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DOBUTAMINA BIOINDUSTRIA
Un flacone da ml 20 contiene:
Principio attivo:
Dobutamina cloridrato mg 280,20 (pari a Dobutamina mg 250)
Concentrato per soluzione per infusione endovenosa.
La Dobutamina è indicata nei casi in cui sia necessario un supporto inotropico per via parenterale nel trattamento a breve termine di pazienti adulti con scompenso cardiaco conseguente a depressa contrattilità miocardica causata da una cardiopatia organica o da interventi cardiochirurgici.
In pazienti con fibrillazione atriale a rapida risposta ventricolare si deve usare un preparato digitalico prima di istituire la terapia con soluzione di Dobutamina.
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Dosaggio raccomandato
Il tasso di infusione necessario per aumentare il gettito cardiaco normalmente varia da 2,5 a 10 mcg/Kg/min. E' stato osservato che si può sviluppare tolleranza con perfusioni continue di 72 ore o più; di conseguenza possono rendersi necessarie dosi più elevate per ottenere gli stessi effetti (in rare occasioni sono state somministrate dosi fino a 40 mcg/Kg/min. per ottenere l'effetto desiderato).
Si riporta lo schema di velocità di infusione (ml/kg/min) per concentrazioni di 250, 500, 1000 mg/l.
Velocità di somministrazione | Velocità di infusione |
| 250 mcg/ml | 500 mcg/ml | 1000 mcg/ml |
(mcg/kg/min) | (ml/kg/min) | (ml/kg/min) | (ml/kg/min) |
2,5 | 0,01 | 0,005 | 0,0025 |
5,0 | 0,02 | 0,010 | 0,0050 |
7,5 | 0,03 | 0,015 | 0,0075 |
10,0 | 0,04 | 0,020 | 0,0100 |
12,5 | 0,05 | 0,025 | 0,0125 |
15,0 | 0,06 | 0,030 | 0,0150 |
La somministrazione di Dobutamina deve essere sempre fatta in perfusione intravenosa continua preferibilmente con una pompa a erogazione costante per assicurare una somministrazione stabile e regolare del farmaco.
Il ritmo di perfusione e la durata della terapia devono essere aggiustati secondo la risposta del paziente determinata dalla frequenza cardiaca, la presenza di attività ectopica, pressione sanguigna, flusso urinario e, quando possibile, dalla pressione venosa centrale o polmonare e dalla gittata cardiaca.
Nell'uomo sono state somministrate concentrazioni fino a 5000 mcg/ml (250 mg/50 ml).
Il volume complessivo dei liquidi da somministrare deve essere determinato in base al fabbisogno idrosalino del paziente.
Ipersensibilità ai componenti del prodotto e sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Dobutamina è controindicata in pazienti con stenosi subaortica ipertrofica idiopatica.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (v. paragrafo 04.6) e in età pediatrica (v. paragrafo 04.4).
Avvertenze
La Dobutamina può causare un marcato aumento della frequenza cardiaca o della pressione arteriosa.
Negli studi clinici, circa il 10% dei pazienti ha avuto aumenti del ritmo di 30 battiti/min. o più e circa il 7,5% ha registrato aumenti di pressione sistolica di 50 mmHg o più.
In genere una riduzione del dosaggio diminuisce od elimina questi effetti.
Poiché la Dobutamina facilita la conduzione atrio-ventricolare, i pazienti con fibrillazione atriale si trovano in condizioni di rischio per sviluppare una rapida risposta ventricolare.
I pazienti precedentemente ipertesi si trovano nella condizione di maggior rischio nei confronti di una risposta pressoria esagerata.
La Dobutamina può precipitare o esacerbare l'attività ventricolare ectopica, ma raramente ha provocato una tachicardia ventricolare.
Sono state riportate occasionalmente reazioni che suggeriscono ipersensibilità alla Dobutamina, quali vampate di calore, febbre, eosinofilia e broncospasmo.
Il prodotto contiene sodio metabisolfito che in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici, può provocare reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
La sicurezza e l'efficacia di Dobutamina per l'impiego in pediatria non sono state studiate. Precauzioni d'uso
- Durante la somministrazione di Dobutamina, come tutti i farmaci adrenergici, è necessario monitorare continuamente l'ECG e la pressione arteriosa.
Inoltre, se possibile, dovrebbero essere monitorate la pressione capillare polmonare e la gittata cardiaca.
- Prima del trattamento con Dobutamina si dovrebbe correggere un eventuale stato ipovolemico con un'appropriata quantità di plasma expander.
- La Dobutamina può essere inefficace in pazienti che hanno ricevuto recentemente farmaci beta-bloccanti.
- In pazienti con fibrillazione auricolare prima del trattamento con Dobutamina è raccomandata una terapia digitalica.
- Nessun miglioramento può essere osservato in presenza di una ostruzione meccanica marcata, come nella stenosi valvolare aortica grave.
- La Dobutamina può provocare una modesta riduzione del potassio sierico senza raggiungere, se non raramente, livelli di ipopotassiemia. E' pertanto consigliato il monitoraggio della potassiemia in corso di terapia con Dobutamina.
- E' consigliabile che l'arresto della terapia sia progressivo.
- Risultati sperimentali clinici dopo la fase acuta dell'infarto del miocardio suggeriscono che la Dobutamina non ha effetti indesiderabili sul miocardio quando viene usata a dosi che non aumentano la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Perciò la posologia dovrà essere adattata in modo da prevenire una accelerazione del ritmo cardiaco ed una elevazione della pressione sistolica.
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- La Dobutamina, in quanto agonista b-adrenergico, può essere antagonizzata in modo competitivo e reversibile dai b-bloccanti.
- Gli studi clinici non hanno messo in evidenza alcuna interazione somministrando Dobutamina insieme con altri farmaci tra cui i digitalici, la lidocaina, la trinitrina, l'isosorbide dinitrato, l'atropina, l'eparina, il potassio cloruro, l'acido folico, il paracetamolo, furosemide, spironolattone, morfina, portamina.
- L'associazione di Dobutamina con vasodilatatori (sodio nitroprussiato e nitroglicerina) potenzia l'aumento del debito cardiaco ed in genere una diminuzione delle resistenze vascolari periferiche e la pressione di riempimento ventricolare.
- In generale, l'associazione di Dobutamina con dopamina non aumenta il debito cardiaco più di quanto non faccia una dose equivalente di Dobutamina. L'associazione di Dobutamina con dopamina aumenta il debito sanguigno renale, il debito urinario e l'escrezione sodica, aumenta la pressione arteriosa sistemica e la pressione di riempimento ventricolare.
- La Dobutamina è inattivata dalle soluzioni alcaline; perciò non si deve mescolare con bicarbonato di sodio al 5% o con altre soluzioni alcaline.
Gli studi sulla riproduzione nei ratti e nei conigli non hanno mostrato evidenza di danni alla fertilità e al feto, o effetti teratogeni dovuti alla Dobutamina.
Tuttavia il farmaco non è stato somministrato a donne in gravidanza e dovrebbe essere usato solo quando i benefici attesi superano il rischio potenziale al feto.
Non sono segnalati effetti negativi del preparato su tali attività.
Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
Un aumento della pressione arteriosa di 10-20 mmHg ed un'accelerazione del ritmo cardiaco di 5-15 battiti/min. sono stati rilevati in numerosi pazienti.
Questi effetti sono generalmente correlati alla dose somministrata.
Attività ventricolare ectopica
Turbe del ritmo ventricolare (essenzialmente extrasistole) sono state osservate nel 5% dei pazienti.
Diminuzione pressione sanguigna
Diminuzioni precipitose della pressione sanguigna sono state occasionalmente descritte nella terapia con Dobutamina. La diminuzione della dose o l'interruzione dell'infusione dà luogo ad un rapido ritorno della pressione arteriosa ai valori di base.
Effetti diversi
Nell'1-3% dei casi sono stati riportati nausea, vomito, cefalea, febbre, dispnea, dolore aspecifico al petto, dolore anginoso, palpitazioni.
Somministrazione prolungata
Le infusioni prolungate fino alla 72° ora non hanno rilevato effetti indesiderabili maggiori di quelli causati da infusioni a breve termine. Reazioni nella sede di infusione Occasionalmente è stata riportata flebite. Sono state descritte flogosi locali a seguito di stravasi conseguenti a manovre non correttamente eseguite.
Ipersensibilità
Occasionalmente sono state riportate reazioni di ipersensibilità associate alla somministrazione di Dobutamina, incluso rash ctaneo, febbre, eosinofilia e broncospasmo.
Esami di laboratorio
Dobutamina, come altre catecolamine, può indurre una modesta riduzione della potassiemia, raramente a livelli di ipopotassiemia (v. paragrafo 04.4).
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Casi di sovradosaggio da Dobutamina sono stati riportati raramente.
Segni e sintomi
La tossicità da Dobutamina è, in genere, dovuta ad eccessiva stimolazione dei recettori beta cardiaci. I sintomi di tossicità possono includere anoressia, nausea, vomito, tremore, ansietà, palpitazioni, cefalea, dispnea e dolore al petto anginoso o aspecifico.
L'effetto inotropo positivo della Dobutamina sul miocardio può causare ipertensione, tachiaritmia, ischemia miocardica e fibrillazione ventricolare.
Ipotensione può conseguire ad una vasodilatazione.
Se il prodotto viene ingerito per os, l'eventuale assorbimento dalle mucose orali ed intestinali è imprevedibile.
Trattamento
Le azioni da intraprendere in caso di sovradosaggio sono l'interruzione della infusione, assicurando ossigenazione e ventilazione. Mettere in atto prontamente le misure di rianimazione. La tachiaritmia ventricolare grave può essere trattato con successo con propranolo o lidocaina. L'ipertensione generalmente risponde alla riduzione della dose o alla interruzione della terapia.
Se necessario monitorare accuratamente e mantenere entro limiti accettabili i segni vitali, i gas ematici, gli elettrolitici, etc.
In caso di ingestione per os, prendere in considerazione la somministrazione di carbone attivo in aggiunta alla lavanda gastrica od in sostituzione di essa.
Nell'eseguire le manovre di svuotamento gastrico o di somministrazione di carbone attivo, assicurarsi l'integrità delle vie respiratorie.
Le manovre di diuresi forzata, dialisi peritoneale, l'emodialisi e l'emoperfusione su carbone, non hanno dimostrato di recare alcun beneficio nei casi di sovradosaggio da dobutamina.
La Dobutamina è un agente inotropo la cui attività primaria è la stimolazione dei recettori b1-adrenergici cardiaci.
Gli effetti sulla frequenza cardiaca, la conduzione intracardica e la pressione arteriosa sono moderati ed inferiori a quelli di una dose equivalente di isoprenalina.
La modesta azione ipertensiva è dovuta alla compensazione dell'aumento del debito cardiaco per la diminuzione concomitante delle resistenze vascolari periferiche.
A differenza della dopamina l'azione della Dobutamina non è legata alla liberazione endogena della noradrenalina e non dipende dalle riserve cardiache di questo mediatore.
Nell'uomo la Dobutamina aumenta il volume d'eiezione ventricolare e il debito cardiaco, mentre diminuisce la pressione di riempimento e le resistenze vascolari sistemiche polmonari.
Non agisce sui recettori dopaminergici e perciò non dilata selettivamente i vasi renali o splancnici.
Una facilitazione della contrazione atrio-ventricolare è stata osservata durante la somministrazione della Dobutamina in studi elettrofisiologici nell'uomo e nella fibrillazione o nei flutter auricolari.
Nei casi di studi sperimentali e clinici la somministrazione di Dobutamina non ha aumentato (o in modo modesto) il consumo di ossigeno da parte del miocardio, salvo nei casi in cui la frequenza cardiaca o la pressione arteriosa o entrambe sono aumentate.
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La durata di effetto della Dobutamina è generalmente corta (T½= 2 minuti) perché è rapidamente metabolizza dalla catecol-O-metiltransferasi.
L'inizio dell'azione della Dobutamina è entro 1-2 minuti, tuttavia per ottenere il picco dell'effetto di un particolare ritmo d'infusione può essere richiesto un tempo di circa 10 minuti.
Le concentrazioni plasmatiche raggiungono un livello costante a seconda della velocità di perfusione di 5 mcg/Kg/min.
La concentrazione plasmatica media è di 100 ng/ml nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.
La clearance plasmatica della Dobutamina nell'uomo è di 2,4 l/min/mq, il volume di distribuzione è approssimativamente del 20% del peso corporeo e la mezza vita di eliminazione plasmatica è inferiore a 3 min.
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Sodio metabisolfito   mg 4,40 Acqua per preparazioni iniettabili    q.b. a ml 20,00 Acido cloridrico al 10% e/o idrossido di sodio al 10% possono essere eventualmente aggiunti per aggiustare il pH tra 2,5 e 5,5.
Dobutamina è incompatibile con le soluzioni alcaline e non deve essere mescolata con soluzioni di sodio bicarbonato al 5%.
A causa della incompatibilità fisica potenziale, si raccomanda che Dobutamina non sia miscelata con altri farmaci nella stessa soluzione.
Dobutamina non dovrebbe essere utilizzata insieme ad altri farmaci o diluenti contenenti sodio metabisolfito ed etanolo.
A confezionamento integro e correttamente conservato: 12 mesi.
Dopo diluizione del flacone le soluzioni preparate devono essere utilizzate entro 24 ore.
Le soluzioni contenenti Dobutamina possono diventare rosa; il colore può intensificarsi con il tempo. Questo cambiamento di colore, dovuto alla leggera ossidazione del farmaco, non comporta una significativa perdita di attività.
Conservare al di sotto di 30°C.
Flacone in vetro neutro bianco tipo I da ml 20.
Astuccio contenente 1 flacone da 250 mg di Dobutamina.
Al momento della somministrazione Dobutamina Bioindustria deve essere ulteriormente diluita, in un contenitore intravenoso, ad un volume finale di almeno 50 ml con una delle seguenti soluzioni e.v.:
Destrosio al 5%.
Destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,45%.
Destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,9%.
Destrosio al 10%.
Isolyte-M con Destrosio al 5%.
Ringer lattato.
Destrosio al 5% in Ringer lattato.
Osmitrol al 20% in acqua.
Cloruro di sodio al 0,9% per iniezioni.
Lattato di sodio.
Normosol-M in D5-W.
BIOINDUSTRIA LIM Laboratorio Italiano Medicinali S.p.A.
Via De Ambrosiis, 2 - 15067 Novi Ligure (AL)
AIC n. 034449013/G
27/07/2000.
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