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Foscan 4 mg/ml soluzione per iniezione
0,38 mg di etanolo per ml di soluzione 0,56 mg di glicole propilenico per ml di soluzione Per l´elenco completo degli i eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Soluzione per iniezione Soluzione viola scuro
Foscan è indicato per il trattamento palliativo di pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo in fase avanzata che hanno fallito precedenti terapie e non sono adatti ad un trattamento di radioterapia, chirurgia o chemioterapia sistemica.
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La terapia fotodinamica con Foscan deve essere somministrata esclusivamente in centri oncologici specializzati, in cui un team multidisciplinare valuta il trattamento del paziente, e sotto la supervisione di medici con esperienza in terapia fotodinamica.
Foscan va somministrato attraverso una cannula endovenosa posizionata in una grande vena prossimale dell´arto, preferibilmente nella fossa antecubitale, in una singola iniezione endovenosa lenta in un arco di tempo non inferiore a 6 minuti.
La pervietà della cannula endovenosa posizionata nel vaso deve essere verificata prima dell´iniezione e deve essere presa ogni precauzione per evitare stravasi (vedi sezione 4.4).
Il colore rosso porpora scuro della soluzione insieme al colore ambra della fiala rende impossibile eseguire un controllo visuale per la presenza di particelle sospese.
Per questo motivo deve essere utilizzato a scopo precauzionale nella linea di infusione un filtro, che è fornito nella confezione.
Non deve essere eseguito alcun lavaggio con soluzione fisiologica o qualsiasi altra soluzione acquosa.
La dose è di 0,15 mg/kg di peso corporeo.
Foscan non deve essere diluito.
Il dosaggio richiesto di Foscan deve essere somministrato con una lenta iniezione endovenosa, in un arco di tempo non inferiore ai 6 minuti.
96 ore dopo la somministrazione di Foscan, il sito di trattamento deve essere illuminato con luce a 652 nm generata da una fonte laser approvata.
La luce deve essere trasmessa all´intera superficie del tumore servendosi di apparecchiatura approvata a fibre ottiche con microlente.
Laddove possibile, l´area illuminata deve estendersi oltre il margine del tumore per una distanza di 0,5 cm.
I pazienti non devono essere trattati con un intervallo farmaco/luce inferiore a 90 ore o superiore a 110 ore.
La dose di luce incidente è 20 J/cm2, somministrata alla superficie del tumore con un´irradianza pari a 100 mW/cm2, implicando un tempo di illuminazione di approssimativamente 200 secondi.
Ogni campo deve essere illuminato solo una volta ad ogni trattamento.
E´ possibile illuminare più campi che non presentano sovrapposizioni.
Occorre prestare attenzione per assicurare che nessuna area di tessuto riceva una dose di luce superiore a quella specificata.
Il tessuto al di fuori dell´area bersaglio deve essere completamente schermato per evitare fotoattivazione da luce diffusa o riflessa.
Un secondo ciclo di trattamento può essere somministrato a discrezione del medico che svolge il trattamento nei pazienti in cui si ritenga necessaria una ulteriore necrosi e rimozione del tumore, con un intervallo minimo raccomandato fra i trattamenti di quattro settimane.
Non esistono indicazioni rilevanti per quanto riguarda l´uso di Foscan nei bambini.
ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti porfiria o altre malattie esacerbate dalla luce allergie già note alle porfirine neoplasie con accertata erosione di un vaso sanguigno maggiore interno o adiacente al sito di illuminazione presenza di procedure chirurgiche programmate nei successivi 30 giorni coesistenti patologie oculari che possano richiedere nei successivi 30 giorni una valutazione alla lampada a fessura terapie in atto con agenti fotosensibilizzanti
Occorre prestare particolare cura a
prevenire stravasi a livello del
sito di iniezione.
Se si
verifica uno stravaso, l´area
deve essere
protetta dalla luce per almeno 3 mesi.
Non c´è alcun
beneficio noto
nell´iniettare il sito di stravaso
con altre sostanze. Alcuni ossimetri
a impulsi
possono produrre luce di una
lunghezza d´onda prossima
a quella usata perla fotoattivazione del Foscan.
Gli
ossimetri devono essere
riposizionati almeno
ogni 10-15
minuti per evitare il rischio di ustioni cutanee locali. Nei 6 mesi successivi
al trattamento
con Foscan deve essere
evitata l´esposizione prolungata delbraccio utilizzato per l´iniezione
ai raggi solari.
Quale
misura
precauzionale, se sia in programma una prolungata attività all´aria aperta, il sito dell´iniezione
deve venire protetto da magliette
colorate a maniche lunghe. Procedure chirurgiche non programmate o di emergenza
nei casi in cui Foscan sia stato
somministratonei 30 giorni precedenti devono essere intraprese
solo se è assolutamente necessario
e se i potenziali benefici superano il rischio per il paziente.
Occorre prendere tutte le
precauzioni affinché sia evitata
l´illuminazione
diretta del paziente con lampade chirurgiche durante
lo svolgimento
di queste procedure. Tutti i pazienti che ricevono
Foscan diventano temporaneamente
fotosensibili.
Occorre prendere delle precauzioni per evitare l´esposizione
della pelle e degli occhi alla luce solare diretta
o ad una luce brillante in
ambienti
chiusi durante i primi 15 giorni
successivi all´iniezione.
Le reazioni di fotosensibilità
della pelle sono causate dalla luce visibile,
per cui schermi solari che
proteggono dagli ultravioletti non forniscono alcuna protezione.
E´ importante
che i pazienti siano riespostigradualmente alla
luce normale.I medici devono consigliare
i pazienti affinchè osservino le
seguenti precauzioni che sono
fornite nelFoglio
Illustrativo
per il Paziente: Questo prodotto
contiene il 40% di etanolo.
Ogni dose contiene approssimativamente
0,015g
di alcoolper peso corporeo.
E´ pericoloso per chi soffre
di patologie al fegato, alcolismo, epilessia, lesioni o
patologie celebrali e per donne in gravidanza
e bambini.
Può modificare o aumentare
gli effetti di altri medicinali.
Tempo dopol´iniezione
diFoscan |
Cosa devo fare per prevenire
ustioni? |
Giorno 1 (0-24
ore) |
State al chiuso in una stanza tenuta scura.
Tenete le tende chiuse ed
usatelampadine da 60W o meno.Evitate l´esposizione
alla luce solare diretta. |
Giorni 2-7 |
Potete gradualmente
ritornare ad una normale illuminazione
domestica.Ricordate di evitare la luce
solare diretta che entra dalla finestra o laluce diretta proveniente da apparecchi domestici come lampade
da lettura. Potete guardare
la televisione. Potete uscire all´aperto una volta
che si è fatto scuro. Se è assolutamente
necessario
che usciate all´aperto
durante le ore della luce diurna, dovete
stare attenti a coprire tutta
la vostra pelle, compreso ilvolto e le mani, e portare
occhiali scuri.
I tipi di vestiti che dovrete
indossare sono:Cappello a larghe falde: per la
testa, il collo, il naso e le orecchieSciarpa: per la testa ed il
colloOcchiali da sole con protezione
laterale: per gli occhi e la pelle attorno
agli occhiIndumenti
a manica lunga: per la parte
superiore del corpo e per le bracciaPantaloni lunghi:
per la parte inferiore del
corpo e le gambeGuanti: per le mani, i polsi e le dita Calze: per i piedi e le caviglie Scarpe chiuse:
per i piediNon indossate capi di vestiario
molto
sottili, perché non possonoproteggervi da una luce forte.
Indossate capi scuri, tessuti
a maglia stretta. Se vi esponete per errore alla luce, potrete avvertire
una sensazione dipuntura o bruciore
sulla pelle. Dovete allontanarvi dalla
luceimmediatamente.I vostri occhi possono essere molto
sensibili alla luce brillante durantequesta settimana. Potrete
avvertire dolore agli occhi
o cefalea quando le luci sono accese. Se avete questo tipo di problemi,
indossate occhiali scuri. |
Giorni 8-14 |
Potete ora cominciare ad
uscire all´aperto durante le ore di luce diurna.Rimanete
in aree ombrose o uscite quando
è nuvoloso.
Continuate ad indossare
indumenti scuri e tessuti a maglia
stretta.Iniziate il Giorno 8 con
10-15
minuti all´esterno. Se non notate
alcun rossore cutaneo nelle 24 ore successive, potete aumentare gradualmente
il vostro tempo di permanenza
all´aperto durante la settimana. Evitate la luce
solare diretta o un´illuminazione
intensa all´interno. Rimanete
all´ombra. |
Dal Giorno 15 in poi |
La vostra sensibilità alla luce
sta gradualmente ritornando
alla normalità. Dovete verificare ciò attentamente, esponendo il dorso della vostra mano al sole per 5
minuti.
Aspettate 24 ore per
vedere se compare qualunquerossore. Se c´è
rossore, dovrete evitare la luce solare diretta per altre 24 ore, dopo le quali
potrete quindi ripetere il test. |
Se non
c´è
rossore, potete gradualmente
aumentare la vostra esposizionealla luce solare giorno per giorno.
Non
rimanete alla luce solare per più di15
minuti la prima volta.
La maggior parte
delle persone saranno in grado di
ritornare alla loro normale routine per il Giorno 22- Nel primo
giorno dopo aver
eseguito il test sulla pelle, potete
rimanere alla luce solare diretta per
15 minuti.
Potete aumentare la vostra
esposizione di15
minuti al giorno, cioè
30 minuti il secondo
giorno, 45 minuti il
terzo giorno,
60 minuti
il quarto giorno e così via. Se in un qualsiasi momento
notate una sensazione di puntura o bruciore o osservate un arrossamento della pelle dopo l´esposizione
al sole, aspettatefino a che non
siano scomparsi prima di esporre di
nuovo la
vostra
pelle alla luce per questo intervallo di tempo. Per i 30 giorni successivi
al trattamento
con Foscan, evitate test oculari che
utilizzano luci brillanti.
Per i 3 mesi successivi al trattamento con Foscan, evitate lettini abbronzanti UV.
Non fate bagni di sole. Nei 6 mesi successivi
al trattamento
con Foscan evitare l´esposizione
prolungata del braccio utilizzato per l´iniezione
ai raggi solari.
Quale misura precauzionale, se sia in
programma una prolungata attività
all´aria aperta, il sito dell´iniezione
deve venire protetto
da magliette colorate a manichelunghe.
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C´è un potenziale per l´accentuazione della fotosensibilità cutanea se temoporfin viene usato con altre sostanze attive.
Una reazione di questo tipo è stata riportata con 5.fluorouracile per uso topico.
Non sono state osservate altre interazioni farmacologiche.
Uno studio in vitro con tessuto epatico umano non ha mostrato alcun potenziale per interazioni farmacologiche attraverso l´inibizione degli enzimi del citocromo P-450 da parte di temoporfin.
Non ci sono dati sull´uso di temoporfin in donne in gravidanza.
Gli studi sull´animale sono insufficienti rispetto agli effetti sullo sviluppo embrionale e fetale (vedere paragrafo 5.3).
Il potenziale rischio per i soggetti umani è sconosciuto.
Temoporfin non dovrebbe essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.
Studi sull´animale suggeriscono un effetto tossico nelle fasi iniziali della gravidanza (vedi sezione 5.3).
Il potenziale rischio per i soggetti umani è sconosciuto.
Per questo motivo, la gravidanza deve essere evitata per tre mesi dopo il trattamento con temoporfin.
Non è noto se temoporfin sia escreto nel latte umano.
Le donne che ricevono Foscan non devono allattare per almeno un mese dopo l´iniezione.
Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli ed usare macchine.
Sulla base del suo profilo farmacodinamico, si presume che temoporfin sia sicuro o difficilmente in grado di produrre un effetto.
Per evitare problemi di fotosensibilità, si consiglia di non guidare durante i primi 15 giorni dopo l´iniezione, e di utilizzare macchinari solo se questo è fattibile in condizioni di illuminazione attenuata in accordo alle precauzioni raccomandate per l´illuminazione (vedi sezione 4.4).
E´ possibile riprendere la guida e l´uso di macchinari ad un´illuminazione normale o alle condizioni di luce diurna una volta che si è osservata la regressione della fotosensibilità.
La frequenza indicata sotto è stata definita utilizzando i seguenti parametri:
molto comune ( 1/10); comune ( 1/10, < 1/10) Tutti i pazienti che ricevono Foscan diventano temporaneamente fotosensibili e devono essere istruiti ad osservare precauzioni per evitare la luce solare e la luce intensa in ambienti chiusi.
La maggior parte delle tossicità associate con questa terapia sono effetti locali riscontrati nella regione di illuminazione ed occasionalmente nei tessuti circostanti.
Le reazioni avverse locali sono caratteristiche di una risposta infiammatoria acuta tessutale indotta dalla fotoattivazione.
Reazione nel sito di iniezione Effetti molto comuni:
dolore al sito di iniezione.
Questo dolore è transitorio e può essere ridotto rallentando la velocità di iniezione.
Effetti comuni:
reazione al sito di iniezione, sensazione di bruciore Reazione a livello del tumore o di tessuti locali Effetti molto comuni:
dolore, emorragia, dolore al volto, cicatrici, necrosi della bocca, disfagia, edema del volto.
Il dolore può richiedere l´uso di farmaci antiflogistici non steroidei (FANS) o di analgesici oppioidi per un breve periodo dopo il trattamento.
Effetti comuni:
edema, trisma, difficoltà alla deglutizione, infezione localizzata, febbre, ulcerazione della bocca, necrosi cutanea Fototossicità Effetti comuni:
ustione, vescicole, eritema, iperpigmentazione, reazione da fotosensibilità, ustioni da sole Altri eventi clinici Effetti molto comuni:
stipsi Effetti comuni:
vomito, anemia, nausea, stordimento
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Nel caso di sovradosaggio, il trattamento con laser determinerà una necrosi tumorale più profonda di quella attesa con la dose raccomandata.
L´illuminazione del tumore dovrebbe essere svolta solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio di una necrosi eccessiva.
Se il tumore non è illuminato, si deve far trascorrere un periodo di almeno 4 settimane fra il sovradosaggio e la risomministrazione di Foscan.
Si ritiene che gli eventi avversi associati al sovradosaggio siano da circoscrivere a reazioni di fotosensibilità.
L´esposizione alla luce ambientale dopo sovradosaggio comporta un aumentato rischio di reazioni di fotosensibilità.
Una ricerca clinica pubblicata ha mostrato che la durata e l´intensità della fotosensibilità alla dose raccomandata di 0,15 mg/kg erano ridotte di un terzo rispetto ad una dose di 0,3 mg/kg.
Studi effettuati su animali hanno mostrato alcune modificazioni di parametri ematologici ed ematochimici (riduzione di piastrine, eritrociti ed emoglobina, aumento di neutrofili, fibrinogeno, bilirubina, trigliceridi e colesterolo).
E´ richiesta una stretta osservanza del regime indicato di ridotta esposizione alla luce.
Prima che il paziente ritorni a normali condizioni di luce deve essere effettuato un test di fotosensibilità cutanea.
Non sono noti sintomi specifici sistemici associati al sovradosaggio.
Il trattamento dovrebbe essere sintomatico.
Sono disponibili solo limitate informazioni sugli effetti della sovraesposizione alla luce del laser durante il trattamento.
E´ stato notato un aumento del danno tessutale.
Temoporfin è un agente fotosensibilizzante utilizzato nella terapia fotodinamica dei tumori.
Gruppo farmacoterapeutico:
Agente Antineoplastico e Immunomodulante.
Codice ATC:
L01XD05 Questo prodotto è stato approvato sotto �€�Circostanze Eccezionali�€�.
Il che significa che per la rarità della patologia e per ragioni scientifiche non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo medicinale.
L´Agenzia Europea dei Medicinali(EMEA) esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile e questo Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto verrà aggiornato, se necessario.
L´attività farmacologica è iniziata dalla fotoattivazione di temoporfin con luce non termica a 652 nm dopo somministrazione endovenosa.
L´effetto terapeutico è mediato attraverso la generazione di specie dell´ossigeno altamente reattive, un processo che dipende dalla interazione intracellulare di temoporfin con la luce e l´ossigeno.
In uno studio clinico di 147 pazienti con tumore della testa e del collo in fase avanzata, una risposta tumorale, definita come una riduzione di un minimo del 50% della massa tumorale per un minimo di quattro settimane, è stata osservata nel 25% di essi dopo un singolo trattamento.
Una risposta locale completa WHO è stata osservata nel 14% dei pazienti.
Le risposte tumorali sono risultate aumentate in pazienti con lesioni illuminate per intero e di profondità pari o inferiore a 10 mm.
La durata mediana osservata per la risposta tumorale era di 57 giorni per la risposta complessiva e di 84 giorni per la risposta completa.
Trentasette pazienti hanno ricevuto almeno due trattamenti con Foscan.
Dieci pazienti hanno ottenuto una risposta tumorale grazie ad un secondo ciclo di trattamento.
Di questi, sei (16%) presentavano una risposta tumorale completa secondo i criteri WHO.
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Temoporfin è un farmaco a bassa clearance con un´emivita plasmatica terminale nei pazienti di 65 ore.
I livelli plasmatici di picco si osservano a 2.4 ore dall´infusione, con una successiva diminuzione dei livelli plasmatici caratterizzata da un andamento biesponenziale.
Si osserva un esteso volume di distribuzione, che risulta intermedio fra quello dell´acqua corporea totale e quello dell´acqua extracellulare.
Temoporfin non si concentra nei tessuti.
Il legame alle proteine plasmatiche è dell´85.
87%.
Temoporfin si lega alle lipoproteine plasmatiche e a proteine ad alta densità come l´albumina nel sangue.
A distanza di 15 giorni dall´infusione, la concentrazione plasmatica di temoporfin si è ridotta fino al livello di fondo, al punto che i pazienti sono generalmente in grado di iniziare un graduale ritorno a condizioni normali di luce all´aperto.
Esistono dati limitati sull´eliminazione di temoporfin nell´uomo.
Dati sull´animale indicano che temoporfin è eliminato esclusivamente dal fegato nella bile e viene escreto nelle feci.
Due maggiori metaboliti di temoporfin sono eliminati nella bile.
Non c´è una ricircolazione enteroepatica di questi metaboliti.
Entrambi questi metaboliti mostrano carattere coniugato.
Non si sono osservati metaboliti nella circolazione sistemica.
In studi di tossicità da dose ripetuta su ratti e cani, i principali eventi avversi di temoporfin sono stati fototossicità e reazioni avverse a livello del sito di iniezione.
L´azione irritativa locale della soluzione iniettabile di Foscan a seguito di somministrazione endovenosa si è verificata a tutte le dosi.
Alte velocità di somministrazione hanno causato decesso in cani e conigli.
Non si sono trovati altri segni di tossicità, ma solo nei cani l´esposizione sistemica superava quella dell´uomo alla dose terapeutica raccomandata.
La genotossicità di temoporfin è stata studiata in misura limitata.
A causa della generazione di specie reattive dell´ossigeno, temoporfin pone un rischio minore di mutagenicità.
Questo rischio può essere limitato nella clinica minimizzando l´esposizione diretta alla luce (vedi sezione 4.4).
In studi su conigli di tossicità relativa allo sviluppo, temoporfin, a livelli di esposizione sistemica pari a quelli ottenuti nell´uomo con la dose terapeutica raccomandata, ha causato un aumento delle perdite precoci post-impianto.
Sebbene nessun altro effetto sullo sviluppo sia stato osservato, le dosi applicate non erano sufficientemente in eccesso rispetto alla dose terapeutica nell´uomo per poter fornire un adeguato margine di sicurezza.
Etanolo, anidro Glicole propilenico
In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti, ad esclusione di quelli menzionati nella sezione 6.6.
Non diluire con soluzioni acquose.
4 anni La soluzione una volta aperta deve essere usata immediatamente.
Non conservare al di sopra dei 25°C.
Conservare nel contenitore originale per proteggere il prodotto dalla luce.
Mantenere il contenitore nella confezione esterna.
Foscan è fornito in fiale di vetro ambrate contenenti 3,5 ml nominali (14 mg di temoporfin) o di 5 ml nominali (20 mg di temoporfin) di soluzione.
E´ fornito un filtro con connessioni Luer lock per la cannula e la siringa.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Quando si maneggia il farmaco è opportuno adottare delle precauzioni.
Studi hanno dimostrato che Foscan non è irritante.
Ogni fiala costituisce una dose singola e soluzioni inutilizzate devono venire eliminate.
Somministrare la dose richiesta di Foscan per iniezione endovenosa lenta, su un arco di tempo non inferiore a 6 minuti.
Foscan è fotosensibile.
Una volta rimosso dalla sua confezione, deve essere somministrato immediatamente.
Laddove un ritardo è inevitabile, la soluzione deve essere protetta dalla luce.
biolitec pharma ltd.
United Drug House Magna Drive Dublin 24, Irlanda.
EU/1/01/197/001 EU/1/01/197/002
Data della prima autorizzazione:
24 ottobre 2001 Data dell´ultimo rinnovo:
24 ottobre 2006