Fragmin
Condividi


CERCA FARMACI O MALATTIE O SINTOMI
  www.carloanibaldi.com
 

INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Pubblicità

 

Pubblicità

 

 

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

FRAGMIN


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

FRAGMIN 100.000 UI anti-Xa / 4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni flacone da 4 ml contiene: dalteparina sodica 100.000 UI (anti-Xa)(*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 2.500 UI anti-Xa / 0,2ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa pre-riempita da 0,2 ml contiene: dalteparina sodica 2.500 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 12.500 UI/ml.

FRAGMIN 5.000 UI anti-Xa / 0,2ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa pre-riempita da 0,2 ml contiene: dalteparina sodica 5.000 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 7.500 UI anti-Xa / 0,3ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa da 0,3 ml contiene: dalteparina sodica 7.500 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 10.000 UI anti-Xa / 0,4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa preriempita da 0,4 ml contiene: dalteparina sodica 10.000 UI (anti Xa)(*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 12.500 UI anti-Xa / 0,5ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa preriempita da 0,5 ml contiene: dalteparina sodica 12.500 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 15.000 UI anti-Xa / 0,6ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa preriempita da 0,6 ml contiene: dalteparina sodica 15.000 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

FRAGMIN 18.000 UI anti-Xa / 0,72ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO

Ogni siringa da 0,72 ml contiene: dalteparina sodica 18.000 UI (anti Xa) (*), concentrazione pari a 25.000 UI/ml.

Per gli eccipienti: vedi sezione 6.1

(*) 1 UI corrisponde all'attività anti-fattore Xa di 1 unità del I° standard internazionale OMS dell'eparina a basso peso molecolare misurata con metodo amiodalitico.


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile per uso sottocutaneo (in dialisi va utilizzata la linea arteriosa del circuito extracorporeo).


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Profilassi delle trombosi venose profonde in chirurgia generale ed in chirurgia ortopedica.

Profilassi della coagulazione extracorporea nell'emodialisi e nell'emofiltrazione fino alle 4 ore di durata.

Trattamento della trombosi venosa profonda acuta.

Malattia coronarica instabile quale l’angina instabile e l’infarto miocardico non Q in associazione ad acido acetilsalicilico.



Pubblicità

 


04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Profilassi della trombosi venosa profonda

a)Chirurgia generale

2500 UI per iniezione s.c. 1-2 ore prima dell'intervento e, successivamente, 2500 UI s.c. al mattino per 5 giorni.

b)Chirurgia dell'anca

è possibile utilizzare i seguenti schemi posologici:

1) 2500 UI per iniezione s.c. 1-2 ore prima dell'intervento e 2500 UI per iniezione s.c. dopo 12 ore. Nei giorni successivi, 5000 UI per iniezione s.c. al mattino fino alla mobilizzazione del paziente (generalmente dopo 5-7 giorni).

2) 5000 UI per iniezione s.c. la sera prima dell'intervento e 5000 UI per iniezione s.c. le sere successive.

Il trattamento va continuato fino alla mobilizzazione del paziente, generalmente per 5-7 giorni o più.

3) 2500 UI per iniezione s.c. da 4 a 8 ore dopo l’intervento, seguite da 5000 UI i giorni successivi, lasciando un intervallo minimo di 6 ore tra la prima dose e la successiva, nel caso in cui sia stata utilizzata l’anestesia epidurale/spinale.

Profilassi prolungata della trombosi venosa profonda in chirurgia ortopedica

(es. nella chirurgia per la sostituzione dell'anca):

5000 UI per iniezione sottocutanea la sera prima dell'intervento e 5000 UI per via sottocutanea le sere successive.

Il trattamento deve continuare per 5 settimane dopo l'intervento chirurgico. In alternativa è possibile utilizzare il seguente schema posologico:

2500 UI per iniezione sottocutanea 1-2 ore prima dell'intervento e 2500 UI per via s.c. 8-12 ore dopo l'intervento.

Nei giorni successivi 5000 UI per via s.c. ogni mattino per 5 settimane.

Profilassi della coagulazione extracorporea nell'emodialisi/emofiltrazione fino a 4 ore di durata 5000 UI all’inizio della dialisi.

Trattamento della trombosi venosa profonda acuta

FRAGMIN può essere somministrato per via sottocutanea sia in singola iniezione giornaliera sia in due iniezioni giornaliere.

Somministrazione giornaliera singola

Vanno somministrati 200 UI/kg di peso corporeo al giorno per via sottocutanea. Non è necessario monitorare l'effetto anticoagulante. Non devono essere somministrate quantità superiori a 18.000 UI al giorno in dose singola.

Somministrazione due volte al dì

Il dosaggio iniziale raccomandato è di 100 UI/Kg di peso corporeo/12 ore in quei pazienti ad alto rischio emorragico.

Di regola occorre iniziare immediatamente un trattamento concomitante per via orale con antagonisti della vitamina K.

Il trattamento con FRAGMIN deve continuare fino a che i livelli plasmatici del complesso protrombina (Fattore II, VII, IX e X) siano diminuiti a valori terapeutici.

Il trattamento combinato va di norma proseguito per almeno 5 giorni.

Trattamento della malattia coronarica instabile quale l’angina instabile e l’infarto miocardico non Q in associazione ad acido acetilsalicilico.

120 UI/kg per via sottocutanea 2 volte al giorno fino ad un massimo di 10.000 UI/12 ore.

La durata del trattamento è di almeno 6 giorni e può essere continuata secondo il parere del medico.

Nei pazienti in attesa della rivascolarizzazione (PTCA o CABG), Fragmin dovrebbe essere somministrato fino al giorno dell’intervento.

Dopo la fase di stabilizzazione iniziale di 5-7 giorni al dosaggio di 120 UI/kg di peso corporeo, due volte al giorno, la posologia sarà fissata a 5.000 UI due volte/die, per le donne di peso corporeo inferiore a 80 kg e per gli uomini di peso corporeo inferiore a 70 kg, oppure a 7.500 UI due volte/die, per le donne di peso corporeo superiore/uguale a 80 kg e per gli uomini di peso corporeo superiore/uguale a 70 kg.

La durata complessiva del trattamento non dovrà superare 45 giorni.

MONITORAGGIO

Se necessario l'attività del FRAGMIN può essere monitorata con un metodo per l'anti-Xa.

Profilassi della trombosi venosa profonda in chirurgia

Nelle normali condizioni d'impiego, FRAGMIN non modifica i parametri della coagulazione; il monitoraggio di tali parametri non è quindi necessario.

Non sono stati stabiliti i livelli plasmatici dopo monosomministrazione giornaliera di dosi pari a 200 UI/kg di peso corporeo. I livelli plasmatici raccomandati 3-4 ore dopo la somministrazione s.c. di 100 UI/kg di peso corporeo, due volte al giorno sono compresi tra 0,5-1,0 UI anti-Xa/ml.

Tromboprofilassi nell'emodialisi/emofiltrazione fino a 4 ore di durata

I pazienti sottoposti ad emodialisi cronica con FRAGMIN richiedono solo lievi modifiche del dosaggio e perciò sono necessari solo pochi controlli dei livelli plasmatici di anti-Xa. Le normali dosi somministrate portano a livelli plasmatici di anti-Xa compresi tra 0,5-1,0 UI/ml.

I pazienti sottoposti ad emodialisi acuta presentano un intervallo terapeutico più ristretto e quindi devono essere sottoposti ad un monitoraggio completo dei livelli di anti-Xa. I livelli plasmatici di anti-Xa devono essere compresi nel range tra 0,2-0,4 UI/ml.

Trattamento della trombosi venosa profonda acuta

Il monitoraggio dell'effetto anticoagulante non è generalmente necessario.

Nel caso in cui FRAGMIN venga somministrato due volte al giorno il monitoraggio può essere comunque eseguito misurando l'attività anti-Xa. I livelli plasmatici più elevati si ottengono dopo 3-4 ore dalla somministrazione, pertanto, i prelievi per la determinazione dell'attività anti-Xa vanno eseguiti in questo intervallo di tempo. I livelli plasmatici di anti-Xa raccomandati sono tra 0,5-1,0/UI ml.

Modo di somministrazione

FRAGMIN può essere iniettato per via sottocutanea nel tessuto addominale antero o postero laterale e nella parte laterale della coscia. L'iniezione stessa deve essere eseguita introducendo interamente l'ago, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l'indice dell'operatore. La plica va mantenuta per tutta la durata dell'iniezione.

In dialisi l'iniezione deve essere praticata nella linea arteriosa del circuito extracorporeo, immediatamente prima dell'inizio della dialisi.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

L’anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva è controindicata in quei pazienti che ricevono eparina per motivazioni diverse dalla profilassi.

Ipersensibilità ad uno dei componenti, all'eparina o a sostanze di origine suina.

Pazienti con sospetta o confermata anamnesi di trombocitopenia immunologicamente indotta.

Ulcera gastroduodenale acuta ed emorragia cerebrale. Aneurisma cerebrale.

Disordini severi di coagulazione (diatesi emorragica).

Endocardite settica.

Lesioni ed interventi chirurgici a carico del SNC, dell'apparato visivo e auricolare.

Trombocitopenia in pazienti con risultato positivo al test in vitro di aggregazione piastrinica in presenza di dalteparina.

Anestesia regionale nel caso del trattamento della trombosi venosa profonda.

Ipertensione arteriosa grave non controllata (rischio di emorragia cerebrale).

L’uso del prodotto è sconsigliato durante l’allattamento. La confezione da 100.000 U.I./4 ml, per la presenza di alcool benzilico non deve essere utilizzata in donne in gravidanza (vedi punto 4.6: Gravidanza ed allattamento).


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Trombocitopenia da eparina.

La trombocitopenia è una complicazione ben conosciuta della terapia con eparina e può comparire da 4 a 10 giorni dopo l’inizio del trattamento, ma anche prima in caso di precedente trombocitopenia da eparina. Nel 10 al 20% dei pazienti può comparire precocemente una lieve trombocitopenia (conta piastrinica maggiore di 100.000/mm³), che può restare stabile o regredire, anche se la somministrazione di eparina è continuata. In alcuni casi si può invece determinare una forma più grave (trombocitopenia da eparina di II tipo), immunomediata caratterizzata dalla formazione di anticorpi contro il complesso eparina-fattore piastrinico 4. In questi pazienti si possono sviluppare nuovi trombi associati con trombocitopenia, derivanti dall’irreversibile aggregazione di piastrine indotta dall’eparina, la cosiddetta “sindrome del trombo bianco”. Tale processo può portare a gravi complicazioni tromboemboliche come necrosi cutanea, embolia arteriosa delle estremità, infarto miocardico, embolia polmonare, stroke e a volte morte. Perciò, la somministrazione di eparina a basso peso molecolare dovrebbe essere interrotta oltre che per comparsa di piastrinopenia, anche se il paziente sviluppa una nuova trombosi o un peggioramento di una trombosi precedente. La prosecuzione della terapia anticoagulante, per la trombosi causa del trattamento in corso o per una nuova comparsa o peggioramento della stessa, andrebbe intrapresa, dopo sospensione dell’eparina, con un anticoagulante alternativo. E’ rischiosa in questi casi l’immediata introduzione della terapia anticoagulante orale (sono stati descritti casi di peggioramento della trombosi).

Quindi una trombocitopenia di qualunque natura deve essere attentamente monitorata. Se la conta piastrinica scende al di sotto di 100.000/mm³, o se si verifica trombosi ricorrente, l’eparina a basso peso molecolare deve essere sospesa.

Una conta piastrinica andrebbe valutata prima del trattamento e di seguito due volte alla settimana per il primo mese in caso di somministrazioni protratte.

Nei pazienti sottoposti ad anestesia spinale o peridurale, ad analgesia epidurale o a puntura lombare, la profilassi con basse dosi di eparina a basso peso molecolare può essere raramente associata con ematomi spinali o epidurali che possono portare a paralisi di durata prolungata o permanente. Il rischio è aumentato dall’uso di cateteri epidurali a permanenza per infusione continua, dall’assunzione concomitante di farmaci che influenzano l’emostasi come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), gli inibitori dell’aggregazione piastrinica o gli anticoagulanti, da traumi o da punture spinali ripetute, dalla presenza di un sottostante disturbo della emostasi e dalla età avanzata. La presenza di uno o più di questi fattori di rischio dovrà essere attentamente valutata prima di procedere a questo tipo di anestesia/analgesia, in corso di profilassi con eparine a basso peso molecolare.

Di regola l’inserimento del catetere spinale deve essere effettuato dopo almeno 8- 12 ore dall’ultima somministrazione di eparina a basso peso molecolare a dosi profilattiche. Dosi successive non dovrebbero essere somministrate prima che siano trascorse almeno 2-4 ore dall’inserimento o dalla rimozione del catetere, ovvero ulteriormente ritardate o non somministrate nel caso di aspirato emorragico durante il posizionamento iniziale dell’ago spinale o epidurale. La rimozione di un catetere epidurale “a permanenza” dovrebbe essere fatta alla massima distanza possibile dall’ultima dose eparinica profilattica (8-12 ore circa) eseguita in corso di anestesia.

Qualora si decida di somministrare eparina a basso peso molecolare prima o dopo di un’anestesia epidurale o spinale, si deve prestare estrema attenzione e praticare un frequente monitoraggio per individuare segni e sintomi di alterazioni neurologiche come: dolore lombare, deficit sensoriale e motorio (intorpidimento e debolezza degli arti inferiori), alterazioni della funzione vescicale o intestinale. Il personale infermieristico dovrebbe essere istruito ad individuare questi segni e sintomi. I pazienti dovrebbero essere istruiti ad informare immediatamente il personale medico o infermieristico se si verifica uno qualsiasi dei suddetti sintomi.

Se si sospettano segni o sintomi di ematoma epidurale o spinale, deve essere formulata una diagnosi immediata ed iniziato un trattamento che comprenda la decompressione del midollo spinale.

Deve essere valutato dal medico il potenziale beneficio nei confronti del rischio prima di un intervento neuroassiale in pazienti trattati con anticoagulanti per la tromboprofilassi.

Si raccomanda cautela in presenza di trombocitopenia ed alterazioni piastriniche, di severa insufficienza epatica e renale, di retinopatia ipertensiva o diabetica.

Si consiglia cautela nel trattamento ad alte dosi con FRAGMIN in pazienti operati di recente.

Si raccomanda di effettuare la conta piastrinica prima di iniziare il trattamento con FRAGMIN. Durante la somministrazione di FRAGMIN deve essere prestata particolare attenzione all'insorgenza di trombocitopenia e di grave trombocitopenia (<100.000/mcl).

FRAGMIN è controindicato nei pazienti con risultato positivo o sconosciuto al test in vitro per gli anticorpi antipiastrinici in presenza di FRAGMIN o altre eparine a basso peso molecolare e/o eparine standard.

FRAGMIN può indurre un moderato aumento del tempo di protrombina e dell'APTT.

L'aumento del tempo di APTT indotto da un aumento della dose somministrata può provocare sovradosaggio e sanguinamento.

Per il monitoraggio, si consigliano i metodi anti-Xa.

Pazienti sottoposti ad emodialisi cronica con FRAGMIN richiedono solo lievi modifiche del dosaggio e perciò sono necessari solo pochi controlli dei livelli plasmatici di anti-Xa.

Pazienti in emodialisi acuta presentano un intervallo terapeutico più ristretto e quindi devono essere sottoposti ad un monitoraggio completo dei livelli di anti-Xa.

FRAGMIN non va somministrato per via intramuscolare.

Le eparine a basso peso molecolare differiscono per il metodo impiegato nella produzione, nel peso molecolare e nelle attività specifiche. Si raccomanda pertanto di non passare da un marchio all'altro durante il trattamento.

Per la presenza di alcol benzilico nel flacone da 4 ml (25.000 UI/ml), tale presentazione non deve essere utilizzata nei bambini al di sotto dei due anni.

Vedi anche punto 4.5 Interazioni.

Non è necessario sospendere il trattamento con FRAGMIN in pazienti con malattia coronarica instabile in presenza di infarto miocardico transmurale, trattati con farmaci trombolitici. Tuttavia l’associazione dei 2 farmaci potrebbe incrementare il rischio emorragico.


Links sponsorizzati

 

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Associazioni sconsigliate

- Acido acetilsalicilico ed altri salicilati (per via generale)

Aumento del rischio di emorragia (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati).

Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipiretico.

- Antinfiammatori non steroidei (per via generale)

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antinfiammatori non steroidei). Se non è possibile evitare l'associazione, istituire un'attenta sorveglianza clinica e biologica.

- Ticlopidina

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica da ticlopidina).

È sconsigliata l'associazione con forti dosi di eparina. L'associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un'attenta sorveglianza clinica e biologica.

- Antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, indobufene, sulfinpirazone, ecc..): aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica).

Associazioni che necessitano di precauzioni d'uso

- Anticoagulanti orali

Potenziamento dell'azione anticoagulante. L'eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell'eparina con gli anticoagulanti orali:

a) rinforzare la sorveglianza clinica;

b) per controllare l'effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibile all'eparina.

- Glucocorticoidi (via generale)

Aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glucocorticoidi (mucosa gastrica, fragilità vascolare), a dosi elevate o in trattamento prolungato superiore a dieci giorni. L'associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica.

- Destrano (via parenterale)

Aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica).

Adattare la posologia dell'eparina in modo da non superare una ipocoagulabilità superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l'associazione e dopo la sospensione di destrano.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

L'uso del prodotto non ha manifestato effetti che potessero influire sul normale decorso della gravidanza o danneggiare il nascituro o il neonato.

Anche se a priori è da ritenersi improbabile l'eventuale assorbimento gastrointestinale da parte dei neonati, il trattamento con eparina a basso peso molecolare è sconsigliato durante l'allattamento, in assenza di studi clinici.

Il flacone da 100.000 UI/4 ml contiene alcol benzilico. Poiché l'alcol benzilico è potenzialmente embriotossico e può superare la barriera placentare, è bene non utilizzare tale presentazione in donne in gravidanza.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

FRAGMIN non influenza il grado di vigilanza.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Molto raramente sono stati riportati casi di ematomi spinali o epidurali in associazione con l’uso profilattico dell’eparina nel corso di anestesia spinale o peridurale o di puntura lombare.

Gli ematomi hanno causato diversi gradi di alterazione neurologica compresa paralisi prolungata o permanente (vedi sezione 4.4).

Manifestazioni emorragiche di entità limitata e prevalentemente legate a preesistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure ad effetti iatrogeni (vedi "Controindicazioni" e "Interazioni").

Lieve trombocitopenia (tipo I) che di solito è reversibile durante il trattamento.

Rari casi di trombocitopenia grave (vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").

Rari casi di necrosi cutanea, generalmente localizzate nel punto d’iniezione, osservati sia con le eparine classiche che con le eparine a basso peso molecolare.

Questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e doloranti con o senza sintomi generali. In questi casi è necessario sospendere immediatamente il trattamento.

Eccezionalmente lievi ematomi, nel punto d’iniezione. Rare manifestazioni di allergia cutanea o generale. In certi casi è stato necessario interrompere il trattamento. Aumento delle transaminasi.

Sono stati osservati pochi casi di reazioni anafilattiche così come alcuni casi di grave trombocitopenia immunologicamente mediata (tipo II) associata a trombosi e/o tromboembolismo arterioso e/o venoso.


Links sponsorizzati

 

04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Un sovradosaggio accidentale per via sottocutanea di dosi massive di FRAGMIN potrà determinare complicazioni emorragiche per la comparsa di attività anticoagulante, in gran parte neutralizzabile mediante iniezione endovenosa lenta di protamina (solfato o cloridrato).

La dose di protamina deve essere pari a quella di FRAGMIN iniettata, ossia: 1 mg di protamina inibisce l'effetto di 100 UI anti-Xa di dalteparina sodica.

In queste condizioni, ed anche in caso di dosaggi elevati di protamina, l'attività anti-Xa non viene mai totalmente neutralizzata (massimo 60% circa), e permette così la persistenza di un'attività antitrombotica.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: Antitrombotici, Eparinici ATC: B01AB04

FRAGMIN è un agente antitrombotico. Esso contiene Dalteparina sale sodico, una miscela di polisaccaridi (frammenti di eparina) a basso peso molecolare (5000 Daltons).

L'effetto antitrombotico di FRAGMIN è dovuto alla capacità di potenziare l'inibizione di alcuni fattori della coagulazione da parte dell'antitrombina III (ATIII). FRAGMIN similmente all'eparina non frazionata, si lega all'ATIII con un'alta affinità di legame.

Tale legame determina un cambiamento nella conformazione dell'ATIII e, pertanto, la nuova struttura favorisce l'interazione con i fattori della coagulazione attivati ed un conseguente incremento della reazione di inibizione.

È noto che tale potenziamento dipende dal peso molecolare del polisaccaride.

L'inibizione della trombina ed il prolungamento del tempo di protrombina parziale (PTT) richiedono polisaccaridi con un peso molecolare di almeno 5000. L'inibizione del fattore X da parte dell'ATIII è assai incrementata anche da polisaccaridi con un peso molecolare inferiore a 5000. Pertanto, FRAGMIN ha una maggiore capacità di potenziare l'inibizione del fattore X attivato che di prolungare i PTT.

Le attività specifiche di FRAGMIN sono dell'ordine di 160 UI anti-Xa/mg e di 60 UI/mg nel test APTT, con un rapporto tra queste due attività anticoagulanti di circa 2,6. Lo stesso rapporto è invece circa unitario per l'eparina non frazionata.

In paragone all'eparina non frazionata, FRAGMIN è caratterizzato da una più elevata attività anti-fattore Xa e da una più bassa attività anti-fattore IIa. Anche l'inibizione dei fattori IXa e XIa da parte di FRAGMIN è inferiore a quella dell'eparina non frazionata.


Links sponsorizzati

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Dagli studi di farmacocinetica è risultato che, dopo somministrazione s.c. i livelli di picco vengono raggiunti in 3-4 ore.

L'emivita biologica è di circa 4 ore e livelli di attività anti-fattore Xa risultano ancora misurabili dopo 24 ore.

La biodisponibilità è del 90% e non è sostanzialmente legata alla dose.

FRAGMIN, pertanto, presenta i seguenti vantaggi nei confronti dell'eparina: durata d'azione più prolungata; maggiore biodisponibilità dopo somministrazione per via sottocutanea; minor numero di somministrazioni giornaliere; minori effetti proaggreganti sulle piastrine.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

Gli studi tossicologici hanno evidenziato che FRAGMIN possiede un ampio margine di sicurezza non essendosi rivelato tossico nei confronti dei vari organi e sistemi; non ha inoltre dimostrato di possedere effetti sulla funzione riproduttiva ed è risultato privo di attività mutagena.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Flacone da 100.000 UI/4 ml: alcool benzilico ed acqua per preparazioni iniettabili

Siringa preriempita da 2.500 UI/0,2 ml: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili

Siringa preriempita da 5.000 UI/0,2 ml – 7.500 UI/0,3 ml – 10.000 UI/0,4 ml – 12.500 UI/0,5 ml – 15.000 UI/0,6 ml – 18.000 UI/0,72 ml: acqua per preparazioni iniettabili


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

FRAGMIN soluzione iniettabile è compatibile con soluzioni isotoniche per infusione endovenosa di sodio cloruro (9mg/ml) e di glucosio (50mg/ml).

Altri tipi di compatibilità non sono stati studiati.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

Siringa preriempita da 2.500 UI – 5.000 UI – 7.500 UI - 10.000 UI – 12.500 UI – 15.000 UI - 18.000 UI: 36 mesi

Flacone da 100.000 UI: 24 mesi


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Conservare a temperatura inferiore a 25°C

Il contenuto del flacone, una volta aperto, va utilizzato entro 14 giorni.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Siringhe di vetro neutro incolore.

6 siringhe 2.500 UI/ 0,2 ml

6 siringhe 5.000 UI/ 0,2 ml

4 siringhe 7.500 UI/ 0,3 ml

4 siringhe 10.000 UI/ 0,4 ml

4 siringhe 12.500 UI/ 0,5 ml

4 siringhe 15.000 UI/ 0,6 ml

4 siringhe 18.000 UI/0,72 ml

Flacone di vetro incolore Tipo I chiuso con tappo di gomma bromobutilica.

1 flacone 100.000 U.I./ 4 ml


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Vedi punto 4.2. “Posologia e modo di somministrazione”


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

PHARMACIA AB - Svezia

Rappresentante in Italia: PHARMACIA ITALIA S.p.A. - Via R. Koch, 1.2 - Milano


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

FRAGMIN 100.000 UI anti-Xa /4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - flacone AIC 027276070

FRAGMIN 2.500 UI anti-Xa / 0,2 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO – 6 siringhe preriempite da 0,2 ml AIC 027276031

FRAGMIN 5.000 UI anti-Xa / 0,2 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 6 siringhe preriempite da 0,2 ml AIC 027276043

FRAGMIN 7.500 UI anti-Xa / 0,3 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO – 4 siringhe preriempite da 0,3 ml AIC 027276120

FRAGMIN 10.000 UI anti-Xa / 0,4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,4 ml AIC 027276082

FRAGMIN 12.500 UI anti-Xa / 0,5 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,5 ml AIC 027276094

FRAGMIN 15.000 UI anti-Xa / 0,6 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,6 ml AIC 027276106

FRAGMIN 18.000 UI anti-Xa / 0,72 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,72 ml AIC 027276118


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

FRAGMIN 100.000 UI anti-Xa /4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - flacone da 4 ml Aprile 1998

FRAGMIN 2.500 UI anti-Xa / 0,2 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO – 6 siringhe preriempite da 0,2 ml Febbraio 1993

FRAGMIN 5.000 UI anti-Xa / 0,2 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 6 siringhe preriempite da 0,2 ml Febbraio 1993

FRAGMIN 7.500 UI anti-Xa / 0,3 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO – 4 siringhe preriempite da 0,3 ml Giugno 2001

FRAGMIN 10.000 UI anti-Xa / 0,4 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,4 ml maggio 2002

FRAGMIN 12.500 UI anti-Xa / 0,5 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,5 ml maggio 2002

FRAGMIN 15.000 UI anti-Xa / 0,6 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,6 ml maggio 2002

FRAGMIN 18.000 UI anti-Xa / 0,72 ml SOLUZIONE INIETTABILE PER USO SOTTOCUTANEO - 4 siringhe preriempite da 0,72 ml maggio 2002


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

19 marzo 2004