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Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio
prolungato
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 50 mg di carbidopa
(come carbidopa monoidrato) e 200 mg di levodopa.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa a rilascio prolungato.
Compressa a rilascio prolungato di colore arancio-marrone, di forma rotonda e
biconvessa.
Malattia di Parkinson idiopatico.
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Il dosaggio giornaliero di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato deve essere stabilito tramite
un attento aggiustamento. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto
controllo durante il periodo di aggiustamento del dosaggio, in
particolare in caso di comparsa o peggioramento di nausea o movimenti
involontari anomali, quali discinesia, corea e distonia.
Durante la somministrazione di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200
mg compresse a rilascio prolungato può essere proseguita l'assunzione di
qualsiasi altro farmaco antiparkinsoniano, ad esclusione della levodopa, anche
se può essere necessario ridurne il dosaggio.
Poiché la carbidopa previene la riduzione dell'effetto della levodopa causata
dalla piridossina, Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato può essere somministrato anche a pazienti che assumono
contemporaneamente piridossina (vitamina B6).
Precauzioni
Per mantenere l'effetto di rilascio prolungato del farmaco, le compresse
possono soltanto essere assunte intere e non possono essere frazionate.
L'assunzione di cibo, in particolare alimenti ricchi di proteine, può
influire sull'assorbimento della levodopa. Pertanto le compresse a rilascio
prolungato devono essere assunte 30 minuti prima dei pasti.
Dose iniziale
Pazienti non trattati in precedenza con levodopa
Il dosaggio iniziale raccomandato di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato è di una compressa a rilascio
prolungato, 2 volte al giorno.
Il dosaggio iniziale non deve superare i 600 mg di levodopa al giorno.
Deve intercorrere un intervallo di almeno 6 ore tra i singoli dosaggi.
Tra un aggiustamento del dosaggio e l'altro, deve intercorrere un intervallo
di almeno 2-4 giorni.
A seconda della gravità della malattia, può essere richiesto un periodo di
tempo fino ai 6 mesi prima della comparsa di risultati ottimali del trattamento.
Raccomandazioni per il dosaggio nei pazienti trattati in precedenza con
l'associazione di levodopa a rilascio non-prolungato, o a rilascio immediato, e
inibitori della decarbossilasi
In caso di passaggio alla terapia con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato, qualora fossero necessari dosaggi più
elevati (superiori a 900 mg/die), è necessario somministrare inizialmente un
dosaggio giornaliero di levodopa non superiore del 10% rispetto alla dose
precedente.
Devono trascorrere almeno 12 ore tra l'ultima assunzione di levodopa
associata ad inibitore della decarbossilasi e la prima dose di
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
L'intervallo tra i dosaggi deve essere incrementato del 30%-50% fino a 4-12
ore.
Può essere necessario arrivare ad un dosaggio che fornisca fino al 30% in più
di levodopa rispetto alla dose precedentemente utilizzata.
In caso di passaggio da una terapia con compresse di levodopa/carbidopa a
rilascio immediato ad una terapia con compresse a rilascio prolungato, fare
riferimento alla seguente tabella.
Levodopa/ Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
carbidopa compresse a rilascio prolungato
Dose giornaliera di Dose giornaliera di Numero di compresse
levodopa (mg) levodopa (mg) a rilascio prolungato
300-400 400 1 compressa, due volte al giorno
500-600 600 1 compressa, tre volte al giorno
700-800 800 4 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi
900-1000 1000 5 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi
1100-1200 1200 6 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi
1300-1400 1400 7 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi
1500-1600 1600 8 compresse, in 3 o più dosaggi suddivisi
Pazienti che hanno assunto precedentemente levodopa in monoterapia
Devono trascorrere almeno 12 ore tra l'ultima assunzione di levodopa e la
prima dose di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato. In pazienti con un grado di malattia da lieve a moderato,
la dose iniziale consigliata è di 2 compresse a rilascio prolungato di
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato
due volte al giorno.
Aggiustamento del dosaggio
Una volta stabilito il dosaggio, la dose e gli intervalli di somministrazione
possono essere aumentati o diminuiti in base alla risposta terapeutica.
Per la maggior parte dei pazienti, è sufficiente il trattamento che prevede
la somministrazione giornaliera di 2-8 compresse a rilascio prolungato di
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia. Le compresse a rilascio prolungato devono
essere assunte nel corso della giornata in dosi frazionate, a intervalli di 4-12
ore.
Sono stati somministrati anche dosaggi più elevati (fino a 12 compresse a
rilascio prolungato) ad intervalli più brevi (meno di 4 ore), ma questa modalità
di somministrazione è in genere sconsigliata.
Se gli intervalli tra le singole dosi sono inferiori alle 4 ore, oppure se
nel corso della giornata vengono impiegati dosaggi differenti, la dose più bassa
deve essere assunta alla fine della giornata.
Rispetto alla risposta abitualmente ottenuta con carbidopa/levodopa a
rilascio immediato, in alcuni pazienti l'effetto può manifestarsi anche con
un'ora di ritardo dopo la somministrazione della prima dose del mattino.
Si raccomanda un intervallo di almeno 3 giorni tra gli aggiustamenti del
dosaggio.
Dose di mantenimento
L'andamento ingravescente della malattia di Parkinson richiede periodiche
valutazioni cliniche. Può rendersi necessario un successivo aggiustamento del
dosaggio di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio
prolungato.
Trattamento aggiuntivo con altri farmaci antiparkinsoniani
In concomitanza alla terapia con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200
mg compresse a rilascio prolungato possono essere somministrati agenti
anticolinergici, agonisti della dopamina e amantadina. Quando questi farmaci
vengono aggiunti ad un regime di trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma
Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato, può rendersi necessario un
aggiustamento del dosaggio di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
compresse a rilascio prolungato.
Interruzione della terapia
I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione nel caso in cui
sia richiesta una brusca riduzione o interruzione della terapia con
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Questa raccomandazione riguarda in particolare i pazienti in trattamento con
antipsicotici (vedere paragrafo 4.4).
Nel caso di anestesia, Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
compresse a rilascio prolungato può essere somministrata fino a quando il
paziente è in grado di assumere medicinali. Se la terapia è stata
temporaneamente sospesa, è possibile somministrare la dose abituale non appena
il paziente è in grado di assumere medicinali.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Non è ancora stata valutata la sicurezza in pazienti di età inferiore ai 18
anni. Pertanto, se ne sconsiglia l'uso in bambini e adolescenti al di sotto dei
18 anni.
Uso negli anziani
Esiste una vasta esperienza nell'uso di carbidopa/levodopa negli anziani. Le
raccomandazioni sopra indicate rispecchiano i dati clinici ottenuti da tale
esperienza.
Uso in caso di insufficienza epatica e renale
Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio.
- - Ipersensibilità alla carbidopa, levodopa o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
- - Glaucoma ad angolo stretto
- - Grave insufficienza cardiaca
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia compresse a rilascio prolungato non
deve essere somministrato in situazioni in cui sia controindicato l'uso di un
farmaco simpaticomimetico.
�ˆ controindicata la somministrazione contemporanea di Carbidopa/Levodopa Teva
Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato e degli inibitori delle
monoaminoossidasi (MAO) non selettivi e degli inibitori selettivi della MAO-A.
La somministrazione di questi IMAO deve essere interrotta almeno 2 settimane
prima di iniziare il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Poiché la levodopa può attivare il melanoma maligno, Carbidopa/Levodopa Teva
Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato non deve essere usato in
pazienti con lesioni cutanee sospette la cui natura non sia stata accertata o
con un'anamnesi di melanoma.
Quando si inizia il trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato, i pazienti trattati in precedenza
con sola levodopa devono sospendere il trattamento 12 ore prima.
Vi è una limitata esperienza nell'uso delle compresse di carbidopa/levodopa a
rilascio prolungato in pazienti che non siano stati precedentemente trattati con
levodopa.
In pazienti precedentemente trattati con sola levodopa si può manifestare
discinesia, in quanto la carbidopa consente, a concentrazioni più elevate di
levodopa, di raggiungere il cervello con conseguente formazione di livelli più
elevati di dopamina. La comparsa di discinesia può rendere necessaria una
riduzione del dosaggio (vedere paragrafo 4.8).
A causa del profilo farmacocinetico delle compresse di carbidopa/levodopa a
rilascio prolungato, l'effetto in pazienti con discinesia mattutina può essere
rallentato rispetto a quello ottenuto con le formulazioni di carbidopa/levodopa
a rilascio immediato.
In pazienti con fluttuazione motoria in stadio avanzato, l'incidenza di
discinesia è maggiore durante il trattamento con compresse di carbidopa/levodopa
a rilascio prolungato rispetto a quello con compresse a rilascio immediato
(16,5% contro 12,2%).
Così come la sola levodopa, anche Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato può causare movimenti involontari e
disturbi psichici.
Qualora le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato siano usate
in pazienti con pregressi gravi movimenti involontari e disturbi psichici,
trattati in precedenza con sola levodopa o carbidopa/levodopa a rilascio
immediato, è necessario tenere tali pazienti sotto stretta osservazione. Si
ritiene che queste reazioni siano scatenate da un'aumentata disponibilità di
dopamina a livello cerebrale.
La somministrazione di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
compresse a rilascio prolungato potrebbe causare una recidiva di questi sintomi;
potrebbe quindi essere richiesta una riduzione del dosaggio.
Tutti i pazienti devono essere attentamente monitorati nel caso in cui
presentassero depressione accompagnata da tendenze suicide. I pazienti con
psicosi in atto e con una storia pregressa di psicosi devono essere trattati con
cautela. Se si verificasse un peggioramento di una psicosi pregressa, il
trattamento con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato deve essere interrotto.
L'uso di levodopa è stato associato a sonnolenza e ad attacchi di sonno
improvviso. Vi sono state segnalazioni molto rare di attacchi di sonno
improvviso durante lo svolgimento di attività quotidiane, in alcuni casi senza
che il paziente ne fosse consapevole e senza segni premonitori. I pazienti
devono essere informati di questa possibilità e devono essere avvertiti di usare
molta cautela se intendono guidare veicoli o utilizzare macchinari durante il
trattamento con levodopa.
I pazienti che hanno manifestato sonnolenza o attacchi di sonno improvviso
non devono guidare veicoli o utilizzare macchinari. Inoltre, in questi casi, è
necessario prendere in considerazione una riduzione del dosaggio o
l'interruzione del trattamento.
L'associazione carbidopa/levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato deve essere usato con cautela in pazienti con gravi malattie
cardiovascolari o polmonari, con asma bronchiale, con gravi patologie renali,
epatiche o endocrine, sindrome di Cushing o un'anamnesi di ulcere di ematemesi o
convulsioni.
Carbidopa/levodopa deve essere usata con cautela in pazienti con una storia
recente di infarto miocardico che presentino residue aritmie atriali, nodali o
ventricolari. In tali pazienti la funzione cardiaca deve essere controllata con
particolare attenzione all'inizio del trattamento e ad ogni aggiustamento del
dosaggio.
I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con
cautela con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio
prolungato, purché la pressione intraoculare sia ben controllata. In questi
pazienti, è necessario monitorare attentamente le variazioni della pressione
oculare durante il trattamento.
Nei casi in cui il trattamento farmacologico della malattia di Parkinson sia
stato bruscamente interrotto, è stato riportato un complesso di sintomi simile
alla sindrome neurolettica maligna, con rigidità muscolare, temperatura corporea
elevata, alterazioni a livello psicologico e aumento della creatina fosfochinasi
sierica. Pertanto, i pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo
qualora il dosaggio della carbidopa/levodopa venga ridotto bruscamente o
sospeso, specialmente in caso di assunzione concomitante di farmaci
antipsicotici.
L'uso di carbidopa/levodopa è sconsigliato nel trattamento di reazioni
extrapiramidali iatrogene o per il trattamento della corea di Huntington.
Durante trattamenti prolungati, si raccomandano controlli periodici della
funzionalità epatica, emopoietica, cardiovascolare e renale.
Ad oggi, non è ancora stata stabilita la sicurezza e l'efficacia di
carbidopa/levodopa in neonati e bambini. Pertanto, se ne sconsiglia l'uso in
soggetti di età inferiore ai 18 anni.
Test di laboratorio
Carbidopa e levodopa hanno causato anomalie in numerosi test di laboratorio.
Queste anomalie possono verificarsi anche con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma
Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato. Queste includono un aumento
dei valori nei test di funzionalità epatica, quali fosfatasi alcalina, SGOT
(AST), SGPT (ALT), lattico deidrogenasi, bilirubina, uremia, creatinina, acido
urico e un test di Coombs positivo.
Sono state segnalate riduzioni dei valori di emoglobina e dell'ematocrito,
aumenti della glicemia e dei globuli bianchi, batteriemia e sangue nelle urine.
L'associazione carbidopa/levodopa può provocare una falsa positività per la
presenza di corpi chetonici nei casi in cui viene utilizzata una cartina per la
determinazione della chetonuria. Questa reazione non si modifica bollendo il
campione di urine.
Possono inoltre verificarsi falsi negativi nella misurazione della glicosuria
quando si usano metodi basati sulla glucosio-ossidasi.
Molto raramente sono stati segnalati casi di diagnosi erronea di
feocromocitoma in pazienti in terapia con carbidopa/levodopa.
In particolare all'inizio del trattamento è necessario tenere sotto stretta
osservazione i pazienti con un'anamnesi di ipotensione ortostatica. Potrebbe
essere necessario un trattamento in caso di ipotensione ortostatica sintomatica.
�ˆ necessario usare cautela nella somministrazione concomitante di reserpina e
mantenere il paziente sotto stretta osservazione per rilevare eventuali segni di
potenziamento, antagonismo e reazioni avverse insolite.
Nei pazienti trattati per la malattia di Parkinson con agonisti della
dopamina, inclusa l'associazione carbidopa/levodopa, sono stati segnalati casi
di sindrome patologica del gioco d'azzardo, incremento della libido e
ipersessualità.
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Si consiglia di usare cautela quando Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato viene somministrato in concomitanza
con i seguenti farmaci:
Agenti antiipertensivi
Nei casi in cui sono state somministrate associazioni di levodopa con un
inibitore della decarbossilasi a pazienti in trattamento con alcuni farmaci
antiipertensivi, si è verificata disregolazione ortostatica sintomatica.
Pertanto, durante la fase di aggiustamento del trattamento con
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato,
può essere richiesta una regolazione del dosaggio del farmaco antiipertensivo.
Antidepressivi
Si sono verificati raramente casi di eventi avversi, come ad esempio
ipertensione e discinesia, derivanti dall'uso concomitante di antidepressivi
triciclici e associazioni di carbidopa/levodopa (per i pazienti che assumono
inibitori delle MAO non selettivi e inibitori delle MAO-A selettivi, vedere
paragrafo 4.3).
�ˆ possibile usare Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato in concomitanza solo con la dose raccomandata di un
inibitore selettivo della monoaminossidasi B (ad esempio selegilina cloridrato).
Il rischio di ipotensione ortostatica potrebbe altrimenti aumentare.
Agenti anticolinergici
Gli agenti anticolinergici possono agire sinergicamente con la levodopa nel
migliorare il tremore. Tuttavia, il loro uso concomitante può causare un
peggioramento dei disturbi motori involontari. Gli agenti anticolinergici
possono limitare l'effetto della levodopa ritardandone l'assorbimento. Può
essere richiesto un aggiustamento della dose di levodopa.
Altri farmaci
I farmaci neurolettici (eccetto la clozapina) possono attenuare l'effetto
terapeutico della levodopa. Tale combinazione è sconsigliata. In caso di
necessità deve essere usata la dose minima di entrambi i farmaci. Le
benzodiazepine e l'isoniazide possono attenuare l'effetto terapeutico della
levodopa. Gli effetti positivi della levodopa sulla malattia di Parkinson sono
diminuiti dalla fenitoina e dalla papaverina. I pazienti che assumono questi
farmaci in concomitanza con Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
compresse a rilascio prolungato devono essere attentamente monitorati poiché
potrebbe insorgere un indebolimento della risposta terapeutica.
L'uso concomitante di selegilina e Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia
50/200 mg compresse a rilascio prolungato può scatenare una grave disregolazione
ortostatica (vedere paragrafo 4.3).
Inibitori delle COMT (tolcapone, entacapone)
L'uso concomitante di inibitori delle COMT (catecol-O-metiltransferasi) e di
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato
può aumentare la biodisponibilità della levodopa. �ˆ possibile che il dosaggio di
levodopa/carbidopa debba essere regolato.
L'amantadina agisce sinergisticamente con la levodopa e può potenziarne gli
effetti indesiderati. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio di
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
La metoclopramide accelera lo svuotamento gastrico e può aumentare la
biodisponibilità della carbidopa/levodopa.
Gli agenti simpaticomimetici possono potenziare gli effetti avversi
cardiovascolari della levodopa.
La somministrazione concomitante di solfato di ferro e carbidopa/levodopa
riduce la biodisponibilità della levodopa del 50% circa, molto probabilmente a
causa della formazione di chelati. Anche la biodisponibilità di carbidopa si
riduce del 75% circa. I prodotti che contengono solfato di ferro e
carbidopa/levodopa devono essere somministrati separatamente mantenendo
l'intervallo più lungo possibile tra le due somministrazioni.
Poiché la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l'assorbimento di levodopa
può essere ridotto in alcuni pazienti che assumono una dieta iper-proteica.
Non sono stati indagati gli effetti degli antiacidi associati a
carbidopa/levodopa sulla biodisponibilità della levodopa.
Gravidanza
Non vi sono dati sufficienti relativi all'impiego di Carbidopa/Levodopa Teva
Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato nelle donne in
gravidanza. I risultati degli studi su animali hanno evidenziato teratogenicità
(vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'embrione o il feto non è
noto.
L'impiego di Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato in gravidanza è sconsigliato salvo il caso in cui i benefici
per la madre fossero superiori agli eventuali rischi per il feto. �ˆ preferibile
posticipare la somministrazione di levodopa al periodo successivo al primo
trimestre; nel caso non vi fosse possibilità di ritardare il trattamento o non
vi fossero alternative, è necessario effettuare il monitoraggio prenatale. Le
donne in età fertile devono usare metodi contraccettivi affidabili durante il
trattamento.
Allattamento
La levodopa viene escreta nel latte materno in quantità significative.
Pertanto, l'allattamento al seno deve essere evitato durante il trattamento con
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio prolungato.
Non esistono dati relativi agli effetti di questo farmaco sulla capacità di
guidare veicoli. Eventi avversi, quali sonnolenza e sensazioni di testa vuota,
possono influenzare la capacità di guidare veicoli o di adoperare macchinari.
I pazienti sotto trattamento con levodopa che riferiscono sonnolenza e/o
sonno improvviso devono essere avvertiti di astenersi dalla guida. Deve essere
evitata qualsiasi altra attività che richiede una piena concentrazione (per
esempio, l'uso di veicoli o macchinari), per non incorrere nel rischio di
provocare traumi o lesioni fatali a sé stessi o agli altri.
Queste raccomandazioni restano valide fino a quando la sonnolenza o gli
episodi ricorrenti descritti non si siano risolti (vedere paragrafo 4.4).
In studi clinici controllati su pazienti con fluttuazioni motorie di
moderata o grave entità, l'uso di carbidopa/levodopa non ha determinato
effetti indesiderati legati alla formulazione a rilascio ritardato del
principio attivo.
Le reazioni avverse considerate almeno probabilmente correlate al
trattamento, sono elencate di seguito per classe sistemica organica e frequenza
assoluta.
La frequenza è definita come segue: molto comuni (>1/10); comuni (da >1/100 a
<1/10), non comuni (da >1/1000 a <1/100), rari (da >1/10.000 a <1/1000), molto
rari (<1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Rari: leucopenia, anemia emolitica e non emolitica, trombocitopenia.
Molto rari: agranulocitosi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comuni: anoressia.
Non comuni: perdita o aumento di peso.
Disturbi psichiatrici
Comuni: allucinazioni, confusione, sensazione di testa vuota, incubi,
sonnolenza, affaticamento, insonnia, depressione, molto raramente associata a
tentativi di suicidio, euforia, demenza, episodi psicotici, iperattività.
Rari: agitazione, paura, disturbi del pensiero, disorientamento, cefalea,
aumento della libido, torpore, convulsioni.
L'uso di carbidopa/levodopa è stato associato a sonnolenza e, ad oggi, molto
raramente, ad estrema sonnolenza diurna e ad attacchi di sonno a insorgenza
improvvisa.
Patologie del sistema nervoso e degli organi sensoriali
Comuni: discinesie (durante l'uso di compresse a rilascio prolungato di
carbidopa/levodopa, le discinesie sono state osservate più frequentemente che
durante l'uso di formulazioni di carbidopa/levodopa a rilascio immediato),
corea, distonia, disturbi extrapiramidali e motori.
�ˆ possibile che si verifichi una bradicinesia (episodi on-off ) dopo alcuni
mesi o anni dall'inizio del trattamento con levodopa, probabilmente associata
alla progressione della malattia. In tal caso, possono essere richiesti
aggiustamenti del regime e dell'intervallo di dosaggio.
Non comuni: atassia, aumento del tremore alle mani.
Rari: sindrome neurolettica maligna, parestesie, aumentata frequenza delle
cadute, anomalie della deambulazione, trisma.
Patologie dell'occhio
Rari: visione offuscata, blefarospasmo, attivazione di una sindrome di Horner
latente, diplopia, dilatazione pupillare, crisi oculogire.
Il blefarospasmo può essere un sintomo iniziale di sovradosaggio.
Patologie cardiache
Comuni: palpitazioni, battito cardiaco irregolare.
Patologie vascolari
Comuni: disregolazione ortostatica, tendenza allo svenimento, sincope.
Non comuni: ipertensione.
Rari: flebite.
Patologie respiratorie
Non comuni: raucedine, dolore al torace.
Rari: dispnea, ritmo respiratorio irregolare.
Patologie gastrointestinali
Comuni: nausea, vomito, secchezza della bocca, gusto amaro.
Non comuni: costipazione, diarrea, eccessiva salivazione, disfagia,
flatulenza.
Rari: dispepsia, dolore gastrointestinale, colore scuro della saliva,
bruxismo, singhiozzo, sanguinamento gastrointestinale, sensazione di bruciore
alla lingua, ulcere duodenali.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comuni: edema.
Rari: angioedema, orticaria, prurito, rossori, perdita di capelli, esantema,
aumentata sudorazione, colore scuro del sudore, attivazione di melanoma maligno
(vedere paragrafo 4.3), malattia di Schoenlein-Henoch.
Patologie del sistema muscoloscheletrico
Non comuni: miospasmo.
Patologie renali e delle vie urinarie inferiori
Non comuni: urine di colore scuro.
Rari: ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, priapismo.
Altri disturbi
Non comuni: sensazione di debolezza, malessere, riacutizzazione.
In pazienti trattati per la malattia di Parkinson con agonisti della
dopamina, inclusa l'associazione carbidopa/levodopa, specialmente ad alti
dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d'azzardo,
incremento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la
riduzione o l'interruzione del trattamento.
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Le misure da mettere in atto nel caso di sovradosaggio acuto di
carbidopa/levodopa sono in genere le stesse usate per un sovradosaggio acuto
di sola levodopa, benché la piridossina non sia adatta ad attenuare l'effetto
della carbidopa/levodopa.
Il paziente deve essere tenuto sotto attenta osservazione, mediante
monitoraggio elettrocardiografico (ECG), per il possibile sviluppo di aritmie
cardiache. Se necessario, deve essere somministrata un'appropriata terapia
antiaritmica.
Deve essere sempre considerata la possibilità che il paziente abbia assunto
altri farmaci insieme a Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg
compresse a rilascio prolungato.
Fino ad oggi, non è stata riportata alcuna esperienza di intervento con la
dialisi e quindi non è possibile valutarne l'efficacia nel trattamento del
sovradosaggio.
Gruppo farmacoterapico: agenti dopaminergici; dopamina e derivati della
dopamina.
Codice ATC: N04BA02
Carbidopa/Levodopa Teva Pharma Italia 50/200 mg compresse a rilascio
prolungato è un'associazione di carbidopa, un inibitore della decarbossilazione
degli aminoacidi aromatici, e di levodopa, il precursore metabolico della
dopamina, in formulazione di compresse a rilascio ritardato del principio attivo
sulla base di una struttura polimerica, per il trattamento della malattia di
Parkinson.
Le compresse di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato sono particolarmente
utili per ridurre la "fase off" in pazienti precedentemente trattati con
levodopa/inibitori della decarbossilasi a rilascio rapido e che hanno presentato
discinesia e fluttuazioni motorie.
Nei pazienti affetti da Malattia di Parkinson che sono stati trattati con
levodopa possono manifestarsi fluttuazioni motorie. Queste manifestazioni sono
caratterizzate da insufficiente dosaggio di farmaco a "fine dose", da discinesia
al momento in cui si raggiungono i massimi livelli ematici del farmaco e da
acinesia. Nella sua forma avanzata, la fluttuazione motoria (fenomeno on-off) è
caratterizzata da cambiamenti imprevedibili che vanno dalla mobilità
all'immobilità. Sebbene le cause delle fluttuazioni motorie non siano state
completamente chiarite, è stato dimostrato che possono essere attenuate da
regimi di trattamento che garantiscono livelli plasmatici stabili di levodopa.
La levodopa allevia i sintomi della malattia di Parkinson in quanto viene
decarbossilata a dopamina a livello cerebrale. La carbidopa, che non attraversa
la barriera ematoencefalica, inibisce soltanto la decarbossilazione
extracerebrale della levodopa, in modo da renderne disponibile una maggiore
quantità per il trasporto al cervello e la successiva conversione in dopamina.
Perciò solitamente non è necessario somministrare dosi elevate di levodopa a
intervalli frequenti.
Gli effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari, in particolare
quelli attribuiti alla formazione di dopamina nei tessuti extracerebrali,
possono essere ridotti o eliminati utilizzando dosaggi più bassi.
In studi clinici, i pazienti con fluttuazioni motorie che assumevano
carbidopa/levodopa in formulazioni a rilascio prolungato hanno presentato una
riduzione della fase off rispetto a quelli trattati con compresse di
carbidopa/levodopa a rilascio immediato. Dopo la somministrazione di compresse
di carbidopa/levodopa a rilascio prolungato, la riduzione della fase off è
piuttosto limitata (circa 10%) e la frequenza di discinesia è lievemente
aumentata rispetto a quanto osservato con compresse di carbidopa/levodopa a
rilascio immediato.
Nei pazienti senza fluttuazioni motorie, le compresse di carbidopa/levodopa a
rilascio prolungato, in condizioni controllate e con intervalli di dosaggio meno
frequenti, fornivano gli stessi benefici terapeutici delle compresse a rilascio
immediato. In generale, non si è riscontrato un ulteriore miglioramento negli
altri sintomi della Malattia di Parkinson.
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Assorbimento
La farmacocinetica della levodopa dopo somministrazione di compresse di
carbidopa/levodopa 50/200 mg a rilascio prolungato è stata studiata in volontari
giovani e sani.
A seguito della somministrazione di carbidopa/levodopa 50/200 mg compresse a
rilascio prolungato, il picco della concentrazione plasmatica della levodopa è
stato raggiunto dopo circa 2 ore, in confronto alle 0,75 ore raggiunte con
compresse a rilascio immediato contenenti carbidopa e levodopa.
La media dei livelli plasmatici massimi di levodopa, durante l'uso di una
formulazione a rilascio prolungato di carbidopa/levodopa 50/200 mg, è stata
inferiore del 60% rispetto a quanto osservato con le compresse a rilascio
immediato contenenti levodopa e carbidopa.
L'assorbimento in-vivo di levodopa dopo la somministrazione di una
formulazione a rilascio prolungato di carbidopa/levodopa 50/200 mg è stato
continuo per un periodo di 4-6 ore. In questi studi, le concentrazioni
plasmatiche di levodopa oscillavano entro limiti più ristretti rispetto a quanto
osservato con le compresse a rilascio immediato contenenti levodopa e carbidopa.
L'assunzione di cibo, in particolare alimenti ricchi di proteine, può
influire sull'assorbimento della levodopa.
Pertanto le compresse a rilascio prolungato devono essere assunte 30 minuti
prima dei pasti.
La contemporanea assunzione di cibo ha determinato una riduzione dell'AUC del
50% e una riduzione della Cmax del 40% per la carbidopa. Tuttavia, questi
livelli plasmatici più bassi di carbidopa non hanno alcuna rilevanza clinica.
Distribuzione
La levodopa è somministrata in concomitanza con la carbidopa, un inibitore
delle decarbossilasi, che aumenta la biodisponibilità e diminuisce la clearance
della levodopa. La clearance e il volume di distribuzione per la levodopa sono
di 0,3 l/ora/kg e 0,9-1,6 l/kg rispettivamente quando viene somministrata
insieme a un inibitore della decarbossilasi. Il legame con le proteine
plasmatiche di levodopa è trascurabile. La levodopa non si accumula a livello
plasmatico.
Metabolismo ed eliminazione
L'emivita di eliminazione per la levodopa è di circa 1-2 ore. La levodopa
viene eliminata completamente attraverso il metabolismo e i metaboliti formati
sono escreti principalmente attraverso le urine. Sono noti quattro percorsi
metabolici, con una predominanza dello stadio di decarbossilasi per la levodopa
quando questa è somministrata in assenza di inibitore enzimatico. Quando la
levodopa è somministrata in concomitanza con carbidopa l'enzima decarbossilasi
viene inibito; il metabolismo attraverso catecol-O-metil-transferasi (COMT)
diviene perciò il percorso metabolico dominante.
Studi condotti sugli animali relativi alla sicurezza e tossicità
farmacologica in seguito a somministrazione ripetuta, studi di mutagenicità e
ricerche sulla carcinogenicità non hanno evidenziato rischi particolari per
l'uomo. Negli studi di tossicità riproduttiva sia levodopa sia la combinazione
carbidopa/levodopa hanno causato malformazioni viscerali e scheletriche nei
conigli.
Nucleo della compressa
Acido fumarico
Ipromellosa
Sodio stearil fumarato
Silice colloidale anidra
Giallo chinolina (E104)
Rivestimento
Ipromellosa
Ferro ossido giallo (E172)
Ferro ossido rosso (E172)
Titanio diossido (E171)
Macrogol 6000
Non pertinente
4 anni
La conservazione di questo medicinale non richiede condizioni particolari.
Blister in Alluminio/Alluminio, confezioni da 30 compresse a rilascio
prolungato.
Nessuna istruzione particolare.
Teva Pharma Italia S.r.l. - V.le G. Richard, 7 - 20143 Milano
50 mg/200 mg compresse a rilascio prolungato 30 compresse - AIC 038041063/M
11 marzo 2008