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Fosinopril Doc
Ogni compressa di Fosinopril Doc DOC Generici contiene 10 mg o 20 mg di fosinopril sale sodico.
Eccipienti: ogni compressa di Fosinopril Doc DOC Generici 10 mg contiene 87 mg di lattosio anidro.
Ogni compressa di Fosinopril Doc DOC Generici 20 mg contiene 174 mg di lattosio anidro.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse.
Le compresse da 10 mg sono bianche e a forma di capsula con incisioni. Su un lato hanno impresso le lettere “APO” e sull’altro lato “FOS-10”.
Le compresse da 20 mg sono bianche e di forma ovale. Su un lato hanno impresso le lettere “APO” e sull’altro lato “FOS-20”.
Trattamento dell’ipertensione
Trattamento dell’insufficienza cardiaca sintomatica.
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Fosinopril sale sodico deve essere somministrato per via orale in singola dose giornaliera.
Come con tutti gli altri farmaci assunti in singola dose giornaliera, deve essere preso approssimativamente alla stessa ora ogni giorno.
L’assorbimento di fosinopril sale sodico non è influenzato dal cibo.
La dose deve essere individualizzata in funzione del profilo del paziente e della risposta pressoria (Vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”)
Ipertensione:
Fosinopril sale sodico può essere usato in monoterapia o in associazione con altre classi di farmaci antipertensivi.
Pazienti ipertesi non trattati con diuretici:
Dose iniziale
La dose iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno. I pazienti con un sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato (in particolare ipertensione renovascolare, deplezione salina e/o di volume, scompenso cardiaco o ipertensione grave) possono mostrare un calo della pressione eccessiva dopo la dose iniziale. L’inizio del trattamento deve avvenire sotto supervisione medica.
Dose di mantenimento
La dose abituale giornaliera va da 10 mg ad un massimo di 40 mg somministrati in dose singola. La dose più comune è di 20 mg in una singola somministrazione. In generale, se l’effetto terapeutico desiderato non viene raggiunto in un periodo di tre o quattro settimane ad un certo livello di dose, la dose può essere ulteriormente aumentata.
Pazienti ipertesi in trattamento concomitante con diuretici:
In seguito all’inizio della terapia con fosinopril sale sodico, si può verificare ipotensione sintomatica. Questo è più probabile in pazienti in trattamento concomitante con diuretici. Si raccomanda perciò cautela, dal momento che questi pazienti possono essere volume e/o sale depleti. Se possibile la terapia diuretica deve essere interrotta due o tre giorni prima di iniziare la terapia con fosinopril sale sodico. In pazienti ipertesi nei quali non è possibile interrompere il diuretico, la terapia con fosinopril sale sodico deve iniziare alla dose di 10 mg. Devono essere tenuti sotto controllo la funzionalità renale e il potassio sierico. Le dosi successive di fosinopril sale sodico devono essere aggiustate in funzione della risposta pressoria. La terapia diuretica può essere reintrodotta, se necessario ( vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.5). Quando si inizia il trattamento in un paziente già in terapia diuretica, si raccomanda che il trattamento con fosinopril sale sodico venga iniziato sotto supervisione medica per diverse ore e fino a stabilizzazione della pressione sanguigna.
Insufficienza cardiaca:
In pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, fosinopril sale sodico deve essere usato come terapia aggiuntiva ai diuretici e, quando appropriato, alla digitale. La dose iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno, sotto stretta supervisione medica. Se la dose iniziale è ben tollerata, i pazienti devono gradualmente aumentare la dose fino a 40 mg una volta al giorno, in funzione della risposta clinica. La comparsa di ipotensione dopo la dose iniziale non deve precludere una cauta progressione nell’aumento della dose di fosinopril sale sodico, dopo il raggiungimento di un efficace controllo dell’ipotensione.
Nei pazienti ad alto rischio di ipotensione sintomatica (ad esempio pazienti con deplezione salina con o senza iponatriemia, pazienti con ipovolemia o pazienti sottoposti a energica terapia diuretica) queste condizioni devono essere corrette, se possibile, prima della terapia con fosinopril sale sodico. Il medico curante può considerare di somministrare una dose iniziale di 5 mg per valutare l’effetto ipotensivo in pazienti ad alto rischio. La dose deve essere successivamente aggiustata fino a raggiungere una risposta ottimale. La funzionalità renale e il potassio sierico devono essere tenuti sotto controllo (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con insufficienza renale:
Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg al giorno, tuttavia è necessaria cautela specialmente con GFR inferiore a 10 ml/min.
Pazienti con funzionalità epatica compromessa:
Si raccomanda una dose iniziale di 10 mg al giorno, tuttavia è necessaria cautela.
Anche se la velocità di idrolisi può risultare ridotta in pazienti con insufficienza epatica, l’estensione dell’idrolisi non è apprezzabilmente ridotta. In questi pazienti si è dimostrata una ridotta clearance epatica del fosinoprilato con aumento compensatorio dell’escrezione renale.
Bambini e adolescenti:
Fosinopril Doc DOC Generici non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni a causa dei dati insufficienti relativi alla sicurezza e/o all’efficacia.
Utilizzo negli anziani:
Non è necessaria una riduzione del dosaggio nei pazienti con funzionalità renale ed epatica clinicamente normale poiché non vi sono significative differenze nei parametri farmacocinetici o nell’efficacia antipertensiva del fosinoprilato rispetto ai soggetti più giovani.
La compressa deve essere ingerita con una sufficiente quantità di liquido (ad esempio un bicchiere d’acqua).
Ipersensibilità al fosinopril, agli altri ACE inibitori o ad uno qualsiasi degli eccipienti di questo prodotto
Storia di angioedema causato da precedente trattamento con un ACE inibitore
Angioedema ereditario o idiopatico
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
Ipotensione sintomatica
Raramente è stata osservata ipotensione sintomatica in pazienti con ipertensione non complicata.
È più probabile che si manifesti ipotensione in un paziente iperteso che riceve fosinopril sodico se il paziente è volume-depleto, per esempio a causa di una terapia diuretica, dieta iposodica, dialisi, diarrea o vomito, o grave ipertensione renina-dipendente (vedere paragrafo 4.5 e paragrafo 4.8). L’ipotensione sintomatica è stata osservata in pazienti con insufficienza cardiaca con o senza insufficienza renale. La probabilità di svilupparla è maggiore nei pazienti con insufficienza cardiaca più grave, con conseguente impiego di diuretici dell’ansa, iponatremia o insufficienza renale.
In pazienti con un aumentato rischio di ipotensione sintomatica, l’inizio del trattamento e l’aggiustamento della dose devono essere strettamente monitorati. Considerazioni simili si applicano a pazienti con ischemia cardiaca o cerebrovascolare, nei quali un’ eccessiva riduzione della pressione sanguigna può portare ad infarto del miocardio o ad accidente cerebrovascolare.
Se si manifesta ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve ricevere una infusione endovenosa di una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0.9%). Un transitorio effetto ipotensivo non è una controindicazione alla somministrazione di dosi successive, che possono essere assunte solitamente senza alcun problema, una volta che la pressione sanguigna sia aumentata dopo espansione volumetrica.
In alcuni pazienti con insufficienza cardiaca la cui pressione sanguigna è normale o bassa, si può manifestare un’ulteriore riduzione della pressione sanguigna sistemica con l’uso di fosinopril sodico. Questo effetto è previsto e non è normalmente una ragione per l’interruzione del trattamento. Se l’ipotensione diventa sintomatica, può essere necessario ridurre il dosaggio o interrompere l’utilizzo di fosinopril sodico.
Stenosi valvolare mitralica e aortica/ cardiomiopatia ipertrofica
Come gli altri inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), fosinopril sodico deve essere somministrato con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitralica e ostruzione nel flusso sanguigno dal ventricolo sinistro, come in caso di stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica.
Gravidanza
La terapia con ACE inibitori non deve essere iniziata durante la gravidanza.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Alterata funzionalità renale
In casi di insufficienza renale, la dose iniziale di fosinopril sodico non deve essere aggiustata. Il monitoraggio di routine del potassio e della creatinina fa parte della normale prassi medica per questi pazienti.
In pazienti con insufficienza cardiaca, l’ipotensione conseguente all’inizio del trattamento con ACE inibitori può portare ad un’ulteriore peggioramento della funzionalità renale. In questa situazione è stata riportata insufficienza renale acuta, di solito reversibile.
In alcuni pazienti con stenosi bilaterale delle arterie renali o stenosi dell’unica arteria in caso di singolo rene che sono stati trattati con ACE inibitori, è stato oservato un aumento dell’urea nel sangue e della creatinina sierica di solito reversibili con l’interruzione del trattamento. Questo è probabile soprattutto in pazienti con insufficienza renale. Se il paziente soffre anche di ipertensione renovascolare, si ha un aumentato rischio di grave ipotensione e insufficienza renale. In questi pazienti il trattamento deve iniziare sotto stretta osservazione medica, utilizzando basse dosi incrementate con cautela.
Poiché il trattamento con diuretici può contribuire agli effetti sopra menzionati, questo deve essere interrotto e la funzionalità renale deve essere monitorata durante le prime settimane di trattamento con fosinopril sodico.
Alcuni pazienti ipertesi senza evidenza di preesistente patologia reno-vascolare, hanno mostrato aumenti dell’urea nel sangue e dei livelli di creatinemia, di solito lievi e transitori, specialmente quando fosinopril sodico veniva somministrato in combinazione con un diuretico. Questo è più probabile che avvenga in pazienti con insufficienza renale pre-esistente. Può essere necessario l’utilizzo di una dose più bassa e/o l’interruzione del diuretico e/o dell’ACE inibitore.
Proteinuria
La proteinuria può manifestarsi in rari casi in pazienti con insufficienza renale pre-esistente. In caso di proteinuria clinicamente rilevante (maggiore di 1g/giorno) fosinopril deve essere utilizzato solo dopo una valutazione critica del rapporto rischio/beneficio e con regolare monitoraggio dei parametri clinici e chimici di laboratorio.
Ipersensitività/angioedema
In rari casi è stato riportato angioedema del viso, delle estremità, delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe in pazienti trattati con ACE inibitori, incluso fosinopril sodico. Questo effetto può manifestarsi in ogni momento durante il trattamento. In tali casi, l’utilizzo di fosinopril sodico deve essere interrotto immediatamente e si deve iniziare un’adeguata terapia e monitoraggio per assicurare la completa scomparsa dei sintomi prima che il paziente venga dimesso.
Anche nei casi in cui il gonfiore coinvolge solo la lingua, senza problemi respiratori, i pazienti possono ancora aver bisogno di una prolungata osservazione poiché il trattamento con antistaminici e corticosteroidi può dimostrarsi insufficiente.
In casi molto rari, l’angioedema associato a edema della laringe o della lingua ha determinato la morte. I pazienti con coinvolgimento di lingua, glottide o laringe sono probabilmente a rischio di ostruzione delle vie aeree, particolarmente se sono stati sottoposti ad una operazione delle vie aeree. In tali casi deve essere immediatamente iniziata una terapia d’emergenza. Questa terapia può comportare la somministrazione di adrenalina e/o il mantenimento dell’apertura delle vie aeree. Il paziente deve essere sottoposto a stretta supervisione medica fino a che i sintomi non scompaiono in modo permanente e totale.
Gli ACE inibitori causano angioedema più spesso in pazienti neri che non in quelli non neri.
I pazienti con una storia di angioedema non correlata al trattamento con gli ACE inibitori possono correre un rischio maggiore di angioedema quando trattati con ACE inibitore (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni).
Reazioni anafilattoidi in pazienti in emodialisi
Reazioni anafilattoidi sono state osservate in pazienti dializzati con membrane ad alto flusso (ad es: AN 69) e trattati contemporaneamente con un ACE inibitore. Per questi pazienti si deve considerare l’utilizzo di un diverso tipo di membrana o di una differente classe di farmaci antipertensivi.
Reazioni anafilattoidi durante l’aferesi delle lipoproteine a bassa-densità (LDL)
In casi rari, i pazienti che hanno ricevuto gli ACE inibitori durante l’aferesi delle lipoproteine a bassa-densità (LDL) con solfato destrano hanno manifestato reazioni anafilattoidi che li hanno messi in pericolo di vita. Queste reazioni sono evitabili interrompendo temporaneamente il trattamento con ACE inibitori prima di ogni aferesi.
Desensitizzazione
Pazienti trattati con gli ACE inibitori durante i trattamenti di desensitizzazione (il veleno degli imenotteri) hanno mostrato reazioni anafilattoidi gravi. Negli stessi pazienti, queste reazioni sono state evitate interrompendo temporaneamente l’utilizzo di ACE inibitori ma si sono ripresentate all’innavertita risomministrazione del medicinale.
Insufficienza epatica
Alte concentrazioni di fosinopril nel plasma si possono rilevare in pazienti con insufficienza epatica. Molto raramente, gli ACE inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con ittero colestatico o epatite, progredisce in necrosi fulminante e porta (a volte) a morte. Il meccanismo di questa sindrome è sconosciuto. I pazienti trattati con fosinopril sodico che sviluppano ittero o che mostrano un marcato aumento degli enzimi epatici devono interrompere l’utilizzo di fosinopril sodico e ricevere un’adeguata attenzione medica.
Neutropenia/agranulocitosi
Neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia sono state rilevate in pazienti trattati con ACE inibitori. La neutropenia raramente si manifesta in pazienti con una normale funzionalità renale e che non hanno altre complicanze. La neutropenia e l’agranulocitosi sono reversibili dopo l’interruzione degli ACE inibitori. Fosinopril sodico deve essere somministrato con estrema cautela in pazienti con malattia del collagene vascolare, in pazienti che ricevono un trattamento immunosoppressivo o un trattamento con allopurinolo o procainamide, o con una combinazione di questi fattori complicanti, specialmente se presentano una pre-esistente insufficienza renale.
Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato serie infezioni, che in alcuni casi non hanno risposto ad un intenso trattamento antibiotico. Se fosinopril sodico viene utilizzato da questi pazienti, è consigliato un monitoraggio periodico del numero delle cellule bianche del sangue e i pazienti devono essere istruiti a segnalare ogni sintomo di infezione.
Razza
Come altri ACE inibitori, fosinopril sodico può essere meno efficace nell’abbassare la pressione sanguigna dei pazienti neri rispetto a quelli non neri, probabilmente a causa della maggior prevalenza di stati a bassa-renina nella popolazione nera ipertesa.
Tosse
La tosse è stata osservata con l’utilizzo degli ACE inibitori. Solitamente, la tosse è non-produttiva, persistente e scompare dopo l’interruzione del trattamento. La tosse causata dagli ACE inibitori deve essere considerata come parte della diagnosi differenziale della tosse.
Operazioni/Anestesia
In pazienti sottoposti ad operazioni importanti o durante anestesia con sostanze che causano ipotensione, fosinopril sodico può inibire la formazione di angiotensina II secondaria alla secrezione compensativa di renina. Se si manifesta ipotensione attribuibile a questo meccanismo, si può rimediare attraverso un’espansione volumetrica.
Iperkaliemia
In alcuni pazienti che sono stati trattati con gli ACE inibitori, incluso fosinopril sodico, sono stati osservati incrementi del potassio sierico. I pazienti a rischio di sviluppo di iperkaliemia sono quelli che soffrono di insufficienza renale, diabete mellito o quelli che utilizzano contemporaneamente diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti salini che contengono potassio, o quelli che utilizzano altri farmaci che possono essere associati all’aumento del potassio sierico (ad es. eparina). Se l’utilizzo concomitante dei prodotti sopra-menzionati è necessario, si raccomanda un monitoraggio regolare deI potassio sierico (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti diabetici
Nei pazienti diabetici trattati con farmaci antidiabetici orali o insulina, i controlli della glicemia devono essere effettuati molto attentamente durante il primo mese di trattamento con ACE inibitori (vedere paragrafo 4.5).
Litio
La combinazione di litio e fosinopril sodico non è generalmente raccomandata (vedere paragrafo 4.5 ).
Questo farmaco contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit delle Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono utilizzare questo farmaco.
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Diuretici
L’effetto antipertensivo è solitamente additivo quando si aggiunge un diuretico al trattamento di un paziente che riceve fosinopril sodico.
In pazienti che stanno già utilizzando i diuretici e specialmente quelli per cui la terapia con i diuretici è stata recentemente istituita, si può manifestare occasionalmente una eccessiva riduzione della pressione del sangue dopo l’aggiunta di fosinopril sodico. La possibilità di sviluppare ipotensione sintomatica quando si utilizza fosinopril sodico può essere diminuita interrompendo l’utilizzo dei diuretici prima di iniziare il trattamento con fosinopril sodico (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.2).
Supplementi di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, sostituti salini che contengono potassio o altri medicinali associati all’aumento del potassio sierico (ad es. eparina) (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Iperkaliemia)
Sebbene negli studi clinici il potassio sierico rimanesse di solito all’interno dei normali range, l’iperkaliemia si è manifestata in alcuni pazienti. I fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia sono insufficienza renale, diabete mellito e utilizzo concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (ad es. spironolattone, triamterene o amiloride), supplementi di potassio o sostituti salini che contengono potassio o altri medicinali associati all’aumento del potassio sierico (ad es. eparina). L’utilizzo dei prodotti sopra-citati, particolarmente in pazienti con funzione renale compromessa, può portare ad un significativo incremento dei livelli di potassio sierico.
Se fosinopril sodico viene somministrato in combinazione con diuretici che fanno perdere potassio, l’ipokaliemia può migliorare.
Litio
Si sono osservati, durante l’utilizzo concomitante di litio e ACE inibitori, incrementi reversibili delle concentrazioni nel siero e della tossicità del litio. L’utilizzo concomitante di diuretici tiazinici può aumentare il rischio di litio-tossicità e amplificare la già elevata litio-tossicità dovuto all’utilizzo di ACE inibitori. L’utilizzo di fosinopril sodico in combinazione con il litio non è raccomandato ma se la combinazione è necessaria, si devono monitorare attentamente i livelli di litio sierico (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), incluso l’acido acetilsalicilico > 3 g/giorno
La somministrazione cronica di FANS può diminuire l’effetto antipertensivo di un ACE inibitore. I FANS e gli ACE inibitori hanno un effetto additivo sull’aumento del potassio sierico e possono portare ad un deterioramento della funzionalità renale. Questi effetti sono di solito reversibili. Raramente si può manifestare insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con una compromessa funzionalità renale, come anziani o pazienti disidratati.
Altri farmaci antipertensivi
L’utilizzo concomitante di altri agenti antipertensivi come beta-bloccanti, metildopa, calcio antagonisti e diuretici può aumentare l’effetto antipertensivo.
L’utilizzo concomitante di gliceril trinitrato e altri nitrati o altri vasodilatatori può ridurre ulteriormente la pressione sanguigna.
Antidepressivi triciclici / Antipsicotici / Anestetici
L’utilizzo concomitante di alcuni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con gli ACE inibitori può portare ad un ulteriore abbassamento della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Simpaticomimetici
I simpaticomimetici possono ridurre l’effetto antipertensivo degli ACE inibitori.
Antidiabetici
Studi epidemiologici indicano che la concomitante somministrazione degli ACE inibitori e di farmaci antidiabetici (insulina, farmaci ipoglicemizzanti orali) può aumentare l’effetto ipoglicemizzante, con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno è più probabile durante le prime settimane di trattamento concomitante e in pazienti con insufficienza renale.
Acido acetilsalicilico, trombolitici, beta bloccanti, nitrati
Fosinopril sodico può essere utilizzato contemporaneamente con l’acido acetilsalicilico (in dosi cardiologiche), trombolitici, beta bloccanti e/o nitrati.
Immunosopressori, citostatici, corticosteroidi sistemici o procainamide, allopurinolo
Deve essere evitata la combinazione di fosinopril sodico con medicinali immunosopressori e/o medicinali che causano leucopenia.
Alcol
L’alcol amplifica l’effetto ipotensivo di fosinopril sodico.
Antiacidi
Gli antiacidi (ad esempio idrossido di alluminio, magnesio idrossido simeticone) possono impedire l’assorbimento di fosinopril sodico e quindi la somministrazione deve essere separata almeno da due ore.
Esami di laboratorio
Fosinopril sodico può provocare una sottostima dei livelli sierici di digossina se misurata con saggi che utilizzano il metodo di adsorbimento su carbone (Kit RIA Digi – Tab â per digossina). Si raccomanda di sospendere il trattamento con fosinopril sodico alcuni giorni prima di effettuare i test della paratiroide.
Gravidanza
L’uso degli ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L’uso degli ACE inibitori è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che nella donna l’esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridottafunzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).
Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Allattamento
Poiché non è disponibile alcuna informazione sull’uso di Fosinopril Doc DOC Generici durante l’allattamento, Fosinopril Doc DOC Generici non è raccomandato ed è preferibile ricorrere a trattamenti alternativi con profilo di sicurezza meglio stabilito durante l’allattamento, specialmente quando si allatta un neonato o un neonato pretermine.
Non vi sono studi sugli effetti sulla capacità di guidare e utilizzare macchinari. Per il rischio di ipotensione come effetto indesiderato, che può portare a vertigini, è possibile che il prodotto abbia un effetto negativo sulla capacità di guidare ed utilizzare macchine.
La frequenza delle reazioni avverse elencate di seguito è definita utilizzando la seguente convenzione:
Molto comune (≥1/10)
Comune (≥1/100 a <1/10)
Non comune (≥1/1.000 a <1/100)
Raro (≥1/10.000 a <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Esami diagnostici
Comune: aumenti della fosfatasi alcalina, bilirubina, LDH e transaminasi
Non comunie aumento del peso, aumento dell’urea, della creatinina sierica, iperpotassiemia
Raro: aumento transitorio dell’emoglobina, iposodiemia
Patologie cardiache
Comune: tachicardia
Non comune: Angina pectoris, infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare, palpitazioni, arresto cardiaco, disturbi del ritmo e della conduzione
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: transitoria diminuzione dell’emoglobina e diminuzione dell’ematocrito
Raro: transitoria anemia, eosinofilia, leucopenia, linfoadenopatia, neutropenia, trombocitopenia
Molto raro: Agranulocitosi
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiri, cefalea
Non comune: infarto cerebrale, parestesia, sonnolenza, ictus, sincope, alterazione del gusto, tremore, disturbi del sonno
Raro: disfasia, disturbi della memoria, disorientamento
Patologie dell’occhio
Non comune: disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune: dolore alle orecchie, tinnito, vertigini
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: tosse
Non comune: dispnea, rinite, sinusite, tracheobronchite
Raro: broncospasmo, epistassi, laringite/raucedine, polmonite, congestione polmonare
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, vomito, diarrea
Non comune: stitichezza, secchezza delle fauci, flatulenza
Raro: lesioni orali, pancreatite, tumefazione della lingua, distensione addominale, disfagia
Molto raro: angioedema intestinale, (sub) ileo
Patologie renali e urinarie
Non comune: insufficienza renale, proteinuria
Raro: disturbi prostatici
Molto raro: insufficienza renale acuta
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Rash, angioedema, dermatite
Non comune: iperidrosi, prurito, orticaria
Raro: ecchimosi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: mialgia
Raro: artrite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune: diminuzione dell’appetito, gotta, iperpotassiemia
Patologie vascolari
Comune: ipotensione, ipotensione ortostatica
Non comune: ipertensione, shock, ischemica transitoria
Raro: vampate, emorragia, malattia vascolare periferica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: dolore toracico (non-cardiaco), debolezza
Non comune: febbre, edema periferico, morte improvvisa, dolore toracico
Raro: debolezza di un’estremità
Patologie epatobiliari
Raro: epatite
Molto raro: insufficienza epatica
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune: disfunzioni sessuali
Disturbi psichiatrici
Non comune: depressione, confusione
È stato riportato un complesso di sintomi che può includere uno o più dei seguenti: febbre, vasculite, mialgia, artralgia/arterite, anticorpi anti-nucleo positivi, aumento della VES, eosinofilia e leucocitosi, rash, fotosensibilità o altre manifestazioni dermatologiche.
Negli studi clinici condotti con fosinopril sodico, l’incidenza degli effetti indesiderati non ha mostrato differenze tra anziani (più di 65 anni) e pazienti più giovani
Sovradosaggio
Sono disponibili solo dati limitati di sovradosaggio negli esseri umani.
Sintomi
Gli effetti associati ad un sovradosaggio di ACE inibitori includono ipotensione, shock circolatorio, disturbi elettrolitici, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, vertigini, ansia e tosse.
Trattamento
Il trattamento raccomandato del sovradosaggio è un’infusione endovenosa di una normale soluzione fisiologica. Dopo assunzione di dosi eccessive, i pazienti devono essere tenuti sotto stretta supervisione, preferibilmente in un’unità di terapia intensiva. Devono essere monitorati frequentemente gli elettroliti sierici e la creatinina. Le misure terapeutiche dipendono dalla natura e dalla severità dei sintomi. Gli interventi per prevenire l’assorbimento come la lavanda gastrica, la somministrazione di adsorbenti e di solfato di sodio entro 30 minuti dall’ingestione per accelerare l’eliminazione, devono essere messi in atto se l’ingestione è recente. Se si manifesta ipotensione, il paziente deve essere posto nella posizione di shock e si devono rapidamente reintegrare il volume ematico ed i sali. Deve essere preso in considerazione il trattamento con angiotensina II. La bradicardia o le reazioni vagali estese devono essere trattate con la somministrazione di atropina. L’utilizzo di un pacemaker può essere preso in considerazione per il trattamento di una bradicardia resistente. Fosinoprilato è scarsamente rimosso dal corpo attraverso la dialisi.
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Gruppo farmacoterapeutico: ACE-inibitori, non associati
Codice ATC: C09AA09
Meccanismo d’azione
Fosinopril sodico è un profarmaco, l’estere di un ACE-inibitore ad azione prolungata chiamato fosinoprilato. Dopo la somministrazione orale, fosinopril è metabolizzato velocemente e completamente nell’attivo fosinoprilato.
Fosinopril sodico contiene un gruppo fosfinico in grado di legarsi in modo specifico al sito attivo dell’enzima convertitore dell’angiotensina peptidil dipeptidasi, impedendo la conversione del decapeptide angiotensina I all’octapeptide angiotensina II.
La conseguente riduzione dei livelli di angiotensina II porta ad una riduzione della vasocostrizione e ad una riduzione della secrezione di aldosterone, che può indurre un leggero aumento del potassio sierico e una perdita di sodio e fluidi. Solitamente non vi è cambiamento nel flusso renale del sangue o nel tasso di filtrazione glomerulare.
L’ACE inibizione previene anche la degradazione del potente vasodepressore bradichinina, contribuendo all’effetto antipertensivo: fosinopril sodico ha azione terapeutica nei pazienti ipertesi con bassi livelli di renina.
In pazienti con insufficienza cardiaca, si assume che gli effetti positivi del fosinopril sodico siano principalmente dovuti alla soppressione del sistema renina-angiotensina- aldosterone; l’ACE inibizione determina una riduzione del pre e del post carico.
Farmacodinamica
La somministrazione di fosinopril sodico a pazienti ipertesi porta ad una riduzione della pressione sanguigna sia in posizione supina che eretta, senza un significativo incremento della frequenza cardiaca.
Nell’ipertensione, fosinopril sodico riduce la pressione sanguigna entro un’ora dalla somministrazione, con effetto massimo che si manifesta entro 3-6 ore. Al dosaggio usuale giornaliero, l’effetto antipertensivo dura per 24 ore. In alcuni pazienti che ricevono dosi più basse, l’effetto può essere ridotto alla fine dell’intervallo di dosaggio. Gli effetti ortostatici e la tachicardia sono rari ma possono manifestarsi nei pazienti con deplezione salina o con ipovolemia (vedere paragrafo 4.4).
In alcuni pazienti l’instaurarsi di un’ottimale riduzione della pressione sanguigna può richiedere 3-4 settimane di terapia. Fosinopril sodico e diuretici tiazidici hanno effetti additivi.
Nell’insufficienza cardiaca, fosinopril sodico migliora i sintomi e la tolleranza allo sforzo e riduce la gravità e la frequenza di ospedalizzazioni dovute ad insufficienza cardiaca.
In uno studio di 8 pazienti con cirrosi, fosinopril 20mg/giorno per un mese non ha determinato cambiamenti epatici (alanina transferasi, gamma-glutamil-transpeptidasi, test della clearance del galattosio e test della clearance dell’antipirina) o della funzionalità renale.
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p> Assorbimento
Dopo somministrazione orale, l’estensione di assorbimento di fosinopril va in media dal 30% al 40%. L’assorbimento di fosinopril non è influenzato dalla presenza del cibo nel tratto gastrointestinale, tuttavia la velocità di assorbimento può essere ridotta. Nella mucosa gastrointestinale e nel fegato avviene una rapida e completa idrolisi all’attivo fosinoprilato.
Il tempo di raggiungimento della C max è indipendente dalla dose, si raggiunge approssimativamente in tre ore ed è coerente con il picco di inibizione della risposta pressoria dell’angiotensina I che si ha da 3 a 6 ore dopo la somministrazione. Dopo dosi singole o multiple, i parametri farmacocinetici (C max, AUC) sono direttamente proporzionali alla dose di fosinopril assunta.
Distribuzione
Fosinoprilato è altamente legato alle proteine (> 95%), ha un volume di distribuzione relativamente piccolo e un legame trascurabile con le componenti cellulari del sangue.
Metabolismo
Un’ora dopo la somministrazione orale di fosinopril sodico, meno dell’1% di fosinopril nel plasma rimane non modificato; il 75% è presente come fosinoprilato attivo, il 15-20% come fosinopril glucuronide (inattivo) e il rimanente ( circa 5%) come 4 – idrossi metabolita del fosinoprilato (attivo).
Eliminazione
Dopo somministrazione endovenosa, l’eliminazione di fosinopril avviene sia per via epatica che renale. Nei pazienti ipertesi con normale funzionalità epatica e renale che ricevono dosi ripetute di fosinopril, la t1/2 effettiva per l’accumulo di fosinoprilato è risultata in media di 11.5 ore. In pazienti con insufficienza cardiaca, la t1/2effettiva è risultata di 14 ore. L’eliminazione di fosinopril avviene sia attraverso la via renale che epatica.
Gruppi speciali di pazienti
In pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina < 80 ml/min/1.73 m² ), la clearance totale corporea di fosinoprilato è approssimativamente la metà di quella osservata in pazienti con normale funzionalità renale, mentre non sono stati osservati significativi cambiamenti nell’assorbimento, nella biodisponibilità e nel legame alle proteine plasmatiche. La clearance di fosinoprilato non cambia a seconda della gravità dell’insufficienza renale; la riduzione della eliminazione renale è compensata dall’aumento dell’eliminazione epato-biliare. Un leggero aumento nei valori dell’AUC (meno del doppio dei valori normali) è stato osservato nei pazienti con gradi diversi di insufficienza renale, inclusa l’insufficienza renale terminale (clearance della creatinina < 10 ml/min/1.73 m² ).
In pazienti con insufficienza epatica (alcolismo o cirrosi biliare) l’idrolisi del fosinopril sodico non è significativamente ridotta, anche se il tasso di idrolisi può essere ridotto; la clearance totale di fosinoprilato è quasi la metà della clearance osservata in pazienti con normale funzionalità epatica.
I dati preclinici di sicurezza basati su studi convenzionali di farmacologia generale, di tossicità a dose ripetuta, di genotossicità e di potenziale carcinogenico non evidenziano nessun rischio particolare per gli esseri umani. Gli AACE inibitori come classe hanno dimostrato di causare effetti indesiderati sulle ultime fasi dello sviluppo fetale, che portano aa morte fetale e diffetti congeniti, specialmente legati al cranio. Sono stati inoltre riportati fetotossicità, ritardo nella crescita intrauterina e mancata chiusura del dotto arterioso. Queste anomalie nello sviluppo sono probabilmente il risultato di un effetto diretto degli ACE inibitori sul sistema renina-angiotensina fetale e parzialmente anche dell’ischemia dovuta all’ipotensione nella madre, al diminuito flusso sanguigno feto-placentare e al ridotto rifornimento al feto di ossigeno/nutrimento.
Lattosio anidro
Crospovidone Type A (E1202)
Zinco stearato.
Non applicabile.
Blister alluminio/alluminio: 3 anni
Flacone HDPE: 3 anni
Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Flacone: tenere il flacone ben chiuso.
Blister alluminio/alluminio da 4, 14, 20, 21, 28, 30, 50, 56, 60, 100 e 400 compresse.
Flaconi HDPE con tappo a vite in PP e gel di silice essiccante, contenenti 30, 60, 100 e 400 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna speciale precauzione.
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Maggio 2009
Novembre 2009