Ceplene 0,5
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina.

Ceplene 0,5

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina.

Una fiala da 0,5 ml di soluzione contiene 0,5 mg di istamina dicloridrato.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina.

Soluzione iniettabile. Soluzione acquosa limpida e incolore.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina.

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina.

La terapia di mantenimento con Ceplene è indicata nei pazienti adulti con leucemia mieloide acuta in prima remissione trattati contemporaneamente con interleuchina-2 (IL-2). L'efficacia di Ceplene non è stata pienamente dimostrata nei pazienti di età superiore ai 60 anni.


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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina.

La terapia di mantenimento con Ceplene va somministrata dopo che sia stata portata a termine la terapia di consolidamento in pazienti trattati contemporaneamente con IL-2, sotto il controllo di un medico con esperienza nella gestione della leucemia mieloide acuta.

Per le istruzioni sul dosaggio di Ceplene in associazione con IL-2, vedere la posologia riportata di seguito.

Interleuchina-2 (IL-2)

L'IL-2 va somministrata due volte al giorno tramite iniezione sottocutanea, da 1 a 3 minuti prima della somministrazione di Ceplene; una dose di IL-2 corrisponde a 16 400 UI/kg.

Ceplene

Per un'unica dose sono sufficienti 0,5 ml di soluzione (vedere paragrafo 6.6). Ceplene va somministrato da 1 a 3 minuti dopo ogni iniezione di IL-2. L'iniezione della dose di 0,5 ml di Ceplene va effettuata lentamente e deve durare tra 5 e 15 minuti.

Cicli di trattamento Ceplene e IL-2 vanno somministrati per 10 cicli di trattamento, ciascuno composto da un periodo di trattamento di 21 giorni (3 settimane) seguito da un periodo senza trattamento di 3 o 6 settimane. Ciascuno dei cicli dal 1° al 3° comprende 3 settimane di trattamento seguite da un periodo senza trattamento di 3 settimane. Ciascuno dei cicli dal 4° al 10° comprende 3 settimane di trattamento seguite da un periodo senza trattamento di 6 settimane.

Il regime di dosaggio raccomandato è illustrato nelle tabelle 1 e 2.

Tabella 1: cicli di trattamento 1-3 con Ceplene e IL-2

Settimana n. (s)* Trattamento*
Ciclo 1 Ciclo 2 Ciclo 3
Da s.1 a s.3 (giorni 1-21) Da s.7 a s.9 (giorni 1-21) Da s.13 a s.15 (giorni 1-21) 16 400 UI/kg di IL-2, poi 0,5 ml di Ceplene due volte al giorno.
Da s.4 a s.6 Da s.10 a s.12 Da s.16 a s.18 Nessun trattamento (3 settimane)

*Cfr. il paragrafo "Modifica della dose" per indicazioni sulla modifica di dose e schema di dosaggio.

Tabella 2: per i cicli di trattamento 4-6 con Ceplene e IL-2, come da tabella 1, salvo il numero dei cicli e la durata dei periodi di sospensione

Settimana n. (s)* Trattamento*
Cicli
4 5 6 7 8 9 10
Da Da Da Da Da Da Da 16 400 UI/kg di IL-2, poi 0,5 ml di
s.19 s.28 s.37 s.46 s.55 s.64 s.73 Ceplene due volte al giorno.
a a a a a a a
s.21 s.30 s.39 s.48 s.57 s.66 s.75
Da Da Da Da Da Da Da Nessun trattamento (6 settimane)
s.22 s.31 s.40 s.49 s.58 s.67 s.76
a a a a a a a
s.27 s.36 s.45 s.54 s.63 s.72 s.81

*Cfr. il paragrafo "Modifica della dose" per indicazioni sulla modifica di dose e schema di dosaggio.

Modifica della dose

I pazienti vanno monitorati per le previste reazioni sintomatiche avverse e per le variazioni nei parametri di laboratorio associate al trattamento. Le dosi di Ceplene e IL-2 vanno modificate se necessario in base alla tolleranza al trattamento del singolo paziente. Si raccomanda di apportare le modifiche delle dosi nelle fasi iniziali del trattamento. Le riduzioni possono essere temporanee o permanenti. In caso di tossicità collegate a Ceplene (come ipotensione e cefalea), la durata dell'iniezione può essere aumentata da 5 ad un massimo di 15 minuti.

Per i pazienti in cui si verificano tossicità di grado 1 Non si raccomandano variazioni della dose, tranne che nei casi di tossicità neurologica di grado 1 e di dermatite tossica generalizzata di grado 1. Per le raccomandazioni sulla dose nel caso si verifichino queste tossicità di grado 1, vedere le pertinenti sezioni che seguono.

Per i pazienti con tossicità neurologica di grado da 1 a 4

  • In caso di tossicità di grado da 1 a 3, il trattamento va sospeso fino al raggiungimento del grado 0, dopodiché il trattamento andrà ripreso apportando una riduzione della dose del 20% sia per Ceplene, sia per IL-2.
  • In caso di tossicità di grado 4, va presa in considerazione la sospensione del trattamento.

Per i pazienti con dermatite tossica generalizzata di grado da 1 a 4

  • In caso di tossicità di grado 1, il trattamento va posticipato di 48 ore o fino alla risoluzione di tutti i sintomi. Il trattamento andrà quindi ripreso con la dose completa di Ceplene ma riducendo la dose di IL-2 del 20%.
  • In caso di tossicità di grado 2, la dose di IL-2 va ridotta del 50% e riportata alla dose completa solo se i sintomi non ricompaiono. La somministrazione delle dosi di Ceplene e

IL-2 va distanziata di 60 minuti, e questo intervallo va mantenuto per tutta la durata del trattamento.

- Per le tossicità di grado 3 e 4, il trattamento va sospeso e ripreso solamente dopo che tutti gli eventi si sono risolti. Il trattamento va ripreso solo dopo un'attenta considerazione del rapporto rischi/benefici per il paziente.

Per i pazienti con tossicità di grado 2 (che interessi tra l'altro funzione cardiaca, renale, epatica)

- Il trattamento va sospeso fino a quando l'evento torna al grado 1.

- La durata dell'iniezione della dose di Ceplene va prolungata ad un massimo di 15 minuti.

- In caso di tossicità cardiaca, epatica o renale la dose va ridotta del 20% sia per Ceplene sia per IL-2.

Per i pazienti con tossicità di grado da 3 a 4 (comprese ipotensione e aritmia)

- Il trattamento va sospeso fino alla risoluzione dell'evento. Per la risoluzione degli eventi di grado 3 e 4 può essere presa in considerazione la posticipazione di un ciclo di trattamento al massimo.

In caso di ipotensione, cefalea, aritmia o tossicità cardiaca, epatica e renale persistenti:

  • La durata dell'iniezione della dose di Ceplene va prolungata ad un massimo di 15 minuti.
  • La quantità della dose va ridotta del 20% sia per Ceplene sia per IL-2.

Febbre

- IL-2 può essere sospeso per 24 ore e quindi ripreso riducendo la dose del 20%.

Anomalie della conta leucocitaria

- La dose di IL-2 può essere ridotta del 20% per la restante durata del corso di trattamento e, qualora si rimanifestino anomalie della conta leucocitaria nel ciclo successivo, si raccomanda una riduzione permanente di IL-2.

Dermatite tossica localizzata

- Il trattamento va sospeso fino alla risoluzione dei sintomi. Il trattamento può essere ripreso somministrando Ceplene alla dose completa e IL-2 al 50%.

Gruppi speciali di pazienti

Compromissione della funzionalità renale

I pazienti con compromissione renale possono essere più sensibili agli effetti ipotensivi di Ceplene. Sebbene il grado di compromissione renale non abbia effetti dimostrabili sul profilo farmacocinetico di Ceplene, è necessaria cautela nella somministrazione di Ceplene a pazienti con grave compromissione renale. Nei pazienti con compromissione renale non è tuttavia necessaria, di norma, una riduzione della dose di Ceplene.

Compromissione della funzionalità epatica

Ceplene va usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2). I livelli plasmatici di Ceplene risultano più elevati nei pazienti con compromissione da moderata a grave del fegato e in questi pazienti si tendono ad avere più episodi di tachicardia e ipotensione dopo la somministrazione di Ceplene rispetto ai pazienti con compromissione epatica normale o lieve. I livelli plasmatici del farmaco non sono tuttavia risultati predittivi di effetti avversi e non è emersa una correlazione stretta tra gli effetti e l'esposizione al farmaco. Di norma non è necessario ridurre la dose di Ceplene nei pazienti con compromissione epatica, tuttavia in questi pazienti occorre procedere con cautela.

Pazienti pediatrici

L'uso di Ceplene non è raccomandato nei soggetti di età inferiore ai 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e l'efficacia nei pazienti di questa fascia di età (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).

Modo di somministrazione

Solo per uso sottocutaneo.

Da 1 a 3 minuti dopo la fine della somministrazione sottocutanea di IL-2, iniziare la somministrazione di Ceplene tramite iniezione sottocutanea lenta, ad una velocità non superiore a 0,1 ml (0,1 mg di istamina dicloridrato) al minuto. La normale durata della somministrazione di una dose da 0,5 ml di Ceplene è di 5 minuti. Per ridurre le possibili reazioni avverse, il tempo di somministrazione può essere prolungato fino ad un massimo di 15 minuti (vedere più avanti). Ceplene può essere somministrato tramite pompa a siringa per infusione per uso ambulatoriale o tramite iniezione sottocutanea manuale controllata con una siringa provvista di timer.

La prima dose di Ceplene e IL-2, il giorno 1 del ciclo iniziale di trattamento, va somministrata in ambiente ospedaliero sotto il diretto controllo di un medico. Al giorno 1 vanno monitorati i segni vitali del paziente, tra cui polso, pressione arteriosa e frequenza respiratoria. Qualora si verifichi una variazione significativa dei segni vitali, il medico dovrà valutare le condizioni del paziente e continuare il monitoraggio dei segni vitali; questo genere di pazienti dovrà essere monitorato anche nel corso dei trattamenti successivi.

Le iniezioni successive di Ceplene possono essere praticate a casa dal paziente, a condizione che questi dimostri di aver compreso bene le precauzioni necessarie e di padroneggiare a sufficienza la tecnica di iniezione. Le iniezioni vanno praticate preferibilmente in condizioni controllate, alla presenza di un familiare, di un'altra persona o di un assistente adulto in grado di affrontare in modo adeguato eventuali segni o sintomi di ipotensione.

L'iniezione va praticata di preferenza sulla coscia e sull'addome. Ceplene non va iniettato nella stessa zona anatomica in cui viene somministrato IL-2.

Le due somministrazioni giornaliere di IL-2 e Ceplene devono essere distanziate di almeno 6 ore. Dopo l'iniezione di Ceplene, il paziente deve rimanere a riposo per 20 minuti.

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina.

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti con compromissione significativa della funzione cardiaca (ad es. NYHA classe III/IV).
  • Pazienti in trattamento sistemico con steroidi, clonidina e H2-bloccanti.
  • Pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali.
  • Pazienti gravide.
  • Pazienti che allattano al seno.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina.

Ceplene va somministrato 1-3 minuti dopo la somministrazione di IL-2 e non contemporaneamente.

  • Un'iniezione sottocutanea effettuata velocemente o in sede vascolare può causare grave ipotensione, tachicardia o sincope.
Il trattamento combinato di Ceplene e IL-2 va usato con cautela nei pazienti con funzione cardiaca insufficientemente compensata. I pazienti cardiopatici vanno sottoposti a valutazione della frazione di eiezione ventricolare e della funzione parietale tramite ecocardiografia o prova da sforzo con tecniche di medicina nucleare e successivamente vanno trattati con attenzione.
  • Durante il trattamento i pazienti vanno monitorati per possibili complicazioni cliniche dovute a ipotensione o ipovolemia. Ceplene va somministrato in ambiente ospedaliero sotto il controllo del medico il giorno 1 del ciclo iniziale di trattamento. Al giorno 1 vanno monitorati i segni vitali del paziente, tra cui polso, pressione arteriosa e frequenza respiratoria.
  • Il monitoraggio del paziente durante le giornate o i cicli di trattamenti successivi va proseguito fintantoché nel paziente continuano ad aversi variazioni significative dei segni vitali durante la somministrazione di Ceplene. Nel caso si osservino un'ipotensione significativa o sintomi correlati durante i successivi cicli di trattamento, occorre operare una riduzione della dose che, se necessario, andrà somministrata in ospedale fino a quando la risposta al trattamento con consenta di riprendere la somministrazione a casa.
  • �ˆ necessario procedere con attenzione nei pazienti che presentano uno dei seguenti sintomi: arteriopatia periferica sintomatica, ulcera peptica o esofagea pregressa o in corso con storia di sanguinamento, nefropatia clinicamente significativa e ictus negli ultimi 12 mesi. Se del caso, va considerata l'opportunità di un trattamento concomitante con un inibitore della pompa protonica.
  • I pazienti con infezione clinicamente significativa richiedente l'uso di antibiotici, antimicotici o antivirali o che hanno concluso una precedente terapia antinfettiva nei 14 giorni precedenti l'inizio del trattamento, vanno trattati con cautela, a meno che gli antibiotici e gli antivirali non siano stati usati per profilassi.
  • I pazienti con precedente storia di malattia autoimmune (che comprende lupus sistemico, infiammazione intestinale cronica, psoriasi e artrite reumatoide) vanno trattati con cautela.
  • Si raccomanda un monitoraggio dei risultati di laboratorio, comprensivi dei normali test ematologici ed ematochimici.
  • I pazienti in trattamento con i seguenti medicinali vanno trattati con cautela (vedere il paragrafo 4.5):

-Beta-bloccanti o altri antipertensivi.

-H1-bloccanti e neurolettici (antipsicotici) con proprietà antagoniste verso il recettore H1.

-Antidepressivi triciclici che possono avere proprietà antagoniste verso i recettori H1 e H2.

-Inibitori della monoammina ossidasi e agenti antimalarici e antitripanosomici.

-Bloccanti neuromuscolari, analgesici narcotici e vari mezzi di contrasto.

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina.

Sebbene la posologia dei due medicinali sia diversa, quando Ceplene viene usato in associazione con IL-2, il medico deve tenere presenti anche le indicazioni contenute nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di IL-2 e osservare le interazioni dei due medicinali.

Gli antagonisti del recettore H2 con strutture di imidazolo simili all'istamina, come cimetidina, steroidi sistemici e clonidina, non vanno usati durante il trattamento con Ceplene (vedere paragrafo 4.3).

I betabloccanti e altri antipertensivi vanno usati con cautela durante il trattamento con Ceplene. La somministrazione concomitante di medicinali cardiotossici o con effetti ipotensivi può amplificare la tossicità di Ceplene.

Vanno evitati gli antistaminici che bloccano il recettore H1 o i neurolettici (antipsicotici) con proprietà antagoniste del recettore H1 che possono ridurre l'efficacia di Ceplene.

Gli antidepressivi triciclici possono avere proprietà antagoniste verso i recettori H1 e H2 e vanno pertanto evitati.

Gli inibitori della monoammina ossidasi, gli antimalarici e gli antitripanosomici possono alterare il metabolismo di Ceplene e vanno pertanto evitati (vedere paragrafo 4.4).

�ˆ stato osservato che i bloccanti neuromuscolari, gli analgesici narcotici e vari mezzi di contrasto possono indurre il rilascio di istamina endogena; pertanto prima di sottoporre i pazienti a procedure diagnostiche o chirurgiche va considerato l'effetto aggiuntivo di Ceplene (vedere paragrafo 4.4).

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina.

Per Ceplene non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli studi su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva ma solo a dosi maternotossiche e non indicano effetti dannosi diretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere il paragrafo 5.3). Ceplene in associazione con IL-2 non va usato in gravidanza.

Non è noto se l'istamina venga escreta nel latte materno umano. L'escrezione dell'istamina nel latte non è stata studiata sugli animali, tuttavia a dosi maternotossiche nella prole di ratto è stata evidenziata una lieve tossicità all'inizio dell'allattamento (vedere il paragrafo 5.3). Ceplene in associazione con IL-2 non va usato nelle donne che allattano al seno. Non sono disponibili dati clinici su eventuali effetti di Ceplene sulla fertilità. Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti avversi sulla fertilità, a parte una lieve riduzione degli impianti e dei feti vitali (vedere paragrafo 5.3). Le donne in età fertile e gli uomini sessualmente attivi devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento con Ceplene e IL-2.

Per informazioni sulla gravidanza e l'allattamento con IL-2 si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) di IL-2.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina.

Ceplene altera lievemente la capacità di guidare veicoli o di usare macchine. La somministrazione di Ceplene può causare ipotensione e conseguenti capogiri, sensazione di testa vuota e visione offuscata. I pazienti non devono guidare o usare macchinari per almeno 1 ora dopo la somministrazione di Ceplene.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina.

Leucemia mieloide acuta

In quasi tutti i pazienti inclusi in studi sulla leucemia mieloide acuta (AML) sono state segnalate reazioni avverse almeno possibilmente collegate al trattamento con IL-2 e Ceplene.

Le reazioni avverse più comuni verificatesi in almeno il 30% dei pazienti trattati con IL-2 e Ceplene sono state (in elenco decrescente di frequenza): vampate, cefalea, affaticamento, granuloma nel sito di iniezione, piressia ed eritema nel sito di iniezione.

Le reazioni avverse che si manifestano in almeno il 5% dei pazienti e che sono considerate almeno possibilmente collegate al trattamento con IL-2 a basso dosaggio e Ceplene negli studi sulla AML (n=196 per il ramo di trattamento IL-2 più Ceplene) sono elencate di seguito in base alla classificazione sistemica organica e alla frequenza. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono classificate molto comuni (≥ 1/10) e comuni (≥ 1/100, < 1/10).

Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comuni: eosinofilia, trombocitopenia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comuni: anoressia

Disturbi psichiatrici Comuni: insonnia

Patologie del sistema nervoso Molto comuni: cefalea, capogiri, disgeusia Patologie cardiache Molto comuni: tachicardia Comuni: palpitazioni

Patologie vascolari Molto comuni: vampate, ipotensione

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comuni: tosse, dispnea Comuni: congestione nasale

Patologie gastrointestinali Molto comuni: nausea, dispepsia, diarrea Comuni: vomito, dolori dell'addome superiore, secchezza delle fauci

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comuni: rash Comuni: eritema, aumento della sudorazione, sudorazione notturna, prurito

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comuni: artralgia, mialgia Comuni: dolore agli arti, dorsalgia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comuni: granuloma nel sito di iniezione, affaticamento, piressia, eritema nel sito di iniezione, sensazione di calore, reazione nel sito di iniezione, prurito nel sito di iniezione, sindrome influenzale, tremore, infiammazione nel sito di iniezione, dolore nel sito di iniezione Comuni: orticaria nel sito di iniezione, ecchimosi nel sito di iniezione, rash nel sito di iniezione, gonfiore nel sito di iniezione, debolezza, dolore toracico

Altri studi oncologici (tumore avanzato)

Ceplene e IL-2 a basso dosaggio sono stati oggetto di altri studi clinici a varie dosi (1,0 mg di istamina dicloridrato 2 volte al giorno) e con regimi posologici diversi di IL-2 a basso dosaggio e interferonealfa. I seguenti eventi avversi, non elencati in precedenza, sono stati segnalati in almeno il 5% dei pazienti e come almeno possibilmente collegati al farmaco di studio:

Patologie del sistema emolinfopoietico Comuni: anemia

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comuni: pelle secca

Patologie dell'orecchio e del labirinto Comuni: vertigini

Patologie endocrine Comuni: ipotiroidismo acquisito

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comuni: diminuzione dell'appetito Comuni: disidratazione

Disturbi psichiatrici Molto comuni: ansia Comuni: depressione Patologie del sistema nervoso Comuni: parestesia

Patologie vascolari Comuni: vampate di calore

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comuni: sibilo

Patologie gastrointestinali Comuni: stitichezza, distensione addominale, stomatite

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comuni: malessere, edema periferico, perdita ponderale Comuni: fibrosi nel sito di iniezione, dolore

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina.

La somministrazione di Ceplene o IL-2 tramite infusione rapida o in sede endovascolare e a dosi superiori a quelle raccomandate può amplificare gli eventi avversi associati a Ceplene.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina.

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina.

Categoria farmacoterapeutica: altre citochine e immunomodulatori; codice ATC: L03AX14.

L'associazione di Ceplene/IL-2 costituisce un'immunoterapia avente l'obiettivo di indurre una distruzione immuno-mediata delle cellule residue della leucemia mieloide e di prevenire in tal modo la recidivazione della leucemia. Ceplene ha la funzione di proteggere i linfociti, in particolare le cellule NK e T, responsabili della distruzione immuno-mediata delle cellule leucemiche residue. IL-2 ha la funzione di favorire le funzioni delle cellule NK e T attivando le proprietà antileucemiche di tali cellule e aumentando le popolazioni cellulari tramite induzione di proliferazione/ciclo cellulare. Il meccanismo tramite il quale Ceplene migliora la funzione antileucemica dei linfociti nell'AML non è stato ancora completamente chiarito; si ritiene che esso funzioni per inibizione delle specie ossigenoreattive (ROS o "radicali liberi dell'ossigeno") che sono sintetizzate dai monociti/macrofagi e dai granulociti. �ˆ noto che le ROS limitano gli effetti antileucemici degli attivatori dei linfociti, come IL2, provocando disfunzioni e morte per apoptosi nelle cellule NK e T. Ceplene inibisce la NAPDHossidasi che avvia la formazione e il rilascio delle ROS dai fagociti. Inibendo la funzione ossidasica e riducendo la produzione delle ROS, Ceplene protegge le cellule NK e T attivate da IL-2 dall'inibizione e dall'apoptosi indotta dai radicali liberi dell'ossigeno. La somministrazione concomitante di Ceplene e IL-2 punta pertanto ad ottimizzare le funzioni antileucemiche delle cellule NK e T.

Per valutare l'uso di Ceplene nel mantenimento della remissione nei pazienti adulti con AML sono stati condotti 2 studi clinici. Lo studio AML-1, di tipo esplorativo, ha interessato 39 pazienti con AML in remissione con l'obiettivo di stabilire la dose di Ceplene e la fattibilità del trattamento in associazione a IL-2. I risultati di questo studio pilota sono stati utilizzati per disegnare e realizzare un trial di fase 3 plurinazionale. Tale studio di fase 3 randomizzato (0201) ha confrontato il trattamento combinato Ceplene+IL-2 rispetto all'assenza di trattamento su 261 pazienti in prima remissione (CR1) e su altri 59 pazienti in remissione successiva dopo recidiva (CR>1). Per i pazienti CR1, la durata mediana della sopravvivenza libera da leucemia è aumentata da 291 giorni (9,7 mesi) a 450 giorni (15 mesi) dopo trattamento con Ceplene/IL-2 rispetto ai pazienti senza trattamento di mantenimento (ITT, p=0,01; n=261). La percentuale dei pazienti CR1 che sono rimasti liberi da leucemia per 3 anni è stata del 40% dopo trattamento con Ceplene+IL-2 rispetto al 26% dei pazienti non trattati (p=0,01).

Questo medicinale è stato autorizzato in "circostanze eccezionali". Ciò significa che, data la rarità della malattia, non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo medicinale. L'Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile sul medicinale e questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario.

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina.

L'istamina viene assorbita rapidamente a seguito di iniezione sottocutanea. La concentrazione plasmatica massima viene raggiunta circa 10 minuti dopo il termine dell'infusione sottocutanea. Le concentrazioni dell'istamina e la farmacocinetica sono risultate ampiamente variabili sia tra uno studio e l'altro sia tra il gruppo di volontari normali e il gruppo dei pazienti. Nei pazienti si è osservato un grado di variabilità maggiore in rapporto all'esposizione sistemica rispetto ai soggetti sani.

L'istamina viene eliminata per via metabolica nei reni, nel fegato e in altri tessuti. I principali enzimi coinvolti nel metabolismo dell'istamina sono HNMT (istamina-N-metiltransferasi) e DAO (diammina-ossidasi). I metaboliti vengono escreti per lo più con l'urina. L'emivita media è risultata pari a 0,75-1,5 ore nei pazienti.

Età e peso non hanno effetti significativi sulle proprietà farmacocinetiche dell'istamina. La clearance di Ceplene risulta quasi raddoppiata nella donna, il che comporta un'esposizione sistemica notevolmente inferiore rispetto all'uomo.

Non è noto se l'istamina possa superare la barriera placentare.

Compromissione della funzionalità renale

La farmacocinetica dell'istamina è simile nei volontari sani con funzionalità renale normale e nei volontari con compromissione renale lieve, moderata o severa. Nei soggetti con grave compromissione renale sono state osservate diminuzioni della pressione sistolica e diastolica in presenza di concentrazioni plasmatiche di istamina che, in altri soggetti, non hanno causato un calo pressorio apprezzabile. Pertanto i soggetti con grave compromissione renale possono essere più sensibili agli effetti ipotensivi dell'istamina somministrata per via esogena rispetto ai soggetti con funzionalità renale normale o con compromissione renale lieve o moderata. Sebbene il grado di compromissione renale abbia scarso effetto sul profilo farmacocinetico dell'istamina, la somministrazione dell'istamina ai pazienti con compromissione renale severa va effettuata con cautela.

Compromissione della funzionalità epatica

�ˆ stato condotto uno studio per misurare la farmacocinetica dell'istamina nei volontari normali rispetto ai pazienti con compromissione epatica lieve, moderata o severa. Non sono emerse differenze clinicamente significative nei parametri di sicurezza o nella farmacocinetica. Le concentrazioni plasmatiche dell'istamina sono risultate ampiamente variabili e notevolmente superiori nei gruppi di pazienti con compromissione epatica moderata o severa (mediane rispettivamente 10 e 5 volte superiori rispetto ai volontari normali). I pazienti con compromissione epatica, a prescindere dalla gravità, possono accusare tachicardia o ipotensione nei 30-60 minuti successivi alla somministrazione di Ceplene+IL-2.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina.

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l'uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, tolleranza localizzata e genotossicità. In studi non-clinici sono stati osservati effetti soltanto ad esposizioni considerate significativamente superiori all'esposizione umana massima, il che depone per una scarsa rilevanza clinica. Non sono stati condotti studi sulla cancerogenicità di Ceplene.

L'istamina dicloridrato non è risultata teratogena nel ratto e nel coniglio a dosi corrispondenti ad un'esposizione sistemica centinaia di volte superiore all'esposizione clinica. Nelle femmine di ratto trattate da prima dell'accoppiamento fino al 7° giorno di gestazione sono stati osservati numeri di impianti e di feti vitali leggermente inferiori, tuttavia senza una correlazione dose-risposta e all'interno del range dei dati storici di controllo. Nello studio sullo sviluppo perinatale/postnatale, dosi elevate di istamina dicloridrato hanno causato tossicità nella madre; nella prole si è avuta tossicità durante l'allattamento (il numero di cuccioli vivi al 21° giorno era inferiore rispetto al 4° giorno di allattamento) ma non dopo lo svezzamento.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina.

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina.

Sodio cloruro Sodio Idrossido (per la regolazione del pH) Acido cloridrico (per la regolazione del pH) Acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina.

In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti, diluenti o soluzioni per infusione.

06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina.

Fiale chiuse: 3 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina.

Non congelare.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina.

Fiala in vetro di tipo I da 2 ml, con tappo in gomma di bromobutile ricoperto da un sigillo in alluminio a strappo, contenente 0,5 ml di soluzione (0,70 ml compreso sovrariempimento).

Ciascuna scatola contiene 14 fiale.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina.

I fiala contiene 0,5 ml di soluzione (0,70 ml compreso sovrariempimento) per agevolare l'estrazione della dose singola da 0,5 ml. Ai pazienti vengono fornite siringhe in polipropilene con cappuccio e le istruzioni per aspirare 0,5 ml di soluzione nella siringa.

Prima della somministrazione la soluzione va controllata visivamente per l'eventuale presenza di particolato e fenomeni di scolorimento. La soluzione deve essere limpida e incolore.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina.

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina.