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ENALAPRIL + IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 20 MG/6 MG COMPRESSE.
Ogni compressa contiene 20 mg di enalapril maleato e 6 mg di idroclorotiazide.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa.
Compresse non rivestite, biconvesse, rotonde, di colore blu chiaro.
Ipertensione essenziale, nei casi in cui la monoterapia con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina non risulti sufficiente.
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Ipertensione
La dose consigliata è di una compressa al giorno
Terapia diuretica precedente
Un’ipotensione sintomatica può manifestarsi a seguito della somministrazione della dose iniziale di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici. La probabilità è maggiore in pazienti che soffrono di una deplezione salina o di volume secondaria ad un precedente trattamento con diuretici. La terapia con diuretici deve essere sospesa 2-3 giorni prima dell’inizio del trattamento con Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici.
Posologia nell’ insufficienza renale
Dato che la dose iniziale di enalapril va da 5 a 10 mg in pazienti con funzionalità renale moderatamente ridotta (clearance della creatinina > 30 ml/min ma < 80 ml/min), Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg non è consigliato come terapia iniziale in questi pazienti (vedere paragrafo 4.4). Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg è controindicato in pazienti con una clearance della creatinina ≤ 30 ml/min.
Bambini e adolescenti
La sicurezza e l’efficacia nei bambini e negli adolescenti non è stata stabilita.
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altri ACE inibitori, all’idroclorotiazide, altri sulfonamidici oppure ipersensibilità a qualsiasi eccipiente del preparato.
- Grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min)
- Pazienti con anamnesi di edema angioneurotico in relazione con un precedente trattamento con un ACE-inibitore e pazienti con edema angioneurotico ereditario o idiopatico.
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
- Grave insufficienza epatica
ENALAPRIL
Ipotensione sintomatica
Raramente è stata riscontrata ipotensione sintomatica in pazienti con ipertensione non complicata. In pazienti ipertesi in terapia con enalapril, l’ipotensione è più probabile che si verifichi se il paziente è volume-depletato o manifesti uno squilibrio elettrolitico causato dalla terapia diuretica, da una dieta iposodica, dialisi, diarrea o vomito (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Dato che le compresse di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici contengono idroclorotiazide, le altre terapie diuretiche devono essere sospese possibilmente 2-3 giorni prima dell’inizio della terapia per evitare il rischio di deplezione salina o del volume.
Ipotensione sintomatica è stata osservata in pazienti con scompenso cardiaco (associato o meno a insufficienza renale). Ciò è più probabile che avvenga in pazienti affetti da un’insufficienza cardiaca di grado più severo, come rispecchiato dalla somministrazione di dosi elevate di diuretici dell’ansa, dall’iponatriemia o dalla compromissione della funzionalità renale. In questi pazienti la terapia deve essere iniziata sotto controllo medico, preferibilmente in ospedale, ed i pazienti debbono essere seguiti attentamente ogni volta che la dose di enalapril e/o del diuretico deve essere aggiustata.
Analoghe considerazioni valgono per i pazienti con cardiopatia ischemica o disturbi cerebrovascolari nei quali una eccessiva caduta della pressione arteriosa può portare a un infarto miocardico o a un evento cerebrovascolare.
Se si manifesta ipotensione il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, essere sottoposto ad infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una transitoria risposta ipotensiva non è una controindicazione ad ulteriori dosi, che di solito possono essere somministrate o a dosi ridotte oppure una delle sostanze attive può essere impiegata appropriatamente da sola senza difficoltà una volta che la pressione arteriosa è aumentata dopo l’espansione del volume sanguigno.
Stenosi aortica /cardiomiopatia ipertrofica
Come tutti i vasodilatatori, gli ACE- inibitori devono essere usati con cautela in pazienti con ostruzione del tratto di deflusso aortico oppure della valvola ventricolare sinistra e devono essere evitati in caso di shock cardiogeno ed ostruzione emodinamica significativa.
Iperaldosteronismo primario
L’impiego di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici non è raccomandato in quanto i pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono a prodotti medicinali antiipertensivi che agiscono tramite inibizione del sistema RAS.
Disfunzione renale
È stata riportata insufficienza renale associata a enalapril, principalmente in pazienti con insufficienza cardiaca grave o nefropatia sottostante, inclusa la stenosi dell’arteria renale. Se diagnosticata direttamente e trattata in maniera adeguata, l’insufficienza renale è nella maggior parte dei casi reversibile, quando associata al trattamento con enalapril.
In pazienti affetti da stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria dell’unico rene funzionante trattati con ACE - inibitori il rischio di ipotensione ed insufficienza renale è maggiore. La funzione renale può ridursi con mutamenti solo lievi nella creatinina sierica. In questi pazienti la terapia deve essere iniziata sotto sorveglianza medica con basse dosi, attento aggiustamento della dose e monitoraggio della funzionalità renale.
Trapianto di rene
Non ci sono esperienze disponibili riguardo la somministrazione di enalapril in pazienti con recente trapianto renale. Per questa ragione il trattamento con enalapril è sconsigliato.
Insufficienza epatica
Raramente, il trattamento con ACE - inibitori è stato associato ad una sindrome che ha inizio con ittero colestatico e progredisce fino alla necrosi epatica fulminante e (talora) alla morte. Il meccanismo di tale sindrome non è noto. I pazienti che assumono ACE - inibitori e sviluppano ittero o marcati aumenti degli enzimi epatici devono interrompere l’ACE - inibitore ed essere sottoposti ad adeguato controllo medico.
Neutropenia/agranulocitosi
In pazienti trattati con ACE - inibitori sono stati riscontrati casi di neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Nei pazienti con funzionalità renale normale e in assenza di altre complicanze, raramente compare neutropenia (vedere paragrafo 4.8). Enalapril deve essere somministrato con estrema cautela a pazienti con collagenopatie vascolari, a pazienti trattati con agenti immunosoppressori, con allopurinolo o procainamide, o che presentino una combinazione di questi fattori di complicanze, specialmente in presenza di antecedente compromissione renale. Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato infezioni gravi, che in pochi casi non hanno risposto a una terapia antibiotica intensiva. Se questi pazienti vengono trattati con enalapril si raccomanda di eseguire un controllo periodico della conta dei globuli bianchi e di invitarli a segnalare qualunque episodio di infezione.
Ipersensibilità/edema angioneurotico
Edema angioneurotico del viso, delle estremità, delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe è stato riportato in pazienti trattati con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, incluso enalapril (vedere paragrafo 4.8). Questo può verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento. In tali casi, enalapril deve essere prontamente sospeso e si deve istituire un appropriato monitoraggio per assicurarsi della completa regressione dei sintomi prima di dimettere il paziente. Nei casi in cui l’edema sia limitato al volto e alle labbra l’evoluzione è stata generalmente regressiva senza trattamento, sebbene gli antistaminici siano stati utili nell’alleviare i sintomi.
L’edema angioneurotico associato a un edema laringeo può essere fatale. Qualora siano interessate lingua, glottide o laringe, ed è probabile che si verifichi un’ostruzione delle vie aeree, deve essere prontamente somministrata una appropriata terapia, che può comprendere una soluzione di epinefrina 1:1000 sottocute (da 0,3 ml a 0,5 ml) e/o deve essere assicurato il mantenimento della pervietà delle vie aeree.
È stato riportato che pazienti di razza nera che ricevono ACE - inibitori, rispetto ai pazienti di razza bianca, hanno una incidenza più elevata di angioedema.
Pazienti con pregressi episodi di angioedema non correlato al trattamento con ACE - inibitori possono presentare un rischio maggiore di comparsa di angioedema quando trattati con un ACE- inibitore (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni anafilattoidi durante desensibilizzazione agli imenotteri
Raramente, pazienti in terapia con ACE - inibitori hanno riportato reazioni anafilattoidi pericolose per la vita, durante desensibilizzazione con veleno di imenotteri. Al paziente deve essere preventivamente commutata la terapia ad un altro agente antiipertensivo che non sia un ACE - inibitore.
Reazioni anafilattoidi in corso di aferesi LDL
Raramente in pazienti in trattamento con ACE - inibitori sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densità (LDL) con destran solfato hanno sviluppato reazioni anafilattoidi pericolose per la vita. Al paziente deve essere preventivamente commutata la terapia ad un altro agente antiipertensivo che non sia un ACE - inibitore.
Pazienti in emodialisi
Sono state riportate reazioni anafilattoidi nei pazienti in dialisi con membrane ad alto flusso, (ad esempio AN 69®) e trattati contemporaneamente con un ACE- inibitore. Per questi pazienti deve essere preso in considerazione l’impiego di un tipo diverso di membrane per dialisi o di una classe diversa di agenti antiipertensivi.
Pazienti diabetici
In pazienti diabetici trattati con antidiabetici orali o insulina, si deve tenere sotto stretto controllo la glicemia durante il primo mese di trattamento con un ACE - inibitore (vedere paragrafo 4.5).
Tosse
A seguito di somministrazione di ACE- inibitori è stata riportata la comparsa di tosse. Caratteristicamente questa tosse è secca, persistente, e si risolve alla sospensione del trattamento. La tosse indotta dagli ACE- inibitori deve essere tenuta in considerazione nel porre diagnosi differenziale di tosse.
Chirurgia/anestesia
Nei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici importanti o durante anestesia con agenti che provocano ipotensione, l’enalapril blocca la formazione di angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina. Se si manifesta ipotensione e la si ritiene correlata al suddetto meccanismo, può essere corretta mediante espansione della volemia.
Iperpotassiemia
In alcuni pazienti in terapia con ACE-inibitori, enalapril incluso, è stato segnalato un aumento delle concentrazioni sieriche di potassio. I pazienti a rischio di comparsa di iperpotassiemia sono quelli affetti da insufficienza renale, diabete mellito oppure quelli trattati contemporaneamente con diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o surrogati del sale contenenti potassio, ovvero pazienti in trattamento con altri farmaci che provocano un aumento del potassio sierico (p.e. eparina). Se l’uso concomitante dei farmaci sopra menzionati è ritenuto appropriato, si raccomanda un controllo regolare del potassio sierico.
Gravidanza
La terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificano una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Bambini e adolescenti
Esiste un’esperienza limitata riguardo l’efficacia e la sicurezza in bambini ipertesi, in particolare rispetto all’associazione di enalapril e idroclorotiazide.
Differenze etniche
Come con altri inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, l’enalapril sembra essere meno efficace nel diminuire la pressione arteriosa nei neri rispetto ai non-neri, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di una condizione di bassa renina nella popolazione nera ipertesa.
IDROCLOROTIAZIDE
Insufficienza renale
Nei pazienti con malattia renale i tiazidici possono precipitare l’azotemia. Nei pazienti affetti da insufficienza renale il principio attivo può sviluppare effetti cumulativi. Se si sviluppa una disfunzione renale progressiva caratterizzata dall’aumento dell’azoto non proteico è necessario rivalutare attentamente la terapia, tenendo in considerazione l’eventuale sospensione della terapia diuretica (vedere paragrafo 4.3).
Insufficienza epatica
I tiazidici devono essere usati con prudenza in pazienti con ridotta funzionalità epatica o malattia epatica progressiva: minime alterazioni del bilancio idrico-elettrolitico possono infatti precipitare il coma epatico (vedere paragrafo 4.3).
Effetti dell’idroclorotiazide su metabolismo e sistema endocrino
La terapia con diuretici tiazidici può compromettere la tolleranza del glucosio. Nei pazienti diabetici può essere necessario adattare il dosaggio dell’insulina o degli agenti ipoglicemici orali. Durante la terapia con tiazidici un diabete mellito latente può diventare manifesto. Comunque, studi clinici con 6 mg di idroclorotiazide, non hanno riportato effetti significativi sul glucosio, colesterolo, triglicerdi, sodio, magnesio o potassio. Aumenti nei livelli di colesterolo e trigliceridi sono stati associati alla terapia diuretica a base di tiazidici. In alcuni pazienti trattati con diuretici tiazidici può manifestarsi iperuricemia o svilupparsi una gotta manifesta. L’effetto dell’iperuricemia sembra essere dose-dipendente e non è clinicamente significativo alla dose di 6 mg di enalapril / idroclorotiazide 20 mg/ 6 mg.
Squilibrio elettrolitico
Come nel caso di qualsiasi paziente sottoposto a terapia diuretica la determinazione periodica degli elettroliti sierici deve essere effettuata ad intervalli adeguati.
I tiazidici (incluso l’idroclorotiazide) può provocare squilibrio idrico o elettrolitico (ipopotassiemia, iponatriemia e alcalosi ipocloremica). I segni premonitori dello squilibrio idrico o elettrolitico sono xerostomia, sete, debolezza, letargia, sonnolenza, agitazione, crampi o dolore muscolare, affaticamento muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastro-intestinali tipo nausea e vomito.
Sebbene l’ipopotassiemia si possa sviluppare con l’impiego dei diuretici tiazidici, la terapia concomitante con enalapril può ridurre l’ipopotassiemia indotta dai diuretici. Il rischio di ipopotassiemia è altissimo nei pazienti con cirrosi epatica, in pazienti alle prese con diuresi veloce, in pazienti con assunzione inadeguata di elettroliti orali e in pazienti in terapia concomitante con corticosteroidi o ACTH (vedere paragrafo 4.5).
Iponatriemia può manifestarsi in pazienti edematosi col tempo caldo. Un deficit di cloruri è normalmente lieve e non necessita solitamente di trattamento.
I tiazidici possono diminuire l’escrezione urinaria di calcio e provocare l’incremento leggero e intermittente di calcio sierico in assenza di patologie note nel metabolismo del calcio. Un’ipercalcemia marcata può essere prova di latente iperparatiroidismo. I tiazidici devono essere sospesi prima di controllare la funzionalità delle paratiroidi.
Nei tiazidici è stato osservato un aumento dell’escrezione urinaria di magnesio, la quale può portare a ipomagnesemia.
Test anti-doping
L’idroclorotiazide contenuto in questo prodotto medicinale può condurre a un risultato positivo dell’analisi del test anti-doping.
Altre precauzioni
Reazioni di sensibilizzazione possono comparire in pazienti con o senza un’anamnesi di allergia o asma bronchiale. La possibilità di esacerbazione o attivazione di un lupus eritematoso sistemico è stata segnalata con l’uso di tiazidici.
ENALAPRIL E IDROCLOROTIAZIDE
Disfunzioni renali
I tiazidici non sono il diuretico indicato per impiego in pazienti con clearance della creatinina di 30 ml/min o al di sotto (vedere paragrafo 4.3).
Il controllo della funzionalità renale è auspicabile durante l’impiego di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg.
In alcuni pazienti ipertesi senza precedente nefropatia visibile si è rilevato un aumento dell’urea e della creatinina ematica durante la somministrazione concomitante di enalapril ed un diuretico. Dovesse verificarsi questo caso durante il trattamento con Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg, la somministrazione dell’associazione deve essere sospesa. La ripresa della terapia ad un dosaggio inferiore può essere possibile, oppure una delle due sostanze attive può essere somministrata da sola.
In questa situazione si deve tenere presente la possibilità di una sottostante stenosi dell’arteria renale (vedere paragrafo di enalapril: “Disfunzione renale”).
Litio
In generale l’associazione con litio è sconsigliata (vedere paragrafo 4.5).
Rischio di ipopotassiemia
L’associazione di un ACE-inibitore e di un tiazidico non esclude l’insorgenza di ipopotassiemia. Il potassio deve essere controllato ad intervalli regolari.
Lattosio
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questa specialità medicinale.
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ENALAPRIL
Diuretici (tiazidici o diuretici dell’ansa)
Il precedente trattamento con alti dosaggi di diuretici può dare luogo a deplezione del volume e a rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con enalapril (vedere paragrafo 4.4). Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti sospendendo il diuretico, aumentando la volemia o l’assunzione di sali o instaurando una terapia con enalapril a basso dosaggio.
Altri agenti antipertensivi
L’uso concomitante di questi agenti (ad es. beta-bloccanti, metildopa, bloccanti dei canali del calcio) può potenziare gli effetti ipotensivi dell’enalapril. La somministrazione contemporanea di nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori può ridurre ulteriormente la pressione arteriosa.
Antidepressivi triciclici/antipsicotici/narcotici
La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e taluni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici può provocare un’ulteriore diminuzione della pressione arteriosa (vedere paragrafo 4.4).
Simpaticomimetici
Gli agenti simpaticomimetici possono ridurre l’efficacia antiipertensiva degli ACE- inibitori.
Antidiabetici
Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE- inibitori e farmaci antidiabetici (insulina, agenti ipoglicemizzanti orali) può provocare un’eccessiva riduzione del glucosio nel sangue con rischio di ipoglicemia. La comparsa di tale fenomeno sembra essere più probabile durante le prime settimane di trattamento combinato e in pazienti con disfunzione renale.
Ciclosporina
Ciclosporina: aumenta il rischio di iperpotassiemia con ACE-inibitori.
Alcool
L’alcool potenzia l’effetto ipotensivo degli ACE-Inibitori.
Acido acetilsalicilico, trombolitici e beta-bloccanti
L’enalapril può essere somministrato con sicurezza in concomitanza ad acido acetilsalicilico (a dosaggi cardiologici), trombolitici e beta-bloccanti.
IDROCLOROTIAZIDE
I seguenti agenti possono interagire con i diuretici tiazidici se somministrati in concomitanza:
- Alcool, barbiturici e narcotici analgesici.
Può verificarsi un potenziamento dell’ipotensione ortostatica.
- Amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, corticosteroidi, corticotropina (ACTH) o lassativi stimolanti.
L’idroclorotiazide può intensificare lo squilibrio elettrolitico ed in particolare l’ipopotassiemia.
- Agenti ipoglicemizzanti (agenti orali e insulina).
Può essere necessario un adattamento posologico (vedere paragrafo 4.4).
- Sali di calcio e vitamina D.
È possibile l’aumento dei livelli di calcio nel siero a causa della diminuita escrezione quando somministrato contemporaneamente ai diuretici tiazidici.
- Glucosidi cardiaci.
Aumento della possibilità di intossicazione da digitale associata all’ipopotassiemia indotta dai tiazidici.
- Resine di colestiramina e colestipolo.
Queste possono rallentare o ridurre l’assorbimento di idroclorotiazide.
I diuretici sulfonamidici devono essere assunti almeno 1 ora prima oppure 4-6 ore dopo questi prodotti medicinali. Dosi singole di colestiramina o di colestipolo legano l’idroclorotiazide e ne riducono l’assorbimento nel tratto gastrointestinale rispettivamente dell’85 e 43 per cento.
- Amine pressorie (ad es. epinefrina).
È possibile una riduzione della reazione ai vasopressori ma mai ad un livello tale da precluderne l’utilizzo a priori.
- Inibitori della prostaglandin sintetasi.
In alcuni pazienti la somministrazione di un inibitore della prostaglandin sintetasi può ridurre gli effetti diuretici, natriuretici e antiipertensivi dei diuretici.
- Immunosoppressori, corticoidi sistemici, procainamide.
Ridotta conta leucocitaria, leucopenia.
- Agenti citostatici (ad es. ciclofosfamide, fluorouracile, metotrexato).
Aumentata tossicità del midollo osseo (in particolare granulocitopenia) dovuta alla ridotta escrezione renale di queste sostanze citotossiche causata dall’idroclorotiazide.
- Farmaci per il trattamento della gotta (ad es. allopurinolo, benzbromarone)
Potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio del farmaco per il trattamento della gotta visto che l’idroclorotiazide tende ad aumentare i livelli di acido urico.
- Prodotti medicinali associati a torsade de pointes.
In considerazione del rischio di ipopotassiemia si richiede cautela nella somministrazione concomitante di idroclorotiazide e prodotti medicinali associati a torsade de pointes, come alcuni antiaritmici, alcuni antipsicotici e altri farmaci noti per indurre torsade de pointes.
- Rilassanti non depolarizzanti della muscolatura scheletrica.
I tiazidici possono aumentare la sensibilità alla tubocurarina.
- Chimica clinica
L’idroclorotiazide può causare interferenza con il test diagnostico del bentiromide. I tiazidici possono diminuire i livelli sierici di PBI (iodio legato alle proteine) senza che vi siano segni di disturbi tiroidei.
ENALAPRIL E IDROCLOROTIAZIDE
Diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio
Gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dai diuretici. I diuretici risparmiatori di potassio (p.e. spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i surrogati del sale contenenti potassio possono provocare aumenti significativi delle concentrazioni sieriche di potassio, soprattutto in pazienti con ridotta funzionalità renale. Se l’uso concomitante dei farmaci sopra citati è ritenuto appropriato a causa di una ipopotassiemia accertata, essi devono essere impiegati con cautela e con frequenti controlli della potassiemia (vedere paragrafo 4.4).
Litio
Durante la somministrazione concomitante di litio ed ACE-inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicità. L’uso concomitante di diuretici tiazidici può aumentare il già alto rischio di tossicità da litio con gli ACE-inibitori. L’associazione di enalapril maleato e idroclorotiazide con il litio è pertanto sconsigliata, tuttavia se ritenuta necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio.
Farmaci antiinfiammatori non steroidei
La somministrazione cronica di FANS può ridurre l’effetto antiipertensivo di un ACE-inibitore.
È stato osservato che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull’aumento delle concentrazioni di potassio sierico, provocando in tal modo un deterioramento della funzionalità renale. Tali effetti sono generalmente reversibili. Raramente, potrebbe manifestarsi un’insufficienza renale acuta, specialmente nei pazienti con funzionalità renale compromessa, quali gli anziani o i pazienti disidratati. La somministrazione cronica di FANS può ridurre l’effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori. La somministrazione di FANS può ridurre gli effetti diuretici, natriuretici e antiipertensivi dell’idroclorotiazide.
Mezzi di contrasto iodati
Aumento del rischio di insufficienza renale acuta soprattutto dopo utilizzo di alte dosi di mezzi di contrasto iodati.
Gravidanza
Dati gli effetti dei singoli componenti in questo medicinale di combinazione in gravidanza, l’uso di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg è controindicato durante il 2° e il 3° trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’uso degli ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli ACE inibitori è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’evidenza epidemiologica relativa al rischio di teratogenicità in seguito ad esposizione agli ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con un comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.
È noto che nella donna l’esposizione alla terapia con ACE inibitori durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza induca tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere anche paragrafo 5.3).
Se dovesse verificarsi un’esposizione all’ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere strettamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).
Vi è un’esperienza limitata con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Studi sugli animali sono insufficienti.
L’idroclorotiazide attraversa la placenta. Sulla base del meccanismo farmacologico dell’azione di idroclorotiazide il suo utilizzo durante il secondo e il terzo trimestre può compromettere la perfusione feto-placentare e può causare effetti al feto e al neonato come ittero, squilibrio dei livelli elettrolitici e trombocitopenia.
L’idroclorotiazide non deve essere usato per edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia poiché può esserci il rischio di una diminuzione del volume del plasma e di ipoperfusione placentare, senza effetti benefici sul corso della malattia.
L’idroclorotiazide non deve essere utilizzato per ipertensione essenziale in donne incinte ad eccezione di rari casi dove non può essere usato altro trattamento.
Allattamento: limitati dati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno (vedere paragrafo 5.2). Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamente irrilevanti, l’uso di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici durante l’allattamento al seno non è raccomandato per i neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perchè non c’è abbastanza esperienza clinica. Nel caso di un neonato più grande, se ritenuto necessario per la madre che allatta al seno, Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici può essere assunto durante l’allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per la possibile comparsa di effetti avversi.
L’impiego di tiazidici da parte di madri che allattano al seno è stato associato ad una diminuzione o persino alla soppressione della secrezione lattica.
Sono stati osservati anche ipersensibilità agli agenti sulfonamidico-simili, ipopotassiemia e ittero nucleare.
Non sono disponibili dati che suggeriscano che Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg abbia influenza sulla capacità di guidare o usare macchinari. Durante la guida di veicoli o l’uso di macchinari, deve essere tenuto presente che si possono occasionalmente manifestare vertigini o affaticamento.
Gli effetti indesiderati più frequentemente segnalati sono stati vertigini ed affaticamento. Si trattava solitamente di reazioni lievi, che in genere non hanno reso necessaria l’interruzione della terapia.
ENALAPRIL
| Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100; <1/10 | Non comune (≥ 1/1.000; <1/100) | Raro (≥ 1/10.000; <1/1.000 |
Patologie cardiache | | disritmia, angina pectoris, tachicardia | infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare*, possibilmente secondario ad ipotensione eccessiva in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | anemia (inclusa anemia aplastica e emolitica) | neutropenia, diminuzione dei livelli di emoglobina, diminuzione dei livelli di ematocrito, trombocitopenia, agranulocitosi, mielosoppressione, pancitopenia, linfoadenopatia |
Patologie del sistema nervoso | vertigine | sincope, mal di testa | sonnolenza, parestesia | |
Patologie dell’occhio | visione offuscata | | | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | | vertigini, tinnito | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | tosse | dispnea | rinorrea, mal di gola e raucedine, broncospasmo/asma | infiltrati polmonari, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila |
Patologie gastrointestinali | nausea | diarrea, dolore addominale, disgeusia | ileo, pancreatite, vomito, dispepsia, stipsi, anoressia, irritazioni gastriche, xerostomia, ulcera ventricolare | stomatite/ulcere aftose, glossite |
Patologie renali ed urinarie | | | disfunzione renale, insufficienza renale, proteinuria | oliguria |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | esantema, ipersensibilità /edema angioneurotico: è stato segnalato edema angioneurotico del viso, delle estremità, delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.4) | diaforesi, prurito, orticaria, alopecia, arrossamento del viso | eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica, pemfigo, eritroderma. È stato riportato un complesso sintomatologico chepuò includere alcune o tutte le seguenti condizioni: febbre, sierosite, vasculite, mialgia/miosite, artralgia/artrite, positività per gli anticorpi antinucleo (ANA), VES elevata, eosinofilia e leucocitosi. Possono verificarsi esantema, fotosensibilità o altre manifestazioni dermatologiche |
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo | | | miospasmo | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | ipercaliemia, aumento della creatinina sierica | anoressia, ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4), aumento del contenuto di urea nel sangue, iponatremia | |
Patologie vascolari | | ipotensione (inclusa ipotensione ortostatica) | vampate, ipotensione ortostatica | Syndrome di Raynaud |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia | affaticamento, dolore toracico | malessere, febbre | |
Disturbi del sistema immunitario | | | | malattie autoimmuni |
Patologie epatobiliari | | | | insufficienza epatica, epatite - epatocellulare o colestatica, epatite inclusa necrosi, colestasi (compreso ittero), aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina sierica |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | | | impotenza | ginecomastia |
Disturbi psichiatrici | | depressione | insonnia, agitazione, confusione | sogni anormali, disturbi del sonno. |
* Il numero delle incidenze era comparabile a quelle del placebo e ai gruppi di controllo attivo negli studi clinici
IDROCLOROTIAZIDE
La frequenza di tutti gli effetti indesiderati riportati sotto non è nota (non può essere stimata dai dati disponibili)
Gli effetti indesiderati riportati per l’idroclorotiazide comprendono:
Patologie cardiache:
Aritmia cardiaca
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, anemia emolitica, depressione del midollo osseo
Patologie del sistema nervoso:
Parestesia, sensazione di testa leggera
Patologie dell’occhio:
Xantopsia, transitorio offuscamento della visione
Patologie dell’orecchio e del labirinto:
Vertigini
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Distress respiratorio (tra cui polmonite ed edema polmonare)
Patologie gastrointestinali:
Irritazione gastrica, diarrea, stipsi, pancreatite
Patologie renali e urinarie:
Disfunzione renale, nefrite interstiziale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Reazioni di fotosensibilità, rash, reazioni cutanee lupus eritematosus-simili, riattivazione di un lupus eritematosus cutaneo, orticaria, necrolisi epidermica tossica
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Spasmi muscolari
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Diminuzione dell’appetito, anoressia, iperglicemia, glicosuria, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (tra cui iponatremia e ipopotassiemia), aumento di colesterolo e trigliceridi
Infezioni e infestazioni:
Sialoadenite
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Febbre, debolezza
Patologie del sistema immunitario:
Reazioni anafilattiche
Patologie epatobiliari:
Ittero (ittero colestatico intraepatico)
Disturbi psichiatrici:
Agitazione, depressione, disturbi del sonno
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Non sono disponibili specifiche informazioni circa il trattamento di un sovradosaggio di Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg.
Enalapril
Gli effetti a tutt’oggi segnalati che meglio evidenziano un sovradosaggio di enalapril maleato sono grave ipotensione, insorgente circa 6 ore dopo l’ingestione delle compresse, con concomitante blocco del sistema renina-angiotensina, e stupore.
I sintomi associati ad un sovradosaggio di ACE-inibitori sono - tra altri - shock circolatorio, squilibrio elettrolitico, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, vertigini, ansia e tosse. Dopo l’assunzione di rispettivamente 300 e 440 mg di enalapril sono state osservate concentrazioni di enalapril nel siero da 100 a 200 volte più alte rispetto a quanto solitamente riscontrato dopo la somministrazione di dosi terapeutiche.
Idroclorotiazide
I sintomi oggettivi e soggettivi più comunemente osservati sono caratterizzati dal calo di elettroliti (ipopotassiemia, ipocloremia, iponatriemia) e da deidratazione a causa dell’eccessiva diuresi. Se il paziente è stato inoltre trattato con digitale, l’ipopotassiemia può aggravare le aritmie cardiache.
Il trattamento è sintomatico e di supporto. Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici deve essere sospeso ed il paziente attentamente monitorato. Il trattamento suggerito include l’induzione del vomito, la somministrazione di carbone attivo e la somministrazione di lassativi e/o l’esecuzione di una lavanda gastrica se l’ingestione delle compresse si è verificata in tempi recenti. Qualunque tipo di disidratazione, gli squilibri nel bilancio idro-elettrolitico e l’ipotensione devono essere opportunamente trattati. L’enalaprilato può essere eliminato dalla circolazione sanguigna tramite emodialisi (vedere 4.4). Non è stato stabilito quanto idroclorotiazide venga rimosso.
Gruppo farmacoterapeutico: ACE - inibitori, associazioni. Codice ATC: C09BA02
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici è una formulazione con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (enalapril) ed un diuretico (idroclorotiazide).
L’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) è una peptidilpeptidasi che catalizza la conversione dell’angiotensina I nella sostanza ad azione pressoria, angiotensina II.
Dopo l’assorbimento, l’enalapril viene idrolizzato ad enalaprilato, che inibisce l’ACE. L’inibizione dell’ACE provoca una riduzione dell’angiotensina II nel plasma che conduce ad un aumento di attività della renina plasmatica (per inibizione del meccanismo di feedback negativo del rilascio di renina) e ad una ridotta secrezione di aldosterone.
L’ACE è identico alla chininasi II. Ecco perchè enalapril può anche bloccare la degradazione della bradichinina, un potente peptide ad azione vasodilatatrice. Non è stato ancora chiarito come questo possa influenzare l’effetto terapeutico di enalapril. Sebbene il meccanismo che consente all’enalapril di abbassare la pressione sanguigna sia fondamentalmente attribuito alla soppressione del sistema renina-angiotensina.-aldosterone, che è particolarmente importante per la regolazione della pressione sanguigna, l’ enalapril ha dimostrato di avere un’efficacia antipertensiva persino in pazienti ipertesi con bassi livelli di renina.
L’idroclorotiazide è un farmaco diuretico e antipertensivo in grado di aumentare l’attività della renina plasmatica. Gli effetti antiipertensivi delle due sostanze sono additivi e persistono solitamente per 24 ore. La percentuale di pazienti ipertesi che hanno risposto soddisfacentemente a Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici è maggiore rispetto a quella dei pazienti con risposta soddisfacente a una delle due sostanze attive, quando somministrata separatamente.
L’enalapril contenuto in Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici riduce solitamente la perdita di potassio dovuta all’idroclorotiazide.
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Enalapril
Assorbimento
L’enalapril somministrato per via orale è rapidamente assorbito, e le sue massime concentrazioni nel siero sono raggiunte entro 1 ora. In base alla quantità nelle urine il rapporto di assorbimento dell’enalapril a seguito di ingestione orale equivale a 60-70%.
L’assorbimento di enalapril non è influenzato dalla presenza di alimenti a livello del tratto gastrointestinale.
A seguito dell’assorbimento l’enalapril viene rapidamente ed ampiamente idrolizzato in enalaprilato, un potente ACE- inibitore. La massima concentrazione sierica di enalaprilato si raggiunge entro 3-4 ore dalla somministrazione orale di enalapril. Il grado di assorbimento e idrolisi dell’enalapril è lo stesso per dosaggi diversi compresi nell’ambito terapeutico consigliato.
Eliminazione
L’enalapril viene escreto prevalentemente per via renale. I principali componenti rilevabili nelle urine sono enalaprilato, che costituisce circa il 40% della dose, ed enalapril non modificato. A prescindere dalla conversione in enalaprilato non vi sono segnali di considerevole metabolismo dell’enalapril. Il profilo della concentrazione sierica dell’enalaprilato mostra un’estesa fase terminale, probabilmente associata al legame del farmaco con ACE. In persone con funzionalità renale nella norma la concentrazione sierica steady- state dell’enalaprilato viene raggiunta al quarto giorno di trattamento con l’enalapril somministrato una volta al giorno. L’emivita effettiva (dopo accumulo) dopo dosi multiple di enalapril è di 11 ore.
Popolazioni speciali
L’idrolisi di enalapril nel metabolita attivo può risultare ritardata nei pazienti cirrotici.
L’esposizione ad enalapril ed enalaprilato è aumentata in pazienti con insufficienza renale. In pazienti con clearance della creatinina 40-60 ml/min, l’AUC di enalaprilato allo stadio stazionario è risultata di circa due volte maggiore rispetto a pazienti con funzione renale normale dopo somministrazione di 5 mg una volta al giorno. In caso di grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min) l’AUC è aumentata di circa 8 volte e l’emivita effettiva dell’enalaprilato dopo dosi multiple è risultata prolungata. L’enalaprilato può essere rimosso dalla circolazione generale attraverso emodialisi.
Allattamento: dopo una singola dose orale di 20 mg in cinque donne postparto, il valore medio del picco di enalapril nel latte era di 1.7 mcg/L (intervallo da 0,54 a 5,9 mcg) dopo 4-6 ore dalla dose. Il valore medio del picco di enalaprilat era di 1,7 mcg/L (intervallo da 1,2 a 2,3 mcg/L); i picchi si verificavano in momenti diversi nel periodo di 24 ore. Usando i dati del livello di picco nel latte, la quantità massima ingerita stimata da un neonato allattato esclusivamente al seno sarebbe circa 0.16% della dose materna aggiustata per il peso. Una donna che aveva preso una dose orale di enalapril di 10 mg al giorno per 11 mesi aveva livelli di picco di enalapril nel latte di 2 mcg/L 4 ore dopo la dose e livelli di picco di enalaprilat di 0,75 mcg/L circa 9 ore dopo la dose. La quantità totale di enalapril e enalaprilat dosata nel latte durante il periodo di 24 ore era di 1,44 mcg/L e 0,63 mcg/L rispettivamente. I livelli di enalaprilat nel latte erano irrilevabili (< 0,2 mcg/L) 4 ore dopo una singola dose di 5 mg di enalapril in una madre e di 10 mg in due madri; i livelli di enalapril non erano determinati.
Idroclorotiazide
Assorbimento
La biodisponibilità dell’idroclorotiazide è del 60-80%. La concomitante assunzione di cibo aumenta in qualche modo l’assorbimento (circa del 15%).
Distribuzione
L’idroclorotiazide passa la barriera placentare ma non la barriera emato-encefalica.
Biotrasformazione/eliminazione
L’emivita plasmatica va da 5.6 ore a 14.8 ore. L’idroclorotiazide non viene metabolizzato ma viene rapidamente eliminato per via renale. Almeno il 61% della dose orale viene eliminata immodificata entro le 24 ore.
Popolazioni speciali
L’emivita nei pazienti con funzionalità renale compromessa risulta prolungata.
Enalapril - Idroclorotiazide
Assorbimento
La co-somministrazione di enalapril e idroclorotiazide a dosaggi diversi non ha effetto, se non lieve, sulla biodisponibilità di queste due sostanze. La compressa di associazione equivale sotto il profilo biologico alla somministrazione concomitante delle due sostanze separate.
I dati preclinici di sicurezza non mettono in rilievo rischi speciali per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dose ripetuta, genotossicità e potenziale cancerogeno. Studi di tossicità riproduttiva suggeriscono che l’enalapril non ha effetti sulla fertilità e sulla performance riproduttiva nel ratto e non è teratogeno. In uno studio in cui il farmaco è stato somministrato a ratti femmina prima dell’accoppiamento fino alla gestazione, si è verificato un aumento nel tasso di decessi nella prole durante l’allattamento. È stato dimostrato che il composto attraversa la barriera placentare ed è escreto nel latte materno. Gli ACE inibitori, come classe, hanno mostrato indurre effetti indesiderati sulla fase più tardiva dello sviluppo fetale, che risulta in morte fetale e difetti congeniti, che hanno influenza in modo particolare sulle ossa del cranio. Sono stati anche riportati fetotossicità, ritardo della crescita intrauterina e dotto arterioso pervio. Queste anomalie dello sviluppo si pensa possano essere in parte dovute all’azione diretta degli ACE inibitori sul sistema renina-angiotensina fetale ed in parte dovuti all’ischemia derivante dall’ipotensione materna e dalla diminuzione del flusso sanguigno nella placenta fetale e apporto di ossigeno/nutrienti al feto.
Croscarmellosa sodica, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais pregelatinizzato, sodio bicarbonato, Indigotina (E132).
Non pertinente
24 mesi
Conservare nella confezione originale. Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Imballaggio in blister, OPA/Al/PVC/Al contenente 10, 14, 20, 28, 30, 40, 50, 56, 60, 70, 80, 90, 98, 100, 112, 200, 250, 500 o 1000 compresse.
Contenitore in polipropilene con essiccante contenente 100, 200, 250, 500 o 1000 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna particolare istruzione.
EG S.p.A. Via D. Scarlatti, 31 - 20124 Milano
Italia
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 10 cpr in blister AIC n. 037382013/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 14 cpr in blister AIC n. 037382025/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 20 cpr in blister AIC n. 037382037/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 28 cpr in blister AIC n. 037382049/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 30 cpr in blister AIC n. 037382052/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 40 cpr in blister AIC n. 037382064/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 50 cpr in blister AIC n. 037382076/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 56 cpr in blister AIC n. 037382088/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 60 cpr in blister AIC n. 037382090/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 70 cpr in blister AIC n. 037382102/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 80 cpr in blister AIC n. 037382114/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 90 cpr in blister AIC n. 037382126/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 98 cpr in blister AIC n. 037382138/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 100 cpr in blister AIC n. 037382140/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 112 cpr in blister AIC n. 037382153/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 200 cpr in blister AIC n. 037382165/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 250 cpr in blister AIC n. 037382177/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 500 cpr in blister AIC n. 037382189/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 1000 cpr in blister AIC n. 037382191/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 100 cpr (PP) AIC n. 037382203/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 200 cpr (PP) AIC n. 037382215/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 250 cpr (PP) AIC n. 037382227/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr, 500 cpr (PP) AIC n. 037382239/M
Enalapril + Idroclorotiazide Eurogenerici 20 mg/6 mg cpr,1000 cpr (PP) AIC n. 037382241/M
21 Novembre 2007/16 Luglio 2008
Gennaio 2010