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CETROTIDE
Ogni flaconcino contiene 0,25 mg di cetrorelix (come acetato).
Dopo ricostituzione con il solvente fornito, ogni ml di soluzione contiene 0,25 mg di cetrorelix.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
Aspetto della polvere: liofilizzato bianco
Aspetto del solvente: soluzione limpida e incolore
Il pH della soluzione ricostituita è 4,0 – 6,0.
Prevenzione dell’ovulazione prematura in pazienti sottoposte a stimolazione ovarica controllata seguita da prelievo degli ovociti e da tecniche di riproduzione assistita.
Negli studi clinici Cetrotide è stato usato con gonadotropina umana della menopausa (HMG), tuttavia una limitata esperienza con ormone follicolo-stimolante (FSH) ricombinante ha suggerito una efficacia simile.
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Cetrotide deve essere prescritto esclusivamente da uno specialista con esperienza nel settore.
La prima somministrazione di Cetrotide deve essere effettuata sotto la supervisione del medico e in condizioni tali da permettere l’immediato trattamento di eventuali reazioni allergiche/pseudo-allergiche (comprendenti reazioni anafilattiche che mettono in pericolo di vita). Le successive somministrazioni potranno essere eseguite dalla paziente stessa dopo averla informata dei segni e sintomi che possono indicare reazioni di ipersensibilità, delle conseguenze di tali reazioni e della necessità di un intervento medico immediato qualora esse si presentino.
Il contenuto di un flaconcino (0,25 mg di cetrorelix) deve essere somministrato una volta al giorno, ad intervalli di 24 h, o al mattino o alla sera. Dopo la prima somministrazione, si raccomanda di tenere sotto osservazione medica la paziente per 30 minuti in modo da assicurare che non si manifestino reazioni allergiche/pseudo-allergiche in seguito all’iniezione.
Cetrotide va somministrato per iniezione sottocutanea a livello dei quadranti inferiori dell’addome.
Le reazioni della sede di iniezione possono essere ridotte alternando a rotazione le sedi di iniezione, dilazionando le iniezioni nella stessa sede e iniettando il medicinale a bassa velocità, in modo da facilitarne il progressivo assorbimento.
Somministrazione mattutina: il trattamento con Cetrotide deve essere iniziato nella 5a o 6a giornata della stimolazione ovarica con gonadotropine urinarie o ricombinanti (da circa 96 a 120 ore dopo l’inizio della stimolazione ovarica) e deve proseguire per tutto il periodo di trattamento gonadotropinico compreso il giorno dell’ovulazione indotta.
Somministrazione serale: il trattamento con Cetrotide deve essere iniziato nella 5a giornata della stimolazione ovarica con gonadotropine urinarie o ricombinanti (da circa 96 a 108 ore dopo l’inizio della stimolazione ovarica) e deve proseguire per tutto il periodo di trattamento fino alla sera precedente il giorno dell’ovulazione indotta.
Ulteriori informazioni per popolazioni particolari:
Non vi è alcuna indicazione di rilievo riguardo all’uso di Cetrotide nella popolazione pediatrica o geriatrica.
Per le istruzioni per la preparazione vedere paragrafo 6.6.
Ipersensibilità al principio attivo o ad analoghi strutturali dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), agli ormoni peptidici estrinseci o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravidanza e allattamento.
Donne in post-menopausa.
Pazienti con moderata e grave insufficienza epatica e renale.
Particolare attenzione deve essere posta in donne che presentano segni e sintomi di condizioni allergiche o storia nota di predisposizione alle allergie. Il trattamento con Cetrotide non è consigliato in donne in condizioni allergiche gravi.
Durante o dopo stimolazione ovarica può presentarsi una sindrome da iperstimolazione ovarica. Questa eventualità deve essere considerata come un rischio intrinseco alle tecniche di stimolazione con gonadotropine.
Una sindrome da iperstimolazione ovarica deve essere trattata sintomaticamente, cioè con riposo, trattamento con elettroliti/colloidi per via endovenosa ed eparina.
Una fase di supporto luteinico deve essere realizzata secondo le tecniche dei centri medici della riproduzione.
Esiste finora una limitata esperienza sulla somministrazione di Cetrotide durante una procedura di stimolazione ovarica ripetuta. Perciò Cetrotide deve essere usato in cicli ripetuti solo dopo una attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
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Studi in vitro hanno mostrato che sono improbabili interazioni con medicinali che sono metabolizzati da citocromo P450 o glucuronidati o coniugati per qualunque altra via. Tuttavia, benché non vi siano state evidenze di interazioni farmacologiche, in particolare con medicinali di uso comune, gonadotropine o medicinali che possono indurre liberazione di istamina in soggetti sensibili, la possibilità di interazioni non può essere completamente esclusa.
Cetrotide non deve essere usato durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Studi sperimentali su animali indicano che il cetrorelix esercita un’influenza dose-dipendente sulla fertilità, sull’attività riproduttiva e sulla gravidanza. Quando il medicinale è stato somministrato nel periodo sensibile della gestazione non sono stati riscontrati effetti teratogeni.
Cetrotide non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Gli effetti indesiderati osservati più comunemente sono le reazioni locali della sede di iniezione, quali eritema, edema e prurito, generalmente di natura transitoria e di intensità lieve. Negli studi clinici, tali effetti sono stati osservati con una frequenza del 9,4% in seguito a iniezioni multiple di Cetrotide 0,25 mg.
La sindrome da iperstimolazione ovarica da lieve a moderata (OHSS) (grado I o II dell’OMS) è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Al contrario, la OHSS di grado severo è non comune.
Sono stati osservati casi non comuni di reazioni di ipersensibilità, comprendenti reazioni pseudo-allergiche/anafilattoidi.
Le reazioni avverse riportate di seguito sono classificate in base alla frequenza di comparsa:
Molto comune | ≥ 1/10 |
Comune | ≥ 1/100, < 1/10 |
Non comune | ≥ 1/1.000, < 1/100 |
Raro | ≥ 1/10.000, < 1/1.000 |
Molto raro | < 1/10.000 |
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni sistemiche allergiche/pseudo-allergiche, comprendenti reazioni anafilattiche che mettono in pericolo di vita. |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Cefalea |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Nausea |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Comune | Può verificarsi una sindrome da iperstimolazione ovarica da lieve a moderata (grado I o II dell’OMS), che rappresenta un rischio intrinseco della procedura di stimolazione (vedere paragrafo 4.4) |
| Non comune | Sindrome da iperstimolazione ovarica di grado severo (grado III dell’OMS) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Sono state osservate reazioni locali nella sede d’iniezione, quali eritema, edema e prurito, generalmente transitorie e di lieve intensità. La frequenza riportata in studi clinici è stata del 9.4% dopo somministrazioni ripetute di 0.25 mg di cetrorelix. |
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Nell’uomo un sovradosaggio può portare ad un allungamento della durata d’azione ma è improbabile che si associ ad effetti tossici acuti.
In esperimenti di tossicità acuta su roditori sono stati osservati sintomi tossici aspecifici dopo somministrazione intraperitoneale di cetrorelix in dosi più di 200 volte superiori a quelle farmacologicamente efficaci per iniezione sottocutanea.
Categoria farmacoterapeutica: ormoni liberatori delle anti-gonadotropine, codice ATC: H01CC02
Il cetrorelix è un antagonista dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH). Il LHRH si lega ai recettori di membrana delle cellule ipofisarie. Il cetrorelix compete col legame dell’LHRH endogeno coi recettori LHRH. Grazie a questo meccanismo d’azione il cetrorelix controlla la secrezione delle gonadotropine (LH e FSH).
Il cetrorelix inibisce la secrezione ipofisaria di LH e FSH con meccanismo dose-dipendente. L’inizio della soppressione è praticamente immediato e questa si mantiene inalterata sotto trattamento continuo senza effetto iniziale di stimolazione.
Nella donna il cetrorelix ritarda l’inizio della secrezione di LH e, quindi, l’ovulazione. Nelle donne sottoposte a stimolazione ovarica la durata d’azione del cetrorelix è dose-dipendente. È stato calcolato che una singola dose di 3 mg di cetrorelix ha una durata d’azione di almeno 4 giorni. Nel 4° giorno la soppressione è di circa il 70%. L’effetto del cetrorelix viene mantenuto con ripetute iniezioni ogni 24 ore a una dose di 0,25 mg.
Sia negli animali che nell’uomo gli effetti ormono-antagonisti del cetrorelix sono totalmente reversibili dopo la sospensione del trattamento.
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La biodisponibilità assoluta del cetrolix dopo somministrazione sottocutanea è di circa 85%.
La clearance plasmatica totale e la clearance renale sono, rispettivamente, 1,2 ml•min-1•kg-1a 0,1 ml•min-1•kg-1. Il volume di distribuzione (Vd) è 1,1 l•kg-1. L’emivita terminale media dopo somministrazione endovenosa e sottocutanea è, rispettivamente di circa 12 h e 30 h, confermando così l’efficacia dei processi di assorbimento a livello della sede d’iniezione. La somministrazione sottocutanea di una dose singola (da 0,25 mg a 3 mg di cetrorelix), così come le somministrazioni quotidiane per più di 14 giorni mostrano cinetiche lineari.
I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.
Negli studi sperimentali sulla tossicità acuta, subacuta o cronica nel topo e nel cane, non è stata riscontrata alcuna tossicità su organi bersaglio per somministrazione sottocutanea di cetrorelix. Non sono stati rilevati segni di irritazione locale o di incompatibilità riferibili al medicinale dopo iniezione endovenosa, endoarteriosa e paravenosa nel cane, pur avendo somministrato il cetrorelix in dosi decisamente superiori a quelle stabilite per uso clinico nell’uomo.
Cetrorelix non ha dimostrato alcuna attività mutagena o clastogenica potenziale in studi sulla mutazione genica e cromosomica.
Polvere:
Mannitolo
Solvente:
Acqua per preparazioni iniettabili
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
2 anni.
La soluzione deve essere usata immediatamente dopo la preparazione.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il(i) flaconcino(i) nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Confezioni con 1 o 7 flaconcini in vetro di Tipo I chiusi con tappo di gomma.
Inoltre la confezione contiene, per ciascun flaconcino:
1 siringa preriempita (cartuccia in vetro di Tipo I chiusa con un tappo di gomma) con 1 ml di solvente per uso parenterale
1 ago per iniezione (20 gauge)
1 ago per iniezione ipodermica (27 gauge)
2 fazzolettini con alcool.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Cetrotide deve essere ricostituito solo con l’annesso solvente agitando delicatamente il flaconcino.
Evitare movimenti violenti che possano portare alla formazione di bolle.
La soluzione ricostituita è limpida e priva di particelle. Non utilizzare se la soluzione contiene particelle o non è limpida.
Aspirare l’intero contenuto del flaconcino. Ciò assicura il rilascio alla paziente di una dose di almeno 0,23 mg di cetrorelix.
La soluzione deve essere usata subito dopo la ricostituzione.
Merck Serono Europe Limited
56, Marsh Wall
Londra E14 9TP
Regno Unito
EU/1/99/100/001
034419010
EU/1/99/100/002
034419022
Data della prima autorizzazione: 13 aprile 1999
Data del primo rinnovo: 15 aprile 2004
Data dell’ultimo rinnovo: 13 aprile 2009
Luglio 2009