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FLUCONAZOLO KABI 2 MG/ML SOLUZIONE PER INFUSIONE
1 ml di soluzione per infusione contiene 2 mg di fluconazolo
50 ml di soluzione per infusione contengono 100 mg di fluconazolo 100 ml di soluzione per infusione contengono 200 mg di fluconazolo 200 ml di soluzione per infusione contengono 400 mg di fluconazolo
Eccipienti:
1 ml di soluzione per infusione contiene 0,15 mmol (3,5 mg) di sodio (come cloruro)
50 ml di soluzione per infusione contengono 7,7 mmol (177 mg) di sodio (come cloruro) 100 ml di soluzione per infusione contengono 15,4 mmol (3 54 mg) di sodio (come cloruro) 200 ml di soluzione per infusione contengono 30,8 mmol (709 mg) di sodio (come cloruro)
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere la sezione 6.1
Soluzione per infusione
Soluzione chiara incolore.
La soluzione è iso-osmotica e il suo pH è compreso tra 4,0 e 8,0.
Adulti
Trattamento delle micosi causate da Candida, Cryptococcus e da altri miceti sensibili, in particolare:
• candidosi sistemica (comprese le infezioni profonde diffuse e la peritonite)
• candidosi gravi delle mucose (comprese le candidosi orofaringee, le candidosi esofagee e la candidosi broncopolmonare non invasiva), nelle quali il trattamento per via orale non è possibile
• meningite da criptococco
• profilassi contro le infezioni profonde da Candida (soprattutto Candida albicans) in pazienti con neutropenia sottoposti a trapianto di midollo osseo.
Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli antimicotici. Prima di iniziare il trattamento, devono essere prelevati campioni per le analisi microbiologiche e successivamente deve essere confermata l'adeguatezza della terapia (vedere sezione 4.2 e 5.1).
In alcuni pazienti con grave meningite da criptococco la risposta micologica durante il trattamento con fluconazolo può essere più lenta se associata ad altri trattamenti (vedere sezione 4.4).
Bambini e adolescenti
Trattamento delle micosi causate da Candida e da altri miceti sensibili, in particolare:
• candidosi sistemica (comprese le infezioni profonde diffuse e la peritonite)
• candidosi gravi delle mucose (comprese le candidosi orofaringee, le candidosi esofagee e la candidosi broncopolmonare non invasiva), nelle quali il trattamento per via orale non è possibile.
Il fluconazolo non deve essere usato per la terapia della tinea capitis.
Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli antimicotici. Prima di iniziare il trattamento, devono essere prelevati campioni per le analisi microbiologiche e successivamente deve essere confermata l'adeguatezza della terapia (vedere sezione 4.2 e 5.1).
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Il trattamento con fluconazolo deve essere iniziato da un medico esperto nella gestione delle infezioni fungine invasive. La dose dipende dal tipo e dalla gravità dell'infezione. Il trattamento delle infezioni che richiedono dosi ripetute deve essere continuato fino a quando i parametri clinici o i risultati degli esami di laboratorio dimostrino che l'infezione attiva sia in fase di regressione. Un periodo di trattamento insufficiente può causare la recidiva dell'infezione.
Il fluconazolo è disponibile anche per il trattamento per via orale. Il paziente deve essere passato dalla somministrazione endovenosa a quella orale non appena possibile. Non è necessario modificare la dose giornaliera di fluconazolo quando si cambia la via di somministrazione da via endovenosa a orale.
ADULTI
Si prega di fare riferimento per specifiche raccomandazioni sulla posologia alla Tabella 1.
ANZIANI
Se non vi è alcuna evidenza di insufficienza renale deve essere somministrata la dose normale per l’adulto.
Si prega di fare riferimento alla Tabella 1.
Tabella 1-Linee guida per la dose da somministrare agli adulti che sono trattati per via endovenosa
Il trattamento con fluconazolo deve essere iniziato da un medico esperto nella gestione delle infezioni fungine invasive.
Indicazioni | Dose giornaliera iniziale (mg) | Dose giornaliera successiva (mg) | Raccomandazioni durante il trattamento | Raccomandazioni addizionali |
Candidosi sistemica: | | | | |
• candidemia, candidosi disseminata e altre forme invasive di infezioni da candida | 400-800 | 200-400 | In relazione alla risposta clinica | La dose scelta deve tener conto dei livelli locali di resistenza al fluconazolo (vedere sezione 5.1). Dove la sensibilità del patogeno non è ancora stata stabilita, inizialmente deve essere considerata la dose più alta. Nella maggior parte dei casi può essere preferibile una dose di carico di 800 mg il primo giorno, seguiti da 400 mg al giorno. |
• Candidosi mucose gravi: | | | | Utilizzare solo quando non è possibile la somministrazione per via orale. |
• Candidosi orofaringea | 100 | 100 | Da 7 a 14 giorni | In alcuni casi può essere richiesta una dose giornaliera superiore a 100 mg e il trattamento può essere prolungato. |
• altre infezioni mucose da Candida (ad eccezione della candidosi genitale) | 100 | 100 | Da 14 a 30 giorni | La durata del trattamento di mantenimento dei malati di AIDS deve essere valutata rispetto al rischio di aumentare la resistenza al fluconazolo. |
Trattamento della meningite da criptococco: | | | | |
• trattamento iniziale | 400 | 200-400 | Normalmente da 6 a 8 settimane | La durata del trattamento dipende dalla risposta clinica e micologica. |
Profilassi verso infezioni profonde da Candida: | | | | |
• In pazienti con neutropenia per trapianto di midollo osseo | 400 | 400 | Vedi ulteriori indicazioni | La somministrazione di fluconazolo deve iniziare parecchi giorni prima della prevista insorgenza della neutropenia e proseguire per sette giorni dopo che la conta dei neutrofili è salita sopra le 1000 cellule per mm3 |
USO PEDIATRICO
Fluconazolo Kabi 2 mg/ml non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 16 anni a causa della insufficienza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia (vedere sezione 5.2).
Esso può essere utilizzato solo se non esistono alternative terapeutiche disponibili.
Si prega di fare riferimento alla tabella 2 per raccomandazioni specifiche sulla posologia.
Come nel caso di infezioni similari negli adulti, la durata del trattamento è basata sulla risposta clinica e micologica. Si tenga presente che a causa di una ridotta velocità di eliminazione nei neonati, gli intervalli di somministrazione devono essere aumentati.
Ci sono solo pochi dati di farmacocinetica a sostegno di questa posologia nei neonati (vedere sezione 5.2).
Tabella 2-Guida alla dose da somministrare nei pazienti pediatrici trattati per via endovenosa
Classi di età | Indicazione(i) | Dose raccomandata | Raccomandazioni aggiuntive |
Neonati | Nota: Ci sono pochi dati di farmacocinetica a sostegno della posologia nei neonati (vedere sezione 5.2). |
• 2 settimane o meno | tutte le indicazioni di seguito elencate | 6 – 12 mg/kg ogni 72 ore | Nei bambini nelle prime due settimane di vita non deve essere superata una dose massima di 12 mg/kg ogni 72 h |
• Da 3 a 4 settimane | tutte le indicazioni di seguito elencate | 6 – 12 mg/kg ogni 48 ore | Nei bambini tra 3 e 4 settimane di vita non deve essere superato il dosaggio di 12 mg/kg ogni 48 ore |
Bambini di 4 settimane o più | Nota: Nei bambini non deve essere superata una dose massima giornaliera di 400 mg |
• candidosi sistemica e infezioni da criptococco | 6 – 12 mg/kg al giorno | A seconda della gravità della malattia. |
• candidosi delle mucose | 3 mg/kg al giorno | Il primo giorno può essere somministrata una dose di carico di 6 mg/kg in modo da raggiungere il più rapidamente possibile la concentrazione ematica ottimale. |
• la prevenzione delle infezioni micotiche nei pazienti immunocompromessi considerati a rischio a causa della neutropenia a seguito della chemioterapia o radioterapia | 3-12 mg/kg al giorno | A seconda della gravità e della durata della neutropenia indotta (vedi dosaggio adulti). |
PAZIENTI (ADULTI E PEDIATRICI) CON INSUFFICIENZA RENALE
Fluconazolo viene eliminato principalmente tramite escrezione renale come farmaco immodificato.
Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale che ricevono terapia con dosi ripetute, può essere data la dose iniziale di carico raccomandata (vedi tabella 1). Dopo la dose di carico, la dose giornaliera (per l'indicazione) deve essere adeguata in relazione alla clearance della creatinina come segue:
Tabella 3-Aggiustamento della dose richiesto dopo la dose iniziale nei pazienti con funzionalità renale compromessa
(A seconda delle condizioni cliniche possono essere necessari aggiustamenti aggiuntivi della dose.)
Clearance della creatinina (ml/minuto) | Percentuale della dose raccomandata |
> 50 | regime di dosaggio normale (100%) |
11 – 50 | la metà della dose giornaliera normale (50%) |
pazienti in dialisi | una dose dopo ogni seduta di dialisi |
La farmacocinetica del fluconazolo non è stata studiata nei bambini con insufficienza renale.
PAZIENTI CON INSUFFICIENZA EPATICA
Il fluconazolo deve essere somministrato solo con particolare cura e con un attento monitoraggio nei pazienti con insufficienza epatica (vedere sezione 4.4).
INTERAZIONI CHE RICHIEDONO AGGIUSTAMENTO DELLA DOSE
Modifiche agli orari di dosaggio previsto nelle tabelle da 1 a 3 possono essere tenuti in considerazione quando viene proposto l'uso concomitante di rifampicina o idroclorotiazide.
Ulteriori dettagli sono forniti nella sezione 4.5.
VELOCITÀ DI INFUSIONE E ISTRUZIONI D’USO
La velocità di infusione non deve superare 10 ml/min (20 mg/min) per gli adulti.
Nei bambini la velocità di infusione endovenosa non deve superare 5 ml/min (10 mg/min). Per i neonati prematuri il tempo di infusione deve essere non inferiore a 15 minuti.
In pazienti che necessitano di restrizione di sodio o di liquidi, deve essere presa in considerazione la velocità di somministrazione dato che Fluconazolo Kabi è una soluzione salina. In tali casi l'infusione deve essere somministrata per un periodo più lungo.
Fluconazolo Kabi è formulato in soluzione con sodio cloruro 0,9%; ogni 100 ml di soluzione per infusione contiene 15 mmol di Na+ e 15 mmol di Cl-. Occorre prendere in considerazione la velocità di somministrazione di liquidi nei pazienti che necessitano di restrizione di sodio o di liquidi.
Il fluconazolo può essere somministrato per via orale o per infusione endovenosa. La scelta della via di somministrazione più appropriata dipenderà dalle condizioni cliniche del paziente.
Per le istruzioni sulla preparazione del prodotto, vedere sezione 6.6.
Ipersensibilità al fluconazolo o altri composti azolici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il fluconazolo non deve essere co-somministrato con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT e metabolizzati da CYP3A4, come cisapride, astemizolo, terfenadina, pimozide e chinidina. Vedere sezione 4.4. e la sezione 4.5
Vi è qualche evidenza che in alcuni pazienti con meningite da criptococco la risposta micologica durante il trattamento con fluconazolo può essere più lenta rispetto al trattamento con amfotericina B in associazione con flucitosina. Ciò deve essere tenuto in considerazione per la scelta del trattamento in pazienti con grave meningite da criptococco.
In alcuni pazienti, in particolare quelli con gravi patologie di base come l'AIDS e il cancro, sono state osservate, durante il trattamento con 2 mg/ml di fluconazolo soluzione per infusione, alterazioni della funzionalità epatica, renale, ematologica e di altri test di funzionalità biochimica, ma il significato clinico e la correlazione con il trattamento non è certo.
Poiché non può essere escluso un rapporto causale con il fluconazolo, i pazienti che presentano test di funzionalità epatica alterati durante la terapia con fluconazolo devono essere attentamente monitorati in relazione a segni che indichino la progressione di un danno epatico più grave. Il fluconazolo deve essere interrotto se si presentano durante il trattamento segni o sintomi clinici correlati con la patologia epatica.
In rari casi è stata segnalata grave tossicità epatica, compresa la morte, più spesso in pazienti con gravi malattie di base. Nessuna relazione evidente è stata osservata tra epatotossicità e dose totale giornaliera di fluconazolo, la durata della terapia, il sesso o l'età del paziente.
La tossicità epatica è più spesso reversibile in seguito all’interruzione del trattamento. I benefici del trattamento devono essere valutati in relazione al rischio di sviluppare gravi danni epatici se la terapia viene proseguita nei pazienti in cui i valori degli enzimi epatici si siano innalzati durante il trattamento con fluconazolo.
La dose di fluconazolo deve essere ridotta quando la clearance della creatinina è inferiore a 50 ml/min (vedere sezione 4.2).
Alcuni azoli, incluso il fluconazolo, sono stati associati a un prolungamento dell'intervallo QT. Durante il trattamento con fluconazolo sono stati segnalati rari casi di torsioni di punta. Anche se non è stata formalmente confermata una connessione tra fluconazolo e prolungato intervallo QT, il fluconazolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con condizioni cardiache potenzialmente pro-aritmiche, come ad esempio:
• documentato prolungamento del QT congenito o acquisito
• cardiomiopatia, in particolare in presenza di insufficienza cardiaca
• bradicardia clinicamente significativa (compreso il ritmo sinusale)
• aritmie sintomatiche
• disturbi elettrolitici
• somministrazione concomitante di farmaci noti per prolungare l'intervallo QT (vedere sezione 4.5)
Alterazioni elettrolitiche come ipopotassiemia, ipomagnesiemia e ipocalcemia devono essere corrette prima dell'inizio del trattamento con fluconazolo.
In rari casi i pazienti hanno sviluppato reazioni cutanee esfoliative inclusa sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica durante il trattamento con fluconazolo. Pazienti affetti da AIDS, hanno una maggiore tendenza allo sviluppo di gravi reazioni cutanee da vari farmaci. Nei pazienti con lievi infezioni fungine che sono in trattamento con fluconazolo e che sviluppano un’eruzione cutanea considerata collegata al trattamento con fluconazolo, il trattamento deve essere interrotto.
Se i pazienti che vengono trattati per le infezioni fungine invasive o infezioni sistemiche sviluppano un’eruzione cutanea, essi devono essere attentamente monitorati e il trattamento interrotto se sviluppano reazioni cutanee bollose o eritema multiforme.
Il fluconazolo è un potente inibitore dell’isoenzima del citocromo P450 (CYP) 2C9 e un moderato inibitore del CYP3A4. I pazienti che ricevono un trattamento concomitante con fluconazolo e farmaci che hanno un intervallo terapeutico ristretto (ad esempio warfarin e fenitoina) e che sono metabolizzati tramite CYP2C9 e/o CYP3A4 devono essere attentamente monitorati (vedere sezioni 4.3 e 4.5).
Fluconazolo Kabi può prolungare il tempo di protrombina in seguito alla somministrazione di warfarin. È raccomandato un attento monitoraggio del tempo di protrombina.
Sono stati segnalati rari casi di reazioni anafilattiche (vedere sezione 4.8).
È necessario esercitare cautela nei pazienti con insufficienza renale. Fare riferimento alla sezione 4.2.
Nelle donne in età fertile, sono indicate adeguate misure contraccettive che devono essere considerate in caso di trattamento a lungo termine (vedere sezione 4.6).
I dati riguardanti l'efficacia e la sicurezza del fluconazolo nei bambini e negli adolescenti sotto i 16 anni di età sono ancora limitati. Pertanto i benefici del trattamento con fluconazolo devono essere attentamente valutati in relazione ai rischi.
Pazienti in trattamento con fluconazolo, a dosi inferiori a 400 mg/die e terfenadina richiedono un attento monitoraggio (vedere sezione 4.5).
Questo medicinale contiene 15,4 mmol (354 mg) di sodio per 100 ml di soluzione. Ciò deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che seguono una dieta iposodica e nei casi in cui è necessaria una restrizione di liquidi. Fare riferimento alla sezione 2 per il contenuto di sodio in ogni confezione.
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In aggiunta alle interazioni indicate di seguito, vi è il rischio di concentrazioni sieriche elevate di altri farmaci metabolizzati attraverso CYP2C9 e CYP3A4 con la somministrazione concomitante di fluconazolo. Il fluconazolo è un potente inibitore dell’isoenzima del citocromo P450 (CYP) 2C9 e un moderato inibitore del CYP3A4. Pertanto deve sempre essere prestata attenzione durante terapia di associazione con farmaci come questi e il paziente deve essere attentamente monitorato. Gli effetti possono persistere per 4 - 5 giorni a causa della lunga emivita del fluconazolo.
Dopo la somministrazione di fluconazolo sono state segnalate le seguenti interazioni. Le seguenti associazioni sono controindicate (vedere sezione 4.3):
• Astemizolo (substrato del CYP3A4):
Alte dosi di astemizolo hanno causato prolungamento dell'intervallo QT, grave aritmia ventricolare, torsioni di punta e arresto cardiaco. La somministrazione concomitante di astemizolo e fluconazolo è controindicata a causa del rischio di gravi, potenzialmente fatali, effetti cardiaci.
• Cisapride (substrato del CYP3A4):
In pazienti che hanno ricevuto un trattamento concomitante con fluconazolo e cisapride sono stati riportati effetti cardiovascolari, tra cui torsioni di punta. La somministrazione di 200 mg di fluconazolo una volta al giorno in concomitanza con 20 mg di cisapride quattro volte al giorno, ha causato un significativo aumento dei livelli plasmatici di cisapride e un prolungamento dell’intervallo QTc. Il trattamento concomitante con fluconazolo e cisapride è controindicato (vedere sezione 4.3).
• Terfenadina (associato a dosaggi di 400 mg di fluconazolo e dosaggi superiori, substrato del CYP3A4):
In pazienti trattati con farmaci anti-fungini, come i composti triazolici e terfenadina si sono verificate gravi aritmie cardiache, secondarie al prolungamento dell’intervallo QTc. Il trattamento concomitante con fluconazolo 200 mg/die non ha mostrato alcun prolungamento dell'intervallo QTc. Con dosi giornaliere di 400 mg e 800 mg di fluconazolo sono aumentate notevolmente le concentrazioni plasmatiche di terfenadina. Il trattamento concomitante con fluconazolo 400 mg/die o dosi più elevate è controindicato. Nel corso di trattamenti concomitanti con dosi inferiori a 400 mg al giorno, tale trattamento deve essere attentamente monitorato.
Gli effetti di altri farmaci sul fluconazolo
• Idroclorotiazide:
In uno studio di farmacocinetica in volontari sani che ricevevano in concomitanza dosi ripetute di fluconazolo e idroclorotiazide, le concentrazioni plasmatiche di fluconazolo sono aumentate del 40%. Anche se un effetto di queste dimensioni non dovrebbe comportare alcuna necessità di modificare la dose di fluconazolo, nei pazienti trattati contemporaneamente con diuretici, il medico prescrittore deve essere consapevole di questo effetto.
• Rifampicina (induttore del CYP450):
Il trattamento concomitante con fluconazolo (200 mg) e rifampicina (600 mg al giorno) ha ridotto l'AUC del fluconazolo del 23% in volontari sani. Nella terapia di associazione con la rifampicina deve essere considerato un aumento della dose di fluconazolo.
Possibili effetti del fluconazolo sul metabolismo di altri farmaci
• Alfentanil (substrato del CYP3A4):
Durante la simultanea somministrazione endovenosa di 400 mg di fluconazolo e 20 mcg /kg di alfentanil in volontari sani, si è osservato un raddoppiamento della AUC10 dell’alfentanil e una riduzione della clearance del 55%, probabilmente attraverso l'inibizione del CYP3A4. L’associazione può richiedere un aggiustamento della dose.
• Amitriptilina:
Diverse segnalazioni hanno descritto una elevazione delle concentrazioni di amitriptilina e segni di tossicità da somministrazione di farmaci triciclici, quando viene utilizzata amitriptilina in associazione con fluconazolo. La concomitante infusione di fluconazolo e nortriptilina, il metabolita attivo dell’amitriptilina, può causare un aumento dei livelli di nortriptilina. A causa del rischio di tossicità da amitriptilina, deve essere considerato il monitoraggio dei livelli di amitriptilina con un eventuale aggiustamento del dosaggio se indicato.
• Anticoagulanti (substrato del CYP2C9):
Durante il trattamento concomitante con fluconazolo e warfarin, si è osservato un innalzamento sino
al doppio del tempo di protrombina.Ciò è probabilmente dovuto ad una inibizione del metabolismo del warfarin attraverso l’interazione con CYP2C9. Il tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato nei pazienti trattati contemporaneamente con fluconazolo e anticoagulanti cumarinici.
• Farmaci antiretrovirali (substrato del CYP3A4):
Ci sono segnalazioni di livelli sierici aumentati in seguito alla somministrazione concomitante di fluconazolo con farmaci antiretrovirali come la nevirapina.
• Benzodiazepine (substrati del CYP3A4):
Il fluconazolo può inibire il metabolismo delle benzodiazepine metabolizzate attraverso il CYP3A4, ad esempio il midazolam e il triazolam. Durante il trattamento concomitante con dose singola orale di fluconazolo (400 mg) e midazolam (7,5 mg) l’AUC è aumentata di 3,7 volte e l'emivita del midazolam 2,2 volte. Il trattamento combinato deve essere evitato. Qualora il trattamento concomitante sia ritenuto necessario, deve essere considerata una riduzione della dose di midazolam e il paziente deve essere attentamente monitorato. Nel corso del trattamento concomitante con fluconazolo (100 mg al giorno per 4 giorni) e triazolam (0,25 mg), l'AUC e l'emivita del triazolam aumentano, rispettivamente, 2,5 e 1,8 volte. Sono stati osservati effetti prolungati e potenziati del triazolam. L’associazione può richiedere la riduzione della dose di triazolam.
• Calcio antagonisti (substrato del CYP3A4):
Alcuni antagonisti per i canali del calcio diidropiridinici, tra cui nifedipina, isradipina, nicardipina, amlodipina e felodipina, vengono metabolizzati dal CYP3A4. Ci sono segnalazioni relative a edema periferico importante, vertigini, ipotensione, cefalea, rossore del volto e/o elevate concentrazioni sieriche di calcio antagonisti derivanti da co-somministrazione dell’azolo itraconazolo con felodipina, isradipina o nifedipina. L'interazione può verificarsi anche con il fluconazolo.
• Carbamazepina (substrato del CYP3A4):
Ci sono segnalazioni di livelli sierici di carbamazepina aumentati in seguito alla somministrazione concomitante di fluconazolo e carbamazepina.
• Celecoxib (substrato del CYP2C9):
Durante il trattamento concomitante con fluconazolo (200 mg/die) e celecoxib (200 mg), la Cmax e l’AUC del celecoxib sono aumentate del 68% e 134% rispettivamente. Nella terapia di associazione con il fluconazolo è raccomandato di dimezzare la dose di celecoxib.
• Ciclosporina (substrato del CYP3A4):
Nel trattamento concomitante con 200 mg al giorno di fluconazolo e ciclosporina (2,7 mg/kg/die), l’AUC della ciclosporina è aumentata di circa 1,8 volte e la clearance è stata ridotta di circa il 55%. Tuttavia, in un altro studio con somministrazione ripetuta di 100 mg al giorno, il fluconazolo non ha modificato i livelli di ciclosporina nei pazienti con trapianto di midollo osseo. Nel trattamento concomitante con fluconazolo, la concentrazione plasmatica della ciclosporina deve essere attentamente monitorata.
• Didanosina:
La co-somministrazione di didanosina e fluconazolo sembra essere sicura ed ha uno scarso effetto sulla farmacocinetica della didanosina o sulla sua efficacia. Tuttavia, è importante monitorare la risposta al fluconazolo. Può essere vantaggioso pianificare la dose e la somministrazione del fluconazolo prima della somministrazione di didanosina.
Alofantrina (substrato del CYP3A4):
Farmaci che inibiscono il CYP3A4 causano inibizione del metabolismo di alofantrina e possono causare un prolungamento dell'intervallo QT. L'uso concomitante di fluconazolo e alofantrina non è raccomandato.
• Inibitori della HMG-CoA riduttasi (CYP2C9 o substrato del CYP3A4):
Il rischio di miopatia aumenta quando fluconazolo viene somministrato in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi che vengono metabolizzati tramite il CYP3A4, ad esempio atorvastatina o simvastatina, o dal CYP2C9, come la fluvastatina. Per la fluvastatina può verificarsi un aumento individuale fino al 200% dell’area sotto la curva (AUC) come risultato dell'interazione tra fluvastatina e fluconazolo. I pazienti trattati con fluvastatina 80 mg al giorno possono essere esposti a concentrazioni considerevoli di fluvastatina, se trattati con alte dosi di fluconazolo. Occorre cautela quando si ritiene necessario il trattamento concomitante con fluconazolo e inibitori della HMG-CoA riduttasi.
L’associazione può richiedere la riduzione della dose degli inibitori della HMG-CoA-riduttasi. I pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda i segni di miopatia o rabdomiolisi e i livelli di creatin-chinasi (CK). Il trattamento con gli inibitori della HMG-CoA riduttasi deve essere interrotto se i livelli di CK mostrano un marcato aumento o in caso di diagnosi certa o sospetta di miopatia o di rabdomiolisi.
• Losartan (substrato del CYP2C9):
Il fluconazolo inibisce la conversione del losartan nel suo metabolita attivo (E-3174), che è responsabile per la maggior parte dell’antagonismo sul recettore dell'angiotensina II, che si verifica con la terapia con losartan. Il trattamento simultaneo con fluconazolo può portare ad un aumento delle concentrazioni di losartan e alla diminuzione delle concentrazioni del metabolita attivo. Si raccomanda che i pazienti trattati con l’associazione siano monitorati per il controllo costante della loro ipertensione.
• Metadone (substrato del CYP3A4):
Ci sono state segnalazioni di aumentata attività del metadone dopo la somministrazione contemporanea di fluconazolo e metadone. Uno studio di farmacocinetica ha mostrato un aumento medio della AUC del metadone del 35%.
• Contraccettivi orali:
Sono stati condotti due studi di farmacocinetica con contraccettivi orali combinati e dosi ripetute di fluconazolo. Dopo la somministrazione di fluconazolo 50 mg non ci sono stati effetti rilevanti sui livelli di entrambi gli ormoni. Dopo somministrazione di fluconazolo 200 mg/die vi è stato un aumento della AUC di etinilestradiolo e levonorgestrel del 40% e 24% rispettivamente. L'uso di dosi ripetute di fluconazolo è quindi improbabile che influenzi l'effetto del contraccettivo orale combinato.
• Fenitoina (substrato del CYP2C9):
Con la somministrazione endovenosa di 200 mg di fluconazolo insieme con 250 mg di fenitoina, l’AUC24 e la Cmin della fenitoina sono aumentati del 75% e 128% rispettivamente. Nel trattamento combinato, le concentrazioni plasmatiche di fenitoina devono essere monitorate ed eventualmente adeguare la dose.
• Prednisone (substrato del CYP3A4, metabolizzato poi a prednisolone):
Un paziente destinato al trapianto di fegato che riceveva prednisone ha presentato una crisi
addisoniana dopo l’interruzione di un periodo di trattamento di tre mesi con fluconazolo. La
sospensione del fluconazolo probabilmente ha provocato un aumento dell'attività del CYP3A4,
causando un aumento del metabolismo del prednisone. Pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine con fluconazolo e prednisone (o altre terapie adrenocorticoidi) devono essere strettamente monitorati per segni di insufficienza surrenalica, quando viene interrotto fluconazolo.
• Rifabutina (substrato del CYP3A4):
Nel trattamento concomitante con fluconazolo e rifabutina, le concentrazioni sieriche di rifabutina aumentano. È stata segnalata uveite. Pazienti sottoposti a trattamento concomitante devono essere attentamente monitorati.
• Sulfaniluree (substrato del CYP2C9):
Il fluconazolo ha mostrato, nei volontari sani, una prolungata emivita sierica delle sulfaniluree somministrate contemporaneamente (glibenclamide, glipizide, clorpropamide e tolbutamide). Il fluconazolo può essere somministrato in pazienti diabetici con le sulfaniluree, ma deve essere considerato il rischio di ipoglicemia. I livelli di glucosio nel sangue devono essere strettamente monitorati.
• Tacrolimus e sirolimus (substrato del CYP3A4):
Nel trattamento concomitante orale con fluconazolo e tacrolimus (0,15 mg/kg due volte al giorno) il livello della concentrazione plasmatica di tacrolimus è aumentato di 1,4 e 3,1 volte con una dose giornaliera di fluconazolo di 100 mg e 200 mg rispettivamente. È stata segnalata nefrotossicità. Anche se non esistono studi di interazione effettuati con fluconazolo e sirolimus, può essere preventivata una interazione simile. Nel trattamento concomitante con fluconazolo e tacrolimus o sirolimus, i pazienti devono essere strettamente monitorati e va tenuto in considerazione un aggiustamento della dose.
• Teofillina:
La somministrazione di 200 mg di fluconazolo per 14 giorni ha causato una riduzione del 18% della clearance plasmatica media della teofillina. I pazienti che assumono alte dosi di teofillina o che sono comunque ad aumentato rischio di tossicità da teofillina devono essere monitorati per i segni clinici di tossicità da teofillina mentre sono trattati con fluconazolo e la terapia deve essere modificata opportunamente se si manifestano i segni di tossicità.
• Trimetrexato:
Fluconazolo può inibire il metabolismo di trimetrexato, con conseguente aumento delle concentrazioni plasmatiche di trimetrexato. Se l’associazione non può essere evitata, i livelli sierici di trimetrexato e la sua tossicità (soppressione del midollo osseo, disfunzione renale ed epatica e ulcera gastro-intestinale) devono essere attentamente monitorati.
• Basi xantiniche, altri farmaci antiepilettici e isoniazide:
Quando il fluconazolo viene somministrato in concomitanza con basi xantiniche, altri farmaci antiepilettici e isoniazide devono essere eseguiti test di follow-up.
• Zidovudina:
Studi di interazione hanno dimostrato che quando la zidovudina viene assunta insieme a fluconazolo, 200 mg o 400 mg al giorno, i valori di AUC della zidovudina possono essere innalzati tra il 20% e il 70%, probabilmente a causa dell’inibizione della conversione a glucuronide. I pazienti trattati con questa associazione devono essere monitorati per reazioni avverse associate alla zidovudina.
Interazioni con altri medicinali
• Amfotericina B:
Studi in vitro e in vivo su animali hanno dimostrato antagonismo tra amfotericina B e i derivati azolici. Il meccanismo d'azione degli imidazoli è quello di inibire la sintesi di ergosterolo nelle membrane delle cellule fungine. L’amfotericina B agisce legandosi a steroli nella membrana cellulare e cambiando la permeabilità della membrana. L'effetto clinico di questo antagonismo è ancora sconosciuto e un effetto simile si può verificare con il complesso amfotericina B solfato e colesterolo.
• Farmaci che causano un prolungamento dell'intervallo QT:
Segnalazioni indicano che il fluconazolo potrebbe avere la potenzialità di indurre un prolungamento dell'intervallo QT provocando gravi aritmie cardiache. Pazienti trattati contemporaneamente con fluconazolo e altri farmaci che prolungano l'intervallo QT devono essere attentamente monitorati in quanto un effetto sinergico non può essere escluso.
Studi di interazione mostrano che la somministrazione concomitante di fluconazolo con assunzione di cibo, cimetidina, antiacidi o in seguito a irradiazione corporea totale nel trapianto di midollo osseo, non influenzano in modo significativo l'assorbimento del fluconazolo.
I medici devono essere consapevoli del fatto che non sono stati eseguiti studi d’interazione farmaco-farmaco con altri farmaci, ma che tali interazioni possono verificarsi.
Gravidanza
Dati provenienti da diverse centinaia di donne in gravidanza trattate con dosi standard di fluconazolo (inferiore a 200 mg/die) in dose singola o ripetuta nel corso del primo trimestre di gravidanza, non indicano effetti indesiderati sul feto.
Ci sono segnalazioni su diverse anomalie congenite (incluse brachicefalia, displasia auricolare, fontanella anteriore gigante, inginocchiamento femorale, sinostosi radio-omerale) nei bambini le cui madri sono state trattate per coccidiomicosi con fluconazolo ad alte dosi (400-800 mg/die), per 3 mesi o più. Il rapporto tra l'uso di fluconazolo e questi effetti non è chiaro.
Studi condotti su animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere sezione 5.3), ma il rischio potenziale nell'uomo non è noto.
Il fluconazolo in dosi standard e nel trattamento a breve termine non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Il fluconazolo in dosi elevate o in regimi prolungati non deve essere usato durante la gravidanza, se non nel caso di pericolo di vita per le infezioni.
A causa di potenziali effetti teratogeni, le donne in età fertile devono utilizzare un contraccettivo efficace durante il trattamento.
Allattamento
Il fluconazolo viene escreto nel latte materno a concentrazioni più basse rispetto a quelle plasmatiche. L'allattamento al seno può essere continuato dopo una singola dose di 200 mg di fluconazolo o con dosi più basse. L'allattamento al seno non è raccomandato dopo un uso ripetuto o dopo la somministrazione di alte dosi di fluconazolo.
Fluconazolo 2 mg/ml soluzione per infusione interferisce in modo trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia occorre ricordare che possono verificarsi capogiri, convulsioni e altri effetti collaterali (vedere sezione 4.8).
Le reazioni avverse associate con il fluconazolo osservate negli studi clinici e negli studi post-marketing sono elencati di seguito.
Le frequenze sono definite come:
Molto comune (1/10)
Comune (da ≥1/100 a <1/10)
Non comune (da ≥1/1000 a <1/100)
Rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000)
Molto rara (<1/10.000)
Non nota (non può essere stimata dai dati disponibili).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Reazioni avverse con frequenza molto comune (≥1/10) fino ad ora non sono state riscontrate.
Classificazione per sistemi e organi | Comune (da ≥1/100 a <1/10) | Non comune (da ≥1/1000 a <1/100) | Rara (da ≥1/10.000 a <1/1000) | Molto rara (<1/10.000) | Non nota (non può essere stimata dai dati disponibili) |
Infezioni e infestazioni | | | | | Infezioni causate damicroorganismi resistenti |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | anemia | agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, trombocitopenia | | |
Disturbi del sistema immunitario | | | reazioni anafilattiche | angioedema, edema del viso | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | | ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipokaliemia | | |
Disturbi psichiatrici | | insonnia, sonnolenza | | | |
Patologie del sistema nervoso | mal di testa | convulsioni, parestesie, capogiri, sensazioni gustative anormali, tremori, vertigini | | | |
Patologie cardiache | | | artitmia ventricolare (prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta) (vedere sezione 4.4) | | |
Patologie gastrointestinali | vomito, nausea, dolore addominale, diarrea | dispepsia, flatulenza, anoressia, costipazione, bocca secca | | | |
Patologie epatobiliari | aumento nell’attività sierica degli enzimi derivati dal fegato come ALP, ALT e AST | colestasi, aumento clinicamente rilevante della bilirubina totale, ittero, epatotossicità | epatite, necrosi epatica, insufficienza epatica con esiti fatali isolati. I valori appropriati di laboratorio devono essere strettamente monitorati (vedi sezione 4.4) | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eritema maculopapulare, rash | orticaria, prurito. aumento della sudorazione | patologie esfoliative cutanee (sindrome di Stevens-Johnson), alopecia | patologie esfoliative cutanee (necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell) | Esantema acuto generalizzato con pustole, eruzione da farmaco (fissa) |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | | mialgia | | | |
Patologie renali e urinarie | | variazioni dei test di funzionalità renale | | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | stanchezza, malessere, astenia, febbre | | | |
Le reazioni avverse sono state riportate più frequentemente nei pazienti con infezione da HIV (21%) rispetto ai pazienti non infetti da HIV (13%). Tuttavia le tipologie di reazioni avverse nei pazienti con o senza infezione da HIV sono state simili.
Pazienti pediatrici
Le reazioni avverse sono state segnalate con una frequenza maggiore nei bambini rispetto a tutti i pazienti. Inoltre, irritabilità e anemia sono state segnalate specificatamente per i bambini.
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Nella maggior parte dei pazienti il sovradosaggio si traduce in disturbi gastrointestinali e reazioni cutanee (prurito, eruzioni, ecc.). C'è stata una segnalazione di sovradosaggio con fluconazolo nel quale un paziente di 42 anni con infezione HIV ha presentato allucinazioni e mostrato un comportamento paranoico dopo l'ingestione di 8200 mg di fluconazolo senza controllo medico. Il paziente è stato ricoverato in ospedale e i sintomi si sono risolti entro 48 ore.
Trattamento
In caso di sovradosaggio possono essere sufficienti misure di sostegno e trattamento sintomatico e lavanda gastrica, se necessario.
Il fluconazolo viene escreto soprattutto nelle urine. Una seduta di emodialisi di 3 ore riduce i livelli plasmatici di circa il 50%. Non sono disponibili dati sugli effetti della diuresi forzata.
Categoria farmacoterapeutica
Antimicotici per uso sistemico, derivati del triazolo. Codice ATC: J02A C01.
Meccanismo d'azione
Il fluconazolo appartiene alla classe degli antimicotici triazolici, con una azione prevalentemente micostatica. Si tratta di un potente inibitore selettivo della sintesi di ergosterolo nei funghi, che porta a difetti nella membrana cellulare. Il fluconazolo è molto specifico per gli enzimi fungini del citocromo P450.
Meccanismo di resistenza
A seconda della specie di micete coinvolta, il principale meccanismo di resistenza al fluconazolo, in comune con altri agenti antifungini azolici, implica la compromissione dell’accumulo del farmaco nella cellula
(I) modificando la composizione degli aminoacidi del 14α lanosterolo-demetilasi,
(II) aumentando l’efflusso di farmaco antimicotico e
(III) modificando i percorsi di biosintesi dell'ergosterolo.
Nella Candida albicans si pensa che il blocco delle vie di sintesi dell'ergosterolo possa principalmente derivare da un blocco della sterolo C5,6-desaturasi, che è codificata da ERG3. Nella specie più resistente, Candida glabrata, la via predominante non è stata completamente chiarita, ma si pensa che possa derivare da una sovraregolazione dei geni CDR (CDR1, CDR2 e MMDR1) responsabili per l’efflusso del farmaco dalle cellule. La resistenza al fluconazolo quindi di solito
conferisce resistenza agli altri agenti antifungini azolici. Gli studi su Cryptococcus neoformans hanno dimostrato che gli stessi meccanismi che sono alla base della resistenza sono presenti in questa specie e che questi possono essere influenzati da una precedente esposizione ad agenti antifungini azolici.
Simili e adeguate considerazioni sui benefici in relazione alla dose proposta contrapposta al rischio di sviluppare resistenza, devono essere soppesate per l’impiego di fluconazolo come per qualsiasi altra chemioterapia antimicrobica.
Valori soglia
Secondo EUCAST, per il fluconazolo si applicano i seguenti valori soglia clinici:
Organismo | Valori (mcg/ml) | Soglia | EUCAST |
| S ≤ | > | |
Candida albicans, Candida parapsilosis, Candida tropicalis | 2 | 4 | |
Breakpoints non correlati alla specie | 2 | 4 | |
Lo spettro antimicotico del fluconazolo comprende una serie di agenti patogeni tra cui le specie Candida albicans, non-Candida albicans, Cryptococcus e dermatofiti.
La prevalenza di resistenza acquisita può variare geograficamente e con il tempo per le specie selezionate e l’informazione locale sulla resistenza è auspicabile, soprattutto quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, deve essere richiesta la consulenza di esperti qualora la prevalenza locale della resistenza sia tale che l'utilità del farmaco, in alcuni tipi di infezione, sia discutibile.
Specie di norma sensibili
C.albicans
C.kefyr
C.lusitaniae
C.parapsilosis
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
C.dubliniensis
C.famata
C.guillermondii
C.pelliculosa
C. tropicalis
Organismi intrinsecamente resistenti
C.glabrata
C.krusei
Isolati ceppi resistenti di Candida albicans sono stati trovati in pazienti affetti da AIDS che hanno subito un trattamento a lungo termine con fluconazolo.
Infezioni derivanti da specie di Aspergillus, Zygomycetes incluse le specie Mucor e Rhizopus, Microsporum e Trichophyton non devono essere trattate con fluconazolo perché il fluconazolo ha poca o nessuna attività verso questi funghi.
L'efficacia del fluconazolo nella tinea capitis è stata studiata in 2 studi controllati randomizzati su un totale di 878 pazienti, confrontando fluconazolo con griseofulvina. Il fluconazolo a 6 mg/kg/die per 6 settimane non è stato superiore alla griseofulvina somministrata a 11 mg/kg/die per 6 settimane. Il tasso complessivo di successo a 6 settimane è stato basso (fluconazolo 6 settimane: 18,3%; fluconazolo 3 settimane: 14,7%; griseofulvina: 17,7%) in tutti i gruppi di trattamento. Questi risultati non sono in contraddizione con la storia naturale della tinea capitis in assenza di terapia.
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Assorbimento
Le proprietà farmacocinetiche del fluconazolo sono simili dopo la somministrazione per via endovenosa od orale.
Il fluconazolo è ben assorbito dopo l'assunzione orale. La biodisponibilità assoluta è superiore al 90%. L'assorbimento orale non è influenzato dalla contemporanea assunzione di cibo. La concentrazione plasmatica massima viene raggiunta a digiuno 0,5-1,5 ore dopo la somministrazione della dose. Il 90% del livello di concentrazione ematica costante (stato stazionario) è raggiunto 4-5 giorni dopo la mono-somministrazione giornaliera.
La concentrazione plasmatica è proporzionale alla dose. Dopo la somministrazione di 200 mg di fluconazolo, la Cmax è di circa 4,6 mg/l e la concentrazione plasmatica allo stato stazionario, dopo 15 giorni risulta di circa 10 mg/l. Dopo la somministrazione di 400 mg di fluconazolo, la Cmax è di circa 9 mg/l e la concentrazione plasmatica allo stato stazionario dopo 15 giorni risulta essere circa 18 mg/l. Assumere una dose doppia il primo giorno porta a concentrazioni plasmatiche di circa il 90% delle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario al secondo giorno.
Distribuzione
Il volume apparente di distribuzione del fluconazolo corrisponde al volume dell’acqua corporea totale. Il legame alle proteine plasmatiche è basso (11% - 12%).
Il fluconazolo raggiunge una buona penetrazione in tutti i fluidi del corpo. Le concentrazioni di fluconazolo nella saliva e nell’escreato sono paragonabili a quella delle concentrazioni plasmatiche. Nei pazienti con meningite micotica le concentrazioni di fluconazolo nel liquido cerebrospinale (CSF) sono circa l'80% delle corrispondenti concentrazioni plasmatiche.
Nello strato corneo, nell'epidermide, derma e ghiandole sudoripare si raggiungono concentrazioni di fluconazolo maggiori che nel siero. Il fluconazolo si accumula nello strato corneo. Con una dose una volta alla settimana di 150 mg, per esempio, la concentrazione di fluconazolo nello strato corneo, dopo due dosi, è stata di 23,3 mcg /g. Sette giorni dopo la fine del trattamento la concentrazione di fluconazolo era ancora 7,1 mcg /g.
Biotrasformazione
Il fluconazolo è eliminato in misura modesta. Solo l'11% della dose radioattiva è escreta sotto forma di metaboliti nelle urine.
Eliminazione
Il fluconazolo viene escreto principalmente attraverso i reni. Circa l'80% della dose è escreta in forma non metabolizzata nelle urine. La clearance del fluconazolo è proporzionale alla clearance della creatinina. Non vi è alcuna evidenza di metaboliti.
La emivita media nel plasma è di circa 30 h. La protratta emivita plasmatica costituisce la base per il trattamento con dosi singole giornaliere in tutte le indicazioni.
Farmacocinetica nei bambini
I dati di farmacocinetica sono stati valutati per 113 pazienti pediatrici in 5 studi, 2 studi a dose singola, 2 studi con dosi multiple e uno studio nei neonati prematuri. I dati del 1 ° studio non sono interpretabili a causa di modifiche della formulazione avvenute nel corso dello studio. Ulteriori dati sono stati forniti da uno studio per uso compassionevole.
Dopo la somministrazione di 2-8 mg/kg di fluconazolo nei bambini di età compresa tra 9 mesi e 15 anni, è stata trovata una AUC di circa 38 mcg.h/ml dopo somministrazione di dosaggio unità dose da 1 mg/kg. L'emivita di eliminazione plasmatica media del fluconazolo varia tra 15 e 18 ore e il volume di distribuzione è di circa 880 ml/kg dopo dosi multiple. Dopo una singola dose è stata osservata un’emivita di eliminazione plasmatica del fluconazolo più elevata, di circa 24 ore. Questo è comparabile con l’emivita di eliminazione plasmatica del fluconazolo dopo somministrazione singola di 3 mg/kg ev in bambini di età compresa tra 11 giorni e 11 mesi di età. Il volume di distribuzione in questa fascia di età risultava di circa 950 ml/kg.
L'esperienza con il fluconazolo nei neonati è limitata a studi di farmacocinetica in neonati prematuri. L'età media alla prima dose era di 24 ore (intervallo 9-36 ore) e il peso medio alla nascita era 0,9 kg (intervallo 0,75-1,10 kg) per 12 neonati pre-termine con una gestazione media di circa 28 settimane. Sette pazienti hanno completato il protocollo, un massimo di cinque infusioni endovenose 6 mg/kg di fluconazolo sono state somministrate ogni 72 ore. L'emivita media (ore) era di 74 (intervallo 44-185) il primo giorno che è diminuita, con il trascorrere del tempo, a una media di 53 (intervallo 30-131) al giorno 7 e a 47 (intervallo 27-68) al giorno 13. L'area sotto la curva (mcg .h/ml) è stata di 271 (intervallo 173-385) il primo giorno, si è osservato un aumento con una media di 490 (intervallo 292-734) il giorno 7 e una diminuzione con una media di 360 (intervallo 167 - 566) il giorno 13. Il volume di distribuzione (ml/kg) è stato di 1183 (intervallo 1070-1470) il primo giorno con un aumento, con il trascorrere del tempo, ad una media di 1184 (intervallo 510-2130) il giorno 7 e a 1328 (intervallo 1040-1680) il giorno 13.
Le proprietà farmacocinetiche del fluconazolo non sono state studiate nei bambini con insufficienza renale.
I dati preclinici derivanti da studi convenzionali sulla tossicità a dosi ripetute in relazione alla tossicità generale, genotossicità o carcinogenesi non indicano alcun rischio particolare per gli esseri umani che non sia già stato esaminato in altre sezioni del RCP.
Negli studi di tossicità riproduttiva nel ratto è stato riportato un aumento dell'incidenza di idronefrosi e l'estensione della pelvi renale e si è avuto un aumento della letalità embrionale. È stato notato un aumento delle modificazioni anatomiche e ritardata ossificazione, nonché parto ritardato e distocia. Negli studi di tossicità riproduttiva nei conigli sono stati registrati aborti.
Sodio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili
Acido cloridrico o sodio idrossido per l'aggiustamento del pH
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
Confezione integra
3 anni
Dopo la prima apertura
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare le 24 ore tra 2 e 8°C, a meno che la diluizione/ricostituzione non abbia avuto luogo in condizioni controllate e validate.
Dopo la diluizione
La diluizione non è necessaria prima della somministrazione.
Per il prodotto diluito la stabilità fisica e chimica è stata dimostrata per 24 ore a 25°C. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare le 24 ore tra 2 e 8°C, a meno che la diluizione sia avvenuta in condizioni controllate e validate.
Non congelare.
Per la conservazione del medicinale aperto o diluito, vedere paragrafo 6.3.
La soluzione per infusione è presentata in flaconi di LDPE (KabiPac).
Confezioni
Flaconi da 50 ml (100 mg di fluconazolo) in confezioni da 1, 10, 20, 25, 30, 40, 50 o 60 flaconi Flaconi da 100 ml (200 mg di fluconazolo) in confezioni da 1, 10, 20, 25, 30, 40, 50, o 60 flaconi Flaconi da 200 ml (400 mg di fluconazolo) in confezioni da 1, 10, 20, 25, 30 o 40 flaconi
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell'uso e solo le soluzioni chiare, senza particelle, devono essere utilizzate. Non utilizzare se il flacone è danneggiato.
Solo per uso singolo. Dopo l'uso, gettare il flacone e gli eventuali residui di soluzione.
Qualsiasi prodotto inutilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito in conformità alla normativa locale.
La soluzione deve essere somministrata con dispositivi sterili usando una tecnica asettica. I dispositivi devono essere collegati con la soluzione contenuta nel flacone avendo l’accortezza di evitare che l'aria entri nel sistema di infusione.
L'infusione è compatibile con le seguenti soluzioni per infusione:
- Soluzione di Destrosio 20% (se disponibile)
- Soluzione di Ringer
- Soluzione di Ringer lattato (se disponibile)
- Potassio cloruro in soluzione con destrosio 5% (se disponibile)
- Sodio bicarbonato soluzione 4,2% (se disponibile)
- Sodio cloruro soluzione 9 mg/ml (0,9%)
Le soluzioni diluite devono essere ispezionate visivamente per rilevare eventuali presenze di particelle e scolorimento prima della somministrazione. Devono essere usate soltanto soluzioni chiare ed incolori.
Via Camagre, 41
37063 Isola della Scala, Verona
040102016/M - 1 FLACONE LDPE DA 50 ML
040102028/M - 10 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102030/M - 20 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102042/M - 25 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102055/M5 - 30 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102067/M - 40 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102079/M - 50 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102081/M - 60 FLACONI LDPE DA 50 ML
040102093/M - 1 FLACONE LDPE DA 100 ML
040102105/M - 10 FLACONI LDPE DA 100 ML
040102117/M - 20 FLACONI LDPE DA 100 ML
040102129/M - 25 FLACONI LDPE DA 100 ML
040102131/M - 30 FLACONI LDPE DA 100 ML
040102143/M - 40 FLACONI LDPE DA 100 ML
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040102182/M - 10 FLACONI LDPE DA 200 ML
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040102218/M - 30 FLACONI LDPE DA 200 ML
040102220/M - 40 FLACONI LDPE DA 200 ML
4 marzo 2011