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CELLULIN RETINALE
1 fiala di Cellulin Retinale contiene: 1,3 mg di residuo secco di estratto lipoideo di retina in dispersione acquosa: fosfatidi mg 0,887 pari a mcg 35,5 di P di cui: fosfatidilcolina + lisofosfatidilcolina 55,0%; sfingomielina 6,5%; fosfatidiletanolamina 15,0%; altro fosforo lipidico 23,5%; colesterina ed esteri colesterinici mg 0,220; altri lipoidi e grassi neutri mg 0,193;
5 fiale da 1ml per uso intramuscolare
Nel trattamento coadiuvante di:
miopie giovanili a carattere progressivocorio-retiniti miopicheretinopatie dovute ad arteriosclerosi o di genesi renale o diabeticastadi iniziali di manifestazioni degenerative del tessuto retinico di tipo orbicolare, o secondarie a turbe metaboliche generali, a fenomeni di ipossidosi locale per turbe dell'irrorazione o a tossici esogenidistacchi di retina operativi o traumatici
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Nelle alterazioni dismetaboliche del tessuto retinico e in genere dove le lesioni patologiche non siano irreversibili, è consigliabile la somministrazione del Cellulin retinale per via intramuscolare, a cicli ripetuti di 1-2 fiale, pro die, per un periodo non inferiore a 20 giorni, a seconda della gravità del caso.
Nelle lesioni a carattere progressivo, è opportuna una terapia di mantenimento con 1 fiala ogni 2-4 giorni, dopo aver eseguito 2-3 cicli, secondo la posologia indicata.
Ipersensibilità nota verso il medicamento o verso principi analoghi.
Tenere fuori della portata dei bambini.
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Non note.
Come per tutti i farmaci, se necessario, usare dietro diretto consiglio del medico.
Nessuno.
Non noti
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Non noto.
Il Cellulin retinale e costituito dalla frazione lipidica complessa, ricavabile con particolari metodiche estrattive, dalla retina di suini.
La stabilità del complesso lipoideo è assicurata dalla sospensione delle micelle in mezzo idrico, a pH e punto isoelettrico costanti, procedimento questo che consente la conservazione dell'attività biologica dei lipoidi.
L'azione dei lipoidi si esplica, nel caso del Cellulin retinale, mediante un incremento dei processi metabolici e biochimici che, nel tessuto retinico, condizionano la ricezione degli stimoli luminosi.
Di conseguenza, l'apporto di Cellulin retinale contribuisce a migliorare, in molte condizioni patologiche della retina, l'alterato trofismo degli elementi cellulari non ancora in preda a manifestazioni degenerative irreversibili.
L'azione del Cellulin retinale va individuata soprattutto in una riattivazione della funzione retinica.
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I principi attivi, poiché sono sostanze fisiologicamente naturali, seguono le loro specifiche vie metaboliche.
Tossicità acuta, nel ratto e nel topo (maschio e femmina), dopo somministrazione i.p.:
DL50 (fiale/kg) > 40.
Procaina cloridrato; acqua per preparazioni iniettabili.
Nessuna.
Stabilità in confezionamento integro: 30 mesi.
Nessuna
Fiala di vetro incolore serigrafata - scatola contenente 5 fiale da 1ml.
Nessuna in particolare.
ALFA INTES - Industria Terapeutica Splendore
Via Fratelli Bandiera, 26 - 80026 Casoria (NA)
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05/05/1983 - 01/06/2000
Febbraio 2000