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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

FENOLIBS


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Una compressa rivestita con film contiene 145 mg di fenofibrato (nanoparticelle).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compressa rivestita con film.

Compresse rivestite con film, bianche, oblunghe con impresso “145” su un lato e “logo Fournier” sull’altro.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia da sole o combinate (dislipidemie di tipo IIa, IIb, IV come pure dislipidemie di tipo III e V) in pazienti che non rispondono a misure dietetiche e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. riduzione del peso o aumento dell’attività fisica), in particolar modo quando vi è evidenza di rischi associati come l’ipertensione ed il fumo.

Il trattamento delle iperlipoproteinemie secondarie è indicato se l’iperlipoproteinemia permane nonostante un efficace trattamento della patologia che è alla base (ad es. la dislipidemia nel diabete mellito).

Le appropriate misure dietetiche iniziate prima della terapia devono essere continuate.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Unitamente alla dieta, questo medicinale costituisce un trattamento di lungo periodo, la cui efficacia deve essere monitorata periodicamente.

La risposta alla terapia deve essere monitorata determinando i livelli sierici dei lipidi (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi). Se non è stata raggiunta una risposta adeguata dopo diversi mesi (es. 3 mesi), devono essere prese in considerazione misure terapeutiche complementari o differenti.

Posologia:

Adulti: la dose raccomandata è di una compressa contenente 145 mg di fenofibrato una volta al giorno.

I pazienti in terapia con una capsula da 200 mg o una compressa da160 mg possono passare ad una compressa di fenofibrato da 145 mg senza ulteriori aggiustamenti della dose.

Pazienti anziani: nei pazienti anziani è raccomandata la dose prevista per i pazienti adulti.

Pazienti con compromissione renale: è richiesta la riduzione del dosaggio nei pazienti con compromissione renale.

In questi pazienti è raccomandato l’uso di forme farmaceutiche contenenti una dose più bassa di principio attivo (100 mg o 67 mg di fenofibrato).

Bambini: l’impiego del dosaggio da 145 mg è controindicato nei bambini.

Malattia epatica: Pazienti con malattia epatica non sono stati studiati.

Modo di somministrazione:

Le compresse devono essere deglutite intere con un bicchiere d’acqua.

Le compresse rivestite con film di FENOLIBS 145 mg possono essere assunte in qualsiasi momento della giornata, sia ai pasti che lontano dai pasti (vedere paragrafo 5.2).


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare);

insufficienza renale;

bambini;

ipersensibilità al fenofibrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti;

nota fotoallergia o reazione di fototossicità durante il trattamento con fibrati o ketoprofene;

malattia della colecisti.

pancreatite acuta o cronica ad eccezione della pancreatite acuta dovuta a grave ipertrigliceridemia.

Per l’uso in gravidanza e durante l’allattamento vedere paragrafo4.6.

Le compresse rivestite con film di FENOLIBS 145 mg non devono essere assunte da pazienti allergici alle arachidi o all’olio di arachide o alla lecitina di soia o a prodotti correlati a causa del rischio di reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Cause secondarie dell’ipercolesterolemia, quali diabete mellito di tipo 2 non controllato, ipotiroidismo, sindrome nefrotica, disproteinemia, malattia epatica ostruttiva, trattamento farmacologico, alcoolismo, devono essere trattati adeguatamente prima di iniziare la terapia con fenofibrato.

Per i pazienti iperlipidemici che assumono estrogeni o contraccettivi contenenti estrogeni, si deve accertare se l’iperlipidemia è di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato dagli estrogeni assunti per via orale).

Funzionalità epatica: come per altri agenti ipolipemizzanti, sono stati riportati, in alcuni pazienti, aumenti dei livelli delle transaminasi.

Nella maggioranza dei casi questi aumenti sono stati di carattere transitorio, lieve e asintomatico. Si raccomanda di monitorare i livelli di transaminasi ogni 3 mesi durante i primi 12 mesi di trattamento.

Deve essere posta attenzione ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di ASAT e ALAT aumentano più di tre volte rispetto al limite superiore del normale intervallo o di 100 U.I.

Pancreatite: è stata segnalata pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Ciò può rappresentare: una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia severa; un effetto diretto del farmaco; o un fenomeno secondario mediato dalla presenza di calcoli biliari o dalla formazione di masse dense con ostruzione del dotto biliare comune.

Muscolo: a seguito di somministrazione di fibrati e di altri agenti ipolipemizzanti è stata segnalata tossicità muscolare, compresi casi molto rari di rabdomiolisi.

Pazienti con anamnesi personale di ipoalbuminemia ed insufficienza renale, mostrano un’incidenza più elevata di miotossicità.

La tossicità muscolare deve essere sospettata nei pazienti che presentano mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari e debolezza e/o i aumenti marcati della CPK (livelli superiori di 5 volte il limite superiore dell’intervallo normale). In questi casi il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.

Possono essere ad aumentato rischio di sviluppare rabdomiolisi i pazienti con fattori predisponenti a miopatia e/o rabdomiolisi inclusi: età superiore a 70 anni, anamnesi personale o familiare di patologie muscolari ereditarie; compromissione renale; ipoalbuminemia; ipotiroidismo; alto consumo di alcool. Per questi pazienti devono essere valutati attentamente i potenziali benefici e rischi della terapia con fenofibrato.

Il rischio di tossicità muscolare può essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina), particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la concomitante prescrizione di fenofibrato con una statina deve essere riservata ai pazienti con dislipidemia combinata severa ed elevato rischio cardiovascolare, senza anamnesi di malattia muscolare.

Questa terapia combinata deve essere impiegata con cautela e i pazienti devono essere strettamente monitorati per quanto riguarda i segni di tossicità muscolare.

Funzionalità renale: Il trattamento deve essere interrotto in caso di aumento dei livelli di creatinina maggiori del 50% e del limite superiore di normalità (ULN). Si raccomanda di controllare la creatinina nei primi tre mesi successivi all’inizio del trattamento.

Questo medicinale contiene lattosio, perciò i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Questo medicinale contiene saccarosio, perciò i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film non deve essere assunto da pazienti allergici alla lecitina di soia o sostanze correlate a causa del rischio di sviluppare reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafo 4.3).


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Anticoagulanti orali: il fenofibrato aumenta l’effetto degli anticoagulanti orali e può aumentare il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all’inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente se necessario, in base al monitoraggio dell’INR (International Normalised Ratio). Perciò, questa combinazione non è raccomandata

Ciclosporina: alcuni casi gravi di compromissione reversibile della funzionalità renale sono stati riportati durante l’assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzionalità renale di questi pazienti deve perciò essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio.

Inibitori della HMG-CoA reduttasi e altri fibrati: il rischio di seria tossicità muscolare è aumentato se un fibrato è impiegato in combinazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi o con altri fibrati.

Tale terapia combinata deve essere adottata con cautela e i pazienti devono essere strettamente monitorati riguardo ai segni di tossicità muscolare (vedere paragrafo4.4).

Enzimi del citocromo P450: studi in vitro con microsomi epatici umani, indicano che fenofibrato ed acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, CYP2E1 o CYP1A2 del citocromo (CYP) P 450. Essi sono deboli inibitori dell’isoforma CYP2C19 e CYP2A6 e inibitori lievi-moderati dell’isoforma CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Non sono disponibili dati adeguati relativi all’impiego del fenofibrato nelle donne in gravidanza.

Studi sull’animale non hanno mostrato alcun effetto teratogeno. Sono stati riscontrati effetti embriotossici alle dosi che hanno provocato tossicità nelle madri (vedere paragrafo 5.3). Il potenziale rischio per l’uomo è sconosciuto. Pertanto FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film deve essere usato in gravidanza solamente dopo un’accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Non sono disponibili dati sull’escrezione del fenofibrato e/o dei suoi metaboliti nel latte materno. Pertanto FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film non deve essere utilizzato da madri in allattamento.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film, non influisce sulla capacità di guidare e usare macchinari.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

a frequenza degli eventi avversi è classificata in: molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1,000, <1/100), raro (>1/10,000, <1/1,000), molto raro (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate.

Patologie i gastrointestinali:

Comune: alterazioni digestive, gastriche o intestinali (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea e flatulenza) di moderata severità.

Non comune: Pancreatite*.

Patologie epatobiliari:

Comune: moderati aumenti dei livelli sierici delle transaminasi (vedere “Precauzioni d’impiego”).

Non comune: formazione di calcoli biliari.

Molto raro: episodi di epatite. Quando si presentano sintomi indicativi di un’epatite (ad es. ittero, prurito) devono essere condotti esami di laboratorio di controllo e, se opportuno, il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto (vedere “Avvertenze speciali”).

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Non comune: rash, prurito, orticaria o reazioni di fotosensibilità.

Raro: alopecia.

Molto raro: in casi individuali (anche dopo molti mesi di utilizzo senza complicanze) può manifestarsi fotosensibilità cutanea accompagnata da eritema, vescicolazione o formazione di noduli su parti della cute esposte alla luce del sole o a luce ultravioletta artificiale (ad es. lampade solari).

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

Raro: diffusa mialgia, miosite, crampi muscolari e debolezza.

Molto raro: rabdomiolisi.

Sistema cardiovascolare:

Non comune: Tromboembolia (embolia polmonare, trombosi venosa profonda)*.

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Raro: diminuzione dei valori di emoglobina e dei leucociti.

Patologiedel sistema nervoso:

Raro: astenia sessuale, cefalea.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Molto raro: pneumopatie interstiziali.

Esami diagnostici:

Non comune: Aumento dei valori di creatinina sierica e urea.

*Nello studio FIELD, uno studio randomizzato controllato con placebo, eseguito su 9795 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un aumento statisticamente significativo dei casi di pancreatite è stato osservato nei pazienti che ricevevano fenofibrato rispetto a coloro che ricevevano il placebo (0,8% contro 0,5 %; p=0,031). Nello stesso studio, è stato riportato un aumento statisticamente significativo dell’aumento di incidenza di embolia polmonare (0,7% nel gruppo trattato con placebo contro 1,1% nel gruppo trattato con fenofibrato; p=0,022) e un aumento non statisticamente significativo delle trombosi venose profonde (placebo: 1,0% [48/4900 pazienti] contro fenofibrato 1,4% [67/4895 pazienti]; p=0,074).


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Non è conosciuto uno specifico antidoto.

Se si sospetta un sovradosaggio si deve ricorrere al trattamento sintomatico e istituire appropriate misure di supporto.

Il fenofibrato non può essere eliminato con l’emodialisi.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica:

Sostanze ipolipemizzanti / Ipocolesterolemizzanti ed ipotrigliceridemizzanti / Fibrati

Codice ATC: C10AB05

Il fenofibrato è un derivato dell’acido fibrico i cui effetti sulla modificazione dell’assetto lipidico riportati nell’uomo sono mediati dall’attivazione dell’alfa recettore attivante la proliferazione dei perossisomi (Peroxisome Proliferator Activated Receptor type alfa o PPARalfa).

Attraverso l’attivazione del PPARalfa, il fenofibrato aumenta la lipolisi e l’eliminazione delle particelle aterogeniche ricche in trigliceridi dal plasma, attivando la lipasi lipoproteica e riducendo la produzione di apoproteina CIII. L’attivazione del PPARalfa induce anche un aumento della sintesi delle apoproteine AI e AII.

L’effetto sopra descritto del fenofibrato sulle lipoproteine porta ad una riduzione delle frazioni a densità molto bassa e bassa (VLDL e LDL) contenenti apoproteina B e ad un aumento delle frazioni di lipoproteine ad alta densità (HDL) contenenti apoproteine AI e AII.

Inoltre, attraverso la modulazione della sintesi e del catabolismo delle frazioni di VLDL, il fenofibrato aumenta la clearance delle LDL e riduce le LDL piccole e dense, i livelli delle quali sono elevati nel fenotipo per le lipoproteine aterogeniche, un’alterazione comune nei pazienti a rischio di malattia cardiaca coronarica.

Durante gli studi clinici con fenofibrato, il colesterolo totale ed i trigliceridi si sono ridotti rispettivamente del 20-25% e del 40-55% e il colesterolo HDL è aumentato del 10-30%.

Nei pazienti ipercolesterolemici, dove i livelli del colesterolo LDL sono ridotti del 20%-35%, l’effetto complessivo sul colesterolo risulta in una diminuzione del rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL, colesterolo LDL e colesterolo HDL, o Apo B e Apo AI, che sono tutti marker di rischio aterogenico.

A causa del suo effetto sul colesterolo LDL e sui trigliceridi, il trattamento con fenofibrato può essere utile nei pazienti ipercolesterolemici, con o senza ipertrigliceridemia, inclusa l’iperlipoproteinemia secondaria come nel diabete mellito di tipo 2. Attualmente, non sono disponibili dati da studi clinici controllati nel lungo periodo per dimostrare l’efficacia di fenofibrato nella prevenzione primaria o secondaria delle complicanze aterosclerotiche.

I depositi extravascolari di colesterolo (xantomi tendinei e tuberosi) possono essere marcatamente ridotti o eliminati completamente durante la terapia con fenofibrato.

I pazienti con livelli aumentati di fibrinogeno trattati con fenofibrato hanno mostrato significative riduzioni di questo parametro così come quelli con livelli aumentati di Lp(a).

Altri marcatori dell’infiammazione, come la proteina C reattiva, sono ridotti col trattamento con fenofibrato.

L’effetto uricosurico del fenofibrato, che porta ad una riduzione dei livelli di acido urico di circa il 25%, può essere considerato un ulteriore beneficio nei pazienti dislipidemici con iperuricemia.

Il fenofibrato ha mostrato di possedere un effetto antiaggregante sulle piastrine negli animali ed in uno studio clinico che ha mostrato una riduzione dell’aggregazione piastrinica indotta da ADP, acido arachidonico e epinefrina.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film contiene 145 mg di nanoparticelle di fenofibrato .

Assorbimento: la massima concentrazione plasmatica (Cmax) si verifica tra le 2 e le 4 ore dopo la somministrazione per via orale. Le concentrazioni plasmatiche restano stabili durante il trattamento continuato in ogni singolo soggetto.

Contrariamente a quanto avviene con le precedenti formulazioni di fenofibrato, la massima concentrazione plasmatica e l’esposizione totale della formulazione in nanoparticelle è indipendente dall’assunzione di cibo. Pertanto FENOLIBS 145 mg compresse rivestite con film può essere assunto indipendentemente dai pasti. Uno studio sugli effetti da cibo che prevedeva la somministrazione della nuova formulazione in compresse da 145 mg di fenofibrato a soggetti sani di sesso maschile e femminile a digiuno e durante un pasto ricco di grassi, ha dimostrato che l’esposizione (AUC e Cmax) all’acido fenofibrico non è influenzata dal cibo.

Distribuzione: l’acido fenofibrico si lega fortemente alle albumine plasmatiche (più del 99%).

Metabolismo ed escrezione: dopo somministrazione per via orale, il fenofibrato viene rapidamente idrolizzato dalle esterasi al metabolita attivo acido fenofibrico. Il fenofibrato immodificato non può essere rilevato nel plasma.

Il fenofibrato non è un substrato del CYP 3A4. Il metabolismo microsomale epatico non è coinvolto.

Il farmaco è escreto principalmente nelle urine.

Praticamente tutto il farmaco viene eliminato entro 6 giorni. Il fenofibrato è principalmente escreto sotto forma di acido fenofibrico e del suo coniugato glucuronidato.

Nei pazienti anziani la clearance plasmatica totale apparente dell’acido fenofibrico non viene modificata.

Studi di cinetica dopo somministrazione di una dose singola e dopo trattamento continuato hanno dimostrato che il farmaco non si accumula. L’acido fenofibrico non viene eliminato con l’emodialisi.

L’emivita plasmatica di eliminazione dell’acido fenofibrico è di circa 20 ore.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Gli studi di tossicità cronica non hanno fornito informazioni rilevanti sulla tossicità specifica del fenofibrato.

Gli studi sulla mutagenicità del fenofibrato sono risultati negativi.

Nel ratto e nel topo, ad alti dosaggi, sono stati evidenziati tumori epatici attribuibili alla proliferazione del perossisoma.

Questi eventi sono specifici dei piccoli roditori e non sono stati osservati in altre specie animali.

Ciò non è rilevante per l’impiego terapeutico nell’uomo.

Studi condotti sul topo, ratto e coniglio non hanno evidenziato effetti teratogeni. Sono stati osservati effetti embriotossici alle dosi che provocavano tossicità nelle madri.

E’ stato osservato un prolungamento del periodo di gestazione e difficoltà durante il parto dopo somministrazione di dosi alte.

Non è stato rilevato alcun segno di effetti sulla fertilità.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Nucleo:

Saccarosio, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina silicizzata, crospovidone, ipromellosa, sodio laurilsolfato, docusato sodico, magnesio stearato.

Rivestimento:

Polivinile alcool, titanio diossido (E171), talco, lecitina di soia, gomma xantana.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non pertinente.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare nella confezione originale.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Blister termoformati (in PVC/PE/PVDC trasparente, sigillati con un foglio di alluminio) da 10 o 14 compresse ciascuno.

Scatoleda 10, 20, 28, 30, 50, 84, 90, 98 e 100 compresse. Confezioni ospedaliere: 280 (10x28) e 300 (10x30) compresse


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Solvay Pharma S.p.A. – Via della libertà 30, 10095 Grugliasco (Torino)


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

10 compresse – AIC n. 036104127/M

20 compresse – AIC n. 036104139/M

28 compresse – AIC n. 036104141/M

30 compresse – AIC n. 036104154/M

50 compresse – AIC n. 036104166/M

84 compresse – AIC n. 036104178/M

90 compresse – AIC n. 036104180/M

98 compresse – AIC n. 036104192/M

100 compresse – AIC n. 036104204/M

280 compresse – AIC n. 036104216/M

300 compresse – AIC n. 036104228/M


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

26/10/2007


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

01/11/2007