Pubblicità
DUODOPA
1 ml contiene 20 mg di levodopa e 5 mg di carbidopa monoidrato
100 ml contengono 2000 mg di levodopa e 500 mg di carbidopa monoidrato
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Gel intestinale.
Gel di colore da bianco a giallastro.
Trattamento del morbo di Parkinson in stadio avanzato rispondente a levodopa, con gravi fluttuazioni motorie e iper/discinesia, quando le combinazioni disponibili di medicinali antiparkinsoniani non hanno dato risultati soddisfacenti.
È richiesto un esito positivo del test della risposta clinica a Duodopa, somministrata attraverso un sondino naso-duodenale provvisorio, prima dell’inserimento di un sondino permanente.
Pubblicità
Duodopa è un gel per somministrazione intestinale continua. Per la terapia a lungo termine, il gel deve essere somministrato con una pompa portatile direttamente nel duodeno o nel primo tratto del digiuno tramite un sondino permanente attraverso gastrostomia endoscopica percutanea, con un sondino transaddominale esterno e un sondino intestinale interno. In alternativa, può essere considerata la possibilità di una gastrodigiunostomia radiologica, se, per un qualunque motivo, la gastrostomia endoscopica percutanea non è adatta. La creazione della porta transaddominale e l’aggiustamento posologico devono essere effettuati in collaborazione con una clinica neurologica.
Si raccomanda un sondino naso-duodenale provvisorio per verificare se il paziente risponde positivamente a questo metodo di trattamento e per aggiustare la dose, prima di iniziare il trattamento con un sondino permanente.
La dose deve essere aggiustata per una risposta clinica ottimale nel singolo paziente, il che significa massimizzare il periodo “ON” funzionale durante il giorno, riducendo al minimo il numero di episodi “OFF” e il periodo “OFF” (bradicinesia) e riducendo al minimo il periodo “ON” con discinesia invalidante.
Vedere raccomandazioni nel paragrafo Dosaggio.
Duodopa deve essere somministrato inizialmente come monoterapia. Se necessario, altri medicinali per il morbo di Parkinson possono essere assunti concomitantemente. Per la somministrazione di Duodopa, deve essere usata unicamente la pompa per Duodopa CADD-legacy (CE 0473). Unitamente alla pompa portatile è fornito un manuale con le istruzioni per l’uso.
Il trattamento con Duodopa utilizzando un sondino permanente può essere sospeso in qualsiasi momento estraendo il sondino e lasciando cicatrizzare la ferita. Il trattamento deve poi proseguire con medicinali orali contenenti levodopa/carbidopa.
Dosaggio
La dose giornaliera totale di Duodopa è composta da tre dosi aggiustate individualmente: la dose bolo al mattino, la dose di mantenimento continua e dosi bolo extra.
Dose mattutina: la dose bolo mattutina è somministrata tramite la pompa per raggiungere rapidamente il livello di dosaggio terapeutico (entro 10-30 minuti). La dose deve basarsi sull’assunzione di levodopa del mattino precedente del paziente + il volume per riempire il sondino. La dose mattutina totale è abitualmente di 5-10 ml, corrispondenti a 100-200 mg di levodopa. La dose mattutina totale non deve superare i 15 ml (300 mg di levodopa).
Dose di mantenimento continua: la dose di mantenimento è aggiustabile in incrementi di 2 mg/ora (0,1 ml/ora). La dose deve essere calcolata sulla base dell’assunzione giornaliera precedente di levodopa del paziente. Quando si sospendono farmaci integrativi, la dose di Duodopa deve essere aggiustata. La dose di mantenimento continua viene aggiustata individualmente. Deve essere mantenuta all’interno di un range di 1-10 ml/ora (20-200 mg di levodopa/ora) e di solito è di 2-6 ml/ora (40-120 mg di levodopa/ora). In casi eccezionali, può essere necessaria una dose più elevata.
Esempio:
Assunzione giornaliera di levodopa come Duodopa: 1640 mg/die
Dose bolo mattutina: 140 mg = 7 ml (incluso il volume per riempire il sondino intestinale)
Dose di mantenimento continua: 1500 mg/die
1500 mg/die: 20 mg/ml = 75 ml di Duodopa al giorno
L’assunzione è calcolata nell’arco di 16 ore: 75 ml/16 ore = 4,7 ml/ora.
Dosi bolo extra: da somministrare come necessario, se il paziente diventa ipocinetico nel corso della giornata. La dose extra deve essere aggiustata individualmente, normalmente 0,5-2,0 ml. In rari casi, può essere necessaria una dose più elevata. Se la necessità di dosi bolo extra supera le 5 al giorno, deve essere aumentata la dose di mantenimento.
Dopo l’impostazione della dose iniziale, devono essere effettuati aggiustamenti precisi della dose bolo mattutina, della dose di mantenimento e delle dosi bolo extra nell’arco di qualche settimana. Se giustificato dal punto di vista medico, Duodopa può essere somministrato durante la notte.
Monitoraggio del trattamento
Un improvviso peggioramento della risposta al trattamento, con fluttuazioni motorie ricorrenti, deve far sospettare che la parte distale del sondino si sia spostata dal duodeno allo stomaco. L’ubicazione del sondino deve essere stabilita con radiografia e l’estremità del sondino ricollocata nel duodeno, sotto controllo radiologico.
Pazienti pediatrici
Non ci sono indicazioni rilevanti relative all’uso di Duodopa nei bambini e negli adolescenti.
Pazienti geriatrici
Esiste una considerevole esperienza dell’uso di levodopa/carbidopa in pazienti anziani. Le raccomandazioni sul dosaggio sopra esposte riflettono i dati clinici derivati da questa esperienza.
Alterata funzionalità renale ed epatica
Non è necessario un aggiustamento del dosaggio.
Interruzione della terapia
I pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso sia richiesta un’improvvisa riduzione della dose o se diventa necessario sospendere il trattamento con Duodopa, in particolare nei pazienti in trattamento con antipsicotici. (Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).
In caso di demenza sospettata o diagnosticata con un abbassamento della soglia confusionale, la pompa del paziente deve essere manipolata solo dal personale paramedico o da un parente stretto in grado di farlo.
Quando deve essere utilizzata la cassetta, questa va applicata alla pompa portatile e il sistema collegato alla sonda naso-duodenale o alla porta transaddominale/sondino duodenale per la somministrazione, secondo le istruzioni impartite. Le cassette del farmaco sono monouso e non devono essere utilizzate per più di un giorno (fino a 16 ore), anche se rimane del medicinale inutilizzato. Non riutilizzare una cassetta aperta.
Al termine del periodo di conservazione, il gel può diventare giallastro. Ciò non influisce sulla concentrazione del farmaco o sul trattamento.
Duodopa è controindicato nei pazienti con:
- ipersensibilità a levodopa, carbidopa o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- glaucoma ad angolo chiuso
- insufficienza epatica e renale grave
- insufficienza cardiaca grave
- aritmia cardiaca grave
- ictus acuto
- gli inibitori non selettivi delle MAO e gli inibitori selettivi delle MAO di tipo A non devono essere somministrati in concomitanza, e devono essere sospesi almeno due settimane prima di iniziare Duodopa, vedere paragrafo 4.5
- condizioni in cui siano controindicati gli adrenergici, ad es. feocromocitoma, ipertiroidismo e sindrome di Cushing.
Diverse avvertenze e precauzioni sotto riportate sono generiche per la levodopa e pertanto anche per Duodopa.
Duodopa non è raccomandato per il trattamento di reazioni extrapiramidali indotte da farmaci.
La terapia con Duodopa deve essere somministrata con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o polmonari di grado severo, asma bronchiale, malattie renali, epatiche o endocrine, o con storia di ulcera peptica o convulsioni.
Nei pazienti con storia di infarto del miocardio, che presentano aritmie residue nel nodo atriale o ventricolari, è necessario controllare attentamente la funzione cardiaca durante il periodo di iniziale aggiustamento del dosaggio.
Tutti i pazienti trattati con Duodopa devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di alterazioni psichiche, depressione con propositi suicidi e altre gravi alterazioni psichiche. I pazienti con episodi di psicosi pregressa o in atto devono essere trattati con cautela.
La somministrazione concomitante di farmaci antipsicotici con proprietà bloccanti dei recettori dopaminergici, specialmente gli antagonisti dei recettori D2, deve essere eseguita con cautela e il paziente deve essere osservato attentamente per la perdita dell’effetto antiparkinsoniano o per l’aggravamento dei sintomi parkinsoniani, vedere paragrafo 4.5.
I pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto possono essere trattati con Duodopa con cautela, purché la pressione intraoculare sia ben controllata e il paziente sia seguito attentamente per eventuali variazioni della pressione intraoculare.
Duodopa può indurre ipotensione ortostatica. Quindi Duodopa deve essere somministrato con cautela ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali che possono causare ipotensione ortostatica, vedere paragrafo 4.5.
Levodopa è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso in pazienti con morbo di Parkinson. Pertanto, è necessaria cautela durante la guida o l’uso di macchinari
Dopo interruzione brusca di agenti antiparkinsoniani, è stata segnalata una sindrome che assomiglia alla sindrome neurolettica maligna e che comprende rigidità muscolare, innalzamento della temperatura corporea, alterazioni dello stato mentale (es. agitazione, confusione, coma) e aumento della creatinfosfochinasi sierica. In pazienti con morbo di Parkinson, si è osservata raramente l’insorgenza di rabdomiolisi secondaria a Sindrome Neurolettica Maligna (NMS) o a gravi discinesie. Pertanto, i pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione in caso di brusca riduzione o interruzione delle combinazioni levodopa/carbidopa, in particolare se sono in trattamento con antipsicotici. Né NMS né rabdomiolisi sono state segnalate in associazione a Duodopa.
In pazienti trattati con agonisti dopaminergici per il morbo di Parkinson, compresa la levodopa/carbidopa, sono stati segnalati gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità.
In caso di necessità di anestesia generale, il trattamento con Duodopa può essere continuato fino a quando il paziente può assumere liquidi e medicinali per bocca. In caso di necessità di sospensione temporanea della terapia, il trattamento con Duodopa può essere ripreso con il medesimo dosaggio non appena al paziente sarà nuovamente consentito di assumere liquidi per bocca.
Può essere necessario aggiustare la dose di Duodopa riducendola, al fine di evitare discinesia indotta da levodopa.
Durante una terapia prolungata con Duodopa, è raccomandato un controllo periodico della funzione epatica, ematopoietica, cardiovascolare e renale.
Un precedente intervento chirurgico nella parte superiore dell’addome può rendere difficoltosa l’esecuzione di gastrostomia o digiunostomia.
Una ridotta capacità di manipolare il sistema (pompa, raccordi dei sondini) può comportare complicazioni. Tali pazienti devono essere assistiti da una seconda persona (ad es. infermiere, aiuto-infermiere o un parente stretto)
Un improvviso o graduale aggravamento della bradicinesia può indicare un’ostruzione nel dispositivo da qualunque causa e deve essere indagato.
Links sponsorizzati
Non sono stati effettuati studi di interazione con Duodopa. Dalla generica combinazione di levodopa/carbidopa sono note le seguenti interazioni.
Occorre procedere con cautela nella somministrazione concomitante di Duodopa con i seguenti medicinali:
Antiipertensivi
Si è verificata ipotensione posturale sintomatica se combinazioni di levodopa e un inibitore della decarbossilasi vengono aggiunte al trattamento di pazienti che già ricevono antiipertensivi. Può essere necessario aggiustare il dosaggio dell’agente antiipertensivo.
Antidepressivi
Raramente sono state riportate reazioni avverse, fra cui ipertensione e discinesia, risultanti dalla somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici e preparazioni di carbidopa/levodopa, vedere paragrafo 4.3.
Anticolinergici
Gli anticolinergici possono agire sinergicamente con levodopa per ridurre il tremore. Tuttavia, l’uso combinato può esacerbare i movimenti involontari anomali. Gli anticolinergici possono ridurre gli effetti della levodopa ritardandone l’assorbimento. Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
Inibitori delle COMT (tolcapone, entacapone)
L’uso concomitante di inibitori delle COMT (Catecol-O-Metil transferasi) e di Duodopa può aumentare la biodisponibilità di levodopa. Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
Altri farmaci
Antagonisti dei recettori dopaminici (alcuni antipsicotici, ad es. fenotiazine, butirrofenoni e risperidone, e antiemetici, ad es. metoclopramide), benzodiazepine, isoniazide, fenitoina e papaverina possono fare diminuire l’effetto terapeutico di levodopa. I pazienti trattati con tali medicinali in concomitanza con Duodopa devono essere seguiti attentamente per eventuale perdita della risposta terapeutica.
Duodopa può essere assunto in concomitanza con la dose raccomandata di un inibitore delle MAO, selettivo per le MAO di tipo B (ad es. selegilina-cloridrato).
L’uso concomitante di selegilina e levodopa-carbidopa è stato associato a ipotensione ortostatica seria.
Amantadina ha un effetto sinergico con levodopa e può aumentare gli eventi avversi legati alla levodopa. Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di Duodopa.
I farmaci simpaticomimetici possono aumentare gli eventi avversi cardiovascolari legati alla levodopa.
Levodopa forma chelati con il ferro nel tratto gastrointestinale, portando a una riduzione dell’assorbimento di levodopa.
Poiché la levodopa compete con alcuni aminoacidi, l’assorbimento di levodopa può essere disturbato in alcuni pazienti in regime dietetico altamente proteico.
L’effetto della somministrazione di antiacidi e Duodopa sulla biodisponibilità di levodopa non è stato studiato.
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso di levodopa/carbidopa nelle donne in gravidanza. I dati derivanti dagli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Duodopa non deve essere usato durante la gravidanza a meno che i benefici per la madre non siano superiori al possibile rischio per il feto.
Allattamento
La levodopa viene escreta nel latte materno. Esistono prove che la lattazione viene inibita durante il trattamento con levodopa. Non è noto se la carbidopa sia escreta nel latte umano. Studi su animali hanno evidenziato l’escrezione di carbidopa nel latte. Non è nota la sicurezza di levodopa e carbidopa nei neonati. Duodopa non deve essere utilizzato durante l’allattamento.
Levodopa e carbidopa possono causare capogiri e ipotensione ortostatica. Pertanto, è necessario procedere con cautela nella guida e nell’utilizzo di macchinari. I pazienti in trattamento con Duodopa che presentino sonnolenza e/o episodi di attacchi di sonno improvviso devono essere avvisati di astenersi dalla guida o dall’intraprendere qualsiasi attività in cui uno stato di attenzione alterato può esporre loro stessi o gli altri a rischio di lesioni gravi o morte (per es. l’uso di macchine), fino a che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano risolti, vedere anche paragrafo 4.4.
Gli effetti indesiderati che si verificano frequentemente con levodopa/carbidopa sono quelli derivanti dall’attività neurofarmacologica a livello centrale della dopamina. Tali reazioni generalmente vengono ridotte con la diminuzione del dosaggio della levodopa.
Classificazione Organo Sistema (MedDRA) | Comuni >1/100, <1/10 | Non comuni >1/1.000, <1/100 | Rari >1/10.000, <1/1.000 | Molto rari <1/10.000, incluse segnalazioni isolate |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | Leucopenia, anemia emolitica e non-emolitica, trombocitopenia | Agranulocitosi |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Anoressia | Perdita di peso, aumento di peso | | |
Disturbi psichiatrici | Allucinazioni, confusione, incubi, sonnolenza, affaticamento, insonnia, depressione con tentativi di suicidio molto rari, euforia, demenza, episodi psicotici, senso di stimolazione | | Agitazione, paura, ridotta capacità di pensare, disorientamento, aumento della libido, intorpidimento | |
Patologie del sistema nervoso | Discinesie, movimenti coreiformi e distonia, episodi “ON-OFF” capogiri, bradicinesia (episodi “ON-OFF”)¹, sonnolenza² | Atassia, aumento del tremore delle mani | Sindrome neurolettica maligna, parestesie, cadute, anomalie dell’andatura, trisma, cefalea, convulsioni | |
Patologie dell’occhio | | | Offuscamento della visione, blefarospasmo (vedere paragrafo 4.9), attivazione della sindrome di Horner latente, visione doppia, pupille dilatate, crisi oculogiriche | |
Patologia cardiache | Palpitazioni, battito irregolare | | | |
Patologie vascolari | Ipotensione ortostatica, tendenza allo svenimento, sincope | Ipertensione | Flebite | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Raucedine, dolore toracico | Dispnea, anomalie del pattern respiratorio | |
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito, secchezza delle fauci, gusto amaro | Costipazione, diarrea, scialorrea, disfagia, flatulenza | Dispepsia, dolori gastrointestinali, saliva scura, bruxismo, singhiozzo, emorragia gastrointestinale, sensazione di bruciore nella lingua, ulcerazione duodenale | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Edema | Angioedema, orticaria, prurito, rossore facciale, perdita dei capelli, esantema, aumento della traspirazione, liquido di traspirazione scuro, melanoma maligno, porpora di Schönlein-Henoch | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico, tessuto connettivo e delle ossa | | Spasmi muscolari | | |
Patologie renali e urinarie | | Urine scure | Ritenzione urinaria, incontinenza urinaria, priapismo | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Debolezza, malessere | | |
¹ Bradicinesia (episodi “ON-OFF”) può comparire dopo alcuni mesi o anni dall’inizio del trattamento con levodopa ed è probabilmente legata alla progressione della malattia. Può essere necessario un adattamento del programma e degli intervalli di somministrazione.
² Levodopa/carbidopa è associata a sonnolenza ed è stata associata molto raramente a eccessiva sonnolenza diurna e episodi di attacchi di sonno improvviso.
Esami di laboratorio
Sono state segnalate le seguenti anomalie nei parametri di laboratorio durante il trattamento con levodopa/carbidopa, e devono quindi essere tenute presenti nel trattamento dei pazienti con Duodopa: valori elevati di azoto ureico, fosfatasi alcaline, S-AST, S-ALT, LDH, bilirubina, glicemia, creatinina, acido urico e test di Coombs positivo, e valori ridotti di emoglobina ed ematocrito. Sono stati segnalati leucociti, batteri e sangue nelle urine. Levodopa/carbidopa, e quindi Duodopa, possono essere responsabili di risultati falsi positivi al test per i chetoni urinari mediante dipstick. Tale reazione non cambia portando ad ebollizione il campione di urina. L’uso di metodi con glucosio-ossidasi può provocare risultati falsi negativi per la glicosuria.
In pazienti trattati con agonisti dopaminergici per il trattamento del morbo di Parkinson, in particolare a dosi elevate, sono stati segnalati gioco d’azzardo patologico, aumento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili dopo riduzione della dose o interruzione del trattamento.
Dispositivo
Le complicazioni con il dispositivo sono molto comuni (>1/10), ad es. fuoriuscita di liquidi dal connettore, dislocazione del sondino intestinale. La dislocazione del sondino intestinale posteriormente nello stomaco porta alla ricomparsa di fluttuazioni motorie (dovute allo svuotamento gastrico erratico di Duodopa nell’intestino tenue). In generale, il riposizionamento del sondino può essere effettuato utilizzando un filo-guida per indirizzare il sondino nel duodeno in fluoroscopia. L’occlusione, gli attorcigliamenti semplici o con formazione di nodi del sondino intestinale comportano l’emissione di segnali di alta pressione dalla pompa. Le occlusioni vengono di solito corrette irrorando il sondino con acqua del rubinetto; l’attorcigliamento semplice, l’attorcigliamento con formazione di nodi o la dislocazione del sondino possono richiedere il suo riposizionamento. Qualora si verifichi un guasto completo del sondino intestinale o della pompa, il paziente deve essere trattato con levodopa/carbidopa orale fino alla risoluzione del problema. La stomia di solito guarisce senza complicazioni. Tuttavia, dolori addominali, infezione e perdita di liquido gastrico possono verificarsi subito dopo l’intervento chirurgico; raramente si tratta di problemi a lungo termine. Le complicazioni riportate includono perforazione delle strutture anatomiche adiacenti soprattutto durante il posizionamento della PEG e sanguinamento, infezione a livello dello stoma (la più comune complicazione) e peritonite. Le infezioni locali intorno alla stomia sono trattate in modo conservativo con disinfettante; il trattamento con antibiotico è raramente necessario.
Links sponsorizzati
I più importanti sintomi clinici di overdose con levodopa/carbidopa sono rappresentati da distonia e discinesia. Il Blefarospasmo può essere un segnale precoce di sovradosaggio.
Il trattamento del sovradosaggio acuto con Duodopa è in genere simile a quello del sovradosaggio acuto con levodopa. Tuttavia, la piridossina non è efficace per revertire l’azione di Duodopa. Deve essere instaurato un controllo elettrocardiografico e il paziente deve essere tenuto sotto attenta osservazione per lo sviluppo di aritmie cardiache. Se necessario, somministrare una terapia antiaritmica appropriata. Occorre considerare l’eventualità che il paziente possa aver assunto anche altri farmaci oltre a Duodopa. A tutt’oggi non sono state riferite esperienze con la dialisi, pertanto la sua utilità nel trattamento del sovradosaggio non è nota.
Categoria farmacoterapeutica: farmaci antiparkinsoniani, levodopa e inibitore della decarbossilasi. Codice ATC N04BA02.
Duodopa è una combinazione di levodopa e carbidopa (rapporto 4:1), in un gel per infusione intestinale continua nel morbo di Parkinson di stadio avanzato, con gravi fluttuazioni motorie e iper/discinesia. La levodopa allevia i sintomi del morbo di Parkinson a seguito di decarbossilazione a dopamina nel cervello. La carbidopa, che non attraversa la barriera ematoencefalica, inibisce la decarbossilazione extracerebrale della levodopa, il che significa che una maggiore quantità di levodopa è disponibile per il trasporto al cervello e la trasformazione in dopamina. Senza la contemporanea somministrazione di carbidopa, sarebbero necessarie quantità molto maggiori di levodopa per ottenere l’effetto desiderato.
La terapia intestinale con Duodopa riduce le fluttuazioni motorie e aumenta il periodo “ON” per i pazienti con morbo di Parkinson in stadio avanzato, sottoposti a trattamento in compresse con levodopa/inibitore della decarbossilasi per molti anni. Le fluttuazioni motorie e l’iper/discinesia sono ridotte per via del fatto che le concentrazioni plasmatiche di levodopa vengono mantenute a un livello stazionario nell’ambito della finestra terapeutica individuale. Gli effetti terapeutici su fluttuazioni motorie e iper/discinesia vengono spesso raggiunti durante il primo giorno di trattamento.
Links sponsorizzati
Assorbimento
Duodopa viene somministrata attraverso un sondino inserito direttamente nel duodeno. Levodopa viene assorbita rapidamente ed efficacemente dall’intestino, attraverso un sistema di trasporto ad alta capacità per aminoacidi. Levodopa somministrata come Duodopa ha la stessa biodisponibilità della levodopa somministrata in forma di compresse (81-98%). La variazione della concentrazione plasmatica in uno stesso individuo è notevolmente minore per Duodopa, dal momento che questa viene assunta per somministrazione intestinale continua, in cui la velocità di svuotamento gastrico non influisce sul tasso di assorbimento. Con un’elevata dose mattutina iniziale di Duodopa, il livello plasmatico terapeutico di levodopa si raggiunge entro 10-30 minuti.
Distribuzione
Levodopa è co-somministrata con carbidopa, un inibitore della decarbossilasi, che aumenta la biodisponibilità e diminuisce la clearance per la levodopa. La clearance e il volume di distribuzione per la levodopa sono rispettivamente di 0,3 l/ora/kg e 0,9-1,6 l/kg, se somministrata insieme a un inibitore della decarbossilasi. Il legame proteico della levodopa del plasma è trascurabile.
Metabolismo ed eliminazione
L’emivita di eliminazione della levodopa è di circa 1-2 ore. La levodopa è eliminata completamente mediante metabolismo e i metaboliti formati vengono escreti principalmente nelle urine. Sono note quattro vie metaboliche, la decarbossilazione è predominante per la levodopa somministrata senza inibitore enzimatico. Quando la levodopa è somministrata congiuntamente a carbidopa, l’enzima decarbossilasi viene inibito, così che il metabolismo tramite catecol-o-metiltransferasi (COMT) diventa la via metabolica principale.
Relazione farmacocinetica-farmacodinamica
Le ridotte oscillazioni nella concentrazione plasmatica di levodopa riducono le oscillazioni nella risposta al trattamento. La dose di levodopa necessaria varia notevolmente nel morbo di Parkinson in stadio avanzato ed è importante che la dose sia aggiustata individualmente sulla base della risposta clinica. Non è stato osservato lo sviluppo di tolleranza nel corso del tempo con Duodopa. Al contrario, molti pazienti, dopo un periodo di trattamento soddisfacente con Duodopa, possono riscontrare che una dose inferiore di levodopa fornisce una risposta clinica soddisfacente.
I dati non clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza, di farmacologia, di tossicità a dosi ripetute, di genotossicità, di potenziale cancerogeno, di tossicità riproduttiva. Negli studi di tossicità riproduttiva, sia levodopa che associazioni di carbidopa/levodopa hanno provocato malformazioni viscerali e scheletriche nei conigli.
Carmellosa sodica, acqua depurata.
Non applicabile.
Prima dell’apertura: 15 settimane.
Dopo apertura: utilizzare immediatamente. Scartare la quantità residua non utilizzata.
La stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 16 ore a 40°C.
Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Conservare la cassetta nell’imballaggio esterno per tenerla al riparo dalla luce.
Quantità totale di 100 ml in sacca di PVC all’interno di una cassetta di plastica rigida per protezione.
Confezione con 7 cassette.
Le cassette sono solo monouso.
Non riutilizzare una cassetta aperta.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Le cassette vuote/usate devono essere restituite alla farmacia per la distruzione.
Solvay Pharmaceuticals GmbH
Hans-Boeckler-Allee 20
D-30173 Hannover, Germania
AIC n. 036885010/M
18/11/2005
Agosto 2009