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CARBIDOPA LEVODOPA TEVA 20/200 mg
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 50 mg di carbidopa (come carbidopa monoidrato) e 200 mg di levodopa.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa a rilascio prolungato.
Compressa a rilascio prolungato di colore arancio-marrone, di forma rotonda e biconvessa.
Malattia di Parkinson idiopatico.
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Il dosaggio giornaliero di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato deve essere stabilito tramite un attento aggiustamento. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo durante il periodo di aggiustamento del dosaggio, in particolare in caso di comparsa o peggioramento di nausea o movimenti involontari anomali, quali discinesia, corea e distonia.
Durante la somministrazione di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può essere proseguita l’assunzione di qualsiasi altro farmaco antiparkinsoniano, ad esclusione della levodopa, anche se può essere necessario ridurne il dosaggio.
Poiché la carbidopa previene la riduzione dell’effetto della levodopa causata dalla piridossina, Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può essere somministrato anche a pazienti che assumono contemporaneamente piridossina (vitamina B6).
Precauzioni
Per mantenere l'effetto di rilascio prolungato del farmaco, le compresse possono soltanto essere assunte intere e non possono essere frazionate.
L'assunzione di cibo, in particolare alimenti ricchi di proteine, può influire sull'assorbimento della levodopa. Pertanto le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte 30 minuti prima dei pasti.
Dose iniziale
Pazienti non trattati in precedenza con levodopa
Il dosaggio iniziale raccomandato di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato è di una compressa a rilascio prolungato, 2 volte al giorno.
Il dosaggio iniziale non deve superare i 600 mg di levodopa al giorno.
Deve intercorrere un intervallo di almeno 6 ore tra i singoli dosaggi.
Tra un aggiustamento del dosaggio e l’altro, deve intercorrere un intervallo di almeno 2–4 giorni.
A seconda della gravità della malattia, può essere richiesto un periodo di tempo fino ai 6 mesi prima della comparsa di risultati ottimali del trattamento.
Raccomandazioni per il dosaggio nei pazienti trattati in precedenza con l’associazione di levodopa a rilascio non-prolungato, o a rilascio immediato, e inibitori della decarbossilasi
In caso di passaggio alla terapia con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, qualora fossero necessari dosaggi più elevati (superiori a 900 mg/die), è necessario somministrare inizialmente un dosaggio giornaliero di levodopa non superiore del 10% rispetto alla dose precedente.
Devono trascorrere almeno 12 ore tra l’ultima assunzione di levodopa associata ad inibitore della decarbossilasi e la prima dose di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
L’intervallo tra i dosaggi deve essere incrementato del 30%–50% fino a 4–12 ore.
Può essere necessario arrivare ad un dosaggio che fornisca fino al 30% in più di levodopa rispetto alla dose precedentemente utilizzata.
In caso di passaggio da una terapia con compresse di levodopa/carbidopa a rilascio immediato ad una terapia con compresse a rilascio prolungato, fare riferimento alla seguente tabella.
Levodopa/Carbidopa | Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg carbidopa compresse a rilascio prolungato |
Dose giornaliera di levodopa (mg) | Dose giornaliera di levodopa (mg) | Numero di compresse a rilascio prolungato |
300-400 | 400 | 1 compressa, due volte al giorno |
500-600 | 600 | 1 compressa, tre volte al giorno |
700-800 | 800 | 4 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi |
900-1000 | 1000 | 5 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi |
1100-1200 | 1200 | 6 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi |
1300-1400 | 1400 | 7 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi |
1500-1600 | 1600 | 8 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi |
Pazienti che hanno assunto precedentemente levodopa in monoterapia
Devono trascorrere almeno 12 ore tra l’ultima assunzione di levodopa e la prima dose di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. In pazienti con un grado di malattia da lieve a moderato, la dose iniziale consigliata è di 2 compresse a rilascio prolungato di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato due volte al giorno.
Aggiustamento del dosaggio
Una volta stabilito il dosaggio, la dose e gli intervalli di somministrazione possono essere aumentati o diminuiti in base alla risposta terapeutica.
Per la maggior parte dei pazienti, è sufficiente il trattamento che prevede la somministrazione giornaliera di 2–8 compresse a rilascio prolungato di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia. Le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte nel corso della giornata in dosi frazionate, a intervalli di 4-12 ore.
Sono stati somministrati anche dosaggi più elevati (fino a 12 compresse a rilascio prolungato) ad intervalli più brevi (meno di 4 ore), ma questa modalità di somministrazione è in genere sconsigliata.
Se gli intervalli tra le singole dosi sono inferiori alle 4 ore, oppure se nel corso della giornata vengono impiegati dosaggi differenti, la dose più bassa deve essere assunta alla fine della giornata.
Rispetto alla risposta abitualmente ottenuta con carbidopa/levodopa a rilascio immediato, in alcuni pazienti l’effetto può manifestarsi anche con un’ora di ritardo dopo la somministrazione della prima dose del mattino.
Si raccomanda un intervallo di almeno 3 giorni tra gli aggiustamenti del dosaggio.
Dose di mantenimento
L’andamento ingravescente della malattia di Parkinson richiede periodiche valutazioni cliniche. Può rendersi necessario un successivo aggiustamento del dosaggio di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Trattamento aggiuntivo con altri farmaci antiparkinsoniani
In concomitanza alla terapia con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato possono essere somministrati agenti anticolinergici, agonisti della dopamina e amantadina. Quando questi farmaci vengono aggiunti ad un regime di trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, può rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Interruzione della terapia
I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione nel caso in cui sia richiesta una brusca riduzione o interruzione della terapia con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. Questa raccomandazione riguarda in particolare i pazienti in trattamento con antipsicotici (vedere paragrafo 4.4).
Nel caso di anestesia, Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può essere somministrata fino a quando il paziente è in grado di assumere medicinali. Se la terapia è stata temporaneamente sospesa, è possibile somministrare la dose abituale non appena il paziente è in grado di assumere medicinali.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Non è ancora stata valutata la sicurezza in pazienti di età inferiore ai 18 anni. Pertanto, se ne sconsiglia l’uso in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni.
Uso negli anziani
Esiste una vasta esperienza nell’uso di carbidopa/levodopa negli anziani. Le raccomandazioni sopra indicate rispecchiano i dati clinici ottenuti da tale esperienza.
Uso in caso di insufficienza epatica e renale
Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio.
Ipersensibilità alla carbidopa, levodopa o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Glaucoma ad angolo stretto
Grave insufficienza cardiaca
Grave aritmia cardiaca
Ictus in fase acuta
Confusione mentale
Psicosi grave
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia compresse a rilascio prolungato non deve essere somministrato in situazioni in cui sia controindicato l’uso di un farmaco simpaticomimetico.
È controindicata la somministrazione contemporanea di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato e degli inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) non selettivi e degli inibitori selettivi della MAO-A. La somministrazione di questi IMAO deve essere interrotta almeno 2 settimane prima di iniziare il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Poiché la levodopa può attivare il melanoma maligno, Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato non deve essere usato in pazienti con lesioni cutanee sospette la cui natura non sia stata accertata o con un’anamnesi di melanoma.
Quando si inizia il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, i pazienti trattati in precedenza con sola levodopa devono sospendere il trattamento 12 ore prima.
Vi è una limitata esperienza nell’uso delle compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato in pazienti che non siano stati precedentemente trattati con levodopa.
In pazienti precedentemente trattati con sola levodopa si può manifestare discinesia, in quanto la carbidopa consente, a concentrazioni più elevate di levodopa, di raggiungere il cervello con conseguente formazione di livelli più elevati di dopamina. La comparsa di discinesia può rendere necessaria una riduzione del dosaggio (vedere paragrafo 4.8).
A causa del profilo farmacocinetico delle compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato, l’effetto in pazienti con discinesia mattutina può essere rallentato rispetto a quello ottenuto con le formulazioni di carbidopa/levodopa a rilascio immediato.
In pazienti con fluttuazione motoria in stadio avanzato, l’incidenza di discinesia è maggiore durante il trattamento con compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato rispetto a quello con compresse a rilascio immediato (16,5% contro 12,2%).
Così come la sola levodopa, anche Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può causare movimenti involontari e disturbi psichici.
Qualora le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato siano usate in pazienti con pregressi gravi movimenti involontari e disturbi psichici, trattati in precedenza con sola levodopa o carbidopa/levodopa a rilascio immediato, è necessario tenere tali pazienti sotto stretta osservazione. Si ritiene che queste reazioni siano scatenate da un’aumentata disponibilità di dopamina a livello cerebrale.
La somministrazione di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato potrebbe causare una recidiva di questi sintomi; potrebbe quindi essere richiesta una riduzione del dosaggio.
Tutti i pazienti devono essere attentamente monitorati nel caso in cui presentassero depressione accompagnata da tendenze suicide. I pazienti con psicosi in atto e con una storia pregressa di psicosi devono essere trattati con cautela. Se si verificasse un peggioramento di una psicosi pregressa, il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato deve essere interrotto.
L’uso di levodopa è stato associato a sonnolenza e ad attacchi di sonno improvviso. Vi sono state segnalazioni molto rare di attacchi di sonno improvviso durante lo svolgimento di attività quotidiane, in alcuni casi senza che il paziente ne fosse consapevole e senza segni premonitori. I pazienti devono essere informati di questa possibilità e devono essere avvertiti di usare molta cautela se intendono guidare veicoli o utilizzare macchinari durante il trattamento con levodopa.
I pazienti che hanno manifestato sonnolenza o attacchi di sonno improvviso non devono guidare veicoli o utilizzare macchinari. Inoltre, in questi casi, è necessario prendere in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione del trattamento.
L’associazione carbidopa/levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato deve essere usato con cautela in pazienti con gravi malattie cardiovascolari o polmonari, con asma bronchiale, con gravi patologie renali, epatiche o endocrine, sindrome di Cushing o un’anamnesi di ulcere di ematemesi o convulsioni.
Carbidopa/levodopa deve essere usata con cautela in pazienti con una storia recente di infarto miocardico che presentino residue aritmie atriali, nodali o ventricolari. In tali pazienti la funzione cardiaca deve essere controllata con particolare attenzione all’inizio del trattamento e ad ogni aggiustamento del dosaggio.
I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con cautela con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, purché la pressione intraoculare sia ben controllata. In questi pazienti, è necessario monitorare attentamente le variazioni della pressione oculare durante il trattamento.
Nei casi in cui il trattamento farmacologico della malattia di Parkinson sia stato bruscamente interrotto, è stato riportato un complesso di sintomi simile alla sindrome neurolettica maligna, con rigidità muscolare, temperatura corporea elevata, alterazioni a livello psicologico e aumento della creatina fosfochinasi sierica. Pertanto, i pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo qualora il dosaggio della carbidopa/levodopa venga ridotto bruscamente o sospeso, specialmente in caso di assunzione concomitante di farmaci antipsicotici.
L’uso di carbidopa/levodopa è sconsigliato nel trattamento di reazioni extrapiramidali iatrogene o per il trattamento della corea di Huntington.
Durante trattamenti prolungati, si raccomandano controlli periodici della funzionalità epatica, emopoietica, cardiovascolare e renale.
Ad oggi, non è ancora stata stabilita la sicurezza e l’efficacia di carbidopa/levodopa in neonati e bambini. Pertanto, se ne sconsiglia l’uso in soggetti di età inferiore ai 18 anni.
Test di laboratorio
Carbidopa e levodopa hanno causato anomalie in numerosi test di laboratorio. Queste anomalie possono verificarsi anche con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. Queste includono un aumento dei valori nei test di funzionalità epatica, quali fosfatasi alcalina, SGOT (AST), SGPT (ALT), lattico deidrogenasi, bilirubina, uremia, creatinina, acido urico e un test di Coombs positivo.
Sono state segnalate riduzioni dei valori di emoglobina e dell’ematocrito, aumenti della glicemia e dei globuli bianchi, batteriemia e sangue nelle urine.
L’associazione carbidopa/levodopa può provocare una falsa positività per la presenza di corpi chetonici nei casi in cui viene utilizzata una cartina per la determinazione della chetonuria. Questa reazione non si modifica bollendo il campione di urine.
Possono inoltre verificarsi falsi negativi nella misurazione della glicosuria quando si usano metodi basati sulla glucosio-ossidasi.
Molto raramente sono stati segnalati casi di diagnosi erronea di feocromocitoma in pazienti in terapia con carbidopa/levodopa.
In particolare all’inizio del trattamento è necessario tenere sotto stretta osservazione i pazienti con un’anamnesi di ipotensione ortostatica. Potrebbe essere necessario un trattamento in caso di ipotensione ortostatica sintomatica.
È necessario usare cautela nella somministrazione concomitante di reserpina e mantenere il paziente sotto stretta osservazione per rilevare eventuali segni di potenziamento, antagonismo e reazioni avverse insolite .
Nei pazienti trattati per la malattia di Parkinson con agonisti della dopamina, inclusa l’associazione carbidopa/levodopa, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità.
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Si consiglia di usare cautela quando Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato viene somministrato in concomitanza con i seguenti farmaci:
Agenti antiipertensivi
Nei casi in cui sono state somministrate associazioni di levodopa con un inibitore della decarbossilasi a pazienti in trattamento con alcuni farmaci antiipertensivi, si è verificata disregolazione ortostatica sintomatica. Pertanto, durante la fase di aggiustamento del trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, può essere richiesta una regolazione del dosaggio del farmaco antiipertensivo.
Antidepressivi
Si sono verificati raramente casi di eventi avversi, come ad esempio ipertensione e discinesia, derivanti dall’uso concomitante di antidepressivi triciclici e associazioni di carbidopa/levodopa (per i pazienti che assumono inibitori delle MAO non selettivi e inibitori delle MAO-A selettivi, vedere paragrafo 4.3).
È possibile usare Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato in concomitanza solo con la dose raccomandata di un inibitore selettivo della monoaminossidasi B (ad esempio selegilina cloridrato). Il rischio di ipotensione ortostatica potrebbe altrimenti aumentare.
Agenti anticolinergici
Gli agenti anticolinergici possono agire sinergicamente con la levodopa nel migliorare il tremore. Tuttavia, il loro uso concomitante può causare un peggioramento dei disturbi motori involontari. Gli agenti anticolinergici possono limitare l’effetto della levodopa ritardandone l’assorbimento. Può essere richiesto un aggiustamento della dose di levodopa.
Altri farmaci
I farmaci neurolettici (eccetto la clozapina) possono attenuare l’effetto terapeutico della levodopa. Tale combinazione è sconsigliata. In caso di necessità deve essere usata la dose minima di entrambi i farmaci. Le benzodiazepine e l’isoniazide possono attenuare l’effetto terapeutico della levodopa. Gli effetti positivi della levodopa sulla malattia di Parkinson sono diminuiti dalla fenitoina e dalla papaverina. I pazienti che assumono questi farmaci in concomitanza con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato devono essere attentamente monitorati poiché potrebbe insorgere un indebolimento della risposta terapeutica.
L’uso concomitante di selegilina e Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può scatenare una grave disregolazione ortostatica (vedere paragrafo 4.3).
Inibitori delle COMT (tolcapone, entacapone)
L’uso concomitante di inibitori delle COMT (catecol-O-metiltransferasi) e di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato può aumentare la biodisponibilità della levodopa. È possibile che il dosaggio di levodopa/carbidopa debba essere regolato.
L’amantadina agisce sinergisticamente con la levodopa e può potenziarne gli effetti indesiderati. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
La metoclopramide accelera lo svuotamento gastrico e può aumentare la biodisponibilità della carbidopa/levodopa.
Gli agenti simpaticomimetici possono potenziare gli effetti avversi cardiovascolari della levodopa.
La somministrazione concomitante di solfato di ferro e carbidopa/levodopa riduce la biodisponibilità della levodopa del 50% circa, molto probabilmente a causa della formazione di chelati. Anche la biodisponibilità di carbidopa si riduce del 75% circa. I prodotti che contengono solfato di ferro e carbidopa/levodopa devono essere somministrati separatamente mantenendo l’intervallo più lungo possibile tra le due somministrazioni.
Poiché la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l'assorbimento di levodopa può essere ridotto in alcuni pazienti che assumono una dieta iper-proteica.
Non sono stati indagati gli effetti degli antiacidi associati a carbidopa/levodopa sulla biodisponibilità della levodopa.
Gravidanza
Non vi sono dati sufficienti relativi all’impiego di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato nelle donne in gravidanza. I risultati degli studi su animali hanno evidenziato teratogenicità (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’embrione o il feto non è noto.
L’impiego di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato in gravidanza è sconsigliato salvo il caso in cui i benefici per la madre fossero superiori agli eventuali rischi per il feto. È preferibile posticipare la somministrazione di levodopa al periodo successivo al primo trimestre; nel caso non vi fosse possibilità di ritardare il trattamento o non vi fossero alternative, è necessario effettuare il monitoraggio prenatale. Le donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento.
Allattamento
La levodopa viene escreta nel latte materno in quantità significative. Pertanto, l’allattamento al seno deve essere evitato durante il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Non esistono dati relativi agli effetti di questo farmaco sulla capacità di guidare veicoli. Eventi avversi, quali sonnolenza e sensazioni di testa vuota, possono influenzare la capacità di guidare veicoli o di adoperare macchinari.
I pazienti sotto trattamento con levodopa che riferiscono sonnolenza e/o sonno improvviso devono essere avvertiti di astenersi dalla guida. Deve essere evitata qualsiasi altra attività che richiede una piena concentrazione (per esempio, l’uso di veicoli o macchinari), per non incorrere nel rischio di provocare traumi o lesioni fatali a sé stessi o agli altri.
Queste raccomandazioni restano valide fino a quando la sonnolenza o gli episodi ricorrenti descritti non si siano risolti (vedere paragrafo 4.4).
In studi clinici controllati su pazienti con fluttuazioni motorie di moderata o grave entità, l’uso di carbidopa/levodopa non ha determinato effetti indesiderati legati alla formulazione a rilascio ritardato del principio attivo.
Le reazioni avverse considerate almeno probabilmente correlate al trattamento, sono elencate di seguito per classe sistemica organica e frequenza assoluta.
La frequenza è definita come segue: molto comuni (>1/10); comuni (da >1/100 a <1/10), non comuni (da >1/1000 a <1/100), rari (da >1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Rari: leucopenia, anemia emolitica e non emolitica, trombocitopenia.
Molto rari: agranulocitosi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comuni: anoressia.
Non comuni: perdita o aumento di peso.
Disturbi psichiatrici
Comuni: allucinazioni, confusione, sensazione di testa vuota, incubi, sonnolenza, affaticamento, insonnia, depressione, molto raramente associata a tentativi di suicidio, euforia, demenza, episodi psicotici, iperattività.
Rari: agitazione, paura, disturbi del pensiero, disorientamento, cefalea, aumento della libido, torpore, convulsioni.
L’uso di carbidopa/levodopa è stato associato a sonnolenza e, ad oggi, molto raramente, ad estrema sonnolenza diurna e ad attacchi di sonno a insorgenza improvvisa.
Patologie del sistema nervoso e degli organi sensoriali
Comuni: discinesie (durante l’uso di compresse a rilascio prolungato di carbidopa/levodopa, le discinesie sono state osservate più frequentemente che durante l’uso di formulazioni di carbidopa/levodopa a rilascio immediato), corea, distonia, disturbi extrapiramidali e motori.
È possibile che si verifichi una bradicinesia (episodi on-off ) dopo alcuni mesi o anni dall’inizio del trattamento con levodopa, probabilmente associata alla progressione della malattia. In tal caso, possono essere richiesti aggiustamenti del regime e dell’intervallo di dosaggio.
Non comuni: atassia, aumento del tremore alle mani.
Rari: sindrome neurolettica maligna, parestesie, aumentata frequenza delle cadute, anomalie della deambulazione, trisma.
Patologie dell’occhio
Rari: visione offuscata, blefarospasmo, attivazione di una sindrome di Horner latente, diplopia, dilatazione pupillare, crisi oculogire.
Il blefarospasmo può essere un sintomo iniziale di sovradosaggio.
Patologie cardiache
Comuni: palpitazioni, battito cardiaco irregolare.
Patologie vascolari
Comuni: disregolazione ortostatica, tendenza allo svenimento, sincope.
Non comuni: ipertensione.
Rari: flebite.
Patologie respiratorie
Non comuni: raucedine, dolore al torace.
Rari: dispnea, ritmo respiratorio irregolare.
Patologie gastrointestinali
Comuni: nausea, vomito, secchezza della bocca, gusto amaro.
Non comuni: costipazione, diarrea, eccessiva salivazione, disfagia, flatulenza.
Rari: dispepsia, dolore gastrointestinale, colore scuro della saliva, bruxismo, singhiozzo, sanguinamento gastrointestinale, sensazione di bruciore alla lingua, ulcere duodenali.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: edema.
Rari: angioedema, orticaria, prurito, rossori, perdita di capelli, esantema, aumentata sudorazione, colore scuro del sudore, attivazione di melanoma maligno (vedere paragrafo 4.3), malattia di Schoenlein-Henoch.
Patologie del sistema muscoloscheletrico
Non comuni: miospasmo.
Patologie renali e delle vie urinarie inferiori
Non comuni: urine di colore scuro.
Rari: ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, priapismo.
Altri disturbi
Non comuni: sensazione di debolezza, malessere, riacutizzazione.
In pazienti trattati per la malattia di Parkinson con agonisti della dopamina, inclusa l’associazione carbidopa/levodopa, specialmente ad alti dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la riduzione o l’interruzione del trattamento.
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Le misure da mettere in atto nel caso di sovradosaggio acuto di carbidopa/levodopa sono in genere le stesse usate per un sovradosaggio acuto di sola levodopa, benché la piridossina non sia adatta ad attenuare l’effetto della carbidopa/levodopa.
Il paziente deve essere tenuto sotto attenta osservazione, mediante monitoraggio elettrocardiografico (ECG), per il possibile sviluppo di aritmie cardiache. Se necessario, deve essere somministrata un’appropriata terapia antiaritmica.
Deve essere sempre considerata la possibilità che il paziente abbia assunto altri farmaci insieme a Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Fino ad oggi, non è stata riportata alcuna esperienza di intervento con la dialisi e quindi non è possibile valutarne l’efficacia nel trattamento del sovradosaggio.
Gruppo farmacoterapico: agenti dopaminergici; dopamina e derivati della dopamina.
Codice ATC: N04BA02
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato è un’associazione di carbidopa, un inibitore della decarbossilazione degli aminoacidi aromatici, e di levodopa, il precursore metabolico della dopamina, in formulazione di compresse a rilascio ritardato del principio attivo sulla base di una struttura polimerica, per il trattamento della malattia di Parkinson.
Le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato sono particolarmente utili per ridurre la “fase off” in pazienti precedentemente trattati con levodopa/inibitori della decarbossilasi a rilascio rapido e che hanno presentato discinesia e fluttuazioni motorie.
Nei pazienti affetti da Malattia di Parkinson che sono stati trattati con levodopa possono manifestarsi fluttuazioni motorie. Queste manifestazioni sono caratterizzate da insufficiente dosaggio di farmaco a "fine dose", da discinesia al momento in cui si raggiungono i massimi livelli ematici del farmaco e da acinesia. Nella sua forma avanzata, la fluttuazione motoria (fenomeno on-off) è caratterizzata da cambiamenti imprevedibili che vanno dalla mobilità all’immobilità. Sebbene le cause delle fluttuazioni motorie non siano state completamente chiarite, è stato dimostrato che possono essere attenuate da regimi di trattamento che garantiscono livelli plasmatici stabili di levodopa.
La levodopa allevia i sintomi della malattia di Parkinson in quanto viene decarbossilata a dopamina a livello cerebrale. La carbidopa, che non attraversa la barriera ematoencefalica, inibisce soltanto la decarbossilazione extracerebrale della levodopa, in modo da renderne disponibile una maggiore quantità per il trasporto al cervello e la successiva conversione in dopamina.
Perciò solitamente non è necessario somministrare dosi elevate di levodopa a intervalli frequenti.
Gli effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari, in particolare quelli attribuiti alla formazione di dopamina nei tessuti extracerebrali, possono essere ridotti o eliminati utilizzando dosaggi più bassi.
In studi clinici, i pazienti con fluttuazioni motorie che assumevano carbidopa/levodopa in formulazioni a rilascio prolungato hanno presentato una riduzione della fase off rispetto a quelli trattati con compresse di carbidopa/levodopa a rilascio immediato. Dopo la somministrazione di compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato, la riduzione della fase off è piuttosto limitata (circa 10%) e la frequenza di discinesia è lievemente aumentata rispetto a quanto osservato con compresse di carbidopa/levodopa a rilascio immediato.
Nei pazienti senza fluttuazioni motorie, le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato, in condizioni controllate e con intervalli di dosaggio meno frequenti, fornivano gli stessi benefici terapeutici delle compresse a rilascio immediato. In generale, non si è riscontrato un ulteriore miglioramento negli altri sintomi della Malattia di Parkinson.
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Assorbimento
La farmacocinetica della levodopa dopo somministrazione di compresse di carbidopa/levodopa 50/200 mg a rilascio prolungato è stata studiata in volontari giovani e sani.
A seguito della somministrazione di carbidopa/levodopa 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, il picco della concentrazione plasmatica della levodopa è stato raggiunto dopo circa 2 ore, in confronto alle 0,75 ore raggiunte con compresse a rilascio immediato contenenti carbidopa e levodopa.
La media dei livelli plasmatici massimi di levodopa, durante l’uso di una formulazione a rilascio prolungato di carbidopa/levodopa 50/200 mg, è stata inferiore del 60% rispetto a quanto osservato con le compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa.
L’assorbimento in-vivo di levodopa dopo la somministrazione di una formulazione a rilascio prolungato di carbidopa/levodopa 50/200 mg è stato continuo per un periodo di 4–6 ore. In questi studi, le concentrazioni plasmatiche di levodopa oscillavano entro limiti più ristretti rispetto a quanto osservato con le compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa.
L'assunzione di cibo, in particolare alimenti ricchi di proteine, può influire sull'assorbimento della levodopa.
Pertanto le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte 30 minuti prima dei pasti.
La contemporanea assunzione di cibo ha determinato una riduzione dell’AUC del 50% e una riduzione della Cmax del 40% per la carbidopa. Tuttavia, questi livelli plasmatici più bassi di carbidopa non hanno alcuna rilevanza clinica.
Distribuzione
La levodopa è somministrata in concomitanza con la carbidopa, un inibitore delle decarbossilasi, che aumenta la biodisponibilità e diminuisce la clearance della levodopa. La clearance e il volume di distribuzione per la levodopa sono di 0,3 l/ora/kg e 0,9-1,6 l/kg rispettivamente quando viene somministrata insieme a un inibitore della decarbossilasi. Il legame con le proteine plasmatiche di levodopa è trascurabile. La levodopa non si accumula a livello plasmatico.
Metabolismo ed eliminazione
L’emivita di eliminazione per la levodopa è di circa 1-2 ore. La levodopa viene eliminata completamente attraverso il metabolismo e i metaboliti formati sono escreti principalmente attraverso le urine. Sono noti quattro percorsi metabolici, con una predominanza dello stadio di decarbossilasi per la levodopa quando questa è somministrata in assenza di inibitore enzimatico. Quando la levodopa è somministrata in concomitanza con carbidopa l’enzima decarbossilasi viene inibito; il metabolismo attraverso catecol-O-metil-transferasi (COMT) diviene perciò il percorso metabolico dominante.
Studi condotti sugli animali relativi alla sicurezza e tossicità farmacologica in seguito a somministrazione ripetuta, studi di mutagenicità e ricerche sulla carcinogenicità non hanno evidenziato rischi particolari per l’uomo. Negli studi di tossicità riproduttiva sia levodopa sia la combinazione carbidopa/levodopa hanno causato malformazioni viscerali e scheletriche nei conigli.
Nucleo della compressa
Acido fumarico
Ipromellosa
Sodio stearil fumarato
Silice colloidale anidra
Giallo chinolina (E104)
Rivestimento
Ipromellosa
Ferro ossido giallo (E172)
Ferro ossido rosso (E172)
Titanio diossido (E171)
Macrogol 6000
Non pertinente
4 anni
La conservazione di questo medicinale non richiede condizioni particolari.
Blister in Alluminio/Alluminio, confezioni da 30 compresse a rilascio prolungato.
Nessuna istruzione particolare.
Teva Pharma Italia S.r.l. – V.le G. Richard, 7 – 20143 Milano
50 mg/200 mg compresse a rilascio prolungato 30 compresse – AIC 038041063/M
11 marzo 2008