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DOXAZOSINA HEXAL
Le compresse Doxazosina Hexal 4 mg contengono ciascuna 4,85 mg di mesilato di doxazosin, equivalente a 4 mg di doxazosin.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedi paragrafo 6.1.
Compresse.
Compresse non rivestite, biconvesse, inodori, rosa-arancio chiaro, incise da una linea su entrambi i lati e da “DZS4” solo su un lato.
Ipertensione arteriosa essenziale. Doxazosina Hexal è indicato per il trattamento dei sintomi clinici dell’iperplasia prostatica benigna (BPH).
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Doxazosina Hexal va assunto una volta al giorno assieme a una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico curante.
Ipertensione:
Il dosaggio abituale di Doxazosina Hexal è compreso tra 1 e 8 mg al giorno. La dose massima raccomandata è di 16 mg al giorno. Il dosaggio iniziale è di 1 mg da assumere prima di coricarsi, e tale regime posologico deve essere continuato per circa 1-2 settimane. Il dosaggio può quindi essere aumentato a 4 mg una volta al giorno per altre 1-2 settimane. Se necessario, a intervalli analoghi, il dosaggio può essere aumentato gradualmente a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna (BPH):
Il regime posologico raccomandato all’inizio della terapia è il seguente:
dalla 1a alla 8a giornata: 1x1 compressa di Doxazosina Hexal 1 mg (1 mg di doxazosin) al giorno;
dalla 9a alla 14a giornata: 1x1 compressa di Doxazosina Hexal 2 mg (2 mg di doxazosin) al giorno.
A seconda delle caratteristiche urodinamiche e della sintomatologia BPH del paziente, il dosaggio può essere aumentato a 4 mg e, successivamente, sino alla dose massima raccomandata di 8 mg. L’intervallo raccomandato di titolazione è di 1-2 settimane.
Il dosaggio giornaliero raccomandato è di 2-4 mg. Doxazosina Hexalva assunto una volta al giorno. Se la terapia con Doxazosina Hexal è stata interrotta da diverso tempo, occorre ristabilire il dosaggio corretto.
Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con compromissione della funzione renale:
È raccomandato il normale dosaggio indicato per gli adulti in quanto la farmacocinetica non cambia nei pazienti affetti da disfunzione renale e non esistono prove di un effetto peggiorativo in caso di compromissione della funzione renale già esistente. Tuttavia non può essere escluso un aumento della sensibilità per cui potrebbe essere necessario iniziare la terapia con maggiore cautela.
Doxazosina Hexalnon è eliminabile con la dialisi.
Uso nei pazienti con compromissione della funzione epatica:
Non sono disponibili dati per i pazienti con compromissione della funzione epatica di grado severo per cui il regime posologico deve essere aumentato con cautela, (vedi paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precauzione per l’uso).
Uso pediatrico:
Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia del doxazosin nei bambini, per cui il suo utilizzo non è consigliabile nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
Doxazosina Hexal è controindicato nei pazienti con nota ipersensibilità al doxazosin, ad altri chinazolinici (ad es. prazosin e terazosin), o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
I pazienti affetti da iperplasia prostatica benigna (BPH) o con anamnesi di ipotensione o ipotensione ortostatica non devono fare uso di doxazosin.
I pazienti con BPH associata a congestione dell’apparato urinario superiore, infezione dell’apparato urinario superiore o calcoli vescicali non devono essere trattati con Doxazosin Hexal. Secondo le norme della buona pratica clinica, questa classe di medicinali non va somministrata a pazienti con incontinenza da sovradistensione, anuria, o insufficienza renale progressiva.
All’inizio della terapia o quando si aumenta il dosaggio, il paziente deve essere monitorato (pressione sanguigna) al fine di ridurre il rischio di effetti quali ipotensione e sincope con i cambiamenti posturali. Occorre fare particolare attenzione negli anziani, nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, nei pazienti che seguono una dieta iposodica e in quelli in trattamento con diuretici. All’inizio della terapia con Doxazosin Hexal, a detti pazienti si raccomanda di evitare situazioni in cui la vertigine o la debolezza possono causare lesioni personali.
Poiché Doxazosina Hexal è un farmaco vasodilatatore va somministrato con cautela ai pazienti affetti da uno qualsiasi dei disturbi cardiaci di seguito elencati:
edema polmonare successivo a stenosi aortica o mitralica;
insufficienza cardiaca con gittata cardiaca elevata;
insufficienza cardiaca ventricolare destra causata da embolia polmonare o effusione pericardica;
insufficienza ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento.
Nei pazienti con disturbo cardiaco ischemico grave, una diminuzione rapida o marcata della pressione sanguigna può portare all’esacerbazione dei sintomi dell’angina.
Occorre inoltre prestare attenzione quando Doxazosina Hexal è somministrato in associazione con medicinali che possono modificare il metabolismo epatico (ad es. cimetiden).
Il prodotto non deve essere somministrato a pazienti affetti da disturbi ereditari rari quali intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio. Doxazosina Hexal deve essere somministrata con cautela nei pazienti con neuropatia autonomica diabetica.
Uso con inibitori PDE-5:
La somministrazione concomitante di Doxazosina Hexal con un inibitore della PDE-5 (fosfodiesterasi di tipo 5, ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil), utilizzato per trattare la disfunzione erettile, deve essere effettuata con cautela in quanto può provocare, in alcuni pazienti, ipotensione sintomatica. È probabile che detto effetto si verifichi subito dopo la somministrazione dell’inibitore della PDE-5. Per minimizzare il rischio di sviluppare ipotensione ortostatica, i pazienti devono essere stabilizzati emodinamicamente con una terapia a base di alfa-bloccanti prima di iniziare il trattamento. Occorre considerare l’opportunità di iniziare il trattamento impiegando un dosaggio inferiore di inibitore della PDE-5. Inoltre, i medici devono consigliare i propri pazienti sul da farsi in caso di sintomatologia ipotensiva ortostatica.
Uso nei pazienti con insufficienza epatica:
Doxazosina Hexal va somministrato attentamente nei pazienti con ridotta funzionalità epatica. L’uso di Doxazosina Hexal non è raccomandato nei pazienti con epatopatia grave per mancanza di dati clinici sperimentali .
Uso pediatrico:
Poiché la sicurezza e l’efficacia di Doxazosina Hexal nei bambini non sono state stabilite, si sconsiglia la somministrazione del farmaco nei bambini.
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Doxazosina Hexal potenzia l’effetto ipotensivo di altri farmaci che servono ad abbassare la pressione sanguigna. L’effetto ipotensivo può essere più forte quando Doxazosina Hexal viene somministrato in associazione con vasodilatatori e nitrati. Per quanto riguarda gli altri antiipertensivi: gli antireumatici non steroidei possono ridurre l’effetto ipotensivo del Doxazosin Hexal.
I farmaci simpaticomimetici possono ridurre l’effetto ipotensivo di Doxazosina Hexal; il doxazosin può inibire l’effetto sulla pressione e sulle reazioni dei vasi sanguigni di dopamina, efedrina, epinefrina, metaraminolo e fenilefrine.
Doxazosina Hexal può interferire con l’attività della renina plasmatica e con l’escrezione dell’acido vanillil-mandelico nell’urina. Tali interazioni devono essere considerate quando si interpretano i dati di laboratorio.
La somministrazione concomitante di Doxazosina Hexal con un inibitore della PDE-5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) contro la disfunzione erettile può provocare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedi paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).
Uso durante la gravidanza:
Non sono stati riscontrati effetti teratogenici negli studi su animali. Non è stata stabilita la sicurezza del doxazosin in gravidanza per mancanza di studi idonei e ben controllati su pazienti in stato di gravidanza. Di conseguenza, occorre limitare la somministrazione di Doxazosina Hexal ai casi in cui, a giudizio del medico, i potenziali benefici superino i potenziali rischi.
Uso durante l’allattamento:
Gli studi su animali hanno dimostrato che il doxazosin si accumula nel latte materno. Pertanto l’uso di Doxazosina Hexal va evitato nel periodo dell’allattamento.
La capacità di guidare o usare macchine può essere compromessa, soprattutto all’inizio della terapia.
Gli effetti indesiderati sono in gran parte dovuti alle caratteristiche farmacologiche del farmaco. La maggior parte degli effetti indesiderati è di natura transitoria e sono tollerabili nel trattamento continuativo.
I seguenti dati di frequenza vengono usati nella valutazione degli effetti collaterali
Molto comuni ≥ 10%
Comuni ≥ 1 - < 10%
Poco comuni ≥ 0,1 - < 1%
Rari ≥ 0,01 - < 0,1%
Molto rari < 0,01%, includono i casi isolati
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Rari (<0,1%): leucopenia e trombocitopenia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Non comuni (<1%): ipopotassiemia, gotta, sete.
Rari (<0,1%): ipoglicemia.
Disturbi psichiatrici:
Comuni (>1%): eiaculazione ritardata, apatia, malessere.
Non comuni (<1%): sogni ansiosi, amnesia, labilità emozionale.
Patologie del sistema nervoso:
Comuni (>1%): crampi muscolari.
Non comuni (<1%): tremori, rigidità muscolare.
Rari (<0,1%): depressione, agitazione,parestesia.
Patologie dell’occhio:
Comuni (>1%): disturbi dell’accomodazione.
Non comuni (>1%): anormale lacrimazione oculare, fotofobia.
Rari (<0,1%):visione annebbiata, congiuntivite.
Patologie dell’orecchio e del labirinto:
Non comuni (<1%): tinnito.
Patologie cardiache:
Comuni (>1%): edema, palpitazioni cardiache.
Non comuni (<1%): tachicardia, aritmia, infarto del miocardio, angina pectoris
Patologie vascolari:
Comuni (>1%): vertigini, capogiri.
Non comuni (<1%): ipotensione ortostatica, ischemia periferica.
Rari (<0,1%):disturbi cerebrovascolari.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comuni (>1%): dispnea, congestione nasale.
Non comuni (<1%): epistassi, tosse, mal di gola, broncospasmo.
Rari (<0,1%):edema della laringe.
Patologie gastrointestinali:
Comuni (>1%): stitichezza, dispepsia.
Non comuni (<1%): anoressia, aumento dell’appetito.
Rari (<0,1%): mal di stomaco, diarrea, vomito
Patologie epatobiliari:
Rari (<0,1%): ittero aumento degli enzimi epatici, epatite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Non comuni (<1%): alopecia.
Rari (<0,1%):eruzione cutanea, porpora, prurito, sudorazione.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Non comuni (<1%): dolore muscolare, gonfiore/dolore alle articolazioni, debolezza muscolare.
Patologie renali e urinarie:
Comuni (>1%): frequente necessità di urinare, aumento del volume delle urine.
Non comuni (<1%):incontinenza, disturbi durante la minzione, disuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella:
Rari (<0,1%): impotenza, priapismo.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comuni (>1%): affaticamento, nausea, debolezza, cefalea, dolore toracico, sonnolenza.
Non comuni (<1%): edema generalizzato o al volto, sincope, rossore al volto, brividi, febbre, pallore, gusto alterato.
Rari (<0,1%): diminuzione della temperatura corporea negli anziani, alterazioni del gusto.
In alcuni casi:
Aumento dei livelli dell’azoto e della creatinina nel sangue, diminuzione degli eritrociti. All’inizio del trattamento può verificarsi ipotensione ortostatica e - in rari casi - sincope, particolarmente a dosi elevate. Questi eventi possono comparire anche quando il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.
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Se il sovradosaggio dovesse provocare ipotensione, occorre mettere immediatamente il paziente in posizione supina con la testa in giù. Nei singoli casi possono essere appropriate altre misure di supporto (ad es. la somministrazione di espansori del volume plasmatico o farmaci vasocostrittori in caso di ipotensione grave). La funzione renale deve essere controllata e, all’occorrenza, aiutata. Poiché il doxazosin si lega fortemente alle proteine, è inutile ricorrere alla dialisi.
Codice ATC: C02CA04, G04CA (Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici)
Il doxazosin è un antagonista selettivo e competitivo dell’alfa-1-adrenocettore post-sinaptico.
La somministrazione di Doxazosina Hexal riduce significativamente la pressione sanguigna per la diminuzione della resistenza vascolare. La somministrazione singola giornaliera porta a una riduzione clinicamente significativa della pressione sanguigna della durata di 24 ore. Dopo la somministrazione si verifica una riduzione graduale della pressione e, all’inizio della terapia, possono verificarsi effetti ortostatici. La riduzione massima della pressione sanguigna avviene dopo circa 2-6 ore dal momento della somministrazione.
Nei pazienti ipertesi, durante il trattamento con Doxazosina Hexal, il valore pressorio nella posizione supina è uguale a quello della posizione eretta.
È stata segnalata la regressione dell’ipertrofia ventricolare sinistra durante il trattamento con il doxazosin.
A differenza dei bloccanti alfa-adrenergici non selettivi, non è stata riscontrata alcuna tolleranza durante il trattamento a lungo termine con Doxazosina Hexal. Nel trattamento continuativo sono stati riportati raramente casi di tachicardia e aumento dell’attività della renina plasmatica.
Gli studi clinici suggeriscono che il doxazosin riduce lievemente i trigliceridi plasmatici, il colesterolo totale e la frazione LDL. È stato osservato un lieve aumento del rapporto colesterolo HDL/totale (circa 4-13% del valore iniziale). La significatività clinica di detti risultati deve essere ancora determinata.
La somministrazione di Doxazosina Hexal nei pazienti con BPH sintomatica ha un effetto benefico sui disturbi urodinamici. Secondo gli studi, detto effetto è dovuto al blocco selettivo degli alfa-adrenocettori nei muscoli lisci del collo vescicale, della capsula prostatica e dell’uretra.
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Il doxazosin è ben assorbito dopo somministrazione orale. I livelli plasmatici massimi vengono raggiunti dopo 2 ore, e la biodisponibilità assoluta è di circa il 63%. Il doxazosin si lega fortemente alle proteine (98% circa). L’eliminazione plasmatica avviene in due fasi. L’emivita terminale è di 16-30 ore, pertanto il farmaco può essere assunto una volta al giorno. Il doxazosin viene metabolizzato principalmente nel fegato e viene escreto principalmente nelle feci (63-65%); meno del 5% del dosaggio viene escreto in forma di doxazosin immodificata. Il 6-idrossi-doxazosin è un bloccante potente e selettivo del recettore alfa-adrenergico e, nell’uomo, il 5% della dose orale, si trasforma in detta sostanza. Perciò, quest’ultimo contribuisce in modo lieve all’effetto ipotensivo del doxazosin.
La ricerca farmacocinetica negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale non ha rivelato differenze farmacocinetiche di rilievo rispetto ai pazienti con funzionalità renale normale. Sono disponibili pochi dati sull’uso del doxazosin nei pazienti con compromissione della funzione epatica e sugli effetti dei farmaci che notoriamente influenzano il metabolismo epatico (ad es. cimetidina). In uno studio clinico su 12 pazienti con compromissione della funzione epatica di grado lieve, l’area sotto la curva concentrazione-tempo (AUC) è aumentata del 43% mentre la clearance dopo la somministrazione di singole dosi è diminuita del 40%.
Secondo studi standard di sicurezza farmacologica i dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo riguardo a tossicità per dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva.
Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, sodio amido glicolato, magnesio stearato, laurilsolfato di sodio, silice colloidale anidra e giallo tramonto FCF (E110).
Non pertinente.
Blister in PVC/PVDC/Al: 3 anni.
Contenitore in HDPE: 2 anni.
Conservare il farmaco nella confezione originaria
Tenere ben chiuso il contenitore
Nessuna temperatura particolare di conservazione
Astucci di cartoncino contenenti 2 o 3 blister in PVC/PVDC/Al da 10 compresse.
Astucci di cartoncino contenenti 50 compresse in blister EAV (PVC/PVDC/Al).
Contenitori in HDPE contenenti 30, 100 o 500 compresse, con chiusura PP a prova di bambini.
Nessuna richiesta particolare.
Hexal S.p.A.
Via Paracelso, 16
20041 Agrate Brianza (MI), Italia
4 mg compresse 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n. 037750066/M
4 mg compresse 50x1 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n. 037750078/M
4 mg compresse 30 compresse in contenitore HDPE AIC n. 037750080/M
4 mg compresse 100 compresse in contenitore HDPE AIC n. 037750092/M
4 mg compresse 500 compresse in contenitore HDPE AIC n. 037750104/M
4 mg compresse 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n. 037750116/M
21/11/2007
01/10/2007