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DOSTINEX
Ogni compressa contiene:
principio attivo: cabergolina 0,5 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Compresse.
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
DOSTINEX è indicato per la prevenzione della lattazione fisiologica subito dopo il parto e per la soppressione della lattazione in corso:
1) Dopo il parto, quando la madre sceglie di non allattare il bambino al seno o quando l’allattamento al seno è controindicato per motivi medici collegati alla madre o al neonato.
2) Dopo la nascita di un feto morto o dopo un aborto.
DOSTINEX impedisce la lattazione fisiologica attraverso l’inibizione della secrezione di prolattina.
Nelle prove cliniche controllate è stato dimostrato che DOSTINEX, somministrato alla dose singola di 1 mg al primo giorno post-partum, si è dimostrato efficace nell’inibire la secrezione di latte, così come nel ridurre la congestione e il dolore al seno nel 70-90% delle donne. Solo una minima parte delle pazienti presentava una sintomatologia mammaria recidivante, generalmente di lieve entità, alla terza settimana dopo il parto.
La soppressione della secrezione di latte e il miglioramento dei sintomi legati alla congestione del seno e al dolore che seguono la montata lattea si raggiungono in circa l’85% delle donne che ricevono complessivamente 1 mg di cabergolina, somministrata in quattro dosi divise nell’arco di due giorni.
Il ritorno della sintomatologia al seno dopo 10 giorni è raro.
Trattamento dei disturbi iperprolattinemici
DOSTINEX è indicato per il trattamento delle disfunzioni associate a iperprolattinemia quali amenorrea, oligomenorrea, anovulazione e galattorrea. DOSTINEX è indicato in pazienti con adenoma ipofisario secernente prolattina (micro e macroprolattinoma), iperprolattinemia idiopatica, o sindrome della sella vuota associata a iperprolattinemia, patologie fondamentali nelle manifestazioni cliniche sopra citate.
DOSTINEX somministrato alle dosi di 1 - 2 mg alla settimana come terapia cronica è stato efficace nel normalizzare i livelli sierici di prolattina approssimativamente nell’84% delle pazienti iperprolattinemiche. La ripresa di cicli regolari è stata osservata nell’83% di donne precedentemente amenorroiche. In base al monitoraggio dei livelli di progesterone, determinati durante la fase luteale, l’ovulazione si ristabiliva nell’89% delle donne trattate, la galattorrea scompariva nel 90% dei casi trattati. Nel 50-90% dei pazienti sia di sesso femminile che maschile con micro o macroprolattinoma si evidenziava una diminuzione della massa tumorale.
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DOSTINEX deve essere somministrato per via orale.
Poiché durante gli studi clinici DOSTINEX è stato principalmente somministrato durante i pasti e visto che la tollerabilità di questa classe di farmaci viene di solito incrementata dall’assunzione di cibo, si raccomanda che DOSTINEX venga preferibilmente assunto con il cibo.
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Per l’inibizione della lattazione: DOSTINEX deve essere somministrato il primo giorno dopo il parto. La posologia raccomandata è di 1 mg (due compresse da 0,5 mg) somministrato in dose singola.
Per la soppressione della lattazione: il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale).
Trattamento dei disturbi iperprolattinemici
La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedì e giovedì). La dose settimanale va aumentata gradualmente, preferibilmente attraverso l’aggiunta di 0,5 mg a settimana a intervalli mensili fino a che non si raggiunga una risposta terapeutica ottimale. La dose terapeutica è di solito 1 mg alla settimana, ma può variare da 0,25 mg a 2 mg a settimana. Nelle pazienti iperprolattinemiche sono state usate dosi di DOSTINEX fino a 4,5 mg a settimana.
La dose settimanale può essere somministrata in un’unica soluzione o divisa in due o più volte a settimana in rapporto al grado di tollerabilità della paziente.
Quando sono indicate dosi superiori a 1 mg a settimana si consiglia la suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple in quanto la tollerabilità di tali dosi prese in un’unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in poche pazienti.
Le pazienti dovrebbero essere tenute sotto controllo durante la fase di aggiustamento della posologia, per determinare il dosaggio più basso che produce la risposta terapeutica. Si consiglia il controllo dei livelli di prolattina sierica a intervalli mensili poiché, una volta raggiunto il regime terapeutico efficace, si osserva solitamente una normalizzazione della prolattina sierica nel giro di 2-4 settimane.
Alla sospensione di DOSTINEX, si osserva di solito una recidiva di iperprolattinemia. Tuttavia, una persistente soppressione dei livelli di prolattina si è osservata per più mesi in alcune pazienti. Nella maggior parte delle donne, i cicli ovulatori persistono per almeno 6 mesi dopo l’interruzione di DOSTINEX.
La dose massima è di 3 mg/die.
Uso in pediatria
La sicurezza e l’efficacia di DOSTINEX non sono state definite in soggetti al di sotto dei 16 anni di età.
Uso negli anziani
Come conseguenza delle indicazioni per le quali DOSTINEX è al momento consigliato, l’esperienza negli anziani è molto limitata. I dati disponibili non indicano rischi particolari.
Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o agli alcaloidi dell’ergot.
Storia di fibrosi polmonare, pericardica o retroperitoneale (vedere paragrafo 4.4 - Fibrosi/valvulopatia).
Per il trattamento a lungo termine: evidenza di valvulopatia cardiaca determinata all’ecocardiogramma eseguito prima del trattamento (vedere paragrafo 4.4- Fibrosi/valvulopatia).
La sicurezza e l’efficacia di DOSTINEX non sono state ancora confermate nei pazienti con malattie renali ed epatiche. Poiché i dati attualmente disponibili indicano che l’escrezione biliare rappresenta la via principale di eliminazione del farmaco, è da sconsigliarne l’uso in pazienti con grave insufficienza epatica.
DOSTINEX deve essere somministrato con cautela in soggetti con grave affezione cardiovascolare, sindrome di Raynaud, malattie epatiche, insufficienza renale, ulcera peptica o precedenti di disturbi psicotici o emorragie gastroenteriche.
Durante la somministrazione del farmaco, può manifestarsi ipotensione sintomatica. Prestare attenzione alla somministrazione di DOSTINEX in concomitanza con altri farmaci che abbassano la pressione sanguigna.
Prima della somministrazione di DOSTINEX bisogna accertarsi che non sia in atto una gravidanza e dopo il trattamento con il prodotto attendere almeno un mese per il concepimento.
Il medicinale contiene lattosio quindi non è raccomandato per i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio.
Fibrosi/valvulopatia
Fibrosi e valvulopatia cardiaca e fenomeni clinici possibilmente correlati:
Dopo un uso prolungato di derivati ergotaminici con proprietà agoniste per i recettori serotoninergici di tipo 5HT2B, inclusa la cabergolina, si sono verificati disturbi fibrotici e infiammatori a carico delle membrane sierose quali pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico, valvulopatia cardiaca con interessamento di una o più valvole (aortica, mitrale e tricuspide) o fibrosi retroperitoneale. Un’analisi dei livelli sierici di creatina può rivelarsi utile nella diagnosi di fibrosi. In alcuni casi, i sintomi o le manifestazioni della valvulopatia cardiaca sono migliorati dopo interruzione del trattamento con cabergolina.
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è aumentata in modo anomalo in associazione a versamento pleurico/fibrosi. Si raccomanda di effettuare un esame radiografico del torace in caso di un aumento anomalo e inspiegato della VES.
La valvulopatia è stata associata all’impiego di dosi cumulative; pertanto, i pazienti devono essere trattati con la dose più bassa efficace. Ad ogni visita, il rapporto rischio-beneficio del trattamento per il paziente deve essere rivalutato per determinare se sia appropriato proseguire il trattamento con cabergolina.
Prima di avviare il trattamento a lungo termine:
Tutti i pazienti devono effettuare una valutazione cardiovascolare, comprendente un ecocardiogramma, per stabilire la potenziale presenza di una patologia valvolare asintomatica.
Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un’analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale.
Non è noto se il trattamento con cabergolina in pazienti con riflusso valvolare possa aggravare la malattia di base. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3).
Durante il trattamento a lungo termine:
Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e i pazienti devono essere costantemente monitorati per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive.
Durante il trattamento si raccomanda pertanto di prestare attenzione a segni e sintomi di:
• Patologie pleuropolmonari, quali dispnea, respiro corto, tosse persistente e dolore al petto.
• Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere o dell’addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, così come l’eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale.
• Insufficienza cardiaca, poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati con insufficienza cardiaca. Pertanto, la fibrosi valvolare (e la pericardite costrittiva) deve essere esclusa se compaiono tali sintomi.
Si raccomanda di effettuare un appropriato monitoraggio clinico e diagnostico per lo sviluppo di patologie fibrotiche. Un primo ecocardiogramma deve essere effettuato entro 3-6 mesi dall’inizio della terapia, dopodiché la frequenza del monitoraggio ecocardiografico deve essere determinata da una appropriata valutazione clinica individuale, ponendo particolare attenzione ai segni e sintomi sopramenzionati, ma sempre con una frequenza minima di 6-12 mesi.
Il trattamento con cabergolina deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo 4.3).
La necessità di ulteriori controlli clinici (ad es. esame obiettivo, che includa un’attenta auscultazione cardiaca, radiografia, TAC) deve essere determinata su base individuale.
Ulteriori esami come la velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati, se necessario, per supportare una diagnosi di patologia fibrotica.
Sonnolenza/Attacchi di sonno improvviso
Cabergolina è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso, particolarmente nei soggetti con malattia di Parkinson.
Molto raramente sono stati segnalati attacchi di sonno improvviso durante l’attività quotidiana, in qualche caso senza consapevolezza e senza segni premonitori. I pazienti in trattamento con cabergolina devono essere informati di queste eventualità e avvertiti di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari. I pazienti che hanno manifestato episodi di sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dalla guida e dall’uso di macchinari. Inoltre può essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica
Per analogia con altri derivati dell’ergot, DOSTINEX non deve essere somministrato a donne con preeclampsia o ipertensione post-partum.
Negli studi post-partum con DOSTINEX si sono manifestate come evento isolato diminuzioni della pressione arteriosa, la maggior parte delle volte asintomatiche, che sono state più di frequente osservate da 2 a 4 giorni dopo l’inizio del trattamento. Poiché si notano frequentemente diminuzioni della pressione arteriosa durante il puerperio, indipendentemente da terapie concomitanti, è probabile che tale sintomatologia non sia correlata al farmaco. È tuttavia consigliabile un controllo periodico della pressione arteriosa, particolarmente durante i primi giorni di trattamento con DOSTINEX.
DOSTINEX non deve essere somministrato in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione, poiché la tollerabilità del farmaco, quando somministrato alla dose di 0,5 mg in un’unica soluzione, è sensibilmente diminuita.
Nei ratti DOSTINEX e/o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte. Perciò, dal momento che non è disponibile alcun dato relativo all’escrezione di DOSTINEX nel latte materno umano, si dovranno avvertire le puerpere di non allattare al seno, nel caso di mancata inibizione o soppressione della lattazione mediante DOSTINEX.
Trattamento di disturbi dovuti ad iperprolattinemia
Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con DOSTINEX.
DOSTINEX ripristina l’ovulazione e la fertilità nelle donne con ipogonadismo iperprolattinemico: poiché può intervenire una gravidanza prima del ripristino delle mestruazioni, si raccomanda di eseguire un test di gravidanza almeno ogni 4 settimane durante il periodo di amenorrea e successivamente ogni volta che il periodo mestruale ritardi più di tre giorni. Le donne che non desiderano la gravidanza, dovrebbero adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento e dopo l’interruzione di DOSTINEX fino alla scomparsa dei cicli ovulatori.
Poiché ad oggi esiste un’esperienza limitata sulla sicurezza di impiego di DOSTINEX in gravidanza e fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, si consiglia che le donne che desiderano una gravidanza concepiscano almeno un mese dopo aver interrotto il trattamento con il farmaco. Infatti nella maggior parte delle pazienti, persistono cicli ovulatori per almeno sei mesi dopo l’interruzione della terapia con DOSTINEX.
In caso di accertata gravidanza durante il trattamento, l’assunzione di DOSTINEX dovrebbe essere sospesa e, come misura precauzionale, le pazienti dovrebbero essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione potrebbe verificarsi un’espansione di preesistenti tumori.
Disturbi psichiatrici
Sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, nei pazienti in trattamento con agonisti della dopamina per il Morbo di Parkinson, incluso la cabergolina.
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L’uso del prodotto in concomitanza con altri farmaci durante le prime fasi del puerperio, quali in particolare, il maleato di metilergometrina, non è stato associato ad interazioni rilevabili in grado di modificare l’efficacia e la sicurezza di DOSTINEX.
Sebbene non ci sia una prova conclusiva di un’interazione tra DOSTINEX e ogni altro alcaloide dell’ergot, si raccomanda di non usare per lunghi periodi di tempo il prodotto in concomitanza con questi farmaci.
Poiché DOSTINEX esercita il proprio effetto terapeutico attraverso la stimolazione diretta dei recettori D2 della dopamina, non dovrebbe essere somministrato in concomitanza con farmaci che abbiano un’attività antagonista della dopamina (quali fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, metoclopramide) dal momento che ciò potrebbe provocare una diminuzione dell’efficacia di DOSTINEX. Tenuto conto dell’effetto ipotensivo del farmaco, l’eventuale uso concomitante di farmaci antiipertensivi va fatto con cautela.
DOSTINEX è controindicato in gravidanza accertata o presunta.
Gli studi sui modelli animali non hanno evidenziato nessun effetto teratogeno.
Negli studi clinici con DOSTINEX sono state fino ad oggi osservate più di 100 gravidanze in donne trattate per disturbi da iperprolattinemia. DOSTINEX generalmente ha continuato ad essere assunto durante le prime 8 settimane dopo il concepimento. Tra le gravidanze finora valutabili, ci sono stati approssimativamente l’85% dei bambini nati vivi e circa il 10% di aborti spontanei. Sono stati osservati inoltre, tre casi di anomalie congenite (sindrome di Down, idrocefalo, malformazioni degli arti inferiori) che hanno portato ad un aborto terapeutico e tre casi di anormalità minori in nati vivi. Queste incidenze sono paragonabili a quelle di normali popolazioni e di donne esposte ad ovulazioni indotte da farmaci. Basandoci sui dati sopra riportati, l’uso di DOSTINEX non sembra debba essere associato ad aumento del numero di aborti, di nascite premature, di gravidanze multiple o di anormalità congenite. Tuttavia, poiché l’esperienza clinica è ancora limitata, si raccomanda come misura precauzionale che le donne che desiderano concepire interrompano l’assunzione di DOSTINEX almeno un mese prima. Se il concepimento dovesse avvenire durante la terapia, il trattamento deve essere interrotto non appena si venga a conoscenza della gravidanza in atto.
Prima della somministrazione di cabergolina è necessario escludere uno stato di gravidanza.
Poiché l’esperienza clinica è tuttora limitata ed il prodotto ha una lunga emivita, come misura precauzionale, una volta ripristinati i cicli ovulatori regolari, si raccomanda alle donne che desiderano una gravidanza di interrompere Dostinex un mese prima della data prevista del concepimento.
DOSTINEX non va somministrato a donne che allattano poiché previene la lattazione e non si hanno informazioni sull’escrezione del farmaco nel latte materno.
Durante i primi giorni di trattamento, particolare attenzione va posta alla guida di veicoli o alla manovra di macchinari.
Pazienti in trattamento con cabergolina che presentino episodi di sonnolenza e/o di attacchi di sonno improvviso devono essere informati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere qualsiasi attività in cui una alterata attenzione potrebbe esporre loro stessi o altri al rischio di grave danno o di morte (p.es. l’uso di macchinari) fino a che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti (vedere anche paragrafo 4.4).
I seguenti effetti indesiderati si sono verificati molto comunemente (in più di 1 persona su 10): valvulopatia cardiaca (incluso riflusso valvolare) e disturbi correlati (pericardite e versamento pericardico).
La prevalenza di reflusso valvolare asintomatico è significativamente maggiore rispetto al reflusso attribuibile ai dopamino agonisti non derivati dell’ergot (vedere paragrafo 4.4 Fibrosi/valvulopatia).
Inibizione/soppressione della lattazione
Circa il 14% delle donne trattate con 1 mg di DOSTINEX per l’inibizione della lattazione, ha sviluppato almeno un effetto collaterale. Tutti gli effetti collaterali sono stati di gravità lieve-moderata e di natura transitoria. Gli eventi avversi più frequenti sono stati capogiri, vertigini, cefalea, nausea e dolori addominali. Inoltre si sono osservati rari casi di palpitazioni, dolori epigastrici, sonnolenza, epistassi ed emianopsia transitoria.
Possono comparire abbassamenti asintomatici della pressione arteriosa (≥ 20 mmHg sistolica e ≥ 10 mmHg diastolica) durante i primi 3-4 giorni post-partum.
Sono stati osservati eventi avversi in circa il 14% delle puerpere in trattamento con DOSTINEX alla dose di 0,25 mg ogni 12 ore per due giorni per la soppressione della lattazione. I sintomi più frequenti sono capogiri, vertigini, mal di testa, nausea, sonnolenza, dolori addominali. In più, raramente, si sono verificati vomito, sincopi, astenia e vampate di calore. La maggior parte dei sintomi è stata di gravità lieve-moderata e di natura transitoria.
Disturbi dovuti a iperprolattinemia
Dai dati ottenuti in uno studio clinico controllato a lungo termine alle dosi di 1-2 mg a settimana suddivisi in due somministrazioni, è emerso che durante la terapia si sono verificati eventi avversi in percentuale significativamente più bassa di quella evidenziata con il prodotto di riferimento. Inoltre i sintomi, generalmente di entità moderata, comparivano principalmente durante le prime due settimane di terapia e nella maggior parte dei casi scomparivano spontaneamente continuando la terapia stessa. Effetti collaterali gravi che abbiano determinato l’interruzione della terapia si sono riscontrati solo nel 3% dei casi.
Normalmente gli effetti collaterali scomparivano entro pochi giorni dall’interruzione della terapia con DOSTINEX.
I sintomi più comuni sono stati in ordine decrescente di frequenza: nausea, cefalea, vertigini, dolori addominali, dispepsia/gastrite, astenia/affaticamento, costipazione, vomito, dolori al seno, vampate di calore, depressione e parestesie.
DOSTINEX esercita generalmente un effetto ipotensivo nei pazienti trattati cronicamente: tuttavia, ipotensione sintomatica o svenimenti sono stati riportati raramente.
Essendo un derivato dell’ergot, DOSTINEX può anche agire in alcuni pazienti come vasocostrittore: sono stati riportati occasionalmente vasospasmi alle dita e crampi alle gambe.
Gli effetti collaterali sono generalmente dose-correlati. In pazienti con anamnesi di intolleranza ai farmaci dopaminergici, gli effetti collaterali possono essere attenuati incominciando la terapia con dosi ridotte (ad es. 0,25 mg una volta alla settimana) con successivi aumenti graduali fino a che non venga raggiunta la dose terapeutica. In caso di effetti collaterali persistenti o gravi, la riduzione temporanea del dosaggio seguita da un aumento più graduale (ad es.,incrementi di 0,25 mg alla settimana ogni due settimane) può annullarli.
Alterazioni nelle prove standard di laboratorio durante la terapia a lungo termine con DOSTINEX sono rare: è stata osservata una diminuzione dei valori di emoglobina nelle donne amenorroiche durante i primi mesi dopo la ripresa del ciclo.
Farmacovigilanza post-marketing
I seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati in associazione all’uso di cabergolina: sonnolenza, talvolta associata a eccessiva sonnolenza diurna, episodi di attacchi di sonno improvviso, alopecia, aumentati livelli plasmatici di creatinina fosfochinasi, delirio, aggressività, disturbi psicotici, dispnea, edema, fibrosi, alterata funzionalità epatica, reazioni di ipersensibilità, valori alterati ai test di funzionalità epatica, rash, alterazioni dell’apparato respiratorio.
In pazienti trattati con dopamino agonisti per il Morbo di Parkinson, incluso la cabergolina, specialmente ad alti dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la riduzione o l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4 - Disturbi psichiatrici).
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Non sono disponibili dati su casi di sovradosaggio nell’uomo; è tuttavia probabile che DOSTINEX possa provocare sintomi dovuti alla iperstimolazione dei recettori della dopamina, quali nausea, vomito, dolori gastrici, ipotensione e disordini del pensiero o della percezione.
Se necessario si dovranno prendere provvedimenti generali di supporto per eliminare tutta la sostanza non assorbita e per sostenere la pressione arteriosa.
Si consiglia inoltre la somministrazione di farmaci antagonisti della dopamina.
Categoria farmacoterapeutica: inibitori della prolattina.
Codice ATC: G02CB03
DOSTINEX è un derivato dell’ergot ad azione dopaminergica con un potente e prolungato effetto di inibizione dei livelli di prolattina.
Attraverso la stimolazione diretta dei recettori D2 dopaminergici presenti sulle cellule lattotropiche ipofisarie, inibisce la secrezione di prolattina. Nei ratti il composto diminuisce la secrezione della prolattina a dosi orali di 3-25 mcg/kg, e in vitro alla concentrazione di 45 pg/ml. Oltre a ciò, DOSTINEX esercita un effetto dopaminergico centrale attraverso la stimolazione del recettore D2, a dosi orali più alte di quelle efficaci per l’abbassamento dei livelli di prolattina sierica.
L’effetto prolungato del farmaco sulla diminuzione dei livelli di prolattina è, probabilmente, dovuto alla sua lunga persistenza nell’organo bersaglio, come lascia supporre la lenta eliminazione della radioattività totale dall’ipofisi, dopo somministrazione orale singola di prodotto marcato nei ratti (t½ di circa 60 ore).
Gli effetti farmacodinamici di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani, in puerpere e in pazienti iperprolattinemiche. Dopo una dose orale singola di DOSTINEX(0,3-1,5 mg), si osserva una significativa diminuzione dei livelli di prolattina sierica in tutte le popolazioni studiate. L’effetto è rapido (entro 3 ore dalla somministrazione) e persistente (fino a 7-28 giorni nei volontari sani e nelle pazienti iperprolattinemiche e fino a 14-21 giorni nelle puerpere). L’effetto di abbassamento della prolattina è dose-correlato per quanto riguarda sia l’entità che la durata dell’effetto.
Per quanto riguarda eventuali effetti endocrini non riferiti all’azione antiprolattinemica, i dati disponibili sull’uomo confermano i risultati sperimentali i quali indicano che DOSTINEX è caratterizzato da una azione molto selettiva, senza alcun effetto sulla secrezione basale di altri ormoni ipofisari o di cortisolo. L’unico effetto farmacodinamico di DOSTINEX, non correlato all’effetto terapeutico, si riferisce alla diminuzione della pressione arteriosa. Il massimo effetto ipotensivo di DOSTINEX in dose singola si manifesta durante le prime 6 ore dopo l’assunzione del farmaco ed è dose-dipendente sia come entità che come incidenza.
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I profili farmacocinetico e metabolico di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani di entrambi i sessi e nelle pazienti iperprolattinemiche.
Dopo la somministrazione orale, il prodotto marcato è stato rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale come evidenziato dal picco della radioattività nel plasma (tra 0,5 e 4 ore dalla somministrazione).
Dieci giorni dopo la somministrazione, il 18% e il 72% della radioattività è stato riscontrato rispettivamente nell’urina e nelle feci. Nelle urine si è identificata una quota di prodotto immodificato pari al 2-3% della dose.
Il metabolita principale identificato nelle urine è la 6-allil-8β-carbossi-ergolina, pari al 4-6% della dose. Sono stati identificati e determinati nell’urina per una quota pari al 3% tre altri metaboliti. È stato notato che i metaboliti sono meno potenti di DOSTINEX nell’inibizione della secrezione della prolattina in vitro. La biotrasformazione di DOSTINEX è stata anche studiata nel plasma di volontari sani di sesso maschile trattati con cabergolina marcata: è stata evidenziata una rapida e massiccia biotrasformazione.
La bassa escrezione urinaria del prodotto immodificato è stata confermata anche negli studi con prodotto non radioattivo. L’emivita di DOSTINEX, calcolata sulle percentuali di escrezione urinaria, è molto lunga (63-68 ore nei volontari sani, 79-115 ore nelle pazienti iperprolattinemiche).
Sulla base dell’emivita di eliminazione, le condizioni di steady-state si raggiungono dopo 4 settimane, come confermato dal picco medio dei livelli plasmatici di DOSTINEX ottenuto dopo singola somministrazione (37 ± 8 pg/ml) e dopo 4 settimane di somministrazioni ripetute (101 ± 43 pg/ml).
Gli esperimenti in vitro hanno dimostrato che il farmaco, alle concentrazioni di 0,1-10 ng/ml si lega per il 41-42% alle proteine del plasma.
Non sembra che il cibo influenzi l’assorbimento e la disponibilità di DOSTINEX.
Quasi tutte le evidenze riscontrate attraverso la serie di studi preclinici sono una conseguenza degli effetti centrali dopaminergici o di inibizione prolungata della prolattina nelle specie (roditori) con una specifica fisiologia ormonale differente da quella umana. Gli studi preclinici sulla sicurezza di DOSTINEX indicano un grande margine di sicurezza per questo composto nei roditori e nelle scimmie, così come una mancanza di potenziale teratogeno, mutageno e cancerogeno.
• Lattosio.
• Leucina.
Non pertinente.
2 anni.
Nessuna.
Flaconi di vetro ambrato di tipo I con tappo a vite a chiusura di sicurezza, contenente gel di silice.
Flacone da 2 compresse.
Flacone da 4 compresse.
Flacone da 8 compresse.
I flaconi di DOSTINEX sono forniti con essiccante nei tappi. Questo essiccante non deve essere rimosso.
Si raccomanda di richiudere accuratamente il flacone dopo l’uso.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Pfizer Italia S.r.l.
Via Isonzo, 71
04100 Latina
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 2 compresse - AIC n. 028988018
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 4 compresse - AIC n. 028988020
DOSTINEX 0,5 mg compresse - 8 compresse - AIC n. 028988032
27 Luglio 1994 / 27 Luglio 2004
23 Gennaio 2009