Cinoxen 500 Mg Capsule
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

CINOXEN 500 mg capsule


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Ogni capsula contiene:

Principio attivo:

Cinoxacina                mg 500


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Capsule rigide  per uso orale


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

CINOXEN è indicato nelle infezioni acute e ricorrenti delle alte e basse vie  urinarie  sostenute  da   germi   sensibili.  CINOXEN  si è inoltre dimostrato efficace come terapia preventiva in quanto capace di ridurre il numero  degli  episodi  infettivi  in  donne  soggette ad  infezioni ricorrenti del tratto urinario.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

L'uso di CINOXEN è limitato ai pazienti adulti.

La  posologia  è  in  media  di  1  g   al  giorno  suddiviso  in  due somministrazioni  da  500 mg  per  una  durata di  1-2  settimane, fino  cioè a  completa remissione della sintomatologia soggettiva e negativizzazione  del reperto urocolturale.

Terapia preventiva:  una  dose  singola  di 500 mg presa al momento di andare a letto.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità al principio attivo, ai chinolonici in genere e ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Insufficienza renale da moderata a grave.

Gravidanza e allattamento.

CINOXEN non deve essere somministrato in età pediatrica e a ragazzi di età inferiore a 18 anni.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Episodi convulsivi: sono   state   riportate   convulsioni   nel  corso   di   trattamento con  cinoxacina,   sebbene   non  siano  state  stabilite relazioni  di causalità.

Convulsioni, aumento della pressione intracranica, e psicosi  tossiche sono state riferite per altri farmaci di questa classe.

I chinolonici possono causare anche una stimolazione  del sistema nervoso centrale che può condurre a tremore, agitazione, sensazione di testa vuota, confusione ed allucinazioni. CINOXEN deve pertanto essere impiegato  con  cautela  nei  pazienti con disordini o alterazioni note o sospette del sistema  nervoso centrale, come  arteriosclerosi,  epilessia, o altri fattori  che predispongano alle crisi epilettiche (vedi anche Effetti indesiderati).

Se tali reazioni  si  manifestano  in  pazienti che assumono CINOXEN, è necessario sospendere il farmaco ed adottare appropriate misure terapeutiche.

Ipersensibilità: reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente  anche  fatali (di tipo  anafilattoide)  alcune  anche   dopo  la prima  dose,  sono  state riferite in pazienti durante la terapia con chinolonici. Alcune   reazioni  erano  accompagnate  da  collasso  cardiovascolare, perdita  di  coscienza,  formicolio,   edema   della   faringe  o  del viso, dispnea, orticaria e prurito. Soltanto  pochi  pazienti  avevano    storia   di  ipersensibilità. Le reazioni   di   tipo  anafilattoide  gravi  richiedono  un  immediato trattamento  con  adrenalina.  Possono altresì   essere  somministrati ossigeno, liquidi per infusione e.v., anti-istaminici per via endovenosa, steroidi per via endovenosa, amine vasopressorie e si  dovranno  mantenere pervie le vie respiratorie, se necessario anche mediante intubazione.   

Insufficienza renale: poiché  il  rene  è  la principale via di  eliminazione,  CINOXEN  deve essere  somministrato  con  cautela  e  sotto   diretto  controllo del medico ai pazienti con lieve riduzione della  funzionalità  renale.

In alcuni casi può rendersi necessario aggiustare il dosaggio del farmaco. Il non ricorrere a tale precauzione potrebbe aumentare il rischio di neurotossicità.

Malattie epatiche: CINOXEN  va  usato con cautela  in pazienti che soffrano o abbiano sofferto in precedenza  di malattie epatiche.

Cristalluria: in alcuni soggetti sani trattati con alte dosi di chinoloni è stata riscontrata cristalluria. Sebbene la cristalluria non si verifichi con i dosaggi di cinoxacina raccomandati, i pazienti dovrebbero assumere molti liquidi ed evitare l’alcalinizzazione delle urine.

Fototossicità: poiché si sono osservate reazioni di fototossicità (disturbi causati da un’eccessiva sensibilità alla luce solare) da moderate a gravi, in pazienti esposti al sole ed in terapia con alcuni chinoloni è bene evitare un’eccessiva esposizione alla luce solare e sospendere l’assunzione del farmaco se si verifica fototossicità.

In caso di trattamenti prolungati, si consiglia il controllo periodico della funzionalità renale, epatica e dell’emopoiesi.

L’uso prolungato di antibiotici della classe dei chinolonici può causare la crescita di microrganismi non sensibili, inclusi funghi.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

I  chinolonici,   incluso  CINOXEN,  possono  incrementare  gli effetti degli anticoagulanti  orali, come il  Warfarin o  i  suoi derivati, attraverso  un meccanismo  di  spiazzamento  di quantità significative di anticoagulanti dai siti di legame dell'albumina sierica.

Quando  la  sommininistrazione  di questi  prodotti  non  può essere evitata, è essenziale eseguire misurazioni  giornaliere  del  tempo di protrombina o altri test di coagulazione.

Sono state riferite elevazioni dei livelli  plasmatici  di  teofillina con l'uso concomitante di chinolonici.

Sono stati riferiti effetti collaterali correlati  alla  teofillina in pazienti  che  assumevano   chinolinici e teofillina.  Deve  essere pertanto  considerato  il   monitoraggio  dei   livelli  plasmatici di teofillina e l'aggiustamento del suo dosaggio.

I chinolonici riducono la clearance della caffeina e ne prolungano l’emivita plasmatica. Sebbene questa interazione non sia stata osservata con la cinoxacina, si consiglia cautela nell’assumere prodotti contenenti caffeina.

Gli antiacidi o il sucralfato interferiscono significativamente con la biodisponibilità di alcuni chinolonici con conseguenti basse concentrazioni urinarie. Non si dovrebbe pertanto assumere antiacidi o sucralfato entro 2 ore dall’assunzione di cinoxacina per non rallentarne l’assorbimento.

Analoga interazione può verificarsi anche con prodotti contenenti ferro o con polivitaminici contenenti zinco.

In pazienti in trattamento con altri chinolonici ed un antinfiammatorio non steroideo come il fenbufen sono state osservate convulsioni. Anche studi su animali suggeriscono un aumento delle probabilità di convulsioni a seguito di tale interazione.

>L’uso concomitante di chinoloni e ciclosporina ha indotto un aumento dei livelli plasmatici della ciclosporina.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

CINOXEN  non  deve   essere   somministrato  alle  donne  in  stato  di gravidanza e durante l'allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

La cinoxacina può causare senso di sbandamento e sensazione di testa vuota; perciò i pazienti dovrebbero conoscere come reagiscono al farmaco, prima di guidare un'automobile od usare macchinari od essere occupati in una attività che richiede lucidità mentale o coordinazione.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Sistema nervoso  centrale:  i  più  frequenti effetti collaterali sono la cefalea e le vertigini con  minore  frequenza  possono  presentarsi insonnia,  tinnito,   fotofobia   e   formicolii. (Per  altri  effetti sul S.N.C. vedere la voce Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).

Apparato gastroenterico:   sono    riportati   episodi di  nausea, anoressia, vomito, bruciore  perianale, crampi addominali e diarrea.

Ipersensibilità :  sono   stati   descritti rash cutaneo, orticaria, edema  periferico  e  della cavità orale e reazioni anafilattoidi.

Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente anche fatali (anafilattiche), alcune anche dopo la prima dose, sono state riferite in pazienti durante la terapia con farmaci chinolonici (vedi"Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

Reazioni  cutanee: nel corso di  trattamento con  cinoxacina  e  altri farmaci di questa classe sono stati riportati casi di eritema multiforme e sindrome di Stevens-Johnson e rarissimi casi di necrolisi tossica epidermica.

Altre  reazioni:   occasionalmente   sono   stati   osservati  aumenti transitori delle transaminasi, della   fosfatasi alcalina,  dell'azoto ureico e la riduzione della clearance della creatinina e del rapporto ematocrito/emoglobina.

Sono pervenute rare segnalazioni di trombocitopenia.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Segni e sintomi. I sintomi osservati dopo sovradosaggio con cinoxacina possono comprendere anoressia, nausea, vomito, diarrea e disturbo epigastrico in genere. La gravità del disturbo epigastrico e della diarrea è correlabile alla dose assunta. In alcuni pazienti sono stati osservati cefalea, sensazione di instabilità, insonnia, fotofobia, tinnito e formicolii.

Trattamento. In tutti i casi di sospetto sovradosaggio contattare il centro antiveleni. Tenere sempre presente la possibilità che il sovradosaggio possa essere causato da più farmaci, da interazioni tra farmaci o dalla particolare farmacocinetica nel paziente.

Il paziente che è andato incontro a sovradosaggio con cinoxacina dovrebbe essere mantenuto in condizioni di buona idratazione per prevenire la comparsa di cristalluria.

Garantire la pervietà delle vie aeree del paziente, la ventilazione e la perfusione.

Inoltre controllare attentamente e mantenere, entro limiti accettabili, i segni vitali, l'emogasanalisi, gli elettroliti sierici, ecc.

L'assorbimento intestinale di farmaci può essere ridotto somministrando carbone attivo che, in molti casi, è più efficace del vomito indotto o della lavanda gastrica; si consideri quindi la somministrazione di carbone attivo come trattamento alternativo o in aggiunta allo svuotamento gastrico. La somministrazione ripetuta di carbone attivo può facilitare l'eliminazione di alcuni farmaci che potrebbero essere stati assunti.

Proteggere le vie aeree del paziente durante lo svuotamento gastrico o la somministrazione di carbone attivo.

Non è noto se la diuresi forzata, la dialisi peritoneale, l'emodialisi o l'emoperfusione su carbone siano vantaggiose per il paziente con sovradosaggio di cinoxacina.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Cinoxacina è un antibatterico di sintesi per uso orale.

Chimicamente    è    l'acido 1-etil-1,4-diidro-4-oxo (1,3)  dioxolo(4,5-g) cinnolino-3-carbossilico, e  si presenta  sotto  forma  di cristalli aghiformi di colore bianco o  leggermente giallo.

Attività battericida. Le prove in vitro  dimostrano  che cinoxacina possiede una attività battericida e agisce  inibendo la sintesi del DNA.  Cinoxacina  mantiene  la  sua attività entro i valori  del pH urinario.

Cinoxacina è attiva verso la maggior parte dei  ceppi dei  seguenti microorganismi:

         - Enterobacter sp. (incluso l'Enterobacter aerogenes, l'E.  cloacae  e l'E. hafniae)

         - E. coli

         - Klebsiella sp.

         - Proteus mirabilis

         - Proteus vulgaris

Cinoxacina   non   è   attiva  su  Pseudomonas,  stafilococchi   ed enterococchi.

La resistenza a cinoxacina è stata evidenziata in  meno  del 4% dei pazienti trattati nel corso di esperienze cliniche.

La  resistenza   batterica  a   cinoxacina  non   si  è  dimostrata trasferibile da  un  microorganismo  all'altro tramite il fattore R (fattore di trasmissione della resistenza).


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Cinoxacina viene rapidamente assorbita dopo somministrazione orale.

Una dose di 500 mg  fornisce  normalmente  concentrazioni  sieriche massime di 15 mcg/ml nelle prime quattro ore.

Le concentrazioni che si raggiungono nelle urine superano di  molto la concentrazione minima inibente di cinoxacina nei confronti  della  maggioranza dei bacilli Gram negativi  comunemente  isolati   nelle infezioni del tratto urinario.

Il 97% di una dose orale di 500 mg di  cinoxacina  marcata  è stato ritrovato nelle urine  entro  24 ore, il 60% è  risultato  presente sotto forma immodificata  ed il rimanente sotto forma di metaboliti inattivi.

Il cibo non ha modificato la quantità totale di cinoxacina assorbita.

I picchi sierici sono risultati inferiori mentre è rimasta inalterata l'attività antibatterica nelle urine nel corso delle 24 ore.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

La DL50 della Cinoxacina somministrata per via orale nel topo e nel ratto è in media di 1.686 mg e 5.131 mg/kg rispettivamente.

La Cinoxacina ha dimostrato  anche  un bassissimo  grado  di tossicità nelle prove di tossicità subacuta  e cronica nel ratto, topo,  cane  e nella scimmia. Gli studi sulla riproduzione e di teratologia non hanno evidenziato  tossicità  fetale e  teratogenicità della  cinoxacina nel topo, coniglio e ratto. La cinoxacina non è mutagena.  Come  gli altri farmaci della stessa classe la  cinoxacina  provoca  artropatia  negli animali in età immatura, per cui non è indicata in  gravidanza  e  nei bambini. E' stata osservata cristalluria nella scimmia  (Rhesus)  alla posologia di 50 mg/kg/die  non  riscontrata  nell'uomo  alle posologie abituali.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Amido di mais, Gelatina, Biossido di titanio  (E171),  Ossido di ferro giallo (E172), Ossido di  ferro  nero (E172),  Indigotina (E132)


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non sono note incompatibilità all'uso del prodotto.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Quando conservato a temperatura ambiente il prodotto è stabile per  5 anni.  Tale  periodo   di   validità  si  riferisce   al  prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non sono necessarie particolari precauzioni per la conservazione  del prodotto.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio di cartone da 20 capsule in due blister da 10


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna in particolare


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

I.BIR.N. - Istituto Bioterapico Nazionale s.r.l.

Via Vittorio Grassi 9/15 - 00155 Roma


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

032341012


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

10/99


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

00/00