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FASPIC
- FASPIC 400 mg Granulato per soluzione orale:
Una bustina contiene:
Principio attivo:
ibuprofene sale di arginina, pari a ibuprofene 400 mg FASPIC 600 mg Granulato per soluzione orale:
Una bustina contiene:
Principio attivo:
ibuprofene sale di arginina, pari a ibuprofene 600 mg FASPIC 400 mg Compresse rivestite con film:
Una compressa rivestita con film contiene:
Principio attivo:
ibuprofene sale di arginina, pari a ibuprofene 400 mg Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Granulato per soluzione orale, compresse rivestite con film.
Trattamento del dolore:
mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari, dolori da episiotomia e post-partum, dolore da avulsioni dentarie, dolore post-operatorio, dolore causato da piccole lesioni o traumatismi.
Forme di reumatismo infiammatorio:
artrite reumatoide, spondilite anchilosante, morbo di STILL.
Forme di reumatismo degenerativo:
osteoartrosi (artrosi cervicale, dorsale, lombare, gonartrosi, coxartrosi, poliartrosi, ecc.).
Forme reumatiche extra articolari:
tendiniti, fibrositi, borsiti, mialgie, lombaggine, periartrite scapolo-omerale, sciatalgie, radicolo-nevriti.
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L'uso del prodotto è limitato a pazienti adulti.
Bustine e compresse da 400 mg:
2.4 al dì a giudizio del medico.
Bustine da 600 mg:
1.3 al dì a giudizio del medico.
La dose massima giornaliera non deve superare i 1800 mg.
In reumatologia, per migliorare la rigidità mattutina, si consiglia di somministrare la prima dose giornaliera al risveglio del paziente e le dosi successive durante o dopo i pasti.
Il contenuto della bustina deve essere sciolto in un bicchiere d'acqua (50-100 ml) ed assunto subito dopo la preparazione della soluzione.
La compressa deve essere deglutita con un po´ d´acqua.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Ulcera peptica attiva e ricorrente.
Sanguinamento gastrointestinale in atto.
Colite ulcerosa.
Grave insufficienza epatica e/o renale.
Grave insufficienza cardiaca.
A causa della possibilità di reazioni allergiche crociate con acido acetilsalicilico o con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, il prodotto è controindicato nei pazienti nei quali detti farmaci inducono reazioni allergiche quali asma, orticaria, rinite, poliposi nasale, angioedema.
In caso di lupus eritematoso sistemico e malattie del collagene, prima dell'uso di FASPIC deve essere consultato il medico curante.
Il granulato, in quanto contenente aspartame, è controindicato in pazienti affetti da fenilchetonuria.
L'uso di Faspic deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2.
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
Anziani:
i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi sezione 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.
L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Faspic il trattamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8 - effetti indesiderati).
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi 4.8).
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio:
l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Faspic deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con precedenti di broncospasmo specie se a seguito dell'uso di altri farmaci, ed in quelli con funzionalità renale e/o epatica o cardiaca ridotta.
In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato.
Essendosi rilevate, anche se molto raramente, alterazioni oculari in corso di trattamento con ibuprofene, si raccomanda in caso di insorgenza di disturbi della vista di interrompere il trattamento e di effettuare un'esame oftalmologico.
L'uso di Faspic, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendono iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Faspic dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
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Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II:
I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Faspic in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II.
Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante.
Corticosteroidi:
aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Anticoagulanti:
i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
Il tempo di protrombina deve essere tenuto attentamente sotto controllo durante le prime settimane del trattamento combinato e il dosaggio degli anticoagulanti può richiedere un aggiustamento.
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs):
aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Si può verificare una riduzione dell'efficacia dei diuretici tiazidici, probabilmente a causa della ritenzione di sodio associata all'inibizione della prostaglandin sintetasi a livello renale.
L'effetto ipotensivo dei beta-bloccanti può essere ridotto.
L'associazione con aspirina o altri FANS va evitata.
Vengono riportati in letteratura casi isolati di elevati livelli plasmatici di digossina, fenitoina e litio come risultato della terapia combinata con ibuprofene.
E' da sconsigliare l'uso del prodotto in gravidanza, durante l'allattamento e nell'infanzia.
Dovrebbero usare cautela quei pazienti la cui attività richiede vigilanza nel caso che essi notassero sonnolenza, vertigine o depressione durante la terapia con ibuprofene.
Gastrointestinali:
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
Dopo somministrazione di Faspic sono stati riportati:
nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, pirosi gastrica, sensazione di fastidio addominale, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti, stomatite ulcerativa, irritazione, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4 - speciali avvertenze e precauzioni d´impiego).
Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
Cardiovascolari:
Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS.
Sistema nervoso centrale:
Anoressia, cefalea, confusione, tinnito e sonnolenza si verificano con frequenza inferiore agli effetti gastrointestinali.
Sono stati riportati casi di reazione psicotica e depressione.
Sono stati descritti singoli casi in cui all'uso di ibuprofene è seguita cefalea di elevata intensità, nausea, vomito, febbre, rigidità dei muscoli del collo, obnubilamento del sensorio (segni iniziali di meningite).
Organi di senso:
Sono stati osservati effetti reversibili sull'occhio come ambliopia tossica, visione confusa, alterata percezione dei colori.
Cutanei/Reazioni di ipersensibilità:
Sono stati riportati vari tipi di rash cutaneo, inclusi orticaria, esantema e porpora, accompagnati o meno da prurito, reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).
Reazioni generalizzate di ipersensibilità si verificano infrequentemente.
I sintomi possono comprendere febbre accompagnata da rash cutaneo, dolori addominali, cefalea, nausea e vomito, segni di disfunzione epatica e anche meningismo e fenomeni anafilattici.
Il lupus eritematoso sistemico o altre affezioni del collagene, costituiscono fattori di rischio per gravi manifestazioni di ipersensibilità generalizzata.
In rari casi l'ibuprofene può provocare broncospasmo in pazienti predisposti.
Ematologici:
A dosi giornaliere superiori a 1000 mg l'ibuprofene può prolungare il tempo di emorragia.
Sono state riportate alterazioni di diversa natura e gravità a carico della componente corpuscolata del sangue, per esempio:
trombocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e anemia aplastica.
Queste discrasie ematiche si verificano particolarmente dopo somministrazione prolungata di alti dosaggi.
Epatici:
Sono stati riportati casi di alterazione della funzionalità epatica (elevati livelli delle transaminasi seriche) e di ittero.
Reazioni epatotossiche possono verificarsi nel quadro delle reazioni di ipersensibilità generalizzata.
Renali:
Sono noti casi di ritenzione di sodio e di liquidi o edema.
Sono stati riportati casi di disuria e di nefrite acuta interstiziale.
Può verificarsi insufficienza renale a vari livelli di gravità, in particolare per somministrazione prolungata di alti dosaggi.
L'insufficienza renale acuta può insorgere in caso di reazione di ipersensibilità generalizzata.
Sono state riportate inoltre segnalazioni di danno renale (necrosi della papilla).
Altre:
Occasionalmente sono stati riportati irregolarità mestruali, aumento dei livelli di urati serici.
La comparsa di effetti indesiderati nel corso del trattamento, impone l'immediata sospensione della terapia e la consultazione del medico curante.
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In caso di sovradosaggio è indicata lavanda gastrica, correzione degli elettroliti ematici.
Non esiste un antidoto specifico per ibuprofene.
Ibuprofene è un analgesico-antiinfiammatorio di sintesi, dotato inoltre di spiccata attività antipiretica.
Chimicamente è il capostipite dei derivati fenilpropionici ad attività antiinfiammatoria.
L'attività analgesica è di tipo non narcotico.
Ibuprofene è un potente inibitore della sintesi prostaglandinica ed esercita la sua attività inibendone la sintesi perifericamente.
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FASPIC, con la presenza di un aminoacido basico quale l'arginina, permette la solubilizzazione dell'ibuprofene e garantisce un ottimo e rapido assorbimento del componente attivo dopo somministrazione orale.
Esperienze nell'uomo hanno evidenziato che FASPIC, nuova preparazione di ibuprofene, permette, rispetto alle forme farmaceutiche tradizionali, un assorbimento del farmaco più rapido (il picco delle concentrazioni è più precoce) con una biodisponibilità plasmatica significativamente più elevata nella prima ora successiva alla somministrazione del farmaco.
Infatti il picco della concentrazione plasmatica viene raggiunto approssimativamente in 15.30´ e livelli plasmatici si evidenziano dopo solo 5.10 minuti dalla somministrazione orale.
Questo aspetto si presenta vantaggioso specialmente in quelle condizioni cliniche (p.
es:
dolore intenso) nelle quali è preferibile un effetto analgesico particolarmente pronto.
La somministrazione di FASPIC non ha evidenziato fenomeni di accumulo del farmaco o dei suoi metaboliti e l'escrezione è praticamente completa dopo 24 ore.
Le prove tossicologiche su diverse specie animali, per diverse vie di somministrazione, hanno dimostrato che ibuprofene è ben tollerato e non ha fatto riscontrare effetti teratogeni.
Va però notato che la somministrazione di F.A.N.S.
a ratte gravide può determinare restrizione del dotto arterioso fetale.
Granulato per soluzione orale:
l-Arginina, Sodio bicarbonato, Saccarina sodica, Aspartame, Aroma albicocca, Saccarosio Compresse rivestite con film:
l-Arginina, Sodio bicarbonato, Crospovidone, Magnesio stearato, Idrossipropilmetilcellulosa, Saccarosio, Titanio biossido, Polietilenglicole.
Non sono note incompatibilità chimico-fisiche dell'ibuprofene verso altri componenti.
Bustine:
3 anni, a confezionamento integro.
Compresse rivestite con film:
24 mesi a temperatura non superiore a 30°C.
Compresse:
conservare a temperatura non superiore a 30°C.
Bustine in accoppiato carta-alluminio-politene.
FASPIC 400 mg granulato per soluzione orale:
scatola da 12 bustine FASPIC 400 mg granulato per soluzione orale:
scatola da 30 bustine FASPIC 600 mg granulato per soluzione orale:
scatola da 8 bustine FASPIC 600 mg granulato per soluzione orale:
scatola da 20 bustine Blister in alluminio polietilene FASPIC 400 mg compresse rivestite con film:
scatola da 12 compresse FASPIC 400 mg compresse rivestite con film:
scatola da 30 compresse
Nessuna istruzione particolare.
ZAMBON ITALIA s.r.l.
Via della Chimica 9 - Vicenza codice fiscale n.
03804220154
FASPIC 400 mg granulato per soluzione orale 12 bustine - AIC n.
026916092 FASPIC 400 mg granulato per soluzione orale 30 bustine - AIC n.
026916104 FASPIC 600 mg granulato per soluzione orale 8 bustine - AIC n.
026916116 FASPIC 600 mg granulato per soluzione orale 20 bustine - AIC n.
026916128 FASPIC 400 mg compresse rivestite con film - 12 compresse - AIC n.
026916078 FASPIC 400 mg compresse rivestite con film - 30 compresse - AIC n.
026916080
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Bustine:
Prima autorizzazione:
01.06.1993 Rinnovo dell´autorizzazione:
16.06.2003 Compresse rivestite con film:
Prima autorizzazione:
08.07.2002 Rinnovo dell´autorizzazione:
16.06.2003
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22/05/2006