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CIPROFLOXACINA RANBAXY
250 mg: ogni compressa contiene 250 mg di ciprofloxacina in forma di ciprofloxacina cloridrato.
500 mg: ogni compressa contiene 500 mg di ciprofloxacina in forma di ciprofloxacina cloridrato.
750 mg: ogni compressa contiene 750 mg di ciprofloxacina in forma di ciprofloxacina cloridrato.
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere sezione 6.1.
Compresse rivestite con film.
250 mg: compresse bianche, biconvesse, rotonde rivestite con film, con inciso “CIP 250” e linea di frattura su di un lato e lisce sull’altro.
La compressa può essere divisa in metà uguali.
500 mg: compresse bianche, a forma di capsula rivestite con film, con inciso “CIP 500” e linea di frattura su di un lato e lisce sull’altro.
La compressa può essere divisa in metà uguali.
750 mg: compresse bianche, a forma di capsula rivestite con film, con inciso “CIP 750” e linea di frattura su di un lato e lisce sull’altro.
Adulti:
Trattamento delle seguenti infezioni negli adulti se causate da organismi sensibili alla ciprofloxacina.
Infezioni di:
Vie respiratorie. La ciprofloxacina può essere indicata per il trattamento della polmonite dovuta a patogeni aerobi Gram-negativi. Nella polmonite pneumococcica la ciprofloxacina non è il farmaco di prima scelta.
Vie urinarie: cistite acuta non complicata, infezioni complicate e pielonefrite.
Organi genitali: gonorrea acuta non complicata, prostatite.
Enterite batterica grave.
Infezioni della pelle e dei tessuti molli causati da batteri Gram-negativi.
Osteomielite causata da batteri Gram-negativi.
Infezioni sistemiche gravi causate da batteri Gram-negativi, per es. setticemia, peritonite (con aggiunta di un agente antibatterico attivo sugli anaerobi), infezioni in pazienti immunocompromessi.
Bambini ed adolescenti:
Aggravamento polmonare acuto della fibrosi cistica in bambini e adolescenti (5-17 anni) causato da Pseudomonas aeruginosa.
La ciprofloxacina non è raccomandata per altre indicazioni in questo gruppo di pazienti.
Devono essere prese in considerazione le linee-guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici
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La dose di ciprofloxacina è determinata in base alla gravità e al tipo di infezione e all’età, al peso e alla funzionalità renale del paziente. Il trattamento può essere iniziato con le compresse o con iniezione endovenosa secondo le condizioni del paziente.
La durata del trattamento dipende dalla gravità del disturbo e dal decorso clinico e batteriologico. In generale, il trattamento deve durare per almeno 3 giorni dopo la normalizzazione della temperatura corporea o dopo la risoluzione dei sintomi clinici.
Le seguenti raccomandazioni posologiche vengono fornite come linea-guida e si riferiscono solo al dosaggio orale (si noti che alla somministrazione endovenosa di ciprofloxacina si possono applicare raccomandazioni posologiche diverse).
Adulti: l’intervallo di dose per gli adulti è di 100-750 mg due volte al giorno.
Indicazioni | Dose giornaliera* | Durata normale del trattamento |
Cistite acuta non complicata nelle donne | 100 - 250 mg 2 volte al giorno | 3 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite | 250 – 500 mg 2 volte al giorno | 7 - 14 giorni |
Gonorrea acuta, non complicata (uretrite e cervicite) | 250 – 500 mg | Dose singola |
Prostatite | 500 mg 2 volte al giorno | Fino a 28 giorni |
Infezioni delle vie respiratorie | 250 – 500 mg 2 volte al giorno. | 7 - 14 giorni |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | 500 mg 2 volte al giorno | 5 - 10 giorni |
Osteomielite | 500 mg 2 volte al giorno | 4 - 6 settimane o più |
Grave enterite batterica | 500 mg 2 volte al giorno | 3 - 7 giorni |
Gravi infezioni sistemiche causate da batteri Gram-negativi | 500 – 750 mg 2 volte al giorno | Come richiesto |
Bambini ed adolescenti (5-17 anni) |
Aggravamento polmonare acuto della fibrosi cistica causato da Pseudomonas aeruginosa. | 40 mg/kg/24h divisi in 2 dosi, per esempio 20 mg/kg 2 volte al giorno (massimo 1500 mg al giorno) | 10 - 14 giorni |
*in infezioni particolarmente gravi, con rischio per la vita (specialmente quelle dovute a Pseudomonas, stafilococchi o streptococchi, per es.: osteomielite, setticemia, polmonite pneumococcica, attacchi ricorrenti di infezioni in pazienti con fibrosi cistica, gravi infezioni della cute e dei tessuti molli o peritonite) la dose raccomandata per gli adulti è di 750 mg di ciprofloxacina due volte al giorno.
Pazienti anziani:
I pazienti anziani devono ricevere una dose dipendente dalla gravità della malattia e dalla clearance dalla creatinina.
Compromissione della funzionalità renale o epatica:
Adulti
Compromissione della funzionalità renale:
Clearance della creatinina | Livelli sierici della creatinina | Dose |
31 – 60 ml/min/1.73m² | 120 – 170 mcmol (1.4 – 1.9 mg/dl) | Dose massima 1000 mg/day |
< 30 ml/min/1.73 m² | >175 mcmol ( > 2.0 mg/dl) | Dose massima 500* mg/day |
*Nei pazienti con gravi infezioni e grave compromissione renale può essere somministrata una dose di 750 mg.
I pazienti devono essere attentamente sorvegliati. Gli intervalli di dosaggio devono rimanere gli stessi dei pazienti con normale funzionalità renale.
Funzionalità renale compromessa ed emodialisi:
Dose raccomandata: 500 mg/die somministrati come dose singola dopo l’emodialisi.
Funzionalità renale compromessa e dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD):
Dose raccomandata: 500 mg/die somministrati come dose singola dopo la CAPD.
Funzionalità epatica compromessa:
L’aggiustamento della dose non è necessario nell’insufficienza epatica lieve o moderata ma può essere necessario nell’insufficienza epatica grave.
Funzionalità renale ed epatica compromesse:
Aggiustamento della dose come per la compromissione della funzionalità renale. I pazienti devono essere tenuti attentamente sotto controllo. In casi specifici, può essere appropriato un dosaggio dei livelli sierici di ciprofloxacina.
Bambini ed adolescenti (5-17 anni):
Il dosaggio in bambini con ridotta funzionalità renale ed epatica non è stato studiato.
Metodo di somministrazione::
Le compresse devono essere ingerite con un liquido. Possono essere assunte in ogni momento indipendentemente dal cibo. L’assunzione a stomaco vuoto accelera l’assorbimento della sostanza attiva.
I latticini con un elevato contenuto di calcio (latte, yogurt) possono ridurre l’assorbimento della ciprofloxacina (vedere sezione 4.5).
Ipersensibilità alla ciprofloxacina, ad altri chinoloni o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravidanza, allattamento (vedere sezione 4.6).
Pazienti con anamnesi di disturbi dei tendini correlati alla somministrazione di fluorochinoloni (vedere sezione 4.4).
Bambini ed adolescenti in fase di crescita (5-17 anni): la ciprofloxacina è controindicata eccetto che per il trattamento dell’aggravamento polmonare acuto della fibrosi cistica (vedere sezioni 4.1, 4.2 e 4.4).
Bambini al di sotto dei 5 anni.
Pazienti in concomitante trattamento con tizanidina (vedere sezione 4.5).
In alcuni casi sono comparse reazioni di ipersensibilità e reazioni allergiche dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. Se compaiono tali reazioni, il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto.
Uso in pazienti con epilessia ed altri disturbi del Sistema Nervoso Centrale (SNC):
In pazienti con epilessia o altre lesioni del Sistema Nervoso Centrale (per es.: ridotta soglia convulsiva, anamnesi di convulsioni, diminuito flusso ematico cerebrale, alterazioni della struttura cerebrale o ictus), la ciprofloxacina deve essere usata con cautela a causa della possibilità di effetti collaterali nervosi centrali.
Effetti indesiderati del SNC possono comparire dopo la prima somministrazione di ciprofloxacina. Depressione e psicosi in alcuni casi hanno portato a comportamenti auto-lesionistici. Se compaiono tali reazioni, il trattamento con ciprofloxacina deve essere interrotto immediatamente.
E’ stata riportata cristalluria collegata all’uso di ciprofloxacina. I pazienti che ricevono ciprofloxacina devono essere ben idratati e deve essere evitata un’eccessiva alcalinità delle urine. La colite pseudomembranosa è una particolare forma di enterocolite che può insorgere con gli antibiotici (nella maggior parte dei casi dovuta a Clostridium difficile). Se durante o dopo il trattamento compare diarrea grave e persistente, si deve consultare il medico. Anche se il Clostridium difficile è solo sospetto, la somministrazione di ciprofloxacina deve essere sospesa immediatamente e deve essere instaurato un appropriato trattamento.
I pazienti con anamnesi familiare o con effettivi difetti dell’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi sono soggetti a reazioni emolitiche con i chinoloni e pertanto la ciprofloxacina deve essere usata con cautela in questi pazienti.
La ciprofloxacina deve essere usata con cautela in pazienti con significativi disturbi renali o epatici.
L’uso della ciprofloxacina è stato raramente associato a fotosensibilità. Tuttavia, i pazienti devono essere avvisati di evitare prolungate esposizioni ai raggi solari o a radiazioni UV durante il trattamento con ciprofloxacina.
Durante il trattamento con antibiotici chinolonici sono state osservate tendinite e/o rottura di tendini (che riguarda principalmente il tendine di Achille). Questi problemi si osservano più spesso negli anziani e in pazienti trattati con corticosteroidi. Al primo segno di dolore o infiammazione, il trattamento deve essere sospeso e l’estremità colpita deve essere posta in posizione non sotto sforzo.
Se i sintomi provengono dal tendine di Achille, si deve usare cautela per evitare la rottura di entrambi i tendini (per es: usando stecche per entrambi i tendini di Achille o supporti per entrambi i talloni) (vedere sezione 4.3).
Poiché la ciprofloxacina ha una certa attività sul Mycobacterium tuberculosis, possono comparire colture falso-negative con campioni ottenuti durante il trattamento con ciprofloxacina.
La ciprofloxacina deve essere usata con cautela in pazienti con miastenia gravis.
Studi su animali immaturi hanno dimostrato che la ciprofloxacina può causare artropatia sulle articolazioni che portano peso. Tuttavia, la revisione dei dati di sicurezza in pazienti con meno di 18 anni (per lo più pazienti con fibrosi cistica) non hanno rivelato segni di danni a cartilagini o articolazioni collegati al farmaco.
È stato dimostrato che la ciprofloxacina causa artropatie nelle articolazioni che portano peso in animali immaturi. Dati di sicurezza provenienti da uno studio randomizzato in doppio cieco sull’uso di ciprofloxacina nei bambini (Ciprofloxacina: n = 335, età media = 6,3 anni, farmaci di confronto n = 349, età media 6,2 anni, intervallo di età = 1-17 anni) ha rivelato un’incidenza di sospetta artropatia correlata al farmaco (distinta dai segni e sintomi clinici collegati alle articolazioni) al giorno + 42 del 7,2% e del 4,6%. Dopo un anno di follow-up l’incidenza delle artropatie collegate al farmaco è stata rispettivamente del 9,0% e del 5,7%. L’aumento nel tempo di sospette artropatie collegate al farmaco non è risultato statisticamente significativo tra i gruppi.
L’uso di ciprofloxacina per indicazioni diverse dal trattamento dell’aggravamento polmonare acuto della fibrosi cistica causata da infezioni da P. aeruginosa (bambini da 5 a 17 anni) non è stato valutato in studi clinici e l’esperienza clinica è limitata.
I fluorochinoloni sono stati associati col prolungamento dell’ intervallo QT. La ciprofloxacina appartiene al gruppo con basso potenziale di questo evento avverso. Si deve adoperare cautela quando si trattano pazienti a rischio di aritmia di tipo torsioni di punta (vedere sezione 4.8).
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Derivati dalle xantine:
La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e teofillina può causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche della teofillina. Questo può portare a reazioni indesiderate indotte dalla teofillina, che in casi molto rari costituiscono un rischio per la vita. Durante la somministrazione concomitante di teofillina, le concentrazioni plasmatiche devono essere tenute sotto controllo e la dose di teofillina deve essere aggiustata adeguatamente. Con la somministrazione concomitante di ciprofloxacina e caffeina o pentossifillina, sono stati riportati aumenti delle concentrazioni sieriche di questi derivati xantinici.
CYP1A2:
La ciprofloxacina inibisce il CYP1A2 e pertanto può causare aumenti della concentrazione sierica di sostanze somministrate in concomitanza metabolizzate da questo enzima (per es.: teofillina, clozapina, tacrina, ropinirolo, tizanidina). La somministrazione concomitante di ciprofloxacina e tizanidina è controindicata (vedere sezione 4.3). I pazienti che assumono ogni altro farmaco che sia substrato di questo isoenzima in concomitanza con ciprofloxacina devono essere attentamente controllati per l’individuazione di eventuali segni clinici di sovradosaggio e la determinazione delle concentrazioni sieriche, specialmente quelle della teofillina, possono essere necessarie.
Antiacidi, sucralfato, ferro, zinco, calcio, magnesio, alluminio, didanosina, soluzioni nutrizionali orali, latticini:
L’assorbimento della ciprofloxacina è ridotto quando si somministrano simultaneamente ferro, zinco, sucralfato o antiacidi e prodotti farmaceutici fortemente tamponati, contenenti magnesio, alluminio o calcio. Questo vale anche per sucralfato, prodotti antivirali contenenti formulazioni tamponate di didanosina, soluzioni nutrizionali orali e grandi quantità di latticini (latte o latticini liquidi come lo yogurt). Pertanto la ciprofloxacina deve essere somministrata o 1-2 ore prima o almeno 4 ore dopo questi prodotti. Queste restrizioni non si applicano al gruppo degli antiacidi che bloccano i recettori H2.
FANS:
Studi sugli animali hanno mostrato che la somministrazione contemporanea di dosi molto elevate di un chinolone e di alcuni FANS (ma non dell’acido acetilsalicilico) può provocare convulsioni.
Ciclosporine:
Un transitorio aumento della concentrazione della creatinina plasmatica è stato osservato quando la ciprofloxacina e la ciclosporina vengono somministrate simultaneamente. In questi pazienti si deve controllare regolarmente la concentrazione plasmatica della creatinina.
Anticoagulanti orali:
La ciprofloxacina, come altri chinoloni, può aumentare l’effetto dei derivati cumarinici incluso il warfarin. In caso di concomitante somministrazione di questi prodotti, il tempo di protrombina o altri appropriati test della coagulazione, devono essere sorvegliati. Se necessario, la dose dell’anticoagulante orale deve essere aggiustata opportunamente.
Glibenclamide:
La somministrazione simultanea di ciprofloxacina e glibenclamide può aumentare l’effetto della glibenclamide.
Probenecid:
Il probenecid inibisce l’escrezione renale della ciprofloxacina causando un aumento della concentrazione plasmatica di ciprofloxacina.
Metoclopramide:
La metoclopramide accelera l’assorbimento della ciprofloxacina. La concentrazione plasmatica massima viene pertanto raggiunta più rapidamente. La biodisponibilità della ciprofloxacina non viene alterata.
Mexiletina:
La somministrazione simultanea di ciprofloxacina e di mexiletina può portare ad un aumento delle concentrazioni di mexiletina.
Fenitiona
La somministrazione simultanea di ciprofloxacina e di fenitoina può causare aumento o riduzione dei livelli sierici della fenitoina per cui si raccomanda il monitoraggio dei livelli del farmaco.
Farmaci da premedicazione:
Si raccomanda di evitare l’uso concomitante di ciprofloxacina e oppiacei da premedicazione (come il papavereto) o gli oppiacei da premedicazione utilizzati con anticolinergici da premedicazione (come l’atropina o la scopolamina), poiché tali associazioni riducono i livelli sierici di ciprofloxacina.
È stato dimostrato che la somministrazione concomitante di ciprofloxacina e benzodiazepine da premedicazione non influenza i livelli plasmatici della ciprofloxacina. Tuttavia, poiché durante il trattamento concomitante con ciprofloxacina e diazepam – ed in un caso isolato, con midazolam – sono state segnalate riduzione della clearance del diazepam con prolungamento del tempo di dimezzamento, si raccomanda un attento monitoraggio della terapia con benzodiazepine.
Ropinirolo:
Esiste un potenziale per un aumento dei livelli plasmatici del ropinirolo con possibile aumento delle reazioni avverse. In caso di uso combinato, possono essere richiesti un aumentato monitoraggio clinico ed un aggiustamento della dose del ropinirolo.
Formulazioni tamponate di didanosina:
Sono state riportate interazioni clinicamente importanti con formulazioni tamponate di didanosina (fare riferimento al primo paragrafo di questa sezione).
Metotrexato:
Il trasporto tubulare renale del metotrexato può essere inibito dalla concomitante somministrazione di ciprofloxacina, che può potenzialmente portare ad un aumento dei livelli plasmatici del metotrexato. Questo può aumentare il rischio di reazioni tossiche associate al metotrexato. Pertanto, i pazienti che ricevono una terapia con metotrexato devono essere accuratamente sorvegliati quando viene prescritta una concomitante terapia con ciprofloxacina.
(vedere sezione 4.3)
L’uso durante la gravidanza è controindicato. Come per gli altri chinoloni, la ciprofloxacina ha mostrato di causare artropatie in animali immaturi e pertanto il suo uso in gravidanza è controindicato.
La somministrazione a madri che allattano è controindicata poiché i chinoloni somministrati a dosi terapeutiche sono escreti nel latte materno in quantità che si può ritenere possano avere effetti sul bambino.
La ciprofloxacina ha un’influenza bassa o moderata sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
La ciprofloxacina può alterare la capacità di reazione al punto di compromettere la capacità di guidare un veicolo, di usare macchinari o di lavorare in condizioni di sicurezza. Questo si riferisce particolarmente all’inizio del trattamento, quando la dose viene aumentata e quando si cambiano i farmaci e così pure in associazione con l’alcool.
Reazioni avverse sono state riportate nel 5-14% dei pazienti trattati con ciprofloxacina. Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono nausea, diarrea ed eruzione cutanea.
Le reazioni avverse sono elencate per frequenza: comuni (> 1/100, <1/10); non comuni (> 1/1.000, < 1/100); rare (> 1/10.000, < 1/1,000); molto rare (< 1/10.000).
Sono state osservate le seguenti reazioni avverse:
Infezioni ed infestazioni:
Non comuni: moniliasi.
Rare: moniliasi (orale), moniliasi vaginale.
Molto rare: moniliasi (gastrointestinale).
Disturbi del sangue e del sistema linfatico:
Non comuni: eosinofilia, leucopenia.
Rari: anaemia, leucopenia (granulocitopenia), leucocitosi, trombocitopenia, trombocitemia (trombocitosi).
Molto rari: anemia emolitica, agranulocitosi, pancitopenia (rischio per la vita), depressione del midollo osseo (rischio per la vita).
Disturbi del sistema immunitario:
Rari: reazioni allergiche, reazioni anafilattoidi (anafilattiche), dispnea, edema della laringe.
Molto rari: shock (reazioni anafilattiche/anafilattoidi che evolvono in casi molto rari in shock con rischio per la vita), reazioni simili alla malattia da siero, angioedema, eruzione cutanea pruriginosa.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Non comuni: anoressia.
Rari: iperglicemia.
Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso:
Non comuni: cefalea, capogiri, insonnia, agitazione, confusione, alterazione del gusto (di solito reversibili all’interruzione del trattamento).
Rari: allucinazioni, parestesie (paralgesia periferica), sogni anormali (incubi), depressione, tremore, convulsioni, ipoestesia, sonnolenza, riacutizzazione dei sintomi di miastenia grave.
Molto rari: convulsioni di tipo grande male, andatura anormale, psicosi (che può progredire fino a comportamenti auto-lesionistici), ipertensione intracranica, atassia, iperestesia, ipertonia, parosmia (odorato alterato), anosmia (di solito reversibile dopo la sospensione), emicrania, ansia, perdita del gusto (gusto alterato).
Disturbi oculari:
Molto rari: visione anormale (disturbi visivi), diplopia, cromatopsia.
Disturbi dell’orecchio e del labirinto:
Molto rari: tinnito, sordità transitoria (specialmente alle alte frequenze).
Disturbi cardiaci e vascolari:
Rari: tachicardia, sincope (svenimento), vasodilatazione (vampate di calore), ipotensione.
Molto rari: vasculite (petecchie, bolle emorragiche, papule, formazione di croste); aritmia ventricolare, torsioni di punta, prolungamenti dell’intervallo QT (questi eventi sono stati osservati prevalentemente tra pazienti con altri fattori di rischio per prolungamenti dell’intervallo QT (vedere sezione 4.4))
Disturbi gastrointestinali:
Comuni: nausea, diarrea.
Non comuni: vomito, dispepsia, flatulenza, dolore addominale.
Rari: disfagia, colite pseudomembranosa (vedere sezione 4.4), pancreatite.
Molto rari: colite pseudomembranosa con rischio per la vita con possibile esito fatale (vedere sezione 4.4).
Disturbi epato-biliari:
Non comuni: bilirubinemia.
Rari: ittero, ittero colestatico, necrosi epatica (raramente evolve in insufficienza epatica con rischio per la vita).
Molto rari: epatite.
Disturbi della pelle e dei tessuti sottocutanei:
Comuni: eruzione cutanea.
Non comuni: prurito, eruzione maculopapulare, orticaria.
Rari: reazioni di fotosensibilità, eritema multiforme (lieve), eritema nodoso.
Molto rari: sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica (sindrome di Lyell), reazione fissa da farmaco, petecchie.
Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa:
Non comuni: artralgia.
Rari: mialgia, disturbi articolari (gonfiore articolare), dolore alle estremità, dolore alla schiena, miastenia.
Molto rari: spasmo muscolare, tendinite (principalmente achillo-tendinite inclusa la tenosinovite), rottura parziale o completa del tendine (principalmente del tendine di Achille) (vedere sezione 4.4).
Disturbi renali e urinari:
Rari: insufficienza renale acuta, funzionalità renale anomala, ematuria, cristalluria, nefrite interstiziale.
Disturbi generali e condizioni del punto di somministrazione:
Non comuni: astenia (sensazione generale di debolezza, stanchezza).
Rari: dolore, dolore toracico, sudorazione, febbre da farmaco, edema (periferico, vascolare, del viso).
Esami di laboratorio:
Non comuni: aumento delle SGOT e delle SGPT, test di funzionalità epatica anormali, aumenti della fosfatasi alcalina, aumenti della creatinina e dell’azoto ureico nel sangue (urea).
Rari: valori alterati della protrombina.
Molto rari: aumenti dell’amilasi e dalla lipasi.
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Tossicità:
L’esperienza sul sovradosaggio è limitata ma si ritiene che abbia scarsa tossicità.
Sintomi:
Capogiri, tremore, cefalea, stanchezza, convulsioni, allucinazioni, confusione, disturbi gastrointestinali, anomalie epatiche e renali, cristalluria, ematuria.
Trattamento:
In caso di sovradosaggio acuto ed estremo , è stato osservato danno renale reversibile. Può essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Possono essere somministrati carbone attivo, antiacidi contenenti magnesio o calcio al fine di ridurre l’assorbimento della ciprofloxacina. Il paziente deve essere tenuto sotto stretta osservazione mentre riceve un trattamento sia sintomatico sia di supporto. La funzionalità renale deve essere tenuta sotto controllo. Con l’emodialisi o la dialisi peritoneale solo una modesta quantità (< 10%) di ciprofloxacina viene eliminata. Deve essere mantenuta una adeguata idratazione per minimizzare il rischio di cristalluria.
Il prolungamento dell’intervallo QT è dose dipendente, pertanto per con il sovradosaggio può comparire un prolungamento dell’intervallo QT.
Gruppo farmacoterapeutico: fluorochinoloni.
Codice ATC: J01MA02.
Attività:
La ciprofloxacina è un agente antibatterico sintetico derivato dal 4-chinolone appartenete alla classe dei fluorochinoloni.
Meccanismo d’azione:
In quanto agente antibatterico fluorochinolonico, la ciprofloxacina agisce sul complesso della DNA-DNA-girasi e topoisomerasi IV.
Concentrazioni soglia di sensibilità e resistenza:
EUCAST: S ≤ 0,5 mg/l; R > 1 mg/l
Eccezioni:
Acinetobacter spp., Staphylococcus spp.:
S ≤ 1 mg/l; R > 1 mg/l
Streptococcus pneumoniae:
S ≤ 0,03 mg/l; R > 0,06 mg/l
Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis:
S ≤ 0,5 mg/l; R > 0,5 mg/l
Neisseria gonorrhoeae, Neisseria meningitidis:
S ≤ 0,03 mg/l; R > 0,06 mg/l.
Meccanismo di resistenza:
Studi in vitro hanno mostrato che la resistenza alla ciprofloxacina è comunemente dovuta a mutazioni della topoisomerasi batterica e di solito si sviluppa gradualmente (per stadi successivi). Una resistenza ai chinoloni trasferibile mediata dai plasmidi è stata trovata in alcuni ceppi clinici di E. coli e Klebsiella spp resistenti ai chinoloni.
Una resistenza crociata tra i fluorochinoloni può comparire quando il meccanismo di resistenza è dovuto a mutazioni della girasi batterica. Singole mutazioni possono non generare una resistenza clinica, ma mutazioni multiple in genere causano resistenza clinica a tutti i farmaci della classe.
I meccanismi di resistenza relativi all’impermeabilità e/o alla pompa di efflusso del farmaco possono avere un effetto variabile sulla sensibilità batterica ai singoli fluorochinoloni, che dipende dalle proprietà fisico-chimiche dei vari farmaci della classe e dall’affinità dei sistemi di trasporto per ogni farmaco.
Sensibilità:
La prevalenza della resistenza acquisita per alcune specie può variare geograficamente e nel tempo. Pertanto, è importante ottenere informazioni sul modello della resistenza locale, particolarmente quando si trattano le infezioni più gravi.
Specie comunemente sensibili |
Batteri Gram-negativi |
Aeromonas hydrophila |
Brucella melitensis |
Citrobacter freundii |
Enterobacter spp. |
Escherichia coli |
Haemophilus influenzae |
Moraxella catarrhalis |
Morganella morganii |
Plesiomonas shigelloides |
Proteus mirabilis |
Proteus vulgaris |
Providencia spp. |
Shigella spp. |
Vibrio spp. |
Yersinia enterocolitica |
Anaerobi^ |
Peptococcus spp. |
Peptostreptococcus spp. |
Veillonella parvula |
Altri patogeni |
Legionella pneumophila |
Specie in cui la resistenza acquisita può essere un problema |
Batteri Gram-positivi |
Staphylococcus aureus (sensibili alla meticillina) |
Staphylococcus aureus (resistenti alla meticillina)* |
Streptococcus agalactiae |
Streptococcus pneumoniae+ |
Streptococcus pyogenes+ |
Batteri Gram-negativi |
Acinetobacter spp. |
Klebsiella spp. |
Neisseria gonorrhoeae |
Pseudomonas aeruginosa |
Serratia spp. |
Altri patogeni |
Chlamydia spp.+ |
Organismi intrinsecamente resistenti |
Aerobi Gram-positivi |
Enterococcus spp |
Aerobi Gram-negativi |
Stenotrophomonas maltophila |
Flavobacterium meningosepticum |
Nocardia asteroides |
Anaerobi |
Bacteroides fragilis |
Bacteroides thetaiotaomicron |
Clostridium difficile |
* MRSA sono molto probabilmente resistenti alla ciprofloxacina e la ciprofloxacina non deve essere usata per trattare infezioni da MRSA presunte o note a meno che non sia noto che l’organismo è sensibile.
+ può essere considerato di sensibilità intermedia alla ciprofloxacina.
^ La ciprofloxacina non è considerata un farmaco di prima scelta nel trattamento di infezioni da anaerobi.
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Assorbimento:
Dopo somministrazione orale, la ciprofloxacina viene prevalentemente assorbita a livello del duodeno e digiuno superiore e raggiunge concentrazioni sieriche di picco entro 60-90 minuti. Dopo dosi singole di 250 mg e 500 mg, i valori di Cmax sono di circa 0,8-2,0 mg/l e di 1,5-2,9 ml/l, rispettivamente. La biodisponibilità assoluta è di circa il 70-80%; i valori di Cmax ed AUC crescono proporzionalmente con la dose.
L’assunzione di cibo (eccetto quanto citato nella sezione 4.5) non ha effetto sul profilo della concentrazione plasmatica della ciprofloxacina.
Distribuzione
Il volume di distribuzione della ciprofloxacina allo stato stazionario è di 2-3 l/kg. Poiché il legame della ciprofloxacina con le proteine è basso (20-30%) e la sostanza è prevalentemente presente nel plasma in forma non ionizzata, quasi l’intera quantità della dose somministrata può diffondere liberamente nello spazio extravascolare. Come risultato, le concentrazioni in alcuni fluidi corporei e tessuti possono essere marcatamente più elevate delle corrispondenti concentrazioni sieriche.
Metabolismi/eliminazione:
La ciprofloxacina viene essenzialmente escreta in forma immodificata, principalmente nelle urine. La clearance renale è tra 3 e 5 ml/min/kg e la clearance totale ammonta a 8-10 ml/min/kg. Sia la filtrazione glomerulare sia la secrezione tubulare svolgono un ruolo nell’eliminazione della ciprofloxacina. Sono state trovate piccole concentrazioni di 4 metaboliti: desetilene ciprofloxacina (M1), sulfociprofloxacina (M2), oxociprofloxacina (M3) e formilciprofloxacina (M4). M1M3 mostrano attività antibatterica comparabile o inferiore a quella dell’acido nalidixico. M4, in quantità minore, ha un’attività antibatterica simile a quella della norfloxacina.
Escrezione dopo somministrazione orale (in % della dose di ciprofloxacina):
| Urine | Feci |
Ciprofloxacina | 44,7 | 25,0 |
Metaboliti | 11,3 | 7,5 |
Il tempo di dimezzamento della ciprofloxacina varia da 3 a 5 ore, sia dopo somministrazione orale che endovenosa.
Poiché la ciprofloxacina viene escreta non solo attraverso i reni, ma anche in maggior quantità attraverso l’intestino, la funzionalità renale deve essere notevolmente compromessa prima che si osservino aumenti del tempo di dimezzamento per l’eliminazione fino a 12 ore.
Bambini:
La farmacocinetica della ciprofloxacina nei bambini con fibrosi cistica differisce da quella dei bambini senza fibrosi cistica e le raccomandazioni posologiche sono applicabili solo ai bambini con fibrosi cistica. La somministrazione orale di 20 mg/kg due volte al giorno a bambini con fibrosi cistica fornisce un’esposizione che è comparabile con quella negli adulti dopo somministrazione di una dose orale di 750 mg due volte al giorno.
Studi di tollerabilità articolare:
Come riportato per altri inibitori della girasi, la ciprofloxacina causa danni alle grandi articolazioni portanti in animali immaturi. L’entità del danno alla cartilagine varia secondo età, specie e dose; il danno può essere ridotto togliendo il peso dalle articolazioni. Studi con animali maturi (ratti e cani) non hanno rivelato evidenze di lesioni cartilaginee. In uno studio in giovani cani Beagle, la ciprofloxacina ha causato gravi alterazioni articolari a dosi terapeutiche dopo 2 settimane di trattamento, che erano ancora osservabili dopo 5 mesi.
Altri effetti preclinici sono stati osservati solo ad esposizioni sufficientemente in eccesso rispetto all’esposizione massima umana che rende trascurabili le preoccupazioni per la sicurezza nell’uomo rispetto ai dati negli animali.
Nucleo della compressa:
cellulosa microcristallina;
povidone K-30;
croscarmellosa sodica;
silice colloidale anidra;
magnesio stearato.
Film di rivestimento:
ipromellosa;
titanio diossido (E171);
macrogol 400.
Non applicabile.
3 anni.
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
250 mg: blister trasparenti o bianco-opaco di PVC/PVdC/alluminio in scatole di cartone.
Confezioni da: 10, 12, 20, 30, 100 e 160 compresse rivestite con film. Confezioni ospedaliere da 50 e 160 compresse rivestite con film.
500 mg: blister trasparenti o bianco-opaco di PVC/PVdC/alluminio in scatole di cartone.
Confezioni da: 6, 10, 12, 20, 30, 100, 120 (dose singola) e 160 compresse rivestite con film. Confezioni ospedaliere da 50, 100 e 160 compresse rivestite con film.
750 mg: blister trasparenti o bianco-opaco di PVC/PVdC/alluminio in scatole di cartone.
Confezioni da: 10, 12, 20, 30, 100 e 160 compresse rivestite con film. Confezioni ospedaliere da 50, 100 e 160 compresse rivestite con film.
Nessuna particolare istruzione.
Ranbaxy Italia S.p.A. – Piazza Filippo Meda, 3 – 20123 MILANO
Ciprofloxacina Ranbaxy 250 mg compresse rivestite con film - AIC n° 037584012/M
Ciprofloxacina Ranbaxy 500 mg compresse rivestite con film - AIC n°037584101/M
Ciprofloxacina Ranbaxy 750 mg compresse rivestite con film - AIC n° 037584226/M
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