Pubblicità
Fosinopril Mylan Generics 10 mg compresse
Una compressa contiene 10 mg di fosinopril sale sodico. Per l'elenco
completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compressa.
Compresse da 10 mg: bianche, biancastre, di forma rettangolare con "G" -linea
di frattura -"G" su di un lato e "FS" - linea di frattura - "10" sull'altro.
Trattamento dell'ipertensione. Trattamento dell'insufficienza
cardiaca.
Pubblicità
Il fosinopril sodico deve essere somministrato per via orale in una singola
dose giornaliera. Come tutti gli altri medicinali somministrati una volta al
giorno, deve essere assunto all'incirca alla stessa ora ogni giorno.
L'assorbimento del fosinopril sodico non è influenzato dal cibo. Le compresse
devono essere ingerite con un bicchiere d'acqua, approssimativamente alla stessa
ora ogni giorno.
La dose iniziale usuale di 10 mg non è stata studiata in pazienti con grave insufficienza cardiaca con
NYHA IV ed in pazienti di oltre 75 anni trattati per l´insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.4
�€œAvvertenze speciali e precauzioni di impiego�€�).
In pazienti con particolare rischio di ipotensione (a causa dell'attivazione
del sistema reninaangiotensina-aldosterone, vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze
speciali e precauzioni di impiego"), quali i pazienti con grave insufficienza
cardiaca con NYHA IV, i pazienti oltre i 75 anni trattati per insufficienza
cardiaca, i pazienti con grave compromissione renale e/o epatica ed i pazienti
trattati con diuretici, si raccomanda tuttavia di iniziare il trattamento con
una dose ridotta (5 mg).
La dose deve essere adattata individualmente secondo il profilo del paziente
e la risposta pressoria (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni
di impiego").
Ipertensione
Fosinopril sodico può essere usato in monoterapia o in combinazione con altre
classi di medicinali antipertensivi.
Pazienti ipertesi non trattati con diuretici
Dose iniziale La dose iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno. I
pazienti con sistema reninaangiotensina-aldosterone fortemente attivato (in
particolare con ipertensione reno-vascolare, deplezione salina o della volemia,
scompenso cardiaco o grave ipertensione) possono presentare un'eccessiva caduta
della pressione sanguigna dopo la dose iniziale. L'inizio della terapia deve
avvenire sotto controllo medico.
Dose di mantenimento generale se l'effetto terapeutico desiderato non viene
raggiunto in un periodo di 3 o 4 settimane con un determinato livello di dose,
la dose deve essere ulteriormente aumentata.
Pazienti ipertesi trattati con concomitante terapia diuretica.
Ipotensione sintomatica può comparire dopo l'inizio della terapia con
fosinopril sodico. Questo è più probabile in pazienti in trattamento
concomitante con diuretici, particolarmente in pazienti con insufficienza
cardiaca, pazienti anziani (> 75 anni) e pazienti con disfunzioni renali. Si
raccomanda pertanto cautela, poiché questi pazienti possono avere deplezione
salina e/o riduzione della volemia. Se possibile, il diuretico deve essere
interrotto 2 o 3 giorni prima dell'inizio della terapia con fosinopril sodico.
Nei pazienti ipertesi in cui il diuretico non può essere interrotto, la terapia
con fosinopril sodico deve iniziare con la dose di 5 mg. La funzionalità renale
e la potassiemia devono essere monitorate. Il successivo dosaggio del fosinopril
sodico deve essere aggiustato secondo la risposta pressoria. Se richiesto, la
terapia diuretica può essere ripresa (vedere paragrafi 4.4 "Avvertenze speciali
e precauzioni di impiego"e 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme
di interazione"). Quando si inizia il trattamento in un paziente che già prende
diuretici, si raccomanda che il trattamento con fosinopril sodico inizi sotto
supervisione medica, per parecchie ore e fino a che la pressione sanguigna si
sia stabilizzata.
Insufficienza cardiaca
In pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica e ritenzione idrica, il
Fosinopril sodico deve essere usato come terapia aggiuntiva ai diuretici e
quando appropriato alla digitale. La dose iniziale raccomandata è di 10 mg una
volta al giorno, da somministrarsi sotto attenta supervisione medica. Questa
dose iniziale di 10 mg non è stata studiata in pazienti con grave insufficienza
cardiaca con NYHA IV e/o di oltre 75 anni (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze
speciali e precauzioni di impiego"). Se la dose iniziale è ben tollerata, deve
essere incrementata fino a 40 mg una volta al preclude un attento aggiustamento
della dose di fosinopril sodico per un'efficace trattamento dell'ipertensione.
Nei pazienti ad alto rischio di ipotensione sintomatica, ad es. pazienti con
deplezione salina con o senza iposodiemia, pazienti con ipovolemia o pazienti
che hanno ricevuto un'intensa terapia diuretica, si devono correggere queste
condizioni, se possibile, prima della terapia con fosinopril sodico. Il medico
può decidere di dare una dose iniziale di 5 mg per valutare l'effetto ipotensivo
in pazienti ad alto rischio. La dose deve essere successivamente aggiustata fino
a raggiungere una risposta ottimale. La funzionalità renale ed il potassio
sierico devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e
precauzioni di impiego").
Pazienti con insufficienza renale
Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg/die, tuttavia si consiglia di
prestare cautela nei pazienti con una velocità di filtrazione glomerulare < 10
ml/min.
Pazienti con alterata funzionalità epatica
Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg/die, tuttavia si consiglia cautela.
Benché la velocità dell'idrolisi possa essere rallentata, l'entità dell'idrolisi
non è ridotta in modo apprezzabile in pazienti con compromissione epatica. In
questo gruppo di pazienti vi è l'evidenza di una ridotta clearance epatica del
fosinoprilato con un aumento compensatorio dell'escrezione renale.
Bambini ed adolescenti (<18 anni)
Pertanto l'uso nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.
Uso negli anziani
Nessuna riduzione della dose è necessaria in pazienti con funzionalità renale
ed epatica clinicamente normali, poiché nessuna significativa differenza nei
parametri farmacocinetici o nell'effetto antipertensivo è stata trovata rispetto
ad individui più giovani. Tuttavia devono essere monitorati la funzionalità
renale ed il potassio sierico, poiché possono comparire deterioramento della
funzionalità renale ed iperpotassiemia.
- Ipersensibilità al fosinopril sodico, ad altri ACE-inibitori o ad uno
qualsiasi degli eccipienti,
- Anamnesi di angioedema associato a pregressa terapia con ACE-inibitori,
- Angioedema idiopatico o ereditario,
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6
"Gravidanza e allattamento"),
La dose iniziale usuale di 10 mg non è stata studiata in pazienti con grave
insufficienza cardiaca con NYHA IV ed in pazienti di oltre 75 anni trattati
per l'insufficienza cardiaca. E' atteso un aumentato rischio di importante
ipotensione, iperpotassiemia e/o rapido aumento dei livelli di potassio quando
l'inizio del trattamento con fosinopril si effettua usando la dose da 10 mg in
pazienti con grave insufficienza cardiaca (NYHA IV) e/o in anziani ed in
pazienti con disfunzioni renali trattati per l'insufficienza cardiaca o in
pazienti ipertesi trattati con diuretici in associazione.
Ipotensione sintomatica
L´ipotensione sintomatica si osserva raramente in pazienti ipertesi non complicati. In pazienti
ipertesi che ricevono fosinopril sodico la comparsa di ipotensione è più probabile se i pazienti
hanno deplezione salina o ipovolemia causate, ad es. da terapia diuretica, restrizione di sale nella
dieta, dialisi, diarrea o vomito o hanno grave ipertensione renina-dipendente (vedere paragrafi 4.5
�€œInterazioni con altri medicinali e altre forme di interazione�€� e 4.8 �€œEffetti indesiderati�€�). In
pazienti con insufficienza cardiaca con o senza insufficienza renale associata, è stata osservata
ipotensione sintomatica. Ciò succede con maggiore probabilità nei pazienti con un più grave grado
di insufficienza cardiaca, come nel caso dell´uso di alte dosi di diuretici dell´ansa, di iposodiemia o
compromissione renale funzionale o in pazienti anziani. Nei pazienti con aumentato rischio di
ipotensione sintomatica, l´inizio della terapia e l´aggiustamento della dose devono essere
attentamente monitorati. La sicurezza di una dose iniziale di 10 mg non è stata studiata in pazienti
con grave insufficienza cardiaca di grado NYHA IV. Simili considerazioni si applicano ai pazienti
con malattia ischemica cardiaca o cerebrovascolare in cui un´eccessiva caduta della pressione può
causare infarto del miocardio o un accidente cerebrovascolare. Se compare ipotensione, il paziente
deve essere posto in posizione supina e se necessario deve ricevere un´infusione endovenosa di
soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%). Una risposta ipotensiva transitoria, non è una
controindicazione ad ulteriori dosi che possono essere, di solito, somministrate senza difficoltà, una
volta che la pressione sanguigna sia aumentata dopo espansione del volume.
In alcuni pazienti con insufficienza cardiaca che hanno pressione ridotta o
normale, con fosinopril sodico può presentarsi un ulteriore abbassamento della
pressione sistemica, questo effetto è precoce e non costituisce un motivo di
interruzione del trattamento. Se l'ipotensione diviene sintomatica può essere
necessaria una riduzione della dose o la sospensione del trattamento.
Stenosi aortica e della valvola mitrale/cardiomiopatia ipertrofica
Come con altri ACE-inibitori, il fosinopril sodico deve essere usato con cautela nei pazienti con
stenosi della valvola mitralica ed ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, come nella
stenosi aortica o nella cadiomiopatia ipertrofica
Compromissione della funzionalità renale
Nei casi di compromissione renale, la dose iniziale di fosinopril non deve
essere aggiustata. Il monitoraggio periodico del potassio e della creatinina fa
parte della normale assistenza medica a questi pazienti.
In pazienti con insufficienza cardiaca, l'ipotensione successiva all'inizio
della terapia con ACEinibitori può portare ad un'ulteriore compromissione della
funzionalità renale. In questa situazione è stata riportata insufficienza renale
acuta, di solito reversibile. In alcuni pazienti con stenosi bilaterale
dell'arteria renale o con stenosi dell'arteria in mono-rene, trattati con
ACE-inibitori, sono stati osservati aumenti dell'urea ematica e della creatinina
sierica, di solito reversibili dopo sospensione della terapia. Ciò è
particolarmente probabile in pazienti con insufficienza renale. Se è presente
anche ipertensione reno-vascolare vi è un aumentato rischio di grave ipotensione
ed insufficienza renale. In questi pazienti il trattamento deve iniziare sotto
attenta supervisione medica, con dosi basse ed accurato aggiustamento delle
dosi. Poiché il trattamento con diuretici può essere un fattore che contribuisce
a questa situazione, essi devono essere sospesi e la funzionalità renale deve
essere monitorata durante le prime settimane di terapia con fosinopril sodico.
Alcuni pazienti ipertesi senza apparente pre-esistente malattia vascolare
renale, hanno sviluppato aumenti dell'urea e della creatinina sierica, di solito
lievi e transitori, specialmente quando il fosinopril sodico è stato
somministrato assieme ai diuretici. Ciò compare con maggior probabilità in
sospensione del diuretico e/o dell'ACE-inibitore.
Proteinuria
In pazienti con preesistente compromissione renale, in rari casi può
comparire proteinuria. Nella proteinuria clinicamente rilevante (maggiore di 1
g/die), il fosinopril deve essere usato solo dopo una valutazione molto critica
del rapporto rischio beneficio e con un regolare monitoraggio dei parametri
clinici e di laboratorio.
Ipersensibilità/angioedema
Angioedema del viso, estremità, labbra, glottide e/o laringe è stato
riportato raramente in pazienti trattati con ACE-inibitori, incluso il
fosinopril sodico e può comparire in ogni momento durante la terapia. In questi
casi, fosinopril sodico deve essere interrotto prontamente e devono essere
istituiti un appropriato monitoraggio e trattamento per assicurare una completa
risoluzione dei sintomi prima della dimissione del paziente. Anche in quei casi
dove è coinvolto solo l'ingrossamento della lingua, senza difficoltà
respiratorie, i pazienti possono richiedere un'osservazione prolungata, poiché
il trattamento con anti-istaminici e corticosteroidi può non essere sufficiente.
Molto raramente sono stati riportati casi fatali dovuti ad angioedema
associato con edema della laringe o della lingua. I pazienti con coinvolgimento
della lingua, glottide o laringe possono facilmente causare ostruzione delle vie
respiratorie, specialmente nei pazienti con anamnesi di chirurgia respiratoria.
In questi casi deve essere somministrata prontamente una terapia di emergenza.
Questa può includere somministrazione di adrenalina e/o il mantenimento della
pervietà delle vie aeree. Il paziente deve essere tenuto sotto attenta
supervisione medica fino a completa e persistente remissione dei sintomi.
I pazienti con anamnesi di angioedema non correlato alla terapia con
ACE-inibitore, possono avere un maggior rischio di angioedema durante la terapia
con ACE-inibitori (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni).
Reazioni anafilattoidi in pazienti in emodialisi
Reazioni anafilattoidi sono state riportate in pazienti dializzati con
membrane ad elevato flusso (es. AN69) in trattamento concomitante con
ACE-inibitori. In questi pazienti si deve prendere in considerazione l'uso di
tipi diversi di membrane da dialisi o di una differente classe di agenti
antiipertensivi.
Reazioni anafilattoidi durante l'aferesi con proteine a bassa densità (LDL)
Raramente, pazienti in trattamento con ACE-inibitori durante l'LDL aferesi
con destrano solfato, hanno presentato reazioni anafilattoidi con rischio per la
vita. Queste reazioni possono essere evitate sospendendo temporaneamente
l'ACE-inibitore prima di ogni aferesi.
Desensibilizzazione
Pazienti che ricevono ACE-inibitori durante trattamenti di
desensibilizzazione (es. al veleno di imenotteri) hanno presentato prolungate
reazioni anafilattoidi. In questi pazienti, tali reazioni sono state evitate
sospendendo temporaneamente gli ACE-inibitori ma sono ricomparse dopo aver usato
inavvertitamente il prodotto medicinale.
Insufficienza epatica
Elevate concentrazioni plasmatiche di fosinopril possono comparire in
pazienti con compromessa funzione epatica. Molto raramente, gli ACE-inibitori
sono stati associati ad una sindrome che letale. Il meccanismo di tale quadro
clinico non è conosciuto. Pazienti in trattamento con fosinopril sodico che
evidenzino un marcato incremento degli enzimi epatici o ittero, devono
interrompere il trattamento e ricevere un appropriato follow-up medico.
Neutropenia/agranulocitosi
Neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia sono state riportate in
pazienti trattati con ACE-inibitori. In pazienti con funzione renale normale e
nessun altro fattore complicante, la neutropenia compare raramente. Neutropenia
ed agranulocitosi sono reversibili dopo interruzione dell'ACE-inibitore.
Fosinopril sodico deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattia
vascolare del collagene, terapia immunosoppressiva, trattamento con allopurinolo
o procainamide o una associazione di questi fattori complicanti, specialmente se
vi è una pregressa compromissione della funzione renale. Alcuni di questi
pazienti hanno sviluppato gravi infezioni, che in pochi casi non hanno risposto
ad una terapia antibiotica intensiva. Se si usa fosinopril sodico in questi
pazienti si consiglia un periodico monitoraggio dei leucociti ed i pazienti
devono essere istruiti a riferire ogni segno di infezione.
Razza
Come per gli altri ACE-inibitori, il fosinopril sodico può essere meno
efficace nel diminuire la pressione sanguigna nei pazienti di razza negra che
negli altri, probabilmente a causa di una maggior prevalenza di condizioni di
ridotti livelli di renina nella popolazione ipertesa negra.
Tosse
Tosse è stata riportata con l'uso di ACE-inibitori. Tipicamente la tosse è
non produttiva, persistente e si risolve dopo sospensione della terapia. La
tosse da ACE-inibitori va considerata come parte della diagnosi differenziale
della tosse.
Chirurgia/anestesia
In pazienti sottoposti a chirurgia maggiore o durante l'anestesia con agenti
che producono ipotensione, il fosinopril sodico può bloccare la formazione di
angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina. Se compare
ipotensione e viene considerata dovuta a questo meccanismo, può essere corretta
mediante espansione della volemia.
Iperpotassiemia
Aumenti del potassio sierico sono stati osservati in alcuni pazienti trattati
con ACE-inibitori, incluso il fosinopril sodico. Tra i pazienti a rischio di
sviluppare iperpotassiemia sono gli anziani, quelli con insufficienza renale,
grave insufficienza cardiaca, diabete mellito o quelli che usano diuretici
risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sale contenente sostituti
del potassio o pazienti che assumono altri medicinali associati ad aumenti del
potassio sierico (es. eparina). Se l'uso dei summenzionati prodotti è
considerato necessario, si raccomanda un regolare monitoraggio del potassio
sierico (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali e altre forme di
interazione").
Pazienti diabetici
Nei pazienti diabetici trattati con insulina, il controllo glicemico deve
essere attentamente monitorato durante il primo mese di trattamento con un
ACE-inibitore (vedere paragrafo 4.5 "Interazioni con altri medicinali e altre
forme di interazione").
Litio
L'associazione di litio e fosinopril è in generale non raccomandata.
Gravidanza ed allattamento
controindicato nel secondo e terzo trimestre (vedere paragrafo 4.3
"Controindicazioni). Quando la gravidanza viene accertata il fosinopril deve
essere sospeso al più presto possibile. (vedere paragrafo 4.6 "Gravidanza e
allattamento").
Links sponsorizzati
Diuretici
Quando un diuretico viene aggiunto alla terapia di un paziente che riceve il
fosinopril, l'effetto antiipertensivo è di solito additivo.
I pazienti già in trattamento con diuretici e specialmente quelli in cui la
terapia diuretica è stata iniziata recentemente, possono occasionalmente
presentare un'eccessiva riduzione della pressione quando viene associato il
fosinopril sodico. La possibilità di ipotensione sintomatica con fosinopril può
essere minimizzata interrompendo il trattamento diuretico prima dell'inizio del
trattamento con fosinopril (vedere paragrafi 4.4 "Avvertenze speciali e
precauzioni di impiego" e 4.2 "Posologia e modo di somministrazione")
Supplementi di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sali contenenti
sostituti del potassio o altri prodotti medicinali associati con aumenti del
potassio sierico (es. eparina) (vedere paragrafo
Gravidanza
Le informazioni riguardo l'uso di fosinopril in gravidanza sono
insufficienti. Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere
anche paragrafo 5.3 "Dati preclinici e di sicurezza").
Fosinopril non deve essere usato nel primo trimestre di gravidanza. Se la
gravidanza è pianificata o viene accertata, la sostituzione con un trattamento
alternativo deve avvenire al più presto.
Non sono stati condotti nell'uomo studi clinici controllati. Tuttavia in un
limitato numero di donne gravide esposte durante il primo trimestre non hanno
mostrato malformazioni nei neonati.
Fosinopril è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di
gravidanza (vedi anche paragrafo
Fosinopril sodico ha un'influenza trascurabile o minima sulla capacità di
guidare veicoli ed usare macchinari.
Benché non ci si aspetti un effetto diretto del fosinopril, reazioni avverse
quali ipotensione, capogiri e vertigini possono interferire con la guida di
veicoli o con l'uso di macchinari. Questo avviene specialmente all'inizio del
trattamento, all'aumento delle dosi, al cambio da altre preparazioni e durante
l'uso concomitante di alcool, a seconda della suscettibilità individuale.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento
con fosinopril sodico o altri ACE-inibitori. Le reazioni avverse sono in
genere lievi e transitorie.
Molto comuni: ≥ 1/10 Non comuni: ≥ 1/1000 e < 1/100 Rari: ≥ 1/10 000 e <
1/1000 Molto rari: < 1/10 000 inclusi casi isolati Non noto (non possono essere
valutati dai dati disponibili)
Esami diagnostici
Comuni: aumenti della fosfatasi alcalina, bilirubina, LDH e transaminasi Non
comuni: aumento del peso, aumento dell'urea, della creatinina sierica,
iperpotassiemia Rari: aumento transitorio dell'emoglobina, iposodiemia
Patologie cardiache
Comuni: tachicardia Non comuni: Angina pectoris, infarto del miocardio o
accidente cerebrovascolare, palpitazioni, arresto cardiaco, disturbi del ritmo e
della conduzione
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comuni: transitoria diminuzione dell'emoglobina e diminuzione
dell'ematocrito Rari: transitoria anemia, eosinofilia, leucopenia,
linfadenopatia, neutropenia, trombocitopenia Molto rari: Agranulocitosi
Patologie del sistema nervoso
Comuni: capogiri, cefalea Non comuni: infarto cerebrale, parestesia,
sonnolenza, ictus, sincope, alterazione del gusto, tremore, disturbi del sonno
Rari: disfasia, disturbi della memoria, disorientamento
Patologie dell'occhio
Non comuni: disturbi visivi
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non comuni: dolore alle orecchie, tinnito, vertigini
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comuni: tosse Non comuni: dispnea, rinite, sinusite, tracheobronchite Rari:
broncospasmo, epistassi, laringite/raucedine, polmonite, congestione polmonare
Patologie gastrointestinali
Comuni: Nausea, vomito, diarrea Non comuni: stitichezza, secchezza delle
fauci, flatulenza Rari: lesioni orali, pancreatite, tumefazione della lingua,
distensione addominale, disfagia Molto rari: angioedema intestinale, (sub) ileo
Patologie renali ed urinarie
Non comuni: insufficienza renale, proteinuria Rari: disturbi prostatici Molto
rari: insufficienza renale acuta
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comuni: Rash, angioedema, dermatite Non comuni: iperidrosi, prurito,
orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuni: mialgia Rari: artrite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comuni: diminuzione dell'appetito, gotta, iperpotassiemia
Patologie vascolari
Comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica Non comuni: ipertensione, shock,
ischemica transitoria Rari: vampate, emorragia, malattia vascolare periferica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comuni: dolore toracico (non-cardiaco), debolezza Non comuni: febbre, edema
periferico, morte improvvisa, dolore toracico Rari: debolezza di un'estremità
Patologie epatobiliari
Rari: epatite Molto rari: insufficienza epatica
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non comuni: disfunzioni sessuali
Disturbi psichiatrici
E' stato riportato un complesso di sintomi che può includere uno o più dei
seguenti: febbre, vasculite, mialgia, artralgia/arterite, anticorpi anti-nucleo
positivi, aumento della VES, eosinofilia e leucocitosi, rash, fotosensibilità o
altre manifestazioni dermatologiche.
Negli studi clinici condotti con fosinopril sodico, l'incidenza degli effetti
indesiderati non ha mostrato differenze tra anziani (più di 65 anni) e pazienti
più giovani
Links sponsorizzati
Sintomi
I sintomi associati al il sovradosaggio di ACE-inibitori possono includere:
ipotensione, shock circolatorio, alterazioni degli elettroliti, insufficienza
renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, capogiri,
ansia e tosse.
Trattamento
Il trattamento raccomandato per il sovradosaggio è l'infusione endovenosa di
soluzione fisiologica. Dopo l'ingestione di un'overdose il paziente deve essere
tenuto sotto attenta osservazione, preferibilmente in un reparto di terapia
intensiva. Gli elettroliti sierici e la creatinina devono essere monitorati
frequentemente. Le misure terapeutiche dipendono dalla natura e dalla gravità
dei sintomi. Misure atte a prevenire l'assorbimento come la lavanda gastrica, la
somministrazione di sostanze adsorbenti e di sodio solfato entro 30 minuti
dall'ingestione ed una rapida eliminazione, possono essere applicate se
l'ingestione è recente. Se compare ipotensione il paziente deve essere posto in
posizione supina e devono essere somministrati rapidamente sali e sostanze atte
ad espandere il volume. Deve essere preso in considerazione il trattamento con
angiotensina II. La
Categoria farmacoperapeutica: ACE-inibitori non associatiCodice ATC:
C09AA09
Meccanismo d'azione
Il fosinopril sodico è un estere del profarmaco fosinoprilato, ACE-inibitore
a lunga durata d'azione. Dopo somministrazione orale il fosinopril viene
rapidamente e completamente metabolizzato in fosinoprilato attivo. Il fosinopril
sodico contiene un gruppo fosforico capace di legarsi in modo specifico al sito
attivo della peptidil-dipeptidasi dell'enzima convertente l'angiotensina,
prevenendo la conversione del decapeptide angiotensina I nell'octapeptide
angiotensina II. La riduzione dei livelli di angiotensina che ne risulta porta
ad una riduzione della vasocostrizione ed a una diminuzione della secrezione di
aldosterone, che può indurre un lieve aumento del potassio sierico ed una
perdita di sodio e liquidi. Di solito non vi sono alterazioni del flusso ematico
renale o della velocità di filtrazione glomerulare. Gli ACE-inibitori prevengono
anche la degradazione del potente vasodilatatore bradichinina, contribuendo
all'effetto anti-ipertensivo; il fosinopril sodico presenta un'azione
terapeutica nei pazienti ipertesi con bassi livelli di renina. Nei pazienti con
insufficienza cardiaca si presume che gli effetti benefici del fosinopril sodico
siano principalmente dovuti alla soppressione del sistema
renina-angiotensina-aldosterone; l'inibizione dell'ACE produce una riduzione del
pre-carico e del post-carico.
Farmacodinamica
pressione misurata sia in clino-che in ortostatismo, senza determinare un
significativo aumento della frequenza cardiaca. Nell'ipertensione il fosinopril
riduce la pressione arteriosa entro un'ora dalla somministrazione, l'effetto
massimo si osserva entro 3-6 ore. Con la dose standard giornaliera l'effetto
anti-ipertensivo dura 24 ore. In alcuni pazienti trattati con dosi ridotte
l'effetto può essere ridotto alla fine dell'intervallo tra due dosi. Gli effetti
ortostatici e la tachicardia sono rari ma possono comparire in pazienti con
deplezione salina o in ipovolemia (vedere paragrafo 4.4). In alcuni pazienti lo
sviluppo di una riduzione ottimale della pressione può richiedere 3-4 settimane
di terapia. Fosinopril sodico e diuretici tiazidici hanno effetti additivi.
Nell'insufficienza cardiaca il fosinopril migliora i sintomi e la tolleranza
all'esercizio e riduce la gravità e la frequenza delle ospedalizzazioni causate
dall'insufficienza cardiaca. In uno studio su 8 pazienti cirrotici, fosinopril
20 mg/die per un mese non ha modificato la funzione epatica (alanina tranferasi,
gamma-glutamil-transpeptidasi, clearance del galattosio e dell'antipirina) o renale.
Links sponsorizzati
Assorbimento
Dopo somministrazione orale, l'entità dell'assorbimento varia dal 30% al 40%.
L'assorbimento dl fosinopril non è influenzato dalla presenza di cibo nel tratto
gastrointestinale, tuttavia la velocità di assorbimento può essere ridotta. Una
rapida e completa idrolisi a fosinoprilato attivo avviene nella mucosa
gastrointestinale e nel fegato. Il tempo per raggiungere la Cmax è indipendente
dalla dose ed è di circa 3 ore ed è coerente con il picco di inibizione della
risposta pressoria dell'angiotensina I di 3-6 ore dopo la somministrazione. Dopo
dosi singole o multiple i parametri di farmacocinetica (Cmax e AUC) sono
direttamente proporzionali alla dose assunta di fosinopril.
Distribuzione
Il fosinoprilato è altamente legato alle proteine (> 95%), ha un
relativamente piccolo volume di distribuzione ed un trascurabile legame con i
componenti cellulari del sangue.
Metabolismo
Un ora dopo la somministrazione orale di fosinopril sodico, meno del 1% del
fosinopril presente nel plasma rimane immodificato; il 75% è presente come
fosinoprilato attivo, il 15-20% come fosinoprilato-glucuronide (inattivo) ed il
rimanente (circa 5%) come 4-idrossi metabolita del fosinoprilato (attivo).
Eliminazione
Dopo somministrazione endovenosa l'eliminazione del fosinopril avviene per
via epatica e renale. In pazienti ipertesi con normale funzione renale ed
epatica che hanno ricevuto ripetute dosi di fosinopril, il t1/2 effettivo per
l'accumulo di fosinopril è di circa 11,5 ore. In pazienti con insufficienza
cardiaca il t1/2 effettivo è di 14 ore. L'eliminazione del fosinopril avviene
per via epatica e renale.
Gruppi speciali di pazienti
In pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina < 80
ml/min/1,73 mq), la clearance corporea totale del fosinoprilato è circa metà di
quella osservata in pazienti con funzionalità renale normale, mentre nessun
significativo cambiamento è stato osservato nell'assorbimento, biodisponibilità
e legame con le proteine plasmatiche. La clearance del fosinopril non varia
secondo il grado di insufficienza renale. La riduzione dell'eliminazione renale
è compensata dall'aumento dell'eliminazione epato-biliare. Un lieve incremento
dei valori di AUC (meno del doppio dei valori normali) è stato osservato in
pazienti con elevato grado di insufficienza renale (clearance della l'idrolisi
del fosinopril sodico non è significativamente ridotta, benché possa esserlo la
sua velocità; la clearance totale del fosinoprilato è quasi la metà di quella
osservata in pazienti con normale funzionalità epatica.
I dati preclinici non rivelano particolari rischi per l'uomo sulla base di
studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute,
genotossicità e potenziale carcinogenetico. Studi di tossicità riproduttiva
suggeriscono che il fosinopril non ha effetti negativi sulla fertilità e sulla
capacità riproduttiva nei ratti e non è teratogeno. Gli ACE-inibitori, come
classe, quando somministrati al secondo o terzo trimestre, hanno mostrato di
indurre effetti avversi sullo sviluppo fetale terminale, dando luogo a morti
fetali ed a effetti congeniti, che colpiscono in particolare il cranio. Sono
stati anche riportati fetotossicità, ritardo dello sviluppo intrauterino e
dotto arterioso pervio. Si ritiene che queste anomalie dello sviluppo siano
dovute in parte ad un'azione diretta degli ACE-inibitori sul sistema
renina-angiotensina fetale ed in parte all'ischemia causata dall'ipotensione
materna e dalla diminuzione del flusso ematico feto-placentare della
distribuzione di ossigeno/sostanze nutritive al feto. In uno studio in cui
femmine di ratto hanno ricevuto fosinopril prima dell'accoppiamento e durante
la gestazione, è comparsa un'aumentata incidenza di decessi dei piccoli ratti
durante l'allattamento. Fosinoprilato è risultato attraversare la placenta e
viene escreto nel latte.
Amido pregelatinizzato Cellulosa microcristallina Idrossipropilcellulosa
Crospovidone Gliceril behenato
Non pertinente.
18 mesi.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Blister in PVC/ACLAR/Alluminio in confezioni da 10, 14, 20, 28, 30, 50, 60,
90 e 100 compresse. E' possibile che non tutte le confezioni siano
commercializzate.
Nessuna precauzione particolare.
Mylan SpA Via Vittor Pisani 20
10 mg compresse 10 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n.
037985013/M
10 mg compresse 14 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985025/M
10 mg compresse 20 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985037/M
10 mg compresse 28 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985049/M
10 mg compresse 30 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985052/M
10 mg compresse 50 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985064/M
10 mg compresse 60 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985076/M
10 mg compresse 90 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985088/M
10 mg compresse 100 compresse in blister PVC/ACLAR/AL AIC n. 037985090/M
Maggio 2009