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DYNASTAT 20
Flaconcino da 20 mg: ciascun flaconcino contiene 20 mg di parecoxib (pari a 21,18 mg di parecoxib sodico) da ricostituire. Dopo ricostituzione, la concentrazione finale di parecoxib è di 20 mg/ml.
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Polvere per soluzione iniettabile.
Polvere da bianca a biancastra.
Trattamento a breve termine del dolore postoperatorio.
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La dose raccomandata è di 40 mg, somministrata per via endovenosa (e.v.) o intramuscolare (i.m.); ad essa possono seguire ad intervalli di 6-12 ore somministrazioni di 20 mg o di 40 mg secondo necessità, purché non si superi la dose giornaliera di 80 mg. L’iniezione endovenosa in bolo può essere praticata rapidamente e direttamente in vena o in una linea esistente. L’iniezione intramuscolare deve essere eseguita lentamente e in profondità nel muscolo (vedere paragrafo 6.6 per le istruzioni per la ricostituzione).
Anziani: nei pazienti anziani (età = 65 anni) non è in genere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Tuttavia, nei pazienti anziani con un peso corporeo inferiore ai 50 kg, il trattamento deve essere iniziato con un dosaggio di Dynastat pari alla metà di quello normalmente raccomandato e la dose massima giornaliera deve essere ridotta a 40 mg (vedere 5.2).
Alterata funzionalità epatica: nei pazienti con lieve alterazione della funzionalità epatica (scala Child- Pugh 5-6) non è generalmente necessario procedere ad un aggiustamento del dosaggio. I pazienti con moderata alterazione della funzionalità epatica (scala Child-Pugh 7-9) devono iniziare la terapia con cautela e con un dosaggio di Dynastat pari alla metà di quello normalmente raccomandato e ridurre la dose massima giornaliera a 40 mg. Non sono disponibili dati clinici in pazienti affetti da grave alterazione della funziona lità epatica (scala Child-Pugh > 9), pertanto l’impiego di Dynastat non è raccomandato in questa categoria di pazienti (vedere 4.3 e 5.2).
Alterata funzionalità renale: sulla base dei risultati di farmacocinetica, nei pazienti con alterazione lieve-moderata della funzionalità renale (clearance della creatinina 30-80 ml/min.) o grave (clearance della creatinina < 30 ml/min.) non è necessario procedere ad un aggiustamento del dosaggio. Tuttavia si raccomanda cautela riguardo ai pazienti con alterazione della funzionalità renale o ai pazienti che possono essere predisposti alla ritenzione di fluidi (vedere 4.4 e 5.2).
Bambini ed adolescenti: Dynastat non è stato studiato in pazienti di età inferiore ai 18 anni. Pertanto l’uso di Dynastat non è raccomandato in questi pazienti.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere 6.1).
Anamnesi di ipersensibilità alle sulfonammidi (vedere 4.4 e 4.8).
Pazienti nei quali si siano verificati broncospasmo, rinite acuta, polipi nasali, edema angioneurotico, orticaria o reazioni di tipo allergico successivamente all’assunzione di acido acetilsalicilico o FANS o altri inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi-2 (COX-2).
Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere 4.6 e 5.3).
Grave alterazione della funzionalità epatica (scala Child-Pugh > 9).
Ulcera peptica in fase attiva o sanguinamento gastrointestinale.
Malattie infiammatorie intestinali.
Grave insufficienza cardiaca congestizia.
L’esperienza clinica con Dynastat oltre i due giorni è limitata.
Dynastat è stato studiato in chirurgia odontoiatrica, ortopedica, ginecologica (principalmente in caso di isterectomia) e in interventi di by-pass aortocoronarico. L’esperienza nell’ambito di altre tipologie di intevento chirurgico, ad esempio in chirurgia gastrointestinale o urologica, è limitata.
Reazioni cutanee gravi, comprendenti dermatite esfoliativa, sindrome di Steven- Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state segnalate dall’esperienza post-marketing nei pazienti trattati con valdecoxib e non possono essere escluse per parecoxib (il pro-farmaco di valdecoxib) (vedere 4.8). Il parecoxib deve essere sospeso alla prima comparsa di rash cutaneo. I pazienti con anamnesi di reazioni di tipo allergico alle sulfonamidi possono presentare un elevato rischio di reazioni cutanee (vedere 4.3).
Reazioni di ipersensibilità (anafilassi e angioedema ) sono state segnalate dall’esperienza postmarketing con il valdecoxib, e non possono essere escluse per parecoxib (vedere 4.8). Alcune di queste reazioni si sono verificate in pazienti con anamnesi di reazioni di tipo allergico alle sulfonamidi (vedere 4.3). La somministrazione di parecoxib deve essere sospesa ai primi segni di ipersensibilità. Si raccomanda di utilizzare Dynastat con cautela nel trattamento del dolore in pazienti che si sono sottoposti ad un intervento di by-pass aortocoronarico in quanto questi possono essere esposti ad un più elevato rischio di eventi avversi quali accidenti cerebrovascolari, disfunzioni renali o complicazioni alla ferita sternale (infezioni, deiscenze), in particolar modo quelli con anamnesi positiva per malattie cerebrovascolari o con un indice di massa corporea > 30 kg/m² (vedere 4.8). Poiché l’inibizione della sintesi delle prostaglandine può determinare un deterioramento della funzionalità renale e ritenzione di liquidi, occorre cautela nel somministrare Dynastat a pazienti con alterata funzionalità renale (vedere 4.2) o ipertensione, o a pazienti con funzionalità cardiaca o epatica compromessa o qualora questi siano affetti da altre condizioni che predispongano alla ritenzione di liquidi.
Si raccomanda cautela quando si inizia la terapia con Dynastat in pazienti disidratati. In questo caso è consigliabile procedere alla loro reidratazione prima di iniziare la terapia con Dynastat. Si raccomanda di utilizzare Dynastat con cautela in pazienti con moderata alterazione della funzionalità epatica (scala di Child-Pugh: 7-9) (vedere 4.2).
Dynastat può mascherare gli stati febbrili (vedere 5.1). Sono stati segnalati casi isolati relativi all’aggravarsi di infezioni dei tessuti molli in concomitanza all’uso di FANS e nel corso di studi preclinici con Dynastat (vedere 5.3). Si raccomanda cautela nel monitorare l’incisione chirurgica nei pazienti operati trattati con Dynastat verificandone eventuali segni di infezione.
Perforazioni, ulcere o sanguinamenti del tratto gastrointestinale superiore, sono stati riscontrati in pazienti trattati con Dynastat. Pertanto, pazienti con anamnesi positiva per perforazioni, ulcere o sanguinamenti del tratto gastrointestinale superiore devono essere trattati con cautela.
Poiché non ha effetti sulle piastrine, Dynastat non è un sostituto dell’acido acetilsalicilico per la profilassi cardiovascolare.
Si raccomanda cautela nel somministrare Dynastat in concomitanza a warfarin (vedere 4.5).
Analogamente a qualsiasi farmaco che inibisce la COX-2, l’uso di Dynastat non è raccomandato a donne che hanno pianificato una gravidanza (vedere 4.6 e 5.1).
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Interazioni farmacodinamiche
La terapia anticoagulante deve essere monitorata, in particolare durante i primi giorni di terapia con Dynastat in pazienti già in trattamento con warfarin o sostanze simili, dal momento che questa tipologia di pazienti presenta un più elevato rischio di complicanze emorragiche.
Dynastat non ha avuto alcun effetto sull’inibizione dell’aggregazione piastrinica o del tempo di sanguinamento mediati dall’acido acetilsalicilico. Studi clinici hanno dimostrato che Dynastat può essere utilizzato in associazione a bassi dosaggi di acido acetilsalicilico (£ 325 mg).
La somministrazione concomitante di parecoxib sodico e di eparina non ha avuto effetti sulla farmacodinamica dell’eparina (tempo di tromboplastina parziale attivata) rispetto alla sola eparina.
I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e degli antiipertensivi. Analogamente ai FANS il rischio di insufficienza renale acuta può essere aumentato quando gli ACE inibitori o diuretici vengano somministrati insieme a parecoxib sodico.
L’associazione di FANS con ciclosporina o tacrolimus può aumentare l’effetto nefrotossico di ciclosporina e tacrolimus. La funzionalità renale dovrebbe essere monitorata quando parecoxib sodico e una qualsiasi di queste sostanze vengano somministrate contemporaneamente.
Dynastat può essere utilizzato in associazione agli analgesici oppiacei. Quando Dynastat viene utilizzato in associa zione a morfina, può essere impiegata una dose ridotta di morfina (inferiore del 28- 36 %) per ottenere lo stesso livello clinico di analgesia.
Effetti di altri prodotti medicinali sulla farmacocinetica di parecoxib (o della sua porzione attiva valdecoxib)
Parecoxib viene rapidamente idrolizzato in sostanza attiva valdecoxib. Studi condotti nell’uomo hanno dimostrato che il metabolismo di valdecoxib è mediato principalmente dagli isoenzimi citocromiali 3A4 e 2C9.
L’esposizione plasmatica (AUC e Cmax) a valdecoxib è risultata incrementata (62% e 19% rispettivamente) quando quest’ultimo viene somministrato in associazione a fluconazolo (prevalentemente un inibitore del CYP2C9) ad indicare che la dose di parecoxib sodico deve essere ridotta in pazienti trattati con fluconazolo.
L’esposizione plasmatica (AUC e Cmax) a valdecoxib è risultata incrementata (38% e 24% rispettivamente) in caso di somministrazione concomitante al ketoconazolo (inibitore del CYP3A4), tuttavia un aggiustamento del dosaggio non è ritenuto in generale necessario per i pazienti trattati con ketoconazolo.
Gli effetti dell’induzione enzimatica non sono stati studiati. Il metabolismo di valdecoxib può aumentare nel caso in cui questo venga somministrato insieme a farmaci che inducono enzimi quali rifampicina, fenitoina, carbamazepina o desametasone.
Effetti di parecoxib (o del suo metabolita attivo valdecoxib) sulla farmacocinetica di altri prodotti medicinali
Il trattamento con valdecoxib (40 mg due volte al giorno per 7 giorni) ha aumentato di 3 volte la concentrazione plasmatica di destrometorfano (substrato del citocromo CYP2D6). Pertanto si raccomanda cautela nel somministrare Dynastat insieme ad altri medicinali metabolizzati prevalentemente dal citocromo CYP2D6 che hanno margini terapeutici ristretti (ad esempio, flecainide, propafenone e metoprololo).
L’esposizione plasmatica di omeprazolo (substrato del citocromo CYP2C19) somministrato ad un dosaggio di 40 mg una volta al giorno è aumentata del 46 % in seguito a somministrazione di valdecoxib 40 mg due volte al giorno per 7 giorni, mentre l’esposizione plasmatica al valdecoxib è rimasta inalterata.
Questi risultati dimostrano che, nonostante valdecoxib non sia metabolizzato dal citocromo CYP2C19, valdecoxib potrebbe essere un inibitore di questo isoenzima. Pertanto si raccomanda cautela nel somministrare Dynastat in associazione a farmaci noti per essere substrati del citocromo CYP2C19 (ad esempio fenitoina, diazepam o imipramina).
Nel corso di studi di interazione in pazienti con artrite reumatoide trattati settimanalmente con metotrexato per via intramuscolare, valdecoxib somministrato per via orale (40 mg due volte al giorno) non ha indotto effetti clinicamente significativi sulle concentrazioni plasmatiche del metotrexato. Tuttavia un monitoraggio adeguato della tossicità da metotrexato deve essere tenuto in considerazione qualora questi due prodotti medicinali vengano somministrati in associazione.
La somministrazione concomitante di valdecoxib e litio ha provocato riduzioni significative della clearance sierica (25%) e della clearance renale (30%) del litio con un’esposizione sierica superiore del 34% rispetto al solo litio. Le concentrazioni sieriche del litio devono essere attentamente monitorate quando viene avviata o monitorata la terapia con parecoxib sodico in pazienti in trattamento con litio.
La somministrazione concomitante di valdecoxib e glibenclamide (substrato del citocromo CYP3A4) non ha avuto effetti sulla farmacocinetica (esposizione) o sulla farmacodinamica (livelli di glucosio e di insulina nel sangue) di glibenclamide.
Anestetici iniettabili: la somministrazione concomitante di parecoxib sodico 40 mg per via endovenosa e propofol (substrato del CYP2C9) o midazolam (substrato del CYP3A4) non ha modificato la farmacocinetica (metabolismo ed esposizione) o la farmacodinamica (effetti sull’elettrocardiogramma, test psicomotori e tempo di risveglio dalla sedazione) di propofol o midazolam somministrati per via endovenosa. Inoltre, la somministrazione concomitante di valdecoxib non ha avuto effetti significativi sul metabolismo a livello epatico o intestinale mediato dal citocromo CYP3A4 di midazolam somministrato per via orale. La somministrazione di parecoxib sodico 40 mg per via endovenosa non ha alterato la farmacocinetica di fentanile o alfentanile (substrati del CYP3A4) somministrati per via endovenosa.
Anestetici inalabili: non sono stati condotti studi specifici di interazione. In studi di chirurgia nel corso dei quali parecoxib sodico è stato somministrato in fase preoperatoria, non è stata osservata alcuna interazione a livello di farmacodinamica in pazienti trattati con parecoxib sodico e sostanze anestetiche per via inalatoria quali ossido nitroso ed isoflurano (vedere 5.1).
Gravidanza:
L’uso di Dynastat è controindicato durante l’ultimo trimestre di gravidanza in quanto, analogamente agli altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, può provocare la chiusura prematura del dotto arterioso o inerzia uterina (vedere 4.3, 5.1 e 5.3).
Analogamente ad altri inibitori della COX-2, l’uso di Dynastat non è raccomandato in donne che hanno pianificato una gravidanza (vedere 4.4, 5.1 e 5.3).
Non sono disponibili dati clinici adeguati relativi all’uso di parecoxib sodico in gravidanza o durante il travaglio. Studi condotti sull’animale hanno dimostrato effetti sulla capacità riproduttiva (vedere 5.1 e 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Dynastat non deve essere impiegato nel corso dei primi due trimestri di gravidanza o durante il travaglio a meno che il potenziale beneficio per la paziente non sia superiore al potenziale rischio per il feto.
Allattamento:
Parecoxib, valdecoxib (il suo metabolita attivo) e un metabolita attivo del valdecoxib sono escreti nel latte di ratti. Non è noto se valdecoxib sia escreto nel latte umano. Dynastat non deve essere somministrato durante l’allattamento (vedere 4.3 e 5.3).
Non sono stati effettuati studi sull’effetto di Dynastat sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, i pazienti che avvertano capogiri, vertigini o sonnolenza in seguito a somministrazione di Dynastat devono evitare di guidare o di usare macchinari.
Di tutti i pazienti trattati con Dynastat durante studi clinici controllati, 1962 pazienti presentavano dolore postoperatorio.
In 12 studi controllati verso placebo, durante i quali 1543 pazienti sono stati trattati con Dynastat 20 mg o 40 mg in dose singola o multipla (fino a 80 mg/die) e in cui erano previste la somministrazione in chirurgia odontoiatrica, ginecologica, ortopedica o in interventi di by-pass aortocoronarico nonché la somministrazione preoperatoria in chirurgia odontoiatrica ed ortopedica, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati che hanno avuto un’incidenza superiore a placebo.
L’incidenza di ritiri da questi studi per eventi avversi è stata pari al 5,0 % per i pazienti trattati con Dynastat e del 4,3 % per i pazienti trattati con placebo.
Comuni ( ≥ 1/100, <1/10)
Disturbi del sistema nervoso autonomo: ipertensione, ipotensione.
Effetti sistemici - disturbi di carattere generale: mal di schiena, edema periferico.
Disturbi del Sistema Nervoso Centrale e Periferico: ipoestesia.
Disturbi dell’apparato gastrointestinale: osteite alveolare (alveolite postestrazione), dispepsia, flatulenza.
Disturbi metabolici e nutrizionali: aumento della creatinina, ipopotassiemia.
Disturbi psichiatrici: agitazione, insonnia.
Disturbi dei globuli rossi: anemia postoperatoria.
Disturbi respiratori: faringite, insufficienza respiratoria.
Disturbi della cute e degli annessi cutanei: prurito.
Disturbi dell’apparato urinario: oliguria.
Non comuni ( ≥ 1/1000, <1/100)
Disturbi del sistema nervoso autonomo: ipertensione aggravata.
Effetti sistemici - disturbi di carattere generale: drenaggio anomalo del siero dalla ferita chirurgica sternale, infezione di ferita.
Disturbi dell’apparato gastrointestinale: ulcerazione gastrointestinale.
Disturbi della frequenza e del ritmo cardiaco: bradicardia.
Disturbi epatici e del sistema biliare: aumento di SGOT, aumento di SGPT.
Disturbi metabolici e nutrizionali: iperazotemia.
Disturbi delle piastrine, problemi di sanguinamento e coagulazione: ecchimosi, trombocit openia.
Disturbi vascolari (extracardiaci): disturbi cerebrovascolari.
I seguenti effetti indesiderati gravi manifestatisi con frequenza rara sono stati riportati in associazione con l’uso di FANS e non si possono pertanto escludere per Dynastat: insuffic ienza renale acuta, insufficienza cardiaca congestizia, broncospasmo, epatite.
Pazienti in trattamento con Dynastat sottoposti ad un intervento di by-pass coronarico possono essere esposti ad un più elevato rischio di eventi avversi quali accidenti cerebrovascolari, disfunzioni renali o complicazioni alla ferita sternale.
Dall’esperienza post-marketing sono state segnalate le seguenti reazioni associate all’uso del valdecoxib, e non possono essere escluse per parecoxib: anafilassi, angioedema, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, sindrome di Steven-Johnson e necrolisi epidermica tossica (vedere 4.3 e 4.4).
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Non sono stati evidenziati casi di sovradosaggio da parecoxib nel corso degli studi clinici.
In caso di sovradosaggio i pazienti devono essere trattati con un trattamento sintomatico e di supporto.
Valdecoxib non viene eliminato tramite emodialisi. La diuresi o l’alcalinizzazione dell’urina possono non essere metodi efficaci dato l’elevato legame di valdecoxib alle proteine plasmatiche.
Categoria farmacoterapeutica: Coxib, codice ATC: M01AH04
Parecoxib è un profarmaco di valdecoxib. Il meccanismo d’azione di valdecoxib è riconducibile all’inibizione della sintesi delle prostaglandine mediata dalla cicloossigenasi-2 (COX-2). La cicloossigenasi è responsabile della genesi delle prostaglandine. Sono state identificate due isoforme, la COX-1 e la COX-2. È stato dimostrato che la COX-2 è l’isoforma dell’enzima la cui concentrazione viene aumentata in risposta a stimoli pro-infiammatori e si ritiene essere principalmente responsabile della sintesi dei prostanoidi che causano dolore, infiammazione e febbre. Alle dosi terapeutiche, valdecoxib è un inibitore selettivo della COX-2 sia delle prostaglandine periferiche sia di quelle centrali mentre non inibisce la COX-1, risparmiando quindi i processi fisiologici mediati dalla COX-1 a livello dei tessuti, particolarmente nello stomaco, intestino e piastrine. La COX-2 è probabilmente coinvolta anche nei processi di ovulazione, impianto dell’ovulo e chiusura del dotto arterioso, nell’attività del sistema nervoso centrale (induzione della febbre, percezione del dolore e funzionalità cognitiva).
L’efficacia di Dynastat è stata stabilita nel corso di studi clinici in cui era presente una componente dolorosa nell’ambito di interventi di chirurgia odontoiatrica, ginecologica (isterectomia), ortopedica (inserimento di protesi del ginocchio e d’anca) e di by-pass coronarico. La comparsa del primo percettibile effetto analgesico si è manifestata in 7-13 minuti, l’effetto analgesico clinicamente significativo in 23-39 minuti e l’effetto di picco entro le 2 ore successive la somministrazione di Dynastat 40 mg a dosi singole per via endovenosa o intramuscolare.
La portata dell’effetto analgesico della dose di 40 mg è risultata comparabile a quella di ketorolac 60 mg somministrato per via intramuscolare o di ketorolac 30 mg somministrato per via endovenosa.
Dopo somministrazione singola, la durata dell’effetto analgesico si è dimostrata dipendente dalla dose e dal modello clinico del dolore ed è variata da 6 ore fino a più di 12 ore.
Studi sull’apparato gastrointestinale: in studi di breve durata (7 giorni), l’incidenza di ulcere gastroduodenali o di erosioni osservate endoscopicamente in soggetti sani giovani o anziani (età ≥65 anni) dopo somministrazione di Dynastat (5-21 %), sebbene sia risultata superiore a quella riscontata con placebo (5-12 %), è significativamente più bassa da un punto di vista statistico rispetto all’incidenza osservata con i FANS (66-90 %).
Studi sulle piastrine: nel corso di una serie di studi clinici di piccole dimensioni, a dosi multiple condotti in soggetti sani giovani e anziani, la somministrazione di Dynastat 20 mg o 40 mg due volte al giorno, non ha evidenziato alcun effetto sull’aggregazione piastrinica o sul sanguinamento rispetto a placebo. In soggetti giovani la somministrazione di Dynastat 40 mg due volte al giorno non ha determinato un effetto clinicamente significativo sull’inibizione della funzionalità piastrinica mediata da aspirina (vedere 4.5).
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Dopo somministrazione per via endovenosa o intramuscolare, parecoxib viene rapidamente convertito a valdecoxib, la porzione farmacologicamente attiva, mediante idrolisi enzimatica nel fegato.
Assorbimento
L’esposizione di valdecoxib dopo somministrazione di dosi singole di Dynastat, determinata sia in base all’area sotto la curva concentrazione plasmatica verso tempo (AUC) che al picco di concentrazione plasmatica (Cmax), è approssimativamente lineare nell’intervallo delle dosi cliniche. I valori di AUC e di Cmax dopo somministrazione di dosi due volte al giorno sono risultati lineari fino a 50 mg per via endovenosa e 20 mg per via intramuscola re. Le concentrazioni plasmatiche di valdecoxib allo steady state sono state raggiunte entro 4 giorni in regime di doppia somministrazione giornaliera.
La massima concentrazione plasmatica di valdecoxib è stata raggiunta in circa 30 minuti e in 1 ora circa rispettivamente dopo la somministrazione di dosi singole per via endovenosa e intramuscolare di parecoxib sodico 20 mg. L’esposizione a valdecoxib dopo somministrazioni per via endovenosa e intramuscolare è risultata simile in termini di AUC e Cmax. L’esposizione a parecoxib è risultata simile in termini di AUC dopo somministrazione sia per via endovenosa sia per via intramuscolare.
Il valore di Cmax medio di parecoxib successivamente a somministrazione per via intramuscolare è risultato inferiore rispetto alla somministrazione endovenosa in bolo, fattore attribuibile ad un assorbimento extravascolare rallentatato dopo somministrazione per via intramuscolare. Queste riduzioni non sono da considerarsi di rilievo clinico dal momento che il valore di Cmax di valdecoxib è comparabile in seguito a somministrazione per via intramuscolare e endovenosa.
Distribuzione
Il volume di distribuzione di valdecoxib dopo somministrazione per via endovenosa è di circa 55 litri.
Il legame alle proteine plasmatiche è circa del 98% nell’intervallo di concentrazione ottenuto con i più
alti dosaggi raccomandati, ovvero 80 mg/die. Valdecoxib, ma non parecoxib, è ampiamente ripartito negli eritrociti.
Metabolismo
In vivo parecoxib viene rapidamente convertito quasi completamente a valdecoxib ed acido propionico con un’emivita plasmatica di circa 22 minuti. L’eliminazione di valdecoxib è da ascrivere ad un intenso metabolismo epatico che coinvolge molteplici vie metaboliche tra le quali quella del citocromo P 450 (CYP) frazioni 3A4 e 2C9 e la glucuronizzazione della porzione sulfonamidica (20 % circa).
Nel plasma umano è stato identificato un metabolita idrossilato di valdecoxib (attraverso la via citocromiale) che è attivo quale inibitore della COX-2. Questo metabolita rappresenta circa il 10 % della concentrazione di valdecoxib; a causa della bassa concentrazione di questo metabolita non si ritiene che questo possa avere un effetto clinicamente significativo successivamente alla somministrazione di dosi terapeutiche di parecoxib sodico.
Eliminazione
Valdecoxib è eliminato mediante metabolismo epatico e meno del 5 % di valdecoxib si ritrova nelle urine in forma immodificata. Nessuna traccia di parecoxib è stata ritrovata immodificata nelle urine mentre nelle feci sono state riscontrate solo tracce. Circa il 70% della dose è escreto nelle urine sotto forma di metaboliti inattivi. La clearance plasmatica (CLp) di valdecoxib è di circa 6 litri/ora.
L’emivita di eliminazione (t½) di valdecoxib dopo somministrazione per via endovenosa o intramuscolare di parecoxib sodico è pari a circa 8 ore.
Anziani: Dynastat è stato somministrato nel corso di studi farmacocinetici e clinici a 335 soggetti anziani (di età compresa tra 65 e 96 anni). In soggetti anziani sani, la clearance apparente di valdecoxib assunto per via orale è risultata ridotta dimostrando un’esposizione plasmatica di valdecoxib superiore di circa il 40 % rispetto a soggetti giovani sani.
L’esposizione plasmatica di valdecoxib allo steady state aggiustata sulla base del peso corporeo è risultata più elevata di circa il 16 % nelle donne anziane rispetto a quanto osservato nei soggetti anziani di sesso maschile (vedere 4.2).
Alterata funzionalità renale: nei pazienti con insufficienza renale di vario grado ai quali è stato somministrato Dynastat 20 mg per via endovenosa, parecoxib è stato rapidamente allontanato dal plasma. Poichè l’eliminazione di valdecoxib non avviene principalmente a livello renale, non è stata riscontrata alcuna variazione nella clearance di valdecoxib neppure in pazienti con grave alterazione della funzionalità renale o in soggetti dializzati (vedere 4.2).
Alterata funzionalità epatica: una moderata alterazione della funzionalità epatica non ha provocato una ridotta velocità o efficienza dei meccanismi di conversione di parecoxib a valdecoxib. I pazienti con moderata alterazione della funzionalità epatica (scala di Child-Pugh: 7-9) devono iniziare il trattamento alla metà del dosaggio di Dynastat usualmente raccomandato e la dose massima giornaliera deve essere ridotta a 40 mg, dal momento che in questa categoria di pazienti le concentrazioni di valdecoxib sono risultate più che raddoppiate (130%). I pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica non sono stati studiati e pertanto non è raccomandato l’uso di Dynastat nei pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica (vedere 4.2 e 4.3).
I dati preclinici rivelano assenza di rischi particolari per gli esseri umani sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza o tossicità per somministrazioni ripetute a 2 volte la massima esposizione nell’uomo a parecoxib. Tuttavia in studi di tossicità a dosi ripetute nel cane e nel ratto, l’esposizione sistemica a valdecoxib (il metabolita attivo di parecoxib) è risultata di circa 0,8 volte maggiore dell’esposizione sistemica nell’anziano alla massima dose terapeutica raccomandata di 80 mg al giorno. Dosi più elevate sono state associate con un aggravarsi e una più lenta cicatrizzazione delle infezioni della pelle, un effetto associato probabilmente con l’inibizione della COX-2.
In studi di tossicità riproduttiva, l’incidenza della perdita del prodotto del concepimento nella fase seguente l’impianto, del riassorbimento e del ritardo di crescita fetale si sono manifestate a dosaggi che non hanno dato luogo a tossicità per la madre nel corso di studi condotti sul coniglio. Parecoxib non ha alterato la fertilità di ratti di sesso maschile o femminile.
Gli effetti di parecoxib sodico non sono stati valutati nell’ultimo periodo di gravidanza o nel periodo prenatale e postnatale.
Successivamente alla somministrazione di dosi singole di parecoxib sodico per via endovenosa a ratti in allattamento sono state riscontrate nel latte concentrazioni di parecoxib, valdecoxib e di un metabolita attivo di valdecoxib simili a quelle del plasma materno.
Il potenziale cancerogeno di parecoxib sodico non è stato valutato.
Polvere
Sodio fosfato bibasico eptaidrato.
Acido fosfor ico e/o sodio idrossido (per aggiustare il pH)
Flaconcini da 20 mg: quando ricostituito con soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %), Dynastat contiene all’incirca 0,22 mEq di sodio per flaconcino.
Il farmaco non deve essere miscela to con prodotti medicinali diversi da quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
Dynastat e gli oppioidi non devono essere somministrati insieme nella stessa siringa.
L’impiego per la ricostituzione di soluzione di Ringer lattato per preparazioni iniettabili o di glucosio 50 g/l (5 %) in soluzione di Ringer lattato per preparazioni iniettabili provoca la precipitazione di parecoxib dalla soluzione e perciò non è raccomandato.
L’impiego di acqua sterile per preparazioni iniettabili non è raccomandato in quanto la soluzione derivante non risulta isotonica.
L’iniezione in linea e.v. che somministra glucosio 50 g/l (5 %) in soluzione di Ringer lattato o altri fluidi per impiego endovenoso non elencati nel paragrafo 6.6 non è raccomandata in quanto può provocare precipitazione del prodotto in soluzione.
3 anni.
La stabilità chimica e fisica della soluzione ricostituita è stata dimostrata per 24 ore a 25°C. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto preparato in condizioni di asepsi dovrebbe essere utilizzato immediatamente. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione del ricostituito e le condizioni prima dell’uso sono sotto la responsabilità dell’utilizzatore e non dovrebbero di norma eccedere le 12 ore a 25°C a meno che la ricostituzione non abbia avuto luogo in condizioni di asepsi controllate e validate.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione prima della ricostituzione.
Le soluzioni ricostituite non devono essere conservate in frigorifero o nel congelatore.
Parecoxib sodico flaconcini
Flaconcini da 20 mg: flaconcini di vetro neutro incolore di tipo I (2 ml) con tappo laminato, sigillati con sovracapsula rimovibile gialla montata su di una ghiera di alluminio.
Dynastat è disponibile in confezioni da 10 flaconcini.
I solventi idonei per la ricostituzione di Dynastat sono:
soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %)
soluzione di glucosio 50 g/l (5 %) per infusione
soluzione di cloruro di sodio 4,5 mg/ml (0,45 %) e di glucosio 50 g/l (5 %) per preparazioni iniettabili
Usare una tecnica asettica per ricostituire parecoxib (come parecoxib sodico) liofilizzato. Togliere la sovracapsula rimovibile gialla fino a quando non sia visibile la parte centrale del tappo di gomma del flaconcino di parecoxib da 20 mg. Aspirare, utilizzando ago e siringa sterili, 1 ml di un solvente idoneo ed inserire l’ago attraverso la parte centrale del tappo di gomma del flaconcino in modo da trasferire il solvente all’interno del flaconcino da 20 mg. Dissolvere completamente la polvere con un delicato movimento rotatorio e verificare il prodotto ricostituito prima dell’utilizzo. L’intero contenuto del flaconcino deve essere aspirato per una somministrazione unica.
La soluzione ricostituita è chiara ed incolore. Deve essere sottoposta a controllo visivo delle sostanze particellari e dello scoloramento prima della somministrazione. La soluzione non deve essere utilizzata qualora si presenti scolorata o torbida o qualora si riscontri la presenza di residui di sostanze particellari.
Il prodotto ricostituito è isotonico.
Successivamente alla ricostituzione con solventi idonei, Dynastat può essere iniettato unicamente per via endovenosa o intramuscolare o in linee per endovena che somministrino:
soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %)
soluzione di glucosio 50 g/l (5 %) per infusione
soluzione di cloruro di sodio 4,5 mg/ml (0,45 %) e di glucosio 50 g/l (5 %) per preparazioni iniettabili
soluzione di Ringer-lattato per preparazioni iniettabili
Impiego unicamente monouso. La soluzione non utilizzata ed i rifiuti derivanti da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge locali.
Pharmacia Europe EEIG
Hillbottom Road
High Wycombe
Buckinghamshire
HP12 4PX
Regno Unito
EU/1/02/209/01 - AIC n. 035631011/E
22 marzo 2002
19/04/2003