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DIGESTIVO GIULIANI
DIGESTIVO GIULIANI 5 mg compresse masticabili
Una compressa contiene:
principio attivo: Domperidone 5 mg
DIGESTIVO GIULIANI 5 mg granulato effervescente
Una bustina contiene:
principio attivo: Domperidone 5 mg.
Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Compresse masticabili.
Granulato effervescente.
Trattamento della sintomatologia dispeptica funzionale di moderata intensità, caratterizzata da gonfiore e senso di peso dopo i pasti, digestione lenta, eruttazioni, nausea.
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Si raccomanda l'assunzione orale di Digestivo Giuliani prima dei pasti. In caso di assunzione dopo i pasti, l'assorbimento del farmaco è piuttosto rallentato. La durata iniziale del trattamento è di 4 settimane. Dopo 4 settimane i pazienti devono essere rivisti e la necessità di continuare il trattamento deve essere rivalutata.
Disturbi dispeptici ricorrenti:
1 compressa masticabile o 1 bustina disciolte in un bicchiere d'acqua, in occasione dei pasti, oltre all'occorrenza, 1 compressa masticabile o una bustina prima di coricarsi (massimo: 4 compresse o 4 bustine al giorno).
Disturbi a carattere occasionale:
1 compressa masticabile o 1 bustina (massimo: 4 compresse o 4 bustine giorno).
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi). DIGESTIVO GIULIANI non deve essere utilizzato nei casi in cui una stimolazione della motilità gastrica potrebbe risultare dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6) e nei bambini di età inferiore ai 12 anni o al di sotto dei 35 kg di peso (vedere paragrafo “avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).
Attenersi rigorosamente alle dosi consigliate e non utilizzare mai il prodotto per trattamenti protratti. Il granulato effervescente contiene aspartame, una fonte di fenilalanina, che rende il medicinale non adatto per i soggetti con fenilchetonuria o altri difetti del metabolismo della fenilalanina, non utilizzare in pazienti che presentano rischio di iperfenilalaninemia. Il granulato effervescente e le compresse masticabili contengono sodio. Di ciò devono tenere conto i pazienti in dieta iposodica.
Le compresse masticabili contengono sorbitolo, pertanto i soggetti con rare forme ereditarie di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Utilizzo in pediatria
Effetti indesiderati di tipo neurologico (vedere la sezione “Effetti indesiderati”) sono rari. Poiché durante i primi mesi di vita le funzioni metaboliche e la barriera emato-encefalica non sono pienamente sviluppati, il rischio di effetti indesiderati di tipo neurologico è più elevato nei bambini. Pertanto, l’uso del prodotto è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni o al di sotto dei 35 kg di peso. Il sovradosaggio può causare sintomi extrapiramidali nei bambini, ma altre cause devono essere prese in considerazione.
Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica
Poiché il domperidone è prevalentemente metabolizzato nel fegato, il medicinale non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica.
Utilizzo in pazienti con insufficienza renale
In pazienti con insufficienza renale grave (creatinina sierica >6 mg/100 ml, cioè >0,6 mmol/l) si è verificato un aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco da 7,4 a 20,8 ore, ma i livelli plasmatici del farmaco sono apparsi più bassi che in volontari sani. Poiché solo una quantità molto piccola di farmaco immodificato viene escreta per via renale, è improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. Comunque, in caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di somministrazione deve essere ridotta a 1 o 2 assunzioni giornaliere in funzione della gravità dell'insufficienza renale e può essere necessario ridurre la dose. Tali pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente rivisti.
Somministrazione con potenti inibitori del CYP3A4
La co-somministrazione con ketoconazolo orale, eritromicina o altri potenti inibitori del CYP3A4 che prolungano l’intervallo QTc deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione”).
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La concomitante somministrazione di farmaci ad azione anticolinergica potrebbe interferire con l'attività antidispeptica di DIGESTIVO GIULIANI.
Domperidone è metabolizzato prevalentemente attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. Dati di studi in vitro suggeriscono che l'utilizzo concomitante di farmaci che inibiscono significativamente questo enzima può determinare un incremento dei livelli plasmatici di domperidone. Singoli studi in vivo di interazione farmacocinetica/farmacodinamica con ketoconazolo, oppure eritromicina assunti per via orale in soggetti sani hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio del domperidone, tramite CYP3A4, da parte di questi farmaci. Con l’uso concomitante di domperidone 10 mg per via orale quattro volte al giorno e ketoconazolo 200 mg due volte al giorno, è stato osservato un prolungamento medio dell’intervallo QTc di 9,8 msec, con cambiamenti individuali compresi tra 1,2 e 17,5 msec.
Con l’uso concomitante di domperidone 10 mg quattro volte al giorno ed eritromicina orale 500 mg tre volte al giorno, il prolungamento medio dell’intervallo QTc, nel periodo di osservazione, è stato di 9,9 msec, con variazioni individuali comprese tra 1,6 e 14,3 msec.
Entrambe la Cmax e l’AUC di domperidone allo steady state sono risultate incrementate approssimativamente di 3 volte in ciascuno di questi studi di interazione.
In questi studi la monoterapia con domperidone 10 mg somministrata per via orale quattro volte al giorno ha mostrato un incremento dell’intervallo QTc medio di 1,6 msec (studio con ketoconazolo) e 2,5 msec (studio con eritromicina), mentre la monoterapia con ketoconazolo (200 mg due volte al giorno) e la monoterapia con eritromicina (500 mg tre volte al giorno) hanno portato ad aumenti dell’intervallo QTc di 3,8 e 4,9 msec rispettivamente, nel periodo di osservazione.
Vi sono pochi dati di post-marketing sull'utilizzo di domperidone nelle donne in gravidanza.
Uno studio sui ratti ha mostrato tossicità sul sistema riproduttivo ad una dose elevata, tossica per la madre. Il rischio potenziale per l’uomo è sconosciuto. Pertanto, il domperidone non deve essere usato in gravidanza. In ratti femmina in allattamento, il farmaco viene escreto nel latte materno (principalmente come metaboliti: concentrazione di picco pari a 40 e 800 ng/ml dopo somministrazione orale ed endovenosa, rispettivamente, di una dose di 2,5 mg/kg). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno di donne in allattamento vanno dal 10 al 50% delle corrispondenti concentrazioni plasmatiche e ci si aspetta che non superi i 10 ng/ml. La quantità totale di domperidone escreta nel latte materno umano risulta presumibilmente inferiore a 7 mcg al giorno, in corrispondenza del più elevato regime di dosaggio raccomandato. Non è noto se ciò sia pericoloso per il neonato. Conseguentemente il domperidone non deve essere assunto durante l’allattamento.
Digestivo Giuliani non influisce o influisce in modo trascurabile sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Le reazioni avverse al farmaco sono di seguito elencate, in ordine di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10); non comuni (≥1/1000, < 1/100); rari (≥1/10000, < 1/1000); molto rari (<1/10000), inclusi i casi isolati.
Disordini del sistema immunitario: molto rari (<1/10000): reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica, orticaria e angioedema.
Disordini del sistema endocrino: rari (≥1/10000, <1/1000): aumento dei livelli di prolattina.
Disordini del sistema nervoso: molto rari (<1/10000): effetti collaterali extrapiramidali.
Disordini cardiovascolari: prolungamento dell’intervallo QTc (frequenza non nota). Molto rari (<1/10000): aritmia ventricolare.
Disordini gastrointestinali: rari (≥1/10000, <1/1000): disordini gastrointestinali, inclusi crampi intestinali passeggeri; molto rari (<1/10000): diarrea.
Disordini della pelle e del tessuto sottocutaneo: molto rari (<1/10000): prurito, rash.
Disordini del sistema riproduttivo e mammario: rari (≥1/10000, <1/1000): galattorrea, ginecomastia, amenorrea.
Poichè l’ipofisi è situata all’esterno della barriera ematoencefalica, il domperidone può causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi tale iperprolattinemia può causare effetti collaterali di tipo neuro-endocrino come galattorrea. ginecomastia e amenorrea. Gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari nei neonati e nei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento.
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Sintomi
I sintomi da sovradosaggio possono includere sonnolenza, disorientamento e manifestazioni extrapiramidali, specialmente nei bambini.
Trattamento
Non esiste un antidoto specifico per il domperidone ma, in caso di sovradosaggio, possono essere utili la lavanda gastrica e l'impiego di carbone attivo. Sono raccomandate stretta sorveglianza medica e terapia di supporto.
I farmaci anticolinergici e antiparkinsoniani possono essere utili nel controllo delle reazioni extrapiramidali.
Categoria farmacoterapeutica: Procinetici , codice ATC: A03FA03
Il meccanismo d'azione di DIGESTIVO GIULIANI è basato probabilmente sul suo effetto antidopaminico periferico; DIGESTIVO GIULIANI non esercita praticamente alcun effetto a livello dei recettori dopaminergici cerebrali, poiché non attraversa facilmente la barriera ematoencefalica di modo che effetti psicotropici o neurologici sono praticamente assenti. Nei pazienti in trattamento con domperidone, specialmente negli adulti, effetti collaterali di tipo extrapiramidale sono molto rari, ma domperidone favorisce il rilascio di prolattina dall’ipofisi. L'effetto antiemetico di domperidone può derivare dalla combinazione di effetti periferici (gastrocinetici) e antagonismo dei recettori dopaminergici nella "chemoreceptor trigger zone", situata all'esterno della barriera ematoencefalica nell'area postrema. Gli studi nell'animale, insieme alle basse concentrazioni rilevate nel cervello, indicano un effetto prevalentemente periferico di domperidone sui recettori dopaminergici. Il Domperidone aumenta e regolarizza la motilità gastrica (stomaco isolato di cavie adulte); aumenta la velocità di svuotamento gastrico (ratte S.D.); non altera l'attività peristaltica dell'intestino tenue (topo albino); presenta attività antiemetica molto marcata (mini-pig, cane); non presenta effetti sull'apparato cardiovascolare e sul respiro (coniglio). Studi nell'uomo hanno dimostrato che domperidone per via orale aumenta la pressione dello sfintere esofageo inferiore, migliora la motilità antroduodenale e accelera lo svuotamento gastrico. Non ha effetti sulla secrezione gastrica.
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Assorbimento
In soggetti a digiuno, domperidone viene rapidamente assorbito dopo somministrazione per via orale, raggiungendo le concentrazioni plasmatiche di picco tra i 30 e i 60 minuti. La bassa biodisponibilità assoluta del domperidone per via orale (circa il 15%) è dovuta ad un esteso metabolismo di "primo-passaggio" nella parete intestinale e nel fegato. Sebbene la biodisponibilità del domperidone risulti aumentata in soggetti normali quando assunto dopo un pasto, i pazienti con disturbi gastro-intestinali devono prendere il farmaco 15-30 minuti prima del pasto. Una ridotta acidità gastrica compromette l'assorbimento di domperidone.
La biodisponibilità orale è ridotta da una precedente somministrazione concomitante di cimetidina e di bicarbonato di sodio. Il tempo del picco di assorbimento è leggermente ritardato e l’AUC è piuttosto aumentata quando il farmaco è assunto per via orale dopo un pasto.
Distribuzione
Il domperidone per via orale non mostra fenomeni di accumulo o di autoinduzione metabolica; dopo 90 minuti dalla somministrazione, illivello di picco plasmatico, dopo due settimane di somministrazione orale alla dose giornaliera di 30 mg, è stato di 21 ng/ml, quindi si è rivelato pressoché sovrapponibile a quello di 18 ng/ml ottenuto dopo la prima dose. Domperidone si lega per 91-93% alle proteine plasmatiche. Gli studi sulla distribuzione negli animali, eseguiti con farmaco radiomarcato, hanno evidenziato un'ampia distribuzione tissutale ma basse concentrazioni cerebrali. Piccoli quantitativi di farmaco attraversano la placenta nei ratti.
Metabolismo
Domperidone subisce un rapido ed esteso metabolismo epatico mediante idrossilazione e N-dealchilazione. Studi di metabolismo in vitro con inibitori diagnostici indicano che il CYP3A4 è la forma del citocromo P-450 maggiormente coinvolta nella N-dealchilazione di domperidone, mentre CYP3A4, CYP1\A2 e CYP2E1 sono coinvolti nella idrossilazione aromatica di domperidone.
Escrezione
L'escrezione urinaria e fecale ammontano rispettivamente al 31% e al 66% della dose orale. La proporzione di farmaco escreta immodificata è piccola (il 10% dell'escrezione fecale e circa l'1 % dell'escrezione urinaria). L'emivita plasmatica dopo una singola dose orale è di 7-9 ore nei volontari sani ma è prolungata in pazienti con grave insufficienza renale.
Studi di elettrofisiologia in vitro ed in vivo hanno mostrato per il domperidone un generale, moderato rischio di allungamento dell'intervallo QT nell'uomo. Negli esperimenti in vitro su cellule isolate transfettate con HERG e su miociti isolati di cavia, il rapporto di esposizione è risultato compreso tra 5 e 30 volte, quando sono stati confrontati gli IC50 che inibiscono le correnti attraverso i canali ionici Ikr e le concentrazioni della forma libera plasmatica nell'uomo dopo somministrazione della dose massima giornaliera di 20 mg (q.i.d.). I margini d’esposizione per il prolungamento del potenziale di azione in esperimenti in vitro su cellule cardiache isolate eccede le concentrazioni plasmatiche della forma libera che si raggiungono negli animali alla dose massima (20 mg q.i.d.) di 17 volte. Comunque i margini di sicurezza in modelli pro-aritmici in vitro (cuore isolato e perfuso alla Langendorff) e in modelli in vivo (cane, cavia, coniglio sensibilizzato alla torsione di punta) superano le concentrazioni plasmatiche della forma libera nell'uomo alla massima dose giornaliera (20 mg q.i.d.) più di 17 volte. In presenza di inibizione del metabolismo del CYP3A4 le concentrazioni plasmatiche libere di domperidone possono aumentare fino a 10 volte.
Tossicologia
Per somministrazione acuta:
DL 50 (ratto neonato, per via i.v.) 61 mg/Kg;
DL 50 (ratto adulto, per 0s) 1268 mg/Kg
DL 50 (ratto adulto, per via i.v.) 54 mg/Kg
DL 50 (topo per 0s) 1224 mg/Kg
DL 50 (topo per via i.v.) 56 mg/Kg
Per somministrazione prolungata:
Ratto per somministrazione i.v. (28 gg): riduzione di peso corporeo a 40 mg/Kg/die; ratto per os (180 gg): nessuna alterazione a 40 mg/Kg/die; mini pig per os (120 gg): nessuna alterazione
Tossicità fetale:
Ratta per os: aumento riassorbimenti a 80 mg/Kg/die; coniglia per os: aumento riassorbimenti a 10 mg/Kg/die Effetti teratogeni sono stati visti nel ratto ad una dose tossica elevata per la madre (più di 40 volte la dose raccomandata per l'uomo). In topi e conigli non è stata osservata teratogenicità.
Cancerogenesi
Il domperidone non presenta analogia chimica con composti riconosciuti come cancerogeni o co-cancerogeni. Nel corso degli studi per somministrazione prolungata non si sono avute manifestazioni istologiche (né sono state rilevate attività biochimiche) preoccupanti.
Compresse masticabili
Trometamolo, sodio citrato, acido citrico, acido maleico, sorbitolo, magnesio stearato, talco, saccarina, aroma liquirizia.
Granulato effervescente
Mannitolo, Acido tartarico, Sodio bicarbonato, Miscela di aromi, Aspartame, Povidone, Trometamolo, Silice colloidale.
Vedere paragrafo 4.5
3 anni
Nessuna particolare condizione di conservazione
Compresse masticabili
Astuccio di cartone litografato contenente blister in alluminio
Confezione da 30 compresse masticabili.
Granulato effervescente
Astuccio di cartone litografato contenente bustine termosaldate di accoppiato carta/alluminio/politene
Confezione da 20 bustine.
Masticare la compressa prima di ingoiarla.
Versare il contenuto di una bustina in mezzo bicchiere di acqua, agitare bene e bere quando l'effervescenza è terminata.
GIULIANI S.p.A., Via Palagi n. 2 – 20129 Milano
DIGESTIVO GIULIANI 5 mg compresse masticabili -30 compresse AIC n° 032090021
DIGESTIVO GIULIANI 5 mg granulato effervescente -20 bustine AIC n° 032090019
Data di prima autorizzazione: 09 Novembre 1995.
Data rinnovo: Luglio 2005.
Determinazione del 18 Marzo 2009