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ETA BIOCORTILEN
100 ml contengono:
Desametasone fosfato disodico g 0,150 - Neomicina solfato g 0,500 pari a Neomicina base g 0,320.
Per gli eccipienti vedere 6.1
Collirio, soluzione
Trattamento delle congiuntiviti allergiche, primaverili ed infettive; blefariti; blefarocongiuntiviti; cheratiti; lesioni da agenti termici e chimici.
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Una o due gocce da instillare nel fornice congiuntivale tre - quattro volte al dì o secondo prescrizione medica.
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco.
Ipersensibilità verso qualsiasi componente della preparazione.
I corticosteroidi sono controindicati in pazienti affetti da ipertensione endoculare e da Herpes simplex e la maggior parte delle altre malattie da virus della cornea in fase ulcerativa acuta, salvo associazione con chemioterapici specifici per il virus erpetico; in quest’ultimo caso essi possono favorire l’aggravamento della malattia con opacizzazione irreversibile della cornea; congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (test fluoresceina +). Le tubercolosi e le micosi dell’occhio. Le oftalmie purulente acute, le congiuntiviti purulente. Le blefariti purulente ed erpetiche che possono essere mascherate o aggravate dai corticosteroidi. Orzaiolo.
Nelle cheratiti erpetiche se ne sconsiglia l’uso, che può essere eventualmente consentito sotto stretta sorveglianza dell’oculista.
Gli steroidi per uso topico non vanno utilizzati nelle lesioni o abrasioni corneali: essi infatti ritardano la guarigione dei tessuti lesi favorendo l’insorgenza e la diffusione di eventuali infezioni.
Utilizzare con cautela nelle patologie accompagnate da assottigliamento corneale.
Pazienti sensibili alla Neomicina possono manifestare reazioni crociate se esposti al contatto con altri antibiotici aminoglicosidici.
L'uso prolungato di antibiotici topici può condurre alla crescita di microrganismi non sensibili agli stessi.
Nel caso in cui non si verificasse, in un ragionevole intervallo di tempo, un evidente miglioramento clinico con l’uso del prodotto o se si verificassero manifestazioni di sensibilizzazione ai componenti farmacologici, occorre sospendere il trattamento ed intraprendere una terapia adeguata.
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo tempo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Esso va quindi tenuto lontano dalla portata dei bambini. Non deve essere comunque impiegato nei bambini sotto i tre anni di età.
L’uso, soprattutto se prolungato, di corticosteroidi può determinare un aumento della pressione intraoculare. Si consiglia pertanto di controllare la pressione intraoculare qualora si utilizzino corticosteroidi per più di due settimane. Poiché i corticosteroidi favoriscono anche l’insorgenza di cataratta, è consigliabile non farne uso per lunghi periodi di tempo. Particolare attenzione occorre prestare alle patologie accompagnate da assottigliamento corneale.
La somministrazione topica di corticosteroidi a pazienti affetti da congiuntivite batterica, virale o fungina, può mascherare i segni della progressione dell’infezione.
Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
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La Neomicina può dar luogo a manifestazioni di ipersensibilità crociata con altri aminoglicosidi.
Nelle donne in gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Non esistono controindicazioni.
La somministrazione topica di Neomicina può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione cutanea. I soggetti sensibili a questo antibiotico possono manifestare reazioni crociate se esposti al contatto con altri aminoglicosidi.
Se ciò dovesse accadere è opportuno sospendere il trattamento e ricorrere ad una terapia adeguata.
Questa specialità medicinale contiene tiomersale (un composto organomercuriale) come conservante e, quindi, possono verificarsi reazioni di sensibilizzazione (vedi sezione 4.3)
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Non sono mai stati segnalati casi di sovradosaggio.
Il Desametasone sodio fosfato è un corticosteroide dotato di una intensa attività antinfiammatoria pari a 25 volte quella dell’Idrocortisone. Come tutti i farmaci corticosteroidi l’attività antiflogistica si esplica principalmente per inibizione della liberazione dell’Acido arachidonico precursore dei più importanti mediatori della flogosi, le prostaglandine ed i leucotrieni. Lo steroide agisce inducendo la sintesi di una proteina, la Lipomodulina che inibisce a sua volta l’azione dell’enzima deputato alla liberazione dell’Acido arachidonico, la fosfolipasi A2.
La Neomicina è un antibiotico aminoglicosidico costituito da un complesso di antibiotici il più attivo dei quali è la Neomicina B. E’ attiva sui bacilli Gram - e sui cocchi e bacilli Gram +. verso i quali esplica un effetto battericida, determinando errori nella traduzione dell’mRNA e quindi l’inserimento di aminoacidi sbagliati nella catena polipeptidica in formazione.
La resistenza batterica insorge raramente e comunque è di tipo cromosomiale ed extracromosomiale.
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I corticosteroidi raggiungono in genere concentrazioni intraoculari terapeutiche dopo instillazione nel sacco congiuntivale. Il grado di penetrazione dipende comunque dalle caratteristiche molecolari e dalla forma chimica.
Gli aminoglicosidi sono cationi polari; vengono quindi poco assorbiti dal tratto gastrointestinale ed escreti per via renale.
La somministrazione orale o per via rettale, infatti, determina un assorbimento inferiore all'1%.
Gli aminoglicosidi vengono rapidamente assorbiti nelle sedi di iniezione intramuscolare. Le concentrazioni plasmatiche massime si raggiungono entro 30 - 90 minuti e sono comparabili a quelle che si osservano 30' dopo una infusione endovenosa di uguale dose effettuata in 30 minuti.
Le concentrazioni degli aminoglicosidi nelle secrezioni e nei tessuti sono molto basse. Concentrazioni elevate vengono rilevate a livello renale e nell'orecchio interno. Nella bile le concentrazioni plasmatiche si aggirano intorno al 30% di quelle plasmatiche.
Le concentrazioni di antibiotico rilevabili a livello di liquido cefalorachidiano sono molto basse.
La DL50 della Neomicina nel topo è di 250 - 350 mg/Kg per via sottocutanea e di 3.000 mg/Kg per via orale. La Neomicina per via topica è ben tollerata e solo raramente determina reazioni allergiche.
I dati in nostro possesso confermano l’ottima tollerabilità del preparato.
Borace - Sodio cloruro - Tiomersal - Acqua purificata.
Nessuna.
A confezionamento integro: 24 mesi.
Dopo la prima apertura: 30 giorni.
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C
Flacone in vetro ambra della capacità di 3 ml
1) Rimuovere la capsula in alluminio tirando il dischetto centrale prima verso l’alto poi verso l’esterno e in basso, seguendo le intaccature.
2) Togliere il tappo dal flacone ed inserire il contagocce.
3) Dopo aver tolto il tappino di protezione del contagocce, capovolgere il flacone ed instillare premendo.
S.I.F.I. S.p.A. - Sede legale: Via Ercole Patti, 36 – 95020 Lavinaio – Aci S. Antonio (CT)
018804031
Giugno 2000
Febbraio 2004