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DOMPERIDONE COPERNICO
Ogni compressa contiene 12,72 mg di domperidone maleato equivalente a 10 mg di domperidone.
Per gli eccipienti, vedi capitolo 6.1.
Compresse
Compresse bianche, circolari, biconvesse con l’inscrizione ”DM 10” su un lato.
Adulti:
Trattamento sintomatico di nausea e vomito, senso di ripienezza epigastrica, fastidio del tratto addominale superiore, rigurgito del contenuto gastrico.
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Si consiglia di prendere le compresse orali Domperidone da 10 mg prima dei pasti. Se preso dopo i pasti, l’assorbimento del medicinale è piuttosto ritardato.
La durata iniziale del trattamento è di quattro settimane. Dopo quattro settimane i pazienti devono essere rivalutati come pure la necessità di continuare il trattamento deve essere rivalutata.
Adulti ed adolescenti (di età superiore a 12 anni e che pesano 35 chilogrammi o più):
1 - 2 compresse da 10 mg, tre quattro volte al giorno con una dose massima giornaliera di 80 mg.
Neonati e bambini:
Le compresse non sono adatte per l’uso in bambini che pesano meno di 35 chilogrammi. (Vedi sezione 4.4 ”Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).
Le compresse Domperidone 10 mg sono controindicate nelle seguenti situazioni:
Ipersensibilità alla sostanza attiva domperidone maleato o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Tumori pituari a rilascio di prolattina (prolattinoma).
Le compresse Domperidone 10 mg non devono essere usate quando lo stimolo della motilità gastrica può essere dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.
Precauzioni d’uso:
Le compresse contengono lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza della Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale.
Uso in pediatria:
Effetti collaterali neurologici sono rari (Vedi sezione 4.8 ”Effetti indesiderati”). Poiché le funzioni metaboliche e la barriera emato-encefalica non sono completamente sviluppate nei primi mesi di vita, il rischio di effetti collaterali neurologici è più alto in bambini di giovane età. Di conseguenza, si raccomanda che il dosaggio venga accuratamente determinato e seguito rigorosamente per neonati e bambini.
In caso di sovradosaggio, nei bambini, si possono manifestare sintomi extrapiramidali, ma devono essere tenute in considerazione anche altre cause.
Le compresse non vanno somministrate a bambini che pesano meno di 35 chilogrammi.
Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica:
Poiché il domperidone è prevalentemente metabolizzato nel fegato, le compresse da 10 mg non devono essere usate in pazienti con insufficienza epatica.
Insufficienza renale:
In pazienti con grave insufficienza renale (creatinina sierica > 6 mg/100 ml, i.e. > 0,6 mmol/L) l’emivita di eleiminazione di domperidone è aumentata da 7,4 a 20,8 ore; tuttavia la concentrazione plasmatica è rimasta inferiore rispetto ai volontari sani. Poichè solo una quantità molto piccola di farmaco immodificato viene eliminata per via renale, è improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. In caso di somministrazione ripetuta, la posologia deve essere ridotta a 1 o 2 assunzioni giornaliere in funzione della gravità dell’insufficienza renale e la dose può essere ulteriormente ridotta. In ogni caso, questi pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente monitorati.
Somministrazione con Ketoconazolo:
Un leggero aumento dell’intervallo QT (in media meno di 10msec) è stato segnalato in uno studio di
interazione del medicinale con ketoconazolo per via orale. Anche se l’importanza di questo studio non è
completamente chiara, opzioni terapeutiche alternative devono essere prese in considerazione qualora fosse richiesto un trattamento antifungino. (vedi sezione 4.5)
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La via metabolica principale del domperidone è attraverso il sistema enzimatico CYP3A4. I dati in vitro dimostrano che l’uso concomitante dei medicinali che inibiscono significativamente questo enzima può provocare un’aumento della concentrazione plasmatica di domperidone. Studi in vivo di interazione con ketoconazolo rivelano una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio di domperidone mediato da CYP3A4 da parte del ketoconazolo.
Uno studio farmacocinetico ha dimostrato che l’ AUC e il picco di concentrazione plasmatica del domperidone è aumentata di tre volte quando il ketoconazolo orale è somministrato simuItaneamente (allo stato stazionario). Un leggero effetto QT di prolungamento (media di meno di 10 msec) è stato rilevato con questa combinazione, che risulta essere maggiore di quello osservato con ketoconazolo da solo.
Un effetto QT prolungato può non essere rilevato quando il domperidone è stato somministrato da solo in pazienti senza la co-morbilità, anche alle alte dosi orali (fino a l60mg al giorno). I risultati di questo studio di interazione devono essere considerati quando il domperidone è prescritto simultaneamente con forti inibitori di CYP3A4: per esempio: ketoconazolo, ritonavir ed eritromicina (vedi anche sezione 5.2).
I dati post-marketing sull’uso del domperidone nelle donne in gravidanza sono limitati. Uno studio sui ratti ha mostrato effetti nocivi sulla gravidanza a dosi alte e tossiche per la madre. Il rischio potenziale per gli esseri umani è sconosciuto. Di conseguenza, le compresse di Domperidone 10 mg devono essere usate durante la gravidanza soltanto se gli effetti terapeutici ne giustificano l’utilizzo.
Il farmaco viene rispettivamente escreto nel latte materno dei ratti in allattamento (principalmente come metabolita: picco di concentrazione di 40 e 800 ng/mL dopo somministrazione orale e endovenosa di 2,5 mg/kg). Le concentrazioni di domperidone nel latte materno delle donne in fase di allattamento sono pari al 10-50% delle concentrazioni plasmatiche corrispondenti e non devono superare i 10 ng/mL. La quantità totale di domperidone escreto nel latte materno deve essere inferiore a 7µg al giorno al regime massimo raccomandato. Non è noto se sia dannoso per il neonato. Di conseguenza si sconsiglia l’allattamento per le madri in trattamento con Domperidone 10 mg compresse.
Le compresse Domperidone 10 mg non influenzano, in modo significativo, la capacità di guidare ed utilizzare macchinari.
Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo quanto segue:
rari (>1/10,000, <1/1,000); molto rari (<1/10,000), compresi i casi isolati.
Alterazioni del sistema immunitario: molto rare; reazioni allergiche
Alterazioni del sistema endocrino: rare; crescita dei livelli ematici di prolattina
Alterazioni del sistema nervoso: molto rari; effetti collaterali extrapiramidali
Alterazioni dell’apparato gastrointestinale: rari; disturbi gastrointestinali, includendo molto raramente crampi intestinali
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: molto rare; orticaria
Disordini del sistema riproduttivo e della mammella: rari; galattorrea, ginecomastia, amenorrea
Poichè l’ipofisi risiede al di fuori della barriera emato-encefalica, il domperidone può causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi questa iperprolattinemia può produrre degli effetti collaterali di tipo neuroendocrino quali galattorrea, ginecomastia e amenorrea.
Gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari in neonati e bambini ed eccezzionali negli adulti. Questi effetti collaterali recedono spontaneamente e completamente non appena il trattamento viene sospeso.
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Sintomi:
I sintomi da sovradosaggio possono includere sonnolenza, disorientamento e reazioni extrapiramidali, specialmente nei bambini.
Trattamento:
Non c’è un antidoto specifico per il domperidone, ma in caso di sovradosaggio, si consiglia lavanda gastrica o la somministrazione di carbone attivo. Si raccomanda una stretta vigilanza medica e terapia di supporto.
I farmaci antiparkinsoniani e anticolinergici possono essere utili per controllare le reazioni extrapiramidali.
Categoria farmacoterapeutica: Procinetico, codice ATC: A03FA03
Il Domperidone è un antagonista della dopamina con proprietà antiemetiche, Domperidone non attraversa prontamente la barriera emato-encefalica. Per chi utilizza domperidone, particolarmente negli adulti, gli effetti collaterali extrapiramidali sono molto rari, ma il domperidone promuove il rilascio di prolattina dall’ipofisi. Il suo effetto antiemetico può essere dovuto ad una combinazione degli effetti periferici (gastrocinetici) e di antagonismo dei recettori della dopamina nella zona “triller” dei chemiorecettori, che si trovano fuori della barriera emato-encefalica nell’area postrema. Studi animali, insieme alle basse concentrazioni trovate nel cervello, indicano un predominante effetto periferico del domperidone sui recettori della dopamina.
Gli studi nell’uomo hanno indicato nell’assunzione orale del domperidone un aumento della pressione del tratto esofageo inferiore, migliorando la motilità antroduodenale ed accelerando lo svuotamento gastrico. Non ci sono effetti sulla secrezione gastrica.
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Assorbimento
Nei soggetti a digiuno, il domperidone è assorbito velocemente dopo la somministrazione per via orale, con picchi di concentrazioni nel plasma a 30 - 60 minuti. La bassa biodisponibilità assoluta del domperidone compresse (circa 15%) è dovuto ad un esteso metabolismo di primo passaggio nel fegato e nella parete dell’intestino. Anche se la biodisponibilità di domperidone è accresciuta nei soggetti normali una volta presa dopo un pasto, pazienti con complicanze gastrointestinali devono prendere il domperidone 15-30 minuti prima di un pasto. L’acidità gastrica ridotta diminuisce l’assorbimento del domperidone. La biodisponibilità orale è diminuita tramite la somministrazione concomitante del bicarbonato di sodio e della cimetidina. Il periodo di assorbimento massimo è di poco ritardato e
I’ AUC è alquanto aumentata piuttosto quando il medicinale è preso dopo un pasto.
Dopo la somministrazione rettale di 60 mg domperidone supposte, si raggiunge una stabilizzazione delle concentrazioni nel plasma di domperidone di 20ng/ml nell’intervallo di 1 - 5 ore dopo la somministrazione. Anche se i livelli massimi del plasma sono soltanto circa un terzo di quelli di una dose orale, la biodisponibilità rettale media di 12.4% è quasi simile a quella dopo la somministrazione per via orale.
Distribuzione
Le compresse di domperidone non mostrano fenomeni di accumulo o di autoinduzione metabolica; il livello di picco nel plasma dopo 90 minuti di 21 ng/ml dopo 2 settimane di somministrazione orale di 30 mg al giorno, era quasi lo stesso di quello di 18 ng/ml dopo la prima dose. Domperidone è per il 91 - 93% legato alle proteine del plasma. Studi sulla distribuzione, negli animali, con radiomarcatori hanno indicato una vasta distribuzione nei tessuti, ma una bassa concentrazione nel cervello. Piccole quantità di farmaco attraversano la placenta nei ratti.
Metabolismo
Il domperidone subisce un rapido ed esteso metabolismo epatico attraverso la idrossilazione e la N-dealchilazione. Esperimenti in vitro, sul metabolismo con gli inibitori diagnostici ha rivelato che il CYP3A4 è la forma del citocromo
P-450 maggiormente coinvolta nella N-dealchilazione del domperidone, mentre CYP3A4, CYP1A2 e CYP2E1 sono coinvolti nell’idrossilazione aromatica del domperidone.
Escrezione
Le escrezioni urinarie e fecali ammontano rispettivamente al 31 ed al 66% della dose orale. La proporzione del medicinale escreto inalterato è piccola (10% di escrezione fecale e circa 1 % di escrezione urinaria). L’emivita plasmatica dopo una singola dose orale è di 7 - 9 ore negli individui sani ma è più prolungata in pazienti con grave insufficienza renale.
Gli studi elettrofisiologici in vitro ed in vivo indicano un rischio totale moderato del domperidone
a prolungare l’intervallo del QT in esseri umani. Negli esperimenti in vitro su cellule isolate transfettate
con HERG e su miociti del criceto, i rapporti basati tra valori di IC50 basato sull’inibizione delle correnti passanti attraverso i canali ioniti rispetto alle concentrazioni libere di plasma in esseri umani dopo somministrazione della dose massima quotidiana di 20 mg (q.i.d.), è risultato essere circa 10.
Tuttavia, i margini di sicurezza negli esperimenti in vitro su tessuti cardiaci isolati e in vivo su cavie (cane, criceto, conigli sensibilizzati alla torsione di punta) hanno superato le concentrazioni plasmatiche di domperidone libero in esseri umani dopo la dose giornaliera massima (20mg q.i.d.) più di 50 volte. In presenza di inibizione del metabolismo
via CYP3A4 le concentrazioni libere nel plasma del domperidone possono aumentare fino a 10 volte.
Nel ratto, al massimo della dose maternamente tossica (più di 40 volte la dose raccomandata per l’uomo), è stato osservato l’effetto teratogeno. Nessuna teratogenicità è stata osservata in topi e in conigli.
Lattosio monoidrato,
Amido di mais, povidone K 30 (E1201),
Sodio laurilsolfato,
Cellulosa microcristallina (E460),
Silice colloidale anidra (E551),
Magnesio stearato (E470B).
Non pertinente
3 anni
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare nella confezione originale in modo da proteggere il farmaco dall’umidità.
Blister PVC/AI 10 compresse per blister
Confezione: 10, 20, 30, 50 o 100 compresse.
Nessuna istruzione particolare.
Copernico S.r.l. - Via Oria, 32 - Torre S. Susanna (BR)
A.I.C. N. 036681056
A.I.C. N. 036681031
A.I.C. N. 036681043
A.I.C. N. 036681017
A.I.C. N. 036681029
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