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ETHRANE
100 g di liquido contengono:
Enflurane (2-cloro-1,1,2 trifluoroetil-difluorometil etere) 99,9 g
Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Liquido per inalazione.
Ethrane è indicato per ottenere l'induzione ed il mantenimento nell'anestesia generale.
Ethrane è anche indicato per il taglio cesareo benchè i dati ottenuti non consentono di consigliare il suo uso nelle altre pratiche di anestesia ostetrica.
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Ethrane può essere somministrato impiegando vaporizzatori appositamente costruiti e calibrati per erogare Ethrane.
Se si vogliono usare vaporizzatori a saturazione non calibrati, la Abbott SpA è a disposizione per tutte le informazioni necessarie.
Premedicazione: La premedicazione deve essere effettuata tenendo conto della necessità del singolo paziente e del fatto che in seguito alla somministrazione di Ethrane le secrezioni sono lievemente stimolate e la frequenza cardiaca rimane costante. E' facoltativo l'uso di farmaci anticolinergici.
Induzione: L'induzione può essere ottenuta somministrando Ethrane con ossigeno puro od in combinazione con una miscela di ossigeno e protossido di azoto.
Per provocare la perdita di coscienza può essere usata anche una dose ipnotica di un barbiturico ad azione breve.
Si consiglia di iniziare la fase dell'induzione con Ethrane alla concentrazione dello 0,5% e di aumentare gradualmente di altri 0,5% ogni pochi atti respiratori fino a raggiungere il livello dell'anestesia chirurgica.
La concentrazione a questo livello deve essere inferiore al 4%.
Mantenimento: I livelli di anestesia chirurgica possono essere mantenuti con concentrazioni di Ethrane allo 0,5-2%.
Con questo dosaggio si ha un'azione miorilassante adeguata per l'esecuzione di interventi chirurgici a livello addominale. Se è necessaria un'azione miorilassante più accentuata, si possono somministrare dosi supplementari di miorilassanti.
Per mantenere i valori delle pCO2 arteriosa a valori medi di 35-45 mm/Hg è preferibile la semplice ventilazione all'iper o ipoventilazione, in modo da ridurre una possibile eccitazione del S.N.C.
In assenza di altre complicazioni, i livelli di pressione arteriosa durante il mantenimento sono in funzione inversa alla concentrazione di Ethrane .
Un'eccessiva caduta della pressione arteriosa (a meno che non sia dovuta all'ipovolemia) può essere causata da un piano profondo di anestesia e in ogni caso deve essere corretta mediante un alleggerimento del livello di anestesia.
Risveglio: La concentrazione di Ethrane può essere ridotta allo 0,5% verso la fine dell’intervento chirurgico o sospesa all’inizio della sutura chirurgica. Cessata la somministrazione dell’anestetico, il sistema respiratorio del paziente è lavato diverse volte con O2 al 100% fino ad ottenere il completo risveglio.
Ethrane non dovrebbe essere somministrato a tutti i pazienti con ipersensibilità verso gli anestetici alogenati o che hanno avuto un episodio di alterazione febbrile di eziologia sconosciuta dopo la somministrazione di altri agenti anestetici alogenati o ipersensibilità verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Generalmente controindicato in gravidanza o durante l'allattamento e in pazienti con turbe convulsive (vedi sezione 4.4).
Ethrane è anche controindicato in pazienti con nota o sospetta predisposizione genetica all’ipertermia maligna.
Poichè i livelli di anestesia possono subire facilmente e rapidamente variazioni, devono essere usati solamente vaporizzatori che erogano con una certa precisione quantità stabilite di anestetico.
E' utile accertare che non esistano danni od insufficienza funzionale del fegato e rene. Non è stato ancora chiarito il problema di un supposto nesso causale fra ripetute anestesie con Ethrane ed insorgenza di danni epatici. Fino a che non si disporrà di dati sicuri si dovrà evitare di sottoporre ad ulteriori anestesie con Ethrane quei pazienti che dopo la somministrazione di Ethrane abbiano accusato febbre di non accertata origine o ittero.
Ipertermia maligna:
In soggetti predisposti, gli anestetici inalatori, incluso enflurane, potrebbero provocare uno stato ipermetabolico della muscolatura scheletrica con aumentata richiesta di ossigeno e la conseguente sindrome clinica conosciuta come ipertermia maligna.
La sindrome clinica dell'ipertermia maligna comprende rigidità muscolare, tachicardia, tachipnea, cianosi, aritmie e pressione arteriosa instabile. Alcuni di questi segni non specifici possono anche presentarsi durante un'anestesia leggera, ipossia acuta, ipercapnia e ipovolemia.
L’aumento del metabolismo in generale può tradursi nella presenza di un innalzamento della temperatura corporea (che potrebbe aumentare rapidamente, precocemente o tardivamente in base al caso, ma spesso non rappresenta il primo segno della comparsa di un metabolismo accelerato) ed in un aumentato impiego del sistema di adsorbimento di CO2 (canestro surriscaldato). La PaO2 e il pH possono diminuire e si possono manifestare iperpotassiemia e deficit di basi.
Il trattamento dell'ipertermia maligna consiste nella sospensione dell'anestetico inalatorio, la somministrazione I.V. di dantrolene sodico e l’attuazione di una terapia di supporto.
Tale terapia impone l’adozione di tutte le misure più idonee a ripristinare una normale temperatura corporea, il supporto respiratorio e circolatorio in base alle esigenze e la gestione degli squilibri idro-elettrolitici-acido-base. (Consultare le informazioni fornite nel foglietto illustrativo sul dantrolene sodico per via endovenosa al fine di disporre di ulteriori informazioni sulla gestione del paziente).
Un eventuale danno renale potrebbe presentarsi in tempi successivi, e il flusso urinario dovrebbe essere supportato, quando possibile.
L’uso di agenti anestetici inalatori è stato associato a rari casi di aumento dei livelli sierici di potassio che hanno provocato aritmie cardiache ed il decesso di pazienti in età pediatrica durante il decorso postoperatorio.
I pazienti affetti da malattia neuromuscolare latente o conclamata, in particolare dalla distrofia muscolare di Duchenne, sembrano essere maggiormente vulnerabili. L’uso concomitante di succinilcolina è stato associato alla maggior parte di questi casi, ma non a tutti. Questi pazienti hanno presentato anche aumenti significativi dei livelli sierici di creatinchinasi ed in alcuni casi, sono state registrate modificazioni di valori delle urine corrispondenti ad un quadro di una mioglobinuria. Nonostante le analogie che tale quadro clinico presenti con l’ipertermia maligna, nessuno di questi pazienti ha manifestato segni e sintomi di rigidità muscolare o della presenza di uno stato ipermetabolico. Si raccomanda un intervento precoce e aggressivo per il trattamento dell’iperkaliemia e dell’aritmia resistente, in quanto esso rappresenta una valutazione conseguente per la malattia neuromuscolare latente.
Ethrane provoca variazioni del tracciato EEG simili a quelle di tutti gli agenti anestetici per inalazione.
Un approfondimento del piano di anestesia con Ethrane oltre il dosaggio consigliato può produrre una alterazione dell'EEG caratterizzato da un tracciato con complessi di onde acuminate ad alto voltaggio ed elevata frequenza intervallati da periodi di silenzio elettrico.
Questo tracciato è stato associato talvolta all'attività motoria che, quando avviene, consiste generalmente in spasmo muscolare o clonico di vari gruppi muscolari. Questa attività motoria è autolimitante e può essere interrotta mediante la diminuzione della concentrazione dell'anestetico.
L'Ethrane non dovrebbe essere utilizzato in pazienti con turbe convulsive.
Questo tracciato EEG, associato a profonda anestesia, può essere aggravato dalla iperventilazione e dalla conseguente caduta della pCO2 arteriosa.
Il tracciato suddetto serve come avvertimento di un eccessivo approfondimento del piano di anestesia.
La regolazione della tecnica di anestesia, consistente in una diminuzione del dosaggio e/o della frequenza respiratoria, provoca l'arresto dell'attività motoria.
Un controllo immediato può essere ottenuto mediante la somministrazione in dose unica di una piccola quantità di miorilassanti.
Lo studio del flusso ematico e del metabolismo cerebrale in volontari sani, durante le variazioni del tracciato EEG, non ha dimostrato l'esistenza di ipossia cerebrale ed il risveglio è apparso normale.
Ethrane dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti che siano considerati sensibili alle stimolazioni corticali prodotte da questo farmaco.
Sono stati segnalati casi isolati di aumenti dei livelli di carbossiemoglobina con l'uso di agenti anestetici alogenati quali: desflurane, enflurane ed isoflurane.
Non si sono prodotte significative concentrazioni di monossido di carbonio quando sono stati usati normali adsorbenti idratati.
Si raccomanda di fare attenzione nel seguire le istruzioni dei produttori di adsorbenti di CO2.
Sono stati riportati rari episodi di estremo calore, fumo e/o fuoco spontaneo nel circuito dell’anestesia durante una anestesia generale effettuata con farmaci di questa classe in concomitanza all’uso di adsorbenti della CO2 disidratati, in modo particolare quelli contenenti idrossido di potassio (es. Baralyme). Qualora il medico sospetti che l’adsorbente della CO2 possa essere disidratato, dovrebbe sostituirlo prima della somministrazione di Enflurane. L’indicatore dello stato di idratazione della maggior parte degli adsorbenti della CO2 non necessariamente vira di colore in seguito a disidratazione. Inoltre, la mancanza di una significativa variazione di colore non dovrebbe essere considerata come certezza di una adeguata idratazione. Gli adsorbenti della CO2 dovrebbero essere sostituiti routinariamente indipendentemente dallo stato dell’indicatore.
E’ stato segnalato che se Ethrane interagisce con il filtro a idrossido di bario o a calce non perfettamente idratato si assiste alla formazione di monossido di carbonio. L’inalazione di monossido di carbonio determina, nei pazienti esposti, livelli elevati di carbossiemoglobina; quest’ultima risulta tossica a basse concentrazioni e non facilmente rilevabile con i comuni sistemi di monitoraggio, quale la pulsiossimetria.
Ogni qualvolta un paziente sottoposto ad anestesia in circuito chiuso con il prodotto sviluppi un’ipossia non correggibile con i comuni mezzi terapeutici, risulta opportuna una misurazione diretta della carbossiemoglobina. Ogni precauzione va inoltre presa per evitare la disidratazione del filtro a calce.
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L'azione di rilassanti non depolarizzanti è potenziata dall'Ethrane, cosicchè dovrebbero essere usate quantità inferiori dell'usuale di tali farmaci in concomitanza con la somministrazione di Ethrane.
La concomitante somministrazione di adrenalina per via sub-cutanea, topica, o per via iniettiva e di Ethrane può dar luogo ad aritmie cardiache; si eviti quindi la somministrazione endovenosa di adrenalina.
Evitare l'uso concomitante di Ethrane con antidepressivi triciclici specialmente se presente una storia di convulsioni o quando sono necessarie iperventilazione o elevate concentrazioni di anestetico.
Poichè non vi è un'adeguata esperienza sugli effetti di Ethrane nella donna gravida, non è stata dimostrata l'innocuità dell'anestetico in gravidanza.
Allattamento: non è noto se ethrane è escreto nel latte materno pertanto particolare attenzione deve essere prestata quando ethrane è somministrato ad una donna che allatta.
Concentrazioni elevate determinano rilasciamento uterino.
Trattandosi di un anestetico la capacità di guida e dell'uso di macchine è naturalmente ridotta a zero.
Un eccessivo approfondimento del piano di anestesia, in particolare con l'iperventilazione, può provocare attività motoria che si manifesta sotto forma di movimenti tonico-clonici. Durante l'induzione si è osservata l'insorgenza di ipotensione e talvolta depressione respiratoria ed ipossia; tali effetti però ritornarono ai livelli normali all'atto dello stimolo chirurgico. L'incidenza di nausea e vomito nella fase del risveglio è risultata minore rispetto alla maggior parte degli agenti anestetici per inalazione. Occasionalmente si possono verificare casi di vomito o singhiozzo, brividi.
In rari casi sono state osservate aritmie transitorie.
In alcuni casi, in seguito alla somministrazione di Ethrane, si è osservato un lieve aumento della concentrazione sierica di glucosio e questa eventualità deve essere presa in considerazione quando Ethrane è somministrato a pazienti diabetici.
E' stato osservato un aumento della conta dei globuli bianchi. Non è stato comunque determinato se ciò dipenda dall'uso di Ethrane o dallo stimolo chirurgico.
E’ stata osservata l’insorgenza di lesioni epatiche inattese, comprese le disfunzioni epatiche.
Raramente, l’anestesia indotta con enflurane può essere seguita dalla presenza di un danno epatico lieve, moderato o grave di etiologia sconosciuta o dall’insorgenza di un’insufficienza epatica. Ci sono state rare segnalazioni post-marketing di necrosi epatica associate all’uso di potenti anestetici volatili incluso Ultane® Sevoflurane.
Le transaminasi possono risultare aumentate e possono essere trovate le prove istologiche del danno. Le alterazioni istologiche non sono né uniche né conformi. In svariati casi, non è stato possibile escludere che enflurane sia stato la causa del danno o abbia rappresentato la causa che contribuisca alla comparsa del danno epatico. L’incidenza di questa inspiegabile epatotossicità a seguito di somministrazione di enflurane non è nota, ma sembra essere rara e non dose-correlata.
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Concentrazioni elevate determinano rilasciamento uterino.
In caso di iperdosaggio occorre sospendere la somministrazione dell'anestetico, controllare la pervietà delle vie respiratorie ed iniziare la ventilazione assistita o controllata con ossigeno puro, come richiedono le circostanze.
Un approfondimento del piano di anestesia con Ethrane oltre il dosaggio consigliato può produrre una alterazione dell'EEG caratterizzato da un tracciato con complessi di onde acuminate ad alto voltaggio ed elevata frequenza intervallati da periodi di silenzio elettrico.
Questo tracciato è stato associato talvolta all'attività motoria che, quando avviene, consiste generalmente in spasmo muscolare o clonico di vari gruppi muscolari. Questa attività motoria è autolimitante e può essere interrotta mediante la diminuzione della concentrazione dell'anestetico.
Categoria farmacoterapeutica: Anestetici generali
Codice ATC: N01AB04.
Ethrane è un anestetico per inalazione dotato di notevole stabilità e non infiammabile. La concentrazione minima alveolare è:
Uomo (con solo 02) 1,68
Uomo (con il 70% di N2O) 0,56 (Stim.)
In seguito alla somministrazione di Ethrane si osserva una minima stimolazione delle secrezioni salivari o bronchiali: inoltre i riflessi faringei e laringei sono rapidamente depressi, semplificando così l'intubazione tracheale.
Come avviene per gli altri anestetici alogenati, il volume corrente diminuisce con l'approfondimento del piano di anestesia.
Tuttavia, diversamente da quanto avviene per gli altri anestetici generali, la frequenza respiratoria rimane costante o diminuisce solo leggermente. Ethrane, diversamente agli altri alogenati, produce il classico “sospiro”.
Durante la fase dell'induzione si ha una diminuzione della pressione arteriosa, tuttavia essa ritorna pressochè normale in seguito allo stimolo chirurgico. Un approfondimento del piano di anestesia provoca una corrispondente diminuzione della pressione arteriosa. La frequenza cardiaca rimane costante senza manifestazioni significative di bradicardia. L'ECG indica stabilità del ritmo cardiaco. Un aumento della pCO2 arteriosa non influenza il ritmo cardiaco.
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Ethrane non altera il volume ematico e non vi sono stati effetti significativi sulla chimica ematica attribuibili all'anestetico. In seguito alla somministrazione di Ethrane si ha una adeguata azione miorilassante durante la fase del mantenimento. Se si desidera un maggior rilassamento muscolare, si possono usare piccole dosi di miorilassanti.
Tutti i più comuni miorilassanti sono compatibili con Ethrane, tuttavia l'azione dei miorilassanti non depolarizzanti è nettamente potenziata da Ethrane e quindi il loro dosaggio deve essere in media ridotto della metà. La neostigmina non annulla l'azione miorilassante di Ethrane.
E' stato dimostrato che la quantità di Ethrane metabolizzata nell'uomo è significativamente più bassa rispetto agli altri agenti anestetici alogenati.
La misura dell'escrezione urinaria di fluoruri indica un grado di degradazione metabolica solo del 10-25% rispetto a quello degli altri anestetici alogenati correntemente usati. Ciò è dovuto alla stabilità chimica della molecola di Ethrane ed al suo relativamente basso coefficiente di ripartizione sangue/gas.
Nei cani, Ethrane sensibilizza il cuore all'azione della adrenalina e della noradrenalina e la somministrazione di queste due sostanze insieme a Ethrane può indurre aritmie cardiache.
I dati ottenuti sull'uomo indicano che iniezioni sottocutanee di adrenalina possono essere sicuramente somministrate ogni dieci minuti per concentrazione di 1:100.000 o meno per dose di 10 ml a non più di 30 ml per ora.
Ethrane non influenza i processi di coagulazione del sangue e non altera l'emogramma.
Si riportano qui di seguito alcuni dati tossicologici:
Topi (maschi) DL50 6,2% mg/kg
Topi (femmine) DL50 5,2% mg/kg
Gli Autori affermano che non è prevedibile che si manifestino effetti tossici particolari.
Sono stati effettuati studi sulla teratogenesi in gatti e conigli e non è stato evidenziato alcun danno al feto.
E' ignota la corrispondenza di questi studi all'uomo.
Caratteristiche chimico-fisiche:
Peso molecolare | 184,5 |
Punto di ebollizione (760 mm/Hg) | 55,5°C-57,5°C |
Indice di rifrazione nD20 | 1,3026-1,3030 |
Peso specifico a 25°/25°C<7td> | 1,517 |
Tensione di vapore a | 20°C | 174,5 |
| 25°C | 217,7 |
| 36°C | 345,2 |
Coefficienti di ripartizione (a 37°C): |
Acqua/gas | 0,82 |
Sangue/gas | 1,91 |
Olio/gas | 98,5 |
Coefficienti di ripartizione a 25°C nella gomma e nelle materie plastiche: |
Gomma conduttiva | 74,0 |
Gomma butilata | 90,0 |
Polivinilcloruro | 120,0 |
Polietilene | 2,0 |
Purezza (determ. con gas-cromatogr.) | 99,9% |
Infiammabilità in aria | Nessuna |
Infiammabilità in ossigeno | Nessuna |
(nell'arco dell'intera gamma di concentrazioni, alle temperature comprese fra i 22°C ed i 45°C ed alla pressione di 743 mm/Hg).
Ethrane è un liquido incolore, stabile senza l'aggiunta di sostanze stabilizzanti, di odore etereo, piacevole.
I suoi vapori, in presenza di ossigeno, aria o di una miscela di ossigeno-protossido d'azoto, non sono esplosivi nè infiammabili per l'intera gamma di concentrazioni anestetiche alla pressione atmosferica ed a temperature comprese fra i 22°C ed i 45°C.
Campioni di Ethrane, contenuti in bottiglie limpide ed incolori, sono stati esposti per cinque anni alla luce solare indiretta e l'esame gas-cromatografico non rivelò alcuna variazione nella composizione del farmaco.
Lo stesso risultato si ottenne esponendo direttamente per 30 ore i campioni di Ethrane a luce U.V. di 2 amp., 115 V, 60 cicli.
Ethrane, disperso per oltre sei mesi in una base forte, come una soluzione 1N di metossido-metanolo, non ha alterato il titolo della soluzione, indice di stabilità in basi forti.
Ethrane non si altera quando è veicolato con ossigeno e vapore acqueo per 19 ore attraverso la calce sodata mantenuta alla temperatura di 40°C.
Inoltre Ethrane non corrode l'alluminio, lo stagno, l'ottone, il ferro ed il rame.
Il prodotto non contiene eccipienti
Ethrane è compatibile con tutti i farmaci usati normalmente in anestesia.
La validità del prodotto è pari a 60 mesi. Trattandosi di un anestetico volatile, una volta aperta la confezione, il prodotto evapora completamente.
Conservare a temperatura non superiore a 30 °C.
Flacone da 250 ml con Security Lock
Flacone da 300 ml
Non sono presenti nel liquido sostanze additive o stabilizzanti.
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ABBOTT S.p.A.
Campoverde di Aprilia (Latina)
ETHRANE 250 ml Liquido per inalazione 023112028
ETHRANE 300 ml Liquido per inalazione 023112030
ETHRANE 250 ml Liquido per inalazione 20/06/1974
ETHRANE 300 ml Liquido per inalazione 22/06/1996
Rinnovo AIC: 01/06/2005
01/07/2007