.1996

          Rinnovo:                             07.05.2007


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

01/02/2008