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FLEXIBAN
Ogni compressa contiene: ciclobenzaprina cloridrato 10 mg.
30 compresse rivestite da 10 mg.
Il FLEXIBAN è indicato nel trattamento di condizioni muscolo-scheletriche acute caratterizzate da spasmo muscolare secondario a traumi, strappi muscolari, radicolopatia cervicale e lombosacrale con o senza interessamento discale, artrosi ipertrofica degenerativa con o senza interessamento radicolare. Il miglioramento si manifesta con sollievo dallo spasmo muscolare e dal dolore associato, dalla debolezza, dalla limitazione del movimento e con la ripresa delle attività quotidiane. Fibrosite: FLEXlBAN è indicato per il sollievo dallo spasmo (tensione muscolare, dal dolore muscolare locale e da disturbi del sonno associati a fibrosite).
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La posologia ed il tipo di trattamento variano in relazione alle indicazioni cliniche con un range di 20-40 mg/die in dosi divise. La posologia abituale di FLEXlBAN è di 10 mg tre volte al giorno Non dovrà essere superata la dose di 60 mg al dì. Non si consigliano cicli terapeutici superiori alle due settimane, in quanto in genere lo spasmo muscolare associato a lesioni muscolo-scheletriche è di breve durata.
Ipersensibilità a qualsiasi componente di questo prodotto. Somministrazione concomitante di inibitori della MAO o sospensione degli stessi da meno di due settimane. Infarto del miocardio, aritmie, blocco AV o disturbi della conduzione; scompenso congestizio, ipertiroidismo.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
FLEXlBAN, strutturalmente e chimicamente è simile agli agenti triciclici e pertanto nell'uso andranno valutate le normali precauzioni applicabili a questa classe di farmaci. Si è riscontrato che i farmaci triciclici possono causare aritmia, tachicardia sinusale e prolungamento del tempo di conduzione, infarto del miocardio ed ictus. A causa dei suoi effetti atropino-simili, il FLEXlBAN va somministrato con cautela ai pazienti con un'anamnesi di ritenzione urinaria, glaucoma ad angolo chiuso od aumentata pressione intraoculare. FLEXlBAN non si è dimostrato efficace nel trattamento della spasticità associata a malattie cerebrali o del midollo spinale, o in bambini con paralisi cerebrale.
Uso pediatrico: Non è stata stabilita la sicurezza e l'efficacia del FLEXlBAN in bambini di età inferiore ai quindici anni.
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Il FLEXlBAN può aumentare gli effetti dell'alcool, dei barbiturici e dei farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale. Non è stato notato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici o sulla biodisponibilità del FLEXlBAN e dell'acido acetilsalicilico quando in studi clinici dosi singole o multiple dei due farmaci sono state somministrate concomitantemente. La somministrazione concomitante di FLEXlBAN ed acido acetilsalicilico è di solito ben tollerata e non sono stati osservati effetti indesiderati clinici o di laboratorio seri o inaspettati.
Sebbene non siano stati riscontrati effetti teratogenici in studi eseguiti su animali, la sicurezza in gravidanza non è stata confermata da studi clinici. Dato che gli studi nella riproduzione animale non sono sempre predittivi della risposta umana, questo farmaco in gravidanza deve essere impiegato solo se necessario. Non si sa se questo farmaco sia escreto nel latte umano. Dato che la ciclobenzaprina è correlata strettamente agli antidepressivi triciclici, alcuni dei quali è noto che vengono escreti nel latte materno, cautela deve essere posta quando il FLEXlBAN è somministrato a donne che allattano.
Il FLEXlBAN può indebolire le capacità mentali e/o fisiche; di conseguenza si sconsigliano la guida di veicoli a motore od altre attività che richiedano particolare attenzione.
Il FLEXlBAN è generalmente ben tollerato. Gli effetti collaterali maggiormente segnalati sono stati: sonnolenza, secchezza delle fauci, vertigini.
Meno frequenti: Cardiovascolari: Tachicardia, sincope, aritmia, vasodilatazione, palpitazione, ipotensione.
Sistema Nervoso: Atassia, vertigini, disartria, parestesia, tremori, ipertonia, convulsioni, disorientamento, insonnia, umore depresso, sensazioni anormali, ansia, agitazione, pensieri e sogni anormali, allucinazioni, eccitazione, confusione, euforia, nervosismo.
Gastrointestinali: Vomito, anoressia, diarrea, dolore gastrointestinale, gastrite, sete, flatulenza, nausea, dispepsia, lingua impaniata, stipsi, dolore addominale, funzione epatica anormale.
Genitourinari: Frequenza e/o ritenzione urinaria, diminuzione del tono della vescica. Apparato tegumentario: Sudorazione.
Apparato muscolo-scheletrico: Spasmi muscolari, debolezza muscolare localizzata.
Sensi speciali: Ageusia, ronzio, gusto sgradevole, vista annebiata.
Ipersensibilità: Reazioni allergiche, compresi rash cutanei, orticaria, edema del viso e della lingua.
Altri: Senso di malessere, debolezza, stanchezza, cefalea, astenia.
Relazione causale sconosciuta: Altre reazioni, riportate raramente con FLEXIBAN in circostanze dove non poteva essere stabilita o riferita una relazione causale per altri triciclici, vengono qui elencate per informazione del medico: ipertensione, dolore toracico, edema, ileo paralitico scolorimento della lingua, trombocitopenia, aumento o perdita di peso, mialgia, libido aumentata o diminuita, andatura anormale, dispnea, prurito, alopecia, disturbi della minzione, impotenza.
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Dosi elevate possono causare uno stato confusionale temporaneo, disturbi della concentrazione, allucinazioni visive transitorie, agitazione, iperreflessia, rigidità muscolare, vomito ed iperpiressia oltre agli effetti collaterali precedentemente elencati. Inoltre, in base alle conoscenze farmacologiche del farmaco, un iperdosaggio può causare sonnolenza, ipotermia, tachicardia ed altre anormalità del ritmo cardiaco come blocco di branca, segni elettroencefalografici di alterata conduzione e scompenso cardiaco. Altre manifestazioni possono essere midriasi, convulsioni, ipotensione grave, stupor e coma.
Trattamento: Non esiste un antidoto. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In prima istanza, svuotare lo stomaco il più rapidamente possibile mediante vomito. Dopo il vomito, si può somministrare carbone attivato (3040 gr ogni 4-6 ore per le prime 24-48 ore dopo l'ingestione). Deve essere fatto un ECG e se c'è un qualsiasi segno di aritmia deve essere istituito un continuo monitoraggio cardiaco. Sono necessari, inoltre, il mantenimento della pervietà delle vie aeree, una adeguata assunzione di liquidi e regolazione della temperatura corporea. È riportato che la somministrazione endovena lenta da 1 a 3 mg di salicilato di fisostigmina annulla i sintomi di avvelenamento da atropina e da altri farmaci ad attività anticolinergica. Dato che la fisostigmina è rapidamente metabolizzata il suo dosaggio deve essere ripetuto così spesso quanto richiesto quando ricorrono o persistono sintomi a prognosi sfavorevole quali aritmie, convulsioni e coma profondo. Misure mediche standard debbono essere impiegate per trattare lo shock circolatorio e l'acidosi metabolica. Le aritmie cardiache possono essere trattate con neostigmina, piridostigmina, o propranololo. Quando si hanno segni di insufficienza cardiaca, si deve prendere in considerazione l'impiego di preparati digitalici a breve durata di azione. È consigliabile un attento monitoraggio della funzione cardiaca per non meno di cinque giorni. Per controllare gli attacchi epilettici possono essere somministrati anticonvulsivanti. La dialisi probabilmente non è di nessuna utilità date le basse concentrazioni plasmatiche del farmaco.
Il FLEXIBAN è un amino sale triciclico efficace nell'alleviare lo spasmo muscolo-scheletrico di origine locale senza interferire con la funzione muscolare. È inefficace nello spasmo dovuto a malattie del sistema nervoso centrale. Studi sugli animali suggeriscono che l'effetto della ciclobenzaprina sia dovuto ad una riduzione del tono della muscolatura somatica, influenzando l'attività dei motoneuroni alfa e gamma.
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La ciclobenzaprina è ben assorbita dopo somministrazione orale, ma esiste un'ampia variazione interindividuale nei livelli plasmatici. La ciclobenzaprina è eliminata piuttosto lentamente con un'emivita che va da uno a tre giorni. È molto legata alle proteine plasmatiche, è estensivamente metabolizzata, principalmente in coniugati simil glucoronidi, ed è escreta principalmente per via renale.
Tossicologia: La DL50 è risultata essere approssimativamente 338 mg/kg nei topi e 425 mg/kg nei ratti.
Teratogenicità : Studi nei topi e nei conigli non hanno evidenziato nessuna prova di letalità embrionale o teratogenicità a dosi orali di 5-10 o 20 mg/kg/die.
Carcinogenicità : Il cloridrato di ciclobenzaprina non ha avuto nessun effetto sulla comparsa, incidenza o distribuzione di neoplasie quando è stato somministrato a dosi orali di 2 mg, 5 mg o 10 mg/kg/die a topi per 81 settimane o a ratti per 105 settimane.
Lattosio monoidrato, Amido di mais , Amido pregelatinizzato, Ferro ossido giallo, Magnesio stearato, Ipromellosa, Titanio diossido, Idrossipropilcellulosa.
Esiste un'incompatibilità del FLEXIBAN con la somministrazione concontitante di inibitori della MAO. Tale incompatibiltà è presente anche nel caso in cui gli inibitori della MAO siano sospesi da meno di due settimane dall'inizio del trattamento con FLEXlBAN.
5 anni.
Nessuna.
Blister opachi in PVC ed alluminio, astucciati in confezioni da 30 compresse.
Nessuna.
Laboratorio Farmaceutico S.I.T. Specialità Igienico Terapeutiche S.r.l. - Via Cavour 70 - Mede (PV).
AIC 025327026.
1 giugno 2000.
Luglio 2001.