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CEFTAZIDIMA GERMED
Ceftazidima GERMED 250 mg/1 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un faconcino di polvere contiene
Principio attivo: Ceftazidima pentaidrato 291 mg (pari a ceftazidima 250 mg)
Ceftazidima GERMED 500 mg/1,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un faconcino di polvere contiene
Principio attivo: Ceftazidima pentaidrato 582 mg (pari a ceftazidima 500 mg)
Ceftazidima GERMED 1 g/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un faconcino di polvere contiene
Principio attivo: Ceftazidima pentaidrato 1,164 g (pari a ceftazidima 1 g)
Ceftazidima GERMED 1 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
Un faconcino di polvere contiene
Principio attivo: Ceftazidima pentaidrato 1,164 g (pari a ceftazidima 1 g)
Ceftazidima GERMED 2 g polvere per soluzione per infusione
Un faconcino di polvere contiene
Principio attivo: Ceftazidima pentaidrato 2,328 g (pari a ceftazidima 2 g)
Per gli eccipienti v. par.6.1
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso.
Polvere per soluzione per infusione.
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi “difficili” o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.
Profilassi chirurgica: la somministrazione di Ceftazidima GERMED risulta in grado di ridurre l’incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminanti o potenzialmente tali.
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Ceftazidima GERMED va somministrata per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda).
Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso, sensibilità, sito e tipo di infezione, età, funzionalità renale e secondo il giudizio del Medico.
Via intramuscolare
Adulti: 1-3 g/die in 2-3 somministrazioni.
Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni.
Bambini: 30-100 mg/Kg/die in 2-3 somministrazioni.
Il dosaggio abituale è di 50 mg/Kg/die in 2 somministrazioni.
Quando si richiedono dosaggi più elevati, si può ricorrere alla via endovenosa.
Via endovenosa
Adulti: 1-6 g/die
Bambini: 30-100 mg/kg/die.
Nei casi di particolare gravità (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia può essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3 somministrazioni.
Anziani
Nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di età superiore agli 80 anni.
Pazienti con compromissione renale
La ceftazidima è escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Si dovrebbe somministrare una dose inziale di 1 g. Per il mantenimento è necessario far riferimento al GFR.
Dose di mantenimento della ceftazidima raccomandata nell’insufficienza renale
Clearance Creatina ml/min | Creatinina sierica appros. mcmol/l (mg/dl) | Dose unitaria raccomandata (g) | Intervallo tra le somministrazioni (ore) |
> 50 | < 150 (<1,7) | Dosaggio normale |
50-31 | 150-200 (1,7-2,3) | 1 | 12 |
30-16 | 200-350 (2,3-4) | 1 | 24 |
15-6 | 350-500 (4-5,6) | 0.5 | 24 |
<5 | > 500 (> 5,6) | 0.5 | 48 |
Nelle infezioni gravi si può aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione; in questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andrà adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso privato dei grassi.
Profilassi chirurgica
Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell’intervento 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in dose singola (profilassi “ultra short term”) o in dosi ripetute ( profilassi “short term”).
Emodialisi
L’emivita sierica durante l’emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti è opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi indicate in tabella di cui sopra
Dialisi peritoneale
La ceftazidima può esser impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima può essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi).
Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalità renale ridotta.
Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosa seguire le raccomandazioni posologiche riportate nelle sugenti tabelle:
Dosaggio consigliato di ceftazidima nell’emofiltrazione continua venovenosa
Dose di mantenimento (mg) per un tasso di ultrafiltrazione (ml/min) |
Funzionalità renale residua (clearance creatinina ml/min) | 5 | 16.7 | 33.3 | 50 |
0 | 250 | 250 | 500 | 500 |
5 | 250 | 250 | 500 | 500 |
10 | 250 | 500 | 500 | 750 |
15 | 250 | 500 | 500 | 750 |
20 | 500 | 500 | 500 | 750 |
La dose di mantenimento deve essere somministrata ogni 12 ore
Dosaggio consigliato di ceftazidima durante l’emodialisi continua venovenosa
Funzionalità renale residua (clearance creatinina ml/min) | Dose di mantenimento (mg) per un tasso di flusso dializzato di: |
1.0 litri/ora | 2.0 litri/ora |
Tasso di ultrafiltrazione (litri/ora) | Tasso di ultrafiltrazione (litri/ora) |
0.5 | 1.0 | 2.0 | 0.5 | 1.0 | 2.0 |
O | 500 | 500 | 500 | 500 | 500 | 750 |
5 | 500 | 500 | 750 | 500 | 500 | 750 |
10 | 500 | 500 | 750 | 500 | 750 | 1000 |
15 | 500 | 750 | 750 | 750 | 750 | 1000 |
20 | 750 | 750 | 1000 | 750 | 750 | 1000 |
Ipersensibilità agli antibiotici della classe delle cefalosporine.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (v. par.4.6).
Prima di iniziare il trattamento con la Ceftazidima GERMED accertarsi che il paziente abbia manifestato precedenti reazioni di ipersensibilità alla ceftazidima, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri farmaci. La Ceftazidima GERMED , analogamente a tutti gli altri antibiotici beta-lattamici, va somministrato con cautela in pazienti in cui si sono manifestate reazioni allergiche alla penicillina. In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed eventualmente istituire un trattamento idoneo (adrenalina, anitistaminici, corticosteroidi) ed altre opportune misure di emergenza.
Casi di colite pseudomembranosa sono stati descritti in concomitanza all’uso di tutti gli antibiotici a largo spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine); è importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante la terapia.
Tali forme di colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e può facilitare la crescita di clostridi. Gli studi effettuati hanno evidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la principale causa della colite associata all’uso di antibiotici.
Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine.
Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da “Clostridium difficile” indotta da antibiotici.
Devono essere escluse altre forme di colite.
Il trattamento concomitante con alti dosaggi di cefalosporine e medicinali nefrotossici quali aminoglicosidi o diuretici potenti (ad esempio furosemide) possono avere un effetto negativo sulla funzionalità renale. L’esperienza clinica ha mostrato che probabilmente ciò non costituisce un p problema se la ceftazidima viene somministrata ai dosaggi raccomandati.
Non si evidenzia che la ceftazidima abbia effetti negativi sulla funzionalità renale alle normali dosi terapeutiche.
La Ceftazidima è escreta per via renale. Pertanto, come per tutti gli antibiotici eliminati per tale via, In pazienti con moderata o grave insufficienza renale, si raccomanda di ridurre la dose per evitare le conseguenze cliniche di concentrazioni ematiche eccessive, quali ad esempio convulsioni o sequele neurologiche. (vedi “Dose, modi e tempo di somministrazione” e “Effetti Indesiderati”).
Come per altri antibiotici a largo spettro l’uso prolungato della Ceftazidima può favorire l’emergere opportunistico di microorganismi o ceppi non sensibili (ad esempio Candida ed Enterococchi) che richiede l’adozione di misure adeguate o l’eventuale interruzione del trattamento. E’ pertanto essenziale un assiduo controllo delle condizioni del paziente.
Come per altre cefalosporine e penicilline a spettro allargato alcuni ceppi di Enterobacter spp. e Serratia spp, inizialmente sensibili, possono manifestare resistenza durante la terapia con ceftazidima. Pertanto nel corso del trattamento di tali infezioni, se ritenuto clinicamente appropriato, deve essere valutata la possibilità di eseguire successivi test di sensibilità.
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L’uso concomitante di alti dosaggi con medicinali nefrotossici può avere effetti negativi sulla funzionalità renale (vedi “Avvertenze speciali” e “Precauzioni per l’uso”).
Il cloramfenicolo è un antagonista in vitro della ceftazidima e delle altre cefalosporine. La rilevanza clinica di tale osservazione non è conosciuta, ma qualora Ceftazidima GERMED e cloramfenicolo siano somministrati in concomitanza bisogna considerare la possibilità che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.
La somministrazione delle cefalosporine può interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositività della glicosuria con i metodi di Benedict, Feeling e “Clinitest”, basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. La ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggio con picrato alcalino.
Non si sono evidenziati sperimentalmente aspetti embriotossici o teratogenici con la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi effettiva necessità, sotto il diretto controllo del Medico.
La Ceftazidima è escreta in piccole quantità nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.
La Ceftazidima GERMED non influenza le capacità di guida né l’uso di macchinari.
Reazioni locali: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare;
Reazioni di ipersensibilità: rash urticariodi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalosporine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica;
Reazioni gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite può essere associata alla presenza di Clostridium difficile e presentarsi sotto la forma di colite pseudomembranosa;
Reazioni genito-urinarie: candidiasi, vaginite;
Reazioni a livello del tratto epatobiliare e del pancreas.
Molto raramente ittero.
Reazioni neurologiche: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazioni di sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della Ceftazidima non era stato opportunamente ridotto;
Modificazioni dei parametri di laboratorio: sono state riferite in corso di terapia con Ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, positività al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, alterazioni in uno o più parametri di funzionalità epatica quali ALT (SGPT). AST (SGOT), LDH, GGT e fosfatasi alcalina.
Come per altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi.
In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività talora false dei test di Coombs. Ciò può interferire con i test di compatibilità ematica.
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Il sovradosaggio può portare a sequele neurologiche tra le quali encefalopatia, convulsioni e coma. I livelli sierici di ceftazidima sono ridotti dalla emodialisi o dalla dialisi peritoneale.
Categoria farmacoterapeutica: antibatterici beta-lattamici. Cefalospirine.
Codice ATC: J01DD02.
La ceftazidima è un derivato dell’acido cefalosporanico che si caratterizza per uno spettro antibatterico ampio, un’elevata resistenza alle beta-lattamasi ed una spiccata attività in vitro e in vivo anche sullo Pseudomonas, di norma resistente agli antibiotici beta-lattamici. Ciò è dovuto alla presenza contemporanea, nella catena laterale, del gruppo aminotiazolico, del gruppo propossiminico e del gruppo carbossilico.
Spettro antibatterico e meccanismo d’azione: Ceftazidima GERMED è un antibiotico a spettro particolarmente ampio e ad azione battericida. Provoca infatti lisi della cellula batterica per inibizione della sintesi di mucoproteine a livello della parete cellulare. Il suo effetto battericida si manifesta a concentrazioni pari o prossime alle concentrazioni minime inibenti.
Ceftazidima GERMED risulta attiva in vitro nei confronti di una vasta gamma di germi Gram- positivi e Gram-negativi, sia aerobi che anaerobi, compresi ceppi resistenti ad antibiotici aminoglicosidici ed antibiotici betalattamici (cefalosporine e penicilline semisintetiche).
Nell’impiego clinico trova indicazioni solo nelle infezioni gravi dovute ai seguenti germi gram-negativi: Pseudomonas perugino, Pseudomonas spp, Serratia sp, Enterobacter spp, Citrobacter spp. Ceftazidima GERMED trova inoltre indicazione nella profilassi delle infezioni chirurgiche.
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Assorbimento
Ceftazidima GERMED, dopo somministrazione per via parenterale sotto forma di sale sodico, raggiunge elevate e persistenti concentrazioni ematiche: nell’uomo dopo somministrazione intramuscolare di 500 mg ed 1g si raggiungono rapidamente concentrazioni massime rispettivamente di 18 e 37 mcg/ml. Il picco viene raggiunto dopo circa 1 ora dalla somministrazione i.m.
Dopo 8 ore dalla somministrazione sia endovenosa che intramuscolare il farmaco è ancora presente nel sangue a livelli terapeuticamente efficaci.
L’emivita sierica è di circa 2 ore.
L’entità del legame con le proteine del siero è molto bassa e dell’ordine del 10%: pertanto una larga quota di antibiotico è immediatamente disponibile dal sangue ai tessuti ed a solvere una pronta azione antibatterica.
Distribuzione tissutale
La ceftazidima presenta, dopo somministrazione di una dose di 1 o 2 g, un elevato grado di diffusione in tutti i principali organi e tessuti, dove raggiunge concentrazioni superiori alle concentrazioni minime inibenti (CMI) dei principali germi patogeni. (Tab. 1)
Tab. 1: Concentrazioni della ceftazidima nei principali tessuti e liquidi biologici.
Tessuto, organo o liquido organico | Concentrazione media al picco (mcg/g o mcg/ml) Dose impiegata e via di somministrazione |
1 g i.m. | 1 g e.v. | 2 g e.v. |
Tessuto polmonare | 12,0 | 16,3 | 70,0 |
Mucosa bronchiale | 96,5 | - | - |
Pleura | 16,1 | - | - |
Liquido pleurico | 14,7 | - | 30,0 |
Espettorato | 3,0 | 7,6 | 9,3 |
Tonsilla | 18,0 | - | - |
Mucosa seni mascellari | 19,7 | - | - |
Essudato orecchio medio | - | 37,3 | - |
Tessuto prostatico | - | 50,5 | 55,0 |
Mucosa vescicale | - | 69,4 | - |
Rene | - | - | 12,1 |
Endometrio | - | 36,0 | - |
Miometrio | - | 44,9 | - |
Tube | - | 42,7 | - |
Ovaio | - | 41,3 | - |
Bile | 21,1 | 37,4 | - |
Parete colecisti | - | 29,5 | - |
Fluido duodenale | - | - | 21,0 |
Liquido ascitico | 13,9 | 11,9 | - |
Liquido peritoneale | - | 66,7 | - |
Appendice | - | 24,4 | - |
Muscolo cardiaco | - | - | 34,5 |
Valvole cardiache | - | - | 37,4 |
Liquido pericardico | - | 13,1 | - |
Muscolo scheletrico | - | 12,7 | 45,5 |
Tessuto sottocutaneo | - | - | 21,0 |
Cute | - | - | 38,2 |
Essudato di ferita chirurgica | - | 39,9 | 52,4 |
Tessuto adiposo sottocutaneo | - | 10,1 | - |
Tessuto osseo spugnoso | - | - | 29,4 |
Tessuto osseo corticale | - | - | 27,9 |
Liquido sinoviale | - | - | 40,9 |
Tessuto cerebrale | - | 7,45 | - |
Liquor (normale) | - | - | 1,8 |
Liquor (meningite) | - | - | 15,0 |
Umor acqueo | - | - | 11,0 |
Liquido linfatico | - | 24,0 | - |
La ceftazidima attraversa la barriera
Escrezione: la Ceftazidima non viene metabolizzata dall’organismo e viene eliminata in forma attiva dal rene mediante filtrazione glomerulare. Circa il 90% della dose somministrata viene recuperata nelle urine delle 24 ore.
L’eliminazione della ceftazidima è diminuita nei pazienti con con funzionalità renale compromessa e la dose deve essere ridotta. Meno dell’1% è escreta attraverso la bile che limita la quantità che entra nell’intestino.
Tossicità acuta:
Nel corso delle prove sperimentali, la ceftazidima ha presentato negli animali studiati (topi, ratti, conigli e cani), una tossicità acuta molto bassa; a titolo esemplificativo si riporta la DL 50 nel topo:
via e.v. circa 8050 mg/Kg; via i.m. maggiore di 2500 mg/Kg di peso corporeo.
Nefrotossicità per somministrazione unica:
le prove condotte non hanno dimostrato segni di necrosi nei reni degli animali sottoposti a sperimentazione.
Tossicità per somministrazioni ripetute
Gli studi condotti su ratti (somministrazione e.v. per 4 settimane) e cani (somministrazione e.v. per 14 settimane e i.m. per 12 settimane) non hanno messo in evidenza, nonostante i dosaggi molto elevati, alcuna azione di tipo tossico negli animali.
Accurati esami clinici effettuati periodicamente nel corso della prova hanno sempre dato conferma del normale stato di salute degli animali.
Flaconcini di polvere: sodio carbonato anidro
Fiale solvente: acqua per preparazioni iniettabili
La ceftazidima può essere diluita negli usuali liquidi infusionali, fatta eccezione per le soluzioni di sodio bicarbonato nelle quali è meno stabile. Inoltre la ceftazidima non deve essere miscelata nello stesso set infusionale o nella siringa con gli aminoglicosidi.
Sono state segnalate formazioni di precipitati addizionando vancomicina alle soluzioni di ceftazidima. Qualora si presentasse la necessità di somministrare sequenzialmente questi due antibiotici è consigliabile far defluire un’adeguata quantità di liquido infusionale, al fine di ottenere un adeguato lavaggio del set infusionale, tra le due somministrazioni.
Compatibilità
La ceftazidima, a concentrazioni comprese tra 1 mg/ml e 40 mg/ml è compatibile con:
Sodio cloruro 0.9 %
Sodio lattato M/6
Soluzione di Hartmann
Destrosio 5%
Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,225%
Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,45%
Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,9%
Destrosio 4% e Sodio cloruro 0,18%
Destrosio 10%
Destrano 40 10% in Sodio cloruro 0,9%
Destrano 40 10% in Destrosio 5%
Destrano 70 6% in Sodio cloruro 0,9%
Destrano 70 6% in Destrosio 5%
La Ceftazidima a concentrazioni comprese tra 0,05 mg/ml e 0,25 mg/ml è compatibile con la soluzione lattato per dialisi intraperitoneale.
La Ceftazidima può essere ricostituita per uso intramuscolare con Lidocaina cloridrato allo 0,5% o 1 %.
La Ceftazidima alla concentrazione di 4 mg/ml può essere addizionata a:
Idrocortisone (Idrocortisone sodio fosfato) 1 mg/ml in sodio cloruro 0,9% o destrosio 5%, Cefuroxima (Cefuroxima sodica) 3 mg/ml in sodio cloruro 0.9%, Cloxacillina (Cloxacillina sodica) 4 mg/ml in Sodio cloruro 0.9%, Eparina 10 UI/ml o 40 mEq/l in sodio cloruro 0.9%, Potassio cloruro 10 mEq/l o 40 mEq/l in sodio cloruro 0.9%.
Nelle soluzioni così ottenute entrambi i componenti mantengono la propria attività.
500 mg di Ceftazidima, ricostituiti con 1,5 ml di Acqua per preparazioni iniettabili, possono essere addizionati a soluzioni di Metronidazolo (500mg/100 ml) ed entrambi mantengono la loro attività.
2 anni
Prima della ricostituzione conservare i faconcini a temperatura non superiore a 25°C e al riparo dalla luce.
Il prodotto in soluzione, dopo ricostituzione con acqua p.p.i. o con i liquidi infusionali compatibili (ad esempio soluzione fisiologica, glucosata o di sodio lattato) deve essere usato di norma entro 12 ore se conservato a temperatura inferiore ai 25°C.
La colorazione delle soluzioni può variare da giallo pallido a color ambra in funzione della concentrazione del tipo di diluente e delle condizioni di conservazione.
I faconcini di Ceftazidima GERMED possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostituzione, una pressione positiva dovuti alla liberazione di anidride carbonica.
Faconcini di vetro di tipo III con tappi in materiale elastomero e capsule di alluminio; fiale di vetro incolore tipo I
Ceftazidima GERMED 250 mg/1 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un faconcino di polvere + fiala solvente da 1 ml
Ceftazidima GERMED 500 mg/1,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: un faconcino di polvere è fiala solvente da 1,5 ml
Ceftazidima GERMED 1 g/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Un faconcino di polvere + fiala solvente da 3 ml
Ceftazidima GERMED 1 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
Un faconcino di polvere + fiala solvente da 10 ml.
Ceftazidima GERMED 2 g polvere per soluzione per infusione
Un faconcino di polvere.
Preparazione della soluzione
Ceftazidima GERMED è confezionata in faconcini contenenti una miscela sterile di ceftazidima pentaidrato e carbonato di sodio anidro. Il contenuto del faconcino può essere ricostruito aggiungendovi il contenuto della fiala annessa (acqua p.p.i) in modo da ottenere una soluzione per somministrazione intramuscolare o endovenosa.
GERMED Pharma S.p.A. via C. Cantù, 11 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Ceftazidima GERMED 250 mg/1 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare
Un flaconcino di polvere + fiala solvente da 1 ml AIC N. 036087017
Ceftazidima GERMED 500 mg/1,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare: un flaconcino di polvere è fiala solvente da 1,5 ml AIC n. 036087029
Ceftazidima GERMED 1 g/3 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare:
Un flaconcino di polvere + fiala solvente da 3 ml AIC N. 036087031
Ceftazidima GERMED 1 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso
Un flaconcino di polvere + fiala solvente da 10 ml AIC N. 036087043
Ceftazidima GERMED 2 g polvere per soluzione per infusione
Un flaconcino di polvere AIC N. 036087056
30.03.2005 GU 88 16.04.2005
SETTEMBRE 2009