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Chondrocelect 10 000 cellule/microlitro sospensione per impianto.
2.1 Descrizione generale
Cellule cartilaginee autologhe vitali caratterizzate espanse ex vivo ed
esprimenti proteine marker specifiche.
2.2 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni flaconcino contiene 4 milioni di cellule autologhe di cartilagine
umana in 0,4 ml di sospensione,
corrispondenti a una concentrazione di 10 000 cellule/microlitro.
Per l´elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Sospensione per impianto. Prima della risospensione, le cellule si
presentano come un deposito sul fondo del contenitore formando uno
strato biancastro, mentre l'eccipiente ha l'aspetto di un liquido
limpido incolore.
Riparazione di singole lesioni sintomatiche a carico della
cartilagine del condilo femorale del ginocchio he (grado III o IV,
International Cartilage Repair Society [ICRS]) negli adulti. Possono
essere presenti lesioni cartilaginee asintomatiche concomitanti (grado I
o II, ICRS). La dimostrazione dell'efficacia si basa su uno studio
controllato randomizzato che valuta l'efficacia di Chondrocelect nei
pazienti con lesioni tra 1 e 5 cm2.
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Chondrocelect deve essere somministrato esclusivamente in ambito
ospedaliero, da un chirurgo appositamente qualificato. Chondrocelect è
destinato esclusivamente ad uso autologo e deve essere somministrato in
associazione a "debridement" (preparazione della sede della lesione), un
sigillante fisico della lesione (sistemazione di una membrana biologica,
preferenzialmente una membrana di collagene) e in associazione a
riabilitazione.
Posologia La quantità di cellule da somministrare dipende dalla grandezza
(superficie in cm²) della lesione cartilagineo. Ogni confezione contiene la dose
prevista per un singolo trattamento, con un numero di cellule sufficiente a
trattare la superficie predefinita della lesione, misurata in sede di prelievo
bioptico. La dose raccomandata di Chondrocelect è di 0,8 fino a 1 milione di
cellule/cm², pari a 80 fino a 100 microlitri di prodotto/cm² della lesione.
Anziani
Sono disponibili soltanto dati limitati per i pazienti adulti di età
superiore ai 50 anni.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti (di età inferiore
ai 18 anni) non sono state stabilite. Pertanto l'uso di Chondrocelect non è
raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni.
Modo di somministrazione Chondrocelect è destinato ad essere usato
esclusivamente per la riparazione autologa della cartilagine e viene
somministrato ai pazienti nel corso di una procedura di impianto di condrociti
autologhi (ACI).
L'impianto di Chondrocelect deve essere eseguito per via artroscopica in
condizioni sterili; la sede della lesione deve essere preparata prima
dell'intervento e, per assicurare l'impianto, deve essere posto un sigillante
(membrana biologica). Prima di fissare la membrana e impiantare le cellule si
deve ottenere emostasi completa a livello dell'articolazione. Negli studi
clinici condotti con Chondrocelect è stato impiegato come membrana biologica un
lembo (flap) periostale. Pubblicazioni scientifiche hanno mostrato che membrane
di collagene comunemente reperibili in commercio possono essere usate in
alternativa al periosteo nella procedura ACI. Tuttavia, Chondrocelect non è
stato valutato in studi clinici in associazione con l'uso di membrane di
collagene, anche se una membrana di collagene reperibile in commercio è stata
usata in soggetti trattati con Chondrocelect durante programmi per uso
compassionevole. I dati di sicurezza ottenuti in questi pazienti non evidenziano
particolari motivi di preoccupazione, e confermano una minore incidenza
dell'ipertrofia, come suggerito dalla letteratura scientifica sull'uso delle
membrane di collagene rispetto al periosteo.
L'impianto deve essere seguito da un programma di riabilitazione adeguato
della durata di circa un anno, secondo le raccomandazioni del medico (vedere
paragrafo 4.4).
Nel manuale dell'utente di Chondrocelect sono riportate informazioni tecniche
dettagliate sulle procedure associate a questa tecnica di impianto. Per
informazioni sulla preparazione e la manipolazione di Chondrocelect vedere il
paragrafo 6.6.
Ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti o al siero bovino.
Chondrocelect non deve essere impiegato in caso di osteoartrite di
stadio avanzato del ginocchio.
Avvertenze generali Chondrocelect è un prodotto autologo e non deve essere
somministrato ad altri pazienti in nessuna circostanza. L'uso del prodotto in
pazienti con una storia acuta o recente di infezioni ossee o articolari deve
essere posticipato fino alla piena guarigione documentata.
Precauzioni d'impiego Problemi concomitanti a carico del ginocchio come
osteoartrite precoce, osteocondrite dissecante del ginocchio (OCD), instabilità
del ginocchio, lesioni cartilaginee in sedi diverse rispetto al condilo
femorale, lesioni dei legamenti del ginocchio o del menisco, malallineamento
varo o valgo (distribuzione abnorme del peso nel ginocchio) e infiammazione
articolare sono potenziali fattori di complicazione. Nello studio cardine di
Chondrocelect i pazienti affetti da queste comorbidità a carico del ginocchio
sono stati esclusi dal trattamento. I problemi concomitanti al ginocchio devono
essere corretti prima, se possibile, o perlomeno al più tardi all'epoca
dell'impianto di Chondrocelect. Nello studio cardine non è emersa alcuna
influenza dell'indice di massa corporea (BMI) sul buon esito dell'impianto ma
studi bibliografici dimostrano che un BMI superiore a 30 può compromettere il
successo della procedura.
Riabilitazione Dopo l'impianto il paziente deve seguire un programma adeguato
di riabilitazione e iniziare la fisioterapia secondo le raccomandazioni del
medico. Sono state elaborate istruzioni appropriate per la riabilitazione in
base alla sede e alla grandezza della lesione e al profilo del paziente.
Un'attività fisica troppo vigorosa e prematura può compromettere l'innesto e la
durata dei benefici clinici offerti da Chondrocelect. Pertanto, per evitare
danni precoci che potrebbero causare il rigetto del trapianto, il ginocchio
sottoposto a cura deve essere protetto in base alle raccomandazioni elencate nel
programma di riabilitazione adeguato. Informazioni dettagliate sul programma
adeguato di riabilitazione sono contenute nel manuale dell'utente di
Chondrocelect.
Casi in cui Chondrocelect non può essere fornito In alcuni casi è possibile
che i condrociti originari del paziente non si possano espandere in coltura o
che i criteri di rilascio del prodotto non risultino soddisfatti a causa di una
biopsia di bassa qualità, delle caratteristiche del paziente o di difetti di
produzione. Può quindi accadere che Chondrocelect non possa essere consegnato al
chirurgo. Quest'ultimo sarà informato il prima possibile per permettergli di
selezionare un trattamento alternativo per il paziente.
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Le colle di fibrina sono usate di routine nelle procedure ACI per sigillare
i margini esterni e migliorare l'impermeabilità nel comparto della membrana
biologica usata per coprire la lesione. I prodotti sigillanti a base di
fibrina presentano differenze significative per quanto riguarda la
composizione quantitativa e qualitativa. Sono stati eseguiti studi di
interazione in vitro con una colla di fibrina disponibile in commercio
contenente aprotinina (un inibitore della fibrinolisi di origine bovina). Gli
studi hanno dimostrato che l'uso di questo tipo di sigillante a base di
fibrina in associazione con Chondrocelect è sicuro. Non sono stati eseguiti
studi di interazione su altri tipi di colla di fibrina. Tuttavia l'uso di un
altro tipo di colla di fibrina in concomitanza con un inibitore sintetico
della fibrinolisi (acido tranexamico) nello studio clinico cardine non ha
rivelato alcun segnale di rischio.
Gli antidolorifici devono essere utilizzati secondo le indicazioni del
chirurgo responsabile.
Per cellule autologhe di cartilagine non sono disponibili dati clinici su
gravidanze esposte. Gli studi convenzionali di tossicità della riproduzione e
dello sviluppo non sono considerati pertinenti, data la natura e l'uso clinico
a cui è destinata la terapia con cellule autologhe. Poiché Chondrocelect è
usato per riparare una lesione della cartilagine del ginocchio ed è impiantato
secondo la procedura ACI usando tecniche chirurgiche a cielo aperto, il
prodotto non è indicato per donne gravide o che allattano.
Poiché la procedura d'impianto prevede un intervento chirurgico, l'impianto
con Chondrocelect altera notevolmente la capacità di guidare veicoli e di usare
macchinari. Durante la riabilitazione successiva al trattamento con
Chondrocelect i pazienti devono fare riferimento al chirurgo responsabile e
attenersi scrupolosamente alle sue istruzioni. Durante il periodo di
riabilitazione possono essere imposte restrizioni alla guida di veicoli e
all'uso di macchinari.
In uno studio controllato randomizzato eseguito nella popolazione
bersaglio, 51 pazienti sono stati trattati con Chondrocelect. Per assicurare
l'impianto in questi pazienti è stato usato un lembo periostale. Si sono
verificate reazioni avverse nel 78,4% dei soggetti in un periodo di follow-up
postoperatorio di 36 mesi. Le reazioni avverse più comuni sono state artralgia
(47,1%), ipertrofia cartilaginea (27,4%), crepitazione articolare (17,6%) e
gonfiore articolare (13,7%). Le reazioni avverse riferite dai 370
pazienti inseriti in un programma di uso compassionevole sono simili a quelle
segnalate nella popolazione bersaglio.
Si prevedeva che la maggior parte delle reazioni avverse riferite fossero
correlate alla procedura chirurgica a cielo aperto. Le reazioni più
frequentemente riferite immediatamente dopo l'intervento includono gonfiore
articolare, artralgia e piressia. Queste reazioni erano generalmente di lieve
entità e scomparivano nelle settimane successive all'intervento.
Le reazioni avverse riscontrate in pazienti trattati con Chondrocelect sono
riportate nella tabella seguente. Per classificare gli effetti indesiderati in
base alla loro frequenza sono state usate le seguenti categorie: molto comune
(≥1/10), comune (≥1/100 fino a <1/10), non comune (≥1/1,000 fino a <1/100).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate
in ordine di gravità decrescente.
Classificazione per sistema e organo |
Molto comune ≥1/10 |
Comune ≥1/100 fino a <1/10 |
Non comune ≥1/1 000 fino a <1/100 |
Disturbi psichiatrici |
|
|
Ansia |
Patologie del sistema nervoso |
|
Neuropatia autonomica, sindrome da dolore regionale complesso, dolore alle
estremità, neuropatia periferica, sincope, segno di Trendelenburg |
Iperestesia, emicrania, fotofobia, attacco ischemico transiente |
Patologie vascolari |
|
Trombosi venosa profonda, ematoma, flebite superficiale |
Embolia grassa, tromboflebite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
|
Apnea |
Embolia polmonare |
Patologie gastrointestinali |
|
Nausea |
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
|
Dolore in corrispondenza della cicatrice, deiscenza della ferita chirurgica,
secrezione dalla ferita |
Cicatrice pruriginosa |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Artralgia, ipertrofia cartilaginea, crepitazione articolare, gonfiore
articolare |
Artrofibrosi, restrizione del movimento articolare, effusione articolare,
blocco articolare, artrite, artropatia, ciste ossea, gonfiore osseo, borsite,
condropatia, esostosi, emartrosi, instabilità articolare, rigidità articolare,
corpo libero nell'articolazione, diminuzione della mobilità, atrofia muscolare,
osteoartrite, ciste sinoviale, sinovite, disturbo tendineo, tendinite |
Condromalacia, gonartrosi |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
|
Inefficacia, disturbo dell'andatura, guarigione parziale, ipersensibilità
nella sede dell'impianto, edema periferico, piressia |
Atrofia, fastidio, lesione granulomatosa |
Indagini diagnostiche |
|
Artroscopia |
|
Lesioni, intossicazioni e complicanze procedurali |
|
Complicazione dell'innesto, delaminazione dell'innesto, lesione
cartilaginea, lesione, lesione articolare, reazione nella sede dell'intervento |
|
Reazioni avverse di particolare interesse
Artrofibrosi
Nei pazienti reclutati nel programma di uso compassionevole è stata osservata
una maggiore incidenza di artrofibrosi e riduzione del movimento articolare in
un sottogruppo di soggetti con lesione patellare (8,2% e 13,1% rispettivamente)
rispetto a soggetti con lesioni non patellari (0,6% e 2,6% rispettivamente).
Ipertrofia cartilaginea
Per sigillare la lesione nella maggioranza dei 370 pazienti inclusi nel
programma per uso compassionevole è stata usata una membrana di collagene invece
di un lembo periostale. Stando alla letteratura corrente, si può ridurre
l'incidenza di ipertrofia della cartilagine usando una membrana di collagene
anziché un lembo periostale per coprire la sede della lesione (Gooding et al.,
2006; Niemeyer et al., 2008). Nei casi in cui per sigillare la sede della
lesione è stata usata una membrana di collagene dopo l'applicazione di
Chondrocelect, l'incidenza di ipertrofia della cartilagine è risultata pari a
1,8%, contro il 25% registrato nello studio randomizzato e controllato
ordinario.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
Categoria farmacoterapeutica: {categoria}, codice ATC: {code} <non ancora
assegnato>
Non sono stati eseguiti studi farmacodinamici convenzionali per
Chondrocelect.
Efficacia clinica
L´efficacia di Chondrocelect è stata esaminata in uno studio multicentrico
di fase III randomizzato econtrollato (TIG/ACT/01/2000), e nei primi due
anni della sua fase di estensione durata 4 anni(TIG/ACT/01/2000EXT).
Chondrocelect è stato messo a confronto con la tecnica di
microfratturanella riparazione di lesioni sintomatiche cartilaginee
singole di condili femorali del ginocchio.Cinquantun pazienti sono stati
trattati con Chondrocelect e 61 pazienti sono stati sottoposti
amicrofrattura. I criteri di inclusione nello studio sono stati
soddisfatti da pazienti di età compresa tra18 e 50 anni che avevano subito
una lesione sintomatica cartilaginea singola a carico dei condilifemorali
con dimensioni tra 1 e 5 cm2. I pazienti potevano essere sia nuovi ad ogni
forma ditrattamento oppure essere già stati sottoposti in precedenza ad
artroscopia o altre procedure diriparazione chirurgica. Sono stati esclusi
dallo studio pazienti con lesioni alla cartilagine del
compartopatellofemorale (OCD), con profondità della lesione superiore a
0,5 cm, con precedente trapianto dimenisco e precedente mosaicoplastica o
microfrattura nei 12 mesi antecedenti lo studio. I pazienti dovevano
impegnarsi a partecipare attivamente a un rigido protocollo di
riabilitazione e a unprogramma di follow-up.
Il tempo mediano trascorso dall´episodio della lesione al ginocchio era
leggermente più lungo nelgruppo trattato con Chondrocelect che in quello
sottoposto a microfrattura (2,0 anni contro 1,6 anni).Un maggior numero di
pazienti nel gruppo trattato con Chondrocelect rispetto a quelli
sottoposti amicrofrattura aveva avuto una precedente operazione al
ginocchio (88% contro 77%). Nel gruppotrattato con Chondrocelect, il 77%
dei pazienti presentava una lesione al condilo mediale e il 23% unalesione
al condilo laterale.
L´esame istologico della biopsia eseguita a distanza di 12 mesi sull´area
trattata ha evidenziato unmaggior grado di riparazione strutturale nel
braccio trattato con Chondrocelect rispetto al bracciotrattato con
microfrattura. Si è riscontrato un miglioramento continuo fino a 36 mesi
nell´indicatore diesito clinico KOOS (Knee Injury and Osteoarthritis
Outcome Score) per i due bracci del trattamento.Pur non avendo i risultati
stimanti raggiunto una valenza statistica, il beneficio stimato è stato
piùelevato nel gruppo Chondrocelect. In questo particolare punto temporale
sono stati valutati 41 pazientinel braccio trattato con Chondrocelect e 49
nel braccio sottoposto a microfrattura. I pazienti in cuierano trascorsi
meno di 3 anni dall´instaurarsi dei sintomi (n=27 nel braccio trattato
conChondrocelect e n=32 nel braccio sottoposto a microfrattura) hanno
tratto maggior beneficio daChondrocelect. Nei pazienti in cui era
trascorso un tempo più lungo dall´instaurarsi dei sintomi non sisono
manifestate differenze evidenti tra i 2 gruppi. �ˆ stato eseguito un
reintervento sulla lesionetrattata per delaminazione dell´innesto o
scollamento del periostio in 2 pazienti su 51 a 36 mesi didistanza
dall´impianto con Chondrocelect rispetto a 7 pazienti su 61 sottoposti a
microfrattura, con unquadro di riparazione della cartilagine generalmente
insufficiente o inadeguato
I pazienti con lesioni più ampie di 5 cm² sono
stati trattati unicamente nell´ambito di programmi peruso compassionevole.
I dati sulla sicurezza ottenuti in questi pazienti non suscitano
particolari motividi preoccupazione. Si prevede di raccogliere in futuro
altri dati clinici in soggetti con lesioni dimaggiori dimensioni.Sedici
pazienti sotto i 18 anni di età sono stati trattati con Chondrocelect
nell´ambito di programmiper uso compassionevole. In questi pazienti non
sono stati individuati segnali di rischio specifici. Se,in base alla
valutazione del rapporto rischi/benefici da parte del chirurgo
responsabile, si intendeconsiderare il trattamento di pazienti sotto i 18
anni di età, deve essere prestata particolare attenzionead assicurarsi che
la piastra di crescita sia completamente chiusa.
Il prodotto è destinato all'impianto locale. Per la natura e l'uso clinico
cui è destinato Chondrocelect gli studi convenzionali su farmacocinetica,
assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione non sono pertinenti.
Dati non clinici basati sull'impianto di cellule cartilaginee espanse in
capre e topi non ha rivelato particolari rischi per l'uomo. Negli studi
eseguiti su capre sono stati osservati leggeri segni di sinovite nella
maggioranza degli animali, inclusi i controlli, a distanza di 10 settimane
dopo l'intervento. L'infiammazione si è risolta col tempo e i parametri sono
ritornati ai livelli base lasciando solo in alcuni animali segni molto leggeri
e localizzati di sinovite. Nonostante si reputi che queste reazioni siano per
lo più collegate all'intervento, non si può completamente escludere un
possibile coinvolgimento dei condrociti espansi. In uno studio eseguito su
pecore, la maggioranza degli animali ha mostrato una penetrazione delle
cellule trapiantate nell'osso subcondrale; in due di questi casi si è
osservata penetrazione completa del midollo osseo sottostante. Questo
risultato potrebbe essere collegato all'incapacità di operare una graduale
ripresa del carico in condizioni non supportanti le forze di carico nel
periodo postoperatorio e non può quindi essere pienamente estrapolato in
quanto tale da questi modelli alla situazione nell'uomo.
Mezzo di coltura Dulbecco modificato (DMEM) (contenente amminoacidi,
vitamine, sali e carboidrati).
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere
miscelato con altri prodotti.
48 ore.
Conservare a temperatura compresa tra 15°C e 25°C. Non refrigerare o
congelare. Tenere il flaconcino o i flaconcini nel tubo falcon dentro il
contenitore esterno con tappo di plastica a vite per proteggere il medicinale
dalla luce e dalla contaminazione di batteri/funghi. Non esporre a
irradiazione radioattiva (raggi X).
Chondrocelect è fornito sotto forma di dose per un trattamento singolo (tubo
falcon), contenuta in un numero di flaconcini di vetro tipo I da 1 ml compreso
tra 1 e 3. Ogni flaconcino contiene 0,4 ml di una sospensione di cellule
autologhe di cartilagine umana ed è chiuso da un tappo di clorobutile e da un
sigillo di alluminio. I flaconcini sono posti in un tubo falcon sterile con
tappo di plastica a vite. Il tubo falcon è collocato in un contenitore con tappo
di plastica a vite assieme a materiale chirurgico (una siringa sterile da 1 ml,
un catetere intravenoso 18G, due pezzi di materiale da sutura in Vicryl 6.0) e
un apparecchio di monitoraggio della temperatura.
Chondrocelect è destinato esclusivamente ad uso autologo. Prima di eseguire
l'impianto occorre controllare che il nome del paziente corrisponda ai dati
identificativi del paziente/donatore sui documenti della fornitura e sul
flaconcino del prodotto.
Prima della somministrazione, Chondrocelect deve essere risospeso dando dei
colpetti leggeri al flaconcino per riportare le cellule in sospensione.
Chondrocelect non deve essere sterilizzato. Se il flaconcino di Chondrocelect
è danneggiato o la sua sterilità è stata compromessa, il prodotto non deve
essere usato e deve essere restituito a TiGenix.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono
essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
TiGenix NV
Romeinse straat 12/2
B-3001 LEUVEN
Belgio