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FENTALGON 25/50/75/100 MCG/ORA CEROTTO TRANSDERMICO
Fentalgon 25 mcg /ora: Un cerotto transdermico (15 cm² di superficie di rilascio) contiene 4,8 mg di fentanil che corrisponde al rilascio di 25 mcg di fentanil/ora.
Fentalgon 50 mcg /ora: Un cerotto transdermico (30 cm² di superficie di rilascio) contiene 9,6 mg di fentanil che corrisponde al rilascio di 50 mcg di fentanil/ora.
Fentalgon 75 mcg /ora: Un cerotto transdermico (45 cm² di superficie di rilascio) contiene 14,4 mg di fentanil che corrisponde al rilascio di 75 mcg di fentanil/ora.
Fentalgon 100 mcg /ora: Un cerotto transdermico (60 cm² di superficie di rilascio) contiene 19,2 mg di fentanil che corrisponde al rilascio di 100 mcg di fentanil/ora.
Per un elenco completo degli eccipienti vedere al paragrafo 6.1.
Cerotto transdermico.
Fentalgon 25 - 50 - 75 - 100 mcg /ora è un cerotto transdermico sottile e trasparente con gli angoli arrotondati e la seguente dicitura:
fentanyl 25 mcg/h
fentanyl 50 mcg/h
fentanyl 75 mcg/h
fentanyl 100 mcg/h.
Adulti:
Fentalgon è indicato:
- Per il trattamento del dolore cronico dovuto al cancro
- Per il trattamento del dolore cronico intrattabile
Bambini:
- Per il trattamento a lungo termine del grave dolore cronico in bambini a partire dai due
anni di età e già sottoposti a terapia oppiacea.
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Uso transdermico
Fentalgon cerotto deve essere applicato sulla pelle non irritata e non sottoposta ad irradiazioni, sulla superficie piana del tronco o sulla parte superiore del braccio.
Nei bambini piccoli, come zona di applicazione del cerotto è preferibile la parte superiore della schiena in modo da minimizzare il rischio di rimozione del cerotto da parte del bambino.
Deve essere individuata una zona glabra della pelle. Se questo non è possibile, prima di applicare il cerotto bisogna tagliare (non radere) i peli nella zona di applicazione.
Se la zona di applicazione di Fentalgon cerotto necessita di essere pulita prima dell’applicazione, la pulizia della pelle deve avvenire con acqua. Saponi, oli, lozioni o qualsiasi altro detergente che può irritare la pelle o alterarne le caratteristiche non deve essere usato. La pelle deve essere completamente asciutta prima dell’applicazione del cerotto. I cerotti devono essere controllati prima dell’uso. I cerotti tagliati, divisi o danneggiati non devono essere utilizzati in alcun modo.
Se per l’apertura vengono utilizzate delle forbici, tagliare lungo i bordi dell’involucro per evitare di danneggiare il cerotto al suo interno.
Fentalgon cerotto deve essere applicato subito dopo l’apertura del suo involucro contenitivo.
Evitare di toccare la parte adesiva del cerotto. Dopo la rimozione di entrambe le pellicole protettive, il cerotto transdermico deve essere applicato con una decisa pressione del palmo della mano sul punto di applicazione per circa 30 secondi, facendo attenzione che il cerotto rimanga ben adeso soprattutto lungo i bordi. Successivamente, lavarsi le mani con acqua pulita.
Fentalgon deve essere portato continuativamente per 72 ore. Dopo la rimozione del cerotto transdermico, per l’applicazione di nuovo cerotto deve essere scelta una diversa area di applicazione.
Devono passare diversi giorni prima che un nuovo cerotto possa essere applicato nello stesso punto della cute.
La necessità di continuare il trattamento deve essere valutata ad intervalli regolari.
Adulti:
Individuazione della dose iniziale
Si raccomanda l’utilizzo di Fentalgon in pazienti con pregressa tolleranza agli oppiacei. La dose iniziale si deve basare sulla anamnesi del paziente in relazione all’uso di oppiacei, incluso il grado di tolleranza agli oppioidi, se conosciuto, come anche le condizioni generali e lo stato clinico del paziente.
Pazienti che ricevono un trattamento con oppiacei forti per la prima volta
Il dosaggio da 25mcg/ora di Fentalgon, deve essere somministrato come dose iniziale nei pazienti che ricevono oppiacei forti per la prima volta.
L’esperienza clinica con Fentalgon nei pazienti che utilizzano gli oppiacei per la prima volta è limitata. Se si ritiene appropriato utilizzare Fentalgon in pazienti che utilizzano oppiacei per la prima volta, si raccomanda di trattare inizialmente questi pazienti con la più bassa dose efficace di oppiacei a breve durata d’azione. I pazienti poi possono passare a 25 mcg/ora di Fentalgon. La dose può essere successivamente aumentata o diminuita, se richiesto, con aumenti di 12 o 25 mcg/ora per raggiungere la più bassa dose appropriata di Fentalgon infunzione della risposta e della richiesta di ulteriore effetto analgesico (Vedere anche sezione 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Nei pazienti con tolleranza agli oppiacei, la dose iniziale di Fentalgon si deve basare sulla dose di analgesici oppiacei richiesta per il controllo del dolore nelle precedenti 24 ore. Lo schema di conversione della dose, passando dall’uso di morfina orale a Fentalgon cerotti, è indicatato nella sottostante Tabella 1:
Tabella 1: Dosaggio raccomandato di Fentalgon basato sulla dose orale giornaliera di
morfina
Morfina orale dose giornaliera (mg/24ore) | Fentalgon (mcg/ore) |
<90 | 25 |
90-134 | 37 |
135-189 | 50 |
190-224 | 62 |
225-314 | 75 |
315-404 | 100 |
405-494 | 125 |
495-584 | 150 |
585-674 | 175 |
675-764 | 200 |
765-854 | 225 |
855-944 | 250 |
945-1034 | 275 |
1035-1124 | 300 |
La precedente terapia analgesica deve essere sostituita gradualmente dal momento dell’applicazione del primo cerotto fino a quando non si ottiene il desiderato effetto analgesico con Fentalgon. Poiché le concentrazioni di fentanil nel siero durante le prime 24 ore dopo l’applicazione del cerotto aumentano gradualmente (sia nei pazienti che prendono oppiacei per la prima volta che nei pazienti già tolleranti agli oppiacei) la valutazione iniziale del massimo effetto analgesico di Fentalgon non deve essere fatta prima che il cerotto sia stato usato per 24 ore.
Determinazione della dose e terapia di mantenimento
Fentalgon cerotto deve essere sostituito ogni 72 ore. La posologia va determinata individualmente sino al raggiungimento dell’efficacia analgesica. Se al termine del periodo iniziale di applicazione l’analgesia è insufficiente, la dose può essere aumentata.
L’aggiustamento della dose, quando necessario, deve essere di norma effettuato a partire da 25 mcg/ora fino a 74 mcg/ora tramite i seguenti incrementi: 25 mcg/ora, 37 mcg/ora, 50 mcg/ora, 62 mcg/ora e 75 mcg/ora. Da qui in poi l’aggiustamento della dose deve essere di norma determinato attraverso incrementi di 25 mcg/ora alla volta, tenendo anche conto di eventuali richieste di effetto analgesico supplementare (morfina orale 90 mg/24ore circa Fentalgon 25 mcg/ora) e dell’entità del dolore del paziente. Più di un cerotto di Fentalgon può essere usato per raggiungere la dose desiderata.
I pazienti possono avere periodicamente necessità di dosi integrative di un analgesico a breve durata di azione in caso di "riacutizzazione" del dolore. Metodi addizionali o alternativi di analgesia devono essere presi in considerazione quando la dose di Fentalgon supera 300 mcg/ora.
Sospensione del trattamento con Fentalgon
Se fosse necessaria l’interruzione della terapia con Fentalgon, la sua sostituzione con altri farmaci oppiacei deve essere graduale iniziando con un basso dosaggio da aumentare progressivamente. Infatti, i livelli plasmatici di fentanil diminuiscono gradualmente dopo la rimozione di Fentalgon. Dopo la rimozione del sistema transdermico la concentrazione sierica di fentanil diminuisce gradualmente con una emivita terminale media che varia tra 22-25 ore. In generale, l’interruzione di una analgesia di tipo oppiaceo deve essere graduale, al fine di prevenire sintomi da astinenza.
I sintomi da astinenza di oppiacei (Vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati) possono presentarsi in alcuni pazienti dopo la conversione della terapia da orale a transdermica o l’aggiustamento della dose.
Uso nei pazienti anziani
Dati derivanti da studi con somministrazione endovenosa di fentanil suggeriscono che i pazienti anziani possono avere una clearance ridotta, un’emivita più lunga e possono essere più sensibili al farmaco rispetto ai pazienti giovani. Studi sull’uso di Fentalgon in pazienti anziani hanno dimostrato che la farmacocinetica di Fentalgon non differisce significativamente da quella dei pazienti giovani, sebbene le concentrazioni sieriche tendanoad essere più alte. Gli anziani, i cachettici o i pazienti debilitati devono essere attentamente monitorati per quanto riguarda i sintomi di tossicità legati al fentanil e se necessario la dose deve essere ridotta.
Popolazione pediatrica
Metodo di somministrazione
Nei bambini piccoli, come zona di applicazione del cerotto è preferibile la parte superiore della schiena in modo da minimizzare il rischio di rimozione del cerotto da parte del bambino.
Ragazzi a partire dai 16 anni in su: seguire il dosaggio previsto per gli adulti Bambini da 2 ai 16 anni:
Fentalgon deve essere somministrato solo a pazienti pediatrici con tolleranza agli oppiacei (età da 2 a 16 anni) e che stanno già ricevendo dosi equivalenti ad almeno 30 mg/die di morfina orale. Nei pazienti pediatrici, per passare dal trattamento con oppiacei orali o parenterali a Fentalgon, fare riferimento alla Tabella 2 Dose raccomandata di Fentalgon basata sulla dose orale giornaliera di morfina.
Tabella 2: Dose raccomandata di Fentalgon basata sulla dose orale giornaliera di morfina¹
Dose orale di morfina in 24 ore (mg/die) | Dose di Fentalgon (mcg/ora) |
Per i pazienti pediatrici² | Per i pazienti pediatrici |
30-44 | 12 |
45-134 | 25 |
1 Questi intervalli di dose giornaliere di morfina orale sono stati usati, negli studi clinici, come base per la conversione a Fentalgon |
² La conversione a Fentalgon per dosi superiori a 25 mcg/ora è la stessa sia per pazienti adulti sia per pazienti pediatrici |
Per i bambini che ricevono più di 90 mg/die di morfina orale, sono al momento disponibili dagli studi clinici solo informazioni limitate. Negli studi in pediatria, la dose necessaria di fentanil cerotto transdermico è stata calcolata in modo conservativo: 30-44 mg/die di morfina orale o la sua dose equivalente di oppiacei è stata sostituita da un cerotto di Fentalgon 12 mcg/ora. Si noti che questo schema di conversione per i bambini si applica solo al passaggio dalla morfina orale (o dal suo equivalente) a Fentalgon cerotto. Lo schema di conversione non deve essere usato al contrario, ossia per il passaggio da Fentalgon cerotto ad altri oppiacei, perché può verificarsi un sovradosaggio.
L’effetto analgesico della prima dose di Fentalgon cerotto non sarà ottimale entro le prime 24 ore. Pertanto durante le 12 ore successiveall’applicazione di Fentalgon cerotto, i pazienti dovranno regolarmente ricevere la precedente dose di analgesici. Nelle successive 12 ore, questi analgesici dovranno essere somministrati al bisogno.
Poiché il picco dei livelli sierici di fentanil si ha dalla 12 alle 24 ore dall’inizio del trattamento, il monitoraggio dei pazienti per gli eventi avversi, che possono includere l’ipoventilazione, è raccomandato almeno fino 48 ore dopo l’inizio della terapia con Fentalgon o dopo l’incremento della sua dose (Vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Aggiustamento della dose e terapia di mantenimento
Se l’effetto analgesico di Fentalgon è insufficiente, devono essere somministrati morfina supplementare o un altro oppiaceo di breve durata. A seconda della necessità di analgesico addizionale e dell’intensità del dolore nel bambino, si può decidere di aumentare la dose. L’aggiustamento della dose deve essere fatto ad intervalli di 12 mcg/ora.
• ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
• dolore acuto o postoperatorio, perché l’aggiustamento della dose non è possibile durante l’uso a breve termine
• gravi alterazioni del sistema nervoso centrale.
Il prodotto deve essere usato solo come parte di un trattamento integrato del dolore in casi in cui il paziente è adeguatamente assistito dal punto di vista medico, sociale e psicologico.
Il trattamento con Fentalgon deve essere iniziato solo da un medico esperto che ha familiarità con la farmacocinetica del fentanil cerotti transdermici e con il rischio di grave ipoventilazione. Dopo la comparsa di una reazione avversa seria, il paziente deve essere monitorato per 24 ore dopo la rimozione del cerotto transdermico a causa dell’emivita del fentanil (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Nel dolore cronico non canceroso, può essere preferibile iniziare il trattamento con oppiacei potenti a rilascio immediato (ad es. morfina) e prescrivere il fentanil cerotto transdermico dopo la determinazione dell’efficacia e della dose ottimale dell’oppiaceo potente.
Il cerotto transdermico non deve essere tagliato, perché non sono disponibili informazioni sulla qualità, efficacia e sicurezza di cerotti divisi.
Se sono necessarie dosi superiori a quelle equivalenti a 500 mg di morfina, si raccomanda un riesame della terapia oppiacea.
Le reazioni avverse più comuni dopo somministrazione alle dosi usuali sono sonnolenza, confusione, nausea, vomito e stitichezza. Le prime sono transitorie e la loro causa deve essere indagata se i sintomi persistono. La stitichezza, al contrario, non scompare se il trattamento continua. Tutti questi sintomi sono attesi, specialmente la stitichezza e pertanto possono essere previsti al fine di ottimizzare il trattamento. Spesso possono essere richiesti trattamenti correttivi (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Riacutizzazione improvvisa del dolore
Gli studi hanno mostrato che quasi tutti i pazienti, nonostante il trattamento con fentanil cerotto, richiedono un trattamento supplementare con potenti medicinali a rilascio rapido per arrestare dolori improvvisi.
Depressione respiratoria
Come per tutti gli altri oppiacei potenti, anche con Fentalgon in alcuni pazienti si può verificare una depressione respiratoria; i pazienti vanno tenuti sotto controllo in caso di insorgenza di tale effetto. La depressione respiratoria può persistere anche dopo la rimozione del cerotto. L’incidenza di tale depressione aumenta con l’incremento del dosaggio di fentanil. Farmaci attivi sul SNC possono aggravare la depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). Il fentanil deve essere usato con cautela ed a dose minore in pazienti con depressione respiratoria preesistente.
Malattie polmonari croniche
Nei pazienti con malattie ostruttive croniche o con altre malattie polmonari, il fentanil può causare reazioni avverse più gravi; in tali pazienti gli oppiacei possono ridurre la frequenza respiratoria ed aumentare le resistenze delle vie aeree
Dipendenza
Nel caso di somministrazione ripetuta di oppiacei può svilupparsi tolleranza e dipendenza fisica e psicologica, ma è rara nel trattamento del dolore da cancro.
Aumento della pressione intracranica Fentalgon deve essere usato con cautela nei pazienti che possono essere particolarmente suscettibili all’effetto intracranico della ritenzione dell’anidride carbonica, come quelli con evidenza di ipertensione intracranica, deterioramento della coscienza o coma. Fentanil deve essere usato con cautela nei pazienti cui è stato diagnosticato tumore cerebrale.
Malattie cardiache
Gli oppiacei possono causare ipotensione, specialmente in pazienti con ipovolemia pertanto deve essere usata cautela nel trattamento di pazienti con ipotensione e/o pazienti con ipovolemia. Fentanil può causare bradicardia, pertanto Fentalgon deve essere usato con cautela in pazienti con bradiaritmie.
Compromissione epatica
Il fentanil viene metabolizzato in metaboliti inattivi nel fegato, pertanto i pazienti con malattie epatiche possono presentare un’eliminazione ritardata. I pazienti con malattie epatiche devono essere tenuti sotto attenta osservazione e se necessario, la dose deve essere ridotta.
Compromissione renale
Meno del 10% di fentanil viene escreto sotto forma immodificata nelle urine e, a differenza della morfina, non vi sono metaboliti attivi ad eliminazione renale. I dati ottenuti dopo somministrazione endovena di fentanil in pazienti con insufficienza renale lasciano supporre che il volume di distribuzione di fentanil può essere modificato dalla dialisi e ciò può influire sulle concentrazioni nel siero. Se si dovesse somministrare fentanil transdermico a pazienti con insufficienza renale, questi devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza per quanto riguarda i segni della tossicità da fentanil ed il dosaggio deve essere ridotto, se necessario.
Pazienti con febbre/calore esterno
Aumenti significativi della temperatura corporea possono potenzialmente aumentare la velocità di assorbimento del fentanil, pertanto i pazienti che presentano febbre devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di reazioni avverse agli oppiacei. Il punto di applicazione del cerotto non deve essere esposto al calore da fonti esterne, ad es. la sauna.
Pazienti anziani
I risultati di studi con somministrazione endovenosa di fentanil suggeriscono che i pazienti anziani possono presentare una minore capacità di eliminazione, un’emivita del farmaco prolungata e una maggiore ipersensibilità al farmaco rispetto a pazienti più giovani. Negli studi con fentanil transdermico, la farmacocinetica di fentanil nei pazienti anziani non si è differenziata significativamente rispetto a quella nei pazienti giovani, sebbene le concentrazioni nel siero abbiano avuto tendenza ad un aumento pertanto, i pazienti anziani o cachettici vanno tenuti sotto attento controllo e il dosaggio deve essere ridotto, se necessario.
Pazienti pediatrici
Fentalgon non deve esser somministrato a pazienti che non sono già in trattamento con oppioidi (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Vi è il rischio di ipoventilazione grave, tale da porre il paziente a rischio di vita; tale rischio è indipendentedalla dose del Fentalgon transdermico utilizzato (vedere tabella 1 e 2, paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
L’uso di Fentalgon non è stato studiato in bambini al di sotto dei 2 anni di età. Fentalgon deve essere somministrato solo a bambini al di sopra dei 2 anni di età già tolleranti agli oppiacei (vedere sezione 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Fentalgon non deve essere usato in bambini al di sotto dei 2 anni di età.
Per prevenire l’ ingestione accidentale del cerotto da parte di bambini, fare attenzione alla scelta del sito di applicazione di Fentalgon cerotto (Vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione) e controllare attentamente l’adesione del cerotto stesso alla cute.
Pazienti con miastenia grave
Possono comparire reazioni non epilettiche (mio)cloniche. Si deve usare cautela nel trattamento di pazienti con miastenia grave.
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L’uso concomitante con derivati dell’acido barbiturico deve essere evitato perché l’effetto di depressione respiratoria del fentanil può aumentare.
L’uso concomitante di buprenorfina, nalbufina e pentazocina non è raccomandato. Questi farmaci hanno un’elevata affinità per i recettori degli oppiacei con un’attività intrinseca relativamente bassa e pertanto antagonizzano parzialmente l’effetto analgesico del fentanil ed inducono sintomi da astinenza nei pazienti con dipendenza dagli oppiacei (vedere paragrafo 4.4 âE.£Avvertenze speciali e precauzioni di impiegoâE.�).
L’uso concomitante di altri depressivi del SNC può produrre effetti depressivi additivi; possono comparire ipoventilazione, ipotensione, sedazione profonda e coma. I depressivi del SNC di cui sopra includono:
• Oppiacei
• Antipsicotici
• Ipnotici
• Anestetici generali
• Miorilassanti muscolari
• Antistaminici sedativi
• Bevande alcoliche
Pertanto l’uso dei prodotti medicinali e delle sostanze sopra elencate, richiede monitoraggio del paziente.
È stato riportato che i MAO-inibitori aumentano l’effetto degli analgesici narcotici, specialmente in pazienti con insufficienza cardiaca, pertanto il fentanil non deve essere usato entro 14 giorni dalla sospensione di un trattamento con MAO-inibitori.
Il fentanil, sostanza con elevata clearance attiva, viene rapidamente ed estesamente metabolizzato, principalmente dal sistema CYP3A4.
L’itraconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) alla dose di 200 mg/die per via orale per 4 giorni non ha un effetto significativo sulla farmacocinetica del fentanil per via endovenosa.
Tuttavia in casi individuali sono stati osservati aumenti delle concentrazioni plasmatiche. La somministrazione orale di ritonavir (uno dei più potenti inibitori del CYP3A4) riduce di 2/3 la clearance del fentanil per via endovenosa e raddoppia l’emivita. L’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. ritonavir, ketoconazolo, itraconazolo, alcuni antibiotici macrolidi) con fentanil per via transdermica, può causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche del fentanil. Questo può aumentare o prolungare sia l’effetto terapeutico sia le reazioni avverse e può causare grave depressione respiratoria. In tali casi si deve esercitare una maggior attenzione ed osservazione clinica del paziente. L’uso combinato di ritonavir ed altri potenti inibitori del CYP3A4 con il fentanil transdermico non è raccomandato, a meno che il paziente sia tenuto sotto attenta osservazione.
La sicurezza del fentanil in gravidanza non è stata stabilita. Studi sugli animali hanno dimostrato una certa tossicità riproduttiva. (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza). Non è noto il rischio potenziale nell’uomo. Si raccomanda di non usare fentanil in gravidanza a meno che non sia strettamente indispensabile.
L’uso prolungato di fentanil durante la gravidanza può causare sindrome da astinenza nel neonato.
L’uso di fentanil durante il travaglio ed il parto (incluso parto cesareo) non è consigliato in quanto fentanil attraversa la barriera placentare e può provocare depressione respiratoria nel neonato.
Fentanil viene escreto nel latte materno e può provocare sedazione e depressione respiratoria nel lattante; pertanto è necessario interrompere l’allattamento durante il trattamento e per almeno 72 ore dopo la rimozione di Fentalgon(vedere anche al paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Il fentanil compromette la capacità di guidare veicoli o usare macchinari. Questo è da attendersi specialmente all’inizio del trattamento, ad ogni cambiamento del dosaggio e così pure con l’uso di alcool e antipsicotici. I pazienti stabilizzati con uno specifico dosaggio non devono necessariamente subire restrizioni; pertanto i pazienti devono consultare il loro medico per sapere se sia ragionevole guidare o usare macchine.
Le seguenti frequenze sono state usate per la descrizione della comparsa di reazioni avverse: molto comune: ≥1/10; comune: ≥1/100 e <1/10; non comune: ≥1/1000 e <1/100; rari: ≥1/10.000 e<1/1000, molto rara: <1/10.000, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
L’effetto indesiderato più grave del fentanil è la depressione respiratoria.
Patologie cardiache
Non comuni: tachicardia, bradicardia
Rare: aritmia
Patologie del sistema nervoso
Molto comuni: mal di testa, capogiri
Non comuni: tremore, parestesia, disturbi della parola
Molto rare: atassia, convulsioni (incluse convulsioni cloniche e convulsioni epilettiche).
Patologie dell’occhio
Molto rare: ambliopia.
Patologie toraciche, respiratorie, mediastiniche
Non comuni: dispnea, ipoventilazione
Molto rare: depressione respiratoria, apnea
Patologie gastrointestinali
Molto comuni: nausea, vomito, stitichezza
Comuni: xerostomia, dispepsia
Non comuni: diarrea
Rare: singhiozzo
Molto rare: flatulenza dolorosa, ileo.
Patologie renali ed urinarie
Non comuni: ritenzione urinaria
Molto rare: cistalgia, oliguria
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comuni: sudorazione, prurito
Non comuni: esantema, eritema.
Rash, eritema e prurito di solito scompaiono entro un giorno dalla rimozione del cerotto.
Patologie vascolari
Non comuni: ipertensione, ipotensione
Rare: vasodilatazione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Rare: edema, sensazione di freddo
Comuni: reazioni della pelle sul sito di somministrazione
Disturbi del sistema immunitario
Molto rare: anafilassi.
Disturbi psichiatrici
Molto comune: sonnolenza
Comuni: sedazione, nervosismo, diminuzione dell’appetito, depressione
Non comuni: euforia, amnesia, insonnia, allucinazioni, agitazione
Molto rari: idee deliranti, stati di eccitamento, astenia, ansia, confusione, disfunzioni sessuali,
sintomi da astinenza.
Altri effetti indesiderati
Frequenza non nota (non può essere stimata dai dati disponibili): l’uso a lungo termine del fentanil può portare allo sviluppo di tolleranza e dipendenza fisica e psicologica. Dopo il passaggio dagli analgesici oppiacei precedentemente prescritti al Fentalgon, o dopo interruzione improvvisa della terapia, i pazienti possono mostrare sintomi da astinenza (ad esempio: nausea, vomito, diarrea, ansia e brividi).
Il profilo degli eventi avversi in bambini e adolescenti trattati con Fentalgon è simile a quello osservato negli adulti. Non è stato identificato nessun rischio nella popolazione pediatrica, al di là di quello atteso con l’uso di oppiacei del dolore associato a gravi malattie. Non sembra essere presente alcun rischio specifico correlato al corretto uso di Fentalgon nei bambini da 2 anni in su.
Gli eventi avversi Molto comuni riscontrati nella popolazione pediatrica durante gli studi clinici sono febbre, vomito e nausea.
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Sintomi
I sintomi del sovradosaggio del fentanil consistono nell’estensione delle sue azioni farmacologiche, ad es. letargia, coma, depressione respiratoria con respirazione di Cheyne-Stokes e/o cianosi. Altri sintomi possono essere ipotermia, diminuzione del tono muscolare, bradicardia, ipotensione. Segni di tossicità possono essere sedazione profonda, atassia, miosi, convulsioni e depressione respiratoria che è il sintomo principale.
Trattamento
Per il trattamento della depressione respiratoria devono essere iniziate immediate contromisure, incluse rimozione del cerotto e stimolazione fisica o verbale del paziente.
Queste azioni possono essere seguite dalla somministrazione di uno specifico antagonista degli oppiacei come il naloxone.
Negli adulti si raccomanda una dose iniziale di 0,4-2 mg di naloxone cloridrato per endovena.
Se necessario una dose simile può essere somministrata ogni 2 o 3 minuti o come infusione continua come 2 mg in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) o soluzione di glucosio 50 mg/ml (5%). La velocità di infusione deve essere aggiustata secondo la precedente iniezione in bolus e secondo la risposta individuale del paziente. Se la somministrazione endovenosa è impossibile, il naloxone cloridrato può anche essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea. Dopo somministrazione intramuscolare o sottocutanea l’insorgenza dell’azione sarà più lenta rispetto a quella endovena. La somministrazione intramuscolare darà un effetto più prolungato rispetto a quella endovena. La depressione respiratoria dovuta al sovradosaggio può persistere più a lungo dell’effetto dell’antagonista degli oppiacei. L’annullamento dell’effetto narcotico può dare luogo all’insorgenza di dolore acuto ed al rilascio di catecolamine. Se richiesto dalle condizioni del paziente, il trattamento in un’unità di terapia intensiva è importante. Se compare ipotensione grave o persistente, deve essere considerata la presenza di un’ipovolemia e tale condizione deve essere gestita con un’appropriata terapia parenterale con liquidi.
Categoria farmacoterapeutica: oppiacei; derivati della fenilpiperidina.
Codice ATC: N02AB03
Fentanil è un analgesico oppiaceo con affinità prevalentemente con i μ-recettori. Le sue principali azioni terapeutiche sono l’analgesia e la sedazione. Le concentrazioni plasmatiche minime necessarie all’azione analgesica di fentanil in pazienti non assuefatti a sostanze oppiacee sono comprese fra 0,3 e 1,5 ng/ml; la frequenza degli effetti indesiderati aumenta con livelli plasmatici superiori a 2 ng/ml. Sia la più bassa concentrazione efficace di fentanil che la concentrazione che causa reazioni avverse aumentano con lo sviluppo di tolleranza.
La tendenza a sviluppare tolleranza presenta una notevole variazione interindividuale.
Il profilo di sicurezza di Fentalgon è stato valutato in tre studi clinici in aperto su 293 pazienti pediatrici con dolore cronico, tra i 2 e i 18 anni di età, di cui 66 bambini di età compresa tra 2 e 6 anni. In questi studi, dosi da 30 mg a 45 mg di morfina orale giornaliera son state sostituite da un cerotto Fentalgon 12 mcg/ora. Dosi iniziali di 25 mcg/ora e superiori son state somministrate a 181 pazienti che erano già stati in trattamento con dosi giornaliere di oppiacei corrispondenti almeno a 45 mg per dose di morfina orale.
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A seguito della somministrazione di Fentalgon, il fentanil viene continuamente assorbito attraverso la cute per un periodo di 72 ore. Grazie alla matrice in polimeri ed alla diffusione del fentanil attraverso gli strati della cute, la velocità di rilascio rimane costante.
Assorbimento
Dopo la prima applicazione di Fentalgon le concentrazioni sieriche aumentano gradualmente, in genere raggiungendo il picco tra le 12 e le 24 ore e rimangono relativamente costanti per il rimanente periodo di applicazione delle 72 ore. Le concentrazioni di fentanil raggiunte nel siero dipendono dalla dimensione del cerotto transdermico. Dal punto di vista pratico dalla seconda applicazione di 72 ore, si raggiunge una concentrazione sierica stazionaria che si mantiene durante le successive applicazioni di un cerotto della stessa dimensione.
Distribuzione
Il legame del fentanil con le proteine plasmatiche è dell’84%.
Biotrasformazione
Il fentanil viene metabolizzato principalmente dal fegato attraverso il CYP3A4. Il maggior metabolita, il norfentanil, è inattivo.
Eliminazione
Una volta rimosso Fentalgon, le concentrazioni plasmatiche del fentanil si riducono gradualmente raggiungendo approssimativamente il 50% in circa 13-22 ore negli adulti e 22- 25 nei bambini. L’assorbimento continuo transdermico del fentanil determina una più lenta riduzione del farmaco dal siero rispetto a quanto osservato dopo infusione endovenosa. Circa il 75% di fentanil viene escreto attraverso le urine, per la maggior parte sotto forma di metaboliti, con meno del 10% sotto forma di farmaco immodificato. Approssimativamente il 9% della dose viene rinvenuto nelle feci, soprattutto sotto forma di metaboliti.
Farmacocinetica in gruppi particolari
I pazienti anziani e debilitati possono presentare una ridotta clearance del fentanil, che porta ad una emivita terminale più lunga.
Nei pazienti con compromissione epatica o renale, la clearance del fentanil può essere alterata a causa di cambiamenti delle proteine plasmatiche e della clearance metabolica, risultando in concentrazioni sieriche aumentate.
La clearance del farmaco nei pazienti pediatrici, aggiustata per il peso corporeo (L/h/Kg), risulta essere l’82% più elevata nei bambini dai 2 ai 5 anni e il 25% più elevata nei bambini dai 6 ai 10 anni rispetto ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni, i quali hanno circa la stessa clearance degli adulti. Questi risultati sono stati presi in considerazione per la determinazione delle dosi raccomandate per i pazienti pediatrici.
I dati pre-clinici non rivelano particolari rischi per l’uomo, sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute e genotossicità.
Studi animali hanno rivelato una ridotta fertilità ed un’aumentata mortalità embrionale nei feti del ratto. Non sono stati dimostrati effetti teratogeni.
Non sono stati eseguiti studi di carcinogenità a lungo termine.
Strato adesivo del farmaco: Poly(2-ethylhexylacrylate, vinylacetate) (50:50) poly[2-ethylhexyl)acrylate-co-methylacrylate-co-acrylicacid-co(2,3-epoxypropyl)methacrylate] (61.5:33:5. 5:0.02)
dodecan-1-ol
Membrana che controlla il rilascio
Film di poliestere, trattato con silicone
Strato di supporto
Film colorato di poliestere/etilen-vinil-acetato.
Inchiostro da stampa
Non pertinente.
2 anni
Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità.
Ciascun cerotto transdermico è confezionato in buste di polipropilene/alluminio/poliestere saldato a caldo.
Confezioni:
Confezione da 3 cerotti transdermici.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Quantità elevate di fentanil restano nei cerotti transdermici dopo l’uso. I cerotti transdermici devono essere ripiegati con le superfici adesive all’interno e smaltiti e se possibile riconsegnati in farmacia in accordo alle normative locali. Il prodotto non utilizzato deve essere eliminato o restituito alla farmacia.
Italfarmaco S.p.A
Viale Fulvio Testi,330
20126 Milano
25 mcg/h cerotti transdermici âE.“ 3 cerotti in bustine PET/AL/PP AIC n. 039359017/M
50 mcg/h cerotti transdermici âE.“ 3 cerotti in bustine PET/AL/PP AIC n. 039359029/M
75 mcg/h cerotti transdermici âE.“ 3 cerotti in bustine PET/AL/PP AIC n. 039359031/M
100 mcg/h cerotti transdermici âE.“ 3 cerotti in bustine PET/AL/PP AIC n. 039359043/M
Determinazione AIFA n. 1534/2010 del 22/01/2010 S.O. n.23 della G.U. n.29 del 05/02/2010
Notifica regolare AIFA/V&A/P/47795 del 05/05/2011