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Fertavid 900 UI/1,08 ml soluzione iniettabile
Una cartuccia contiene un dossagio netto totale di 900 UI di ormone
follicolo-stimolante ricombinante (FSH) in 1,08 ml di soluzione acquosa.
La soluzione iniettabile contiene il principio attivo beta follitropina,
prodotto attraverso ingegneria genetica da una linea cellulare ovarica
di criceto cinese (chinese hamster ovary - CHO) in concentrazione di 833
UI/ml di soluzione acquosa. Questo dosaggio corrisponde a 83,3
microgrammi di proteina/ml (bioattività specifica in vivo corrispondente
a circa 10.000 UI FSH/mg di proteina).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Soluzione iniettabile. Soluzione limpida e incolore. In cartucce,
destinata ad essere impiegata con un iniettore a penna.
Nella donna:
Fertavid è indicato nel trattamento dell'infertilità femminile nelle seguenti
condizioni cliniche:
- Anovulazione (inclusa la malattia policistica dell'ovaio, PCOD) in donne
che non hanno risposto al trattamento con clomifene citrato.
- Iperstimolazione controllata delle ovaie, per indurre lo sviluppo di
follicoli multipli, nei protocolli di riproduzione assistita [per es.
fertilizzazione in vitro/trasferimento dell'embrione (IVF/ET), trasferimento
intratubarico del gamete (GIFT) e iniezione intracitoplasmatica di sperma
(ICSI)].
Nell'uomo:
Insufficiente spermatogenesi da ipogonadismo ipogonadotropo.
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Il trattamento con Fertavid deve essere iniziato sotto la
supervisione di un medico esperto nel trattamento dei problemi della
fertilità.
Posologia
Nella donna
Esistono nello stesso soggetto e tra soggetti diversi notevoli variazioni
nella risposta delle ovaie alle gonadotropine esogene. Questo rende impossibile
definire uno schema di dosaggio unico. Le dosi pertanto devono essere aggiustate
individualmente secondo la risposta ovarica. Questo richiede l'esame ecografico
ed il monitoraggio dei livelli di estradiolo. Quando si impiega l'iniettore a
penna, si deve tenere presente che la penna è un dispositivo diprecisione, il
quale rilascia esattamente la dose caricata. É stato dimostrato che, rispetto ad
una siringa tradizionale, con la penna viene somministrato in media un 18% in
più di FSH. Ciò può essere di particolare importanza quando si usano
alternativamente l'iniettore a penna e una siringa convenzionale durante lo
stesso ciclo di trattamento. In modo particolare, quando si passa da una siringa
alla penna possono essere necessari piccoli aggiustamenti del dosaggio per
evitare di somministrare una dose troppo elevata. Sulla base dei risultati di
studi clinici comparativi, si raccomanda di somministrare un dosaggio di
Fertavid più basso di quello generalmente impiegato per l'FSH urinario, non solo
per ottimizzare lo sviluppo follicolare, ma anche per ridurre al minimo il
rischio di iperstimolazione ovarica indesiderata. L'esperienza clinica con
Fertavid si basa su un periodo sino a tre cicli terapeutici per entrambe le
indicazioni. L'insieme delle esperienze con la IVF indica che, di norma, il
grado di successo del trattamento rimane invariato durante i primi quattro
tentativi, per poi diminuire progressivamente.
- Anovulazione In generale, è consigliato uno schema sequenziale di
trattamento che inizia con la somministrazione giornaliera di 50 UI Fertavid
almeno per 7 giorni. Se non vi è alcuna risposta ovarica, la dose
giornaliera è gradualmente aumentata fino a che la crescita del follicolo
e/o i livelli plasmatici di estradiolo indicano un'adeguata risposta
farmacodinamica. Un incremento giornaliero dei livelli di estradiolo del
40-100% è considerato ottimale. La dose giornaliera è somministrata fino a
quando non si raggiungono condizioni pre-ovulatorie, cioè fin quando non vi
è evidenza ecografica di un follicolo dominante di almeno 18 mm di diametro
e/o quando i livelli plasmatici di estradiolo non sono saliti a 300-900
picogrammi/ml (1000-3000 pmol/l). Di solito, per ottenere questa condizione
sono sufficienti 7-14 giorni di trattamento. La somministrazione di Fertavid
è allora interrotta e l'ovulazione può essere indotta con la
somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Se il numero di
follicoli maturati è troppo elevato o se i livelli di estradiolo aumentano
troppo rapidamente, cioè più del doppio ogni giorno, per 2 o 3 giorni
consecutivi di estradiolo, la dose giornaliera deve essere ridotta. Dal
momento che follicoli con diametro superiore a 14 mm possono esitare in
gravidanza, più follicoli pre-ovulatori di diametro superiore a 14 mm
comportano il rischio di gravidanze multiple. In questo caso la hCG non deve
essere somministrata ed il concepimento deve essere evitato per prevenire
gravidanze multiple.
- Iperstimolazione ovarica controllata nei programmi di riproduzione
assistita. Esistono numerosi protocolli di stimolazione. Viene raccomandata
una dose iniziale di 100225 UI, almeno per i primi 4 giorni. Successivamente
la dose può essere adattata individualmente, in base alla risposta ovarica.
In studi clinici si è visto che sono sufficienti dosi di mantenimento che
vanno da 75 a 375 UI per 6-12 giorni, anche se può essere necessario un
trattamento più lungo. Fertavid può essere somministrato da solo oppure, per
prevenire una luteinizzazione precoce, in associazione con un agonista o
antagonista del GnRH. Quando si usa un agonista del GnRH può essere
necessaria una dose totale maggiore di Fertavid per ottenere un'adeguata
risposta follicolare. La risposta ovarica è controllata mediante ecografia e
determinazione dei livelli plasmatici di estradiolo. Quando la valutazione
ecografica indica la presenza di almeno 3 follicoli di 16-20 mm di diametro
e vi è prova di una buona risposta dell'estradiolo (livelli plasmatici di
circa 300-400 picogrammi/ml (1000-1300 pmol/l) per ciascun follicolo con un
diametro superiore a 18 mm), la fase finale di maturazione dei follicoli è
indotta somministrando hCG. Il prelievo degli ovociti è eseguito 34-35 ore
più tardi.
Nell'uomo
Fertavid deve essere somministrato alla dose di 450 UI/settimana,
preferibilmente suddivise in 3 dosi da 150 UI, in concomitanza con la
somministrazione di hCG. Il trattamento deve essere continuato almeno per 3-4
mesi prima che si possa osservare un miglioramento nella spermatogenesi. Se il
paziente non risponde entro questo periodo di tempo, la terapia combinata può
essere continuata; l'attuale esperienza clinica indica che per ottenere la
spermatogenesi può essere necessario un trattamento fino a 18 mesi o oltre.
Non ci sono indicazioni relative all'uso di Fertavid nei bambini.
Metodo di somministrazione
Fertavid soluzione iniettabile in cartucce, sviluppato per l'uso in un
iniettore a penna denominato Puregon Pen, deve essere somministrato per via
sottocutanea. L'iniezione deve essere eseguita in siti alterni, per prevenire la
lipoatrofia.
L'iniezione di Fertavid mediante l'iniettore a penna può essere praticata dal
paziente purchè adeguatamente istruito dal medico.
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Tumori dell'ovaio, della mammella, dell'utero, del testicolo,
dell'ipofisi o dell'ipotalamo.
- Sanguinamento vaginale del quale non sia stata posta diagnosi.
- Insufficienza ovarica primaria.
- Cisti ovariche od ingrossamento ovarico non dovuti a malattia
policistica ovarica (PCOD).
- Malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza.
- Tumori fibroidi dell'utero incompatibili con la gravidanza.
- Insufficienza testicolare primaria.
- Deve essere esclusa la presenza di endocrinopatie extragonadiche non
sotto controllo (ad es. disfunzioni della tiroide, del surrene o
dell'ipofisi).
- In gravidanze ottenute dopo induzione dell'ovulazione con preparati
gonadotropinici vi è un aumentato rischio di gestazioni multiple.
Appropriati aggiustamenti della dose di FSH dovrebbero prevenire lo sviluppo
di follicoli multipli. Gravidanze multiple, specialmente quelle con un
numero elevato di feti, conducono ad un aumentato rischio di esiti avversi,
materni e perinatali. I pazienti devono essere avvisati dei potenziali
rischi di nascite multiple prima di iniziare il trattamento.
- La prima iniezione di Fertavid deve essere praticata sotto diretto
controllo medico.
- Dal momento che le donne non fertili sottoposte a fecondazione
assistita, in particolare ad IVF, presentano spesso anomalie delle tube,
l'incidenza di gravidanze extrauterine può risultare maggiore. È pertanto
importante confermare precocemente, mediante ecografia, che si tratta di
gravidanza intrauterina.
- La percentuale di interruzioni di gravidanza nelle donne sottoposte a
tecniche di riproduzione assistita è più elevata rispetto a quella nella
popolazione normale.
- L'incidenza di malformazioni congenite a seguito di tecniche di
riproduzione assistita può essere leggermente più elevata rispetto a quella
osservata dopo concepimento spontaneo. Ciò può essere dovuto a differenze
nelle caratteristiche dei genitori (p. es. età della madre, caratteristiche
dello sperma) ed a gestazioni multiple.
- Iperstimolazione ovarica non desiderata: nel trattamento delle donne, la
valutazione ecografica dello sviluppo follicolare e la determinazione dei
livelli di estradiolo devono essere eseguite prima del trattamento e ad
intervalli regolari, durante la terapia. Indipendentemente dallo sviluppo di
un elevato numero di follicoli, i livelli di estradiolo possono aumentare in
modo estremamente rapido, per esempio più del doppio ogni giorno per 2 o 3
giorni consecutivi ed eventualmente raggiungere valori eccessivamente
elevati. La diagnosi di iperstimolazione ovarica può essere confermata
mediante ecografia. Se si verifica una iperstimolazione ovarica indesiderata
(cioè non come facente parte di un programma di riproduzione assistita), la
somministrazione di Fertavid deve essere interrotta. In questo caso il
concepimento deve essere evitato e l'hCG non deve essere somministrata
poiché essa può indurre, in aggiunta all'ovulazione multipla, la sindrome da
iperstimolazione ovarica (OHSS). I sintomi e segni clinici di una lieve
sindrome da iperstimolazione ovarica sono dolore addominale, nausea, diarrea
ed un lieve o modico aumento di volume delle ovaie, con presenza di
formazioni cistiche. In associazione con la sindrome da iperstimolazione
ovarica sono state riportate anomalie transitorie dei test di funzionalità
epatica, indicative di disfunzione epatica, che possono essere accompagnate
da modificazioni morfologiche della biopsia epatica. In rari casi, una
sindrome da iperstimolazione ovarica grave può mettere in pericolo la vita
della paziente. In questi casi è caratteristica la presenza di grosse cisti
ovariche (tendenti alla rottura), ascite, spesso idrotorace ed aumento del
peso corporeo. In rari casi tromboembolia venosa o arteriosa può verificarsi
in associazione con OHSS.
- Vi sono state segnalazioni di neoplasie ovariche e di altre neoplasie
dell'apparato riproduttivo, sia benigne che maligne, in donne che sono state
sottoposte a terapie farmacologiche multiple per il trattamento
dell'infertilità. Non è stato ancora stabilito se il trattamento con
gonadotropine aumenti o no il rischio di base di questi tumori nelle donne
infertili.
- Le donne che presentano fattori di rischio generalmente riconosciuti per
trombosi, quali anamnesi personale o familiare, grave obesità (Indice di
Massa Corporea > 30 Kg/m2) oppure trombofilia nota, possono avere un
aumentato rischio di eventi tromboembolici venosi o arteriosi durante o
successivi al trattamento con gonadotropine. In queste donne i benefici di
un trattamento per l'IVF devono essere soppesati nei confronti dei rischi.
Si deve comunque ricordare che la stessa gravidanza può determinare un
aumentato rischio di trombosi.
- Fertavid può contenere tracce di streptomicina e/o neomicina. In
pazienti sensibili questi antibiotici possono provocare reazioni di
ipersensibilità.
- Negli uomini, elevati livelli di FSH endogeno sono indicativi di
insufficienza testicolare primaria. Tali pazienti non rispondono alla
terapia con Fertavid/hCG.
- Negli uomini si raccomanda di eseguire un'analisi del liquido seminale
4-6 mesi dopo l'inizio del trattamento per valutare la risposta.
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L'uso concomitante di Fertavid e clomifene citrato può far aumentare la
risposta follicolare. Dopo la soppressione ipofisaria provocata con un
agonista del GnRH, per ottenere un'adeguata risposta follicolare può essere
necessaria una dose più alta di Fertavid.
Non ci sono indicazioni per l'utilizzo di Fertavid durante la gravidanza.
Nell'uso clinico non è stato riportato alcun rischio teratogeno a seguito di
iperstimolazione ovarica controllata con gonadotropine. Nei casi di
esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti ad
escludere un effetto teratogeno dell'FSH ricombinante. Tuttavia, ad oggi, non
è stato riportato alcun effetto malformativo particolare. Nessun effetto
teratogeno è stato osservato negli studi sull'animale.
Fertavid non deve essere usato durante l'allattamento al seno.
Fertavid non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare
veicoli o di usare macchinari.
L'uso clinico di Fertavid per via intramuscolare o sottocutanea può
provocare reazioni locali al sito di iniezione: bruciore, dolore,
arrossamento, gonfiore e prurito sono comunemente riportati (3% di tutti i
pazienti trattati). La maggior parte di queste reazioni locali è di natura
moderata e transitoria. Reazioni generalizzate di ipersensbilità, compresi
eritema, orticaria, eruzione cutanea e prurito, sono state osservate più
raramente (0,1% circa di tutti i pazienti trattati con Fertavid).
Nella donna:
Nel 4% circa delle donne trattate con Fertavid in studi clinici sono stati
riportati segni e sintomi relativi alla sindrome da ipestimolazione ovarica
(vedere paragrafo 4.4). Negli studi clinici sono stati osservati altri effetti
indesiderati correlati a questa sindrome. Questi comprendono dolore e/o
congestione pelvica, dolore e/o distensione addominale, disturbi al seno
(dolorabilità, dolore e/o congestione mammaria), ingrossamento delle ovaie e
aborto spontaneo. Questi effetti sono stati tutti riportati con un'incidenza
dell'1% circa (dolore pelvico e distensione addominale) o anche meno. È stato
osservato un lieve incremento del rischio di gravidanze extra-uterine e
gestazioni multiple. Altri sintomi più generali riporati comprendono cefalea e
nausea (fino all'1% delle donne trattate con Fertavid). In casi rari,
tromboembolia è stata associata con la terapia Fertavid/hCG. Ciò è stato anche
riportato durante il trattamento con altre gonadotropine.
Nell'uomo:
Durante la terapia con Fertavid/hCG possono occasionalmente comparire
ginecomastia e acne; essi sono effetti noti del trattamento con hCG. In un
soggetto è stata osservata una cisti dell'epididimo.
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Non sono disponibili dati sulla tossicità acuta di Fertavid nella specie
umana; tuttavia, in studi condotti negli animali è stato dimostrato che la
tossicità acuta di Fertavid e dei preparati a base di gonadotropine urinarie è
molto bassa. Un dosaggio eccessivamente elevato di FSH può portare
all'iperstimolazione delle ovaie (vedere paragrafo 4.4).
Categoria farmacoterapeutica: gonadotropine, codice ATC: G03G A06.
Fertavid contiene FSH ricombinante. Esso è prodotto da una linea di cellule
ovariche di criceto cinese modificate con subunità geniche di FSH umano, con
tecnica del DNA ricombinante. La sequenza amino-acidica primaria è identica a
quella dell'FSH naturale umano. È noto che vi sono piccole differenze nella
catena glucidica. L'FSH è indispensabile per la normale crescita e maturazione
dei follicoli e per la steroidogenesi gonadica. Nella donna, la quantità di FSH
è critica per l'inizio e la durata dello sviluppo follicolare e conseguentemente
per il numero e la coordinazione temporale dei follicoli che raggiungeranno la
maturità. Fertavid può dunque essere usato per stimolare lo sviluppo follicolare
e per favorire la produzione steroidea, in casi selezionati di alterata funzione
gonadica. Inoltre Fertavid può essere usato per provocare lo sviluppo di più
follicoli in programmi di riproduzione assistita, per esempio fertilizzazione in
vitro/trasferimento dell'embrione (IVF/ET), trasferimento intratubarico del
gamete (GIFT) e iniezione intracitoplasmatica di sperma (ICSI). Il trattamento
con Fertavid è generalmente seguito da somministrazione di hCG per indurre la
fase conclusiva della maturazione follicolare, la ripresa della meiosi e la
rottura del follicolo. Negli uomini con deficit di FSH, Fertavid deve essere
usato in concomitanza con hCG almeno per 4 mesi per promuovere la
spermatogenesi.
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Dopo somministrazione sottocutanea di Fertavid, la concentrazione massima
di FSH è raggiunta entro circa 12 ore. A causa del prolungato rilascio dal
sito di iniezione e dell'emivita di eliminazione di circa 40 ore (12-70 ore),
i livelli di FSH rimangono elevati per 24-48 ore. Dato il valore relativamente
elevato dell'emivita di eliminazione, dopo somministrazioni ripetute dello
stesso dosaggio le concentrazioni plasmatiche di FSH sono approssimativamente
1,5-2,5 volte più alte rispetto a quelle che si hanno dopo somministrazione
unica. Questo aumento contribuisce al raggiungimento di livelli terapeutici di
FSH. La biodisponibilità assoluta di Fertavid somministrato per via
sottocutanea è di circa il 77%. Essendo l'FSH ricombinante molto simile dal
punto di vista biochimico all'FSH umano, esso è distribuito, metabolizzato ed
escreto allo stesso modo.
La somministrazione unica di Fertavid nel ratto non ha indotto effetti
tossici significativi. Negli studi sulla somministrazione ripetuta nel ratto
(2 settimane) e nel cane (13 settimane) di dosi fino a 100 volte la dose
massima nella specie umana, Fertavid non ha provocato effetti tossici
significativi. Fertavid non ha mostrato potere mutageno sia nel test di Ames
sia nel test di aberrazione cromosomica con linfociti umani in vitro.
Fertavid 900 UI/1,08 ml soluzione iniettabile contiene: saccarosio citrato
di sodio L-metionina polisorbato 20 alcol benzilico acqua per preparazioni
iniettabili. Per aggiustare il pH può essere aggiunto idrossido di sodio e/o
acido cloridrico.
In assenza di studi di incompatibilità, il medicinale non deve essere
miscelato con altri prodotti.
3 anni.
Una volta forato con l'ago il disco di gomma della cartuccia, il prodotto
deve essere conservato per un massimo di 28 giorni.
Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C). Non congelare. Tenere la cartuccia
nell'imballaggio esterno. Per comodità del paziente, Fertavid può essere
conservato dal paziente stesso a temperature non superiori ai 25 °C per un
solo periodo non superiore ai 3 mesi.
1,08 ml di soluzione in cartuccia da 1,5 ml (vetro tipo I) con un pistone
di gomma grigia ed una ghiera di alluminio con un disco di gomma. Confezione
da 1 cartuccia e 9 aghi da utilizzare con Puregon Pen. Le cartucce contengono
un minimo 1025 UI di attività FSH in 1,230 ml di soluzione acquosa,
sufficienti per una dose totale netta di 900 UI.
Non usare la soluzione nel caso siano presenti in essa particelle o qualora
essa non risulti limpida. Fertavid 900 UI/1,08 ml soluzione iniettabile è
destinata ad essere impiegata con un iniettore a penna denominato Puregon Pen.
Seguire attentamente le istruzioni per l'uso della penna. Rimuovere le bolle
d'aria dalla cartuccia prima dell'iniezione (vedere le istruzioni per l'uso
della penna). Le cartucce vuote non devono essere ricaricate. Le cartucce di
Fertavid non sono progettate per consentire la miscelazione di qualunque altro
farmaco nelle cartucce stesse. Gettare gli aghi usati immediatamente dopo
l'iniezione. Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale
medicinale devono essere smaltiti in conformità ai requisiti di legge locali.
SP Europe Rue de Stalle, 73 B-1180 Bruxelles Belgio