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EMOCLOT
Fattore VIII della coagulazione del plasma umano, liofilo.
EMOCLOT si presenta come polvere e solvente per soluzione per infusione contenente nominalmente:
| EMOCLOT 500 UI/10 ml | EMOCLOT 1000 UI/10 ml |
fattore VIII della coagulazione del plasma umano | 500 UI/flaconcino | 1000 UI/flaconcino |
fattore VIII della coagulazione del plasma umano ricostituito con acqua per preparazioni iniettabili | 50 UI/ ml (500 UI/10 ml) | 100 UI/ ml (1000 UI/10 ml) |
volume solvente | 10 ml | 10 ml |
L’attività (UI) è determinata usando il metodo cromogenico della Farmacopea Europea.
L’attività specifica di EMOCLOT è circa 80 UI/mg di proteine.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione per infusione.
Il medicinale si presenta come una polvere bianca o giallo pallida, polvere igroscopica o solido friabile.
Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia A (deficienza congenita di Fattore VIII).
Trattamento della deficienza acquisita di Fattore VIII.
Trattamento di emofilici con anticorpi contro il Fattore VIII (inibitori: vedere anche 4.2).
L’efficacia di EMOCLOT nella malattia di von Willebrand non è stata dimostrata con uno specifico studio clinico, quindi il prodotto non è indicato nella malattia di von Willebrand.
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Il trattamento deve iniziare sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell’emofilia.
Posologia
Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della deficienza di fattore VIII, dalla localizzazione ed entità dell’emorragia e dalla condizione clinica.
Il numero di unità di fattore VIII somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), che sono correlate allo standard attuale dell’OMS per prodotti del fattore VIII. L’attività del fattore VIII nel plasma è espressa o come percentuale (relativa al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (relative ad uno standard internazionale per il fattore VIII plasmatico).
L’attività di una Unità Internazionale di fattore VIII è equivalente alla quantità di fattore VIII contenuta in un millilitro di plasma umano normale. Il calcolo della dose di fattore VIII necessaria si basa sulla osservazione empirica che 1 UI di fattore VIII per Kg di peso corporeo aumenta l’attività del fattore VIII plasmatico da 1,5% a 2% dell’attività normale.
La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula:
Unità necessarie = peso corporeo (Kg) x aumento desiderato di fattore VIII (%)(UI/dl) x (reciproco del recupero osservato)
La quantità da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre guidate dall’efficacia clinica del singolo caso.
Nel caso dei seguenti eventi emorragici, l’attività del fattore VIII nel periodo corrispondente, non deve scendere al di sotto del dato livello di attività plasmatica (in % del normale). La seguente tabella può essere usata come riferimento in episodi emorragici e chirurgici:
Grado di emorragia/Tipo di procedura chirurgica | Livello di fattore VIII necessario (%) (UI/dl) | Frequenza delle dosi (ore)/Durata della terapia (giorni) |
Emorragia |
Emartrosi precoce, emorragia muscolare o emorragia orale | 20 - 40 | Ripetere da 12 a 24 ore. Almeno 1 giorno, finché l’episodio emorragico indicato dal dolore è risolto o si è raggiunta la guarigione. |
Emartrosi più estesa, emorragia muscolare o ematoma | 30 - 60 | Ripetere l’infusione ogni 12 - 24 ore per 3 - 4 giorni o più, finché il dolore e l’invalidità grave sono passati. |
Emorragie a rischio di vita | 60 - 100 | Ripetere l’infusione da 8 a 24 ore finché il sintomo è passato. |
Chirurgia |
Chirurgia minore Incluse estrazioni dentarie | 30 - 60 | Ogni 24 ore, almeno 1 giorno, fino alla guarigione. |
Chirurgia maggiore | 80 - 100 (pre- e post-operazione) | Ripetere l’infusione da 8 a 24 ore fino ad una adeguata guarigione della ferita; poi terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere un’attività di fattore VIII da 30% a 60% (30 UI/dl - 60 UI/dl). |
Durante il corso del trattamento, è richiesta una determinazione appropriata dei livelli di fattore VIII per regolare la dose da somministrare e la frequenza di infusioni ripetute. In particolare nel caso di grandi interventi chirurgici è indispensabile controllare precisamente la terapia sostitutiva per mezzo di analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore VIII). Le risposte al fattore VIII possono variare nei singoli pazienti, raggiungendo diversi livelli di recupero in vivo e mostrando emivite differenti.
Profilassi
Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti con grave emofilia A le dosi usuali sono da 20 a 40 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo a intervalli di 2 - 3 giorni. In alcuni casi, specialmente per i pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli terapeutici più brevi o dosi più elevate.
Non ci sono dati sufficienti per raccomandare l’uso di EMOCLOT nei bambini di età inferiore a 6 anni.
I pazienti devono essere controllati per lo sviluppo di inibitori del fattore VIII. Se i livelli di attività plasmatica di fattore VIII attesi non sono raggiunti, o se l’emorragia non è controllata con una dose appropriata, si deve eseguire un’analisi per determinare se è presente un inibitore del fattore VIII. In pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con fattore VIII può non essere efficace ed altre opzioni terapeutiche devono essere prese in considerazione. Il trattamento di tali pazienti deve essere diretto da un medico con esperienza nella cura di pazienti emofiliaci.
Vedere anche 4.4.
Modo di somministrazione
Sciogliere la polvere come descritto al punto 6.6.
Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa, per iniezione o infusione lenta.
Si raccomanda nel caso dell’iniezione endovenosa un tempo di somministrazione compreso tra 3 e 5 minuti, controllando il polso del paziente e interrompendo o diminuendo la velocità d’iniezione se la frequenza del polso aumenta.
La velocità di infusione deve essere valutata per ogni singolo paziente.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipienti.
Come con qualunque prodotto proteico endovenoso, sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico.
Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore VIII. I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilità incluso orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi. I pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente la somministrazione del prodotto e di contattare il proprio medico se questi segni si manifestano.
In caso di shock devono essere seguite le linee guida specifiche attuali della terapia dello shock.
Sicurezza virale
Misure standard per prevenire le infezioni conseguenti all’uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l’inclusione di step di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione dei virus.
Ciò nonostante, quando si somministrano specialità medicinali preparate da sangue o plasma umano non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti.
Le misure prese sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come HIV, HBV e HCV e per il virus senza involucro lipidico come HAV. Le misure prese possono avere un effetto limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. L’infezione da parvovirus B19 può essere grave in gravidanza (infezione fetale) ed in individui con immunodeficienza o eritropoiesi aumentata (es. anemia emolitica).
Una vaccinazione appropriata (epatite A e B) dovrebbe essere presa in considerazione per i pazienti che ricevono fattore VIII della coagulazione del plasma umano regolarmente.
È fortemente consigliato che ogni volta che si somministra EMOCLOT ad un paziente, siano registrati sia il nome che il numero di lotto del prodotto, in modo tale da mantenere la tracciabilità tra il paziente ed il lotto del prodotto.
La formazione di anticorpi neutralizzanti del fattore VIII (inibitori) è una complicazione nota nel trattamento di individui con emofilia A. Questi inibitori sono di solito immunoglobuline IgG dirette contro l’attività procoagulante del fattore VIII, e sono quantificati in Unità Bethesda (BU) per ml di plasma usando il saggio modificato. Il rischio dello sviluppo degli inibitori è correlato alla esposizione al fattore VIII anti-emofilico. Questo rischio è maggiore entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni di esposizione. I pazienti trattati con fattore VIII della coagulazione del plasma umano devono essere attentamente controllati per lo sviluppo di inibitori con appropriate osservazioni cliniche e test di laboratorio.
(Vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati)
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Non sono conosciute interazioni fra concentrato di fattore VIII della coagulazione del plasma umano ed altri prodotti medicinali.
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con fattore VIII. In base al raro manifestarsi dell’emofilia A nelle donne, dati sull’uso del fattore VIII durante la gravidanza e l’allattamento non sono disponibili. Quindi, il fattore VIII deve essere usato durante la gravidanza e l’allattamento solo se chiaramente indicato.
Non è stato osservato alcun effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari.
Raramente sono state osservate ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e sensazione urticante in sede di infusione, brividi, rossore, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione toracica, parestesia, vomito, respiro sibilante) e che possono in alcuni casi portare ad anafilassi acuta (incluso lo shock).
In casi rari è stata osservata febbre.
Pazienti con emofilia A possono sviluppare anticorpi neutralizzanti del fattore VIII (inibitori). La presenza di questi inibitori si manifesta con una insufficiente risposta clinica. In tali casi, è consigliabile contattare un centro specializzato in emofilia.
Non ci sono dati consistenti sulla frequenza degli effetti indesiderati ricavati da studi clinici. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati:
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Effetti indesiderati (MedDRA PT*) |
Patologie cardiache | Tachicardia |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Sviluppo di inibitori del fattore VIII (inibizione del fattore VIII) |
Patologie del sistema nervoso | Letargia, parestesia, cefalea |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Respiro sibilante (sibilo) |
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Angioedema, orticaria |
Patologie vascolari | Rossore, ipotensione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Bruciore e sensazione urticante in sede di infusione (dolore in sede di infusione), brividi, senso di costrizione toracica (fastidio al torace), febbre (piressia). |
Disturbi del sistema immunitario | Ipersensibilità o reazioni allergiche (ipersensibilità), anafilassi acuta, shock . |
Disturbi psichiatrici | Irrequietezza |
* laddove non ci sia corrispondenza tra la descrizione riportata per gli effetti indesiderati con i termini preferiti (Preferred Term-PT) del dizionario MedDRA, questi ultimi sono riportati tra parentesi.
Per la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
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Non sono conosciuti sintomi di sovradosaggio del concentrato di fattore VIII della coagulazione del plasma umano.
Gruppo farmacoterapeutico: antiemorragici: fattore VIII della coagulazione del sangue. Codice ATC: B02BD02.
Il complesso fattore VIII/fattore von Willebrand consiste di due molecole (FVIII e vWF) con differenti funzioni fisiologiche.
Quando infuso in un paziente emofiliaco il fattore VIII si lega al fattore di von Willebrand nella circolazione del paziente.
Il fattore VIII attivato agisce come cofattore del fattore IX attivato, accelerando la conversione del fattore X a fattore X attivato. Il fattore X attivato converte la protrombina in trombina. La trombina converte il fibrinogeno in fibrina con formazione di un coagulo. L’emofilia A è un disordine della coagulazione del sangue. È ereditaria e legata al sesso e dovuta a diminuiti livelli di fattore VIII:C. Porta ad abbondanti emorragie nelle articolazioni, muscoli o organi interni, sia spontaneamente sia come conseguenza di traumi accidentali o chirurgici. Con la terapia sostitutiva, i livelli plasmatici di fattore VIII sono aumentati, perciò è possibile una correzione provvisoria della deficienza del fattore ed una correzione della tendenza al sanguinamento.
Oltre al suo ruolo come proteina di protezione del fattore VIII, il fattore di von Willebrand regola l’adesione delle piastrine al sito del danno vascolare ed ha un ruolo nell’aggregazione piastrinica.
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Dopo l’iniezione del prodotto, due terzi - tre quarti del fattore VIII rimangono approssimativamente nella circolazione.
Il livello di attività raggiunta nel plasma varia dall’80 al 120% dell’attività plasmatica di fattore VIII predetta.
L’attività del fattore VIII nel plasma decresce secondo un decadimento esponenziale bifasico.
Nella fase iniziale, la distribuzione fra il compartimento intravascolare e gli altri fluidi corporei avviene con una emivita di eliminazione dal plasma da 3 a 6 ore.
Nella successiva fase più lenta (che probabilmente riflette il consumo di fattore VIII) l’emivita varia da 8 a 20 ore, con una media di 12 ore. Quest’ultima appare corrispondere alla vera emivita biologica. Il recupero in vivo dell’attività del fattore VIII è del 104.7% ±18.4%.
Il fattore VIII della coagulazione del plasma umano (del concentrato) è un normale costituente del plasma umano ed agisce come il fattore VIII endogeno.
Il controllo della tossicità della singola dose non è rilevante in quanto dosi maggiori causano un sovraccarico.
Il controllo della tossicità di dosi ripetute nell’animale è impraticabile per l’interferenza dello sviluppo di anticorpi verso la proteina eterologa.
Anche dosi diverse volte più grandi di quelle consigliate per Kg di peso corporeo nell’uomo, non mostrano effetti tossici negli animali da esperimento.
Dato che l’esperienza clinica non fornisce alcune indicazioni di effetti oncogene e mutagene del fattore VIII della coagulazione del plasma umano, non vengono considerati imperativi gli studi sperimentali, con particolare riguardo a quelli su specie eterologhe.
Flaconcino di polvere
Sodio citrato tribasico
Sodio cloruro
Glicina
Calcio cloruro
Flaconcino di solvente
Acqua per preparazioni iniettabili.
EMOCLOT non deve essere mescolato con altri prodotti medicinali.
Devono essere usati solo dispositivi per l’iniezione/infusione approvati, oltre a quelli acclusi alla confezione, in quanto si può avere inefficacia del trattamento per assorbimento del fattore VIII della coagulazione del plasma umano alle pareti interne di alcuni dispositivi da infusione.
3 anni.
Una volta ricostituito il prodotto va usato immediatamente.
Conservare in frigorifero (2°C/8°C). Non congelare.
Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.
Un flaconcino in vetro trasparente di tipo I con tappo in elastomero di tipo I contenente la polvere; un flaconcino in vetro trasparente di tipo I con tappo in elastomero di tipo I contenente il solvente; un set sterile e apirogeno costituito da un dispositivo a tripla via per la ricostituzione, da una siringa per iniezione e da un ago a farfalla con tubicino in PVC.
EMOCLOT 500 UI/10 ml Polvere e solvente per soluzione per infusione. 1 flacone polvere + 1 flacone solvente + set per la ricostituzione e la somministrazione
EMOCLOT 1000 UI/10 ml Polvere e solvente per soluzione per infusione. 1 flacone polvere + 1 flacone solvente + set per la ricostituzione e la somministrazione
Ricostituzione della polvere con il solvente
1. portare la polvere ed il solvente a temperatura ambiente;
2. togliere le capsule di protezione dei flaconcini di polvere e di solvente;
3. pulire con alcool le superfici dei tappi dei due flaconcini;
4. aprire la confezione del dispositivo togliendo la parte superiore; fare attenzione a non toccare l’interno;
5. non rimuovere il dispositivo dalla confezione;
6. capovolgere la scatola del dispositivo ed inserire il puntale in plastica attraverso il tappo del flaconcino di solvente;
7. afferrare il bordo della scatola del dispositivo e sfilarla liberando il dispositivo;
8. tenere il dispositivo collegato al flaconcino del solvente; capovolgere il sistema in modo che il flaconcino del solvente si venga a trovare sopra il dispositivo;
9. inserire l’altro puntale in plastica attraverso il tappo del flaconcino con la polvere; il vuoto presente nel flaconcino di polvere farà si che il solvente sia aspirato all’interno del flaconcino di polvere;
10. agitare moderatamente fino a completa solubilizzazione; assicurarsi che il prodotto sia disciolto completamente, altrimenti il principio attivo non passerà attraverso il filtro del dispositivo.
Tempo di ricostituzione inferiore a 3 minuti.
Il liofilizzato può essere disciolto più rapidamente scaldando il solvente a bagnomaria continuando a scaldare il flaconcino dopo la ricostituzione non superando mai la temperatura di 37° C.
Se la polvere non è interamente disciolta si ha una perdita di attività legata alla filtrazione. Facendo scendere il solvente lentamente lungo le pareti del flaconcino si evita la formazione di schiuma.
Somministrazione della soluzione
La soluzione si presenta limpida o leggermente opalescente.
Dopo la ricostituzione la soluzione può contenere pochi piccoli filamenti o particelle.
Prima della somministrazione ispezionare visivamente la soluzione per individuare corpuscoli o alterazioni cromatiche. Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi.
1. abbassare la valvola del dispositivo verso il flaconcino di polvere contenente la soluzione ricostituita e rimuovere il cappuccio che la ricopre;
2. riempire d’aria la siringa tirando indietro lo stantuffo, collegarla al dispositivo ed iniettare l’aria nel flaconcino della polvere contenente la soluzione ricostituita;
3. tenendo fermo lo stantuffo, capovolgere il sistema in modo che il flaconcino della polvere con la soluzione ricostituita si venga a trovare sopra il dispositivo ed aspirare il concentrato nella siringa tirando indietro lo stantuffo lentamente;
4. riportare la valvola lateralmente, nella sua posizione originale e scollegare la siringa;
5. collegare l’ago a farfalla alla siringa ed infondere od iniettare lentamente per via endovenosa.
Una volta che i flaconcini sono stati aperti il contenuto deve essere usato immediatamente.
La soluzione ricostituita e trasferita nella siringa deve essere somministrata immediatamente.
Il contenuto del flaconcino deve essere adoperato in una unica somministrazione.
Non usare dopo la data di scadenza riportata sull’etichetta.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Kedrion S.p.A. Loc. Ai Conti, 55051 Castelvecchio Pascoli, Barga (Lucca).
EMOCLOT 500 UI/10 ml polvere e solvente per infusione + set per la ricostituzione e la somministrazione - AIC n. 023564216
EMOCLOT 1000 UI/10 ml polvere e solvente per infusione + set per la ricostituzione e la somministrazione - AIC n. 023564228
Rinnovo: giugno 2005
Gennaio 2010