Pubblicità
ELIGARD 22,5 mg
Una siringa preriempita con polvere per soluzione iniettabile contiene 26,9 mg di leuprorelina (come acetato).
La quantità erogata dopo ricostituzione con il solvente è 22,5 mg di leuprorelina acetato.
Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
Polvere: da bianca a biancastra.
Solvente: limpido, da incolore a giallo pallido.
ELIGARD 22,5 mg è indicato per il trattamento del cancro della prostata ormono-dipendente in stadio avanzato.
Pubblicità
Posologia nei maschi adulti
ELIGARD 22,5 mg deve essere somministrato sotto il controllo di personale sanitario in grado di controllare la risposta al trattamento.
ELIGARD 22,5 mg deve essere somministrato mediante una singola iniezione sottocutanea ogni tre mesi. La soluzione iniettata forma un deposito solido, garantendo il continuo rilascio di leuprorelina acetato per un periodo di tre mesi.
Di norma, la terapia del cancro della prostata in stadio avanzato con ELIGARD 22,5 mg richiede un trattamento a lungo termine e non deve essere sospesa in caso di remissione o miglioramento della patologia.
La risposta a ELIGARD 22,5 mg deve essere monitorata mediante parametri clinici e rilevando i livelli sierici dell’antigene prostatico specifico (PSA). Gli studi clinici hanno dimostrato un aumento dei livelli di testosterone nel corso dei primi 3 giorni di trattamento nella maggior parte dei pazienti non sottoposti a orchiectomia e una successiva riduzione al di sotto dei livelli di castrazione medica nell’arco di 3-5 settimane. Una volta raggiunti, i livelli di castrazione sono mantenuti per l’intera durata del trattamento (<1% testosterone breakthoroughs). Qualora la risposta di un paziente si riveli subottimale, è consigliabile verificare che i livelli di testosterone sierico abbiano raggiunto o mantengano i livelli di castrazione.
Modo di somministrazione
Il contenuto delle due siringhe sterili preriempite va miscelato immediatamente prima della somministrazione di ELIGARD 22,5 mg mediante iniezione sottocutanea.
Per la procedura di miscelazione, vedere paragrafo 6.6.
In base ai dati raccolti su animali, le iniezioni endoarteriose o endovena accidentali vanno rigorosamente evitate.
Analogamente ad altri farmaci somministrati per via sottocutanea, il punto dell’iniezione deve essere cambiato periodicamente.
Aggiustamento del dosaggio in particolari gruppi di pazienti
Non sono stati condotti studi clinici su pazienti con insufficienza epatica o renale.
Ipersensibilità alla leuprorelina acetato, ad altri agonisti del GnRH, o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Pazienti precedentemente sottoposti ad orchiectomia (come con altri GnRH agonisti, ELIGARD non determina un ulteriore calo del testosterone sierico in caso di castrazione chirurgica).
Come unico trattamento in pazienti con cancro prostatico con compressione midollare o evidenza di metastasi spinali (vedere anche paragrafo 4.4).
ELIGARD 22,5 mg è inoltre controindicato nelle donne e nei pazienti pediatrici.
Come altri agonisti del GnRH, leuprorelina acetato determina un aumento transitorio delle concentrazioni sieriche di testosterone, diidrotestosterone e fosfatasi acida nel corso della prima settimana di trattamento. I pazienti possono notare un peggioramento dei sintomi o l’insorgenza di nuovi sintomi – inclusi dolore osseo, neuropatia, ematuria od ostruzione ureterale o al deflusso vescicale (vedere paragrafo 4.8 ). Tali sintomi di solito regrediscono con il prosieguo della terapia.
La somministrazione aggiuntiva di un antiandrogeno deve essere considerata iniziando 3 giorni prima della somministrazione della leuprorelina e continuando per le prime due o tre settimane di trattamento. E’ stato riportato che tale procedura può prevenire le conseguenze dell’iniziale aumento del testosterone sierico.
In seguito a castrazione chirurgica, ELIGARD 22,5 mg non determina un’ulteriore diminuzione dei livelli di testosterone sierico nei maschi.
In seguito alla somministrazione di agonisti del GnRH sono stati riportati casi di ostruzione ureterale e compressione del midollo spinale, che possono contribuire alla paralisi con o senza complicazioni fatali. Qualora si osservino compressione del midollo spinale o alterazione della funzionalità renale, occorre istituire il trattamento standard previsto per tali complicanze.
I pazienti con metastasi vertebrali e/o cerebrali e i pazienti con ostruzione delle vie urinarie devono essere monitorati attentamente nel corso delle prime settimane di trattamento.
Una percentuale di pazienti presentano tumori che non sono sensibili alle manipolazioni ormonali. La mancanza di miglioramenti clinici nonostante una adeguata soppressione del testosterone è diagnostica per tale condizione. Un ulteriore trattamento con ELIGARD 22,5 mg.non comporterebbe un miglioramento.
Nella letteratura medica sono stati riportati casi di riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH (vedere paragrafo 4.8 ).
La terapia antiandrogenica determina un significativo aumento del rischio di fratture dovute a osteoporosi. Al riguardo sono disponibili dati insufficienti. Fratture dovute a osteoporosi sono state osservate nel 5% dei pazienti a 22 mesi dall’inizio della terapia farmacologica di deprivazione androgenica e nel 4% dei pazienti a 5-10 anni di trattamento. Il rischio di fratture dovute a osteoporosi è generalmente più elevato del rischio di fratture patologiche.
Oltre a una carenza di testosterone nel lungo periodo, anche fattori quali l’aumento dell’età, il fumo e il consumo di alcolici, l’obesità e l’insufficiente esercizio fisico possono influenzare lo sviluppo dell’osteoporosi.
In studi di tossicità cronica condotti su alcune specie animali è stata rilevata la presenza di adenomi ipofisari in seguito alla somministrazione di leuprorelina acetato a dosi elevate. Tale presenza non è stata invece rilevata in studi clinici a lungo termine con leuprorelina acetato.
Precauzioni
In alcuni pazienti sottoposti a trattamento con agonisti del GnRH sono state riportate variazioni della tolleranza al glucosio. Durante il trattamento con ELIGARD 22,5 mg è consigliabile monitorare i pazienti diabetici più frequentemente.
Links sponsorizzati
Non sono stati eseguiti studi farmacocinetici d’interazione tra ELIGARD 22,5 mg e altri farmaci. Non ci sono segnalazioni di interazioni tra leuprorelina acetato e altri farmaci.
Non pertinente in quanto ELIGARD 22,5 mg è controindicato nella donna.
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di ELIGARD 22,5 mg sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. La capacità di guida e l’uso di macchine possono essere peggiorate da spossatezza, vertigini e disturbi visivi che rientrano tra i possibili effetti indesiderati del trattamento o causati dalla malattia.
Le reazioni avverse osservate durante il trattamento con ELIGARD 22,5 mg sono dovute per lo più all’azione farmacologica specifica di leuprorelina acetato, ovvero aumento e diminuzione di taluni livelli ormonali. Le reazioni avverse riportate più comunemente sono: vampate di calore, malessere, affaticamento e irritazione locale transitoria nella sede d’iniezione. Vampate di calore in forma lieve si verificano approssimativamente nel 55% dei pazienti.
Nel corso di trial clinici, in pazienti con carcinoma prostatico in stadio avanzato e trattati con ELIGARD, sono stati riferiti gli eventi avversi di cui sotto, classificati, in base alla frequenza, come molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100), rari (>1/10.000, <1/1.000) e molto rari (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate.
Tabella 1:Effetti indesiderati negli studi clinici con ELIGARD |
Infezioni e infestazioni | |
Non comuni Rari | infezioni delle vie urinarie infezioni cutanee locali |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comuni | aggravamento del diabete mellito |
Disturbi psichiatrici | |
Non comuni | sogni anomali, depressione, calo della libido |
Patologie del sistema nervoso | |
Comuni | Ipoestesia |
Non comuni Rari | vertigini, cefalea, insonnia, disturbi del gusto, disturbi dell’olfatto movimenti involontari anomali |
Patologie vascolari | |
Molto comuni | vampate di calore |
Non comuni Rari | ipertensione, ipotensione sincope e collasso |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comuni | Rinorrea |
Patologie gastrointestinali | |
Comuni | nausea, dispepsia, diarrea |
Non comuni Rari | costipazione, secchezza della fauci flatulenza, eruttazione, dolore da accumulo di gas nell’intestino |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto comuni Comuni | ecchimosi, eritema prurito |
Non comuni Rari | sudorazione fredda, sudorazione notturna, aumento della sudorazione alopecia, eruzioni cutanee |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Comuni | Artralgia |
Non comuni | lombalgia, crampi muscolari |
Patologie renali e urinarie | |
Comuni | minzione rara, difficoltà alla minzione, disuria, nicturia, oliguria |
Non comuni | spasmi vescicali, ematuria, aumento della frequenza urinaria, ritenzione urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Comuni | tensione mammaria, atrofia testicolare, dolore testicolare, infertilità, ipertrofia mammaria |
Non comuni Rari | ginecomastia, impotenza, disturbi testicolari dolore mammario |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comuni | bruciore nella sede d’iniezione,parestesia nella sede d’iniezione |
Comuni | affaticamento, dolore nella sede di iniezione, ecchimosi nella sede d’iniezione, rigidità, debolezza |
Non comuni | prurito nella sede d’iniezione, letargia, dolore, febbre |
Patologie del sistema emolinfopoietico Comuni | cambiamenti ematologici di varia natura |
Esami diagnostici | |
Comuni | aumento dei livelli ematici della creatinina-fosfochinasi, prolungamento del tempo di coagulazione |
Non comuni | aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli ematici dei trigliceridi, prolungamento del tempo di protrombina, aumento ponderale |
Altri effetti avversi riferiti in generale a seguito di trattamento con leuprorelina acetato sono: impotenza e riduzione della libido (entrambi conseguenza farmacologica della riduzione di testosterone), edema periferico, embolia polmonare, palpitazioni, mialgia, debolezza muscolare, brividi, dispnea, vertigini periferiche, rash, amnesia, disturbi visivi e sensazioni cutanee aspecifiche. Una riduzione dell’apporto ematico ad un preesistente adenoma ipofisario è stato riportato raramente dopo la somministrazione di GnRH agonisti sia a breve che a lunga durata d’azione. Sono stati segnalati rari casi di trombocitopenia e leucopenia. Sono state riportate variazioni della tolleranza al glucosio.
Gli effetti avversi locali riferiti in seguito all’iniezione di ELIGARD 22,5 mg sono quelli tipicamente associati a prodotti iniettati per via sottocutanea di natura simile. Un lieve bruciore transitorio successivamente all’iniezione è un effetto molto comune. Dolore acuto ed ecchimosi sono effetti comuni. Eritema e prurito sono effetti non comuni.
Tabella 2: Incidenza degli effetti avversi locali in base al numero di iniezioni |
Bruciore | 21,7% |
Dolore acuto | 5,7% |
Dolore | 3,5 % |
Ecchimosi | 1,7% |
Eritema | 0,9% |
Prurito | 0,4% |
Generalmente, tali effetti avversi localizzati riferiti in seguito a iniezione sottocutanea si presentano in forma lieve e vengono descritti come effetti di breve durata.
Variazioni della densità ossea
Nella letteratura medica è stata riportata una riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH. Si può prevedere che il trattamento a lungo termine con ELIGARD 22,5 mg possa provocare segni crescenti di osteoporosi. Per l’aumento del rischio di fratture dovute all’osteoporosi vedi paragrafo 4.4.
Esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia
Il trattamento con ELIGARD 22,5 mg può determinare un’esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia nel corso delle prime settimane di trattamento. In caso di aggravamento di condizioni quali le metastasi vertebrali e/o l’ostruzione delle vie urinarie o l’ematuria, possono verificarsi problemi di natura neurologica, quali debolezza e/o parestesia degli arti inferiori o peggioramento dei sintomi urinari.
Links sponsorizzati
Non sono disponibili esperienze cliniche relative agli effetti di un sovradosaggio acuto con ELIGARD 22,5 mg. In caso di sovradosaggio, occorre monitorare il paziente e somministrare una terapia di sostegno adeguata, se ritenuta necessaria.
Categoria farmacoterapeutica: analoghi dell’ormone liberatore delle gonadotropine
Codice ATC: L02A E02.
La leuprorelina acetato è un nonapeptide di sintesi agonista dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) che, somministrato con continuità, inibisce la secrezione delle gonadotropine pituitarie e sopprime la steroidogenesi testicolare nei maschi. Questo effetto è reversibile alla sospensione della somministrazione del farmaco. L’agonista è caratterizzato da una potenza superiore a quella dell’ormone naturale.
La somministrazione di leuprorelina acetato determina un aumento iniziale dei livelli circolanti dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolostimolante (FSH), con conseguente aumento transitorio dei livelli di steroidi gonadici, testosterone e diidrotestosterone nei maschi. La somministrazione continua di leuprorelina acetato determina una diminuzione dei livelli degli ormoni LH e FSH. Nei maschi, i livelli di testosterone scendono al di sotto del livello di castrazione (£50 ng/dL). Tali diminuzioni si verificano entro 3-5 settimane dall’inizio del trattamento. I valori medi di testosterone a sei mesi sono 10,1 (+ 0,7) ng/dL comparabili ai livelli post orchiectomia bilaterale. I pazienti che ricevevano una dose di 22,5 mg di leuprorelina in studi clinici principali, raggiungevano i livelli di castrazione dopo 5 settimane; il 99% dei pazienti hanno raggiunto tali livelli al giorno 28. Nella grande maggioranza dei pazienti i livelli di testosterone erano sotto i 20 ng/dL, benché il reale beneficio di valori così bassi non sia ancora stato stabilito. I valori di PSA sono diminuiti del 98% in sei mesi. Studi a lungo termine hanno dimostrato che il proseguimento della terapia consente di mantenere i livelli di testosterone al di sotto del livello di castrazione fino a sette anni, e presumibilmente a tempo indeterminato.
Le dimensioni del tumore non sono state misurate direttamente nel programma di studi clinici, ma si è osservata una risposta positiva dimostrata indirettamente dalla riduzione del 98% del PSA con ELIGARD 22,5 mg.
Links sponsorizzati
Assorbimento: nei pazienti con carcinoma della prostata in stadio avanzato, le concentrazioni sieriche medie di leuprorelina in seguito all’iniezione iniziale salgono a 127 ng/ml a 4,6 ore (Cmax) dopo l’iniezione. Successivamente all’aumento iniziale evidenziato dopo ciascuna iniezione (la fase di plateau tra il 3° e l’84° giorno dopo ciascuna dose), le concentrazioni sieriche si mantengono relativamente costanti (0,2-2 ng/ml). Non vi è evidenza di accumulo con dosi ripetute.
Distribuzione: il volume di distribuzione della leuprorelina in condizioni di steady-state successivamente alla somministrazione in bolo per via endovenosa a volontari maschi sani era pari a 27 litri. In vitro, il legame con le proteine plasmatiche umane variava tra il 43% e il 49%.
Eliminazione: la somministrazione ai volontari maschi sani di 1 mg in bolo di leuprorelina acetato per via endovenosa ha evidenziato una clearance sistemica media di 8,34 l/h, con un’emivita di eliminazione terminale di circa 3 ore sulla base di un modello a due compartimenti.
Non sono stati condotti studi di escrezione con leuprorelina acetato.
Studi preclinici con leuprorelina acetato hanno evidenziato effetti sul sistema riproduttivo, peraltro attesi a causa delle conosciute proprietà farmacologiche del principio attivo leuprorelina acetato. La leuprorelina acetato non ha evidenziato teratogenicità. Nel coniglio è stata notata embriotossicità/letalità.
Studi di carcinogenesi
Studi di carcinogenesi sono stati eseguiti nel ratto e nel topo.
Nel ratto, è stato osservato un aumento dose-dipendente degli adenomi ipofisari successivamente alla somministrazione sottocutanea a dosaggi tra 0,6 e 4 mg/kg/die. Tale effetto non è stato osservato nel topo.
Studi di mutagenesi
Leuprorelina acetato ed ELIGARD 7,5 mg non hanno mostrato effetti mutageni in vitro e in vivo.
Solvente (siringa A):
- Copolimero degli acidi DL-lattico e glicolico
- N-metil-pirrolidone
Polvere (siringa B):
-nessuno
La leuprorelina presente nella siringa B deve essere miscelata soltanto con il solvente della siringa A e non deve essere miscelata con altri prodotti medicinali.
2 anni.
Successivamente alla prima apertura di una delle vaschette (confezione vaschetta) o della grande sacca in alluminio esterna (confezione sacca) la polvere e il solvente per soluzione iniettabile vanno immediatamente ricostituiti e somministrati al paziente. Stabilità chimica e fisica del prodotto ricostituito sono state dimostrate per 30 minuti a 25°C.
Dal punto di vista microbiologico, una volta ricostituito con il veicolo sterile, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, ogni responsabilità riguardo alle condizioni e ai tempi di conservazione è a carico di chi ne fa uso.
Conservare in frigorifero (2°C-8°C) nella confezione originale.
Due siringhe in polipropilene preriempite sterili, contenenti rispettivamente la polvere di leuprorelina acetato (Siringa B) e il solvente (Siringa A). Insieme le due siringhe costituiscono un sistema di miscelazione.
La siringa A ha uno stantuffo con un tappo a tenuta di gomma termoplastica ed è protetta all’estremità con un cappuccio Luer-Lok. I tappi a tenuta dei due stantuffi della siringa B sono di gomma bromobutile.
Sono disponibili le seguenti confezioni:
Astuccio che contiene due involucri in alluminio, un ago sterile da 20 gauge e una bustina contenente gel di silice essiccante (avvolti tutti in un’unica sacca). Uno dei due involucri di alluminio contiene una siringa A in polipropilene preriempita e uno stantuffo. L’altro contiene una siringa B in polipropilene preriempita.
Astuccio contenente due vaschette termoformate e saldate. Una vaschetta contiene una siringa A in polipropilene preriempita, uno stantuffo ed una bustina con essiccante. L’altra vaschetta contiene una siringa B in polipropilene preriempita, un ago sterile da 20 gauge ed una bustina contenente gel di silice essiccante.
Confezione multipla di 2 astucci, ciascuno contenente 2 siringhe in polipropilene preriempite (1 Siringa A + 1 Siringa B).
I contenuti delle due siringhe preriempite sterili devono essere miscelati immediatamente prima della somministrazione al paziente mediante iniezione sottocutanea.
Astellas Pharma SpA
Via delle Industrie 1
20061 Carugate (MI)
ITALIA
Confezione in sacca : 036967026/M
Confezione in vaschetta : 036967040/M
Confezione in sacca : Ottobre 2006
Confezione in vaschetta : Ottobre 2007
Ottobre 2007