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CITREDICI UBT KIT
Principio attivo: 1 flacone contenente 75 mg di urea 13C.
Eccipiente: 1 bustina contenente 1,4 g di acido citrico anidro F.U.
Polvere per soluzione orale.
Diagnosi in vivo dell’infezione gastroduodenale per il controllo dell’eradicazione dell’Helicobacter pylori nell’adulto e nel bambino.
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Citredici UBT kit è un test sull’espirato. Il paziente deve assumere per via orale una dose di acido citrico, come pasto presomministrato al test ed una dose di urea marcata con 13C disciolti in acqua.
Il test prevede una singola somministrazione.
L’esecuzione del test richiede circa 40 minuti. Il paziente deve essere a digiuno da almeno 6 ore, preferibilmente per tutta la notte.
La soppressione dell’Helicobacter pylori potrebbe fornire risultai falsi negativi. Pertanto il test dovrà essere ripetuto dopo almeno 4 settimane di sospensione della terapia antibatterica sistemica e 4 settimane dopo l’ultima somministrazione di inibitori della secrezione gastrica, che potrebbero interferire con la presenza dell’Helicobacter pilori.
L’ampia documentazione scientifica disponibile garantisce l’affidabilità e l’innocuità, nelle normali condizioni d’uso, del test in età pediatrica.
Accertata o sospetta infezione gastrica o gastrite atrofica, per possibili interferenze con il test.
Precauzioni d’uso:
In alcuni casi, il test può dare dei falsi negativi:
gastrectomia (per accelerazione dello svuotamento gastrico);
somministrazione di trattamenti per l’eradicazione dell’Helicobacter pilori nei mesi precedenti.
Un solo test positivo non è sufficiente per l’indicazione di una terapia eradicante. Potrebbero essere richiesti metodi endoscopici invasivi, ai fini di una diagnosi differenziale, per accertare la presenza di altre situazioni che possono creare complicanze quali ulcera, gastrite, neoplasie.
Se il paziente dovesse vomitare durante l’esecuzione del test, lo stesso dovrà essere ripetuto a digiuno e non prima del giorno seguente.
Tenere lontano dalla portata dei bambini.
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Non sono note interazioni con altri farmaci. Ma il test sarà influenzato da tutti i trattamenti che interferiscono con la presenza dell’Helicobacter pilori o con l’attività dell’ureasi.
Non vi sono controindicazioni note all’impiego in gravidanza e durante l’allattamento.
Si raccomanda di osservare le avvertenze relative all’uso durante la gravidanza e l’allattamento dei farmaci impiegati per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori.
Nessuno noto.
Nessuno noto.
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Poiché vengono somministrati soltanto 75 mg di urea 13C non è previsto alcun sovradosaggio.
TEST DI ESPLORAZIONE FUNZIONALE (codice ATC: V04CX – Altri diagnostici)
L’ureasi batterica prodotta nello stomaco da parte dell’Helicobacter pylori idrolizza l’urea in ammonio e bicarbonato. Sotto l’effetto dell’acidità gastrica, i bicarbonato vengono trasformati in massima parte in anidride carbonica che viene assorbita, trasportata ai polmoni dove viene espirata.
L’ingestione di urea marcata da parte di un paziente affetto da infezione da Helicobacter pylori permette di misurare questo isotopo stabile nell’anidride carbonica espirata.
La componente 13CO2 nei campioni dell’espirato viene determinata tramite spettrometria di massa basata sul rapporto degli istopi ed espressa come differenza assoluta tra il valore al tempo minuti e il valore al tempo 30 minuti.
La differenza del rapporto 13C/12C (che misura l’arricchimento isotopico dell’aria espirata) prima e dopo l’assunzione di urea marcata permette di stabilire il limite di positività: quando il livello è superiore a tale limite è presente l’Hlicobacter pylori (questo limite è convenzionalmente fissato al 5 per mille).
L’assunzione di acido citrico, rallentando lo svuotamento gastrico, permette l’allungamento del tempo di interazione ureasi batterica/urea13C.
La sensibilità e la specificità medie di questo test sono del 98% circa.
In assenza di ureasi batterica l’intera quantità di urea somministrata, dopo assorbimento nel tratto gastrointestinale, viene metabolizzata come urea endogena.
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L’urea 13C somministrata per via orale viene metabolizzata ad anidride carbonica e ammoniaca o integrata nel ciclo fisiologico dell’urea. L’assorbimento e la distribuzione di 13CO2 è più veloce della reazione catalizzata dall’ureasi. Quindi il fattore limitante del processo è la scissione dell’urea 13C da parte dell’ureasi batterica.
Soltanto in pazienti positivi all’Hlicobacter pylori, la somministrazione della dose di urea 13C comporta un significativo aumento della 13CO2 nell’espirato entro i primi 30 minuti.
La dose di urea somministrata è ampiamente inferiore alle quantità normalmente presente nell’organismo umano.
Acido citrico F.U. (in contenitore separato)
Non note.
24 mesi. La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
La conservazione va effettuata nella sua confezione originale ed integra a temperatura da 15°C a 30°C ed al riparo dall’umidità.
Una confezione del kit + costituita da:
n.1 flacone di HDPE con tappo polipropilene contenente 75 mg di Urea 13C.
n.1 bustina di accoppiato carta/alluminio/ HDPE contenente 1,4 g di acido citrico andiro F.U.
n.2 cannucce flessibili per la raccolta dell’espirato.
n.4 provette in vetro o in plastica etichettate per il campionamento, la conservazione ed ill trasporto del campione di espirato.
Foglio illustrativo
Foglio con etichette ed adesivo
Eseguire l’esame con il soggetto a digiuno, a riposo, senza bere senza mangiare e senza fumare,
Sciogliere l’acido citrico in 200 ml di acqua. Far bere metà del contenuto (100ml) della soluzione immediatamente prima di effettuare il primo prelievo di aria espirata (T0).
Sciogliere l’urea 13C nella soluzione rimasta (100ml) e farla bere completamente mentre si fa partire il cronometro (T0).
Effettuare il secondo prelievo d’aria espirata dopo 30 minuti (T30).
Tecnica di prelievo dell’aria espirata.
Provetta da 10 ml con tappo perforabile.
stappare la provetta
inserire la cannuccia fino in fondo alla provetta;
dopo aver chiesto al paziente di inspirare profondamente, farlo soffiare nella cannuccia per circa 15 secondi finchè non inizia a formarsi una condensa sul fondo della provetta stessa;
ritirare allora la cannuccia chiedendo al paziente di continuare a soffiare e tappare la provetta immediatamente;
effettuare il prelievo d’aria espirata a (T0) ed a (T30) in doppio.
CORTEX ITALIA S.r.l.
-Via G. VIgoni 3
20122 MILANO
AIC n.034020014
02/07/1999
01/07/2004